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Raccolta di poesie di Emanuele Cilenti
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

La solitudine e la morte.

I balconi che cantano

gli ospedali che piangono

le strade che urlano

il tricolore che sventola

la gente che s'agita

la folla s'accalca

fuori dai supermercati

con mascherine e guanti

in cerca di pane

anela la pace

tutti distanti

ma uniti

andrà tutto bene

diceva la Tele.

 

Bare senza un funerale

corpi bruciati

fuori dalle proprie città

senza sepoltura

senza parenti

mancano loculi

ad accoglierli

mancano i lamenti

ad accompagnarli.

 

La tessera per il pane

occhi senza più lacrime

addii mai dati

anziani morti da soli

senza poter rivedere

i propri cari

e per l'ultima volta

stringergli le mani.

 

Pandemia, quarantena

droni, elicotteri

esercito in guerra

contro un nemico

invisibile

un virus chiamato Corona

medici e infermieri

stremati, morti

son venuti a salvare vite umane

ma nessuno ha salvato la loro.

 

L'Europa dov'è

l'Europa non c'è

a dire il vero

non c'è mai stata

ho visto russi, cubani

cinesi, albanesi

non ho visto cugini francesi

né amici tedeschi.

 

“Tanto è solo un influenza”!

“Tanto muoiono solo

i vecchi”, che non hanno

molta resistenza

tanto è tutto un complotto

per mascherare il 5G

lo Europe Defender

la terza guerra mondiale

ma qui la gente continua

a morire

che ve lo dico a fare.

 

Siete abili a nascondere

siete bravi a nascondervi

a manipolare e mentire

ma questo inverno

dovrà passare

e allora il mondo vi darà

il suo conto da pagare

giusto o sbagliato

che sia

vi darà comunque

il suo peso

da portare via

non scamperete

dalla sua ira

correte quanto volete

tanto alla sua vendetta

non sfuggirete.

 

 

*

Gli uomini-vento.

Camminano attorno a noi
annusiamo il loro odore
udiamo i loro passi
ma non li vediamo.

Sono come noi
solo un po’ più soli
più poveri 
più tristi.

Sono uomini-vento
fantasmi-umani
che vivon tra vicoli di solitudine
e indifferenza.

Fatti della stessa sostanza 
del vento
che udiamo, respiriamo
ma noi siam troppo impegnati 
per vederli e aiutarli.

Siamo solo squallide pietre
che rotolano 
tra portali temporali
e pieghe di quotidianità
mentre ci avviciniamo a quel burrone
che ci custodirà tutti.

Gli uomini-vento invece
quando moriranno
si libereranno dei loro fardelli
indosseranno ali di farfalla
e voleranno festosi e danzanti
su verdi prati 
nutriti dall'eternità.

 

*

Cosa vuoi che sia?!

Cosa vuoi che sia una lacrima

appesa ad un filo di luce

che dondola

ad ogni carezza del vento?!

 

Cosa vuoi che sia un aquilotto

che spicca il suo primo volo

lasciando per sempre il suo nido

e innamorandosi del vento

va ad abitare nel cielo?!

 

Cosa vuoi che sia

la carezza di un bambino

che ti sorride e ti chiama: papà?!

 

Cosa vuoi che sia

quando il cuore si ferma

dopo ogni tuo bacio?!

 

Cosa vuoi che sia

questa è la vita

una lacrima di gioia

dell Onnipotente

accompagnata dal coro maestoso dei Serafini?!