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Raccolta di poesie di Ivan Sabatino
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Lode

Piaccion forme tue sinuose a tanti

che ardiscon di guardarti,

beltà tua ispira schiere di poeti

e invidia fai a la Luna che

per sè ti vorrebbe da qui strappare.

Accogli chi lo desia con fresco

e gentile abbraccio:

di tutti tu sei la brama.

 

Umor mutevole ti si mostra:

cupo si fa il tuo aspetto

nei giorni di pioggia,

splendente quando

sereno l'aere si fa.

In te si specchiano il Sole

le stelle e gli astri tutti,

e la nostalgia di chi ti deve lasciare

e la gioia di chi ti trova

son ciò che di più forte per te si prova,

oh solitario Mare.

*

Lodi AMare

Piaccion forme tue sinuose a tanti

che ardiscon di guardarti,

beltà tua ispira schiere di poeti

e invidia fai a la Luna che

per sè ti vorrebbe da qui strappare.

Accogli chi lo desia con fresco

e gentile abbraccio:

di tutti tu sei la brama.

 

Umor mutevole ti si mostra:

cupo si fa il tuo aspetto

nei giorni di pioggia,

splendente quando

sereno l'aere si fa.

In te si specchiano il Sole

le stelle e gli astri tutti,

e la nostalgia di chi ti deve lasciare

e la gioia di chi ti trova

son ciò che di più forte per te si prova,

oh solitario Mare.

*

Nel buio della notte

Oh viandante, nel freddo del tuo riparo,

quante miglia ti lasciasti alle spalle,

quante ancora davanti alla tua

sudata fronte;

quante genti trovasti nel tuo ire,

quanto fervente la tua smania

di trovar te medesimo

in remoti luoghi;

 

oh innamorato, folle delirante,

quanti sospiri ti tengon ancor veglio

nel tuo letto;

e come la farfalla lascia il bozzolo suo

sull'alta fronda,

così i pensier tuoi esulano da le

membra tue e volan a lei;

 

e tu, povero diavolo

ch'ancor ti crucci di ciò ch'è stato,

quante flebili parole

scrivi

con le lacrime sul cuscino

su cui poggi la tua stanca mente,

e aspetti inerme che la cura

dal presente tormentoso

venga presto,

nell'eterno riposo.

*

Notturno

Arde in silenzio

per quegli effimeri

sprazzi di gioia

la vita.

Flebile lume di un sorriso

breve a fargli dimenticare

per un momento che destino

sarò dopo aver vissuto

morire.

Le risa suonan per le strade

e giungono distinte e lontane

all'orecchio del vecchio solitario.

Come luce di candela rivivono

ricordi passati che lenti

sprofondando nell'oblio della memoria

svaniscono.

E risuonano in lui le gioie

e le belle e sincere parole

d'amore e le carezze e i pugni

e il profumo di lei e il bacio,

quel bacio per cui ancor vive,

per cui volentieri

morirebbe ancora.