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Raccolta di poesie di Cristina Pongiluppi
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

L’incastro perfetto

 

E cosi abbiamo fatto l’amore,

Nel silenzio della notte.

Sotto le lenzuola,

Il tuo viso sul mio petto,

Le mie braccia intorno al tuo collo,

Le gambe intrecciate.

Vestiti, immobili, silenziosi.

 

E così ci siamo addormentati,

Due adolescenti al primo appuntamento:

Privi delle confidenza della nudità,

Privi della volontà di separarsi.

 

E così siamo rimasti,

Il tuo odore sulla mia pelle

E noi uniti in un incastro perfetto.

*

Fare l’amore

 

Fare l’amore dicono sia moderna affermazione di libertà.

 

Danza tradizionale, ancestrale, conservativa, originaria,

non ha nulla a che vedere con la modernità.

 

È l’incastro perfetto che va oltre il tempo e lo spazio,

La dolcezza del connubio che appartiene all’eternità.

 

*

All’inferno

Ci sono persone che seguirei all’inferno.

Non per forza morale o rettitudine,

Non per fiducia nel loro giudizio,

Ma perché sono naturalmente con loro,

A prescindere.

 

La parola amicizia non può contenere

Chi domina il corso del tempo,

Chi rende possibile il sogno

E visibile il cammino verso la realizzazione dell’irrazionale.

Ci sono persone che fermano il flusso degli attimi e riavvolgono i ricordi,

Persone  che riescono a compiere il miracolo dell’eternità,

Dando senso alla vita.

 

Ci sono persone che seguirei all’inferno

Per riportarle nella mia vita.

*

La loro risata

I bambini concedono spazio alla malinconia.

Reclamano l’assenza dei volti cari

E degli abbracci che fanno la differenza.

Danno sfogo alle lacrime

E respiro ai ricordi.

Forse per questo la loro gioia è intensa

Quanto la tristezza che si autorizzano a provare

E superare.

Grandi dolci lacrime scavano

Là dove la felicità riuscirà a fluire.

D'altronde loro hanno capito

Che basta tenere stretta una mano

Per far svanire i fantasmi,

Che un bacio è sufficiente

A guarire ogni ferita.

I bambini concedono spazio alla malinconia

Forse per questo la loro risata è

Il trionfo della luce e dell’eternità.

 

*

Teorema della perfezione

Ti guardo. Sei perfetta.

I tuoi occhi profondi,

Segreti accessi a dimensioni che non conosco,

Allegri, curiosi bottoni di un’esistenza,

Calda coperta, che non ha consistenza.

 

Adulta conserva la consapevolezza,

Sei di me essenza di felicità,

Distillato di senso,

Nella follia di giorni folli.

 

Il dopo e il prima, improvvisamente,

Assiomi di un unico supremo ragionamento.

Sentiero del mio destino,

Mi mostri ciò che non so di essere.

Seguendo te scopro me stessa.

 

La tua risata piena

Racchiude origini e scopi

Di una trama infinita.

 

Inumana bellezza,

Esattamente come ti immaginavo,

Unico meraviglioso groviglio di difetti.

 

Profondamente, inaspettatamente te stessa,

Esattamente il contrario di ciò che mi aspettavo,

Imprevedibile creatura,

Insostituibile luce

Giunta in soccorso da lontano.

 

Imperfetta gioia in movimento,

Colore che sa di vita,

Onda che non si ritrae con la marea

Lusingata dal pallore della luna.

Energia che non si riduce a mite stanchezza.

Sedata dall’abitudine.

 

Fra mille futuribili realtà

La mia immaginazione vaga

Senza appigli.

Che donna si presenterà ai tuoi domani?

Sarà una madre, forse,

Che, per sorte o per adozione,

Vivrà il miracolo della vita?

 

Un uomo

Rimarrà impigliato nei tuoi sguardi,

Inebriato dalla tua viscerale allegria,

Ammaliato dai tuoi irresistibili capricci.

O una donna, forse.

 

Principessa guerriera

Di un conflitto che non ha patria,

Lotterai per ciò in cui credi,

Per te stessa?

Difenderai chi non ha difesa?

O sarai specchio

Che riflette le ombre

Nel timore dell’urto?

 

Ti osservo dormire,

In apparenza lunga la strada da percorrere.

Il tempo mi aiuterà

A conoscere la crisalide,

Accettare la farfalla,

Assecondare il volo solitario.

 

Fino ad allora,

Cullerò, giorno dopo giorno,

Lo stupore di averti accanto.

 

Amore grande, il tuo sorriso

Vale mille regni.

Prodigiosa acqua che

L’amaro di istanti sbiaditi

Sublimi in ambrosia.

 

Oltre la finestra, la neve

Silenziosa si rincorre e stanca

Riposa sui rami curvi di un abete appesantito.

 

Deve fare freddo, là fuori.

Molto freddo.

Qui dentro, dolcezza eterna,

Delicata tenerezza senza tempo,

Che sa di gioia,

Sa di te,

Sa di Noi.

 

 

 

*

La venere stanca

 

Venere

 

Castello tu sei di arena  segnata

Spianata indifferente sabbia bagnata.

Assente della sponda è la difesa

Nella speranza, dell’onda, muti l’offesa.

 

Nell’aridità  nota del fitto momento

Di tenacia simbolo, rito, cimento.

Passo incerto nel crudele deserto

Sferzato, roso dal vento di fiele  scoperto.

 

D’amore atto di eterna tensione

Ottuso sforzo, paradiso  d’unione.

Coesione che tutto sappia, ricucia

Dolcezza, per tutti indefessa fiducia.

 

In fuga la tristezza e la fatica

Il bacio dato che ha  dato la  vita.

Il fiato preso, del salto un invito

Forte, indomito, richiamo hai udito.

 

Il  domani ignoto culli danzando

Di dolci passi il segreto svelando.

*

Oltre la strada

 

La strada restituisce sempre

 

Un viaggiatore sconosciuto alla partenza.

 

 

 

Si era messo in cammino appesantito.

 

In valigia abitudini, certezze,

 

Noiose insoddisfazioni.

 

 

 

Pellegrino di sentieri già percorsi,

 

Si è scoperto parte di un comune respiro,

 

Universale ignoto progetto,

 

Di insondabili origini,

 

Lontane nello spazio e nel tempo.

 

 

 

Alleggerito, è giunto alla meta

 

Da cui ieri partì.

 

Volti stranieri nella  mente,

 

Storie sfiorate intensamente,

 

Orizzonti dilatati da inusuali prospettive,

 

Intimi panorami nello sguardo,

 

Profumi  concreti  nella memoria,

 

Un nuovo passo nella vita.

 

*

Nuda nomina

 

Peso,

 

Consistenza,

 

Imperfetto limite espressivo,

 

Soggettiva realtà.

 

 

 

Solitaria, ostinata

 

Ricerca di sostanza,

 

Bisogno di valore,

 

Base morale.

 

 

 

Abusata etichetta,

 

Inconsistente pellicola,

 

Oblio di storia,

 

Assenza d’identità,

 

Vuoto d’impegno.

 

 

 

Pietra, mattone, fondamenta.

 

Seme di imprevedibili percorsi,

 

Pericoloso sasso nella violenza,

 

Prezioso strumento nella saggezza,

 

Edificabile futuro nella speranza.

 

 

 

Vita in dilagare,

 

Significato in movimento,

 

Punto di vista in divenire,

 

Contagio nel bene

 

E nel male.

 

 

 

Massima frustrazione,

 

Potenzialità inespressa.

 

Limite, sconfitta,

 

Tensione all’infinito.

 

 

*

Tu fidati del tuo cuore

Del tuo cuore,

Tu fidati del tuo cuore,

Sempre.

Anche quando ti sembrerà stia sbagliando,

Tu segui il tuo cuore.

La ragione, la ragione

Lasciala a chi ha scelto la mediocrità.

Tu danza sui tuoi giorni.

Ti vorranno zittire?

Ti vorranno diversa?

Tu sorridi e vivi più intensamente

La tua indifferente felicità.

Ti sentirai sola, forse.

Non importa.

Se non ci sarà nessuno al tuo fianco,

Se nessuno saprà tenere il tuo passo,

Non sarà per sempre.

La libertà spaventa i mediocri

E conquista gli audaci.

Se vorrai conforto,

Ricorda la mia voce:

Del tuo cuore,

Fidati del tuo cuore. 

*

La collana di perle

La parola rincorre il pensiero,

Il pensiero insegue la parola,

In fila, di seguito.

Pensiero – parola,

Pensiero – parola

Tu – Io,

Tu – Io.

 

Il tempo scorre,

Le stagioni passano.

Tu- Io.

Non ti sento,

la tua voce nella testa, all’infinito.

Non ti vedo,

Istantanee di te nella mia mente.

Al pensiero segue la parola,

Tu – Io.

 

Le foglie cadono,

La neve scende,

Il mandorlo fiorisce,

La tua assenza rimane.

 

Io infilo la stessa collana:

Pensiero – parola, 

Pensiero- parola,

Tu – Io,

Tu – Io.

Noi non esiste. 

*

In ogni tuo passo

Nella notte fuggire, tra le ombre che premono,

non conosco la strada ed i posi che tremano.

Sono persa nel nulla, non ho niente e nessuno

Ho lasciato il mio mondo, di soppiatto, nel buio.

 

Le persone che amavo sono tra quelle mura,

E la via da percorrere sembra ostile ed oscura.

Nelle tenebre avanzo, ma non ho più paura.

Una calma che scende,  c’è chi di me avrà cura.

 

Non so cosa mi aspetto, un futuro promesso

O sarà il nulla ed il male, che in vita ho commesso?

Lentamente procedo, l’anima sa dove andare

Come nuvola assente, posso solo seguire.

 

Non il peso del corpo, non i dolori degli anni,

non sento più nulla, né paure né affanni.

Le tenebre lente si diradano,  è il sole.

Solo luce soffusa, la gioia e il calore.

 

La fine non porta la notte, ma il giorno

Da quella realtà  forse farò ritorno.

A te caro nipote che ho lasciato partendo,

non temere l'addio, si rinasce dal fondo.

 

Non avere paura di vivere adesso,

non temere il futuro, sii fedele a te stesso.

Non ti  ho abbandonato, e tu lo sai bene,

a te accanto ogni giorno,  sono solo più lieve.

 

Proteggo il tuo cuore ed ascolto i  tuoi sogni,

difendo i tuoi affetti e soffro i tuoi sbagli.

Sono solo più eterna, non temo il dolore,

cullata da un tempo che è affetto ed amore.

 

Ricorda di me solo il volto sincero,

le carezze sul capo e il sorriso più vero.

Non sarai mai solo, te lo prometto

Sarò in ogni tuo passo, sarò accanto al tuo letto.

*

Una donna come me non si possiede

Una donna come me non si possiede,

si conquista giorno dopo giorno.

 

Battaglia di silenzi, confronti, attese.

Armistizi sottoscritti sulla soglia della rottura.

Terra da esplorare, senza il timore di farsi male,

perché una donna come me prima o poi fa male.

 

Patetica tenebra nella luce,

Nascosta oasi di serenità nel caos,

Mare in tempesta che chiede di essere sfidato.

 

Una donna come me non si possiede,

non si capitalizza,  non si accantona.

Una donna come me si vive,

inverno e primavera,

malinconia e sentimento.

 

Una donna come me è ingombrante, imbarazzante, scomoda,

entra nel sangue come una malattia,

come una droga consuma,

libertà eccessiva che crea dipendenza e nausea.

 

Una donna come me non si possiede,

si incanta  con la saggezza del padre,

la passione dell’amante,

la complicità dell’amico.

 

Anima contro anima,

anima sopra anima,

anima che diventa anima.

*

Osserva tutto amore mio

Osserva tutto amore mio,

Concentrati sui dettagli,

Fissa i profumi,

Impara le sfumature dei colori,

Cogli le fragilità delle persone.

Osserva tutto amore mio,

La vita è fatta di piccoli momenti

Che il tempo cercherà di portarti via.

Tu lotta per difenderli.

*

Almeno una volta

Tutti incontrano l’amore,

Almeno una volta nella vita.

 

Pochi lo accolgono,

Alcuni lo respingono,

Molti lo soffocano.

 

Ma tutti incontrano l’amore,

Almeno una volta nella vita.

*

Sorella di spirito

 

La vita mi ha dato in sorte un fratello di sangue,

Ma il destino…

Il destino ha messo sul mio cammino una sorella di spirito e

Mi ha salvato la vita.

*

Il pittore di pensieri

 

Un adolescente che rifiuta la crescita,

Un sognatore  che non riesce a svegliarsi.

 

Trascorre la vita a nuotare contro corrente,

si dibatte in un mondo straniero,

per non soccombere all’omologata normalità.

 

Sensibilità, candore e oscurità.

 

Vive mille vite e ne immagina altrettante.

Rincorre parole sfuggenti,

pensieri che solo raramente riesce a fissare.

 

Costantemente sospeso tra fantasia e realtà,

il suo sogno si arrende quando cala la notte

per riprendere vita alle prime  luci dell’alba.

*

La blasfemia del libero pensiero #SaveAshrafFayadh

 

 

Credo nel diritto di credere 

In Dio, in Allah, in Budda 

E in tutti gli Dei dell’universo;

Credo nel diritto di non credere.

 

L’uomo nasce schiavo di cultura, fede, società.

La libertà è una conquista,

L’affrancatura dalla convenzione,

La scelta consapevole del proprio essere.

La scelta che non sempre si ha il coraggio di fare, 

Lo schieramento che cambia la vita, 

Plasma la persona,

La salva o la condanna alla mediocrità.

 

Noi che viviamo la nostra piccola vita, 

Nel nostro piccolo mondo, 

Dimentichi del costo della libertà 

E del peso delle parole.

Noi lontani da questo giovane poeta

Eppure a lui così simili.

 Assuefatti al diritto alla libertà,

Indifferenti alla sofferenza,

Distratti da un'illusoria distanza.

 

Si vuole spegnere una vita!

 Ashraf Fayadh, un nome,

Una storia, un figlio, un amico.

Falciare con la brutalità,

Interrompere la precarietà dell’essere.

La superbia del potente che si fa Dio, 

Le presunzione dell’uomo che decide della vita dell’uomo.

La condanna dell'inaccettabile colpa del libero pensatore.

 

Credo nell’essere umano e nella luce della ragione 

Ché illumini i bui recessi dell’arroganza umana.

Prego perché 

Dio , Allah, Budda,

L’universo tutto e gli uomini

Salvino insieme Ashraf Fayadh, 

Un uomo come  noi. 

Forse peggiore di me,

Forse migliore di me,

Comunque uomo, un diritto alla vita,
incatenato dalla sua stessa libertà.