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Raccolta di poesie di elena volpi
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Fabbrica di notte

La fabbrica di notte noi chiamiamo

Bimba che dorme.

Niente affatto silenziosa vibra e pulsa

Ronza e russicchia

Pronta al rimprovero

Che l’hai lasciata sola.

Si, ti lasciamo sola di giorno

E tu torni a tormentarci la notte

Nel sogno operaio ostinato

Martellante.

Camminiamo di notte nei tuoi spazi inviolati.

Ai tuoi quattro angoli

Facciamo la guardia.

Diligentemente abbiamo impresso l’orario

Sull’ultimo pezzo prodotto.

La fabbrica un tempo aveva

Il nostro tempo.

Ora abbiamo imparato che il tempo e’ nostro

E allora non abbiamo paura

E allora vogliamo tornare

Alla fabbrica.

Proteggerla, consolarla della sua limitatezza.

Su tutti i giornali, venduta e comprata

Nascosta

Dal centro commerciale.

 

*

Maria Antonietta

Le luci si spensero assai prima

di perdere la testa

ma non tutte insieme:

Una regina in prigione resta sempre regina.

 

Seduto dirimpetto

a gambe larghe come un cittadino stava

Barnave, ministro della Repubblica.

Non mi guardava mangiare, mangiava

e dava il resto ai cani.

 

Per ogni mio cappello Parigi ha una canzone.

Ma una regina resta regina se il guardaroba è salvo.

Io come a tre anni mi nascondo nell'armadio

e annuso il mondo tra odori di sottana

fino agli ultimi rintocchi.

 

*

Passione

E mai ti guardo con maggiore

e calma fiera

Contemplazione come tigre

In guardia che quando ti esaminano.

E tu quindi siedi dritto, in piena

coscenza.

E il sangue si scioglie a ogni porta

Mentre avanza la processione

E santo, santo il camice

Santa la sedia sotto cui riposano

Le tue scarpe maltrattate di ragazzino.

 

*

Maria Antonietta

Le luci si spensero assai prima

di perdere la testa

ma non tutte insieme:

una regina in prigione resta sempre regina.

 

Seduto dirimpetto

a gambe larghe come un cittadino stava

Barnave, ministro della Repubblica.

Non mi guardava mangiare, mangiava

e dava il resto ai cani.

 

Per ogni mio cappello Parigi ha una canzone.

Ma una regina resta regina se il guardaroba è salvo.

Io come a tre anni mi nascondo nell'armadio

e annuso il mondo tra odori di sottana

fino agli ultimi rintocchi.

*

Passo Fiat

Se cerco “passo Fiat” su Google vedo in cima

Fiat Pulse: dimensioni, prezzo, uscita - Quattroruote.it, e poi

120 anni di storia Fiat: immagini, curiosità e video , ma

non trovo la storia del passo, perche’ esiste solo

nel sogno dei vecchi operai.

Quelli che erano Fiat e sono ora custodi della sua anima

Nelle reincarnazioni

Nei nuovi nomi

Nelle acquisizioni

aziendali.

Si diceva che ai cancelli c’era un passo:

Troppo veloce non si doveva andare.

C’era una dignita’ da difendere:,

Con calma e per favore.

E il guardiano dell’anima

Il passo insegnava all’ interinale, al determinato

Fino all’ultimo stagista.

Il passo Fiat su google non si trova

Ma noi lo conosciamo perche’

La fabbrica e’ esplosa

La fabbrica si e’ rivoltata come un guanto

E ha fatto uscire storie, diramazioni nervosa, lividi

Che a toccarli fanno male e bene.

 

 

 

*

A Katalin Kariko, pioniera degli studi vaccino Sars COVI

 

Quello che fa di te

donna dell’est

arriva prima sul podio: patria, confine e scuola.

Il laboratorio e’ come la cucina

Si consolavano i colleghi vanitosi.

Nella ricetta pero’ c’era la grazia

Che le loro barbe non vedevano.

A loro la fuffa, a te la gloria.

Ma resti donna dell’est

Se si ottura il lavandino quella mano

Nello scarico metteresti

Perche’ ce n’e’ bisogno,

Perche’ il mondo va conosciuto

E’ un dovere.

Ed e’ per strade provinciali

che arrivi alla scoperta: non la vedi di fronte

ti muovi con il gruppo

come ti hanno insegnato.

Su questo podio adesso sei sola.

E che fai, ti vanti ? No:

Pare che lodi noi che ti ascoltiamo.

 

 

 

 

*

Guerra

Sono un cane

Per me la guerra e’ sempre

Quando ho fame, quando puzza,

Il padrone che ho perso,

Le sue botte

Che erano confine

Piu’ del muro del giardino.

Sono un cane e corro forte

Guerra e’ nascere e crescere

E’ l’osso nel cuore della terra

Non ho storia, solo paura

E amore canino, e morte.

 

*

In tralice

 

Consiglia l’alcolista : nel momento

Devi stare. Si fa presto, dico io

Hai visto che c’e dentro ? Roba da far

paura a un serial killer. Io la vita

Guardo in tralice e poi faccio

Un bel riassunto.