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Raccolta di poesie di Claudio Dal Pozzo
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Guidare la notte

 

ti ho mai detto

quanto mi piace guidare la notte

sulle autostrade di velluto

la radio accesa

easy listening e Onda Verde?

 

sentire il rollio sincrono

delle gomme e del polmoni?


inzuppare l'olfatto

negli aromi volatili

dell'Arbre Magique al pino

o quello viola alla lavanda?


fare sosta all'autogrill

caffè pipì mani e faccia

mentre il camionista polacco

lava le ascelle

la salvietta blu al collo

il beauty case al polso?


le luci rosse delle vetture

che precedono

- la distanza è a norma di codice? -

mi battono la strada in sicurezza

o mi frenano i kilowatt che scalpitano

nello stomaco?

 

CD, 22 giugno 2016 ©

*

Qui nessuna civetta fa l’amore


mi faccio fagiolo
feto rannicchiato
stringo ginocchia e gomiti
e il respiro si ritma in fusa regolari

così non attraverserò un'altra notte
mordendo il fazzoletto
e massaggiando crampi ai polpacci

clicco l'icona dei punti e dei numeri
per ordinare sezioni di sogni:
ho un po' di mestiere per leggerle
correggerle renderle più morbide

affrontare lo specchio sul comò
- qui nessuna civetta fa l'amore -
difeso soltanto dalla luce gialla
dell'abat-jour di latta rossa
tutta bozzi e crepe

CD, maggio 2017 ©

*

Bozzetto

 

Aveva a spalla la borsa gadget
di cotone liso e loghi in fila:
una baguette, il collo lungo
del Verdicchio Fazi Battaglia,
sul fondo magari un etto
forse due di Parma DOP.

 

Stringeva nel pugno tre rose rosse
gagliarde, impazienti, a testa in giù.

 

Ad occidente il sole che scendeva
gli era l'alba più intensa.

 

CD, 30 maggio 2017©

*

abbevererò

[abbevererò]


abbevererò
la mia vecchia automobile
ad osterie di sintesi
si mescoleranno ottani
cadenze e usi
cadranno sul cristallo
piogge sabbie sali e resine

poco importa se nacqui
tra i navigatori di cabotaggio
non inclini a shakerare
razze spezie e sartorie

orinerò alla bisogna
dietro siepi di corbezzoli
su licheni ghiacciati
sopra tronchi di acero
o coi datteri al cielo
senza pretendere
di segnare territori

CD, 2 ottobre 2015©

*

Alfa privativo

ALFA PRIVATIVO

coagulo imperfetto
d'irrisolte attese
indecifrabili rebus
analcoliche tequile
anteporre dogmi asettici
a incandescenti giorni
impugnati senza guanti d'amianto

CD, 7 agosto 2015©

*

Di luci e pensieri intorno a Comes a Time

DI LUCI E PENSIERI INTORNO A “COMES A TIME”

                                              Comes a time when you're driftin'
                                                               Comes a time when you settle down
                                                               Comes a light feelin's liftin'
                                                               Lift that baby right up off the ground

                                                              Viene un tempo in cui sei alla deriva
                                                              Viene un tempo in cui ti sistemi
                                                             Viene un lieve sentimento che solleva
                                                             Solleva quel bimbo da terra

                                                                                        (Comes a time, Neil Young – 1978)

 

Viene un tempo, viene:

ogni cosa a suo tempo,

ogni cosa ha il suo tempo,

ogni tempo ha la sua cosa.

Puoi cercare la regola nell’Ecclesiaste,

in una canzone dei Byrds,

più facilmente nei giorni già evaporati,

se torci il collo,

o nelle scarpe che calzerai,

se i piedi nei polacchi aspettano pelle e terra

come i bambini Santa Lucia.

 

Stasera, mentre l’olio brucia nella lampada

e il cerchio a specchio ripropone nenie consolatorie

depurate da scariche elettrostatiche,

ritorno a giorni e musiche

che sapevano di bottega di elettrauto

di moquette, cuscini e poltrone di design

nella tua casa sotto la collina

quando si sognava la rivoluzione dei fratelli maggiori

e già si indossavano giubbetti di conformismo.

 

Quando Torino e Venezia erano America e avventura,

la chitarra, una busta di tabacco con la buccia di mela,

una sciarpa indiana e la Tolfa 

l’equipaggiamento dei viaggiatori

che mai sarebbero giunti a destinazione.

O forse sì.

 

Viene un tempo, viene.

 

CD, 26 febbraio 2016. ©

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Domani (a mio figlio)

DOMANI (a mio figlio)

tra più di trent'anni
a me sarà pesante il passo e la parola
tu avrai schermi virtuali e non pollici fissi
dove passeranno ingenui i videoclip che oggi meravigliano

mi dirai
sennò - prometti - ti dirai
quanto le vibrisse avranno memoria
di ormoni che imbevono t-shirt
kebab e risate che cascano sul pavimento
di stantio di viaggi in seconda
e condensa da togliere il fiato

e quando i battiti toccheranno ottantotto miglia l'ora
tornerai a sentire la nebbia
che modella i tuoi giovani ricci?
o se vi è più ansia al verdetto di un quattro
che nel costituirti invocando scriminanti

sai
le memorie sono coriandoli e pelucchi
che si infilano nei risvolti
monete che indovinano il varco nella fodera
e vagano per la giacca
li trovi e ti ricordi di un carnevale
di una strada fuori mano
del resto di una banconota
che potevi spendere tutta

CD, dicembre 2015 ©

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anche dopo un’alluvione

[anche dopo un'alluvione]

anche dopo un'alluvione
riposte le idrovore
ci si riconcilia col fiume

restano livelle di fango
sul muro e i libri
hanno onde a piè di pagina

le polaroid superstiti asciugano
e le memorie


CD, 22 ottobre 2015©

*

tutto sommato

[tutto sommato]


tutto sommato
è nelle buche dell'asfalto
che a dispetto di PM10
e altre polveri sottili
può sbocciare l'infiorescenza gialla
del pisciacane

CD, 14 ottobre 2015 ©

*

Giochiamo?

GIOCHIAMO?

 

I bambini: "Giochiamo?"

C'è la vita in nove lettere.

Profumo di sudori acerbi.

Serietà di professionisti.

C'è, e lo ricorderai

(chiudi un attimo gli occhi),

una smorfia da Oscar,

il tallone storto di un calzino,

un rivolo dalla fontanella

che la bocca non argina

e scivola sul mento.

 

CD, 23 settembre 2015©

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Sognando un duetto

SOGNANDO UN DUETTO

 

 

Robert:                         You need coolin’…

                                     Dentro le mie ossa

                                     la maledizione della cabala –

                                     stesso monogramma, pari anelli del tronco – 

                                     ha subìto l’antidoto

                                     e adesso graffi ancora

                                     la tua gola ed il mio stomaco.

                                     Senti il puzzo di vomito

                                     uscire dalla rete di questo microfono.

                                     Poggia la tua guancia

                                     sopra il mio sterno sudato

                                     e intreccia i tuoi riccioli

                                     con i miei boccoli.

 

Janis:                            Benvenuto a casa, honey!

                                    Piangi piccolo mio,

                                    cry, baby…

                                    Sono la rosa che non hai mai tatuato sul petto,

                                    il pezzo di cuore che completa

                                    il tuo urlo d’orgasmo

                                    in passerella sulla stuoia

                                    intrecciata di charleston in levare.

 

Robert:                        Dammi la mano,

                                    mentre salgo la scala dorata

                                    per raggiungerti in paradiso

                                    questa sera d’estate,

                                    meravigliandomi.

 

Janis:                           Tra le tue braccia canterò ancora.

                                   Non importa se sarà l’ultima volta,

                                   l’ultimo amplesso sul palco.

                                   Per te e la tua voce di artiglio

                                   ci sarò sempre se vorrai.

 

Janis and Robert:        Una sola preghiera.

                                   Un solo blues.

                                   Cosmico. Traboccante di tutto il nostro amore.

                                   Irraggiungibile. Onirico.

 

CD, 5 agosto 2015.©

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lo scirocco ha rotto gli argini

[lo scirocco ha rotto gli argini]

lo scirocco ha rotto gli argini
e tutta notte le litanie di pioggia
saranno tappeto sonoro
alla veglia tra birra e imidazopiridine
che non si fa così c'è scritto

miscele di farine addizionate a lieviti
uova latte sciroppo d'acero
già in attesa di adempiere a riti prefestivi
pigiami lenti e nessuna campanella

è il sabato del villaggio icspuntozero
che non terminerà con sketch balletti e austerity
come gli anni che ero bambino
ma che uguale condurrà alla festa breve
e alla check list dai comandi abituali

CD, 26 novembre 2016 ©

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avessi la voce degli ultimi

[avessi la voce degli ultimi]

 

avessi la voce degli ultimi

avessi la voce dei pazzi

dei bambini dei vecchi

di chi non ha studiato

e offre parole biologiche

 

ti racconterei della gioia

per una moneta

una piuma d'uccello

un lecca lecca

le pantofole nuove

un aforisma letto sul rotocalco

dal parrucchiere

 

CD, 3 dicembre 2016 ©  

*

una e cinque

01:05

 

se sei veloce

e chiami tra i primi venti

pagherai solo novantanove e novanta

(più un piccolo contributo spese)

il set di coltelli che taglia anche l'insonnia

 

hot line

aste di orologi

litanie in romeno

un b-movie pecoreccio

e un classico del Neorealismo

 

lungo la strada a senso unico

cinque lampioni a singhiozzo

scivolano via i latinos

nella Golf trionfo del tuning

"Si necesita reggaeton dale"

 

CD, 3 febbraio 2017 ©

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succhio questa sera

[succhio questa sera]

succhio questa sera
una caramella al rabarbaro
quelle con la carta nera e oro
sonnacchiose nella borsa della nonna
meglio delle ginevrine di zucchero
zuppe di canfora e cipria
meno rincuoranti di una Rossana
con l'anima che ti accarezza

se la vita offre dolciumi di ripiego
mi ci adatto

peggio sarebbe
mi finisse sabbia grossa
sotto i denti

CD, 8-9 febbraio 2017©

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Spunta per il viaggio verso ovest




una ciambella da gonfiare con la bocca
e la giuntura che ti graffia l'eritema
un libro con il dinosauro che salta fuori
e tu fai grrr e la faccia cattiva
tre spille sopra il bavero di jeans
e un pacchetto azzurro pallido di Gauloises
l'ultimo numero di Ciao 2001
con il poster dei Van Halen nella pagina di mezzo
la sciarpa fintoBurberry dei banchetti del mercato
i Ragazzi di Via Paal e un po' di lacrime
che poi alla fine muore Nemecsek
uno zaino vuoto da riempire di silenzi
e riporci le scarpe quando camminerai
dentro te stesso


CD, 23 febbraio 2017©