I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Autunni
Certe mattine d'autunno l'aria profuma già di neve come se mi trovassi sul greto sassoso del Fella che scende da un passo alpino. E' ancora presto per la neve anzi forse farà pioggia ma intanto l'aria è piena di promesse. Presto farà neve c'è promessa nell'aria coprirà le pietre bianche del greto lasciando solo una striscia d' acqua al centro. Presto farà neve la puoi già sognare bianca e silenziosa così fredda che neanche il sole da sopra le cime degli alberi scioglie. Dal greto di quel torrente il bianco è dappertutto il vento soffia via la neve dagli alberi e il gelo la trasforma in tanti spilli dalle finestre della caserma, la tana dei lupi, sarebbe uno spettacolo magnifico ma dal bosco tra i pini non si vede l' uscita i pini bianchi e carichi si confondono col vento e la marcia si fa dura il tenentino non aiuta, anzi. Intanto i pensieri fioriscono sotto la neve certo verranno a prenderci domattina anche lei verrà a trovarmi con le sue scarpine da cittadina so che si prenderà un raffreddore la posso già sognare l'altoparlante che chiama il mio nome l'aria attorno che si riempie del suo profumo sembra ancora di sentirlo come una promessa nell'aria.
Guardo fuori il balcone piove nel vaso un ciclamino e questo è solo un sogno l'aria è ancora piena di sogni dove una Merlo zampetta Nella neve. Il risveglio scioglierà la neve e se cercate bene vedrete il suo nome.
Id: 71839 Data: 06/10/2024 09:20:55
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Fantasia
Ci son fotografie che prendon vita dentro agli occhi sai afferrando con le mani un filo lungo troppi anni ormai succede quando la nostalgia le avvolge con i suoi grigiori la stessa nostalgia che poi le riempie con nuovi colori. Devi seguir le mani e le sue dita così lontane che indicano la gioia che ancor permane devi volere che le sue dita rivolgano la gioia al cielo ma ancor più forte devi volere che con le mani lei scosti il velo e se le fotografie che prendon vita dentro agli occhi son frutto della fantasia allora il suo nome è proprio Fantasia
Id: 71827 Data: 04/10/2024 14:53:08
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Ottobre
Ottobre è una mattina di luce bianca e opaca quasi senza ombre mentre si vorrebbe un raggio da un buco d'azzurro che s'apre in cielo un raggio di luce che non attraversi il ramo posto tra te e il cielo e ti disegni trame d'ombra sulla pelle nuda. Così cerco tra queste nuvole grigie e fitte un orlo un orlo che si apra ma oggi piove e presto farà neve che coprirà tutta l'estate ma non il suo ricordo che io l'ho vista tutta quest'estate è ancora dentro gli occhi di questo ottobre.
Id: 71811 Data: 02/10/2024 09:34:13
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Sono qui
Io sono qui in questa stanza dove non ci sei mentre fuori scurisce la sera gli alberi di fronte sono un buco nero nel nero del cielo si intuiscono dagli orli frastagliati che rivelano la forma la forma che piano si ricostruisce nella mente come in pieno sole. Io sono qui in questa stanza dove non ci sei a scrutare nel buio e a fumare e a cercare altre forme per dar loro un nome anche se il nome lo so ma dirlo e ridirlo non serve a svelarne la forma. Così sono qui, nè vecchio nè bimbo.
Id: 71809 Data: 01/10/2024 21:11:32
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Solo pochi attimi
Solo pochi attimi forse uno tra il sonno e il risveglio in cui il sogno sembra ancora qui. Poi si traversa il giorno verso sera cercando tutto quello che si è immaginato.
Id: 71796 Data: 29/09/2024 13:49:27
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Dietro due ali
S'apre il sipario sulla scena apre le ali l'angelo tremendo e dietro s'apre uno sprofondo. Apre le ali a nascondere le quinte e dietro le quinte l'arcaico sogno. Ed è confine l'angelo tra la platea e il sogno accecante bellezza che nasconde altra indicibile bellezza. Non è un angelo delle grazie e non farà nulla se non splendere e accecare per nascondere lo sprofondo.
Id: 71780 Data: 26/09/2024 13:22:17
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Erranti
Le vedi le anime fuggiasche camminano come me per le vie antiche guardando le vetrine e si guardano nelle vetrine ma quel che vedono non è quel che guardano. Li ritrovi poi a passeggiare sulle rive guardando verso le nuvole giù in fondo e non le vedono cercando sempre chissà cosa d'altro dietro. Sembrano fiumi partiti dalle loro stanze lontane trascinando detriti che non arrivano mai alla foce se ci arrivassero sognerebbero di altre stanze lontane e un po' di silenzio. Le vedi bene è come se non fossero di questo mondo e questo mondo non le vede.
Id: 71773 Data: 25/09/2024 10:02:57
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Luce che mi abiti
Mi sono sporcato un po' di terra sdraiandomi qui tra i sassi tra le foglie morte e quelle vive mi sono sdraiato per guardare il cielo e la luce che pioveva dalle nubi nelle orecchie un suono d'acqua e presenze intorno figure e voci che mi abitano tutte spioventi dalla stessa luce. Proprio qui dove ero venuto per stare da un po' da solo.
Id: 71748 Data: 21/09/2024 22:06:20
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Fossi bimbo
Fossi ancora un bimbo ti guarderei con stupore sbirciando ad ogni piega di veste tutto quello che si può ma son cresciuto ormai e ti guardo con stupore sbirciando ad ogni piega di veste tutto quello che si può. I miei monti son donne sedute in riva al lago allargano le ginocchia ossute e in mezzo ci sorge il sole troppa luce nasconde il bosco e il suo segreto più del buio ma lascialo salire lentamente il sole sbirciando tra ogni ramo tutto quello che si può. Lascia venire lentamente tutto quello che verrà fossero anche fili di nuvole che il bosco e il suo segreto ancor nascondono che io ci soffio ancora sulle nuvole anche se son cresciuto ormai per sbirciare con stupore tutto quello che si può.
Id: 71736 Data: 20/09/2024 08:30:00
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Sogno di quasi autunno
Come una dea dell'abbondanza sta distesa la ragazza i capelli ancor nell'oro dell'estate i piedi già svaniti nelle nebbie dei giorni corti e scuri come fosse a cavallo delle stagioni. In mezzo ci son rossi d'acero accesi e foglie d'oro sui seni e il corpo. Se ne sta lì distesa come una dea le curve, i seni e i fianchi son cesti di frutta matura e piena il sole che avanza splende l'ombra dei frutti risalta il corpo come un contrasto, una definizione naturale. E più sale il sole più scurisce l'ombra l'ombra che fa il caldo buono l'ombra in fondo all'inguine l'ombra che si fa rifugio. Sarà che a me il buio ha sempre fatto un poco da rifugio che nell'ombra ci si può sparire.
Id: 71723 Data: 16/09/2024 16:29:05
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Ombre protettrici
È come se il mondo parlasse una lingua sconosciuta che però lui capiva benissimo. Al tempo stesso è come sapesse che non sarebbe riuscito ad impararla mai. Le parole stavano tutte stese a terra come stelle sul pavimento della camera e lui camminava tra gli spazi vuoti o nelle pozze di luce disegnate dagli spazi tra le persiane. Tutto questo dentro un’aria colorata e musica e ombre attorno, sui muri e sui divani. Amorevoli ombre protettrici.
Id: 71716 Data: 13/09/2024 23:20:51
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Infinita
È che si cerca sempre qualcosa d'infinito e si finisce per accettar qualcosa di sempre più grande che l'infinito poi dev'essere una cosa piccola e lei la tiene stretta tra le gambe. E basterebbe un soffio per alzare l'abito e un altro per scostare l'orlo dela seta ed ecco l'infinita fonte della vita. Ma l'abito l'hai voluto così grande, pesante e colorato che un soffio non basta per l'infinito desiderato. Così, solo, ci disegno se non qualcosa d'infinito almeno qualcosa di più grande.
Id: 71704 Data: 12/09/2024 09:32:58
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Passa veloce
Forse scrivo per mettere una spunta sopra ai giorni andati compresi quelli di cui non ho memoria so però che erano pieni di musica, canti e colori. Forse invece scrivo per sognare i giorni futuri mentre l'oggi intanto passa furibondo com'è passato l'agosto con tutto il suo calore e ora si entra nell'autunno che invece ha un bel colore. Scrivo di fonti, a volte, e di cascate torrenti che scendono veloci fino al lago scrivo di lei a quelle fonti nuda sotto le cascate perchè somiglia un po' a quei torrenti impetuosi negli occhi ha ancora il verde delle foglie estive che si faranno presto di mille autunnali colori. Ma non è con gli occhi che già li vedo quei colori come non è con gli occhi che già vedo lei cadranno anche le foglie poi, questo è sicuro e resteranno nudi gli alberi di lei nessuna sicurezza anche se la vedo già che gira e gira lenta e scalza nella sua nudità come girano le foglie quando cadranno giù. E gira gira lenta e scalza come nello spazio di una cornice ecco, ora s'inchina, salta fuori e poi non si vede più.
Id: 71695 Data: 08/09/2024 21:05:24
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Malinconia in anticipo
Tempo di vellutate di zucca o di champignon che queste mese gioca a sembrare ottobre ci starebbe bene anche un bel purè da farci la pozza per l’uovo e due patate lesse con un cucchiaio di marmellata accanto come piace a lei o un bollito freddo taglito a fette sottili e salsa verde come piace a lui. Io? Io due quadrucci in brodo che la tempestina proprio non mi va giù. Ci sono sogni dolci e feroci che non si esaudiscono mai Perchè qui adesso non c'è nessuno nè lui nè lei i quadrucci dovran bastare e un poco di quel calore antico e ricordi di tante presenze che non tornano più.
Id: 71685 Data: 06/09/2024 20:51:19
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Settembre è una strada
Settembre sa di una strada che costeggia il lago avvolta nella foschia la strada dove ad ogni curva lentamente appare quel che non si vede e quel che si vedeva lentamente scompare ma dietro ad ogni curva una meraviglia. E tu passi lento su quella strada sotto un cielo da cui cade, freddo, tutto l’ agosto andato. Ogni curva un'attesa forse neanche di quel che appare ma di qualcuno che all'ultima curva mi vedrà apparire.
Id: 71655 Data: 01/09/2024 10:12:40
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Nel sangue accesa
Ai miei occhi appare sempre molto bella perchè vive della vita più sincera e per questo impudica e vera spalanca le ali e mostra il corpo, come una farfalla e come una farfalla vola sui prati nella calura estiva. Poi si riposa un poco quando la calura cresce nelle stanze in penombra dove lei è la padrona ma sempre apre le ali e vola le gambe estese come ali verso i prati. Se la calura aumenta poi si spoglia e con rivoli d'acqua i seni si lascia rinfrescare e scorre l'acqua, e scorre fino alle rughe più profonde e scure ed è così che ai miei occhi appare lucida e brillante d'acqua in controluce il viso è un poco in ombra sì ma il resto mi brucia acceso nelle vene.
Id: 71631 Data: 29/08/2024 14:24:45
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All’ombra dei ciclamini
Qui il bosco sale ripido sul fianco della montagna mentre i rumori del lago e delle rive si allontanano piano come in una scia di suono finchè si fa muto il bosco e tutto tace macchie di luce danzano qua e là e un'ombra, l'ombra cara ai piedi dell'albero più bello, par quasi vera muta anche lei nel suo abitino di ciclamini rosa. Ascolta, c'è un soffio di vento da seguire come una cara voce e pian piano appare un suono d'acqua, e una sorgente alpina e tutt'intorno la vita nasce sulle morte cose e un poco resti come in una meraviglia finchè nell'ora tarda una campana lontana, dice torna a casa.
Id: 71622 Data: 28/08/2024 09:08:48
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Antiche gioie col vestito nuovo
Forse i narcisi piangono di notte senza le sue carezze ma solo la luna li vede la stessa luna che entra da queste finestre e li disegna sui muri. Lei li ha visti. Lei sa dov'è il grande prato dei narcisi. Lì stava una piccola donna inginocchiata spargeva colori sui prati sul filo invisibile di un sogno i bianchi, i rosa dei fiori e l' erba verde poi si sfuggì di mano presa tra bianche lenzuola tra quattro mura e una finestra ma i narcisi non muoiono mai, rinascono folli di sole e magici. La piccola donna sta nel passato ancora regala fantasie di seta e mantelline rosa e cavalca il mio unicorno rosso scrivere di lei è ciò che resta. La piccola donna sta nel futuro un immaginato futuro di antiche gioie tra quattro mura e una finestra ma non muore mai rinasce nuova nella fantasia muta di parole tanto che non ricordo la voce nè ho visto imbiancarsi l'unicorno.
Id: 71621 Data: 28/08/2024 07:20:29
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Buco nero
Forse dormivo e sognavo, forse no ma stava disegnata sullo sfondo di una parete nuda e girava e roteava come in quei sogni dove in cui ci si cade dentro. Allora io la coloravo un pò sopra un pò sotto con lo stesso colore di sfondo e qualche ombra ai lati finchè restava una sottile linea scura. Ma ancora sembrava una piccola ferita così le ho messo due labbra carnose che sono sempre così sfocate le labbra nei sogni e le ho dato un bacio prima di caderci dentro.
Id: 71611 Data: 27/08/2024 08:55:10
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Doni
C'è un treno in arrivo uno di quei treni di bimbo un treno carico di non te lo posso dire e non te lo posso dire perchè non lo so se e quando ancor dirai guarda cosa ti dò. E non so neanche se arriverà dal futuro o da un passato un po' rosa un po' scuro ma so che è qui che arriverà so che è qui che il sogno accadrà. E Qui non è un avverbio di luogo ma è il centro di un mondo che il mondo vero non è qui gli alberi salgono al cielo con passo da re emergono e affondano dalle rive del lago. Qui l'unica voglia vera che ho è di quando ancor dirai guarda guarda cosa ti dò.
Id: 71609 Data: 13/08/2024 17:12:32
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Lassù nell’alto lario
I passerotti son già andati via e quella magietta poi s'è fatta troppo fina logora e consunta e trasparente tanto che ormai da immaginare non resta niente. Lassù nell'alto lario "terra di sogni e di balere" c'era un campeggio estivo con dentro una balera finita la scaletta si usciva sulla riva "e lucean le stelle sulla sera" Oggi c'è un discosound che picchia forte e batte nemmeno sulla riva ormai c'è più rifugio. Lassù nell'alto lario qualcosa ancora suona forse son quelle le chimere e gira la gonna e spunta la mutanda bandiera delle prime libertà. Ha, quelle sì che eran chimere.
Id: 71593 Data: 08/08/2024 00:07:56
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Morbida
Tu non lo puoi sapere tu non hai visto quando cammina come le sobbalzano i seni morbidi. Allora dovrebbe piovere un'acqua benedetta ma non per sempre solo il tempo di farli lucidi per quando poi torna il sole. Io l'ho vista in sogno ma era lei e roteava morbida davanti e dietro.
Id: 71585 Data: 04/08/2024 17:46:08
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Indovinate voi
A volte suscita un sorriso quando è giocosa ed innocente a volte suscita ammirazione quando è più ardita e intraprendente indovinate voi cosa resuscita quando invece è maliziosa e seducente è facile lo so per quello non vi dico niente.
Id: 71545 Data: 17/07/2024 20:26:14
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Tale e quale
Ancor mi tiene sveglio fino all'alba come se fosse ieri il bel vigore dell'età il suo corpo morbido e tiepido fasciato di seta e pizzi e di beltà. Ancor mi tiene sveglio l'inguine velato che seduce e con movenze nuove e danze porta gioia in quest'età è un vortice che gira e gira in controluce luce splendente nell'oscurità. Ancor m'incanta l'inguine suo di giovinetta quando si svela, per un movimento ardito e apre soglie e deliziose fonti sulla sua linea retta forse era di ieri forse di quarant'anni fa ma di sicuro è d'oggi il desiderio esaudito. Sembra non possa essere più bella di così ma non è vero sembra non possa far di meglio di così ma poi lo fa sembra anche che sparisca a volte ma ancor mi stupirà noi di lago passiamo notti intere sulle rive ad aspettare un movimento del cimino o della stella luminosa galleggiante nell'oscurità che prima o poi all'improvviso danzerà come se fosse appena ieri il bel vigore dell'età.
Id: 71534 Data: 16/07/2024 16:31:11
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Signorina Fantasia
Saremo ancora sorpresi noi lo so dalla vita che scorre sempre più veloce in quest'età dove un anno ne vale almeno dieci troveremo un posto magico, appena oltre il ponte con lampi di luce per attraversare le notti filtrerà una luce dall'alto attraverso le foglie a illuminare questo fiume che scorre. Perchè come acqua scorre e come acqua scava pietre e pelle e poi in questa vita c'è lei lei che ha reso le notti mie più belle lei che come acqua scorre limpida anche nelle mie fantasie. Lei che ancora mi sorprende, filtrando dall'alto attraverso le foglie portandomi in dono proprio le mie fantasie più belle e ancora e sempre verrà su questo nostro fiume verrà quando deve venire come acqua che scorre con me nello stesso fiume.
Id: 71527 Data: 14/07/2024 23:27:30
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Sonatina in rosa
Le visioni del futuro son struggente nostalgia quando sai che non accadranno mai eppure sono così nitide che sembrano realtà così reali che il ragazzo domani le ricorderà. Nei ricordi tutto si sfuma un po' fino a sembrare qualcosa di accaduto il ragazzo ha una scatola di colori con cui poi li colorerà un pò di rosa, per quella vecchia posa che non ricorda quando fu ma poi sorride e si mette a canticchiare. "Se tu sei vicino a me la la la la la la.." felice per un ricordo che ricordo non è.
Id: 71436 Data: 03/07/2024 17:58:49
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No rewind
Ho un' età in cui non è che si pensa ai ricordi appaiono, come la pubblicità in un bel film così capita di trovarsi su un sentiero tra le rocce che scende al lago con una pila per illuminare l'acqua e inseguire la luna al ritorno ti sei perso un bel pezzo di film e non era in streaming non c'è rewind.
Id: 71421 Data: 01/07/2024 21:14:50
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L’una
Sembrava la luna che danza sull'acqua sembrava la luna che nell'acqua si sciacqua il bimbo alla riva non aveva paura pur se la notte era profonda e scura. Aveva una una torcia che fendeva il buio così di lune ce n'erano un paio danzavano insieme la luce del bimbo e la luna non si capiva più chi era l'altra e chi l'una. L'altra girava e girava veloce l'acqua agli scogli le dava la voce ma tu non dormire, non ti addormentare o l'una resta da sola a girare. L'altra aveva una coda di stelle e il bimbo pensava a quanto eran belle ma la torcia si spense e non c'era nessuno nè l'una nè l'altra, solo il buio importuno. Il buio e l'acqua che passa sui sassi che viene e che va, come se t'amassi e nel buio l'onda, che va e che viene come l'una e l'altra, code di sirene.
Id: 71418 Data: 01/07/2024 16:57:12
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Sogno birichino
Questa è la storia di un bel sogno che anche i sogni hanno una storia un po' sfuggente e birichino e non proprio da bambino. Me ne stavo sul divano lo tenevo proprio in pugno (il sogno) lei entrava dalla porta in un caldo mese di giugno di ritorno dalla spesa con in mano la sua sporta ma la sporta poi è caduta appena prima della porta la porta no non si vedeva lei è apparsa poco dopo e leggera si muoveva. Forse era un po' accaldata forse non m'aveva visto ma di questo non son sicuro chissà forse ero ben visto perchè si voltava spesso per veder se ancor c'ero cadde poi la camicetta e lì il sogno si fece duro tutti i fiori sparsi a terra del bell' abitino scuro. Sparì ancora un' altra volta dietro il vetro della doccia cadde poi anche tutto il resto e lo lanciava nella stanza lei bagnata e luccicante proprio no non si vedeva ogni tanto solo il viso a controllar se ancora c'ero. Io cercavo di sbirciare dentro quel torrente in piena che scorreva lungo i fianchi lungo i fianchi tra le valli avrei voluto quegli occhiali che sognavo da bambino che vedevano oltre i muri ma quello era il sogno di un bambino e invece questo è birichino dove cadon saponette per vedere un bell'inchino. E così mi son svegliato il duro sogno ormai sgonfiato oltretutto per il caldo un po' bagnato e un po' sudato.
Id: 71414 Data: 30/06/2024 22:25:37
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Ricordo o Sogno
S'inarca sopra i suoi letti rosso fuoco con spregiudicata timidezza lucida d'oli e di profumi con le mani riempie un suo spazio vuoto di feroce bellezza in un eterno gioco tra oggi e ieri. Che sia ricordo o Sogno non ve lo dirò tanto si sa che i vecchi li confondono ed i poeti se li inventano come veri ma se era Sogno era un segreto mio se era ricordo era un segreto suo che lei ha fatto mio.
Id: 71386 Data: 28/06/2024 16:16:08
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La bagnante del Sogno
Sogno a volte di una valle chiara e un fiume che ci scorre come in una fiaba una cascata a est che fa un arcobaleno che chiude il mondo in un bolla di sereno. Un ponte tra le rive ma nessuna casa e una bagnante al fiume senza volto e nome asciuga al sole le sue folte chiome distesa al prato lucida e gioiosa. Ma io non sono lì sarà che sto dormendo non ci sarò al risveglio che quello è un altro mondo. La bagnante poi sorride verso il mio punto di vista indicando con le dita i disegni sulla pelle che fa il sole proprio dove il sole non batte come sapesse che ha un sognatore. Ma io non sono lì quello è un altro mondo.
Id: 71382 Data: 28/06/2024 12:07:34
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Amarti
Forse amarti è questo: cercarti tra le rose che si scaldano al sole e non sono le mie rose trovarti tra le rose che si scaldano al sole portare a mente un colore di rosa, a casa pensarti tra le rose che si scaldano al sole nella stanza in penombra con allegria. E farsi l'amore come i ragazzi. Che non basta mai.
Id: 71355 Data: 26/06/2024 08:47:40
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Un poco zingaro
Mi fermo ancora sorpreso e incantato resto davanti al Sogno anche che son girovago da sempre e non so domani da che Sogno lo scriverò. Così son sempre in cerca di un luogo dove nei laghi fioriscano sogni un luogo dove i cavalli corrono in verdi libertà ma non c'è luogo dove il Sogno sta se no lo scriverei sempre da lì. Invece vado in giro sotto cieli azzurri o neri che ci dev'essere pure un luogo dove è il navigatore dice che ho passato la frontiera chissà che non sia lì quel luogo inesistente il luogo che poi da casa manca come non mai. E anche a casa mi fermo ancora davanti al Sogno alla sua bocca, al sesso da giovinetta che colora il grigio di queste mura io ci disegno alberi che poi sono lampioni per illuminare bene il sesso il sesso e la sua bocca e anche qualche nuvola sul soffitto e il sole per una luce in più. Ma neanche questo è il luogo se no lo scriverei sempre da qui e anche il Sogno sarebbe sempre qui con la sua bocca e il sesso sempre fresco e giovane invece anche da qui manca come non mai. Però è anche vero che son girovago da sempre in cerca di qualche luogo dove il Sogno sta proprio come il Sogno mio in cerca di qualche luogo dove sto.
Id: 71325 Data: 24/06/2024 09:23:16
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Poesia visiva
Tutto il mio disegnarla come fosse poesia visiva su questo foglio d'anima sgualcita da colori e tratti forti forse è desiderio dell'immagine ultima e perfetta inizio di una nuova lei nuova era di stupori spalancati e non più immobili che non arriva mai. Ma ricordo ancora com'era un po' sfumata nei ricordi ed è bello tutto questo disegnarla sempre nuova come leggiadra poesia visiva.
Id: 71318 Data: 23/06/2024 10:17:29
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Altrimondi
Raggi di luce a cancellar le ombre ed ecco appare la soglia d'altrimondi in tutto il suo splendore appena sotto il monte tra due ali bianche di cascata guardarla è incanto, spaesamento, gioia non sperata. Dicono che dentro sia terreno magico e avventuroso di muschio d'acqua dolce scivoloso dicono che a entrare non si riesca o non si voglia più tornare dicono che si perda la ragione e si continui ad avanzare come se dentro fosse dolce il morire. Dicono che dura solo per una breve notte e dopo questa svanirà ma resterà l'incanto e lo spaesamento di non sapere quando e dove riapparirà.
Id: 71298 Data: 20/06/2024 17:58:31
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Come acqua chiara
Come rapida di fiume scende dal monte ripido e vertiginosa cade tra arcobaleni e schizzi prosegue calma stesa lungo la vallata già vedi dove cadrà ancora nell'ultimo tratto d'orrido sotterraneo verso il lago. Ecco, così è un po' questa vita mia già oltre l'ultimo tratto ci sono stati arcobaleni multicolori e sfavillanti e schizzi di splendenza e gioia vera sulla pelle qualche ruzzolone anche sotterraneo e oscuro per arrivare qui, davanti a questo lago calmo. E qui si sta guardando dall'alto una vela bianca andare da una chiesetta a mezzo monte dove si può entrare a riposare certo si aspetta ancora qualche stupefacente fuoco multicolore a colorare l'acqua in qualche notte estiva dicono poi che si vada verso il mare ma io dico che non so dove si andrà a morire.
Id: 71287 Data: 19/06/2024 09:36:29
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Il lago e l’incanto
E' già da sola un incanto seduta sulle scale in pietra che scendono alla riva le gambe aperte e un tripudio di forme rigogliose la spiaggia è deserta non serve costume. Aggiungete il sole che l'illumina sfocando tutto un po' con i suoi raggi scalda la pelle lucida d'abbronzante e profumata dolce tormento agli occhi e ad altro e lei lo sa è messa in posa, come richiamo di sirena l'ombra che le fa il sole arriva fino qua. Dovreste vedere poi quando si alza per andare verso la riva e poi s'inchina per bagnar le mani e per un tuffo rami d'albero a farle da cornice si immerge e poi riemerge come Venere di goccioline colmo il seno. L'inguine umido è gioia estiva gioia senza vergogna d'angelo nudo compagna mia di lago incanto per gli occhi come una nuda sposa la sola che per un po' me lo fa venire ancora duro.
Id: 71248 Data: 15/06/2024 10:13:24
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Io dico che t’ho vista
E io dico che t'ho vista salendo su per i sentieri seduta in cima a un sasso erratico come in quella vecchia foto dove mi tenevi una mano sul petto perchè non cadessi. Io dico che t'ho vista e non c'ero come se fossi caduto non c'ero e non c'era nessuno lì intorno forse è questo che cerco su per quei sentieri un'orma, un segno che dica la direzione in cui sono andato ma c'è un gran sole che abbaglia c'è sempre un gran sole nel ricordo di quei monti non ricordo un giorno di neve se non scritta in una lettera antica che ancora imbianca tetti e case. Così dico che ti vedo ancora scritta su questo foglio in un prato in pendio pieno di sole tra bianchi narcisi e denti di leone e ci sono anch'io.
Id: 71175 Data: 10/06/2024 09:43:31
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Pensierino breve
Scivola nell'acqua ogni riva labile confine di azzurre profondità. Il mio vicino di panchina guarda il lago con altri pensieri altri nomi da chiamare e cerca risposte alle stesse domande.
Id: 71166 Data: 09/06/2024 09:29:07
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Rondini
Tu guardi il cielo sembra un foglio azzurro pieno di macchie bianche magari puoi anche scriverci sopra una poesia che dica della sua bellezza. O fare un disegno che descriva il volo delle rondini quelle che hai notato nell' angolo più a destra e che giocano, e si rincorrono si tuffano fino a pelo d'acqua e veloci risalgono. Guarda! Dici alla bimba che osserva lo stesso cielo. Ma lei sembra che non ti senta non ti ascolta lei le ha già messo le piume e vola è già tra quelle rondini immersa nell'azzurro del cielo lei è rondine e nuvola e cielo insieme. Ha negli occhi i sogni. E niente la può tirare giù lei è la bellezza. Poi ti chiede nonno hai visto le rondini?
Id: 71165 Data: 09/06/2024 08:16:20
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Fontana
Ecco la fontana dai bordi lucidi e brillanti proprio al centro tra due ali di terra ambrata la fontana che incanta alla luce del lampione abatjour della panchina. E alla panchina si sta carezzando la memoria in attesa del getto spettacolare che sazia il cielo.
Id: 71128 Data: 05/06/2024 12:31:34
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Davanti al lago
C'è sempre qualcuno al mio fianco quando sto davanti al lago a volte penso che sono sempre io quel qualcuno un io rimasto bambino o più semplicemente nè vecchio nè bambino. Ha negli occhi l'acqua per quel che è e la perdona mentre io ci vedo una nudità profonda e dolorosa imperdonabile come sa essere l'acqua quando esonda. Non mi dice nulla solo mi sta a guardare per vedere quanto sono cambiato e quanto è rimasto di lui e non sempre mi perdona.
Id: 71123 Data: 04/06/2024 15:27:32
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Via consortile del Respiro
Capita anche questo. Esco per fare un giro alla ventura prendere un po' d'aria e respirare un po' e trovo una via consortile del Respiro.. ! Come fai a non imboccarla a non arrivare alla piazza della bagnante ignuda ignuda e luccicante che si rinfresca di spruzzi al sole. Ma la fontana è solo una tappa, un saluto la strada prosegue e scende a curve e tornanti, incalzante fino al punto in cui s'allarga e si adagia di fianco a un'altra via. Una via d'acqua calma e lenta piena di alberi, dentro e fuori e che ne imita il colore. Gli abitanti ti vedono e si mettono in posa per un saluto il più monello si stanca subito si volta e ti mostra il popò affondando il becco nell'acqua che forse ha fame. Sono rimasto lì un tempo che non so. Risalendo poi da un'altra strada che diceva di un bosco con in cima una chiesetta e una cappella dei miracoli con dentro angeli violinisti suonatori di piattini e tamburi e organisti e in mezzo un bimbo in bocca a un lupo Lei sopra E non c'era paura per il bimbo. E il mio miracolo l'avevo già avuto.
Id: 71112 Data: 03/06/2024 14:50:10
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Cuscini e nuvole
Nuvole grigie oggi in cielo gonfie, pesanti e scure e questo vento leggero non le smuove qualcuna bianca resiste ancora son come cuscini su una coperta scura ma le nuvole son unicorni o quel che vuoi nella fantasia e le cavalca chi ci abita in questa mia fantasia inarrestabile, irrefrenabile almeno fino a quando piove il bianco le fa leggere e il vento è il soffio che le muove ed ecco piove e l'acqua bagna le mie mani il soffio si fa calmo respiro e vedrai che poi torna anche il sole.
Id: 71105 Data: 02/06/2024 16:56:20
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L’ora del caffè
La mattina appena alzato metto gli occhiali un paio d'occhiali sempre un po' sporchi con una lente ingiallita dal fumo. È l'ora di un caffè e guardo fuori il cielo è grigio oggi ma un grigio come lo disegnano i bimbi a strisce e macchie d'azzurro e gente che ci vola dentro tenendosi per mano. È l'ora di un caffè guardo dalla finestra il fondo della strada l'incrocio da dove spunterà vestita di pink e tra un attimo sarà qui. Ma adesso è l'ora di un caffè bisogna andare in cucina a prepararlo e nell'attesa dare una sciacquata agli occhiali per vedere meglio fuori che lei non arriva mai.
Id: 71087 Data: 31/05/2024 10:51:35
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Lei
Amo il suo corpo di schiena Amo salirci di bacio in bacio fino alle base del collo e baciarlo e ridiscendere fino alla ferita che s'inarca altissima intanto che le mani stringono i seni e il corpo trova un incastro perfetto mentre la mente scivola in territorio sconosciuto.
Id: 71079 Data: 30/05/2024 08:57:17
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Luce del mio inverno
Dischiude gambe e labbra e resta muta come se si fermasse il cuore nello specchio una giostra di movenze come un volo verso chissà quale paradiso o morte. Sposa tra veglia e sonno fammi gli occhi nuovi luce d'inverno mio sognante che i vecchi ancora sognano d'incanti lucide labbra sotto un velo chiaro e trasparente bacio mai dato almeno non in questo mondo. Ecco, in quello specchio siamo e non siamo noi.
Id: 71058 Data: 28/05/2024 12:36:38
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Desiderio di paesaggi sognati (ma non per questo meno veri)
Con le mie dita e i pennelli ti faccio bella bella e di nudità vestita perchè è così che sogno e sono tratti a matita multicolor e macchie di pelle nuda tra le foglie. Il foglio oggi è il cielo azzurro con l'acqua trasparente di lago sotto e il vapore bianco delle nuvole. Forse domani un prato verde e chioma d'alberi perchè non si sa mai da dove arrivi nè quando e le foglie saran pizzi e merletti e macchie di pelle nuda tra i merletti Ma non c'è il sole nel disegno e nemmeno piove non si sente il freddo o il caldo toccandolo e la pelle non profuma di te esagerando poi il solco tra i seni e le curve ai fianchi quello che si vede non sei. È allora che cancello tutto poi appesantisco i tratti scosto il fogliame e altre curve appaiono e pesantezze di carne solchi ruvidi sulla pelle inguini boschivi bocche del desiderio umide e rosse. Così viene ancora il desiderio sotto le dita così sei venuta, sotto le mie dita e è così che ancora cancello per rifarti più bella ancora mai sazio. ora lei è come un verde indistinguibile tra i fili d'erba se non dai contorni dove l'erba è più scura avrà quel ciuffo d'erica che immagino sui fossi colmi d'acqua e che pure so esistere, in fondo a tutti i miei sentieri che non so dove vanno e bianchi fiumi spumeggianti scenderanno tra le colline due piccole colline merlettate di fiori. Sarà come un ricordo di un'immagine a venire come un sogno che devo ancora sognare qui bel mio rifugio. Forse sentirò l'erba crescere lentamente e chissà, anche un caldo profumo.
Id: 71037 Data: 25/05/2024 13:07:37
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Sogno sconclusionato
Nel momento esatto non chiederò un altro anno se mi offriranno un'altra vita rifiuterò a me piaceva questa dove m'hanno detto che suono da dio immeritatamente andare a farlo davvero basterà di sicuro s'accorgerà che non è vero mi ricaccerà in questa vita e mi sveglierò dal sogno.
Id: 71000 Data: 21/05/2024 19:54:43
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Dove c’è un palco
Ci si trova in qualche piazza vecchi amici musicanti e ti ricordi quella volta e i ricordi sono tanti. Ci si trova in qualche piazza dove c'è un palco che ci attira qualcuno non verrà e qualcuno'altro ancora suona.
Id: 70979 Data: 19/05/2024 12:10:05
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Un nome per ogni sogno
Ci sono sogni notturni e dozzinali in cui lei appare, nuda e sfrontata sopra i letti delle sue piu belle età. E ci sono sogni vaporosi, caldi di vasca nel relax pomeridiano dove le sirene mutano in Veneri nascenti. Ci sono sogni da panchina in riva al lago tra le rose in cui lei appare tra le nuvole nuvole che si specchiano a pelo d'acqua e non sai più se il cielo è sotto-o-sopra. E ci sono sogni sognanti in cui lei è tutte queste cose e ci passa attraverso in volo su un unicorno un po' sbiancato. In fondo ai cassetti ha una maschera per ognuno che ognuno vuole la sua e una maschera per tutti uguale ma ognuno sogna sempre la sua. Ognuno le dà un nome un nome come Verità per tutti mai uguale. Anch'io le ho dato un nome un tempo ballerina ma anche più di uno, uno per ogni sogno. So che adesso guardo il cielo non sono solo sogno tutte quelle cose e dico grazie ai sorrisi e agli unicorni dietro tutte quelle nuvole in maschera c'è lei in bellaposa sempre lei. Uguale uguale ai sogni miei più veri anche a quelli porno che non sa.
Id: 70953 Data: 16/05/2024 13:42:46
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Erotic dreams
Il sogno è perfetto indicibile e muto non si sentono le urla, i gemiti e i sospiri anche se spalanca la bocca sotto i colpi del desiderio. Ma nel sogno è perfetta.
Id: 70937 Data: 15/05/2024 11:31:23
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Dreams
Luci basse e calde nel locale per un'intima atmosfera lei avanza ancheggiando verso il bancone della Nuit ha un tubino rosso verniciato addosso fosse di un altro colore sarebbe carne viva. Tutte le altre svaniscono spente dalla sua luce lei siede al bancone sotto il riflettore afferra il barista per la cravatta e ordina un latte e menta. --- Un latte e menta? --- Sì, perchè lei è in una latteria del centro seduta a un tavolo con un gin tonic di luci e riflettori scrive sul suo diario segreto poi lo ripone nelle tasche ma tasche non ne ha forse son le tasche dello scrittore che la scriverà. -- E forse è vero e forse no che il latte e menta fosse alla Nuite o no forse lo scrittore s'è confuso forse ha bevuto un po' Intanto lei sale sul bancone della Nuite che sul tavolo in latteria non si può nel suo tubino inizia ad ancheggiare e sale il tubino insieme al desiderio ma questo qualcuno l'ha scritto già. -- Forse dal suo tavolo lei legge e sogna di quel che lo scrittore ha scritto già e che sia latte o gin ormai non importa più ecco, è in volo e nessuno può tirarla giù. E forse è vero e forse no che lei qualcosa di non scritto s'inventerà.
Id: 70934 Data: 15/05/2024 07:55:42
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Non c’è parola
Forse questo foglio doveva restare vergine ora, a vederlo, è pieno di schizzi e macchie e segni inutili non c'è una parola che ti possa portare qui che ti strappi dal sogno che incanta il sogno che ho dentro e non riesco a mostrare. Strizzo gli occhi per vedere ma i segni si fanno irrispettosi una linea, come di schiena un sorriso di seni e glutei una bocca, sorgente d'acqua chiara nuda come la verità ma non c'è parola dica il sogno e che ti porti qua.
Id: 70916 Data: 13/05/2024 14:15:43
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Le belle forme
Sono le forme che incantano le forme che appaiono di cose che sono e non vedi se non nella forma di altre cose. Così si cerca tra il buio degli alberi dove la luce filtra come si sbircia tra le gambe delle donne belle. Si cerca un sasso, un sesso, un fiore qualcosa che incanti e sorprenda. Una sorgente bella.
Id: 70912 Data: 12/05/2024 19:50:27
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Muovi il culo
Perchè il vino si fa amare come l' amore ma poi lo distrugge.. (Annalisa non è inventata e la ragazza neanche Annalisa non so dov'è, la ragazza è tra i fiori)
Erano gli occhi a battere il tempo perchè Annalisa cantava sì da dio ma muoveva il culo ancora meglio e proprio al microfono qui davanti sul ritmo di una samba così è proprio lì che gli occhi battevano il tempo. Dall'ampli intanto le note scendevano, calde, tra i tavoli riempivano l'aria e volavano volavano tra mojito e daiquiri caipirinhe e margarita. La gente non era lì per ascoltarci nè per guardarci ma ,edulcorando un po', sesso bere e rock'n Roll però a noi bastavano le nostre note. Intanto gli occhi continuavano a battere il tempo qualcuno iniziò anche le danze solo una ragazza, giù in fondo, ci guardava sembrava anche ci ascoltasse, ma non era vero le note non le bastavano, neanche le sentiva più nemmeno i mojiti o le caipirinhe o i gin tonic. Lei però preferiva il prosecco da morirci. Intanto gli occhi di tutti continuavano a seguire il tempo.
Id: 70889 Data: 09/05/2024 22:02:10
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Piccoli insignificanti dettagli
Mamma oggi non c'è. Non raccontatemi balle sul lasciarsi il passato alle spalle e che la vita continua e che solo l'oggi conta e domani "è un altro giorno si vedrà". Mamma neanche domani si vedrà. Ma in una foto in bianco e nero di ieri sì e se la guardo con gli occhi di oggi e seleziono i contorni posso vestirla di nuovi colori il verde per esempio, alle persiane il maglioncino forse era blu il vestito azzurro di sicuro capelli neri neri, era una Merlo. E guarda, zoommando un po' trovo dettagli sfuggiti Una piccola incisione nel legno delle persiane un piccolo soldatino di stagno sul davanzale Sembrano insignificanti dettagli ma sono stati lasciati da me è il mio soldatino che graffiava le persiane nelle battaglie in un ieri lontano sul davanzale dei suoi sorrisi. Forse sono lì per un me di domani per portare un sorriso anche oggi. Quindi, lasciare sempre un dettaglio per domani nelle foto di oggi.
Id: 70887 Data: 09/05/2024 20:48:10
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La bellezza lacerante
Guardale i seni lucidi e scolpiti. I fianchi fissati in plastica posa i glutei sodi. Potresti dire che erano già nel marmo da dove sono usciti oppure, per un pittore c'erano già tracce invisibili sulla tela. Ma la bellezza è un' idea magnifica e vera la copia è bellezza dolorosa e lacerante. Tanto che la prenderesti a martellate sui ginocchi perchè non parla.
Id: 70877 Data: 08/05/2024 08:00:13
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Anima infinita
Guarda... è come un sogno non sognato una foto di domani di una te che non esiste amata amante immaginata. Guarda... sei una donna ancor bambina senza segni sulla pelle e movenze di un'amante amata nella forma che ti ho dato. Guarda... amata amante dentro l'anima dove nessuno vede dove non esiste spazio dove non finisci mai. Guarda... sei gioventù nella vecchiaia una reale immaginata meravigliosa e dolce e onnipresente luce accesa nel pensiero. Guarda... grazie a te ho un'anima infinita più di un lago.
Id: 70852 Data: 05/05/2024 10:23:40
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Il confine è un palco assolato
Eppure è cosa nota ci avevano avvisato. Attenti a non sudare! Ma qui, in questa vecchia giovinezza non arrivano consigli. E così, in un pomeriggio assolato tra cavi elettrici, cavi audio, casse e elettronica appare all'orizzonte come un limite, un confine ti devi sedere un attimo a guardarlo, sudato anche solo per rallentare il passo è proprio lì, oltre le spie che rimandano i suoni sulla pista non ancora usata dove i bimbi stanno già giocando impazienti e instancabili. Oltre è un posto mai visto, straniero. Ma è solo un' attimo, bisogna finire, incanalare i cavi e i suoni al mixer che è andato in protezione anche lui, per il troppo sole non va, bisogna portarlo all' ombra e poi fare il checksound. A sera di sicuro farà più fresco il confine potrà attendere al buio non si vedrà neanche più nemmeno in lontananza. Forse sarà un suono improvviso che apre una musica mai udita.
Id: 70802 Data: 29/04/2024 21:15:13
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Dicono
Dicono che c'è un punto dove finiscono i sentieri oltre il quale non si può andare E' forse questo che vado cercando. Dicono che sia in cima a una montagna qualcosa come una vetta che sale a baciare le nuvole o una colma, dove le nuvole riposano. Dicono che lì il vento piega gli alberi a terra proprio come qui e una volta arrivato diventi come lui. Allora forse ridiscendi come lui piegando gli alberi a terra accarezzando i narcisi e i ciclamini giù fino a increspare la superficie del lago fino a una panchina sulla riva ad asciugare un viso. Forse invece quel punto è solo come quando esci da un bosco e ti trovi in un posto mai visto ma sei felice per la scoperta e prosegui curioso senza paura, leggero.
Id: 70801 Data: 29/04/2024 21:03:20
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Le cose che restano
Io non so dove restano le cose che non sono più perchè è sicuro che ci sono cose che restano anche se non sono più e perfino se non sono mai state. Forse riempiono spazi d' aria sopra a un lago in vibrazioni con la breva costringono le stelle riflesse a seguirne i contorni e imprigionano le nuvole e altre cose dentro i loro contorni. E' così che al bosco ci sono alberi che non sono alberi così felici che a guardarli ti chiedi se la notte lì fa davvero paura o se aspettano mattina senza timore illuminati delle stelle. E' così che ci sono cespugli di margherite bello stesso bosco che danzano col vento come in un giro di valzer. E' così che al lago gli spruzzi non entrano in una figura brillante al sole. Sarà magia o illusione, mancanza o fantasia non so ma poi i monti riflessi diventano uno skyline di città mai viste e le macchie tra il verde il mistero di volti inconosciuti che stanno dove le cose non sono più o non sono mai state.
Id: 70619 Data: 23/04/2024 09:36:05
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Immobili alla riva
Arrivo qui sempre più a fatica ormai davanti a queste barche immobili alla riva ho scelto con cura una panchina da cui sognare un po' in segreto come se i desideri fossero quasi preghiere. E così è quando ti penso e ti desidero sparisce il paesaggio e il lago per far posto a te nuda e sfrontata e un po' selvaggia cone nei desideri miei. Lo so non son preghiere da pregare poterti vedere di quando in quando è solo un bisogno che mi tiene vivo un vento che non lascia immobili alla riva. Dai esci dal profondo di queste acque chiare sono venuto qua apposta a desiderare come fosse pregare. C'è un angelo che guaeda dalle cime e ascolta, non si vede ma so che c'è.
Id: 70601 Data: 22/04/2024 17:54:34
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Anima notturna
Mi piace far tardi la sera finchè fa notte e la notte entra quasi nel giorno voglio sempre ancora altri minuti che poi si fanno ore da spendere tra canzoni e sigarette e sogni da sveglio il sonno poi che venga quando proprio non se ne può più. E allora, nel sonno, l'anima fugge scivola silenziosa e invisibile tra gli alberi percorre sentieri sconosciuti. Ma io la conosco so che arriverà alle rive del lago resterà un poco e poi salirà veloce ai monti. Forse incontrerà amici, madri o me, o due bellissimi bimbi e si fermerà a giocare. Succede così che a volte tarda a tornare quando il sole è già alto ma torna sempre ogni mattina senza dirmi nulla dei suoi viaggi degli incontri, dei giochi e mi riconsegna al mondo. Ma io lo so che si stancherà un giorno perchè ormai ha gli anni miei si fermerà sulle rive starà un poco felice a giocare poi volerà veloce come una freccia verso i monti e non tornerà più. Io da qui vorrei solo qualcuno che mi accompagni ai monti un'altra volta.
Id: 70548 Data: 16/04/2024 14:41:02
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Attesa
Torno eh prima o poi torno come una fioritura a primavera ma il tempo dell'attesa è scaduto qualcuno ha mai visto arrivare Godot? Vestito di fiori poi... Così prenderesti l'auto per andare al lago senza cercare segni tra i chiari e scuri delle correnti nè sotto il pelo d'acqua increspato dal soffio della Breva sistemeresti una busta della spesa sulla panchina un po' umida e ti siederesti. Il lago da lì è davvero bello. Mica come da questa poltroncina nella sala d'attesa della multimedica.
Id: 70515 Data: 10/04/2024 16:17:19
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Radici
Tu non le vedi ma quel quadrato di cielo tra le mura della torre è pieno di radici le mie e scendono come volti lungo le mura e io sono l' albero con i rami ancora nella terra.
Id: 70495 Data: 08/04/2024 18:48:48
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Immagini
E' come un richiamo e lo senti ovunque nella pioggia fine d'aprile o nel canto del sole, quando ha appena spiovuto. Bussa forte al cuore allora questo faccio guardo tutte le immagini che non ha mai mandato dai posti dove non è mai stata con tutte quelle vestagliette che non ha e in tutte le pose che non farebbe mai sperando si addormenti il cuore. Ma non capita mai non si addormenta mai non c'è luogo che sia rifugio è in ogni luogo come cosa viva. Neanche nei sogni perchè mentre sogni appare è lì che arrivano le immagini che non ha mai mandato.
Id: 70482 Data: 06/04/2024 22:33:31
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Incanti
Questo conta, i pochi momenti incantati che passano passano come nuvole in un cielo azzurro ma anche i lampi in un cielo scuro. Come quando suoni in uno stadio con l'ampli in saturazione e vorresti rallentare il tempo perchè quei ragazzini ti stanno guardando le dita per copiare le note. Come quella scarpine da cittadina immerse nella neve che mamma non poteva sapere com' era qui, nella tana dei lupi e io avrei dovuto dirglielo. Come quella ragazza nuda sulle rive del lago scritta poi nel cerchio di un anello. Come quella testolina che spuntava dalla culla nel garage delle prove a ogni pausa tra una canzone e l' altra. Ecco quei momenti d'incanto li puoi descrivere ma non torneranno ma resta qualcosa d'indescrivibile, non si perdono e altri ne arriveranno. Questo conta. L'attesa di un passaggio.
Id: 70436 Data: 31/03/2024 10:11:05
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Meraviglioso errore
L'ultimo messaggio dal confine del silenzio è stato certo un errore forse ero solo il primo della lista non certo il primo della classe che di errori io ne ho fatti tanti e so che ancora ne farò. L'ultimo messaggio è stato certo un errore e io non ero nemmeno qui perso dentro qualche sogno fatto irrispettoso con l'artificiale sogno che non vuol finire e invece è già finito. Eppur nel sogno vedo cose di cui non ho memoria vedo l'acqua e i prati e te in cima al prato fiorito ma anche il viso è nuovo d'artificiale e nuovo è tutto e tutto è un meraviglioso errore
perchè nel sogno si nasconde il vero.
Id: 70420 Data: 29/03/2024 09:37:51
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I sognatori sulle rive
Sun chi a ciapà un pù d'aria buna è l'alibi di tutti i sognatori sulle rive quasi avessero pudore dei pensieri che nascono sulla pelle sottile dell'acqua. Sun chi a ciapà un pù d'aria buna e intanto fumo, sigarette e desideri guardando verso l'ultimo sole sole che resta ancora un po' e che trapassa i rami per far brillar le onde e indorare il lago mentre altre cose invece piano svaniscono nell'ombra. Sun chi a ciapà un pù d'aria buna ma non sembro nemmeno qui confuso nell'oro che splende sul lago ascolto profumi, annuso silenzi nell'ora muta delle fate. Sun chi a ciapà un pù d'aria buna ma tu lo sai che non è così sulla pelle del lago vedi schiene e seni come onde inarcati al cielo mani accarezzanti la pelle nuda il bosco qui attorno è capovolto capovolte le radici come gambe al cielo. E proprio mentre guardi quella che hai sognato ieri quella che pensavi non tornasse più invece è proprio lì dentro agli occhi cavalca ancora il suo unicorno e sogna forte i sogni miei son sogni che conosce bene, e per questo viene. Poi fruga con le dita tra le cose sue più intime e segrete tra le mille scatole di meraviglie ancora da venire per trovarne una che ho già sognato come una piccola chiave di una botola segreta dove passa l'unicorno rosso proprio alle radici della gioia. Eppure sembro qui solo a prendere un po' d'aria buona.
Id: 70386 Data: 25/03/2024 12:59:31
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Forme
Copierò le forme il petto i grandi seni maturi dai capezzoli gonfi farò del desiderio un pennello senza pudore per disegnare l'inguine le lunghe gambe e il sesso il ventre formoso e sensuale un viso da giovinetta che non ho mai visto e neanche un gioiello sulla pelle solo oli prufumati per la lucentezza e ombre e fili di luce dalle finestre. Poi sarà piacere e estasi e un un tormento grande perchè non sei tu quella che adesso guardo ma quella che vorrei.
Id: 70354 Data: 21/03/2024 13:07:02
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Desideri
C'è una donna sulla montagna e dalla montagna vede il lago. Tra il verde dell'erba raccoglie narcisi con l'abitino color del cielo il viso antico sfumato nel sole. Qui un ragazzo è uscito sul balcone nella sera buia a fumare una sigaretta unisce puntini luminosi di stelle per farne desideri da portare nel taschino. E' una donna china sui narcisi che disegna tra le stelle con l'abitino color del cielo il viso antico sfumato nel blu scuro della notte. Non ha mai smesso neanche ora che la vista mette i raggi alle stelle sdoppia la luna e non se ne vede il centro. Quando va suonare attento a non sudare troppo preparando il palco sotto il sole porta tutti quei desideri assieme ai plettri nel taschino. Una donna c'è sempre tra la gente con l'abitino color del cielo il viso antico sfumato nella luce dei riflettori e lui dal palco vede il prato dei narcisi e dal prato il lago.
Id: 70313 Data: 16/03/2024 08:14:20
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Selvaggia
Nel sempre delle idee abita dove finisce il visibile forse nascosta nel fogliame del bosco o in qualche tronco cavo perchè la porta dell'invisibile non è mai la stessa non è oltre la panchina tra gli alberi disegnata sulla colma e nemmeno oltre la linea disegnata sul cielo dai monti è oltre la cornice del disegno è dietro le spalle lei è lì e la senti e non sai con quali occhi la vedi ma la vedi la vedi dove non c'è e così provi a disegnarla come la vedi con le mammelle pesanti e gli occhi feri non è fedele all'originale che continua a spiarti non vista ma vuoi credere che lo sia. E là, nel per sempre, a volte si bagna di pioggia anche da qui si sente l'aria umida che respira.
Id: 70284 Data: 11/03/2024 19:02:43
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Improvvisazione
Avreste dovuto vederlo quando fuggì dal palco le sue note volavano come stelle nel soffitto blu e profondo seguivano altri astri così luminosi e brillanti e tutti le vedevano. Ma sopratutto avreste dovuto vederlo quando tornò e si guardò intorno per vedere se erano ancora tutti lì.
Id: 70270 Data: 09/03/2024 20:44:40
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Unico corpo
Nel sogno sei così sfumata come in un blur di photoshop sarà che al risveglio fatico a ricordare però ne ricordo l'incanto. Allora provo a disegnarlo e dipingo una vagina tra le gambe del sogno con pennellate feroci e marcate dipingo e poi la sto a guardare penso che non ne sono degno perchè non è mai origine o nascita ma è meta e desiderio di possessione. Desiderio di entrarci in quel buio profondo che ho disegnato di andarci dentro ad abitare e non volerne più uscire o non riuscirci più. Ma non c'è lo stesso incanto del sogno così prendo e sfumo tutto con un blur di photoshop. E d'improvviso il mio corpo è il tuo corpo e il tuo il mio il mio sesso è il tuo e il tuo il mio è ancora incanto non importa più cosa c'è tra le gambe se sei tu che vieni ad abitare in me.
Id: 70189 Data: 28/02/2024 15:11:10
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Fiabe
Non è che sia finito il tempo delle fiabe e che son finite proprio le fiabe tutte già sentite e interpretate a volte subite, a volte da protagonista. E nessuno ne scrive più di nuove che meraviglino sempre il solito morale della favola. Forse bisognerebbe scordarsi le morali per stupirsi ancora. scordarsi i principi azzurri che Cinderella ha già il manico della sua scopa e poi le piace andare a piedi nudi insercirci un pò di peccati che "non solo i piedi" ma mettere sempre un posto in cima al monte per andare a pregare di rivedere la bellezza senza scarpine e stupirsi ancora. E poi un altro posto un "taschino" dove conservarla
e andarla a ringraziare
come un rito.
Id: 70176 Data: 26/02/2024 11:39:24
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Con le stesse mutandine rosa
Ma questa non è mica la canzone di Battisti dov'eran tormento vivo per i soliti clarinettisti questa vuol essere una canzone molto più gioiosa e non importa neanche che il color sia rosa. Che poi il nero non è certo meno appetibile anche se il bianco è più visibile sa farsi trasparente come l' acqua al fontanile ma vuoi mettere l' azzurro di una passante giovanile seduta alla panchina spalancata così bella che la vista ne è abbagliata il giallo poi dell'inchinata mostra il nido e ferma il sangue anche se un pò sorrido. Ma in fondo poi, e l'ho gia detto, non importa che colore sia importa che ci sia una certa gioia nel voler essere mia. Ma questa non è mica la canzone di Battisti anche se oggi è proprio una giornata uggiosa la sposa invece è un po' scontrosa e capricciosa.
Id: 70146 Data: 22/02/2024 13:55:32
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Desideri
Quando ti alzi su di me nuda e magnifica la stanza ha nuvole di capelli vaporosi il sole ci filtra disegna ricami sui seni e sei fatta di nuvole i raggi la via per toccarli immagine apparsa in cielo se apri gli occhi verso me immagine di tutti i miei desideri.
Id: 70145 Data: 22/02/2024 13:53:25
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Poesia
Poesia abita in fondo a un lago
sulla superficie c'è riflesso il cielo e i monti, le case e gli alberi. Quando l'acqua è chiara traspare il fondale riflesso sulle ondine della superficie Poesia danza riflessa su quelle ondine e sulla musica che vuoi. E solo questo puoi spiegare quello che vedi e la musica che senti. La poesia vera sta nel profondo.
Id: 70121 Data: 19/02/2024 15:04:48
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Sorgente
Poco più su dei ciclamini dove si sente forte il suono la bocca scura e fonda sputa è acqua chiara, e eco e rombo si getta lungo le rive spumeggiando fino al lago dove s'acquieta. La bocca è sogno, inferno e paradiso antro di leggende e anime entrate e perse e vuol metterti paura vagina profonda e scura di monte centro d'oscenità o virtù non so so che lungo le rive fioriscon ciclamini e gerani e mammole il verde è bello e la luce gioca con l'acqua e l'edera e la schiuma come dire non temer la fantasia che ognun si fa la sua.
Id: 70109 Data: 17/02/2024 11:46:02
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Simmetrica
Simmetrica come metà specchiata in due come quando scostasti una gamba come a dire puoi guardare e ora nei sogni ne scosti due. Sono ricordi nuovi come quelle cose che non hai fatto e che ho fatto io.
Id: 70091 Data: 13/02/2024 23:25:51
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Musa
Non sento più cantare la mia musa, qui non arriva più neanche una canzone eppur la sento accarezzarmi il viso correndo giù dalla Napoleona fino al lago Non vi dirò del canto di campane di quel paesino di montagna che confondono la sua voce di come cambia sempre il suo profumo a volte di ginestre, al monte o d'eriche al sole o ciclamino umido di sottobosco non vi dirò di come la vedo quando i cigni salgono lenti sopra al lago e la disegnano nella scia di come si sporge dalle nuvole imbronciate in forma di un raggio di sole e nemmeno di come ha messo ali e si è fatta uccello per spiarmi lungo i sentieri miei non dirò nemmeno del suo volo silenzioso tra gli alberi di notte, quando scivola nei pensieri. Se ve lo raccontassi forse credereste o forse no solo lei sicuramente no. Perchè è sempre qui con me che sente i miei pensieri, muta e silenziosa lei sicuramente no lei conosce ogni desiderio e sa che non sono poi tanta poesia. Sono pizzi e merletti bianchi e neri quello che i cigni disegnano nella scia. Son fianchi larghi e seni disegnati dalle nuvole mosse dal vento sono inguini odorosi di erica al sole e sottobosco conosce tutti i voli tra gli alberi della notte scivolando in lei. Sa di tutti questi pensieri e sa che sono miei sa che son per lei li ascolta sempre muta e silenziosa.
Id: 70075 Data: 11/02/2024 21:19:46
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Dove il nulla non è nulla
Eternamente sporta al davanzale un giorno che non ricordo quando fu e io non so nemmeno dove stavo forse sul ballatoio o forse giù. Non so chi è stato a fare quella foto forse lo zio venuto da Milano Milano, città lontana come l' America e quelle magie erano proprio cose di lassù. Luciano vieni fuori che c'è il sole andiamo a fare un giro senza meta ma era domenica, giorno di partite papà era dentro con la sua radiolina le pile legate fuori che quelle sì duravano di più. E dai papà finisci la partita prendila sottobraccio e andiamo giù possiamo passare dallo zoo prima del lago ci son le scimmie buffe e colorate la faccia rossa ed il sedere blu da lì al lago poi il passo è breve a quei giardini dove mi portavi tu ci sono panchine dove puoi riposare io intanto gioco e non ti vedo più. Perchè è questo che davvero vedo nella memoria un grande bianco pieno di presenze e luce e quelle scimmie, il lago, e i volti che non vedo più. E' come vedere qualcosa che non c'è come una foto che sparisce tra la pieghe del taschino per giorni e giorni forse per sempre ma lo sai che c'è. Così oggi scenderò a vedere il lago e ci saranno bimbi nel giardino quelle foto sempre nel taschino taschino come un grande lago grigio pieno di presenze e luce. I colori poi li metto io.
Id: 70069 Data: 11/02/2024 14:07:25
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Il futuro è un’ipotesi
Forse il futuro è in fondo a questa strada lunga e dritta che corre verso il lago e ci son quasi arrivato ma no, non è così, in fondo a questa strada son posti conosciuti che già so posti pieni di fantasmi e di malinconie posti a sedere nel cinema dei ricordi. allora forse è dietro le spalle e non si vede proprio lì da dove me ne sto andando ho uno specchietto ma ci guardo solo quando devo sorpassare un ricordo o quando mi suonano ma c'è un'altra auto in fuga dietro che arriva veloce e nasconde la visuale.
Id: 70026 Data: 06/02/2024 13:06:44
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Antico sogno
M'è apparsa in sogno stanotte
nel suo solito vestitino azzurro quello che non ricordo ma so è iniziato come in uno di quei film che guardavamo sempre con la visione di una valle oscura e piovosa poi in fondo spuntava il sole la valle fioriva e rinverdiva al centro iniziava a sorgere un castello che Disney era un mago con castelli, principi e principesse. diceva tutto era come ripreso da un drone che avanza nel tempo in cui non c'erano i droni è avanzato fino all'arcobaleno spuntato in fondo alla valle e sotto era lei forse voleva dire qualcosa ma tutto è durato così poco il tempo di un sogno e intanto aveva già detto tutto quello che doveva dire. Che le manco, tanto quanto lei manca a me.
Id: 70004 Data: 04/02/2024 10:17:49
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Bimbo mio
Oggi
Mute le case Muti gli orti Mute le scritte ai muri
Ieri
Lì fiorivano le rose e le rose parlavano alle finestre Vieni! Il sole! Il sole La notte solo pianti alla luna Eppure Dio c' era o forse solo chi per Lui
Id: 69983 Data: 01/02/2024 23:23:56
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Qui il rosso è un suono
Me ne andrò di qui un giorno pensavo quando il freddo gelava la paraffina l’aria del mattino sapeva di gasolio e etere per motori e pungeva la pelle. Ci sarà pure un luogo migliore una terra da conquistare un chiosco alle hawaii su una calda spiaggia o una baita in montagna nell’ aria pura. Ma sono rimasto qui perchè è qui il luogo qui abitano le cose desiderate le vedi nello stupore di occhi incantati nell’ arcobaleno da qui parte il sentiero per arrivare ai narcisi qui è l’ incanto di una bimba in canto qui il rosso è distorto e caldo e potente e risuona su filamenti di valvole qui porto i sogni e i desideri in tasca qui i flor d'luna crescono sui palchi e c'è sempre quella samba per te. Da qui si vede il cielo e ci sono panchine confortevoli lungo la via. Qui si ama, si desidera e si spera.
Eppure penso ancora che me ne andrò di qui un giorno con le stesse parole ma il senso è diverso.
Id: 69982 Data: 01/02/2024 23:19:21
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Specchio profondo
Specchio d'acqua profondo specchio che riflette il mondo e il mondo non sta in una cornice non sta nemmeno in quel che si vede o dice. E io sto qui in mezzo allo specchio cercando sempre di vederne il fondo ma nello specchio c'è solo un vecchio sul fondo sta la caverna più antica al mondo. Intorno ha un giardino tutto fiorito e erba brillante mossa dall'onda su questo so già d'esser smentito ai vecchi la fantasia esonda. L'esondazione inizia dal lungolago che è poi la cornice dentro cui indago si prende piazze, vicoli e vie s'è presa la Betty e le sue acrobazie. Che il mondo non sta in una cornice non sta nemmeno in quel che si vede o dice.
Id: 69960 Data: 30/01/2024 09:33:44
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Acqua chiara
Di mutevole forma come acqua segue l'involucro e l'involucro è la mia fantasia e la mia fantasia è il dono di lei che in mutevole forma ne segue l'involucro. Adagiata su un fianco le gambe stese passa dal rosso, ardente e scuro fino all'azzurro, splendente e chiaro la trasparenza nel mezzo nuda come acqua trasparente e chiara solo tre rose per il pudore ogni tre rose una fantasia.
Id: 69923 Data: 25/01/2024 14:01:41
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Nuda
Nuda come allora. Dentro gli occhi non importano i giorni i mesi, gli anni. In fondo ai miei occhi il tempo è illuso. Dal fondo dei tuoi ti guardo le mani ti accarezzi cercando un sogno e tutto è come allora. Perchè oggi la presbiopia compensa le rughe come un blur di photoshop. e tutto è come allora. E così ti disegno dentro un ricordo tanto per cercarti ancora.
Id: 69889 Data: 20/01/2024 10:16:14
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Immaginata
E’ di notte, quando tutto dorme che ti trovo
e ti prendo, immaginata, tra le braccia. E lì ti possiedo sostituendo la tua mano penetrante ill sesso già umido e ti sento, tremante e gioiosa nell’impudico ancheggiare ti sento, sollevare il bacino e inghiottirmi il sesso. Chissà se una volta almeno siamo morti così scordandoci nello stesso fantastico istante per poi scoprirci lontani ma vivi. Nuovi. Pronti per un’altra prima e unica volta.
Id: 69870 Data: 16/01/2024 19:02:36
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Davanti al lago
Capita anche questo a volte trovarsi qui davanti al lago e non trovarci niente o meglio non trovarsi più il lungolago è così cambiato la città pare una vecchia distesa sulle rive con i vestiti nuovi sarà che anche la Betty se n'è andata la Betty che m'aspettava all'angolo più antico della città sarà che agli altri sembri addormentato seduto lì ad occhi chiusi per riveder com'erano le cose. Ecco quello che non svanisce mai seduto lì posso godere ancora delle sempre presenti cose che non sono più è un po' come partire e salutarla ancora con la mano dal finestrino di una corriera estiva in partenza per il mare.
Id: 69863 Data: 15/01/2024 10:01:56
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Basterebbe un verso
Basterebbe un verso che scenda lungo la linea dei monti come un falchetto e che volteggi in cerchi concentrici giù verso il lago. Basterebbe un verso così forte che da qua si senta e che mi porti con lui a volteggiare da lassù si vedrebbero le barche all'approdo e la linea obliqua della funicolare che affonda nel lago. si vedrebbero le spiaggie e le famiglie al bagno i bimbi che pescano o nuotano i tetti e le vie dritte che li tagliano. La casa amata. Basterebbe un verso che entri in quella casa fino all'odore di legna, e di carbone per la stufa fino al caldo dell' acqua del mastello e al calore delle mani. Basterebbe un verso per dormire ancora su quel seno sereno con nelle orecchie un canto e una voce. Basterebbe un verso e nessuno potrebbe dire quanti anni ho nel grande giardino segreto dove giocavano le farfalle coi bruchipalla dove sotto ogni sasso c' era un tesoro e il sole giocava tra i rami con me. Basterebbe un verso ma non sono buono e gli anni li so ma presto quel verso si sentirà nel vento.
Id: 69853 Data: 14/01/2024 11:14:25
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On the road
Ho un libro nelle borse della bici per quando sosto a una panchina sulla riva ma poi quando son lì sulla panchina me ne scordo e leggo gli alberi le nuvole e la strada. Raccontano storie mai scritte ma vissute salite in moto quando ancora si poteva fare sempre a cercare qualcosa di perduto un paesaggio un prato un ciclamino. So bene che là tra gli alberi non mi troverete che aghi di pino e pietre fanno terra magica è qui su questa panchina che voi mi vedete ma non chiedete nulla perchè non ci sono.
Id: 69849 Data: 13/01/2024 11:09:04
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Epifanie
Ne ho viste così tante che le conosco bene tanto da parlarci quando le vedo ormai non dovrebbero neanche più stupirmi eppure bastano due bocciuoli chiusi per vederne il fiore roselline selvatiche lungo il cammino. Qualcuno ha riempito il mio cammino di epifanie raggi di sole che bucano la bruma ai fianchi delle montagne scendono obliqui sull'acqua fino a farla brillare mentre l'alta onda rivela che non è lago ma ricordo antico. Così il cuore si stupisce ancora ad ogni epifania e alla rivelazione che quel qualcuno è l'epifania.
Id: 69796 Data: 06/01/2024 09:51:19
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Tra cespugli e rose
C'era una panchina sulla passeggiata a lago immersa tra cespugli e rose da lì guardavamo gli idrovolanti partire e si sognava di volare fino alla cima dei monti, e oltre. Da questa poltroncina invece, a scriverne sento un dolore al petto, come un'oppressione e penso che non stai bene qui dentro nel luogo dove abiti come volessi aprirti un varco uno spiraglio e uscire per andar ancora ai campi tra le margherite, e poi su fino alla colma dei narcisi. Oppure al bosco, il nostro per cercare muschio e ciclamini o ancora, soltanto in quella panchina in riva al lago e guardare in silenzio gli idrovolanti. Me ne sto immobile per lasciarti uscire per vedere se diminuisce quest'oppressione al petto ma tu non esci mai. Allora esco io ti porto ai campi, tra le margherite e poi al bosco, a cercare muschio e ciclamini per sentieri conosciuti arriveremo fino al lago. C'è ancora una panchina tra i fiori immersa tra cespugli e rose da dove guardare gli idrovolanti e sognare di volare fino alla cima dei monti, e oltre. Leggeri.
Id: 69758 Data: 01/01/2024 12:50:33
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Piccolo sogno
Ho un sogno come ce l'hanno tutti il mio sta su una mano sola lo lascio accoccolare sereno tanto che ci può dormire e mi sogna. Sta su una mano sola proprio qui adesso illuminato dalla lampada a led della scrivania tra il fumo di sigaretta e la penombra. Lo vesto di pensieri poi lo sto a guardare. Ma è quando lo svesto che si fa feroce, prende corpo e sprofonda nel palmo entra nelle vene risale le braccia e invade tutto il corpo. E non so più se il corpo è il mio o se io sono il suo.
Id: 69748 Data: 30/12/2023 09:29:40
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Let it snow
Forse sì, è vero le frecce continuano ancora a vibrare contro gli alberi ma nella faretra ce ne sono sempre meno. Stamattina l'aria è chiara fredda e con quella nebbiolina bianca di dicembre stamattina sì che sembra Natale -let it snow - let it snow - let it snow- se Natale non fosse già passato senza neve. E' stato augurato felice e la felicità c'era nella penombra della notte di vigilia insieme a chi sapeva farmi dormire solo con una carezza Vedi? la letterina non c'è più sotto l'albero se l'è portata per preparare i doni dormi che poi viene. Quest'anno non c'è l'albero ma le frecce continuano ancora a vibrare.
Id: 69734 Data: 28/12/2023 11:22:28
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Felicità
Ce n'è sempre un briciolo nascosto sotto strati di malinconia. La malinconia è una copertina calda e da sotto ci sbirci, come un tempo, facendo finta di dormire per vederla arrivare per sentirla cantare una via en rose sistemando la copertina. Questa capita più il tempo passa si viaggia nel tempo e nello spazio in ogni luogo visto e più tempo passa più andrò senza andare più starò senza stare.
Id: 69698 Data: 23/12/2023 09:00:04
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Sgarzigliona
Passa la sgarzigliona al corso tutta curve e altre amenità passa e non si cura delle bandiere che s'alzano qua è là ha scarpe rosse e tacchi alti per accentuare la sinuosità dietro ha una scia di sacripanti e di sagittabondi che non s'accorgono dell' inanità veramente dietro poi ha curve ancor più belle di tutte le altre che ha. Io qui seduto al bar del corso la guardo arrivare poi mostra il fianco e subito scompare ma è il corso dello struscio, che t'affanni a fare stai qui seduto, vedrai che tra un po' riappare.
Id: 69668 Data: 19/12/2023 09:17:08
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Donna
Accende i desideri come nessuna sa fare non per la nudità o gli abiti eccitanti ma perchè di desideri è piena. Li vedi quando avanza uscendo dalle nebbie e ancheggiando viene verso la luce ma anche quando indietreggia e torna nella sfumatura quando si sdraia e si confonde come nuvola tra il bianco delle lenzuola. Ma il meglio lo dà agli specchi della sua vita dove ci sono tutte le femmine che è stata madri, donne o bambine immaginate
lette o magari sognate. Io è da un po' che non la vedo anche se ogni giorno si specchia come un'eco nella mia vita. A volte accade che ci si dimentichi del tempo perchè lei sa fartelo dimenticare a volte invece accade che il tempo si ripresenti di questo ne ho le prove disegnate sul corpo ma le ho perdute.
Id: 69663 Data: 18/12/2023 09:05:57
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Madre
Madre Per le poesie Mamma Per le anestesie Il Nome con cui ancora mi addormento il cuore quando dentro ci si annida un dolore e per scacciare le malinconie le mostro ancora le mie fantasie.
Id: 69649 Data: 15/12/2023 14:43:07
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Sarebbe stato facile
Sarebbe stato facile venire a trovarti portarti la giovinezza e muscoli forti per prenderti ai fianchi e denti buoni per morderti i capezzoli. Sarebbe stato facile col drago nei pantaloni sempre pronto appoggiarmi al tuo corpo sentirne il calore e il profumo porti un desiderio tra i glutei e girarti e rigirarti e di nuovo appoggiarmi tra i seni giovani e sodi. Sarebbe stato facile venire così a ogni giro e rigiro sarebbe bastata una tenda in un prato fiorito tra i quadrifogli. Invece sono venuto oggi portando la vecchiezza delle rughe i pochi denti rimasti e "drago" è solo l'etichetta sull'intimo. Sono venuto oggi lentamente su strade statali e comunali per sedermi sulle tue panchine in piazza e cercare la permanenza di te e delle cose. Sono venuto oggi a vedere l'effetto che fa sperare di non trovarti e non ti ho trovato. Il ritorno veloce, in autostrada.
Id: 69648 Data: 15/12/2023 14:36:27
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Stella luminosa
Non c'è albero, presepe o stella più luminoso e bello di quello che c'è nell'animo. Quello arcaico, che si rivede nelle ore silenziose e dedicate e in quelle ore non c'è viso o mani più belle di quelle che lo addobbavano. Sì, l'ho fatto anche quest'anno, per queste feste piccolo, ma grande in quelle ore silenziose.
Id: 69632 Data: 12/12/2023 08:44:26
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La gonna di Jenny
Sta per piovere rotolano bocce oltre le nuvole che si agitano al vento Angeli o demoni ci stanno giocando. Il lampo che le attraversa accende la tua gonna in cielo gialla, di un giallo intenso che gira, e danza al ritmo delle nuvole e dei tuoni. Altri lampi di luce mostrano altre danzanti meraviglie. L' aria è carica di suono. Poi piovi.
Id: 69608 Data: 08/12/2023 12:54:54
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Copertina
Era confine tra il mondo creato e il vero tana, rifugio e nascondiglio sotto era luce fosforescente di una madonnina e provviste inesauribili. per la sopravvivenza. Era confine ma così sottile che un angelo solo, tremendo lo avrebbe potuto oltrepassare con la sua spada e così fece. Fu ancora confine tra la pace e la paura tana, rifugio, nascondiglio inutile la luce spenta -"che si vedesse che non c'ero"- solo silenzio, per la sopravvivenza e non era angelo che lo oltrepassava. E' ancor confine tra la veglia e il sogno tana calda, rifugio e nascondiglio la luce da fosforescente è diventata a led provviste ne ho ancora un po' qui sul tavolino, e anche da fumare in attesa dell'angelo o almeno fino a domattina se vorrà arrivare.
Id: 69566 Data: 01/12/2023 10:11:45
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Quel posto dove non sei
E poi c'è una bellezza che non sai come dire entra dagli occhi ma non è quel che vedi per questo non lo sai dire entra dritta fino al cuore e ti mostra un posto dove non sei poi ammutolisce. Entra e si fa peso sul cuore quasi fosse un dolore ma lascia una voglia di averne ancora e ancora. Puoi chiamarla magia la nostalgia di quel posto che vedi e dove non sei.
Id: 69555 Data: 28/11/2023 14:48:10
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Memoria in canto
Guardala guardala dormire s'è addormentata con un canto nelle orecchie all' aperto, lungo le vie di campagna. E' serena, di sicuro sogna sogna dell' azzurro visto prima d'addormentarsi e delle forme bianche e mutevoli che lo abitano delle foglie verdi che qualcosa muove del loro suono e del canto che l’ha fatta addormentare. E questo sarò quando guarderà al cielo e chiamandolo cielo lo mostrerà ai suoi figli un giorno. Un canto un canto nelle orecchie e qualcosa d'invisibile che muove le foglie.
Id: 69543 Data: 26/11/2023 10:44:48
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Poesia a rovescio
Un giorno andremo al bosco non ci sarà freddo o caldo a dire delle stagioni e nemmeno la notte perchè ci sarà sempre una gran luce. Forse il bosco sarà quello solito quello degli alberi caduti e capovolti quello dei tronchi gravidi di muschio quello col lago verde in mezzo e te tra le margherite. Sì, proprio quello meta di tanto vagabondare ecco, un giorno andremo a quel solito bosco ma niente sembrerà uguale svolteremo nel solito sentiero seguendo i canti dei pettirossi e stavolta tu ci sarai davvero con me sul sentiero sbucando da quella curva in fondo vestita d' amore, e mi vedrai arrivare ci vedranno tutti, lo so tutti diranno adesso sono insieme saremo uno attorno all'altro usciremo dalle nebbie. Forse qualcuno scriverà una poesia a rovescio ripensandoci da quelle panchine al lago verde.
Id: 69542 Data: 26/11/2023 10:41:46
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Senti come non c’è
Senti come non c'è. In mezzo alle radure, nell' erba. Nei fiori dei mille pensieri. Nei canti di campane. Nelle pause del suono. Alle finestre dei sorrisi dolorosi. Nel sole che regna su questo mondo. In tutti questi chilometri fatti fibo a oggi. In un ghiacciolo alla menta. Nell' aria di questo freddo novembre. Nelle spine sui muri delle mulattiere. Nel chiacchiericcio delle farfalle. Nell' importanza delle cose che non importano. Nelle statue che non ti guardano. Nel corpo che invece guardi. E in quello che non vedi. Nel non voler ritornare. Nel non poter ritornare. Nelle poesie mai scritte. In un orologio che non c'è. Nell' ombra del mio albero. In una gita al lago andando a cercarla. Al chiosco del mercato, bene in vista. Nelle margherite al bosco. Lungo le vie d' acqua. Nella tigre dai denti a sciabola a cui un giorno sei sfuggito. Nel vociare delle massaie mancanti ai bordi del lavatoio. Nelle pose, eterne, delle statue. In una fotografia imparata a memoria. Nei fuochi sul lago. In questa pompa che batte, e ribatte. In un bacio tra farfalle. In un angelo su un' husqvarna rossa, alla cava d' argilla. Nei sogni di un bambino, non di questo mondo. Nei posti dove fioriscono i desideri, come primule. In un cielo non tuo. Nelle tasche. Nei successivi incanti. In mezzo alle radure, nell' erba. Nei fiori dei mille pensieri. Nei canti di campane. Nelle pause del suono. Alle finestre dei sorrisi dolorosi. Nel sole che regna su questo mondo. In tutti questi chilometri fatti fibo a oggi. In un ghiacciolo alla menta. Nell' aria di questo freddo novembre. Nelle spine sui muri delle mulattiere. Nel chiacchiericcio delle farfalle. Nell' importanza delle cose che non importano. Nelle statue che non ti guardano. Nel corpo che invece guardi. E in quello che non vedi. Nel non voler ritornare. Nel non poter ritornare. Nelle poesie mai scritte. In un orologio che non c'è. Nell' ombra del mio albero. In una gita al lago andando a cercarla. Al chiosco del mercato, bene in vista. Nelle margherite al bosco. Lungo le vie d' acqua. Nella tigre dai denti a sciabola a cui un giorno sei sfuggito. Nel vociare delle massaie mancanti ai bordi del lavatoio. Nelle pose, eterne, delle statue. In una fotografia imparata a memoria. Nei fuochi sul lago. In questa pompa che batte, e ribatte. In un bacio tra farfalle. In un angelo su un' husqvarna rossa, alla cava d' argilla. Nei sogni di un bambino, non di questo mondo. Nei posti dove fioriscono i desideri, come primule. In un cielo non tuo. Nelle tasche. Nei successivi incanti. Senti come non c'è. Non è come se ci fosse?
Id: 69535 Data: 25/11/2023 09:15:43
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L’ora muta
C'è un' ora muta quando il sole scende oltre i monti. In quell' ora il lago s'indora, e pare calmarsi è lì che qualcosa manca sempre e non è solo nostalgia o tutte quelle balle sull' età che fa lacrimare gli occhi. È che il tempo senza è sempre di più, è che gli anni sono sempre di più è che non ricordo la voce la voce in-canto sulle rive di un sogno. Per questo sogno sogno spesso su quelle rive aspettando una voce che dicesse il mio nome. E l' ho sentita stamattina inconfondibile forse tardavo a svegliarmi stanco della giornata di ieri e l' ho sentita strana come possono esserlo i sogni non c'era nessuna parola solo che la voce era presenza e corpo, come la mano che m' ha svegliato. Ma non c' era nessuno intorno, solo un' ombra sul muro eppure è qui solo in un altro momento.
Id: 69531 Data: 24/11/2023 10:25:49
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Liberi i pensieri
Questa è l' ora in cui il sole è già tramontato e il buio ha preso il posto della luce, solo qualche giallo lampione illumina le vie mentre i motori tacciono. Da questo paese, da questa poltroncina dondolante vanno liberi e veloci i pensieri vanno fin dove l'acqua era un suono nel buio oltre il vetro delle finestre e le rocce sovrastanti, bianche di luna sembra debbano caderci dentro da un momento all' altro. Vanno così veloci che in un attimo il buio si imbianca di neve il suono zittisce sulla neve ci sono impronte di scarpine inadatte, cittadine punta e tacco, come i passi di una Merlo è ancora qui, ma non adesso. Da qui, da questa poltroncina, li guardo nel loro andare e ripartono, e se ne fregano che sia un tormento e passano e ripassano da altre finestre in un paese lontano dove il buio oltre il vetro fa davvero paura e la Madonna non guarda dentro perchè dentro è anche peggio. Io glie lo dico, non andate lì ma la voce manca, lasciatemi in pace, dico è passato così tanto tempo. Ma non importa da dove gli parlo mi portano con loro, siamo una cosa sola. Oltre il vetro la Madonnina è ancora lì e mi dà ancora una volta le spalle.
Id: 69530 Data: 24/11/2023 10:08:14
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Morbida come la dolcezza
Nella poca luce della stanza la parete sullo sfondo quasi non si vede potrebbe essere cielo notturno di luna e stelle una calda notte estiva, un cielo sopra il lago. Quello che conta è la sua pelle nuda lucente di luna morbida come la dolcezza. Da dove arriva allora questa voglia di spogliarla ancor di più toglierle gli anni forse fino alla giovinezza fin quando non era anima che poi di nuovo nascerà. Forse solo quel monile nella la penombra che nasconde ancora un pezzo di verità.
Id: 69525 Data: 23/11/2023 09:19:46
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Amore V3. (due apparenti e uno pure)
1 Ci si litiga con l’ amore che l’ amore è rosa e come rosa ha spine. Un giorno ti piazza un pugno in faccia o nello stomaco o anche più giù e ti fa incazzare, e lo mandi affanculo e lui accetta e ci va. E sembri sollevato vai al bosco a cercare altre spine e a raccontarlo agli alberi e ai rovi. 2 Hai preso quel pugno, si diceva doloroso sì e se n’ è andato ma lo sai che torna torna sempre e ti frega ancora. Ti togli le spine e non fai un cazzo il resto non si sa. Ma non andrai più al bosco. 3 Torna sempre, si diceva è una certezza, lo ha già fatto ma hai una paura folle che non torni. Perchè per caso passi al bosco, in cerca di spine e non ne trovi neanche una.
Ma non state a crederci troppo io non ne so nulla.
Id: 69505 Data: 20/11/2023 11:14:56
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Amore
Ci si inginocchia davanti all' amore lo si guarda negli occhi lo si consola gli si asciuga le lacrime gli si allaccia il cappottino e le scarpine a velcro. Se vuole ti appoggia la testa sul petto. Lo si accompagna nella vita. Alla fine si ricorderà di te. Si tramanda, l'amore.
Id: 69504 Data: 20/11/2023 11:13:07
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Gioia
E tutte questa cose che arrivano, in sogno non è forse perche le ho desiderate? e attese con pazienza e gioia e non è forse già gioia l'attesa di una gioia? E il desiderio è un sentiero che entra in un bosco sognato sognato e poi dimenticato così da essere sempre pieno di cose nuove. Resta l'impressione di essere stato lì da sempre davanti a una cascata di nuove gioie nascosta proprio in mezzo al bosco al lago della gioia.
Id: 69502 Data: 19/11/2023 21:36:15
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Era fuoco
Pareva dicesse guardami questa sono io ed era fuoco e scintille danzanti nella scia di luce era fuoco e io neve. Le scintille salivano volteggiando nel cerchio del falò come tante ballerine di un'ancestrale danza un tributo alla bellezza uno sfavillante sole nell'oscurità. Sarà stato mistero, fantasia o magia non so ma era fuoco, e io neve questo lo so.
Id: 69492 Data: 17/11/2023 11:17:38
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Sentieri
Basta la punta di un faro che si staglia sul profilo di un monte lontanissimo nel bianco delle nuvole basta quello a dirti i segreti del monte basta per vedere tutti i sentieri da qui invisibili per arrivarci le baite lungo il sentiero, i profumi, i colori, la fatica e viaggiare oltre il tempo e mille anime ti accompagnano nel viaggio così come basta il profilo di quella chiesa per vederne l'angelo, tremendo, che scaccia i demoni con la sua spada perchè non è quello che vedi ma quello che hai visto a fare tuo il monte. Così basta la punta del seno di una donna disegnato dalla luce sulla parete di sfondo per vedere quello che non vedi e tutti i segreti del corpo.
Id: 69467 Data: 14/11/2023 09:14:43
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Il sogno è una donna
Il sogno è una donna una donna vestita della bambina che era e questo le dà gioia così il sogno è la sua gioia. E poi c'è la parola entra -- nel mio sogno -- insieme alla parola piano -- carezzami -- così scivolo nel sogno passo su tutto il corpo come un vento di lago -- che poi torna -- come un soffio che costeggia ogni curva e la modella come la parola sempre e un'altra muta appare -- e soffia --. Il sogno è una donna --che mi meraviglia --.
Id: 69466 Data: 13/11/2023 14:03:24
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Luce e ombra
Sono qui, all'ombra dei monti alle mie spalle sono qui e guardo il margine dell'ombra traversare piano il lago fino all'altra sponda ecco, già sale su per il monte presto sarà in cima, su fin dove il cielo sbuca dal profilo. E' l'ora d'oro il lago ha il colore del sole ogni onda è luce e ombra che danzano insieme e io sono qui, spettatore e passeggero viandante fermo tra la luce e il buio io sono qui, in un piccolo pezzo di questo mondo e faccio sogni di luce e ombra su un altro mondo.
Id: 69461 Data: 12/11/2023 21:19:37
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Mettetemi musica
Se sparissero piano le cose del mondo più belle che so tipo lei, tipo il sole o la luna e le stelle tipo i ricordi che le fan così belle resterebbe forse un fischio all'orecchio e bisbigli nell'aria che non saprò decifrare. Se sparissero piano le cose che so date pur via tutto quello che ho. Sarò altrove sarà altrove il sentiero, la curva, la strada che costeggia chissà se la luna che dai monti illumina e brilla sul lago sarà dentro di me. Mettetemi musica, l'ascolterò.
Id: 69447 Data: 10/11/2023 00:30:07
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Il luogo dove vivi
Mi piace quando appoggi la mano sulla mia dalla lontananza di una fotografia e sotto crescono con roboare muto e silenzioso tutti i sogni e i desideri che prima affollavano i pensieri. Mi piace quando appoggi la mano sulla mia e piano fai sparire queste mura scendi come pioggia che mi bagna sotto la pioggia poi innocentemente peccare finchè torna il sole e del sole in pace godere con qualche goccia d'acqua che rimane tra le mani. A quel punto è la memoria il luogo dove vivi e riprendo il viaggio verso quel luogo che non ha confini cerco segni nel passato che indichino la via a un sogno bagnato e nudo alla mano che arriverà domani ancora e ancora a guidar la mia. A quel punto il volerti è la via.
Id: 69428 Data: 07/11/2023 08:24:50
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Un soffio lieve
Non è facile descrivere l'indescrivibile di un'onda che sale dal posto più intimo dell'anima come un soffio lieve un sospiro che si fa respiro e cresce, come un sogno che chiama, a gran voce voce di cascate, d'acqua di montagna e alla fine esonda il lago lentamente inarrestabile e non vedi più la strada. Torna poi il respiro a farsi sospiro come un soffio lieve nel posto più intimo dell'anima appagata.
Id: 69404 Data: 04/11/2023 10:22:12
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Ora solare
Han detto che si sarebbe potuto anche dormire un'ora in più io ho preferito un'ora in più di veglia un'ora ferma nel tempo sospesa nella notte un'ora piccola che dopo un'ora svanirà. E in quest'ora piccola estrarre un sogno grande e nudo dal taschino mio per rivestirlo di colori nuovi adesso non so se è la lingerie ad esser bella o se è il corpo del Sogno mio che la fa bella. Ora è sparita quest'ora notturna e un po' segreta tornata al tempo dove era iniziata a ricordo resta però dentro al taschino un sogno in più ridisegnato con colori miei.
Id: 69372 Data: 31/10/2023 11:01:53
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Sopra solo la luna
E' buia e scura qui la notte l'acqua si scorge solo per il brillare della luna sulle ondine le rive per il koro suono d'onda suono d'onde calme e gentili. Ma non è quello potresti anche essere cieco anzi dovresti essere cieco per vedere la barca la barca piena di presenze arrivare da rive lontane arrivare dalle origini di ogni mancanza. Così si sta su questo lago di una quieta inquietezza si sta di una inquietezza lenita da mani e suoni gentili si sta. Sopra c'è solo la luna e intorno uno spazio infinito pieno d'ombre leggere. Redenti si sta.
Id: 69343 Data: 26/10/2023 05:23:55
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Anima Zingara
Quando verrà la zingara sarà vertigine di danze sotto la luna sarà di rosso svestita, a piedi nudi intorno al fuoco il corpo ondoso volteggiante come nel più bel sogno desiderato verrà improvvisa uscendo d'un balzo dagli alberi scuri pelle d'argento sotto la luna sarà un po' sogno e un po' magia. Sarà quella che gira e gira come in una giostra senza fine sarà quella che mi incanta da sempre oltre ogni limite sarà che a volte sogno quella mia zingara delle notti insonni di tanto tempo fa ma fuori dalla sua cornice libera e sensuale più che mai che ormai son grande e i sogni cambiano con l'età. E saran seni dritti al cielo e fianchi larghi già lo so quando verrà la zingara sarà così vicina che quasi la toccherò come fosse una magia quasi la toccherò sospireranno gli alberi vedendola danzare la luna in cielo ci starà a guardare. Per lei saremo belli, quasi una poesia.
Id: 69336 Data: 25/10/2023 11:23:25
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Sogno
Ogni tanto spara una parola che subito scintilla come colpita dai raggi del sole nel cielo senza nuvole sopra il sogno. Ogni tanto spara una parola poi svanisce da qui è il Sogno mio che vuol essere sognato è un invito a entrare nel sogno dove ogni cosa sta specchiata nell'aria e la pronunciante appare prendendo materia e forma dal sogno mio. Ogni tanto spara una parola e non serve sia sempre quella poi svanisce e io svanisco nel mio Sogno ci troviamo bene lì credo.
Id: 69317 Data: 22/10/2023 15:37:33
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Sogno mio
Sarà perchè oggi piove che si sogna una giornata al lago piena di sole? Sole che penetra tra i rami fino alla pelle di lei stesa sulla riva sole che dona calore, e colore, ombre e luci che esaltano le forme. Ma oggi qui il cielo è biancogrigio pieno di nuvole veloci che puoi vedere il vento e queste luci sono a led, luce che non scalda più. Allora sto sul sogno e nel sogno mi immergo, più vicino, per controllare se è sveglia o dorme sembra così sognante, confusa tra ieri e oggi cavalca queste nuvole veloci. Sembra che dorma ma non è così ha solo gli occhi chiusi e sa che sono qui così si muove, come sotto carezze e baci baci che immagina che da qui possano arrivare fino a lì. Ma è così strano il confine tra qui e il sogno che sembra svanire nella luce poi di sicuro torna come un dono, come un Sogno mio.
Id: 69306 Data: 20/10/2023 09:58:35
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Altrove
Tu credi sia tua, l'anima sempre nel tuo corpo. Invece è altrove forse da una ragazza che fece oplà su un letto un giorno e poi altre acrobazie, e baci salti e girotondi e altri giramondi. Poi tutti giù per terra. Oppure è al bosco, in qualche radura sotto un'angolo d'azzurro cielo per aprire le ali al volo. Poi sempre giù per terra. Oppure se ne sta dietro ai vetri bagnati di pioggia e osserva gli alberi curvarsi al vento per un contatto di foglie. E ancora giù per terra. Dicono si nasconda anche tra le righe di una poesia, l'anima ma se credi di vederla lì non è vero. E' già altrove per un giraltromondo in cima al lago dove l'acqua stanca di correre e cascare tra le valli si allarga si allarga e invade la pianura tanto limpida che ti ci puoi specchiare e sembra quasi che si fermi un po' ma ferma è solo la tua immagine specchiata l'acqua, come l'anima, è già altrove. E altrove è ovunque anche qui, in questo mondo, adesso nel suo girandolare.
Id: 69281 Data: 17/10/2023 09:05:47
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Abracadabra
Un Abracadabra o un Magicabula potrà servire a toccare il fondo emergendo dal mare a scender dai monti fino a toccare il cielo che il cielo è capovolto per chi dall'alto lo sta a guardare. Un Abracadabra o un Magicabula per far del passato il futuro perchè il passato che vi sto a dire ancora deve venire. Un Abracadabra per trovar la sorgente e poi seguirla fino al mare un Magicabula per calmar le onde che qualcosa o qualcuno in quest'anima continua ad alzare.
Id: 69253 Data: 13/10/2023 13:24:23
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Viandante
Passa lento il viandante lungo il sentiero di quando in quando guarda il lago e ha un sospiro sotto il mantello porta il regalo suo più bello come una sorpresa, per chi nemmeno lo sta aspettando. E non è guerra e non è pace che lo guida il vento che va e viene gli ricorda che è una piuma così ha un sospiro, si ferma un poco e guarda ancora il lago sotto il mantello sta il regalo suo più bello e non è guerra e non è pace l'errare che lo guida.
Id: 69248 Data: 13/10/2023 07:46:40
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Il cielo sopra il Sogno
Evanescente, a volte misterioso come una bolla sopra la finzione anch'esso sogno ma nessuno ci fa caso rapito da qualche erotica visione. Eppure è proprio da lì che arriva la visione e lì torna, e poi svanisce come nuvola come arcobaleno. Per questo il cielo sopra il lago, quando il lago è Sogno è così erotico e doloroso pieno di cose sognate e poi svanite rimaste in volo in piccoli frammenti. Resta qualche erotica visione che cade dal cielo dentro al Sogno ma senza nessuna carità per il bisogno di ritrovarla ancor fuori dal sogno.
Id: 69237 Data: 11/10/2023 14:45:05
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Spalancato fiore
Entra in scena con un balzo uscendo dal buio dietro le quinte e è come averne già avuto memoria ieri la tante volte immaginata scena e posizione solo che ieri è già sfumato e invece oggi la visione è chiara. Allora forse è vero che immaginando si crea qualcosa se non il futuro almeno il desiderio così continuo oggi a costruir memorie per domani cambio le posizioni dopo il balzo da china a supina è un oplà e un altro balzo ci metto dita come api in cerca della gioia su uno spalancato fiore di carne e labbra oggi desidererò domani per averne poi altra memoria.
Id: 69234 Data: 11/10/2023 10:34:17
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Lupa irripetibile
Lo so che quella lupa sembra uguale a quella vista al bosco tanti anni fa uguali i salti e le movenze e nuda mostra tutta la sua beltà ma quella era visione irripetibile di gioia fierezza, godimento e libertà e questo d'oggi è il bosco delle fantasie e non quello della realtà. O forse era quella la fantasia e oggi è solo la realtà.
Id: 69223 Data: 09/10/2023 13:04:44
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Sogno su una Lucia
La stanza sembra vuota ma così non è schizzi di luce elettrica tracciano linee che svelano i contorni un suono poi li va vibrare un suono che conosco una canzone antica che mi fa sognare. Potrebbe essere sera una sera qualunque di pace sopra al lago il suono un incanto di voce in canto la stanza sono i miei occhi la luce è lei. E quando guardi il lago il tempo non ha una direzione definita segue venti quotidiani viene da una giovinezza spensierata poi torna qui dove ho gli occhi di papà quando guardava queste rive rive che adesso da una Lucia una bambina ammira. Si ferma poi e sono proprio io e lei è lei che affonda le dita in quest'acqua fonda unico filo irripetibile che unisce lei al sogno. La stanza sembra vuota ma non è mai stata piena più di così.
Id: 69222 Data: 09/10/2023 09:44:55
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Foschia
C'è foschia oggi una bruma sopra il lago che sfuma i monti col grigio del cielo così la linea obliqua della funicolare sembra non abbia fine. Tu lo sai che non è così perchè l'hai visto in un giorno di sole in verità lo vedi da una vita sole pioggia o arcobaleni. Ma c'è foschia oggi e ci dev'essere un'altra vita per fare quello che non si può in questa. Quieto è oggi il lago il pontile trafora l'acqua coi suoi pali e i gabbiani ci riposano come in attesa lassù, lontano, nella bruma è la fine ma ancora non si vede neanche strizzando gli occhi e il cielo è così vasto sopra questo lago da sparirci dentro.
Io mi trovo qui, sulle rive, come in un altrove che mi sembra di ricordare
ma no, so dove finisce la linea della funicolare sono proprio qui, in questa vita.
Id: 69199 Data: 04/10/2023 18:43:05
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Il bosco (e il sogno)
E sale e scende il bosco come scosso da un movimento tellurico ondulatorio e sussultorio. Appare e scompare ondeggiando e a ogni onda si scorge la fiera lupa nel nero tra rami la fiera con la bocca spalancata bocca abituata a inghiottire umida. La fiera che subito scompare inghiottita da un'altra onda.
Id: 69183 Data: 02/10/2023 15:12:25
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L’azzurro più bello
Si passava l'azzurro sul foglio l'azzurro più bello della scatola nuova quello con la mina morbida che avevamo imparato a premere per fare le ombre. E poi un giallo splendente bastava per il sole il bianco poco con mano leggera e sotto di solito un bel prato pieno di margherite lì sì che il bianco si sprecava calcando un pò la mano. C'era sempre anche qualche personaggio e un sentiero e una casetta dove non viene più nessuno.
Id: 69165 Data: 30/09/2023 09:04:45
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Favola 2
Lo so, questa poltroncina è solo un minuscolo pezzo di mondo ma lo schermo qui di fronte può diventare un cielo azzurro pieno di bianche nuvole e soli lei ci nuota dentro, come in un lago e si muove, e danza, come nelle favole sembra così vicina, lontana insieme come ricordi di favole già udite e insieme una tristezza, come non fosse lì. Allora forse è uno specchio questo schermo e io mi dovrei voltare lo so, sarebbe come una troppa gioia, che scoppia e si espande fuggendo verso il cielo mi dovrei voltare ma aspetto che spiova intanto basterebbe una favola 2 the movie prossimamente su questo schermo.
Id: 69119 Data: 25/09/2023 14:28:29
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Piena di splendenza
Così t'avrei voluto vedere che sei bella in qualunque postura con la splendenza del sesso seminata sul corpo vivo. Così t'avrei voluto vedere se non fosse che così t'ho visto. E ancora vengo ogni giorno a cercarti. A cercare nelle tasche più fonde qualcosa da farsi perdonare qualcosa che vada perdonato. Cerco a occhi chiusi affondando le mani nelle scatole delle meraviglie cerco quelle più belle. Ed è facile son quelle con più splendenza sui seni.
Id: 69083 Data: 21/09/2023 22:44:14
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Ultimo spettacolo
Certo che dai palchi io ne ho viste di sottane volteggiare e io qui a sognare ancora un'altra estate al mare adesso che dai monti scende già aria di neve i ciclamini sfioriranno dentro il vaso ma l'anima mai smetterà di risuonare nè di veder sottane volteggiare. E' solo tempo che cambia passa l'onda e si calma il lago.
"andiamo avanti tranquillamente"
Id: 69035 Data: 16/09/2023 09:23:53
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Come un bel fiore
Lo so che il Sogno mio mi vuole bene
e che mi pensa quanto io lo penso
dietro le quinte di nascosto prepara le coreografie
e con faccia birichina pensa questo sì gli piacerà.
Ma dietro le quinte si sa è un passaggio lungo e stretto e buio
per andare da una parte all"altra del palcoscenico
così a volte ci resta intrappolato
e il sipario chiude prima dell'uscita in scena.
Quando ce la fa però è lucido, d'acqua e di sole
come un bel fiore pieno di rugiada la mattina
e proprio come senza dirglielo sa che lo vorrei.
Id: 69008 Data: 12/09/2023 09:19:08
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L’angolazione delle curve
La luce svela crea zone d'ombra ad ogni curva curve di pelle della generosa visitatrice dei miei sogni curve lucenti di seni e glutei luce viva in questa penombra di stanza. E cambia angolazione la visitatrice come da un invisibile e roteante piedistallo dettagli nuovi appaiono e altri svaniscono meravigliosa fiamma e scintillio sorgente eterna d'ogni sogno mio. Ma quando viene la visitatrice non è solo sogno mio se la voglio un pò velata viene già svelata se la voglio svelata viene da svelare ogni volta son pensieri nuovi che non sapevo di avere o pensieri miei che non le ho detto mai bisogna star solo ad osservarla da ogni angolazione seguendo mani e movimenti e cercando d'indovinare quando viene.
Id: 68983 Data: 07/09/2023 10:35:37
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Sogni mai sognati
Si alzò al cielo arcuata. Tra le labbra un tunnel di buio caldo, umido e leggero (si vedeva l'anima). Nessuna luce sul fondo solo desiderio di percorrenza. (A volte chiudi gli occhi e lo spazio si abita di sogni mai sognati)
Id: 68816 Data: 09/08/2023 08:48:45
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Breve sogno inedito
Ancora un po' di trucco dietro le quinte poi uscirà in scena disegnando sogni con le mani e io che aspetto ancora sogni mai sognati ne seguo trasognato i movimenti che indicano la strada. La strada quella sì l'avevo già sognata e la destinazione tanto sperata e immaginata ma il vero sogno mai sognato è che con le mani entra in un sogno che non le ho raccontato mai.
Id: 68810 Data: 08/08/2023 09:28:18
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Bocca che seduce
La luce entrando la trovò femmina e impudica mentre l'acqua le rigava i seni e il corpo disegnò l'ombra poi sopra il vapore l'eterna ombra antica e nuda più di lei. Lei si lasciava accarezzare dalla luce seguendo con le mani il suo calore bocca socchiusa bocca che seduce guardarla accende ancora un antico ardore e l'occhio cade sempre dove il desiderio duole. Intanto l'acqua cade come su rocce levigate il vapore sale come nebbia dalle pozze da qui non si vedono le cose più invisibili non si odono i sospiri di quella bocca che seduce ma m'incantano i contorni disegnati dalla luce.
Id: 68796 Data: 06/08/2023 14:18:25
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Metà vera e metà sogno
Si è levata nella luce come cometa attratta dal sole niente la può più trattenere ormai nell'oscurità offre i seni alla luce come sirena di un lago argentato io sto in un punto imprecisato della stanza lei ombra scura tra la luce che filtra dalle tende chiare e me. Deve essere metà vera e metà sogno perchè la stanza inizia a roteare l'avvolge come un bozzolo e la nasconde ne uscirà farfalla splendida e multicolore ma come sempre metà vera e metà sogno. Perchè vera è il sogno e nel sogno è più vera.
Id: 68574 Data: 24/06/2023 09:14:42
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L’ora del crepuscolo
L'ora del crepuscolo arriva presto in riva al lago quando il sole scende dietro i monti un pò di luce arriva ancora dall'apertura della valle a nord confonde il chiaro con lo scuro l'azzurro con il verde il vero con il sogno. E' anche l'ora in cui il silenzio ha inizio con i bagnanti che lasciano le rive l'ora in cui vuoi credere nelle ombre vive e mute in cui rallenta il tempo e riposano i pensieri fan giri larghi e lenti, come i falchetti in cielo l'ora in cui non è mai il vero quello che vedi nemmeno e soprattutto se gli dai o le dai un nome. Resta qualcosa o qualcuno che ti guarda da ogni dove come se fossi tu il non vero ma tiene le labbra a bacio, là dove la luce muore a nord i suoi pensieri fan giri larghi e lenti come i falchetti in cielo e come anche i tuoi.
Id: 68506 Data: 17/06/2023 00:57:46
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Una come mille
Sono andato una volta dove vive il sogno sono andato a non trovarlo sulle panchine del sagrato non c'era non un profumo, non un colore. Una volta sola come mille e tutte le altre mille uguali eppure c'è qualcuno che manda sogni da sognare come da bimbo quando il sogno era un pirata e la sua perla un indiano con l'archetto e la sua squaw un cowboy e la sue scorribande nelle praterie. Qualcuno manda sempre sogni da sognare ma io dico che non sono miei forse il sogno vero è quella cosa che m'ha spinto a andare è un profumo mai sentito un colore non ancora visto e amarti senza esserci mai amati.
Id: 68482 Data: 14/06/2023 09:18:52
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Una vertigine di buio
Era così, nuda fino all'osso un filo di luce passava tra le cosce tra le più dolci labbra una vertigine di buio l'aria carica di vapore come fosse bruma di lago io ero gli occhi che guardano quel che voleva far vedere. Attraversata dalle acque dai capelli ai piedi lucida e brillante come di rugiada seni premuti alla vetrata della cabina alle spalle un desiderio evaporato in uno specchio nella stanza nuda e sempre tra le più dolci labbra quella vertigine di buio dove lei entrava seguendo i desideri miei. Era così, non carne sognata e immaginata e io ero perchè lei era così come non sono quando non c'è.
Id: 68419 Data: 03/06/2023 10:40:14
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Madri
Le braccia delle madri hanno mani dolci quando accarezzano sono leggere come petali di margherita mossi dal vento. Le madri stesse sono margherite in un campo di margherite e non ti dicono mai che quel vento le spaura un poco camuffandolo con un cos'è mai tutto questo vento. E poi sono state anche rose rose di luce. I figli invece sono come girasoli rivolti a una sola margherita inconfondibile nel campo. Non credono che quel vento se le sia portate via un giorno sentono ancora le loro mani dolci e leggere come un vento tra i capelli. E ricordano le rose, nei giorni che le rose mancano.
Id: 68259 Data: 15/05/2023 08:49:42
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Così si fa
Così si fa si va dove si è stati saltando una rayuela a piè pari sull' acciottolato cercando un filo, una biglia, un segno negli spazi vuoti un qualcosa che luccichi come uno spago dorato
che ricrei al presente il passato. Così si fa ma si trova quel che c’è si lucida e si indora
si crea un ricordo nuovo che faccia vero quel che non c’è.
Id: 68221 Data: 10/05/2023 10:21:15
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Pensiero feroce
Vedi cosa fa il pensiero a volte? S'alza improvviso e feroce si fa di luce e riempie l'aria allora lo afferri tra le mani lo agiti come a zittirlo. E alla fine muore ma non davvero è solo una piccola morte momentanea poi risorge.
Id: 68219 Data: 10/05/2023 09:46:58
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Non son poeta
Non son poeta, lascia stare il cuore e scendi un po' più giù che io ci scenderei nella tua pozza scura vortice di lago dove affogherei. Che sia un dolce affogare però l'han detto già ma io non son poeta e imparerò a nuotare sotto il segreto lenzuolo del cielo che sta sopra i letti tuoi a vorticare in quella pozza e a sprofondare e poi a uscirne imparerò. Tu intanto vortica vertiginosa come sai fare tu nell'acqua dorata della mia fantasia con tutte le curve belle della chitarra mia. Non son poeta ma sognatore sì tu fammi sognare ancora di potermi tuffare dentro al corpo tuo vortice di lago o vasca da bagno dove affogherei.
Id: 68142 Data: 25/04/2023 11:16:27
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Fuochi sul lago
Evaporò brillando in una nuvola di fumo dopo l'esplosione di colori proprio la sera dei fuochi sul lago. Ma lui se ne accorse. E fu così: Contò lentamente le parole dette e non dette cercando chissà cosa e diluendole nelle lacrime piante Poi tirò un sospiro e sparse il fumo nell' aria restò solo un odore pungente. Chiuse la finestra e spense la luce e si spense nell'acqua dolce del lago. E resterà così: Solo un sospiro mai svanito.
Id: 68139 Data: 25/04/2023 10:01:36
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Moment
E' questa l' ora in cui si lascia intravedere la malinconia oltre il tramonto, quando il mondo si fa liquido e scuro il silenzio è quello di una notte in riva al lago la malinconia è acqua scura e fonda e senza trasparenza solo le stelle a disegnare punti di morbidezze segrete e dolci. Per descriverla non bastano le parole anche se ne abbiamo tante per non dire niente.
Id: 68098 Data: 17/04/2023 22:46:15
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Specchi
So tutto dei fantasmi disegnati negli specchi miei vapore, sogno o fantasia o altra magia non so quello che mi manca, quello che com'è non so è il volto mio che negli specchi altrui darò. Sì, potrei anche domandare ma la risposta non sarà mai la verità.
Id: 68097 Data: 17/04/2023 22:43:41
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Gemella
E' nata una gemella con me, subito dimenticata figlia del paradiso o radice arcaica non so dov'è ma è fiamma che incendia e brucia i giorni miei. Vibra nella luce che filtra tra i rami degli alberi amando quel che amo. Sta alle spalle a volte, e vedo quel che guarda la tentazione di voltarsi è forte ma so che non c'è nessuno almeno non in questo tempo o mondo. In sogno, ecco, forse in sogno se mi scordo di me la trovo.
Id: 68046 Data: 07/04/2023 11:53:57
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Tra la verità e il sogno
C'era un bimbo che correva dentro le mura della mia città saltando a piedi pari sui ciottoli del pavè percorreva vicoli e antiche vie cercando nuove avventure o giochi la partenza era dall'albero delle fate poi giù, fino alla Betty, proprio vicino al lago. Questa città ormai a metà tra la verità e il sogno che ricordo poco di quello che guardava nè con che animo guardasse il lago è più un immaginare come fosse sogno. Però ricordo i luoghi come guardandoli con gli occhi suoi è sempre qui con me anche se insieme mai è sempre un passo avanti e gira gli angoli per farmi svoltare mi mostra sempre cose nuove segni o ricordi che dicono che son stato lì. Tipo un albero delle fate senza fate tanto per restare in tema e non sapere mai se era sogno o verità o per dirmi che lui le vede ancora, son sempre lì e di cercare bene che forse sono io che non le so vedere più.
Id: 68030 Data: 05/04/2023 13:37:13
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Cartoline dal lago
Questo rimane nel taschino ricordi che girano come cartoline di cieli azzurri e di rami fioriti di luccicanze al sole e altre meraviglie d'acqua. Acqua ai ginocchi nella gran fontana in fondo le montagne rosa da scalare il trenino in pietra è giù ad aspettare per un altro viaggio che sembrava mai finire. Una tristezza consolata da fumetti e chewing gum nel gran piazzale delle corriere qualche lacrima all'ultimo abbraccio prima di partire qualche piccolo timore di non tornare. Sì, qualcuna è un po' sfumata e non si vedono sguardi e volti è allora che le ridisegno e le coloro quel che ne esce sono fiabe antiche e poi credo siano vere. Le mura erano ostacoli da superare per arrivare su fino ai giardini delle fate sconosciute e nude sotto i raggi del sole tra ciclamini e rose era bello starle a guardare. Tre colori bastano per farne centomila e colorare la città d'incanto e sopra cieli azzurri e rondinelle tante e arcobaleni dopo i temporali. La prima nudità di bimba nel retro della pescheria dai, che fai, vieni andiamo via lo so qualcuna è vera qualcuna è fantasia potessi almeno rivedere sguardi e volti senza ricorrere alla sua fotografia.
Id: 67980 Data: 27/03/2023 09:20:26
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Il corpo sogna quel che l’anima vuole
E' quando l'anima si guarda il corpo allo specchio corpo viaggiante sulle onde del tempo lei invece così eterna nell'universo ricorda la bambina vista tante volte e pensa al futuro. Seno scoperto e bocca da baciare pelle bagnata e bianca ancora da asciugare l'anima sogna una cosa carnale che solo il corpo le può dare il corpo sogna quel che l'anima vuole e arriva alla gioia che solo l'anima sa dare. Poi il corpo lascia una promessa di tornare nel sogno sveglio e nudo per farsi guardare non dice quando per farsi desiderare che anche l'anima desidera quel corpo poter sfiorare. E' un gioco di carne senza vergogna senza ricordi senza futuro quando si mette nuda, per due carezze poi il corpo orgasma e l'anima pure.
Id: 67977 Data: 26/03/2023 10:34:31
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Ancor più nuda della nudità
Nuda nel suo specchio tra ninnoli e scintillii di gioie senza malizia e spettinata tanto nessuno vede lisce le cosce sostengono ampi fianchi il bosco al campo di battaglia raso al suolo. Ma poi ecco che si mette in posa e nello specchio appare tutta intera chissà cos'è che la fa posare nuda carne di femmina per sè nuda nell'anima bambina. Sarà che nasce da quello che scrivo e allora scrivo delle giravolte e delle verticali vertiginose vertigine è come un lago senza rive e senza fine profumo di narcisi profondo buio splendore il pozzo al campo di battaglia. Allora scrivo di ancor più nuda nudità e di sospiri, respiri e soffi, causa di un sogno poi amo il sogno scaturito e denudato finchè sul campo di battaglia all'improvviso piove poi tra ninnoli e scintillii tutto pian piano si ricompone.
Id: 67972 Data: 25/03/2023 13:15:24
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Fatta di sole d’acqua
All'occhio è meraviglia fatta di sole d'acqua e luccicanze e di triangolini bianchi di vele tese che van su e giù sopra i riflessi di nuvole e monti. E' meraviglia eppure l'anima brama sempre qualche cosa in più glie lo ha insegnato il lago e quello che dopo ogni curva appare altre splendenze sempre nuove senza scordare quello che fu. E furon curve di seni e fianchi e triangolini bianchi a far tempesta sopra il lago e a non bastare mai furono mani amanti che mutano tempesta in fiamma mani dolci, quando la tempesta si calma. Eppure cerco ancora quel qualcosa in più dietro le curve ora che primavera riempie il lago di colore forse una cascata o un fiume bianco che si getta a lago getto d'orgasmo che trascina desideri al sole. Arriverà anche estate e poi autunno e inverno ci sarà sempre quel qualcosa in più che arriverà. Forse una meraviglia forse una sciagura ma arriverà.
Id: 67964 Data: 24/03/2023 10:05:06
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Primavera
Disegnala la primavera, a pennellate decise e forti o a parole, che qualcuno non la vede. Dì che il verde qui di fronte splende, chiaro, sotto il sole e che spuntano ovunque macchie di colore che ondeggiano per l'aria in movimento. Ci sono gialli timidi, rossi appassionati e dolci rosapallido e rami, come dita, sbucano da tutto questo verde verso il cielo fioriscono, mettono foglie in tutto questo arcobaleno di colori ci sono giochi di bimbi e suoni, e risa. Le vesti leggere. C'è un' amorosa vita che vola e canta tutt'intorno e ti sorprende farne parte. I soliti due merletti neri saltellano sulle gambette esili tra l’ erba sembra dicano alle betulle tutt’attorno ancora nude è primavera! Sì, adesso è primavera fuori e dentro anche le betulle si vestiranno presto con l’ abito nuovo e danzeranno, braccia al cielo se il vento vorrà. Vento che porterà anche i desideri come aquiloni in volo sul uno specchio di lago.
Id: 67908 Data: 16/03/2023 09:40:52
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Musa delle veglie
Sbuca dagli alberi e dal verde un campanile nell'azzurro svetta per farsi vedere inizia sempre così che poi devi andare non importa la strada o la benzina poca vedrai che basterà per arrivare. Così fa anche la musa che mi tiene sveglio nuca scoperta e fianchi larghi e mutandine da colorare così vicina che sembra la puoi toccare prendere in mano la visione che appare inizia sempre così che poi si fa sognare. E'un sogno sveglio specchio del mio desiderio un quadro una Vie en rose un albero dei sospiri dove danzano le streghe fiamme che illuminano la schiena notti di veglia finchè il sonno vince. Inizia sempre così che poi nel sogno vero ancora appare sarà anche perchè io la voglio sognare e nel sogno molto più bella e vera luce e non ombra di quel che so immaginare. Inizia sempre così che poi la cerco di disegnare.
Id: 67885 Data: 13/03/2023 10:15:42
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Il dono
Ecco, il suo dono è una calma in fiamme un fuoco che disseta una guerra che s'arrende mentre sullo specchio scivola via il vapore in gocce e lascia il posto alla visione. Il dono non è la visione chiamala gioia chiamala sogno chiamala dar forma al sogno chiamala sicura attesa di un altro sogno sostanza dei desideri miei. Ecco, il suo dono è una luce dietro al buio e ogni tanto un lampo un futuro desiderato e visto che arriverà perchè io l'ho immaginato ieri. Ecco, il suo dono è una calma che sfinisce ma non finisce mai naviga sull'onda dei desideri miei.
Id: 67875 Data: 11/03/2023 09:12:46
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Chiomadoro
Non farà più ombra quest'estate la vecchia chiomadoro non ha più braccia da alzare al cielo il corpo nudo e a pezzi ordinatamente accatastato al sole la chioma sparsa in tutto il prato a fare già nostalgia. Scalderà il prossimo inverno e forse altri ancora spargerà il suo profumo nella stanza e scintille tante nel camino come una nuova chioma. Aveva un sedile ai piedi e una casetta per elfi e fate ora costretti a traslocare come tanti uccelletti senza più rifugio torneranno alle finestre di quel camino il prossimo inverno a riveder nelle scintille chiomadoro e là dov'era l'ombra ci sarà un ti ricordi chiomadoro? e saranno fiabe di fate e sogni.
Id: 67854 Data: 06/03/2023 11:20:46
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Invisibili bellezze
Si fa visibile l'invisibile nella bellezza delle cose mentre le cose sfuggono e cambiano aspetto e forma per accoglierlo così è che un prato si fa letto di un'alcova l'orizzonte un bosco di betulle e sull'erba mille meraviglie si resta curiosi ad aspettare l'apparire di qualcosa come bimbi, o vecchi, che loro è la curiosità più vera. L'invisibile resta sempre qualcosa di indicibile e niente credo faccia dicibile l'indicibile. Solo a volte il bimbo dice al vecchio guarda! quel brillare da un ramo all'altro è il volo di una fata e il vecchio è molto facile che ci creda.
Id: 67836 Data: 03/03/2023 14:39:36
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Marzo
Da poco ha smesso di nevicare l'aria è fredda e quindi è facile che possa nevicare ancora eppure marzo è già qui con tutte le sue promesse scioglierà la neve dentro ai ruscelli alpini farà ancora gli arcobaleni sotto le cascate. Non sono vane speranze, lo fa tutti gli anni primule e viole riempiranno i prati di brina solo un velo la mattina scintillerà sulle corolle e il vento poi l'asciugherà vento che alza le gonne che si fan leggere che marzo è pazzerello sì ma anche un po' monello. Il biancospino poi prenderà il posto della neve e nuvole tante e bianche a pecorelle presto arriveranno anche le rondini e i profumi l' aria piena di suoni canterà. Certo che il vento poi mescolerà tutto con un po' di grigio a volte e cielo nero che lampi e tuoni stanno per arrivare è solo la primavera che sta arrivando tornerà ancora il sole e tutto più pulito e lucido tornerà a brillare l'albero vestito di nuovo si farà ammirare nell'animo intanto è già primavera per ciò che sta per arrivare per il corpo... attento solo a non sudare.
Id: 67824 Data: 01/03/2023 13:52:05
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Adesso scrivo una cosa
Adesso scrivo una cosa perchè oggi sembra proprio primavera il cielo ha un bel colore attorno ai tetti e agli alberi la case ci sembrano disegnate dentro e l'aria è già profumata dei primi fiori qualche aereo ha disegnato una scia che si dissolve e cola in un merletto bianco e bisogna scriverlo. Adesso scrivo una cosa perchè domani me ne scorderò e rileggendo crederò sia vera potrei scrivere di quando s'è tolta il vestito più bello che ha perchè niente la fa più bella della nudità potrei dire che aveva nelle mani il sogno più bello che ho e lo cavalcava il sogno, qui davanti agli occhi miei e rileggendolo domani crederò sia vero l'unicorno rosso delle mie fantasie e non solo disegnato su una fotografia la gioia sarà vera, questo già lo so.
Id: 67785 Data: 25/02/2023 10:04:16
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Maree di lago
Lo sanno bene i pescatori le macchie che appaiono e scompaiono sul lago è solo vento vento che spinge l'acqua, crea correnti e la fa ondeggiare e che meno vedi l'altra riva e più forte il vento soffierà. Io so solo che il lago non ha maree, o solo impercettibili se non nel cuore lì sì che a volte pare quasi di affogare seduto su un pontile, guardando un battello arrivare lì sì che quelle macchie continuano magicamente ad apparire e scomparire lì sì che dal battello chissà chi potrebbe mai arrivare.
Id: 67769 Data: 18/02/2023 10:17:02
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Vecchi giocatori
Qualche volta gioco, e nel gioco sogno che tu guarda i bimbi che il gioco li salva e li nasconde a questo mondo non invicibili nè immortali ma nel gioco eterni. Qualche volta sogno e nel sogno gioco con la giocatrice online che gioca nello stesso sogno non invicibile nè immortale ma nel gioco eterna. Biancovestita color di neve che tu guarda i bimbi che la neve va assaggiata sentendola cadere sulla punta della lingua. Nel sogno la disegno sempre col trucco del cambiacolore per far svanire l'abito bianco che di eterno ha solo il nome poi le disegno le mani, le animo sotto la matita fino ai sussulti incontrollati tra sussurri e grida. Nessuno vince a questo gioco se non si vince in due e nel sogno siamo e vinciamo sempre solo noi due.
Id: 67758 Data: 13/02/2023 18:12:22
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Unico corpo
Nei miei sogni è così sfumata come passata in una sfocatura di photoshop sarà che al risveglio fatico a ricordare il sogno ma ricordo l' incanto allora, nei disegni di domani le dipingo il sesso tra le gambe con pennellate feroci e marcate e poi sto a guardarla e penso che non ne sono degno perchè non è origine di vita o rinascita ma meta e desiderio di possessione. Desiderio di entrarci in quel buio profondo che ho disegnato tra le pieghe della carne desiderio di venirle ad abitare dentro e non volerne più uscire, o non riuscirci più. Ma non è lo stesso incanto del sogno così prendo e sfumo tutto ancora con una sfocatura di photoshop. E d' improvviso il suo corpo è il mio corpo e il mio il suio il mio sesso è il suo e il suo il mio è lo stesso incanto e non importa più cosa c'è tra le gambe. E' lei che viene qui ad abitare mentre anch'io vengo ad abitarla.
Id: 67730 Data: 09/02/2023 09:19:34
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Dicono
Dicono abbia raggiunto la quiete senza più dolori senza respirare più con grande affanno dicono che sia tornato a casa anche se per tutti questa era la sua casa. Dicono che era già prevista la partenza dicono che il tempo si allarga sempre verso l'infinito dicono che qua resta qualcosa sulle spiagge e guarda le stelle, te le racconta una a una come fosse fiaba che la notte rende dolce dicono che da oggi sarà scintilla e sogno che farà ancora dolci le stelle e i cieli. Dicono ma quando tocca a me di dirlo non so che dire loro.
Id: 67716 Data: 07/02/2023 12:58:57
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Stazione dopo stazione
Dopo la prima prosegue il viaggio stazione dopo stazione verso il suono azzurro delle campane sopra il lago e nel viaggio appaiono immagini, senza sforzo di cose perdute, ma anche della stazione d'arrivo mai vista. Alla vista è primavera ma l'aria è gelida anche se canta, e incanta già il paesaggio immaginato. L'ultima stazione è la prima di un altro viaggio viaggio di pensieri naviganti come vele bianche sul lago che brilla e altre immagini appaiono, calde e vaporose come la bruma all'orizzonte. Che sempre continua il viaggio stazione dopo stazione e a ogni stazione un canto o incanto.
Id: 67706 Data: 06/02/2023 14:20:44
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Sotto al girasole
Sotto al girasole ruota l'ombra come ruota il sole il sole la disegna ma come il girasole vuole ci son petali che sporgono dalla corolla profonda e scura come del girasole la controfigura. Corolla come bocca che segue il sole i petali come labbra ma senza voce son troppo alti da accarezzare così che è solo a terra che li puoi toccare. Ma toccar l'ombra non è come toccare il sole è così che si spicca il salto a costo di bruciare la ricaduta poi è sempre vertiginosa come cadere nella bocca scura dove volevi sprofondare.
Id: 67705 Data: 06/02/2023 14:09:32
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Lucido Sogno
Batte ancora forte il cuore a guardare verso le colline l'acqua scende lungo la valle che va dai seni all'ombelico poi prosegue nel dirupo e precipita in cascata nella pozza d'acqua chiara lucido sogno e nudo nido. Nido o tana di selvaggia lupa che si specchia in quella pozza mentre s'alza già la luce rosa in cielo e ancora batte forte il cuore. Pozza fonda come la bocca e due dita tra le labbra e sogno per cercare un altro sogno sulla punta della lingua lingua dolce e senza spine che fa battere ancora il cuore. Cuore suo o cuore mio o cuor di lupa solitaria pulsa e batte dentro il bosco e dentro il bosco sta la pozza nudo nido selvaggio sogno che fa battere sempre il cuore.
Id: 67669 Data: 31/01/2023 14:10:58
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Rosafondo
Come onda affonda, nel rosafondo della sua carne tenera come onda si ritrae, le dita colme e lucide del suo piacere. Ecco, parte, è in volo sopra al mondo e il mondo non è questo ecco, lo inventa, oltre il confine frastagliato della sua fantasia e salta e gira e sogna e dimentica anni e affanni ecco, arriva, dove abita da sempre la gioia. Sospirosa plana poi, piano, in questo mondo ancora piene le mani della sua più bella gioia e non la scorda, e la regala a me.
Id: 67642 Data: 25/01/2023 12:19:02
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Anima in volo
E poi la scrivo, nascondendola dentro una poesia per farla almeno un po' più mia per portare l'anima in volo sopra al suo corpo nudo passar montagne salendo lungo i fianchi planare poi lungo la pianura verso la pista d'atterraggio che è lago alpino calmo e fondo e scuro. E poi la scrivo, e anche se non è poesia è pur sempre un pensiero e dà gioia all'anima mia una gioia antica e nuda di quando la nudità era un fuoco che illumina e scalda i corpi in gioco. E poi la scrivo per prenderla per le mani volare insieme giù oltre la pianura bagnarsi un pò nel lago e poi uscire a sospirare al sole che non è sole ma un antico fuoco che non si spegne mai. La musica è la solita, di rosa vestita quella che mi accompagna lungo la vita.
Id: 67629 Data: 23/01/2023 09:45:54
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Così si viaggia
Come da bimbo a braccia aperte sullo stuoino di mamma al centro della cucina quando viaggiavo nel futuro e in altri mondi. Così si viaggia ancora nel passato e in altri mondi.
Id: 67525 Data: 07/01/2023 00:33:09
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Riflessi
Qui sulla parete in fondo c'è uno specchio che non riflette nulla eppure è pieno di magia perchè magia è il sogno. C'è la mia zingara ormai fuggita dalla sua cornice c'è la ballerina oggi invisibile con cui danzavo senza toccare terra c'è qualcuno che ci si riflette ma dall'altra parte e c'è una voce che mi dice vieni. Io a quello specchio mi guardo e non mi vedo di là si affacciano antiche stanze che credevo dimenticate sembra di potercisi addentrare per sentire il calore del sole e della luce sulla pelle ma addentrare sarebbe come percorrere strade di lago e curve e dietro ogni curva niente più di nuovo da vedere o da sentire. Così sto qui le gambe a penzoloni a bordo palco e suono la canzone che ho imparato guardo le ragazze in sala che sono tutte belle e la musica sì che sa attraversare gli specchi.
Id: 67479 Data: 31/12/2022 06:48:33
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Nuda
Ha l'anima di giovinetta quando sta tutta di nudirà vestita e gioia la luce fa la carne di dolcezza accesa è un sogno non in sogno ma cosa vera. Mi porta dentro ai sogni suoi dove d'amor non fa mistero.
Id: 67459 Data: 25/12/2022 11:33:57
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Vestita d’invisibile
Se arriva fino a qui l'eco dei pensieri suoi anche se poi lo vesto con le parole mie sono certo che anche a lei arriva l'eco dei pensieri miei lei che conosce tutte le parole mie e saprà capire. Basterà solo un attimo di silenzio e sarà qui in questi giorni rumorosi di festa e nella notte più bella sarà qui vestita d'invisibile in quell'attimo sarà Natale e sarò bambino.
Id: 67431 Data: 20/12/2022 20:50:50
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Le valli in ombra
Sono le piccole valli che incantano le piccole valli che salgono verso il monte il cordone delle cime le tiene in ombra
puoi vestirle dei tuoi sogni guardarle lascia una voglia di entrarci e di scoprire le fonti del torrente che scende impetuoso a lago. Forse dietro quel cespuglio rosa che si intravede là in fondo. Sono le piccole valli che incantano le piccole valli che salgono verso il monte i tendini delle cosce le tengono in ombra e l'ombra pare sollevar la stoffa guardarle lascia una voglia di entrarci e di scoprire le fonti del torrente impetuoso che mi vince e mi affoga ma la fonte è una botola segreta con dentro tutto un mondo che non so
ma vestito dei miei sogni.
Id: 67362 Data: 10/12/2022 09:28:40
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Vapore
Ho scritto parole leggere vestite di bianco e candore le ho scritte sopra al vapore che scalda questa stanza a est la luce che entra si fa complice nella penombra nasconde quello che non c'è parola dopo parola dallo spiraglio evaporerà nessuno se ne accorgerà e nessuno le leggerà anch'io non ne ricordo una resta soltanto il sapore. E' forse il biancore il più antico ricordo del primo attimo di felicità forse è ora solo un seno da succhiare per provare un altro sapore e per un attimo di voluttà che sia stato bianco però tutto quel candore è un ricordo finto perchè davvero non so forse era di un bel rosa vivo e acceso anche perchè è il colore che più amo e il perchè vero non so.
Id: 67320 Data: 04/12/2022 17:21:47
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La magia e l’incanto
Ah, la magia e l'incanto della rosa rosa che seduce sotto al rosa che mi piace rosa che ho disegnato io sopra a un cespuglio ombroso al bosco eterno delle mie idee dove puoi trovare ancora gli unicorni rossi e sopra lei, felice, a cavalcare . Ma l'inguine è chiaro e brullo come non piace a me sotto la linea che separa dalla terra il cielo. Eppure vera incanta e ancor di più seduce perchè questo fanno le più potenti muse si fan piacere e ammaliano con l'incanto vero della verità.
Id: 67276 Data: 27/11/2022 20:53:35
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In-canto
All'orizzonte sta, eretta, la betulla la chioma d'oro al sole brilla tra i rami ha una vela bianca che l'orizzonte è riva, il cielo è il lago e la vela il sogno che non mi stanca. Io sono lì, e il mondo è una musica dolce un soffio tra il cespuglio d'oro riflesso l'aria sospira e canta e vola sulla superfice che brilla di luce nuova. Io sono lì, dov'è il sogno e sottovoce lo canto come un soffio sul cespuglio d'oro. E s'agita, la vela, come una danza e piano svela altre onde e schiume e altri riflessi più dolci ancora. E io son lì, nella meraviglia che non mi stanca.
Id: 67266 Data: 26/11/2022 14:29:44
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Incontro
Quando me ne hanno parlato forse non ero ancora nato
è questo che ora vado cercando
il paesaggio dentro cui giocavo
la donna da riconoscere che porto in me.
Così si vaga per questo mondo
finchè un giorno la troverò
che abbia una falce in mano o un mazzetto di ciclamini
non lo so
che sia di rosa o nero vestita
non lo so
ma sarà dentro a quel paesaggio dove giocavamo insieme.
Riconosceremo che siamo una cosa sola.
Id: 67257 Data: 25/11/2022 10:44:19
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Dettagli
Basta un dettaglio un cocuzzolo uno scorcio di tetto (. .) una curva del fiume un seno una linea della mano un' alba una vasca vuota schiuma e gocce. Per re-inventare con precisione uno scenario mai visto una lei mai vista. Forse inesistente. ma non per questo meno vero di quello che vedi.
Id: 67241 Data: 23/11/2022 09:42:30
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Anima nuda
Se ne sta lì, al bancone del Desirè a bere dopo aver ballato nuda tutta la notte non serve gridare qualcosa da lontano non sentirà, è sorda nemmeno avvicinarsi perchè legga le labbra non ti vedrà, è cieca non dirà nulla come fosse muta Però se ti ci metti a fianco in silenzio scopri che sei tu al bancone del Desirè e non la vuoi toccare nè baciare. La lasci lì nel fodero ti fai un caffè e vai a dormire.
Id: 67240 Data: 23/11/2022 09:32:02
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Antiche foto
La foto antica ormai spogliata a baci e graffi il corpo nudo nel bianco bagliore della soglia ha diaframma ombroso e luce tra le cosce. Questa era lei nella luce del mattino un albero all'orizzonte che rispecchia l'ombra ombra di maschera sfumata dalla lontananza. C'è un gran silenzio e guerra in cuore forse è il presente che sfuma nel passato il tempo che dice che ogni cosa muore. Eppure ancor ritorna col suo volteggiare l'albero è spoglio e la visione è breve è vero svanisce sì ma mai muore.
Id: 67227 Data: 21/11/2022 14:18:37
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Sognata meraviglia
Seduta all'orlo dello sprofondo nel punto più in vista di questo mondo con cento scatole per la meraviglia e poi duecento perchè le rassomiglia. Per i suoi seni scatole trecento per la sua schiena sui quattrocento per lo sprofondo son cinquecento per il clitoride non basta il vento. E qui di vento ne arriva tanto e metterla in scatola non è certo un vanto la meraviglia va scoperchiata nel vento va liberata. E poi di scatole ne basta una quelle di latta con i colori di quelle belle, da 120 per fare la pelle ancor più bella con qualche colore magari mai visto tipo un bel trasparente, per la maglietta o nuovo nuovo color dinamico che faccia muovere il disegno e le mani qualche colore che lasci il foglio bianco e il disegno che danza per tutta la stanza fuori dai margini e dalle scatole dentro un sogno che sa di favole.
Id: 67221 Data: 20/11/2022 22:03:49
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Sogno N° 2 (bi-sogno)
Dove il tronco s'allarga e mette radici e sembra sprofondi dentro la terra negli spazi in ombra, pieni di auspici sta la magia che sempre ti afferra. Tana di lupa o tana di fata o archetipo di donna sognata al lato destro ha rovi e spine ma d'arcobaleno le mutandine.
(ogni arcobaleno una pentola d'oro)
La lingua tra i denti spunta feroce figlia del bosco, e l'albero è un noce si tramuta in ombra e quel che vedi è una noce per arrivarci devi seguir la voce. Allora la noce si tramuta in fiore che non è rosa ma di rosa ha il colore un rosa che abbaglia, incandescente quando si apre in un gioco indecente la pentola d'oro.
Id: 67220 Data: 20/11/2022 21:56:16
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Magica musa
Si dice che torna bambina ogni volta che dice di sì gioca coi letti e gli oggetti e a guardarla sembra di essere lì si dice che gli occhi le si fanno furbetti e infila ancora le dita dentro i vasetti. La magica musa spalanca le braccia e mi guarda come a dire son qui e inizia a volare e a sognare e spalanca la bocca più sexy che mai si dice che è un trucco ma trucco non è quando si volta e rivolta ha il culo più bello che c'è. La magicamusa spalanca le gambe e passan veloci le immagini, come in un film e vedessi nuda che bella che è più di una stella che accende una magica voglia una splendida paura di morirle dentro un po' bruciando di luce feroce che lei manda fin qui.
Immagine: Selene - Simon del Grillo
Id: 67174 Data: 14/11/2022 10:00:24
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Una macchia nera ci può stare
Scrivo per penetrare lo specchio che separa i sogni dalla realtà che qui oggi il cielo è grigio e nero e non vi dico il freddo che fa Di là posso cambiare il nero in rosa e bianco e un verdazzurro qua e là. Fa sempre un caldo buono che ci si può spogliare sdraiarsi sotto la luce calda e dalla luce il corpo lasciarsi colorare. Di qua il corpo è nascosto da maglioni, sciarpe, guanti e pantaloni scrivo per cancellarli da questo cielo nero pieno di nuvoloni di là se ne sta sdraiata nuda sotto la luce calda e si lascia colorare un po' di rosa dove serve il bianco per un pizzo stravagante di verdazzurro la vestaglietta bella e proprio là una macchia nera ci può anche stare. Scrivo per penetrare e per sognare che tutto questo di là si può avverare.
Id: 67158 Data: 13/11/2022 08:51:36
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Erotica
Dove la carne è morbida e tenero il segreto e non per questo debole ma tremenda e forte sotto la linea d'alba chiara sta il chiaroscuro che genera illusioni. Lì prende forma piano il sogno la vulva eterna che ha creato il mondo il cielo, il mare e le montagne piene di fessure e di crepacci. Ho visto la ferita aprirsi nel cavo della mano fessura di feroce e divaricata bellezza i lembi rossi, come una lingua oscena là dove la carne è morbida e tenero il segreto. La fessura è tremenda e vertiginosa caderci dentro non spaura ma è invitante resa a lei che guarda coi miei occhi dove ha inizio il mondo e mette un bacio sul gambo di un ciclamino rosa.
Id: 67157 Data: 13/11/2022 08:47:13
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T’ ho visto
Devi chiamarlo forte, il sogno, a voce alta, per strapparlo al buio devi dipingerlo ogni volta nuovo, e vergine nei colori e pose che desideri. Poi stare a guardarlo, curioso, e abbandonarcisi dentro. E allora sì che spunta, dal mio taschino si fa largo tra i plettri colorati le corde e altri tesori da non dimenticare. Come a dire, t'ho visto! O come diceva mamma, ta set un pursciel
Id: 67055 Data: 30/10/2022 14:29:41
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Bagliori
Come in un bagliore sfumata uscendo dal mio sogno l'inguine chiaro e fresco è desiderio e incanto ma come in un bagliore sfumato. Sarà che fatico a ricordare ma ne ricordo l' incanto. Allora per i sogni nuovi di domani le dipingo un sesso tra le gambe con pennellate feroci e marcate la dipingo e poi resto a guardarla origine di vita e meta di desiderio e possessione. Desiderio di entrarci in quel buio profondo che ho disegnato tra le pieghe di andarci dentro ad abitare e poi non voler più uscire, o non riuscirci più. Ma il sogno era cosa vera e questa una mia bugia come le mani che le ho disegnato ad allargare il sesso e farla ancora un po' più mia. Così cancello ancora tutto con un blur di photoshop e ripartire è un'altro incanto che importa se sarà bugia o se sarà magia è il sogno di domani, dove sarà più mia.
Id: 67054 Data: 30/10/2022 14:27:40
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Dove nasce la gioia
Perchè avrà pure una fonte un luogo dove se ne sta nascosta in attesa di sgorgare. E forse sgorga in note strappate con ruvida forza che mandano le valvole in saturazione e riempiono l' aria riecheggiando in un delay se pur digitale. O forse sgorga in una poesia o anche in una sola parola di quella poesia che colpisca le corde giuste saturando un sentimento e riecheggi per giorni e anni, forse per sempre. E se invece sgorgasse in colori? un accostamento tra forme liquide e colori danzanti che si imprimono nella retina e non se ne vanno chiudendo gli occhi. Oppure tutte tre insieme una danza colorata che satura gli occhi e le orecchie e i sentimenti. Forse tutto questo sgorga da un inguine di donna e tu sei tutto questo.
Id: 67019 Data: 26/10/2022 12:03:12
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Standing davanti al lago
C' era una volta un lago, e ancora c'è... Ecco, è questo: Tutta quell' acqua davanti è sempre la stessa ma il lago mai uguale i muri, le case, le strade per arrivarci persino le forme delle rive quelle cambiano, invecchiano e ne nascono di nuove. L' acqua no, e così sei anche tu, anche se non sembra agli occhi. Un mattino ti alzi e l' acqua gira in mulinelli leggeri sui gradini che scendono al lago, un' altro l' acqua sbatte le barche legate al molo, violenta. E così anche tu. C' era una volta un lago, questo si racconta ai bimbi, un lago senza fondo, che in fondo a che serve un fondo tutto è lì sulla superfice, ti ci puoi specchiare il cielo ci si può specchiare e gli alberi e le case della riva. Se è un giorno di sole con la Breva può arrivare aria profumata di pioggia, all' orizzonte dove il lago svolta puoi già vederne le nuvole nere far da cappello ai monti. Se è un giorno di pioggia invece, all' orizzonte puoi vedere il sole splendere tra la foschia e la nebbia. E così anche tu. Mutevole sempre eguale, mentre tutto attorno cambia.
Id: 66952 Data: 18/10/2022 14:40:38
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Il vecchio fico
E' un vecchio fico selvatico sulle sponde del villoresi nessuno raccoglie i suoi frutti troppo asciutti e troppo poco dolci ormai. Così i rami son tanto carichi da arrivare a pelo d' acqua, sembrano braccia stanche tanto stanche da non riuscire più ad alzarle al cielo. Tutti lo vedono passando qualcuno nota le paperelle sotto le fronde che si cibano deifrutti pochi si accorgono che lui sorride offrendo i frutti nessuno sente il Villoresi scorrere cantando per lui.
Id: 66951 Data: 18/10/2022 14:18:01
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Poesia invisibile
Un giorno andremo al bosco ancora non so se sarà d' estate o inverno, giorno o notte. Ma un giorno andremo al bosco, quello solito con gli alberi caduti e capovolti e i tronchi gravidi di muschio quello col lago verde in mezzo e te tra le margherite. Proprio quello meta di tanto vagabondare. Ecco, un giorno andremo a quel bosco e niente sembrerà uguale svolteremo sì al solito sentiero seguendo i canti dei pettirossi ma stavolta tu ci sarai davvero con me sul sentiero vestita d' amore, e mi vedrai arrivare ci vedranno arrivare insieme spuntando dall'ultima curva oh se ci vedranno, e non avremo paura saremo uno attorno all'altro usciremo dalle nebbie. Diventeremo poesia invisibile, e qualcuno ci scriverà a rovescio. Ripensandoci.
Id: 66950 Data: 18/10/2022 13:37:40
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Stanca
Ha le braccia protese viene in sogno solo agli uomini che sceglie gli uomini che la vedono apparire come da un pozzo come dalle profondità del tempo. Ha le braccia protese e i capezzoli duri, come dopo i baci che non ha se non in sogno spalanca un poco le ginocchia a invito e mostra il sesso, quello che ognuno sogna, e le percorribili vie interne di buio e mistero. Ha un nome antico tanto antico di quando invece percorreva le vie del cielo e cavalcava gli unicorni neri e rossi. Resta solo un attimo nel sogno poi riaffonda nel buio profondo e scuro del suo pozzo supina e stanca riaffonda, con un sospiro dorme ma gli uomini la seguono e la cercano ancora, si perdono ancora non trovandola mai.
Id: 66930 Data: 17/10/2022 09:31:33
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Inarcato sogno
Forse non è di luce, l'angelo che ci accompagna ai sogni l'angelo assegnatoci che dovrebbe suggerirci buone intenzioni l'angelo che dovrebbe preservarci dalle cadute. Il mio si muove nella penombra, come un lupo nella tana sembra si diverta a farmi sgambetti a ogni passo dovreste vedere però i sogni che sa accendere e come si diverte a spegnerli sempre troppo presto. Così non so della tiepidezza del corpo sognato nè dell'umidore delle labbra dischiuse a volte nemmeno so del volto, affondato nel cuscino. L'unica cosa certa è il sogno che si inarca sui ginocchi e si offre al bacio. E qui l'angelo sempre mi sveglia troppo presto.
Id: 66929 Data: 17/10/2022 09:17:25
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Qui
Qui, con questo piccolo foglio di carta elettronica davanti non so se scriverla o disegnarla ma in fondo disegnarla è scriverla e de-scriverla con qualche tormentosa aggiunta per farne il corpo un poco mio. Oh, quante volte ho già sostituito il buio con la luce quello che non conosco con quello che conosco quello che non fa con quello che le faccio fare fatto finta di amarla, come i bimbi, che credono la finzione vera..
"che bell'inganno sei, anima mia"
Id: 66928 Data: 17/10/2022 09:13:25
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Forse è presto, forse troppo tardi
Mi sono svegliato troppo presto stamattina così che non c'è annuncio del nuovo giorno in cielo solo buio, e ombre dei lampioni sulle case che continuano a non muoversi e altre ancora, che continuano a non esserci l'aria però è fresca e invita a respirarla ma io continuo a fumare guardando il cielo e penso che è inutile tornare a dormire e non so nemmeno che ore sono, che non ho orologio e il telefono è scarico per dimenticanza caduto sotto al divano. Così sto qui, al balcone, e la fantasia è il lampione acceso che disegna le ombre ai muri che continuano a non muoversi e a non esserci nemmeno un po' di vento che muova gli alberi e le vesti della figura accesa dal lampione. Forse non mi aspettava così presto ma in verità non so nemmeno se è troppo tardi solo sto qui, e aspetto il sole se verrà qualcosa dovrà pur venire fosse anche un lampo di luce e poi ancora il buio e nel lampo vederla passeggiare qui di sotto e salutarmi con la mano e poi sparire. Che faccia luce però è certo, come il suo passeggiare no anzi si vedrà bene quanto non c'è e continua a non esserci almeno nella forma che conoscevo da ragazzo fissata in qualche foto in bianco e nero. Però qui è così calmo, che anche le stelle sorridono dovrebbe restare così per sempre ma già passa la prima auto che mi separa dal Sogno.
Id: 66927 Data: 17/10/2022 09:11:55
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Bugie
Sarà che credo pure alle bugie che mi racconto dentro ai sogni quando la vedo velata o anche senza veli in mille pose che le ho inventato io e poi m'illudo che lì ci sono anch'io che godiamo insieme dei giochi che le ho messo in mano io. E' così che poi nascono colori nuovi l'azzurro di quel vestitino antico si schiarisce il rosa tenue dei ciclamini tende al viola il giallo del sole arrosisve di pudore. Sarà che credo pure alle bugie, l'ho già detto che mi racconto dentro ai sogni quando poi cambiano i colori sui suoi letti bianchi in trasparenze d'acqua quando le accarezzo il corpo nudo che traspare come un fondale e di quello non mi stanco mai. E' il sogno che so di sognare e in quella sostanza vorrei penetrare entrare nello spiraglio che si apre quando si capovolge il sogno dove entra l'unicorno rosso o le sue dita. Affonda il medio e l'anulare dentro il sogno mio con l'indice accarezza il corpo nudo che traspare il pollice è bandiera del suo godere. Sarà tutta quell'acqua di lago avuta da sempre dentro gli occhi sarà la trasparenza di quell'acqua chiara che svela i fondali sarà che se la raccogli sfugge e presto si asciugano anche le mani. Sarà che lei ha trasparenze d'acqua e come l'acqua sfugge tra le dita sarà che ho dita stanche ormai per arrvare ai fondali è così che sfugge sempre il sogno, preso in trappola dalla realtà.
Id: 66914 Data: 16/10/2022 10:14:03
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Gitana
Un sogno! Ma un sogno dove manca sempre qualcosa la gitana che danza nuda al fuoco del falò collana ai fianchi e monete d'oro ai seni veli che nascondono il viso e ombre al fiore della vita. Danza sicura e leggera e silenziosa la figura amica delle ombre e licenziosa c'è sempre quella musica che tanto piace a me ma è troppo lenta per volteggiare come so che sa fare. E' proprio mentre il velo cade che si spegne il fuoco forse è proprio il velo che cade a spegnere il fuoco. Nel buio cessa anche la musica e fa un silenzio piccolo solo un fruscio di gonna resta, che continua a volteggiare.
In fondo poi non è che manchi qualche cosa, è che il sogno non basta mai.
Id: 66885 Data: 12/10/2022 14:45:29
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Sogna
Sogna, quelle immagini che passano le bancarelle, le mura e il mercato le passanti generose dei pomeriggi di luglio generose di forme e colori sono vere più del vero più di questo cielo grigio di un ottobre preso a caso spoglio d'ori e di lustrini. Sogna quello che hai negli occhi anche se non ricordan bene quello che inventano sarà e sarà sole sulle passanti splendide e ombre sotto i seni e poi vesti che si aprono per un bagno dentro il lago sogna carni mobili e vive. Sarà vero quel che gli occhi riempie e scambia il grigio con il rosa e negli occhi pesa come un falso ma d'autore.
Id: 66860 Data: 10/10/2022 13:09:09
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Pioggia sul lago
Forse è così lo spaesamento guardare il lago dalla cima dei monti guardare tutta quell'acqua che sembra ferma in un giorno di pioggia, forte, che nasconde il cielo e acqua che scorre sui pendii e nasconde anche le rocce. C'è solo acqua intorno, e foschia mentre le ultime luci sul lago si spengono, una a una fino al blackout totale e non riconosci più il luogo che è pur sempre il tuo quello che sai, del lago argentato dal sole che occupa gli spazi tra i rami quello del verde e del profumo rosa dei fiori delle ragazze al bagno dei corpi caldi e sudati e umidi e ci vuoi tornare là ma non trovi la strada e non c'è corpo o cosa che la indichi. Almeno finchè la pioggia non cessa e un cartello dice sei qui e allora forse non era così lo spaesamento lo spaesamento è uno svuotarsi di sogni dal cuore che si riempie di tenebra senza ricordo dei sogni, nè ritorno alla luce e se ricordo c'è è dolore.
Id: 66852 Data: 08/10/2022 14:47:33
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Acqua
Piove piano sull'erba alpina e l'acqua scende in rivoli lungo il pendio come lunghe dita flessuose e si aduna e ingrossa e sospira e penetra da un crepaccio nel corpo della montagna. E' un sifone alpino e piano l'acqua sale, si riempie e tracima da un buco nero e non è più sospiro ma urlo o rombo e tutto travolge l'onda d'orgasmo e scende, e scava, e spalanca valli e corre veloce come un fiume forse è gioia, forse collera e continua, anche dopo la pioggia finchè il sifone scende e l'acqua scorre lenta come un fiume. Resta una gioia nell'aria e un fiume che sospira.
Id: 66843 Data: 07/10/2022 14:47:19
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Qualcosa che batte
C' è qualcosa nella nebbia dei mattini di questi giorni d'inverno nell' umidità che condensa e scende in goccioline rigando il parabrezza mentre il sole che nasce imbianca sullo sfondo. Qualcosa che ti invoglia a spegnere il motore procedere ascoltando il rotolio delle gomme l' aria che fischia come il vento tra gli alberi, e a osservarli gli alberi appaiono a uno a uno dallo sfondo bianco. Stai in ascolto e senti qualcosa battere nel petto ma non sai se è il cuore che si fa anima o l' anima che si fa cuore. Intanto sei lì, in auto e anche fuori tra gli alberi. E gli alberi ti vedono apparire dallo sfondo bianco a motore spento, in silenzioso elettrico a uno a uno ti vedono apparire, per poi sparire nel bianco.
Id: 66827 Data: 05/10/2022 15:13:44
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Giravolta
Di alcune parole mi piace il suono di bocce degli angeli, come tuono di altre il colore, che cambia ogni stagione come bosco, verde, bianco o arancione. D'altre il profumo, anche se mai sentito come Sogno, come il suo dibiancovestito. E ancora buio e luce e ombra tracce e orme e un Sogno in penombra. Anche pioggia mi piace, disegnata a matita che se capovolgi il foglio va pure in salita e gambe al cielo, nella giravolta guardala bene com'è disinvolta.
Id: 66799 Data: 01/10/2022 10:07:19
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Gira la luna e gira il sole
Passano immagini in questi occhi d'allora viste più volte e riviste più ancora non mille non una ma mille e una. E' questo cielo così grigio e spoglio questo cielo di settembre che fa da foglio ci metto un prato, e poi un agrifoglio e poi ancora tutto quello che voglio. E gira il sole da sinistra a destra finchè fa buio alla finestra ci metto le stelle, la luna e un soffitto e sotto il soffitto un silenzio zitto. E gira la luna, da sinistra a destra tornerà il sole alla finestra nel prato c'è il sole, e l'agrifoglio spero soltanto che quella che voglio si sdrai al sole e non sull'agrifoglio.
Id: 66773 Data: 28/09/2022 14:31:46
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Attrice dei sogni
Forse è una maga, forse una fata o solo la donna che l'ha sognata giovane, vecchia oppur bambina o forse solo una vecchia bambina nata dall'onda come sirena ardita sì ma non oscena. Sirena di lago dall'acqua sorge e la coda brilla forse è la gonna che di monete d'oro scintilla gonna gitana che segue le forme così che chi la guarda mai più non dorme e gira la gonna ai venti del lago e s'alza e s'abbassa per il suo mago. Forse è una maga, forse una fata forse son solo nuvole con la forma amata capelli nel cielo del lago argentato l'occhio ne è appagato e abbacinato resta però il sogno, l'incantatrice forse è una maga, forse dei sogni l'attrice. Attrice sì ma protagonista che dietro alle quinte si sta preparando alla vista.
Id: 66772 Data: 28/09/2022 14:20:21
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Sogno triste
E' lei il sogno. E quando la sogno è solo perchè lei vuole la vedo, stesa sulle lenzuola bianche solo perchè desidera che io la veda vuol essere percorsa fin dove il desiderio si fa più duro dai capelli ai piedi e poi tornare dove la pelle è chiara. Potrebbe anche essere che invece è lei che sogna e io la vedo dal suo sogno mentre gioca con le dita il collo teso, al cielo e i seni duri e poi le costole, dove abita il respiro e il ventre, e poi più giù dove il ventre cambia in sogno. Poi cambia prospettiva e inarca un po' la schiena offre il sedere al sogno e il sogno sono io nel sogno posso prenderla alle spalle e ai fianchi accarezzarla ed assaggiarla e poi affondare come l'ape affonda. Quando non vuole invece è solo un ricordare il sogno ma è un sogno triste, come di qualcosa che muore.
Id: 66688 Data: 17/09/2022 10:48:52
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Bestia fiera
Mostra le spalle e la schiena nuda lunghi capelli che ci puoi far la coda già la visione incanta ma è giù a quattro zampe come bestia fiera non come pecora ma come lupa nera nera. Così è il culo quello che lo sguardo riempie tondo e di bella forma da metterci le briglie e l'aria manca nella stanza ma non la luce il corpo che al desiderio invita si vede bene la lupa si fa cavalla ma anche cavaliera dell'unicorno antico, a volte rosso e a volte nero che non sono io. Io vorrei solo metterle le mani sopra ai fianchi fianchi che muove così bene che sembrano mai stanchi sentire la sua carne e il ventre, caldo, attorno a me raggiunger la quiete e la pace passando per la guerra che scatena in me.
Id: 66633 Data: 11/09/2022 21:51:12
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Fiore di cresta aperta
Qualcuno ha tracciato un'onda sopra il lago una lama di luce in assenza di vento come una ferita, o una cicatrice e come onda avanzava, senza arrivare mai a riva. Polvere d'argento la cresta e un'ombra sotto, nel verdazzurro dell'acqua l'ora, quella delle mancanze dentro, giardini segreti e tartarughe e palme.
Acqua di lago e polvere d'argento ombra di palma, fiore di cresta aperta. lento l'avanzare come il lago sa fare corpo d'ombra e l'onda la coperta.
Qualcuno ha tracciato un'onda sopra il lago e riempie l'aria, fino al cielo e non ha nome l'onda ma è la sua fessura.
Fessura d'altro mondo o fiore di cresta aperta canta con voce d'acqua la memoria sofferta.
E io sto qui a riva, con i miei giochi d'acqua guardo l'onda che non arriva e che lo sguardo abbraccia sarebbe stato meglio non guardare ma non si può dimenticare i fiori di cresta aperta che il lago sa fare.
Id: 66614 Data: 09/09/2022 11:33:30
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Specchio di lago e d’altre sponde
Che svanisca il bianco dalle natiche o l'abbronzatura dalle braccia in fondo è la stessa cosa qui piove liquida la luce grigia di settembre l'orizzonte avvicinato fino a vedere l'altra riva i gigli di mare nuotano lo sai ma non in quest'acqua dolce. La ragazza intanto sta seduta all'altra riva forse a una finestra forse a un belvedere forse dietro la nebbia grigia canta dei giorni andati di sole e giovinezza di corpi illuminati e di profonde ombre che la luce fa come fosse un sogno andato, un ricordo, una fiamma ancora accesa. Perchè così la vedo, ancora accesa nei sogni di domani perchè fummo quello che nessuno sa spiegare quello che fa amare anche l'inizio dell'inverno la bella forma che ancora m'innamora. Intanto la ragazza s'è affacciata alla finestra la camicetta serve a poco l'isola in mezzo al lago non è sogno la schiuma d'onda il pizzo che riveste le sue rive l'acqua del lago lo specchio dove ci si può toccare.
Id: 66547 Data: 03/09/2022 10:28:10
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Nuvole a vento
Passano veloci le nuvole in cielo stamattina e ancora si cerca di riconoscere figure note come un tempo cavalli bianchi e alati in corsa nell'azzurro cielo orsetti, cagnolini e coniglietti, i più facili da trovare e poi cuori, cuori di draghi o d'unicorni e altre immagini ancora suggerite dalla mancanza e dall'età zingare ballerine roteanti e biancovestite il rosa degli oleandri le rose sul loro vestito e poi ancora spalancati stupori di biancore con mandorline azzurre al centro piccole botole segrete da dove forse spunterà il sole ma invece un'altra nuvola impertinente cresce proprio lì davanti il cielo si scurisce e quel che rotea è solo vento che tutto cancella in un momento.
Id: 66493 Data: 28/08/2022 08:35:04
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Qualcosa di meglio della gioia
Certo che l'uomo è strano quando deve restare vuol tornare quando deve tornare vuol restare. E intanto il posto più bello al mondo non lo si trova mai che chissà dov'è o quand'è forse è un abisso di stupore senza la paura di morirci dentro. Qualcosa di meglio della gioia e non si sa dov'è o quand'è.
Id: 66492 Data: 28/08/2022 08:32:52
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Il bel cespuglio
Quest'albero davanti al mare ha foglie leggere e affusolate e il vento che le muove pare un soffio che arriva da lontano così mi viene in mente quella che non sei il bel cespuglio che non hai e una carezza leggera come un soffio che lo muove. Ma in fondo è solo un modo per ripensarti e rivedere te, come davvero sei.
Id: 66491 Data: 28/08/2022 08:31:47
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Smisurata dismisura
L'avevamo in pugno, la dismisura quando si aprivano le braccia e si diceva grande così e grande così era incalcolabile. Poi ci hanno dato un metro, insegnato a usarlo e a calcolare la distanza tra le mani e con le mani ci copriamo seni e inguini per non farseli misurare sono grandi? Piccoli? glabro o folto di lupa? e misuriamo le pose del corpo tra caste e oscene. Ma è rimasta sottopelle, la dismisura ------lei ha le pelle fine e si vede------ e vorremmo sempre una smisurata dismisura grande così ------lei ha pose smisurate------ e grande così è ancora incalcolabile giorni e anni in due braccia aperte o in un indice e un pollice che si sfiorano.
Id: 66339 Data: 04/08/2022 08:12:37
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Da qui
Certo è bello guardare il lago da una panchina verde sulla riva. Guardare l'orizzonte e il cielo che si scurisce cambiando di stato la luna che sale a specchiarsi sulle onde mentre intantoil silenzio scende. Bello anche passeggiare per le vie del centro ascoltare il rumore dei tuoi passi che risuonano sull'acciottolato scendere nei sotterranei del mercato coperto fino all'angolo buio delle prime curiosità. o andare al parco della madonnina girata conosco il passaggio per guardarle il viso. Però è da qui da questa poltroncina dondolante come fosse al centro di una sala prove insonorizzata, fuori il silenzio, dentro tremila watt che vibrano nelle ossa. E' questa poltroncina la riva da dove salpano i vascelli volanti, da qui le stelle nascono dall' acqua per specchiarsi in cielo. Da qui i sotterranei sono pieni di luce e da qui le madonnine sorridono sempre. E' qui che mi addormento ogni sera sui suoi seni rannicchiato sull'erba del suo pube in fiore. E' qui che cambiano di stato davvero le cose c'è silenzio nelle sale prova e tutte il rumoroso mondo fuori. Qui ci si addormenta senza nessuna distanza tra il riflesso delle stelle e le stelle stesse.
Id: 66265 Data: 22/07/2022 09:38:37
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Ancora stupisce
Ancora mi stupisce quando si specchia dentro gli occhi miei e il cuore mio s'inganna di una giovinezza andata non è la visione di una cruda nudità che abbaglia è la grazia del corpo la pace nella stanza profumo di cotone e pelle il sogno adulto che fa tornar bambino. Ancor stupisce quando penso se spostasse un po' le mani e come mi sentisse poi le sposta, le muove e s'accarezza regalando il tatto in sogno alle mie mani. La riconosco, che l'ho sognata già nei tanti sogni di un domani ma è qui oggi, nei sogni quotidiani mi nasconde alla morte, che così non mi trova più.
Id: 66250 Data: 19/07/2022 14:54:03
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L’una
Chi l'ha vista, bianca e splendente, non può scordare tutti quei mari d'ombra e le splendenze dei rilievi per questo nelle notti nuvolose e scure guarda al cielo anche se le nuvole se ne restano qui per lunghe notti e giorni. Non si sa mai riappaia, e poi c'è sempre qualche splendenza, un'eco lontana, un riverbero, che sbuca da un pertugio. Chi non l'ha vista guarda al cielo anche se le nuvole se ne restano qui per notti e giorni. Non si sa mai appaia qualcosa da quel pertugio che riverbera e riluce.
Id: 66242 Data: 17/07/2022 20:55:41
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Giovinezza
A lei basta piegare un po' la schiena sa dello sguardo che così l' afferra ai fianchi lo sente insinuarsi sotto la veste leggera e trasparente come fosse un pensiero un soffio d'aria che la veste invola a lui che guarda non basta mai la bella sulle rive che sembra sogni gli stessi sogni suoi. A lui basta la profondità di lei come un nido, dolce, pertugio verso la giovinezza l'aria è leggera e il sole fa i ricami d'ombra sulla pelle che sian foglie o pizzi o abbagli chi lo sa? Ma lei sì che sa dei più bei sogni di giovinezza che mi dà.
Id: 66222 Data: 14/07/2022 09:12:47
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Attesa
Si sta come il pescatore alla riva guardando l'acqua che specchia i monti e non si vede l'amo o il pesce. Ah, sapessi in quale vortice di luce o buio sta quando scompare e non si vede segno in cielo o nelle nuvole chiare. Si torna come il pescatore dalla riva negli occhi i monti specchiati all'acqua e non si vede nel cestino la sua attesa. Ah, sapessi in quale vortice di luce o buio sta quando scompare e non si vede segno in cielo o nelle nuvole chiare.
Id: 66176 Data: 06/07/2022 16:31:02
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Timbuctu
Avevo un cavallino che era nato a Timbuctu non sapevo neanche dov'era ma lui certamente sì mi portava là nei pomeriggi senza sole ma anche la mattina, appena sveglio, per fare colazione. Aveva staffe d'oro, lucide, e sella di velluto blu oltre che a Timbuctu ti portava anche dove volevi tu e correvamo liberi per valli ed altopiani a rincorrer le pulzelle o rincorsi dagli indiani. Non so com'è successo e nemmeno quando fu che se n'è volato via il mio cavallino di Timbuctu lasciandomi bollette, un sacco, da pagare cambiandomi il linguaggio, e ora son cazzi da cagare. Così ogni tanto volo via, senza orario nè preavviso per cercar dov'è finito il mio cavallino di Timbuctu io non l'ho mai trovato che mai torna quel che fu. Però lungo la via una cavallina l'ho trovata criniera e coda bella e sella di velluto blu solo quando vuole e ce la fa ti porta dove vuoi tu meno che a Timbuctu, che anche per lei mai torna quel che fu.
Id: 66169 Data: 05/07/2022 07:18:01
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La bella amata
Sull'ultima curva del sentiero la bella amata sta come un confine e sempre si va oltre un po' per vedere dove fioriscono le rose un po' per avere malinconia di averla avuta tra le braccia nuda che di meglio non c'è. Di meglio non cè e mentre si pensa questo si continua a camminare curva dopo curva ma ogni curva è lei, un fianco, un seno la meta del sentiero sempre lei che crea il mondo e i suoi sentieri così che la meta non arrivi mai. Sarebbe come cadere in un abisso di gioia senza ritorno sarebbe come dire è mia, e questo fa paura la stessa di dire non è mia.
Id: 66115 Data: 26/06/2022 11:15:48
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Lei è gioia e malinconia
Non sono gli occhi miei che mi dan gioia ma le forme sue che i miei occhi vedono la luce che l'avvolge e fa sparire il resto nell'oscurità dove svanisco anch'io se gli occhi non vedono.
Id: 66112 Data: 26/06/2022 09:45:26
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Rosa
Guarda la più bella rosa Rosa che non è rosa ma che di rosa veste. Guardala nel mattino rosa che non è rosa bagnata di rugiada offrirsi al sole e al vento per asciugarsi e per brillare un po'. Guardala rinfrescarsi nei pomeriggi all'ombra di tigli e faggi Rosa che non è rosa ma a volte bianca e a volte rosa. Guardala la sera nella penombra della stanza
lama di buio che nel buio danza rosa che non è rosa ma rosa come una sposa. Poi c'è la rosa nera Rosa che non è rosa scontrosa e non sincera che solo nella mente mia si avvera.
Id: 66071 Data: 20/06/2022 13:09:23
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Luoghi perduti
Questo fa la morte fa il mondo più piccolo pian piano si prende luoghi dove non puoi più andare pur andandoci sempre. E sembrano anche uguali, l' acqua brilla al sole allo stesso modo
e se si piove accappona la superficie del lago che devi correre a ripararti sotto un balcone o un portico ma forse non è lo stesso riparo perchè non c'è nessuno sotto. Si vede sì il lago, fino alla prima curva che i laghi hanno sempre una fine e la breva accarezza leggera la pelle, come ha sempre fatto ma non son più gli stessi luoghi senza le presenze vive. Gli occhi seguono ancora il profilo delle rive e cercano di vedere sempre oltre le curve e oltre le curve c'è sempre qualche stupore nuovo fosse anche un tir in contromano che farà il mondo ancor più piccolo. Credo, ma non ci spero. Forse farà ritrovare i luoghi perduti con un nuovo stupore che non avrà fine.
Id: 66056 Data: 18/06/2022 09:33:26
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Incanti
Questo dicono le onde a chi le ascolta seduto sopra un masso sulla riva questo dicono e non si mostrano nel buio delle acque fonde. Ma lasciano che il bianco spunti chiaror di luna sulle loro cime bianco che incanta con movimenti e canti. Questo dicono e più che dir sussurrano sognaci in abiti bianchi quando saremo distanti. Così riappaiono nei sogni nel fondo delle notti buie e sempre lasciano che il bianco spunti tra movimenti e incanti.
Id: 66036 Data: 13/06/2022 14:32:53
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Nel mio taschino
Nel mio taschino non ho orologio. Forse qualche capello corvino doloroso un pelo tormentoso un pezzo di stoffa a coprire il tutto. I plettri fanno compagnia a vecchi scontrini dimenticati. Nel mio taschino insomma c'è tutto quello che va conservato e non deve andar perduto. E ogni tanto una donna fiorisce e volge la corolla al sole, capovolta e a me. Non ha taschini, nè stoffe a coprire e nemmeno l'orologio.
Id: 66009 Data: 08/06/2022 10:42:44
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Prendo solo qualche parola
Prendo solo qualche parola altre le scarto finchè resta sul foglio una rossa nudità rossa come il sangue che pulsa, e riempie i corpi e sei tu, che pompi il sangue in quelle vene e mi tieni vivo. Prendo solo qualche parola qualche dettaglio altri li scarto finchè resta sul foglio la descrizione della tua pelle oscena e lì, al centro, ti sfioro. Prendo solo qualche parola oscena che dica del desiderio imperdonabile anche se il desiderio non ha bisogno di perdono qualche parola che salga scivolosa tra le ginocchia e le coscie qualche parola profumata come il fiore soglia della meraviglia. Prendo solo qualche parola altre le scarto finchè ne resta una.
Nuda.
Id: 65987 Data: 06/06/2022 14:22:07
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Dibujo
Ho disegnato una donna poesia. Ha grandi colline rigogliose e fiorite baciate dalla luce che ne segue,perfetta, il profilo come fosse carezza luminosa. Colline così belle che a guardarle ci si perde e poi si inciampa, e si rotola, come pietre verso valle. Ma senza paura si rotola e ci si trova sdraiati al centro della pozza, proprio sotto la cascata che scende dalle colline. Una cascata così bella che l' acqua ti prende con sè e riprendi la discesa in un'altra valle, attraversi la pianura come farebbe l'acqua verso il bosco che nasconde il lago. E' un bosco di maggiociondoli fioriti dove passa la transumanza degli unicorni che vanno a bere al lago, fiorito di alghe verdi. Sopra a tutto c'è il cielo, nel cielo tutto quello che non so dire. Ma quello l'ho disegnato su carta sottile che adesso ondeggia i fianchi, trasparente, al vento e sculetta.
Id: 65986 Data: 06/06/2022 14:04:57
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Come cosa mai sentita
Questo capita al poeta al pittore, all'artista e al sognatore. Crea un mondo che ha intuito esistere, da qualche parte lo chiude in una bolla di sapone e poi la penetra sentendola scorrere sulla pelle come cosa mai sentita. Una volta dentro si scorda chi è, una volta fuori vaga per il mondo a cercarsi. Questo credono i poeti i pittori, gli artisti e i sognatori. Ma qualcuno ha creato per loro quel mondo che credono di aver intuito esistere poi si è chiuso dentro e da lì li chiama forte, e loro vagano per il mondo seguendo una voce, un richiamo o un segno cercando la via segreta che non troveranno mai. Eppure la sentono scorrere sulla pelle e nelle vene come cosa mai sentita come terreno inesplorato sempre vergine. Musa vergine e gravida dei loro sogni.
Id: 65969 Data: 03/06/2022 15:12:46
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Una donna in riva al lago
C' è una donna in riva al lago seduta agli scalini non è amore nè dolore che l' han portata lì. Non è gioia nè rimpianto nemmeno nostalgia o pianto tu la puoi veder soltanto quando sogna di essere lì. Quella donna in riva al lago dietro un velo di foschia ha una corda tra le mani e non ti lascia andar via. Così nessuno vede dove inizia o finisce il sogno nessuno se ne accorge che lì davvero non cè. Forse è in un letto freddo d' ospedale forse in un letto caldo a far l'amore o molto più semplicemente in un luogo che non c'è. C'è una donna in riva al lago e non si vedono le mani che è una corda troppo lunga quella che ci separa nei sogni. Così la puoi vedere soltanto quando sogni di essere lì e lì davvero non ci sei e nemmeno lei.
Id: 65953 Data: 01/06/2022 14:31:35
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Madre
Madre Per le poesie. Mamma Per le anestesie. Nome con cui mi addormento il cuore quando ci si annida un dolore. Poi, per scacciare le malinconie le mostro ancora in sogno le mie fantasie quando la notte lascia i suoi luoghi di gioia eterna per venirmi a cercare in questi luoghi dolorosi.
Id: 65929 Data: 29/05/2022 22:58:34
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Fiori e metafore
Ecchecazzo, sempre fiori e metafore fiori e metafore e ciclamini rosa come le sue mutandine e calle oscene dal clitoride eretto affondato nel buio senza vergogna. Ma il fiore più bello l’ha tra le cosce e lo nasconde come fosse una vergogna. Ma lei è così bella quando: è pudica come una mimosa, e si ritrae al tocco è sfrontata, e aperta, vestita di petali trasparenti di ciclamino è senza vergogna, come una calla spalancata anche quando è invisibile come i miei pensieri.
Oggi è lì che vado. Nei miei pensieri.
Id: 65925 Data: 29/05/2022 11:49:12
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Ho sognato una strada
Ho sognato una strada stanotte e la notte era nera e fonda nera come l'asfalto nero e ruvido bagnato e brillante alla luna. La strada saliva come un ponte in fuga da questo mondo invisibile nel cielo nero. E più in su una buca come un pozzo profondissimo dai bordi frastagliati umidi e bianchi per il brillio di luna. Io la indicavo a tutti che non ci sprofondassero e nessuno passava.
L'ho sognata ancora, da sveglio, ma il mondo però era di una saturazione esagerata di tutti i colori dell'arcobaleno la strada partiva proprio dal cuore del mondo sempre nera nera che saliva e saliva, e più su la stessa buca i bordi gialli e frastagliati in espansione poi risucchiati verso l'interno, fino a lasciare un anello blu ma anche l'anello svaniva piano in nuvole d'azzurro e lampi di luce riempiendo un cielo blu profondo e colmo di stelle.
Poi tutto tornava nero. Per così poi poter ricominciare.
E niente, penso che devo smettere di premermi le dita sugli occhi nella vasca da bagno, per vedere le stelle, gli astri e i buchi neri. Penso che avrei dovuto entrare nella prima buca, quella di sogno invece di mostrarla a tutti i nessuno che passavano. Così, per sondare l'insondabile.
Id: 65895 Data: 26/05/2022 08:43:16
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Facile
Sarebbe stato così facile venire a trovarti portandoti la giovinezza con muscoli forti per afferrarti i fianchi e i denti buoni per morderti i capezzoli. Sarebbe stato così facile col drago nei pantaloni sempre pronto appoggiarmi al tuo corpo per sentirne il calore e il profumo poi porti un desiderio tra i glutei e girarti e rigirarti e di nuovo appoggiarmi tra i seni giovani e sodi.
Sarebbe stato così facile venire così a ogni giro e rigiro e acrobazia ci sarebbe bastata una tenda in un prato fiorito, tra margherite e quadrifogli.
Invece sono venuto oggi portando la secchezza delle rughe i pochi denti rimasti il drago sì è ancora nei pantaloni ma è solo l'etichetta dell' intimo. Così sono venuto oggi a vedere com'è sedersi sulle tue panchine per cercare la permanenza delle ombre e degli sguardi sulle cose. Così sono venuto oggi a vedere l' effetto che fa sperare di non trovarti restare ombra sulle tue cose e tu ombra sulle mie sempre giovani. E non ti ho trovato.
Id: 65894 Data: 26/05/2022 08:20:14
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Gravity
Lo so che ormai è cosa risaputa il lago di notte a volte è una macchia scura uguale al cielo tanto che sembra cosa sola ma questa notte ci son due lune a illuminare il mondo una così bella, l'altra riflessa la gemella. E allora è proprio la gemella la più bella appesa al cielo ondeggia, fuoriesce dalle onde e ci riaffonda in una luminosa danza che la fa gioconda l'altra dal cielo le fa l'occhiolino chi guarda si ritrova eterno ragazzino che con la mano sposta un po' le nuvole, cancella e ricolora le gemelle e tra le trame di quell'incanto gode di quel che poi appare.
Id: 65874 Data: 23/05/2022 10:23:14
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I sognatori sulle rive
Sem chi a ciapà un pù d'aria buna è l'alibi dei sognatori sulle rive quasi avessero pudore dei pensieri che nascono sulla pelle sottile dell'acqua. Sem chi a ciapà un pù d'aria buna e intanto fumano, sigarette e desideri guardando verso l'ultimo sole sole che resta ancora un po' e che trapassa i rami per far brillar le onde mentre altre cose invece piano svaniscono nell'ombra. Sem chi a ciapà un pù d'aria buna e non sembrano nemmeno lì confusi nell'oro che splende sopra il lago ascoltano profumi, annusano silenzi nell'ora muta delle fate. Sem chi a ciapà un pù d'aria buna e tu lo sai che non è così perchè nemmeno tu sei lì sulla pelle del lago schiene e seni inarcati al cielo mani accarezzanti la pelle nuda il bosco attorno capovolto e capovolte le radici, come gambe al cielo. E proprio mentre guardi, quella che hai sognato ieri quella che pensavi non tornasse più invece è proprio lì dentro ai tuoi occhi cavalca ancora il suo unicorno e sogna forte i sogni miei sogni che conosce bene, e per questo viene. Poi fruga con le dita tra le cose sue più intime e segrete tra le mille scatole di ricordi ancora da venire per trovarne uno che ho già sognato come una piccola chiave, di quella botola segreta dove passa l'unicorno rosso proprio al centro della gioia. Eppure sembriamo qui solo a prendere un po' d'aria buona.
Id: 65843 Data: 19/05/2022 08:44:38
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Il corpo gioioso
L'aria è quella delle chiesette alpine vuote e mute di suono e sacre le stanze invece quelle dell'eterna musa incantatrice così sto avvolto silenzioso nella luce delle vetrate guardo lei e il suo corpo avvolto nella gioia degli occhi miei. L'ho già vista mille e una volta in mille pose nelle più ardite fantasie del cuore l'aria adesso è quella dei doni preziosi e attesi a lungo solo per me lei nella stanza il corpo gioioso muove ecco, vedi si capovolge e supera le mie fantasie le labbra apre per affondarci un bacio. In quelle stanze sono istanti eterni come lei lei che con le mani s'accarezza come per accarezzare la gioia mia mi guarda, come a dire guarda e metti le mani qui sbrigati, è solo gioia da godere. L'aria adesso è quella delle stanze mie calma e ferma e adesso piena della lucida gioia sua.
Id: 65832 Data: 17/05/2022 23:24:48
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Meravigliosa incantatrice
M'incantano i pezzi della sua vita che ogni tanto arrivano fino a qui l'intima fiamma che brucia eterna dentro lei sotto quel che vedo solo l'ombra di quella fiamma scotta più del sole e mi tiene sveglio mentre io vorrei dormirle al seno, e al ventre e come falena bruciare un po' di più.
Id: 65813 Data: 16/05/2022 14:50:25
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All’àncora
A volte mi ritrovo al centro di una piazza la solita, quella davanti al lago senza tempo fermo, le case attorno avvolte e svanite nella luce la gente sfumata verso il lago come spinta da un vento che non è vento ma tempo che passa e io mi aggrappo e mi àncoro a qualcosa che è solo dentro me e ancora resiste.
Id: 65794 Data: 14/05/2022 10:20:19
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Colpi d’onda
Conoscevo un ragazzo un tempo che non avrebbe esitato nenche un momento per venire a cercarti, e trovarti e poi scoparti fosse solo per vedere l'effetto che fa certo non è la cosa più importante ma è curiosità di quell'età. Conoscevo quel ragazzo ora invecchiato a furia di sognare se chiude gli occhi adesso lo sente l'effetto che fa e ancora non è la cosa più importante come sapere l'effetto che ti fa. E non è arco d'arcobaleno in cielo ma inarcata schiena non di lago curve ma di donna non bosco scuro e folto il nero nella valle nè vela sul lago oltre il bosco ma labbra da baciare non di vento quei sospiri non di onde umide del lago della sera il suono. Questo sente dietro al buio, con le mani sui tuoi fianchi colpi d'onda sulle rive.
Id: 65786 Data: 12/05/2022 22:09:52
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Sulla foranea
Nel sogno sto sulla foranea l'acqua s'infrange sulle mura spinta dal un vento del nord e la scavalca, mi inzuppa mentre al largo vele bianche e nere tentano il rientro poi il cielo si fa scuro e il vento freddo e contrario e soffia forte, e non è carezza o bacio e lampi cadono nell'acqua giocando al tirasegno con le vele e l'acqua è schiuma, e spuma e forza, e io balocco. A questo punto dovrei svegliarmi, ma invece no. Forse sono davvero lì nel sogno su quella diga dove sono stato tante volte senza più tornarci davvero e mamma è su al faro che guarda il lago dall'alto guarda le sue vele al vento e muta apre la bocca come a respirare forse parla al vento, forse è il vento mamma, che ha sempre saputo essere molto convincente con le parole buone. Ma il cielo ancora ogni sera si fa scuro e io sto sempre lì, sulla foranea, poche vele ancora al largo.
Id: 65755 Data: 08/05/2022 15:50:15
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L’indicibile lei
Lei è qualcosa che sta lì per me e splende e così forte è la voglia di toccarla che riporta alla mente antichi detti "guardare e non toccare".
__________(anche se mamma aggiungeva sempre "è una cosa da morire" __________ che Mamma era come me, __________ davanti a una torta appena fatta, con sopra panna e ciliegine, diceva __________ guardare e non toccare __________ poi prendeva una ciliegina affondando le dita nella panna __________ e faceva un cenno, come dire che aspetti? __________ E ci leccavamo le dita.)
E' qualcosa che passa tra i rami spogli e le poche foglie insieme alla luce qualcosa che disegna ricami a terra, nel sottobosco e se allunghi la mano la tua ombra nasconde i ricami. Non è solo il nome dicibile della Luce ma credo che sia femmina, come poche, forse nessuna da leccarsi le dita. Viene dall'io più profondo.
Id: 65754 Data: 08/05/2022 15:42:43
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Piccolo bosco dimenticato
Tra la siepe e le mura c'era una volta un pezzo di terreno incolto un piccolo bosco nascosto dimenticato dall'asfalto e dai rumori quasi non si vedeva l' ingresso nella siepe ma in un punto le foglie cedevano, e si aprivano e dentro gli alberi erano così folti che potevi dimenticare il cielo e farne uno nuovo ogni giorno. Entrarci era sogno perchè c'era il sogno in quei giorni dentro potevi essere dimenticato o dimenticarti diventare un pirata o un indiano costruire capanne di liane di sambuco base di partenza per esplorazioni e caccia di tesori. E gli alberi ti riconoscevano e ti coprivano complici chiamavano a raccolta gli uccelli più esotici per un canto indimenticabile solo la voce che sapeva il tuo nome dimenticato poteva chiamarti allo scurire della luce.
C'è oggi lungo le mura una panchina in bellavista sull' asfalto dove si siedono con me indiani e indianine, pirati e principesse a seconda del sogno del giorno perchè lì c'è ancora il sogno. L'albero che gli fa ombra mi conosce e chiama a raccolta gli uccelli più esotici e puoi ancora dimenticarti ascoltandoli. E' sempre lo scurire della luce a chiamare che non ho orologio ma solo lo scurire della luce i passanti non sanno il mio nome.
Id: 65742 Data: 07/05/2022 10:59:40
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Una piccola splendida cosa
E' una piccola cosa. E' una cosa piccola l'anima, tu credi che abiti nel tuo corpo e invece è fuori, in ogni luogo. Forse anche nella mente della ragazza che fece oplà un giorno oplà e un bacio oplà, un bacio, e un salto e poi una giravolta e poi tutti giù per terra. Ora la ragazza è al bosco, con la mia anima cercando radure e fresco e un' angolo d'azzurro tra i rami per aprire le ali al volo salire su fino al prato dei narcisi e oltre.
Solo a volte sta dietro ai vetri dei miei occhi l'anima e da lì osserva il mondo osserva gli alberi, che si curvano al vento e il cielo, e le nuvole che si baciano e non so come succeda ma è sempre dai miei occhi che si guarda aprire le ali al volo in angolo di cielo volare radente tra gli alberi scendere al lago e risalire veloce ai narcisi e oltre ma è dai suoi che mi vedo tra gli alberi scendere al lago per poi risalire veloce fino ai prati dei narcisi e oltre.
E' una piccola cosa, l'anima, solitaria e sempre un po' bambina non le importa del tempo o degli anni come quegli alberi che si baciano lucidi di pioggia e non sanno la loro età.
Si nasconde tra le righe di una poesia o nelle rughe tra i seni o del viso ma se qualcuno crede di vederla lì tra le righe, tu dì che non è vero e non sbaglierai. perchè è già altrove per un altro giro un altro oplà e un altro bacio.
E'una cosa minuscola, l'anima. E'una piccola scintilla d'infinito vagante.
Id: 65741 Data: 07/05/2022 10:50:13
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Guarda
Basta una forma, un contorno da seguire da riempire e colorare di variopinte fantasie e puoi guardare quello che non vedi. Dentro al più grigio cielo appare la gitana dallo scialle variopinto e ruota e s'alza e mi sospende in quel cielo insieme a lei. D'improvviso si fa enorme e in quel cielo mi comprende e mi contiene così qui non fa grigio mai.
Id: 65730 Data: 05/05/2022 14:48:43
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Invasa la bocca dalle sue dita
A volte si spoglia a volte si veste e sempre rapisce lo sguardo di meraviglia a volte si veste a volte si spoglia danza sul filo della mia voglia. Muta la bocca che non sospira dischiuse le labbra che il gemito ispira invasa la bocca dalle sue dita con un desiderio a sostituirle invita. Come sospeso in quell'aria dorata guardo i suoi fianchi e il petto che il respiro muove la stanza è calda e si muove aggraziata nel caldo affondo come fosse un altrove. Come in sogno, e fu sogno e sogno sarà la nuda schiena d'olio bagnata quotidiana cura per questa realtà la luce sorprende sempre più inclinata. A volte si spoglia a volte si veste corpo di sogno che lascia segni nel mio a volte si veste a volte si spoglia non è qui ma sempre toglie ogni mia voglia.
Id: 65700 Data: 02/05/2022 14:25:05
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Tutta di rosa avvolta
Così la guardo, tutta di rosa avvolta e mentre guardo il sogno si fa sempre più reale. Potrebbe chiamarsi Desideria, o Dama rosa attrice dei porno più audaci oppure Rosaspina, ballerina casta di fiabe antiche. Amante degli specchi dolcissimi quadri delle mie fantasie volteggia tra le tende come una bambina poi ne esce come fiera armata di straziante bellezza con coda di lupa o d'unicorno. C'è solo lei per qualche attimo quando si stende sopra i letti bianchi aperta come un regalo o ancora da scartare, da intimi rosati e nastri rosa dolce compagna e amante in sogno certo anche lei non è di questo mondo. S'erge, dominatrice splendida come una poesia nel sogno è come vera guerriera mi uccide di bellezza e poi se ne va ma è solo una piccola morte che male non fa.
Id: 65680 Data: 30/04/2022 11:48:37
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Un piccolo quadrato di cielo
La torre d'ingresso alla città vecchia è a cielo aperto seduto sui gradoni interni della base si vede il cielo da lì ci piove dentro il sole o l'acqua e il vento e il tempo andato che si affaccia in quel quadrato non è mai spavento. E' un piccolo rifugio, certo non dalle intemperie forse solo dal tempo che ancora passerà. Poi verso sera s'alza un suono, una vibrazione o un desiderio passano luna e nuvole in quel quadrato blu come se fosse schermo e come se ci fossi tu perchè le cose restano anche dove non sono più e crescono, e invecchiano, e forse quelle nuvole sono i capelli bianchi che ora avresti tu e quel suono la tua voce che non ricordo più.
Id: 65649 Data: 25/04/2022 12:21:17
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Andiamo, portandosi l’un l’altro
E' il canto degli uccellini, sempre uguale a un tempo o il suono dell'acqua che saltella tra le rocce scendendo al lago o tutte quelle margherite, e la vista dei monti il verde e il giallo dei fiori più umili a riportarmi lì? Lì dove l'acqua si ferma un poco, alle pozze dei bagni estivi -e esci, che hai le labbra viola- lì dove mi portava ieri, e in fondo ancora mi porta. Ma è proprio qui, oggi, su questo piazzale del Mc Donald affacciato sul torrente che sento forte il mio portarla dentro per le stesse strade qui ne riconosco o ricostruisco il corpo e il volto e i neri capelli tra le nuvole. Qui dentro, dove siamo cosa unica.
Id: 65633 Data: 23/04/2022 12:07:22
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Spalancata soglia
Quante ore consumate a immaginarla e notti e giorni passati a farla e rifarla con parole o tratti di matita lei, l'immaginabile infinita. Su fogli bianchi o letti o negli specchi impudici sempre diversa e sempre uguale e luci e ombre a nascondere crepacci e cavità e fessure poi credere che sia vero, che sia per me la vulva che appare togliendo i tagli e le censure. E non c'è fine e forse non ci fu un inizio a quell'immaginabile infinita e eterna la giovinezza o la vecchiezza son fuori dal quadro lo sguardo fisso sulla spalancata soglia dell'amore.
Id: 65632 Data: 23/04/2022 12:01:49
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L’ultima botola segreta
Noi non invecchieremo mai. Oh, sì lo so che ce ne andremo un giorno il corpo sfatto e stanco come dopo una gran corsa, una partita o una gran scopata e passeremo per l'ultima botola segreta ancora da scoprire. Che poi non sono nemmeno sicuro che sia l'ultima vedrai ne troveremo un'altra per ritornare per riprendere la corsa, o la partita o quella gran scopata o anche solo per farci su una gran risata.
Id: 65568 Data: 12/04/2022 21:51:02
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Ancora mi perdo
Ancora mi perdo tra le bancarelle del mercato ancora mi perdo tra bellezza e incanto non per il glicine che scende dai giardini delle fate dall'alto delle mura non per le merci esposte ormai tutte eguali e di scarsa fattura ma per le fate che hanno sempre la mia età che lì riesco a dimenticare. Non sono sufficienti le parole a spiegare la magia che c'è per me lungo queste mura potrebbero solo dire del color del glicine e del cielo sopra i monti del bimbo che contava ogni pietra del pavè tornando a casa ma non di quello che qui cambia le cose e tiene questi occhi stanchi vivi. E' come rivedere ancor le fate a cavalcioni delle mura è come riprovar l'incanto di vederle lì intanto io non son più io sono solo quello che s'incanta a guardarle lì.
Id: 65554 Data: 11/04/2022 21:27:03
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Avanza dondolando
Mi confondono i suoi capelli sciolti sulle spalle nude il petto all' orizzonte e al sole l'ombra del corpo che arriva fino a qui come un sentiero, come a indicar la via. E mi confonde quando il sole infiamma il cielo e il suo profilo se si voltasse ora ruberebbe la scena al sole che il seno incanta, come una sirena. Ed ecco che si volta e avanza dondolando i fianchi le forme, già le so, come le ho disegnate ma è come se la distanza restasse sempre uguale sempre quell'ombra lunga che arriva fino a qui. Forse non è di questo mondo nemmeno lei ma non è sogno o fantasia questa ossessione mia questo vento senza vesti da sollevare questo bimbo che divento, nel seno suo a dormire questa gran pace che mi prende vedendola arrivare è un volo di pensieri e luce che va e viene tra corpi e amore.
Id: 65522 Data: 07/04/2022 10:34:58
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Il sogno può bastare
Cos'è tutto questo freddo e lampi tuoni e grandine doveva essere tempo d'abiti leggeri e colorati di verdi e fiori sotto il sole. Il ciliegio qui sotto è fiorito l'altro giorno e ha già perso quasi tutti i fiori sotto la bufera ha un cerchio bianco ai piedi, sempre più grande quelli rimasti sono come in attesa di qualcosa in equilibrio tra il grigio del cielo e la terra. Sta in un piccolo giardino in verità un cortile e esce da un foro nel cemento io lo metto su alla colma, in sogno proprio in mezzo a un prato, e i bianchi fiori godono del sole ma è come un ricordo lontano, che torna agli occhi. Basterebbe un po' di sereno, un'aria calda e dorata, per farlo rifiorire. Lei è come quel ciliegio doveva essere tempo d'abiti leggeri e colorati trasparenze e ombre sotto la luce ma è tutto grigio, e freddo e spento come avvolto nelle nebbie o nei vapori. Io la metto nei suoi letti bianchi, in sogno, e vasche calde ma sempre è come in un ricordo lontano, che torna agli occhi. Tutti gli abiti sparsi a terra per la stanza hai voglia a metter luci e ombre gioie e ninnoli e colori magari l' aria un po' dorata e una schiuma profumata un bagno caldo per il gelo e magari fiorirà. E se non basta il sereno, l'aria dorata e profumata e un bagno caldo per il gelo allora il sogno deve bastare.
Id: 65504 Data: 03/04/2022 13:17:51
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Io crescevo
Il lago splendeva come fa oggi nelle giornate di sole l'acqua luccicava e aveva un buon odore se il sole mancava, lei aveva un buon odore io crescevo e non sapevo di lasciare segni sulle rive per me. Forse è questo che mi porta al lago non sapere che sto crescendo, o dimenticare gustare i buoni odori e il suo corpo un riflesso che brilla sulle ondine uguale a un altro già visto segni sulle rive visti con altro sguardo. Ma è tutta acqua già trascorsa, e io intanto sono cresciuto quello che è stato è tutto in me. Quello che sarà, anche.
Id: 65483 Data: 31/03/2022 10:31:47
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Orlo
________Seduto all' orlo dello sprofondo _________nel punto più in vista di questo mondo __________con cento scatole per la meraviglia ___________e non ne bastano duecento se le rassomiglia.
Ci fosse un orlo di questo mondo dove il tempo e tutte le cose finiscono un posto dove sedersi a riposare un anno, cento o mille che cosa vuoi che sia sarebbe dentro ai suoi occhi di lupa della notte.
Da lì cadrebbe la luce come avesse peso leggero e sotto è tutto un lago di luce segui le curve delle rive ogni curva un seno, un ripostiglio una scatola dove hai messo o preso qualcosa.
Il lago sgorga dai suoi occhi ci vuoi andare ad abitare in quel buio profondo di occhi di lupa.
________Per i suoi seni scatole trecento _________per la sua schiena sui quattrocento __________per lo sprofondo oltre l'orlo non ne bastano cinquecento.
Id: 65448 Data: 26/03/2022 18:11:48
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Tra le primule e il croco
Sono apparsi sul crinale come disegnati sulla tela azzurra del cielo per poi scendere veloci verso il piano criniera al vento, e erano loro il vento. Li avevo già visti quando correvo anch'io con loro come loro sui prati biondi su alla colma tra i due laghi quando di vento anch'io diventavo e alle quotidiane guerre proprio non ci pensavo. Ma l'anima rimane in certi luoghi sussurra col vento che muove l'erba tra le primule e il croco e ad ascoltarla ancora di vento divento. Proprio qui dove mi verranno a cercare a cercare di sentirmi nel vento che muove l'erba tra le primule e il croco
di vento diventato.
Id: 65243 Data: 23/02/2022 21:08:34
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Il fiume
C'è un luogo, lungo il fiume dove l' acqua accelera la sua corsa scende da rapide artificiali e prende forza e velocità passa per la ruota dell'antico mulino in disuso. L’ acqua spumeggia di bianco mescolandosi all' aria si insinua in ogni passaggio corrode le pale della ruota ruota che ormai non gira più. Se ti fermi, se stai a guardare, dopo un po’ ti trovi a pensare come lei. Ma quando esce dalla strettoia e tutto s' acquieta il fiume riprende la sua calma puoi seguirne il corso con lui dalla ciclabile a lato pedalando senza fretta, e dopo un po ti trovi a pensare come lui. A viaggiare, senza sapere ti porta il viaggio.
Id: 65233 Data: 21/02/2022 23:01:42
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Luna
E' come una piccola bimba capricciosa Luna, a volte è arrabbiata e si nasconde dietro le nuvole nere dei suoi pensieri allora il cielo si fa nero nero, e lei non ti guarda più ma ha nel piccolo cuore una piccola pena un timore di averla fatta troppo grossa nascondendosi e allora fa capolino da dietro una nuvola per sbirciare di traverso se sei ancora lì. E sì che sei ancora lì che le sorridi, se ne accorge e subito si ritrae. A volte quando spunta sbirciando da una nuvola ti becca, ti becca a sbirciarla di traverso sorridendo accenna un sorriso e si fa stella Poi ride ed è sole che salta sulle onde cade in giravolte con l' acqua delle cascate e ha già scordato la sua pena.
Id: 65232 Data: 21/02/2022 22:08:37
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Notturno
Se ne sta ritta sull'orizzonte contro l'azzurro pieno di nuvole. Il corpo asciutto e ligneo per seni vecchie ferite e nodi di rami tagliati o caduti e braccia i rami che alza al cielo e sembra quasi che voglia raggiungere il sole per chioma foglie scure e ombrose il sesso tana di scoiattolo dal pelo folto. Guardala, è una vecchia quercia i contorni ben definiti dalla luce in quel posto tra le colline e il mare ha radici esposte all'aria dove si impigliano gli uomini che cercano di scalarla per arrivare al cielo quel cielo che lei indica con i suoi lunghi rami. Sono passato anch'io di lì ma io avevo guardato il lago un giorno e il lago a volte prende l'anima di chi lo guarda poi trema sulla superficie sotto il soffio del Tivano ti chiama e si fa rifugio così non mi son fermato tra quelle radici ma sono andato a vedere i battelli e gli idrovolanti partire dalla riva tremando un pò sotto il soffio freddo del Tivano. La quercia può aspettare che ho ancora mille cose da fare tipo puledre da cavalcare così, tanto per dire qualcosa che non so ancora fare poi farà neve sulle radici e non ci si potrà impigliare e forse allora andrò a scalare.
Id: 65231 Data: 21/02/2022 22:04:45
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Sospiri d’acqua fonda e scura
Facciamo che tu apri le gambe in un sogno tuo notturno e spudorato e diciamo che dentro c'è tutta la profondità di un sogno mio di lago d'acqua fonda e scura di notti senza luna e stelle. Stavo sulle rive del lago in una di quelle notti l'acqua allora è solo un suono come sospirasse proprio lì davanti e l'orecchio gode, e il buio un rifugio dove amarti. Facciamo che ti accarezzi il corpo e le gambe affusolate lucide di essenze profumate e sempre nel tuo sogno piano sali verso i seni che son come colline o monti. Stavo sulle rive del lago, proprio sotto i monti nel sogno mio di lago e l'acqua fonda e scura sospirava proprio come fossi tu nel sogno tuo.
Id: 65141 Data: 06/02/2022 15:45:47
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Eterna
C'è stato un sogno che s'è fatto eterno e poi un bacio e un altro labbra giunte a labbra e ogni notte seni e gioie. E' la sposa dei sogni che viene ogni notte a dirmi vieni e io vengo sempre labbra giunte alle labbra dell'eterna sposa sognata. Non è ombra che filtra nè luce nello specchio è bianca sostanza di sogno
che stringo tra le mani. Di giorno nascosta sotto abiti giornalieri di notte sposa dei miei sogni nude labbra sulle labbra mie seni contro me. La mattina s'alza, si volta e anche dietro non è male si riveste e se ne va camminata sexy da sposa nascosta e con forme che conosco nascoste sotto abiti giornalieri.
Id: 65134 Data: 05/02/2022 11:35:40
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Le bellezze
Non ci si abitua mai alla bellezza. Ogni lago brillante che ho visto ogni curva di seno o monte ogni tronco d’albero o corpo di donna e altra bellezza ancora vista sul sentiero verso questa calma età non mi abituerà mai. Sono rimpianti per tutte le bellezze che so esserci ancora in qualche luogo di questo mondo da vedere e che non riuscirò a vedere.
Id: 65079 Data: 29/01/2022 10:45:10
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L’altra lei
Lasciate che si sdrai qui accanto a me quell'altra lei quella che il mio specchio svela con giochi d'ombra e luci quella che ha in cuore così tanta vita che vorrei sapere quella di cui vorrei sapere tutto, dal calore al sapore e alle movenze vere. Sarà però che uno specchio per definizione ha una cornice e il mondo che racchiude è così piccolo per lei a volte sì è pieno di danzanti meraviglie a volte è vuoto come scura valle che aspetta il sole. Però ricordo i giorni di un agosto andato il sole caldo a dissolvere le ombre un vento estivo a sollevar le vesti il sonno che non veniva mai fissando quelle labbra mai baciate il seno dove finalmente poter riposare. Ora lo specchio aspetta mentre lei è oltre la cornice forse ritornerà in un' altra estate o forse no lo riempirò di ombre e luci e drappi colorati nell'attesa saran piccoli e sfumati inganni che l'occhio vuole ma dove l'anima inquieta non riposa.
Id: 65078 Data: 29/01/2022 10:38:22
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Una piccola vita
La morte non è l'ultima cosa che ci toccherà ci potrà succedere di tornare di quando in quando nella mente di qualcuno se ce ne accorgeremo, questo non lo so ma rivivremo una piccola vita. Ma dì, son bella? ..che l'ga de vegnì ul dutur ma non avevo specchi per farla specchiare e questo è tutto. Forse voleva il suo abitino azzurro rimasto sulla gruccia nell'armadio e le scarpine nere, da cittadina quelle che aveva immerso nella fanghiglia di neve perchè non le avevo detto che su alla tana dei lupi la neve è alta e fredda. Questo può succedere rivivremo tutta una vita in una piccola vita.
Id: 64994 Data: 17/01/2022 06:46:17
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Fiaba
Prendo il suo volto e lo scrivo sotto ci scrivo le curve dolci delle spalle e lo spazio tra loro dove riporre i baci. Spalle che scendono a seni pesanti e sodi e lì ci scrivo due frutti di ciliegio saporiti e dolci e anche un profumo di Venere. E strano come il profumo si spanda nella lunga pianura verso il monte al centro della pianura ci scrivo solo una parola forse un cuore o un luogo per un altro bacio per una sosta lungo il cammino. Poi scrivendo scrivendo si scende ancora e le parole si fanno mute di silenzio ma là sotto ci scrivo il suono che fanno i baci nel nido delle fiabe e del raccoglimento. E questo è tutto questo scrivere una fiaba non ancora scritta che qualcuno mi ha regalato.
Id: 64981 Data: 15/01/2022 06:24:52
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Stallo
Stare anche se lei è il luogo dove vorresti andare ma da lei non si può restare restare è farla morire andare è non poter tornare.
Id: 64971 Data: 13/01/2022 12:55:33
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Preghiere
Io mi ricordo di preghiere singhiozzando non so se sono state ascoltate so che non sono state esaudite so anche che non potevano essere esaudite. Qualcuno, o nessuno ha ascoltato quelle parole parole come pietre pesanti, una sull' altra, fino a farne un muro e al di là finiva il tempo non c'era più tempo. Al di qua non c'è più tana o rifugio o sosta che dia quiete anche davanti al lago il vento accarezza rivelandoli volti e figure al di qua è vento che mi spettina i capelli non più una mano che li pettina. Le parole di oggi sono solo neve che cade e si scioglie piano nel lago e tra non molto rimarranno solo scintillii sull'acqua gelida.
Id: 64959 Data: 11/01/2022 11:37:59
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Rabbia
Forse ho capito questo fedele senso di non appartenenza a nulla che per stare in questo mondo ci vuole rabbia ma dì, tu ce l’hai un po’ di rabbia per me? A volte basta una coperta stesa sul tavolo della cucina che arriva fino a terra e sotto è tutta un’altra cosa bastava un po’ di luce della fosforescenza di una madonnina e tutto diventava un’altra cosa. O quel sentiero che dalla provinciale scendeva al lago nel buio della notte ma il remoto bimbo aveva una piccola torcia per essere indipendente e farsi amica la luce dev’essere lì che lui ha gettato armi e rabbia nelle acque fonde della notte scura dev’essere per quello che ora qui son senza voce. Ma dì, ce l’hai un po’ di rabbia per me? Io giro per tutti i sentieri a lago e forse mi riconoscono, non so ma non la trovo. C’è vento a volte, sì e frane, acqua fitta,
divieti e specchi infranti eppure non è rabbia.
Id: 64954 Data: 10/01/2022 11:20:11
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Scorda l’agosto ormai andato
Non ci sarà niente di migliore finchè non li avrai scordati quei giorni d’agosto e il sole che entrava dalle finestre chiuse la luce che illuminava il corpo e le sue mille pose niente sarà migliore finchè non li avrai scordati. Allora niente mancherà più in questo presente il domani sarà solo destino da risognare sognare giorni d’agosto e sole che entra dalle finestre chiuse su un corpo illuminato e sulle sue mille pose. A voi potrà sembrare che non li ho scordati ma non è vero, è solo che li ho reinventati. Se poi sapessi scrivere anche il quando il come e il dove sarebbe proprio adesso, come allora e qui. Ma non pensate che mi manca perchè l’ho scordata mancherà domani dopo che l’avrò risognata.
Id: 64951 Data: 09/01/2022 20:45:43
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Pelle di frontiera
Terra selvaggia pelle di frontiera casa, rifugio o tana della lupa pronta al balzo ma la tana è varco, verso l'inesplorato e l'antico bimbo questo era, esploratore. Terra selvaggia pelle di frontiera raggi di luna azzurra color della pace apre le gambe la lupa al sogno ma nel sogno è guerra guerra di respiri, e morsi e sorsi. Terra selvaggia pelle di frontiera frontiera d'altro mondo dove la lupa è amata anche questo sa l'antico bimbo segue con la mano il corpo e il pelo, come una carezza. Terra selvaggia pelle di frontiera e la carezza è vento che piega erba e rami e i rami ondeggiano al ritmo di un valzer altrettanto antico antico tanto quanto il suo profumo. Terra selvaggia pelle di frontiera e stelle sopra, che non han frontiera l'antico bimbo crede ancore nelle fiabe salta sulle stelle e passa la frontiera.
Otre la lupa è bimba sempre pronta al balzo e scintillii di stelle, profumi antichi, sogno e pizzi color ciclamino.
Id: 64941 Data: 08/01/2022 09:07:29
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Figure assenti (non di questo mondo)
Più la guardi è più svanisce nella sua bellezza non sono più seni o fianchi ma meravigliosa forma e più la guardo più ci svanisco dentro. Così siamo figure assenti da questo mondo figure vive dove non so.
Id: 64930 Data: 05/01/2022 20:25:28
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Crepuscolo
E' l'ora del sole che cade obliquo sulle cose luce che esalta i contorni allunga le ombre verso il buio fino a che ci svaniscono dentro. I dettagli più piccoli si fanno grandi le onde del lago come pieghe di pelle i monti scuriscono le valli come solchi tra i monti. E' solo il giorno che va verso la fine. Così fa quest'anno, che va verso la fine e si ringrazia per i dettagli. E così allo stesso modo fa la luce anche sul tuo corpo di donna la luce che cade obliqua dai riflettori che io piazzo per esaltare i contorni la luce che allunga le ombre e fa grandi i dettagli in cima alle colline scurisce il monte e la sua valle che però brilla come preziosa cosa e pieghe di pelle come onde fatte da un'invisibile mano accarezzante e però non è una fine e si ringrazia per i dettagli. Come dopo un giorno ne viene un altro dopo quest'anno ne verrà un altro che sia nuovo o solo una nuova variante non importa importa la luce che esalta i contorni e le ombre e sempre ringraziare per i dettagli belli o brutti nuovi o nuove varianti in mille diverse forme di cui una è il tuo corpo vero.
Id: 64899 Data: 31/12/2021 13:42:21
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Togliendo un po’ di dolore agli occhi
Sarà per questa miopia che sfuma un po' le cose che gli occhi dolgono per lo sforzo di vedere il fondo Sarà per questa miopia che la vista ondeggia. Sì, sarà per questo che quella vecchia foto muove i fianchi ondeggiano i seni sotto i vestiti. E attorno ombre doppie che non sai più la vera potrei inforcar gli occhiali per farla più chiara
ma
"Che bell'inganno sei anima mia che bello il mio tempo che bella compagnia".
Sono giorni di specchi adornati in cui anche i vestiti sfumano, togliendo un po' di dolore agli occhi.
Id: 64828 Data: 18/12/2021 11:11:24
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A misura di un’assenza
Alle spalle la città vivente e c'è una linea qui ai miei piedi lunga quanto non lo so ma a misura di un'assenza oltre l'acqua è pesante e fonda scura sotto la sua onda ma sempre quanto non lo so. Io seduto all' orlo dello sprofondo nel punto più in vista di questo mondo con una scatola per la meraviglia e poi cento perchè le rassomiglia per i seni scatole duecento per la schiena sui trecento per lo sprofondo son quattrocento per il clitoride non basta il vento le labbra poi son soglia di altro mondo. E qui il vento non sta mai fermo scende arioso dalla valle ma sai che ci ritornerà a misura di un'assenza lunga quanto non lo so almeno fino a quando ridiscenderà. Intanto busso a quella soglia d' anima nuda e nudo corpo immortale desiderio e soglia di un eterno sogno. Però sa del mio tormento che misura la sua assenza ed un po' se ne compiace.
Id: 64819 Data: 16/12/2021 11:21:08
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Credere
E' negli occhi dei bimbi quando una sera il campanello suona e fuori c'è una slitta. Non importa che sia un trattore mal camuffato nè che quello che sta percorrendo il vialetto sembra appena uscito da una dieta ferrea. Devi guardare gli occhi dei bimbi si vede tutto quello che hai perso quando hai smesso di credere alle cose eterne come, ad esempio, la Madre che però ancora ritorna solenne a ogni festa del cuore. Non importa quanto sia camuffata.
Id: 64801 Data: 13/12/2021 10:23:17
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Tra qui e l’orizzonte
Io è una vita che continuo a sbagliar strade la destinazione che qualcuno ha impostato sul navigatore è ancor lontana forse perchè vado in tutt'altra direzione che lui continua a dire di invertire. Ma c'è un punto, madre, tra qui e l'orizzonte un punto che attira tutte le attenzioni un punto dove so che mi ci potrei perdere e disperdere io vado, e vado e come in sogno non arrivo mai. È proprio poco prima del bosco che dà sulla radura ancor prima dei monti che mostrano il profilo all'orizzonte è un'immagine fissa e ferma ormai nella memoria, madre, un'immagine che non va più via ma che nemmeno arriva. Come un'immagine troppo ferma e fissa impressa nella memoria dei pixel di un televisore che poi si sovrappone ad altre disturbandone la visione. Così fa questa, madre, ma tu sola sai che sovrapponendosi rende il resto migliore. Tu che hai sempre scovato tutti i segreti miei tu che adesso sai la destinazione non del navigatore ma di tutto questo navigare.
Id: 64793 Data: 12/12/2021 09:57:40
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Indistinta
Creata dal silenzio e dalla voglia l'indistinta prende forma nella nebbia un gioco di luce e ombra d'un lampione una carezza d'aria a muovere le cime. E cresce, come cresce la malinconia dell' illusione la creatura nata nella nebbia che respiro e che così respira in me nata dalla gioia, come fa un'idea una melodia, un accordo, un suono ma è un altro assolo senza base tra la terra e il cielo e fa nostalgia. Eppure aspetto saempre uno spiraglio una botola segreta e dorata una finestra oltre la nebbia dove sta lei grigia silenziosa e addormentata per riportarla qui radiosa e colorata.
Id: 64772 Data: 09/12/2021 12:03:04
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Luoghi d’energia inesplorata
Sopra, un gran cielo chiaro e in volo alto uccelli dalle lunghe ali erano i primissimi giorni che non ricordo, eppure c'ero. Sotto, un grande buio scavava l'albero a mo' di vulva dentro il buio la vergine oscura l'abitante dei tronchi l'invisibile se non nei sogni manteneva l'albero rigoglioso. Ma la ferita nel legno è ancora tormento e supplizio entrarci affatica le notti e rende stanchi. E lei lo sa, forse le basta. Ma un giorno andrò al bosco quello solito, quello degli alberi capovolti, radici al cielo quello dei tronchi gravidi di muschio, quello con un lago in mezzo e il capanno delle margherite e lei tra le margherite. Proprio quello delle mete di tanto vagabondare. Ecco, un giorno andrò a quel bosco ma niente sembrerà uguale il cielo sarà chiaro e in volo alto uccelli dalle lunghe ali ricorderò i primissimi giorni svolterò sì al solito sentiero seguendo i canti dei pettirossi ma stavolta apparirà, sul sentiero, visibile e vestita color d'amore. Saremo uno, attorno all'altro la ferita nel legno non più tormento nè supplizio entrarci sarà rigenerante gioia.
Id: 64738 Data: 02/12/2021 10:19:09
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Pensier goduto
Pensata come statua, immobile e dorata pensata come femmina, di nuda e selvaggia bellezza vestita pensata sposa e amante come la donna ama pensata desiderio puro, oliata e profumata pensata come un fruscio che passa, fruscio di seta rossa. pensata cosa morbida, nell'ombra calda della stanza pensata molte volte impudica e birichina pensata desiderante quanto desiderata pensata nell'amore intenta, vivace e audace pensata eco di quell'amore e voce pensata con ardore, come il più bell'amore e con ardor goduta più di un amor goduto.
Id: 64715 Data: 29/11/2021 09:22:13
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Ardore
Vibriamo nell'ardore
come armonica di corda ne resta nell'aria il suono se sfiori leggero la corda con un un dito così niente brucia nell'ardore se ne sfiori senza toccarlo il fuoco. E' come il rosso che incendia il cielo all'orizzonte la mattina e annuncia il sole così come una donna in rosso che si muove sinuosa sui suoi giacigli bianchi annuncia qualcosa d'invisibile, la punta che ti può trafiggere e non trafigge se la sfiori. Vibra di una vibrazione invisibile e sconosciuta, l'ardore che arriva da quando si respirava senza respiro da quando non si conosceva ancora la donna o il sole. E se è una vibrazione ha un suono, l'ardore ma non lo puoi più o ancora udire devi tornare a respirare senza respiro.
Id: 64714 Data: 29/11/2021 07:42:54
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Ascolto
Stavolta si dovrà voltare là dove il tempo s'è fermato si dovrà voltare non passerò davanti al suo mantello di biancazzurro verniciato per farlo più bello nè mi ci nasconderò più come in un rifugio. Starò in piedi al centro del sagrato e stavolta si dovrà voltare voltarsi verso le finestre a cui mostra la schiena. In piedi al centro del sagrato nemmeno una coperta a far da rifugio nemmeno se la metti su un tavolo e ti ci metti sotto con lei fosforescente tra le ginocchia nello spazio privato tra le braccia dove nessuno può entrare. Lo so che non succederà e non si volterà è già accadutto che a pregarla non sia successo nulla ma io vorrei ancora la mia scatola di doni per Natale e se si voltasse si vedrebbe che non ce l'ha. Così uscirò da quei cancelli aperti e più non tornerò che tanto non è lì sotto a quel mantello più che voltarsi lei per vedermi e per farsi sentire dovrei voltarmi io per riuscire ad ascoltare e vedere che ho già la mia scatola di doni per Natale.
Id: 64699 Data: 27/11/2021 10:55:22
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in volo
Quei due nella stanza se ne stavano in silenzio la stanza stava in riva al lago c’è un salice sulla riva amico dei cigni. i rami scendono nell'acqua e i cigni si fanno accarezzare. Seduti là sotto quei due stavano alla stanza come il salice alla sera il lago silenzioso e calmo, fino all'altra sponda. C’è però improvviso un volo di cigni partono e s'alzano e battono lente le ali virano, uno a destra, uno a sinistra, sorvolano l'altra sponda per un lungo solitario giro e tornano ammarando nello stesso punto, insieme. Quei due nella stanza stavano in silenzio come il salice nella sera.
Guarda quei due, dicono i ragazzi che passano non si baciano, non si toccano,non si parlano. E dicendolo nemmeno se ne accorgono che quei due sono in volo coi cigni.
Id: 64686 Data: 25/11/2021 10:09:35
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L’altro me che ha sete e fame
Come sempre parto, cercando qualche nuovo posto e come sempre ci vado ben provvisto batterie cariche, non si sa mai che il posto meriti una foto un po’ d’acqua e cibo per l’altro me che ha fame. Copriti bene, dice lui, non fare lo sborone non c’hai l’età e neanche un fisico da leone perdersi in un panorama non aiuta ma la nebbia sopra il lago, dico, va goduta. Lui mi conosce, sa che scordo anche l’ombrello quando piove come se non piovesse mai in quel posto altrove. Poi è sempre lui che mi fa tornare che oltre alla fame ha anche un corpo da guardare dice con aria compiaciuta che anche lei vuol essere goduta. Finora gli ho dato sempre ascolto senza di lui non sopravviverei poi molto.
Id: 64664 Data: 21/11/2021 15:49:13
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Gioia
Schiuse le porte della fantasia le coscie aperte come cancelli del paradiso il sesso un nido caldo e niente a far da sfondo come a dire che lei era tutto ciò che c'èra al mondo. Io ero proprio lì davanti ad osservare barca in balia della sua anima d'acqua e vento e quando le sue mani iniziarono a giocare io in quell'anima in tempesta iniziai lentamente a naufragare. Non c'era isola dove potersi rifugiare lei l'unica dimora da abitare l'acqua e il vento riempirono lo sfondo il mondo sempre più lontano il soffio e i gemiti del vento l'unico suono. Io proprio lì davanti avrei voluto non finisse mai quella tempesta perchè cos'è la gioia se non questa eppur finì, come finisce ogni tempesta resta un'immagine, senza sfondo, nella testa.
Id: 64629 Data: 16/11/2021 14:05:32
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Sguardo
L'ultimo avvistamento fu in un luogo da dove non si può fuggire l'ultimo sguardo scendeva spavaldo su quel luogo come un desiderio misurando seni e fianchi e cavità. Poi con un oplà e una giravolta è uscita a destra dello schermo hai voglia a credere che sia ancora lì lì è rimasto lo sguardo che non può più fuggire a sollevare un po' le vesti per vederle il culo. In verità lo sguardo aspetta e inventa quel che in segretezza spera e che da sinistra riappaia roteando quella vera. Intanto confonde luoghi e letti e città lo sguardo che inganna il tempo e la verità.
Id: 64585 Data: 10/11/2021 14:29:14
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Nuda
Dice guarda, la posa e nudo è l'obiettivo che gira attorno ma più nudo lo sguardo che segue il giro e forse è gioco, forse gioia ma scatta e balza a terra e s'alza la lupa che non mi lascia mai. La luce sorge alle sue spalle e mostra la forma scura e un vuoto sacro di luce. E' un improvviso il clic sullo stop poi il buio.
Id: 64577 Data: 09/11/2021 14:16:18
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Parole
Forse bisogna scordare le immagini che fanno le parole nella testa così che se dico mela non si veda Eva e se dico Eva, il serpente. Ma non si può e così Tempo è un fiume che corre veloce in superfice e lento nel profondo e nel profondo stanno le parole amate, e i nomi, il suo è pelle e soglia di oscurità profonde. Intanto la sua immagine scorre sulla superfice, distorta dalle onde tremolante e vacillante, come su malferme gambe e quasi trasparente ma è solo un riflesso, un vestito del tempo, che viene dal profondo un'immagine fatta dal suo nome nella testa guardarla è vertigine del profondo.
Id: 64576 Data: 09/11/2021 09:21:13
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Non sono più lì
Quante volte ho scritto dei pendii che salgono ai prati dei narcisi, e più su alle colme del profumo del sole sullo zafferano alpino. Dell' albero rifugio al limitare del bosco, dei suoni di un' armonica nell' aria leggera. Ma non sono più lì. Il mondo allora era un pezzetto di cielo dove un falchetto disegnava le sue traiettorie e poi si gettava a piombo sul lago per il brillio di un dorso d'agone, e io stavo sotto a guardare. Ma non sono più lì. La casa sapeva di legna e caldo buono, nel mondo c'erano giardini segreti e farfalle tante, e bruchipalla sotto ogni sasso. Ma non sono più lì. Quando ero lì non pensavo di scriverne, mi bastava viverle, il sogno era il risveglio con nelle orecchie un canto e una voce. Ma non sono più lì.
Però, non so se sia questione d' età o maturità che non ho ma a me piace anche qui e l' amore adulto, i seni di una donna, i fianchi, gli inguini coperti da mutandine minuscole e i seni enormi, e percorrerli col pensiero e con le mani. Adagiarmi al loro calore, tra bianche lenzuola. Mi piace questo quotidiano amore.
Ma non sono più lì. E un po' mi manca salire ai prati dei narcisi senza fatica.
Id: 64550 Data: 06/11/2021 10:08:01
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Questo è
Dicono che l’ amore sia uno scorrere veloce del sangue nelle vene, questo suo riempire capillari e corpi cavernosi. Ma non credo che questo basti. Allora forse è questo pensarti sempre, questo vederti, in ogni luogo dove non sei, anche senza cercarti. Oppure questo accostarti il passo di nascosto, questo ostinato portare nelle tasche quello che non sei. Ma neanche questo credo che basti. Poi un giorno ho sognato un luogo dove non c’eri neanche cercandonelle nuvole un segno. Le tasche vuote, la paura forte, non c’ erano strade che ripartivano da quel luogo, non c'era nemmeno nessun altro luogo dove andare, in quel luogo senza te non c’era nient’ altro. Neanche gli angeli ad ascoltare o suggerire. Il mondo finiva lì senza di te. Questo è.
Id: 64549 Data: 06/11/2021 10:06:33
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Madri
Le braccia delle madri hanno mani dolci quando accarezzano sono leggere come petali di margherita mossi dal vento. Le madri stesse sono margherite in un campo di margherite e non dicono mai che quel vento le spaura un poco camuffandolo con un cos'è mai tutto questo vento. E poi sono state rose. I figli invece sono girasoli rivolti a una sola margherita inconfondibile nel campo. Non credono che quel vento se le sia portate via sentono ancora le loro mani dolci e leggere, come un vento tra i capelli. E ricordano le rose, nei giorni che le rose mancano.
immagine Segantini. foto mia.
Id: 64511 Data: 01/11/2021 22:36:44
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Il respiro delle nuvole
Sono salito ai piani alti, in un giorno di quasi novembre la statale saliva ripida e gli alberi intorno avevano tutti i colori dell'arcobaleno e più. Poi scese una nuvola, a ricoprire il bosco e mangiarsi i colori restò solo una luce bianca di fiaba che avvolgeva tutte le cose su ai piani ho messo l'auto in elettrico silenzioso così che il suo scivolare nell'aria sembrasse quasi il respiro delle nuvole. Mi sono fermato al limitare di un bosco in un posto che sembrava abitato da cose mai vissute cose svanite da dove non sono mai esistite è lì che abita lei dove finisce il visibile nascosta dentro il fogliame del bosco appoggiata al legno di qualche tronco perchè non solo quel che vedi c'è. Lei è lì e la senti e non con gli occhi vedi la senti nell' aria umida che respira forse è qui di fronte forse alle spalle o forse ovunque nella luce che abbassa il cielo a terra e che ti avvolge. Poi entra dritta fino a un posto che non sai che sembrava non fossi io a guardare tutte quelle cose entra e pesa sul cuore quasi fosse un dolore ma lascia una voglia di averne ancora e altri ancora. Puoi chiamarla magia o soltanto nostalgia. però c'era sempre un soffio d'invisibile che dava voce agli alberi lei che diceva al suo bambino freddoloso di non aver paura potevo riconoscerla, da un'incrinazione di voce da una parola detta a caso come se ricordassi che erano per me. A volte anche gli angeli abitano le nuvole insieme a me, e mi danno la mano.
Id: 64503 Data: 01/11/2021 12:29:07
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Era solo un sogno
Ho fatto un sogno, credo.
Credo perchè ora non so più se stavo dormendo. Lei era qui, la vedevo bene nella stanza buia fatta di minuscoli pixel illuminati dalla luce lunare che filtrava tra le tende. Bella come è bella lei ma pareva lamentarsi, e risuonava nell' aria un rimprovero. Sarà che le ho appena portato un vaso di ciclamini quelli belli grossi, di serra, colorati, di un bel colore finto rosso pomodoro.
Pareva lamentarsi, vieni e portami i nostri, pareva dicesse, qui dove sto davvero, portami quelli di un violetto tenue, e portameli nei cestini di rami che mi costruivi da fanciullo, con la terra coperta di muschio lo so che sai dove crescono.
Ma io dicevo non posso, ho ancora cascate da vedere, coi vestiti umidi d' acqua sospesa, e devo vedere gli arcobaleni che quell' acqua crea. Devo vedere il lago brillare al sole e deformare il profilo dei monti. Devo suonare anche, presto. Devo sentire ancora le vibrazioni attraversarmi il petto e il cuore battere a tempo, in gola.
E poi tra un pò là dove crescono i ciclamini farà neve tra gli alberi, devo andare a sentirla sciogliersi tra le mani, mentre punge le dita, sentire l' aria fredda sulla faccia e vedere le corteccie delle betulle sfogliarsi. Devo far vedere tutto questo ai nipotini. Ma non manca molto, ci andremo insieme poi ai ciclamini vedrai, e anche più su, oltre la colma, fino ai narcisi, dove suona un' armonica.
Pareva calmarsi al pensiero dei nipotini, io invece ora so che le manco.
Id: 64463 Data: 28/10/2021 11:58:24
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Due gocce di stupore
Esce la sera con la sua scatola di colori smalti, rossetti e ombretti per fare l'anima arcobalena poi con due gocce di stupore si dimentica di sè ed in quel sè ci sei compreso te. Io resto in attesa che appaia come belva dal buio per entrare in qualche sogno Un sogno dolce ma di così spalancata ferocia, e lacerante bellezza. ma lei si aggrappa e appende a qualche stella con le corde strette del mio desiderio io ancora resto a guardarla roteare come un astro e a inventarne i movimenti. La lascio dondolare su nel cielo legata ai pensieri miei così vicina che si può toccare le stelle forse sono led e il bagliore è fumo. Il corpo suo è il pensiero mio lo slego e lancio su, nel cielo come un lampo a illuminare poi si spegne e muore ma non lo fa mai davvero muore di una piccola morte momentanea.
Id: 64461 Data: 28/10/2021 11:37:21
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Drop life
Si svegliava un pò irritato la mattina, per la fame, trovava subito dove far colazione lo riconosceva dall' odore. E' così che si calmava, poi apriva gli occhi, e lasciava che il mattino ci entrasse dentro, chiaro e limpido, assieme al viso di lei. Non c' era tempo o luogo, lei era il tempo e tutto quel che c' era, credeva che sarebbe stato così per sempre. Il mondo poi si allargò arrivando davanti al lago quando col sole sulla pelle si lasciava addormentare dal suono delle onde, c' era tanta gente intorno, e risa di bambino, e c' era sempre lei, il mondo era sempre bello. Il tempo arrivò dopo, aspettando babbo tornare dal lavoro, babbo era un uomo buono, tornava sempre con qualcosa, tipo una macchina perforatrice per fare i coriandoli riempire i sacchettini, che domani è festa, o anche solamente una piccola trottola. Ecco, lui voleva fare proprio l' elettricista come babbo magari prendere un treno la mattina e andare al lavoro che il lavoro doveva essere un posto bellissimo se babbo tornava sempre con qualche meraviglia. Anche il Don era buono, e i maestri, e i professori poi... ma lui voleva sempre fare l' elettricista.
E allora chi erano quegli uomini che venivano la notte con le mani in tasca a portar spavento Chi era che veniva a farlo nascondere sotto le coperte? E se trovava un pò' di pace, tra gli alberi, alla madonnina, chi era che poi veniva a prenderlo? a ricordargli che la pace non esiste.
Divenne davvero poi un elettricista e non riusciva a voler male agli uomini ma il tempo s' è fermato sotto quella madonnina e non lo diventerà mai. Apre ancora gli occhi la mattina e lascia che il mattino ci entri dentro, chiaro e limpido anche se vede il mondo un po' meno bello
Id: 64425 Data: 24/10/2021 11:49:00
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Bisbigli
Ma è bosco silenzioso o ombra quello che s'intravede dove convergono i sentieri e labbra di carne o profilo di roccia quello che lo sguardo attrae? Però come sono belle le cose pensate che tornano, in sogno e nel sogno il bosco allunga i rami, come mani apre le labbra e bisbiglia o sospira.
Id: 64419 Data: 23/10/2021 23:37:47
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Fiori di buio
Vorrei scrivere di questa finestra aperta su un angolo di cielo abitato dalla luna e degli orli degli alberi disegnati dalla sua luce. e dei fiori nascosti nel buio oltre la rete di ristrutturazioni o d'illusioni. E' questa un'ora in cui nessuno passa un'ora muta, e quieta che ci si può dormire e anche sognare ma io sto qui sveglio a guardare le nuvole che viaggiano e ad ascoltare l'aria che si allunga tra le foglie e le fa sospirare. A guardare e ad ascoltare e ad aspettare il momento in cui la luce della luna rivelerà i fiori. E se anche poi non succedesse lo so che sono lì come io sono qui.
Id: 64395 Data: 21/10/2021 00:50:26
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La grotta del sogno
Forse m'ha visto seduto ai bordi della fontana del mio giardino segreto poche cose nelle tasche dei calzoncini qualche tappo di gazzosa e gusci di noce pieni di cera ma con la vela per navigare. Forse era nascosta in una grotta segreta nell' angolo più buio deve avermi guardato bene quando stavo fermo fermo e la tartaruga veniva a toccarmi le dita. E non so cos'abbia visto per decidere di seguirmi lungo il sentiero e riempirmi le tasche d'altre meraviglie anche ora che di sentieri ne ho percorsi tanti e sono vecchio e stanco come credo lei anche se sembra che lei non invecchi mai. La chiamo ancora la mia fata quella che faceva filtrare la luce tra le foglie quella che quando pioveva mi trovava ripari e nei ripari trovavo sempre qualche meraviglia più di quando splendeva il sole. Ancora è vento che gonfia quella vela e soffia e fa danzare le foglie ancora nelle tasche ho le sue meraviglie ancora sta nella sua grotta del sogno le dita come bacchette magiche vibranti immerse nel profumo dolce della sua grotta che ora vedo dai bordi frastagliati e spigolosi profumo che ancora arriva forte fino a qui. Io mi riposo nelle sue meraviglie così che qui non fa mai troppo freddo e non si piange mai troppo questo è il suo dono.
Id: 64359 Data: 18/10/2021 09:54:17
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Ridenti luoghi
Ci sono paesi che cambiano da un giorno all' altro prima ridenti, pieni di sole e colore si specchiano vanitosi nel lago profumati di fiori belli come un dipinto di sposa del lago. Poi si fanno ridenti si specchiano ancora vanitosi nel lago profumati di fiori belli come un dipinto di sposa del lago pieni di sole e colore e fantasmi. La sposa riflessa nell'acqua argentata.
Id: 64324 Data: 14/10/2021 10:20:44
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Pensieri post-mezzanotte con bollicine alla menta e sambuco
E infilaglielo un asfodelo ogni tanto cazzo, mentre scrivi, che fa sempre odiens, e poi piace, l' asfodelo piace, altro che margheritine di bosco o ciclamini, quella è roba da sfigati, poveri cristi, a chi cazzo vuoi che interessi un ciclamino? Mettici anche un bel lampone, anzi due, proprio sulla punta dei seni e una spalancata orchidea tra le cosce, da cui bere a gargamella e dissetarsi o era garganella? insomma a canna, muovendo un po' la lingua per rinfrescarsela un po' e aumentare il dissetante piacere. Qualche parolaccia tra le righe non guasta.
Ma forse è meglio ordinarsi una bella pizza ai peperoni e tutte quelle altre verdurine, come si chiama? ah ecco, vegetariana, quella che.. e infilaci anche una zucchina. E poi te la porta quella pony pizzaiola che te la consegna con le mani a giumella, che è così amorevole.
La menta e il sambuco vanno nella gazzosa, che a me non piace la birra in bicchiere alto la cannuccia è ammessa nell' orchidea tassativo No! i lamponi vanno sulla panna del dolce.
Certo non favorirà il sonno, e farà pesanti i sogni, e nei sogni pesanti seni e lamponi, e panna.. e la stessa spalancata orchidea in fiamme, bruciante di calore e passione. Ma che bruci rapida e veloce, in un attimo fuggente, per sempre. O almeno fino a quando dura il sempre.
Id: 64310 Data: 12/10/2021 11:18:06
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Pillola magica
Partire per una qualsiasi sorgente o quelle pozze alpine fonde e scure con in tasca la forza per arrivarci e la speranza non importa l'abito verde d'erba o bianco di neve il sentiero è sconosciuto e trovarla è accadimento sarebbe un bere a togliersi la sete. Partire per quella pozza fonda e scura senza più la forza per arrivarci con in tasca quella pilloletta che te la dona e magari la mappa del navigatore toglie l'accadimento toglie la magia. sarebbe un bere che non disseta.
Id: 64282 Data: 10/10/2021 11:27:19
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In-canto
Del freddo fuori ormai non le importa più affonda dentro il sogno umido e vaporoso le mani danzanti al ritmo del respiro e il ritmo cresce e cresce vertiginoso. Le dita scorrono come su una chitarra sulle corde basse e ruvide guardarla accende l'anima d'incanto lei lo sa e s' accorda sul mio respiro. Poi lo spartito volge verso il finale ad occhi chiusi lei ascolta le sue note scivolando lungo scale armoniche gode di quell'armonia che sento anch'io. Il finale poi è sempre travolgente sparisce per un attimo da questo mondo poi piano il respiro torna lento resta però che c'è stato incanto.
Id: 64276 Data: 09/10/2021 11:22:39
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Cam girl
Parte silenziosamente così non c'è nemmeno il motorino d' accensione poi imbocchi una strada familiare tutti i pensieri nel taschino e all' autoradio, un sottofondo Io sono un gigolò -e intanto penso a lei- soltanto un gigolò -e penso sempre ancora a lei- sotto questa pioggia sottile.
Perchè lei è una cam girl si muove sinuosa erotica e maliziosa nel mondo che ha inventato per te. E' come piace a te proprio perchè l' hai scelta te nella vetrina delle anteprime. Ha l' età che vuoi ti mostra quel che vuoi i vestiti sparsi sopra il letto accende la tua voglia anche se non ne ha voglia ma questo non lo vedi. Perchè lei è una cam girl con tutti i suoi problemi e pure quelli non li vedi vedi i seni affascinanti e allo specchio natiche possenti che muove con maestria nel palcoscenico allestito basta che muova un dito e il desiderio è un lampo vibrante in centrocampo il resto è fuoricampo.
Poi vorrai veder di più sapere i sogni che lei fa e magari quello che ha nel cuore lei non risponderà sola tornerà e il sistema scriverà
---**CAM CHIUSA**..
Id: 64265 Data: 08/10/2021 09:52:12
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Bugie
Sarà che credo pure alle bugie che mi racconto dentro al sogno quando la vedo velata o senza veli in pose che ho inventato io e credo di esser lì anch'io a godere insieme dei suoi giochi. E' così che poi nascono i colori l'azzurro di quel vestitino antico il rosa tenue dei ciclamini il giallo del sole per il suo calore. Sarà che credo pure alle bugie che mi racconto dentro al sogno quando poi cadono i colori sui suoi letti bianchi quando le accarezzo il corpo nudo senza che mai mi stanchi. E' il sogno che io so che sogno ma in quella sostanza vorrei penetrare entrare nello spiraglio che si apre quando si capovolge il sogno dove entra l'unicorno rosso o le sue dita.
Id: 64210 Data: 03/10/2021 11:39:45
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Una donna in riva al lago
C' è una donna in riva al lago seduta agli scalini non è amore nè dolore che l' han portata lì. E non è gioia nè rimpianto nemmeno nostalgia o pianto che la puoi veder soltanto quando lei sogna di essere lì. C' è una donna in riva al lago dietro a un velo di foschia ha una corda tra le mani e non ti lascia andar via. C'è una donna in riva al lago e non si vedono le mani che è una corda troppo lunga che la separa dai suoi sogni.
Così nessuno vede dov'è che inizia il sogno e nessuno se ne accorge che lì davvero non cè. Forse è in un letto freddo d' ospedale forse in un letto caldo d' amore o molto più semplicemente in un luogo che non c'è. Così la puoi vedere soltanto quando sogni di essere lì e lì davvero non ci sei e forse nemmeno lei.
Un giorno troverò quel luogo dove lei si specchia in sogno e se poi non sarà un lago che sia futuro o sia passato basta che lei sia lì. Lì dove sparge i suoi colori il giallo il bianco il verde i fiori e cavalca il suo unicorno lì dove non muore mai.
Id: 64191 Data: 01/10/2021 09:13:47
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Erranti
Le vedi, le anime fuggiasche camminano, come me, per vie antiche guardano le vetrine si guardano nelle vetrine e quel che vedono non è quel che guardano. Li ritrovi poi a passeggiare sulle rive guardano verso le nuvole là in fondo e non le vedono cercando sempre chissà cosa dietro. Sembrano fiumi partiti dalle loro stanze lontane trascinando detriti e mai arrivati alla foce che se ci arrivassero sognerebbero stanze lontane e un po' di silenzio. Le vedi bene è come non fossero di questo mondo e il mondo non le vede.
Id: 64170 Data: 29/09/2021 12:20:43
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Cose vive
Vivono di sguardi le cose e a volte piangono, a volte ridono a volte sono solo di sogno. Ma il prato fiorito dei narcisi così ridente o la spiaggia sabbiosa di Cattolica con le sue vongole affioranti al mattino e i granchietti in caccia quelli restano impressionati in qualche angolo dell'animo, e non se ne dolgono anzi si fanno eterni come eterna è la bellezza delle cose andate. Da quell'angolo l'anima si lancia e sale fino ai prati o si stende al sole di Cattolica e riguarda riflesse le cose come vive.
Id: 64105 Data: 21/09/2021 21:51:28
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Le cose sognate
E' che a settembre la nebbia sale lenta dal lago a una certa ora nei giorni senza sole e senza lei sembra sciogliere i profili dele cose e il pensiero si fa liquido d'acqua a volte calmo come lei a volte cascata altissima o fiume impetuoso bianco e spumeggiante che si getta in quel pozzo nero che è il lago di notte. E' l'ora in cui appaiono le cose sognate le cose pensate, in forme invisibili di pensiero che si spandono come ricordi sull'acqua scura liquide ma allo stesso tempo così vere. Ma da sempre i bimbi giocano alle rive li puoi vedere anche nelle notti più buie e stai certo arriveranno, con le loro madri appena sorge il sole. Deve solo passare la notte quando la nuova luce separerà le cime dal cielo come lama di luce frastagliata e ricostruirà i profili solidi.
Id: 64086 Data: 20/09/2021 13:19:13
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Eterno andare
Forse sono i luoghi la prova dell'eterno andare delle anime i luoghi dove sei stato felice senza esserci mai stato. Devi andare solo per quelle strade per trovare un attimo di quell'eternità che sia un'ombra o un raggio di sole un angolo a cui svoltare dove hai svoltato già. Forse invece son le persone che han percorso quelle strade insieme a te la prova che non avrai altra madre oltre quella sognata.
Id: 64084 Data: 20/09/2021 09:51:27
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Lampi
Ieri sera era un cielo pieno di lampi e luci vivide tra nuvole scure rivelanti le curve dei seni o i fianchi l'altra ancora la tua mano (o forse era la mia?) piena di profonde carezze. Ogni sera ci sei tu l' ombra che accarezzo (o si accarezza?) l'ombra che illumino con veloci lampi l'ombra che vedo nuda e bianca e senza volto. E' un'offerta d'incanto non promessa futura ma presenza quotidiana che incendia l' anima e il corpo dammi ancora la Tua mano come fosse un lago calmo che ogni fuoco spegne. Poi potrò andare ai sogni per rivederti ancora e ancora senza nuvole scure.
Id: 64076 Data: 19/09/2021 12:24:56
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Everywhere
C'è un foro qui ovunque io vada se ne scorgono appena i contorni quando l'aria vibra di inudibili suoni e invisibili onde forse è da lì che sei passata. E non so se è un foro nello spazio e sei così lontana o nel tempo e sei così lontana.
Id: 64073 Data: 19/09/2021 10:12:48
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Una settimana al mare
Non da solo, e non son bastate mille lire certo che il mare è di una vastità tremenda così come il cielo sopra di lui l'orizzonte sembra così irraggiungibile come se oltre non si possa continuare senza sprofondare in una vertigine di vuoto. Tutt'altra cosa il lago. Stavo con l'acqua alle ginocchia che al mare puoi camminare metri e metri e l' acqua non sale guardavo i nipotini al bagno divertirsi sotto il sole ormai non han bisogno d'essere sorretti ma d'attenzione sì. Dammi la mano dico, e lei la prende ancora poi dice "seguimi!" che niente la spaventa se ci sono io arriveremo fino alla piazza dove c'è giostra e musica stasera c'è un concorso di giovani cantautori seduta sull'avambraccio per vedere oltre la folla reclina la testa sulla mia spalla che la sera si fa scura la musica ci fa dondolare. Infila due ditina in bocca, le solite l'indice e il mignolo alzati ad accarezzarsi le guancie e il naso non sei un po' grande chiedo si lo so, dice ma mi tranquillizza. Proprio come il lago che la sera sembra che si addormenti e ci trovi sempre un angolo rifugio mentre le onde lente dondolano e dondolano così sta aggrappata a me mentre dondoliamo sulla musica.
Id: 64062 Data: 18/09/2021 11:27:43
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Il canto del cigno
Ecco il giglio bianconuvola che si fa cigno sotto il vento forse esegue il suo canto che domani si va.
Con il petto respirante d’allodola un po’ gigante che si fa lupa pronta al balzo se il vento soffia di un po'più.
E poi il soffio che la giravolta e la sparpaglia capovolta poi un aereo l’attraversa e lascia un pizzo bianco lassù.
Resta un sesso frastagliato bianca vela di nuvola nello spazio delimitato dai gialli e dai blu
Poi al solito m’appisolo ed è così che finisce il sogno che domani si va.
Id: 64036 Data: 15/09/2021 15:06:36
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Luna settembrina
Strano pensarmi dentro al corpo di lei a passeggiare in riva al lago magari in una di queste fresche sere di settembre che io son di dicembre. Io sospeso dentro un lago caldo e scuro mentre la luna canta una canzone antica quando niente ancora era mio se non forse il suono delle onde e il canto e quel canto ha la sua voce. Così questa luna d’oggi riflessa nelle onde che vedo ancora con gli occhi di lei ancora canta la solita canzone e ancora ha la stessa voce anche se non ne ricordo il suono.
Id: 63922 Data: 03/09/2021 10:43:17
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Passando
Forse scrivo per mettere una spunta ai giorni andati compresi quelli di cui non ho memoria e che però so pieni di musica e colori forse invece per sognare quelli futuri mentre l'oggi passa furibondo come passa agosto con il suo calore mentre si entra nell'autunno con il suo colore. Scrivo di fonti e di cascate torrenti che scendono veloci al lago lei alle fonti e nuda sotto le cascate somiglia a quei torrenti impetuosi negli occhi ancora il verde delle foglie che si faranno presto di mille colori. Non è con gli occhi che già vedo quei colori come non è con gli occhi che già vedo lei cadranno poi le foglie, questo è sicuro, e resteranno nudi gli alberi di lei nessuna sicurezza ma io la vedo già. E gira, gira lenta e scalza nella nudità come girano le foglie mentre cadono giù gira, gira lenta e scalza come nel vuoto di una cornice ecco, s'inchina, salta, poi non si vede più.
Id: 63911 Data: 01/09/2021 14:09:46
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Lampo
Se s' addormentasse un giorno, l' amore all' improvviso, come lampo veloce che passa senza tuono se la smettesse di rompermi i coglioni la mattina presto appena apre gli occhi che magari ho russato un po' troppo, o troppo mi sono rigirato. Se la smettesse di dirmi di non fare quello che non ho neanche detto che vorrei fare che ormai m' indovina i giorni e li scombina. Se smettesse poi di fregarmi il bagno la mattina e di lasciarmi fuori col bicchiere del caffè in mano. Ecco, se s' addormentasse all'improvviso mi trovereste lì, nel bagno finalmente mio, con il bicchiere in mano a chiedermi che cazzo ci faccio adesso con il caffè, e ad aspettare il tuono.
Id: 63907 Data: 01/09/2021 10:59:23
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C’è qualcosa
C'è qualcosa lungo le vie della città vecchia qualcosa che si avverte mentre le percorro verso il lago nelle finestre, nei riflessi delle vetrine e una volta arrivato davanti al lago persino nella luce del sole. Aspetto sempre che le ombre cambino posizione col calare della luce, prima di fare ritorno e sempre c'è qualcosa. E' qualcosa come una nudità di suono si avverte nelle prime luci tremolanti nell'acqua luci dei paesini lontani sulla costa si avverte anche ad occhi chiusi. C'è qualcosa che manca. Silenziosa come me.
Oltre le porte del sogno stavamo a guardare il lago dall'alto e una scala scendeva verso il ponte giù in fondo e l'ho presa, solo, ma una volta al ponte milioni di altre scale ripartivano per risalire le ho percorse tutte nessuna che riportasse dov'era lei ogni volta un nuovo luogo, nuovi paesaggi con sempre qualcosa che manca. E il luogo originario irraggiungibile nella memoria.
Id: 63881 Data: 28/08/2021 11:01:39
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Mille pose
Quale mano l'ha dipinta così bella non lo so le tele son le pareti di questa stanza stanza dove il bacio di lei non ha mai fine cornici non ce n'è perchè non ha confine. Forse quella mano è proprio la mia o almeno di sicuro è quella che la cancella e quando le pareti sono vuote è solo andata a farsi bella a pettinarsi un po', a sistemarsi la vestaglia. Di sicuro è quella che la ridisegna ancor più bella seguendo forme e curve fin quando questa stanza come un corpo senza più abito si fa casa e io lì ci abito. Riuscissi a darle anche le movenze non sono poi così tanto bravo quelle arrivano poi col sogno.
Id: 63863 Data: 24/08/2021 09:42:25
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Nuovi sogni già sognati
Nei sogni ti ricopro il corpo con quell'olio del desiderio, ben profumato che ti fa lucida e brillante con passaggi di mano sempre più arditi nelle più recondite pieghe. Oppure con dolce miele da mangiare per poi passarci la bocca e sentirti sospirare come in un sogno già sognato una vita fa mentre il corpo assume pose conosciute e s'apre come un fiore pose già viste in altre età. Ma il sogno all'improvviso apre le braccia nudo e coi seni belli non più ombra del mio sogno ma come cosa vera e ha più colori di quanti ne possa immaginare e nuove pose mai sognate nuovi sogni da sognare anche in questa vita qua o forse ho scordato che li ho sognati già.
Id: 63818 Data: 18/08/2021 10:22:56
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Questa non è magia
Si inizia schiarendo un poco, dal basso come luce di sole nascente all'alba luce che sale a rischiarare il cielo. Poi si estraggono i dettagli, con un pò di contrasto si cancellano i rumori d' immagine che disturbano i contorni frastagliati dell' intuita forma anche un po' di colore, sulle labbra, non guasta. Quello che appare, strappato al buio, non è magia è meraviglia la bella e non più intuita forma quella vera.
Id: 63780 Data: 12/08/2021 11:57:53
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Si sta
Si sta, come albero tra gli alberi davanti al bosco ascoltando rumori e bisbigli del vento il corpo come rinfrescato dal buio tra gli alberi. Si sta come sasso levigato davanti al fiume sentendo il cammino dell' acqua il corpo percorso dalla corrente. Si sta sul cammino alpino, come roccia aguzza percorso dal vento e scaldato dal sole il corpo pieno di terra tra le rughe dove nascono stelle alpine e ciclamini. Si sta, come un dolore davanti alla donna immaginata sentendone il profumo e il calore del corpo nudo percorso di erotica curiosità e svelati velamenti. Si sta, su questa poltroncina, come albero tra gli alberi come sasso levigato come roccia aguzza come un dolore. Si sta, coi limiti del corpo di fronte alle più alte irraggiungibili vette come si sta senza limiti nelle fantasie e sempre come uno sguardo di sguincio che ci osserva e non giudica.
Id: 63779 Data: 12/08/2021 09:49:49
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Nel sangue accesa
Ai miei occhi appare sempre molto bella vive della vita più sincera e per questo impudica spalanca le ali e mostra il corpo, come la farfalla e come la farfalla vola ai prati nella calura estiva. Poi si riposa un poco quando la calura cresce nelle stanze in penombra dove è la padrona lì sempre apre le ali e vola le gambe estese come radici verso i prati. Se la calura aumenta poi si spoglia nuda con rivoli d'acqua i seni si lascia rinfrescare e scorre l'acqua, scorre fino alle rughe più scure ed è così che ai miei occhi appare. Lucida e brillante in controluce il viso un poco in ombra ma il resto mi brucia acceso nelle vene.
Id: 63755 Data: 09/08/2021 11:22:49
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Forse è gia tutto scritto.
Forse è già tutto scritto da qualche parte dei fiori che si aprono splendenti nell'acqua mentre l' acqua riflette il cielo. Non gettare sassi nell' acqua, bambino per non rovinare l'incanto entraci piano e nuota, tra le nuvole e l'azzurro. Forse è già tutto scritto da qualche parte che sarebbe poi cresciuto, il bambino mentre i fiori continuano ancora ad aprirsi splendenti nell'acqua e l'acqua continua a riflettere il cielo e anche lei. Forse è già tutto scritto da qualche parte devi solo aspettare i riflessi che nell'acqua corrente diventano un film. E tu non gettare sassi nell'acqua, vecchio per non rovinare l'incanto vedrai passerà il fiore più bello e splendente dalle ali spalancate e feroci gocciolante il suo nettare dolce nell'acqua tu sta pronto con le mani, bambino, per raccoglierne un poco, ma accarezzalo piano si rovina l'incanto.
Id: 63750 Data: 07/08/2021 23:14:01
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Stella
Ieri sera brillava una stella. E' passata di qua è passata di qua e si è fatta vedere bene come speranza esaudita mentre il qua piano svaniva nel sogno. E nel sogno stava sopra le mura antiche al limite del giardino dimenticato. Guarda le mura antiche hanno fessure piene di terra fessure dove nascono fiori e volti dove infilare mani e piedi per scalarne la cima. E la cima è lei appena uscita dal sogno con in mano il filo di un altro sogno antico di giochi e di mani accarezzanti. La stella da raggiungere.
Id: 63715 Data: 01/08/2021 10:05:49
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Creazione precaria
Ma cos'è tutto questo sconfinare dell'azzurro verso il cielo o verso il lago come ci fosse uno specchio in mezzo e qual'è il riflesso non si sa. Così capita a volte d'esser torre di quel castello a mezza costa o dentro il lago capita d'essere una sua segreta stanza dove in segreto qualcuno piange perchè il pianto più vero si fa in segreto. Così capita a volte d'esser fango e rocce e tronchi e acqua ripida e violenta pianto rimpianto di precaria creazione che nei riflessi non c'è. Così capita a volte d'esser soffio soffio del suo respiro che alza le onde al cielo spezza gli alberi forti e sradica i teneri. Non è in ginocchio che non è preghiera non è seduto che non è dolore forse solo non è. Quello che è è il mancato incanto la mancata bellezza nelle anime create riflesso di qualcosa che non c'è. E noi soggiorniamo in quel riflesso senza abitarlo mai.
Id: 63706 Data: 30/07/2021 14:22:09
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Ecco sì domani
Ecco sì domani esco perchè oggi da qui si vede bene il silenzio che fa la neve su ai prati dei narcisi e i suoi capelli neri. E la neve vista dai suoi capelli è una coperta bianca e io l'ho sollevata un poco sopra il suo corpo nudo e chiaro che tu guardala ora e non crederci ancora. Ecco sì domani esco mi porto un po' di colori un verde per il prato l'azzurro per il vestito il rosso per una chitarra nuova. Per la coperta un blu che sembri un lago e sotto lei lucida d'acqua e viva d'un vivere che incanta e sollevarla sarà come un'aurora come la luce del mattino su una chitarra nuova data agli occhi in una mattina di Natale. Ecco sì domani forse sarà Natale.
Id: 63692 Data: 27/07/2021 13:20:01
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Porta Torre
La porta della torre era un confine ma ci si poteva passare sotto giocare sullo sterrato e le foreste tra le mura e la strada al primo scurire improvviso del cielo casa era il rifugio oltre la strada la città era straniera, inesplorata.
L'altro confine, dall'altra parte, il lago anche lì quando non si capiva più dove finisse l'acqua per cominciare il cielo e le rive svanivano con le case nella foschia e tutto diventava di un grigiazzurro indefinibile casa era un attimo.
Ma perchè poi sono uscito nelle città straniere da dove quasi non si vede più il mio cerchiomondo e dove se il cielo segna tempesta casa è lontana.
A volte vorrei tornare che ogni bimbo ha il suo rifugio e a volte ci torno ma non c'è più rifugio nè gioco di bocce dopo il lampo e il tuono.
Id: 63691 Data: 27/07/2021 11:36:29
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Indegnità
Ecco, c'è come un senso di indegnità a guardare le cose belle come se altri dovessero essere lì a vedere soprattutto quelli che "toccava prima a me". Epperò bisogna guardarle che le cose belle piano piano ti guariscono.
Bellagio, foto mia.
Id: 63671 Data: 23/07/2021 10:32:31
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Il giardino che non c’è
Pian piano i luoghi che ti son piaciuti cambiano e non parlo dei paesaggi, delle cose o delle case, è qualcosa nell'aria, troppo piena e pesante come una sensazione di non essere più solo che non ci sia più un rifugio dove poter star solo. Un posto come quel giardino dietro al portone in portone a cui non so mai suonare ma non per non vedere quel che non c'è più ma perchè in cortile non c'è lei alle finestre a sorridere e guardare e da lei non ti puoi più nascondere. Neanche ai gradoni della torre si può stare in pace la torre col riquadro di cielo quei gradoni antichi dove una volta ti potevi rifugiare e allora si prosegue verso il lago tra la gente che non tace e arrivati sulle rive i fiori gridano che non c'è più pace.
Id: 63664 Data: 21/07/2021 15:12:18
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Anche l’occhio vuole la sua parte. (extended version)
L'occhio segue l'onda e l' onda scivola scivola e scorre tra anfratti e tondezze e nuda è l'onda e l'acqua danza e danza e corre verso la valle. Lei stesa prona, o supina è uguale a mezza riva le scorre l'onda e le tondezze son morbidezze gli anfratti i lembi del costume e l'acqua scorre dentro gli anfratti il sole brucia attraverso il costume e lascerà i segni del suo calore. E s'incanta l'occhio a mirar la spuma aria che l'acqua respira spuma che penetra dentro gli anfratti. S'incanta l'occhio a mirar tondezze di pietra e carne, scolpita e liscia lei calda e appagata sopra quel letto bagnata le scintilla il sole sul petto. E poi gli azzurri e i verdi a dismisura. E l'occhio è l'onda l'occhio che scivola e penetra senza paura lei le tondezze che la pace all'occhio dona.
Id: 63649 Data: 18/07/2021 17:58:20
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Anche l’occhio vuole la sua parte
L'occhio segue l'onda e l' onda scivola scivola e corre tra le tondezze di pietra nuda onda d'acqua danzante e corre e danza l'onda verso la valle tra fragori e arcobaleni. E s'incanta l'occhio a mirar la spuma aria che l'acqua respira e gli azzurri e i verdi a dismisura. E l'occhio è l'onda e l'onda scivola senza paura.
Id: 63637 Data: 17/07/2021 13:32:39
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Per favore un angolo di pace
E gira il falco contro le nuvole scure gira e gira e non si dà pace e non è cibo e non è compagna che cerca ma solo un angolo di pace.
Ma il cielo è un suono cupo subito dopo il lampo l’ingresso del rifugio confuso tra la pioggia e il vento.
Id: 63630 Data: 15/07/2021 13:29:07
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Sogno birichino
Questa è la storia di un bel sogno che anche i sogni hanno una storia un po' sfuggente e birichino e non proprio da bambino. Me ne stavo sul divano, lo tenevo proprio in pugno (il sogno) lei entrava dalla porta, in un caldo mese di giugno di ritorno da un bel giro, o dalla spesa con la sporta ma la sporta era caduta, appena oltre la porta la porta no non si vedeva, lei è apparsa poco dopo, e leggera si muoveva. Forse era un po' accaldata, forse non m'aveva visto ma di questo non son sicuro, chissà forse ero ben visto perchè si voltava spesso, per veder se c'ero cadde poi la camicetta, nel sogno sempre più duro tutti i fiori sparsi a terra del bell' abitino scuro. Sparì ancora un' altra volta dietro il muro della doccia cadde anche tutto il resto, lo lanciava nella stanza lei bagnata e luccicante proprio no non si vedeva ogni tanto solo il viso, come a controllar se c'ero.
Io cercavo di sbirciare dentro quel torrente in piena che scorreva lungo i fianchi, lungo i fianchi e le sue valli avrei voluto quegli occhiali che sognavo che passavano la vista oltre i muri ma quello era un sogno da bambino e questo no. E così mi son svegliato il duro sogno ormai sgonfiato e oltretutto anche un po' bagnato e un po' sudato.
Id: 63616 Data: 12/07/2021 13:21:29
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Bambino
Scegli le vetrine più brillanti piene di sbrilluccichi, di gioie e dolciumi riempiti gli occhi e gioisci, e ricorda, non guardare nel buio oltre le gioie potresti riconoscere un viso di vecchio che ti osserva.
Id: 63614 Data: 12/07/2021 00:12:44
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Il regalo suo più bello
E' il sogno il regalo suo più bello quando nel sogno ride piena di gioia e nel sogno a volte è statua bianca di pesante marmo schiena e seni inarcati nel buio verso la luna, a volte invece è carne viva, tanto che si vedono le forme.
Dovreste vedere poi come li colora a piene mani spande arcobaleni sulla pelle e quanti orli frastagliati e indicibili abissi segue con le mani accarezzanti la pelle nuda così le si inturgidiscono i seni e altro che non posso dire e non perchè clitoride sia una parola brutta ma solo perchè tutto quel calore di corpo e anima che arriva al cuore e a inturgidir più giù e tutti quei profumi che arrivano e le fantastiche movenze quelle non le so proprio dire.
Però se il sogno è cielo lei è arcobaleno se è lago è brillio d'onda al sole se è fantasia è fata turchina con le mutandine rosa se è bosco è bosco capovolto che spinge le radici come gambe verso il cielo poi le spalanca come a ricevere il sole il bosco guarda e mormora e ascolta i suoi sospiri.
Lei questo sa e per questo viene nel mio sogno seguendo il ritmo del mio respiro nel sogno ascolto i suoi respiri e i suoi sospiri e il sogno non finisce mai al mattino.
Ne invento poi di nuovi durante i giorni miei così belli che poi lei viene uguale nelle notti mie tanto uguale che è sempre stupore e meraviglia.
Ecco, lei nuda è la stupita gioia mia più pura e meravigliosa.
Id: 63605 Data: 11/07/2021 13:17:26
*
Arcobaleno
Non sai quanto è bello saperti a far l’amore amica mia mentre oltre la tua finestra piove sopra il lago e il sole obliquo lentamente muore.
La luce d’oro ancora sospesa nella stanza stanza piena d'amore e della tua danza.
Danza di fianchi tondi e seni rigogliosi e il corpo arcuato come un arcobaleno.
Arcobaleno che ora appare sul lago nel riquadro della mia finestra mentre il sole obliquo lentamente muore.
Id: 63597 Data: 10/07/2021 11:25:20
*
Anima, fonte inesauribile
Credo che accolga i sogni miei e poi li faccia rifiorire quell'anima vagabonda e alata che vaga per sentieri cosmici e sonori, io più terreno cerco tra i sentieri di questo mondo la sua bocca bambina e le sue sorgenti del latte.
Cerco qualcosa che non c'è in un buio di grotta spalanco gli occhi al buio poi accendo torce e luci e son solo mani dipinte.
Non son di questo mondo le sue mani accarezzanti ma di un mondo altro dove mi porta quando le fa rifiorire.
Allora forse son gli stessi quei sentieri c'è solo un punto dove un prisma li separa un prisma che separa i suoni in gemiti e sospiri suoni inudibili fuori da quei sentieri un punto dove si toccano.
Forse son solo sogni di un bambino tutti quei cristalli colorati ancora sul sentiero prismi che rifrangono stelle e voce forse son solo io a vedere e a sentire le mani nude accarezzanti e il riso.
Però sono visioni che stupiscono e lei ne è la gran fonte inesauribile.
Id: 63559 Data: 04/07/2021 10:56:12
*
Strega comanda colore
Strega comanda colore
rosa come lo zucchero
filato con un filo d'amore.
Strega comanda colore
nero come il carbone nero
che carbone non è.
Strega regala caramelle
e marzapani dalle forme belle
presi in prestito dalle sorelle.
Strega comanda colore
ma io non obbedisco mai
che ho una scatola cuore piena di pastelli
e cambio il nero in chissà.
Ma poi tengo tutte due
che il carbone nero può esser nero e dolce
anche se raspa sulla lingua
questo si sa.
Strega comanda colore
e io non obbedisco mai
anzi sapete che le dico
io che son mago alla mia strega dico che ci frega
potremmo andare in boschetto
a far magie coi noccioli e le albicocche
e finisco qua.
Anzi vediamo se poi strega obbedirà.
Giallo!
Id: 63556 Data: 03/07/2021 15:27:51
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I sognatori sulle rive
Sem chi a ciapà un pù d'aria bona è l'alibi dei sognatori sulle rive quasi avessero pudore dei pensieri che nascono sotto la pelle d'acqua. Sem chi a ciapà un pù d'aria bona e intanto fumano sigarette e desideri accesi guardando all'ultimo sole. Sole che resta ancora un po' sulle fronde degli alberi sui colmi delle onde mentre altre cose se le prende l'ombra. Sì che li riconosci non sembrano nemmeno lì confusi nell'oro che avanza ascoltano profumi annusano silenzi. Sem chi a ciapà un pù d'aria bona pare che dicano ma lo sai che non è così è solo che non sembri nemmeno lì anche tu a ciapà un pù d'aria bona.
Id: 63555 Data: 03/07/2021 10:40:16
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Tornano
Ecco i sogni che ho sognato con la Breva sopra il lago quando il duemila era il futuro e io ero un mago giravo tutto il lago per balere, eppure non ho mai imparato a ballare e mago lo ero solo perchè so suonare. Ecco che tornano i sogni che ho sognato con la Breva sopra il lago in questi giorni feroci del duemila tornano lucidi e ben definiti con il Tivano, il Tivano che gonfia le vele ai windsurf e son vele bianche azzurre e verdi in tinta con il lago le più belle trasparenti che attraverso ci vedi l' onda che fa il sogno l'onda che sale scende seguendo un filo antico e poi risale e quando risale la bacia il sole. Ecco i sogni che ho sognato con la Breva sopra il lago quelli che gonfiano ancora le mie vele io come un surfista navigo verso il futuro che forse non sarà il tremila ma finchè il filo tiene.
Id: 63551 Data: 02/07/2021 12:48:15
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Bella
Bella. Quando sull' onda delle mie canzoni canta e non so dove le abbia mai sentite per cantarle così bene. Bella. A volte apro una finestra in cielo e dentro c'è un arcobaleno e non so dove l'abbia visto per avere i suoi colori.
Un fazzoletto pieno di sole un fazzoletto scuro e nero un fazzoletto con una stella nascosta dietro come la più bella. E non è stella che ha sul vestito ma sotto ha una rete d'illusioni due fazzoletti sui seni colmi e un ombelico profondo e chiaro.
Bella. Come quel falco che passò sul mio balcone anima volante dentro la mia finestrella. Bella. Come un disegno, un corpo dietro ad una vela tolgo la vela e soffia ancor più forte il vento. Bella. col corpo lucido di splendenza, splendenza di schizzi e schiuma non so se l'ho vista alla mia finestra o l'ho vista dentro la sua.
Ma non è stella che ha sul vestito e sotto ha una rete d'illusioni due fazzoletti sui seni colmi e l' ombelico profondo e chiaro.
Id: 63545 Data: 01/07/2021 14:11:07
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Intravisto
Da un intreccio di rami si intravede la piccola rosa e oltre a far da sfondo un lago blu tre bellezze e una non dura sospesa nel blu.
Qui dentro il bosco dall'intreccio di rami c'è una farfalla che sulla rosa si posa quattro bellezze e due sospese nel blu.
Qui dentro il bosco ci sono ombre e luci danzanti oltre il lago ha uguali onde scintillanti la farfalla e la rosa sono due incanti e non c'è bellezza che resiste di più di quella che hai intravisto nel blu.
E allora un flash, una scatto, un'idea poi a casa qualche filtro al photoshop un po' di colore, rivela dettagli e un po' di zoom la farfalla e la rosa così scintillano nel blu immergersi nell'intravisto poi è l'incanto che dura di più.
Id: 63515 Data: 28/06/2021 10:06:33
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Fammi una domenica negli occhi
Dammi la bocca immaginata sotto alla mascherina nera con quelle due fossette fermasangue ai lati. Dammi il sogno sognato dal tempo antico degli alberi quando danzava l'aria al sole spostando rami, foglie e gonne e fantasia. Dammi il profumo del caffè della domenica in cucina io chiudo gli occhi, da questa poltroncina e dalle palpebre poi ti lascio penetrare l'abito ce lo metto io così poi te lo toglierò. Che il desiderio è cosa antica e eterna già impressa sulla retina come fa il sole del mattino e il tempo sarà un velo bianco e trasparente e non una mascherina scura la bocca immaginata una ferita o una lacerazione vera.
Id: 63509 Data: 27/06/2021 14:39:11
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Poesia arriva sempre misteriosa
Poesia arriva sempre misteriosa non è questione di luce o buio a volte è una risposta a una domanda che non fai a volte una nuvola gravida che non sgrava mai
a volte una tempesta che se ne esci non lo sai. E' allora che si scrive dell'acqua che scende al lago anche se non c'è e non sai se è l'onda a seguire il passo o il passo l'onda ma si va insieme in altri spazi come acqua trasparente. e è proprio la trasparenza che spaura i pesci sul fondale, i sassi lucidi, la luce che penetra l'infantile luce che riempiva spazi immensi e che ancora torna a illuminarli. Poesia arriva sempre misteriosa mentre magari pensi alla lista della spesa indecente e gioiosa come una sposa ma l'indecenza vera sarebbe non crearla per poi portarla ai sogni.
Id: 63507 Data: 27/06/2021 10:31:25
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Io
Quando dico io è sempre un errore che c'è sempre un bimbo che giocava nelle piazze allagate con me e il ragazzo ferito, e quello infreddolito nelle tormente di neve e anche quello felice su qualche spiaggia al sole. E poi il padre e la madre che guardanoancora alla mia vita da qualche posticino che non so ma che so di pace non vogliono cambiarmi o salvarmi da qualcosa che ancora non so che ormai han fatto tutto quello che si può eppure mi cambiano e mi salvano ogni giorno, questo lo so. Certo devono fare una gran fatica a trovarmi a volte quando sparisco nei pulviscoli che la luce rivela la luce che filtra tra i rami o le rose e crea gemme lucenti sulle cose riflessi di brillante luce leggera e preziosa. Il nipotino se n'è accorto dice che ogni tanto vado a parlare con gli angeli e non sa angeli non sono, ecco anche lui sono io. E poi c'è lei, sempre avanti sui miei sentieri io sempre in attesa che appaia come belva dal buio e come belva da belva vestita ma come piace a me io sempre in attesa che appaia e che mi salti dentro a un sogno di una tale bellezza da incantare e intimorire. E' una belva guerriera ma di feroce ha solo la bellezza ha una dolcezza di madre che sfama e disseta. Ecco anche lei sono io siamo sempre in attesa sul sentiero.
Id: 63496 Data: 24/06/2021 13:22:35
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Nello specchio del sogno
Appoggia l'abito alla sedia, prima di aprire le porte al sogno mi regala uno specchio, che riflette il suo non ha nessun pudore, come gli angeli o una sposa mi dà il bianco della neve e come neve inizia a volteggiare. Potrebbe avere gli anni miei, quelli spensierati della giovinezza perchè in quello specchio il tempo non ha più valore eppure cresce il desiderio e sembra antico come il mondo mentre continua le sue acrobazie di femmina archetipa. Dà una vertigine che non è mai per senso di vuoto forse è per troppa gioia abusiva oppure per uno sprofondare nelle pieghe con cui gioca e tamburella con le dita.
Quello che so è che vorrei che non finisse mai il gioco e che lo specchio fosse un lago e i tondi seni e i fianchi onde in cui bagnarsi onde d'acqua dolce e chiara che si può anche bere per togliere arsura e sete e il corpo rinfrescare. Quello che so è che tutti i giorni vorrei dei sogni belli così a dispetto di quello che diceva che sogni così non ritornano più.
Id: 63488 Data: 23/06/2021 14:09:55
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Fin qui e non oltre (rivista)
Forse è una prerogativa dei nati al lago, quel confine di montagne sempre davanti agli occhi unico sbocco il cielo o l'immaginario oltre le curve il mistero dell'infinito troppo lontano per un bimbo o un vecchio. Tutto è qui davanti, e il sole luccica sull' acqua, il vento increspa la superfice e a volte i lampi la impauriscono. Se c' è un infinito, per un bimbo è oltre le montagne, oltre le curve o il cielo, per lui lo spazio oltre la cornice del non è mai limitato forse oltre non c'è la paura dei lampi o il desiderio che torni il sole l'infinito è sempre oltre le montagne.
Eppure io voglio stare di qua, se non ci sono paure o desideri voglio stare di qua voglio andare a pescare sul lago sperando che non piova che poi è solo acqua che mi bagna. Con una radiolina dalle pile quadrate attaccate dietro con lo scotch e magari un libro, o perchè no, un topolino, nell' attesa che qualcosa abbocchi. E se pioverà ci sarà sempre un portone, un tetto una castellana accogliente per ripararsi E tutte quelle goccie si aggiungeranno al lago che rimarrà un lago. E avrà la pelle d'oca e canterà andando al mare.
Sì è' di qua che voglio stare in questa finitezza infinita a immaginare cosa c'è oltre il confine dell'inquadratura.
Id: 63487 Data: 22/06/2021 22:25:06
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Passando la porta della notte e il giorno uguali
L'acqua scende a cascatelle lungo il letto del torrente quasi secco gioca a fare i mulinelli, accarezza dolce i sassi il sole a picco brilla sulle ondine e su di lei stesa come un'Ondina nuda dentro il letto nei capelli brillan stelle mosse dalle onde di risacca e tutto il corpo brilla lucido sul fondale. La schiena un po' inarcata, i seni sporgono dall'acqua l'acqua che li fa duri e belli l'inguine nudo immerso in acqua chiara e trasparente in mano ha un unicorno ma su questo non vi dico niente ondeggia con le ondine e Ondina si inarca sempre più. Forse è lì solo per me quando vado alla sorgente come un'onda di memoria, un ricordo bello e non ne sa nulla l'altra gente guardala è meraviglia che agitatamente eccita come l'acqua che scorre sopra il sesso fa. Per questo Ondina viene sempre il giorno al mio torrente sa l'effetto che fa ma non le importa niente gode sol dell'acqua che le scorre sul sesso la notte è uguale, cambia solo il letto e nella mia fantasia viene solo quando vengo io.
Id: 63474 Data: 21/06/2021 11:23:58
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La trasparenza dell’acqua
A nulla vale tornare al vecchio posto dove hai visto l'airone sostare e alzarsi in volo lento, seguendo le anse del torrente per poi sparire dietro la curva immaginifica portandoti con sè. Eppure ci si torna anche se nulla torna come è stato fosse solo per vedere la trasparenza dell'acqua, che questo fanno i torrenti alpini d'acqua limpida e chiara mostrano il fondale e i sassi tra i quali cercare un pesce una moneta un segno, che resti mentre l'acqua scorre seguendo le anse del torrente, fino oltre la curva, e ti porta con sè. Poi s'espande così come fa l'acqua dentro un lago forma una macchia chiara in altra acqua scura così come il pensiero, ormai oltre la curva immaginifica ma non è lago quello in cui s'espande.
Id: 63473 Data: 20/06/2021 22:19:12
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Guardando il bianconuvola
Quando il cielo indossa una nuvola, leggera che dietro ci vedi altro cielo l'immagine che risulta è già poesia. Puoi anche scrivere di come vola libera di come il vento le cambia la forma dell'azzurro che traspare dietro al bianco ma niente è come stare a guardarle niente è come il rallegrarsi dell'anima incantata. Che questo fa il cielo vestito di nuvola rallegra l'anima che si incanta e non vuole altro sente quasi una musica e su quella ne segue il volo.
Id: 63466 Data: 19/06/2021 14:33:00
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Le belle intuite forme
Sono le forme che incantano le forme che appaiono di cose che sono e non vedi se non in forma di altre cose. Così si cerca, tra il buio degli alberi dove la luce piove come si sbircia tra le gambe delle donne belle. Si cerca un sasso, un sesso, un fiore qualcosa che incanti e sorprenda. La sorgente bella.
foto mia
Id: 63458 Data: 18/06/2021 08:55:23
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Colora le mie vie
Dammi un verde che non sia speranza o un rosso che non sia passione il rosa già lo conosci ma fà che non sia la vita. Dammi un bianco che non rifletta il nero. o il giallo del suono di un violino un blu elettrico in saturazione o il profumo rosso di valvole accese. Dimmi delle lacrime viola che ha l' ombra bianca alla finestra.
Infine.
Fa che il grigio di questo fumo che segue i contorni dei desideri arrivi al cielo lasciando questo profondo e misterioso blu per poi portarla qui con indosso il rosa che già sa e che non è la vita.
Id: 63451 Data: 16/06/2021 21:09:14
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Due ali
Forse non è nata mai, così come la sogno vivere ma averla sognata così non è proprio come se non fosse nata mai perchè se no avrei sentito la mancanza di qualcosa che non so qualcosa di leggero, volatile sui sogni delle genti e luminoso, tanto da rendere quei sogni mai spenti. Forse è nata in una vita parallela che non c'è ma anch'io quando sogno non sono mica in questa e il sogno scende al mattino come la Breva dal nord il vento che sostiene i falchi in volo nell' azzurro sopra il lago e quando il lago brilla, nell'ora in cui il sole vuol farlo brillare cessa solo un po', la Breva, come stanca di soffiare ma è solo per un poco, si fa Tivano e soffia impetuoso fino a notte sulle vele bianche. Così nasce lei ogni mattina come un vento leggero che sostiene il desiderio si fa sempre più veloce fino a quando vuole poi spegne il desiderio ma è solo per un poco torna sempre, impetuosa, a gonfiar le vele. E una volta è azzurra, una volta rosa come la famosa vita vita che invece lei fa di un multicolor arcobalenico una volta gialla, una verde o nera, ma è sempre lago fondo e scuro dove affondare. Un lago nell'infinita apertura alare dei miei in sogni in volo sopra al lago.
Id: 63436 Data: 14/06/2021 13:31:20
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Il cielo antico degli unicorni
Forse ci appoggeremmo le fronti per dirci le cose indicibili sarà come uno spiraglio uno di quegli spiragli tra le nuvole o tra gli alberi o ancora tra le gambe delle donne. E piano spariranno le nuvole e gli alberi e le cose tutte e spariremmo nello spiraglio andando verso quel luogo sconosciuto dove ci stiamo già aspettando arriveremmo a quel cielo dove correvano gli unicorni percorrendo vie di buio e mistero avremo nomi di prima di tutti i nomi. E chissà se mai ne ricadremo.
Id: 63404 Data: 10/06/2021 09:07:58
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La parola nominata
Quando basta una parola, all'intesa è perchè ce ne sono state altre prima così luminose che ancora appaiono come echi o onde dietro quella sola nominata. Eppure devi farci attenzione e ascoltarle con cura perchè a volte ne puoi trovare di nuove come echi diversi tra le onde.
Id: 63369 Data: 06/06/2021 13:00:48
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Dietro l’unicorno
Sarà anche bello scendere le scale un milione di volte e darti il braccio, sguardo nello sguardo, Ma vuoi mettere salirle? Che c'è sempre un sole, una luna, un cielo un arcobaleno dove salire fosse pure con un unicorno, di vetro e trasparente che attraverso ci vedi l'interno del sogno. Ma più spesso è a piedi, e sentendo tutta la fatica degli scalini ti lascerei andare avanti, che se cadi ti prendo il cielo sostituito, da quei muscoli sotto sforzo e sotto la gonnellina a fiori sei come seduta, sull' unicorno trasparente che attraverso ci vedi l'interno del sogno, la faccia nascosta della luna, l'altra faccia della gioia. Perchè forse la gioia è il sogno, e quello non mi manca quello che manca è il fiato per salire. Pensavo questo l' ultima volta, quando mi son dovuto fermare su una panchina a metà strada e sembrava così gigante, tanto che non sarei riuscito a salire verrà pure un giorno, pensavo, che se vorrò salire mi ci dovranno portare. Chissà come sarà allora se ci sarà ancora la stessa gioia di inseguendo un sogno quando il sogno non alzerà più il desiderio se ci sarà ancora la voglia di baciare quelle labbra che poi sono il sogno che appare dietro un unicorno trasparente. Per intanto salgo e salirò per poterci pensare ancora sentendo alzarsi il desiderio di te seduta sull'unicorno.
Id: 63360 Data: 05/06/2021 11:17:33
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La casa dei sogni
C'è un'uscita in fondo alla valle, e ogni uscita è un'entrata proprio là, dove l'airone spaventato dal suono prende il volo e la imbocca. La imboccherò anch'io un giorno la prenderò come fa il vento scendendo lungo il torrente. E' un' uscita tra nebbie alzate dal sole, nasconde posti assolati ancora da scoprire. l' acqua è già là, attraversa la luce come una freccia che indica la via, e la prenderò. Uscirò per entrare. E sarò in salvo come l'aria sopra al torrente sfociato nel lago perchè il posto che più mi piace è d'aria, non è fatto di cose ma d'aria attorno piena di suoni e profumi aria che segna i contorni alle cose che ci sono e a quelle che non ci sono. La casa dei sogni.
Id: 63335 Data: 01/06/2021 13:51:27
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Pioggia sul lago
Quando venne la pioggia sul lago fu un fuggi fuggi ognuno raccolse le proprie cose e corse verso l'auto e poi ingorghi, e code, luci tremolanti oltre il parabrezza, che il cielo sopra il lago quando piove si fa scuro scuro di nuvole nere e la luce fatica a passare, il loro tempo scandito dai tergicristalli.
Eppure stare qui è tanto bello l'albero che ti ripara ti conosce è un amico premuroso intanto che i sassi si scuriscono goccia a goccia si formano pozzanghere tra loro e l'acqua ci rimbalza dentro. Ma nessuno è qui a guardare il lago con la pelle d'oca che nessuno vede.
Non vedono neanche la luce che appena spiovuto piove dal cielo nè le mille goccioline sopra le rosse panchine, piene d'arcobaleni.
Id: 63323 Data: 31/05/2021 11:13:05
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M’hanno regalato un sogno
M' hanno regalato un sogno stanotte. Stavo sulle cime dei miei monti tra i narcisi e i mughetti, lo zafferano alpino e i ciclamini, ero vento che accarezzava i prati e i fiori, scendevo dalle cime spalancate nel cielo puntavo verso i boschi, a fondo valle passando tra fonti e ciclamini.
Ed erano così belli e colorati i ciclamini che il vento, carico di profumi, colori e goccioline d'acqua di fonte si fermò a baciarli.
Per il desiderio di averne uno poi all' improvviso misi braccia di bimbo e lo colsi. Il più bello e profumato, proprio al centro del bosco.
foto mia
Id: 63313 Data: 30/05/2021 12:02:42
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Giorni affaticati e oppressi
Eppure cerco ancora gioie e bellezze in questi giorni affaticati e oppressi lo chiedo alla sorte, se per caso le ha viste, dietro le porte di qualche segreta stanza. E ne vado in cerca, anche salendo per le mulattiere che vanno ai monti alle cime a cui chiedo da dove verrà l'aiuto. Salgo per sentire la stessa fatica e oppressione in petto e dirgli che non mi batterà vedrà, arriverò alla colma, anche con l' anima trafitta da una spada d'angelo, certo è servita qualche fermata, che il fiato manca fermate come stazioni lungo il viaggio e ogni stazione un pensiero. Da lassù poi si vede il lago, e le case, i tetti i muri e sopra forme bianche nell' azzurro pare proprio una bella cartolina se non sai cosa c'è dietro i muri.
Id: 63263 Data: 23/05/2021 20:45:17
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Sulla foranea
Sto sulla foranea l'acqua s'infrange sulle mura spinta da un vento da nord la scavalca inzuppandomi al largo vele bianche tentano il rientro poi il cielo si fa oscuro e il vento freddo e contrario e soffia forte, e non è carezza e lampi cadono nell'acqua giocando al bersaglio con le vele e l'acqua è schiuma, e spuma, e io il suo balocco. A questo punto dovrei svegliarmi, e invece no. Forse sono davvero lì dove sono andato tante volte senza mai tornarci davvero e mamma è su al faro e guarda il lago guarda le sue vele al vento e muta apre la bocca come a respirare forse parla al vento, che non vuol dire a vanvera mamma ha sempre saputo essere molto convincente con parole buone. Ma il cielo ancora ogni sera si fa oscuro e io sto sempre lì, sulla foranea. Una vela è ancora al largo.
Id: 63242 Data: 21/05/2021 18:44:44
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Voglio sognare i sogni miei
Perchè invecchiando dovrei farmi più maturo? Io voglio giocare ancora a cercarle i dolori infilarle le mani sotto il vestito quei bei vestiti leggeri e estivi che seguono le morbidezze e ah se ne ha di morbidezze. Cercare con le dita il punto dove più il dolore trema la medicina poi era sempre quella, un bacio.
E invece lei viene già senza, seguendo sogni suoi ma io la voglio sognare ancora col vestitino leggero e sollevarle la gonna fino alle mutandine cercare il promontorio che si protende sull'abisso che si apre tra le dita.
Invecchiando, al limite, potrei cambiarle la medicina.
Id: 63230 Data: 20/05/2021 18:14:27
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Esondazioni
Faccio fatica ad esondare solo leggeri allagamenti negli occhi forse è cosa d'uomini di lago, o forse no che quando il lago cresce si arginano le rive e le porte con sacchi di sabbia, per limitare i danni. E poi comunque esce dai tombini ma non ci si arrende con idrovore e peristaltiche si ricaccia oltre la barriera. Eppure un tempo correvo felice alla grande piazza allagata prendevo la rincorsa con la biciclettina e ci entravo a gambe alzate forse allora c'era qualcosa che non c'è più o non c'era qualcosa che adesso c'è oppure non ero lo stesso magari oggi non sono lo stesso e non è più la stessa cosa. Quindi anche domani non sarò lo stesso prenderò la bici e andrò al lago anche se non sarà la stessa cosa o forse sì.
Id: 63217 Data: 19/05/2021 12:59:40
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E poi li chiamano angeli
Raccontalo alle figlie che oggi sono venuti gli angeli, ad osservare la madre racconta loro che non sai perchè, ma le hanno fermato il cuore la madre così necessaria alle loro vite. Raccontalo al padre di quella madre che adesso loro sono lì con lui, al capezzale doloroso per decidere se e quando portarla via. Almeno si facessero vedere per poterli ricacciare in cielo, gentilmente e con fermezza o da dove diavolo son venuti * * * *. Oppure che leggano queste righe e che queste righe potessero servire a cambiare il verdetto.
Id: 63196 Data: 17/05/2021 08:56:21
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Secret garden
Nello spazio limitato da due braccia tese sta un vastissimo giardino e sapere che sta basta al cuore non puoi finire mai di esplorarlo comprende monti e colline e fonti, sentieri verso il bosco in riva a bianchi torrenti. Non mancano ripari e rifugi dove fermarsi e scordare le ore del giorno riposare, nel profumo che fa l'acqua nei pomeriggi estivi, quando scende sull'erba e riempie l'aria che respiri. C'è solo un giorno lì, un oggi che contiene tutto il tempo passato dalla nascita delle colline dalla terra brulla e tutto il tempo a venire quando fiorirà di vita, come un'oasi al centro delle braccia. E in quell'oggi vuoi stare a vedere tutto quello che c'è stato, c'è e ci sarà da vedere. Dalle cose perdute, sul ballatoio dei gerani, e ancora qui davanti agli occhi a quelle ancora da trovare che il giardino nasconde e già qui davanti agli occhi.
Id: 63195 Data: 17/05/2021 08:50:59
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Di nebbie e di laghi è fatta
Non si capisce se la nebbia scende o sale nelle giornate quando al lago manca il sole nelle mattine umide o nelle sere fredde quando nella nebbia ci svaniscono le case ma si resta d'incanto, sulle panchine a guardare o forse ad aspettare, che cosa non si sa. Capita sempre più spesso di andar via, pur restando lì sulla panchina di andare dove splende il sole o dove abita lei e allora sembra di vederla uscire dalle nebbie, mentre vedi la nebbia svanire così bella che non sai se è un immaginare o un ricordare tutti i colori delle rive al sole. Quante vite ho su quelle rive e quante età tu non ne hai idea tante quante le volte che l'ho vista lì e credi io lì davvero non l'ho vista mai sarà stato un altro andato via da una panchina in riva al lago io l'ho visto ma non ricordo più se ero io o no. Ma lei è sempre quella sempre la stessa in ogni vita sempre con la stessa età e la regala a me.
Id: 63181 Data: 15/05/2021 16:44:15
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Un quadro senza cornice
Posso dire di quando la vedo in sogno stesa a riposare nella sua stanza in penombra, il piccolo mondo dove va a sognare il corpo disegnato dalle monetine di sole che fan le persiane nei pizzi d'ombra tra la luce tutto quello che rimane. Non si vede se ha una vestaglia a contenerle il petto è fatta di luci e ombre ma ha sulle labbra un po' di rossetto forse il sogno inganna, o la luce o l'ombra o quella macchia di rosso che forse non è rossetto ma il quadro senza me, senza cornice e senza lei
sembra proprio così perfetto.
Id: 63168 Data: 14/05/2021 13:17:19
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Ombra
Forse per qualcuno sono un'ombra anch'io ma non come la pensiamo noi, macchie di scuro nella luce piuttosto una macchia di luce nell' oscurità o colorato dei colori che qualcuno mi darà. Perchè anch'io ho la mia macchia di luce vestita dei colori che le dò a volte verdi o gialli come un prato al sole a volta bianchi come la neve più spesso rossi, come la passione e l'amore. Non è solo sogno perchè non viene quando vorrei ma quando viene viene nuda di colori e come fantasia solo una piccola macchia scura dove so che non c'è. La vedo intenta negli atti d'amore anche i più arditi ma non c' è mai gelosia, forse perchè la chiamo mia ma non è mai stata mia oppure perchè l'altra ombra dietro penso sia la mia.
Id: 63157 Data: 13/05/2021 09:11:37
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Dovrei proprio venire
Dovrei venire adesso appoggiare la guancia sul tuo sesso e con la bocca bere un poco del sapore del tuo desiderio Sì, dovrei proprio venire adesso prima che chiuda le gambe questa vita troia e puttana che oggi si può uscire e pedalare al sole e domani non si sa.
Ma "tu sola sai se è vero o no" della paura che ho e della vergogna di tornare a casa con in tasca troppa felicità. E a niente vale che l'amore non è mai peccato se tua madre tutto quello che ti ha mostrato è la fedeltà. Quello che non ha mostrato non ho fatto in tempo a chiederglielo e ora che ne ho bisogno non mi risponderà. Ci vorrebbe un sogno bello che dica che sì, che qualcosa accadrà fosse solo un bacio o più che un venire un riposare quieto. Se poi c'è da venire si verrà.
Id: 63122 Data: 09/05/2021 17:39:39
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Oggi mi farà da guida
Forse mi porterà al fiume a bagnarmi nelle pozze, o saliremo ai sassi e non avrà gli occhi spauriti dell'ultimo dolore avrà gli occhi belli, e piantati dentro i miei. Sarà nello specchietto della bici la Merlo che m'insegue e mi farà da guida in questo mio vagare oggi che il sole invita. Io porto in tasca la sua canzone perchè son figlio della sua canzone.
Id: 63113 Data: 09/05/2021 09:42:17
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Tormentato sogno
Talvolta viene in sogno coi seni belli e nudi e buoni e ha l'anima ridente e bella come la voce tiepida. E tiepido è il solco dove scorre l' acqua letto di fiume alpino nato da splendente fonte. Nasconde un poco il viso con lo specchio che ha nelle mani specchio che è sogno che fino a qui arriva. Io curioso aspetto che si volti a mostrar la schiena nuda e bella e tiepida e magari che s'inchini per chissà qual desiderio ma sempre lì mi sveglio ponendo fine al tormentato sogno.
Id: 63105 Data: 08/05/2021 15:27:44
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Meraviglie
E' una pioggia di luce che danza filtra tra le foglie degli alberi ombrosi e si muove sinuosa con loro. E' solo una piccola meraviglia un gioco di luce negli occhi ma invita a una sosta che non sia mai che nessuno non la veda. Si sta un poco a rimirare poi si prosegue, con l'anima mai sazia si prosegue e s'insegue altre gioie altri scorci che fingano attimi passati di giovinezza. e poi altre soste ancora, al bosco degli Avelli o dove fioriscono le fresche fonti bianche.
Id: 63095 Data: 07/05/2021 09:48:12
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Un lago in mezzo al lago
Pare quieta, andando tra la gente l'anima inquieta e sola ha per tutti un bacio, e più di una parola. E' come un lago in mezzo al lago d'acqua più scura e fonda ed è da lì che canta tu non la vedi ma vedi l'onda. Onda di fantasia solo nel cuore di chi sogna un improvviso giorno inaspettato una carezza dolorosa un disincantato incanto donato. Perchè l'anima è acqua scura e fonda e una Venere ci sorgerà.
Id: 63085 Data: 06/05/2021 08:35:48
*
Dream doors
Avanza ancheggiando verso il bancone della Nuit tutte le altre svaniscono assorbite dalla sua luce ha un tubino rosso che sembra le sia stato verniciato addosso che basta immaginarlo di un altro colore per farne carne viva. Poi siede sul bancone mentre lo spot l'illumina e non vi dico lo splendore dell'apparizione afferra per la cravatta il barista e ordina un latte e menta.
Un latte e menta?
Sì, un latte e menta,
perchè lei è in una latteria del centro seduta a un tavolo che scrive sul suo diario segreto poi lo ripone dove neanche lei sa forse nelle tasche dello scrittore che la scriverà.
E forse è vero e forse no e il latte e menta era un gin tonic preso prima di salire sul bancone per un'altra apparizione che da lassù il tubino è quasi come non ci fosse e qualcuno ha già scritto tutte le sue mosse.
Lei dal suo tavolo legge quel che è riposto dove sa nelle tasche dello scrittore che l'ha scritta già
e che sia latte o gin non importa più ormai è in volo e nessuno può tirarla giù.
Id: 63079 Data: 05/05/2021 07:40:38
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Muse stelle
Le più belle muse che puoi ricordare quelle che ancora brillano qui oggi che t' incantano e accendono desideri sono come le più belle stelle in cielo che brillano alte nel blu e già non esistono più.
Sono salito un giorno per trovarne una la più brillante e bella e forse era presto forse troppo tardi lì non c'era nessuno finchè ci son stato io e lì ha ripreso a brillare quando son venuto via.
Non puoi chiedere loro di cambiare rotta o colore non puoi chiedere nulla se non l'han già fatto e grazie al cielo che vedi è proprio quel brillare che han fatto.
Però le puoi disegnare, descrivere o fotografare passarle a photoshop e metterci tutti i colori che puoi immaginare dal rosso acceso al rosa e ai verdi della speranza e metterle come una tendina sul cielo di questa stanza.
E "dietro una tendina di stelle" è già stato cantato.
Id: 63061 Data: 03/05/2021 11:41:56
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L’avresti detto mai
Ma tu l'avresti detto mai un tempo che quelle automobiline a pila di metallo verniciato a colori lucidi e brillanti che curvavano agli ostacoli e non cadevano dai tavoli quelle su cui sognavi di salirci per poter andare dove vuoi non l'avresti detto che oggi sono qui e non avresti detto mai che ci puoi anche salire per davvero anche se tu avevi forse l'unica che si bloccava all'angolo. Così come oggi non diresti mai che un giorno inventeranno quelle pile quelle che corri corri e non si scaricano mai quelle che desideravi quando l'automobilina non correva più.
Lo stesso vale per le ragazze che sognavi viste nelle riviste di mamma o nei cataloghi non l' avresti detto mai un tempo
che oggi avrebbero abitato ancora i sogni tuoi. Così come oggi non diresti mai che un giorno inventeranno un sogno che sogni sogni e la notte non finisce mai. Mentre la vita invece sì.
Id: 63008 Data: 28/04/2021 08:31:47
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Seminuda
Stava nello spiraglio della porta socchiusa seminuda forse intenta alla vestizione, o svestizione che da quel punto non si intuiva. La stanza era il suo rifugio e lo porta il confine tutta la figura era ritta e fiera nello spiraglio di luce e non guardava ma io lo so che sapeva che ero lì forse per questo è tornata nell' altra luce invisibile dietro la porta seminuda per continuare la vestizione o la svestizione. E questo restare così, seminuda, durerà per sempre.
immagine Hopper
Id: 62999 Data: 27/04/2021 10:32:36
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Faccia bella
Porto sempre un segreto con me nel mio vagare su questo mondo come cosa preziosa da custodire come un ricordo bello o un corpo amato qualcosa che mi accompagna nel viaggio. A volte lo estraggo, nelle pause su qualche panchina per fame o sete lo estraggo e lo tengo nel palmo della mano lo mostro al lago o all'albero che mi fa l'ombra come potesse entrare in questo mio mondo vero. E sempre è muto il lago, l'albero e le cose e hanno come un lamento che non so dire sarà per la chiesetta alle spalle sarà che devo riporlo e tornare piano verso casa sarà nostalgia di quell' altro mondo sarà che lo sento come fosse qui nel palmo vuoto e ha la faccia bella.
Id: 62971 Data: 24/04/2021 11:37:34
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Non lo so fare
Ci dev' essere qualcosa di più di quello che so di quello che si vede guardando il lago avvicinarsi alla velocità del mio motore qualcosa che l'acqua vuole dire e io non so capire qualcosa che chiama mentre io non sto a sentire.
Qualcosa che mi corre al fianco sulla strada alta sopra i campanili a lago qualcosa che non è in tutto quel brillare che fa il sole riscaldando i corpi delle bagnanti sulle rive e nemmeno nell' aria calda che mi scorre intorno come un abbraccio.
Allora forse non è nascosto in tutte quelle meraviglie anche se il lago sa essere meraviglioso per nasconderlo bene forse è nell'albero ferito con le radici al sole nella radice bianca sulla riva seccata al sole o nella vecchietta sola che va verso la chiesa qualcosa come un lamento, più giù, in fondo al lago.
Ma questo in fondo è solo un mio pensare e quel qualcosa sta in tutte e due le cose bisognerebbe svanirci dentro senza più pensare per capire e questo ancora io non lo so fare.
Id: 62941 Data: 21/04/2021 09:51:23
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Tempo mio
Questo è il mio tempo: sono così tanti i miraggi, e le visioni che il cuore finge così tanti da ingannare gli occhi. Donne stese sul profilo dei monti capezzoli d'albero eretti al cielo e inguine d'acero rosso sembrano così vere m'invitano a tornare sulle rive del lago e cercarle per rivederne le bellezze.
Id: 62938 Data: 21/04/2021 08:51:10
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Rifugio d’inverno
Possono sembrare rifugi i bimbi che eravamo sperduti o felici nei luoghi dove siamo stati, le strade percorse, i corpi di donna dove siamo entrati a nasconderci, i giorni di sole. Ma è qui e ora, nelle strade dove siamo quello che conta. Lo so, lo so perchè qui e ora gli unici rifugi che appaiono sono su un binario morto in una garitta dai vetri rotti, d'inverno e hanno per tetto un cappottino troppo corto.
12 aprile 2021
Id: 62888 Data: 15/04/2021 01:03:44
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Riflessi
Canta, la donna riflessa apre la bocca ma non esce suono che ha cose indicibili da dire che nemmeno la specchiante sa come fossero due due che si guardano e non si vedono.
Hanno altezza uguale così che se non vedi la cornice non sai qual'è la vera forse non sono nemmeno amiche ma quella che viene a trovarmi la notte, silenziosa, fa cose indicibili da dire che nemmeno la specchiante sa.
Id: 62843 Data: 11/04/2021 10:06:46
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Le solite storie
Perchè chi mai vuole che il protagonista, l'eroe di tutte le storie, muoia? Lui parte da casa, speranzoso, un giorno, motivato o no a cercar sè stesso, o a salvar qualcuno o semplicemente a cambiar minestra, per non saltar dalla finestra. Incontra mille difficoltà nel cammino tipo un bosco di spine, pioggia, grandine e vento o una sirena in mezzo al lago, in una notte buia e tempestosa, che se lo vuol mangiare. Di solito ha con sè un dono, qualcosa di magico che tiene nel taschino, per vincere tutte le difficoltà ma l'ultima spina di quel bosco glie l'ha strappato e ha perso il dono così torna verso quel bosco di spine ma ci trova un guardiano che abbia un occhio o cento o due belle tette non importa lui combatte e vince.. chi vuole mai che non vinca? Alla fine fa anche ritorno a casa dove trova l'amore e la felicità o altre difficoltà, che nelle storie ci stanno sempre bene tipo che compra un gratta e vinci miliardario e lo butta senza grattarlo, così deve ripartire alla ricerca di dove l'ha buttato ma c'è una sirena in mezzo al lago e guardiani sulle rive e lui ormai è stanco.
Id: 62842 Data: 11/04/2021 09:19:17
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Il sospiro primaverile dei fiori
Questo è molto meglio del sogno la luce che scende quotidiana la mattina a illuminare i fiori il contorno scintillante della ragazza che appare dentro gli occhi miei segue il contorno dei petali del calice di un fiore. E non è primula nè margherita ma di colore rosa come quella cantata vita non è primula nè margherita il suo nome è il sospiro della vita. E cresce proprio come la vita cresce il calice è il luogo dove nasce l'aria leggera muove i petali per dargli vita esce dalla cornice del quadro che vedono solo gli occhi miei come una via d'uscita da questa realtà. Ma non è sogno sentirla sospirare è aria che suona, cono che amplifica i pensieri pensieri nudi come la sua voce che sembra dica proprio il nome mio.
A questo punto ormai l'avrete capito
che la ragazza è il sogno e la cornice la vita mia.
Id: 62789 Data: 05/04/2021 10:39:04
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I luoghi d’infanzia
Ho tre luoghi d’infanzia uno fino a otto, nove anni cintato da mura in pietra pieno di profumi di lago e dei suoi fiori di legna alla stufa e calore buono. Lì avevo sempre le mani sporche di terra o squame di pesce o inchiostro blu del calamaio tanto che al rientro me le facevano sempre lavare. Uno dai nove anni fino a quando non so quando finisce l’infanzia pieno di odori di benzina, pistoni oleati, grasso da catena e solventi. Lì avevo sempre le mani sporche d’olio e poi di rosso e blu d’inchiostro da stampa una volta anche la faccia quando ho aperto la pompa in pressione del blu tricromia, le mani, la faccia e il locale non se ne andava via lavando dalle pieghette della pelle. E poi c’è questo dove sto questo della terza infanzia qui il blu è sparito dalle pieghette della pelle ma da qui parto quando il cielo è blu su ciclabili rosse, verso gli altri due e oltre. Lo so che possono sembrare sempre gli stessi posti ma ogni volta mostrano nuove meraviglie.
Id: 62753 Data: 01/04/2021 22:56:11
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Il mio Angelo (rivista)
Un giorno verrà il mio angelo quello che chiamiamo il custode e che scorgo a volte, sulle cime dei silenzi quando sto in ascolto sui muretti di pietra a lago verrà su un' husqvarna rossa fiammante proprio quella che desideravo al posto del mio Motobi blu scassato.
Gireremo per le cave d'argilla oltre il bosco e guaderemo i fiumi ci infangheremo fino alla pelle nuda. Avrà una chitarra rossa sulle spalle proprio come la mia al posto delle ali e faremo concerti in tutto il mondo!
Poi, mai stanchi, andremo a donne lui saprà da chi andare, e mi porterà anche a trovare amici e parenti.
Proprio come i miei cari vengono, la notte a trovare me. Ci divertiremo un sacco.
Id: 62740 Data: 31/03/2021 11:26:32
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Fammi vedere
Forse zia con la sua memoria non è poi così lontana che a volte alzo gli occhiali da lettura sulla testa inforco quelli per guardare al monitor le sue foto poi sto un buon quarto d’ora almeno a cercare dove ho messo quelli da lettura.
Quindi vita mia fammi vedere tutto quello che c’è da vedere prima che sia qualcuno che non so a guardare. Fammi vedere il monte dove non sono mai stato il bosco folto delle idee di bianco innevato o mentre brucia fiammeggiante non importa. Fammi vedere tutto quello che c’è ancora da vedere sia pure la cenere rimasta a coprire il fuoco della passione.
Id: 62731 Data: 30/03/2021 09:58:22
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Così le ho regalato un fiore
Sarà che non esco sul balcone a suonare ma ad ascoltare e sarà pure bello questo canto di uccellini al mattino senza altro suono a disturbare solo più tardi passa il camion della pulizia rombante lasciando scie umide come di lumaca passa e se ne va, poi più nessun altro suono di voce e gli uccellini tornano a cantare. Non sempre resto ad ascoltare a volte esco anche a vedere vedere quello che manca lungo il perimetro delle mura o per le vie del centro e i fiori crescono più che mai. Così ho preso un fiore da regalarle un fiore di cera luminoso l'ho sistemato con cura tra gli altri in uno spazio vuoto che si vedesse che era il suo. Così le ho regalato un fiore
sistemato in uno spazio vuoto e lei nemmeno c'era.
Tornando poi sono passato dalla mia Betty alla vetrina che m'è sembrato mi chiamasse per farmi vedere un' altra meraviglia.
Id: 62716 Data: 29/03/2021 13:41:46
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L’antro delle streghe
Era la prova di coraggio penetrare la foresta incolta fino all'antro delle streghe che poi magari escono per portarti via. E quante volte ci son stato col fucilino a tappi, che si facessero vedere e il cuore piccolo che batteva forte. E quante volte non sono uscite mai come pure l'uomo nero che cercavo salendo le scale buie di casa, al ritorno, e doveva essere così solo e triste per non farsi vedere mai.
Ma quale coraggio ci vuole a venire qui oggi che si vede il cielo sopra la foresta inesistente solo con un telefono, per un selfie se magari poi dovessero uscire a portarmi via. Quale coraggio oggi a venire qui, coi muscoli pesanti dal viaggio a contare le meraviglie avute a scartare i dolori come fossero uova pasquali e poi romperli, per trovarci dentro una sorpresa.
E quale coraggio venirci senza te per quel rametto d'ulivo antico e una benedizione che il bacio e la carezza non si può.
Ecco allora quando usciranno le streghe.. quando non ci saranno più sorprese o stupori nemmeno nei dolori, spero solo sia d'estate e che abbiano un vestitino leggero e trasparente adatto per un bel un selfie divertente. L'ultima meraviglia, e poi che mi portino pure via.
Id: 62710 Data: 28/03/2021 21:41:15
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La porta del sogno
E' quell'attimo prima del sonno -l'attimo che non ricordo mai- l'attimo dove sparisco e riappaio nel sogno. Ricordo l' attimo prima abitato di presenze che mi curano come mi volessero bene e poi piccole anteprime inventate di quello che poi in fondo non so. A volte ricordo il sogno -mai fidarsi delle anteprime- mostrano solo le parti più belle ma la porta no e nemmeno io che l' attraverso. Di qua restano le miserie i vestiti smessi del giorno le scarpe infangate le margherite al bosco le chitarre e i suoni i visi di cui conosco il nome che svaniscono piano. Di là non è che non ci sono ma non ne so il nome come un bambino a cui nessuno li ha detti come un bambino che nessuno attende ma io lo so che di là non sono solo e che di là mi attendo.
Rare volte capita che qualcuno passi per la stessa porta nello stesso attimo come se ci attendessimo di là nella "vita sognata" per darci un nome che al risveglio non ricordo tremanti di gioiosa attesa. Ma sotto la porta, sotto la porta non sappiamo ancora chi siamo.
Id: 62679 Data: 26/03/2021 11:23:34
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Un bimbo
Ho un bimbo che non mi lascia in pace mai mi mostra il lago come l' ha visto lui le sue scoperte di quando il mondo era da scoprire, la sua Betty sorridente alla vetrina che specchia lui, un' altra vetrina tutta luccicante e piena di confetti, poi si volta, mi guarda e ride ma non va mai via. Mi mostra i suoi nascondigli pomeridiani mi mostra l' odore della carta la carta dei fumetti, nel deposito all' oratorio con le strisce di luce che trapassano le assi del portoncino, dice che il pallone non gli piace poi mostra un tesoro, trovato in una soffitta. Non vuole insegnarmi nulla vuole solo che lo veda, lì dove è nascosto tra le strisce di luce e non essere dimenticato. Non lo sa, ma qualcosa a me me l' ha insegnata
forse non è la grammatica ma a guardare le cose come le avrebbe viste lui e che c'è un mondo nascosto ancora tutto da scoprire.
Id: 62602 Data: 20/03/2021 19:38:01
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Legata a un interrupt
Eseguita senza alcuna istruzione apparente appare come lampo nella mente radice antica di chissà quale lei però ti accorgi subito che è lei. E' come quando una passante sembra le assomigli e però ogni passante sembra le assomigli basta anche solo il profumo della moka in cucina la mattina e poi la sera a letto quel profumo nuovo che non sai cos'è. Forse è il profumo della sera che muore e lascia spazio al sogno io immagino i colori e lei appare nuda e cruda allora è il profumo della pelle la pelle che appare come lampo negli spazi tra i sogni miei. Come se i sogni fossero alberi e lei lo spazio che li separa lei, una vela bianca che passa, sul lago che si vede tra di loro io quello che colora il bianco con tutti i colori. Ma scrivere non è descrivere così quello che è davvero non lo saprete mai voi la vedete di verde colorata ma forse, se va bene saprete della vostra lei.
Id: 62572 Data: 18/03/2021 10:58:35
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Vita
Sono quelle due fossette sui reni che fermano il sangue fermano tutte le guerre e sono una gran pace dolorosa. Due piccole ombre su una pelle mai nata. Eppure c'è un luogo, dove vado a sognare, dove le accarezzo e sfioro, coi pollici, cingendola alla vita.
La vita, ecco Un piccolo luogo dove viviamo insieme lucidi di stupore pur non essendo mai nati.
Id: 62545 Data: 16/03/2021 10:49:39
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Piccolo bosco dimenticato
C'era lungo le mura un piccolo bosco un piccolo bosco dimenticato dall' asfalto e dai rumori abitato da indiani e indianine o pirati e perline a seconda del sogno del giorno perchè c'era il sogno un giorno. Quasi non si vedeva l' ingresso nella siepe ma in un punto le foglie cedevano, e si aprivano e dentro gli alberi erano così folti che potevi dimenticare il cielo potevi farne uno nuovo al giorno costruire capanne di liane di sambuco e dentro potevi essere dimenticato potevi dimenticarti potevi essere il pirata o l'indiano. Solo gli alberi ti riconoscevano sempre e ti coprivano, complici chiamavano a raccolta gli uccelli più esotici per un canto indimenticabile solo lo scurire della luce ti chiamava e una voce che sapeva e sapeva il tuo nome dimenticato.
C'è lungo le mura una panchina sull' asfalto in bellavista dove si siedono indiani e indianine o pirati e perline a seconda del sogno del giorno perchè lì c'è il sogno. L'albero che gli fa l'ombra ti conosce chiama a raccolta gli uccelli più esotici e puoi ancora dimenticarti ascoltandoli.
E' ancora lo scurire della luce a chiamare che non ho orologio solo lo scurire della luce i passanti non sanno il mio nome
e ho scordato la voce.
Id: 62544 Data: 16/03/2021 09:23:59
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Nelle vicinanze
"Che paes del menga" questo. Neanche un cantiere da andare a vedere una cascata da ammirare una stella alpina per la quale scalare un unicorno per partire solo un treno che non serve per andare e l'auto nel parcheggio da pulire che si sa quanti i piccioni amino volare. Così credo proprio che a casa dovrò tornare e mettermi in mutande anche se in mutande non ricordo cosa ci dovevo fare. Allora forse me le tolgo che l'acqua è pronta e quasi sembra un lago che ci si può bagnare e guardare anche il cielo chiaro con tutte quelle colorate scie che lascia l'aeroplano o l'unicorno in volo in un cielo lontano.
Id: 62538 Data: 15/03/2021 20:53:09
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Zona rossa
Rossa come la luce la luce che entra, dalla famosa crepa in ogni dove luce che non lascia dormire nemmeno a stuccarla lascia dormire. Rossa come la mezza noce tra le gambe della ragazza Rossa come le ali dell' aeroplano in volo lucide e brillanti. Rossa come un fuoco innamorato sotto la pioggia e hai voglia a piovere, non si spegne mai. Rossa come la carne sotto la noce rossa ma la ragazza ha testa ai ginocchi. Rossa come la fonte dove non puoi andare scorre nel suo letto come il sangue e non ti puoi lavare. Rossa come l' amore l'amore che sta morendo e che non muore mai. Rossa come la ferita sulla bambola della bambina e arrossa l'acqua dove lei la lava. Rossa come lo sperma delle montagne sputato al cielo. Forse a questo punto dovrei dire che il cielo è sempre più blu ma il cielo è rosso come una pesante veste sulle gambe della ragazza che aspetta l' angelo che la alzerà. Rossa come questo silenzio come il suono che non c'è. Rossa come il sospiro atteso. Rossa come il respiro. Rossa come l' assenza del palloncino appena volato via. Rossa come la ragazza che ha tolto la sua veste rossa per lavarsi all'acqua della fonte rossa così non muore mai. Rossa come un motore lontano di cui non si sente il suono. Rossa come il suo unicorno che l'addormenta la sera e l'accompagna ai sogni. Rossa come i suoi sogni d' angelo ferito. Rossa come il bimbo che la ama.
Id: 62536 Data: 15/03/2021 20:38:31
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La pelle del cielo (volando in un cielo infinito)
C'è vento da nord stamattina freddo tiene le nuvole in una metà del cielo e le frastaglia come il pizzo di una di quelle sottovesti antiche ricamate e non c'è una metà più bella dell'altra in cui volare.
Facevo aeroplanini di balsa una volta li guardavo strapparsi le ali nel cielo azzurro per una colla sbagliata o una manovra ardita e precipitare a terra.
Facevo aeroplanini di balsa una volta e ho capito che ci vuole sempre una buona colla a due componenti.
E il cielo bianco e azzurro di oggi sarebbe proprio un bel posto per farli volare.
Ma mai perderli di vista dietro le nuvole non sai più che fare se li perdi di vista anche se li senti ancora cantare, che un motore a ventisettemila giri canta e mai usare l' azzurro o il bianco per le ali rosso o nero è un buon colore.
Inizia sempre rollando da una pista erbosa il volo.
Gas! e l'aereo prende subito velocità grazie alla leggerezza della balsa e alla potenza del motore un leggero tocco alla leva del piano di coda e l' aereo inizia a salire, lentamente, poi con un brusco movimento del pollice e alzando l' acceleratore si impenna puntando dritto al cielo l' altra leva, degli alettoni, a destra, per iniziare a volteggiare, avvitandosi nel cielo azzurro. Sembra che danzi, piroettando, guardarlo è uno spettacolo le ali come braccia aperte rivestite di lucido brillano nel sole l' aereo lascia una bianca e profumata scia di fumo e olio di ricino. Arriva fin quasi a sparire è solo un puntino nel cielo, prima dello stallo giocando col piano di coda e il timone sta fermo, in piedi, dritto in mezzo al cielo. Decidi tu quando portare il motore al minimo puntare l' aereo a terra e cadere per gravità, decidi tu quando portare gli alettoni a destra e il timone a sinistra e iniziare un avvitamento lento, sgraziato e incontrollato dal quale l' aereo non ne esce più, neanche riportando i comandi a zero. Al momento giusto però basta un colpo d' acceleratore e l' aereo esce dalla vite, ripunta dritto a terra, e avanza anche tempo e spazio per portarlo orizzontale, in direzione della pista iniziare la discesa per l' atterraggio...
Questo le raccontavo e questo guardava da dietro le palpebre chiuse, tutte queste evoluzioni immaginava l' azzurro e il giallo del sole il rosso delle ali e il bianco delle nuvole poi la discesa sul prato.
Ne ero sicuro, di quando in quando scorgevo un sorriso (avreste dovuto vederlo il sorriso di mamma) così oggi ricomincio...
Gas! E l' aereo riparte rollando sull' erba verde per un nuovo volo in questo biancazzurro cielo. Lei guarda da lontano.
Id: 62519 Data: 14/03/2021 11:40:19
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Isola
Se esci dalla città, prendendo la strada a lago puoi trovare un'isola l'unica isola del lago e tu la vedi, fatta d'erba e piante, e poche le case stai guardarla, senza avere fretta stai a guardarla, su dalla chiesetta.
Sta a un passo dalla riva distesa come una donna nell'acqua calma sì, sembra solo un avambraccio, e chiude un' insenatura dove il lago è d'olio ma vai su, fino alla chiesetta e stai guardarla, senza avere fretta.
Ha gambe d'ombra distese sott' acqua e belle le mani d'alga accarezzanti sembra che dorma, immobile e tranquilla ma tu vai su, fino alla chiesetta e stai guardarla, senza avere fretta.
Dal Tivano alla Breva stai a guardare
statti ad ascoltare se vuoi sentirla sospirare.
Id: 62510 Data: 13/03/2021 14:27:49
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Frastuono
E' come un tuono. Solo perchè tuono fa rima con frastuono ma non c'è il lampo e non se ne sente il suono resta un silenzioso frastuono e il sole alla finestra è il lampo in cui mi trovo.
Passa la gente sotto la finestra silenziosa come quel frastuono ognuno dentro ha la sua orchestra credo, come me, ma non se ne sente il suono.
E più in là oltre il balcone altre finestre uguali e dietro stanno tutti coi loro cannocchiali dal mio vedo delle mura antiche mura che son sempre state le mie vecchie amiche.
Mi sforzo di ricordare la fiera cittadina cavalli, mucche e polli e la sua chioma corvina la chioma che mi teneva la manina ma non le vedo in tutto questo gran fantasticare che è tutto quello che è rimasto, senza poterci andare.
Son mura di domani quelle che vedo di quando ci si potrà andare, o almeno credo. Allora sì che di un'orchestra si sentirà il suono allora sì che il sole sarà un lampo buono.
Immagine Morning sun Edward Hopper
Id: 62492 Data: 12/03/2021 10:59:06
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Sogno n°ho perso il conto
Ho sognato una chiesa stanotte non era la mia chiesa di città di lago ma ricordo che ci ero andato di proposito a cercarla a costo di essere visto era una di quelle belle chiese con la facciata rivolta al sole e belle panchine su un lato del sagrato lì sono restato un pò.
Al centro una giostra quelle coi cavalli, e i cocchi e gli elefanti e girava lei era la bambina sul cavallo col vestitino azzurro e lo zucchero filato. Alle spalle le panchine erano vuote, io non c'ero forse ero la giostra, o il cavallo o l'aria attorno alla giostra e lei mi rideva respirando forte.
Id: 62462 Data: 08/03/2021 11:24:57
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Desideri
C'era volta una donna bellissima alla colma tra il verde dell'erba raccoglieva bianchi fiori in pendio vestita dello stesso colore del cielo il viso dissolto nel sole.
Qui, oggi, il suo ragazzo è uscito sul balcone a fumarsi una sigaretta -che coi nipotini in casa non si può- e a scarteggiare un plettro sfregandolo sul mi basso, per fare le note un po'più ruvide intanto guarda al cielo e unisce con lo sguardo i puntini luminosi delle stelle ne esce una donna china sui fiori, alla colma vestita dello stesso antico colore il viso dissolto nel blu profondo della notte.
Non ha ancora smesso di fumare nemmeno ora che il fiato manca come la vista che traccia raggi attorno alle stelle e sdoppia la luna ma continua a disegnare, ancor più attento ai particolari con tutti i suoi desideri in tasca assieme allo stesso plettro.
Sogna di disegnarle un vestitino nuovo, di un colore mai visto e un viso in pieno sole al davanzale.
Id: 62457 Data: 08/03/2021 00:02:14
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come sposa allo specchio (rettifica)
Sbagliavo è proprio il suo svelarsi l'arcaico mistero che non so dire. E la sua nudità è lo specchio dove mi guardo al tempo stesso breccia aperta verso il suo rifugio dove non ha paura. E' abbracciare la vita sognata è sentire il profumo del corpo del sogno ma il sogno è il suo ha vulva come un frutto di mare saporoso e altrettanti ai seni, come mandala. Ecco, ostriche, da succhiare ma quelle di un sogno magari quelle sulla via del mercato a Nizza nei ristorantini di Cours Saleya mentre all' angolo della via il trombettista suona la vie en rose. Il cielo nascosto oltre la luce dei lampioni e oltre le case il mare, e le stelle la sabbia e le conchiglie nei lunghicapelli. In cielo fuochi d'artificio.
https://www.youtube.com/watch?v=8IJzYAda1wA
Id: 62425 Data: 05/03/2021 14:57:47
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Inimmaginabile
Accadrà qualcosa d'inimmaginabile domani anche se da queste stanze arancioni si può immaginare di tutto come il sole, ad esempio, il sole, che si spande leggero sui fili d'erba umidi e brilla tanto leggero che pare s'involi. E cascate, e corpi di bagnanti inumiditi e fiori minuscoli e cose mai viste. Da queste stanze si può passare le dita sugli orli frastagliati della vita affondare e riemergere colmi del suo sapore immaginato come fosse una donna che assaggia il suo sapore inumidita dalla schiuma della cascata e che s'invola brillante nel sole leggero. Ma accadrà qualcosa domani qualcosa d'inimmaginabile resterò come un bimbo che guarda per la prima volta il mare e lo trova molto più vasto di quello immaginato. Qualcosa in cui affondare e riemergere qualcosa dal sapore salato molto più intenso di quello immaginato.
Ma tutto questo è immaginato forse non si potrà più riemergere chiusi in un forziere affondato come cosa preziosa.
Id: 62398 Data: 03/03/2021 10:42:43
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Amore da mangiare
Mi riposo nelle immagini di lei che passano nel cielo biancazzurro marzolino scorrono come linfa in seni gonfi e azzurre venature.. Bocca ai capezzoli come ne uscisse amore amore da mangiare e bere. Si anima, non più statica, al variare delle nuvole serpeggia tra la luce e si fa audace mentre passa sulla labbra con la lingua una carezza. Precipita in gocce rosse come petali di rosa a forare la neve poi rispunta bucaneve così solo per dire per dire che presto farà primavera. Si ricompone intera una per corolla, intera con l'intimo dello stesso colore. Illuminata dal sole il cielo la rivuole si trasforma in luce e vola. Poi capita sempre che piove.
Id: 62371 Data: 01/03/2021 12:24:14
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Abitudine
E' un'abitudine il cammino, un vizio sentire la ghiaia sotto i piedi, o le foglie lasciare orme e tracce e segni un tacco perso da una scarpa troppo cittadina -che non era previsto salire così in alto- e poi trovarli al ritorno. E poi è un'abitudine chiedere alle Madonne delle chiesette alpine, o alle edicolanti lungo il cammino se lassù c'è un luogo dove si stia bene,in pace un luogo dove lei non sia tormento. Non rispondono mai ma poi il sentiero si traccia di gigli giganteschi e varchi tra le piante che mostrano prati fioriti sotto un cielo bianco di luce non è lì il luogo, lì puoi fermarti un poco a riposare e lei non ti lascia mai. E' un'abitudine il suo non lasciarmi mai, il suo accostarmi il cammino sempre. E sempre è una parola tormentosa come un'abitudine al cammino verso un luogo che non c'è come se io fossi il suo luogo e lei il mio ma lei non c'è. E' qui come quei gigli ma già sfiorita altrove.
Id: 62362 Data: 28/02/2021 10:55:17
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Al Pisserottino
E' una fontanella di fonte, dove l'acqua esce filo a filo da questo il nome Pisserottino. Il bimbo si ferma sempre lì col suo babbo, per riempire le borracce, una tappa verso il prato dei picnic, dove sbocciano i narcisi. Lo sa che ci vuole tempo e intento insegue una farfalla o un raggio di sole, e cerca legnetti per l'arco e le frecce. Arriva fino all'orlo dello strapiombo, dove si vede il lago che riflette il sole si sente forte e coraggioso a guardarlo da lì, come un indiano e si crede solo. Non sa ancora che babbo sarà una pianta verde e lucente con foglie avranno suono d' armonica ma intanto lui lo tiene d'occhio, lo guarda e non lo perde di vista che non faccia un passo in più. O forse tiene d'occhio me mentre guardo il lago che riflette il sole e ascolto un'armonica lì dove non sono, nella gioia di bimbo lì dove sarò albero con foglie che avranno suono di chitarra.
Faremo un bel concerto.
Id: 62349 Data: 27/02/2021 10:41:25
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On the road again
La strada oggi era piena di gigli e viole non mancavano le primule alcune sbucavano dalle crepe sotto le roccie, al riparo altre, le più ardite, si godevano il sole in mazzo ai prati. E saliva, la strada, a fianco a un ruscello era tutta un canto d'acqua che scendeva saltellando giocosa, non si sentiva altro nemmeno quest'acufene che qui e ora bisbiglia nell'orecchio. I pensieri del colore dei gigli. Questa volta non era senza meta il cammino volevo salire alla fonte di tutta quell' acqua oltre il pianore delle pozze dove si specchiano, vanitose, le montagne. L'edicolante lungo il cammino ha detto che era un giorno buono così, una volta al pianoro e oltrepassato l'ultimo ponte dove il sentiero nel bosco ho detto -saliamo ancora- anche se gli alberi sono ancora spogli saliamo tra le montagne si vedrà ancora di più il cielo negli spazi tra i rami. Ero solo e siamo saliti. Come fai a sentire la fatica tra tutti quei gigli bianchi e ridenti le primule gialle e in boccio e le viole l'azzurro del cielo negli occhi. Sono arrivato così, d'improvviso dopo una svolta, alla fonte era lì, mancava solo una piccola rampa di roccia e muschi mi son tolto la sete e intanto l' acqua scedeva verso il torrente e altri rigagnoli scendevano a destra, e altri a sinistra alcuni piccoli piccoli altri col petto già gonfio e tutti facevano un unico ruscello che scendeva scivolando sulle ginocchia lisce delle rocce come un bimbo sulle ginocchia del nonno e cantava e rideva andando a valle non mancava qualche giravolta nelle pozze dove si fermava un poco. Così sono tornato al paese più sotto scivolando e cantando e ridendo con l'anima a colori fino al posteggio.
Nulla ostruiva la bocca o il letto del torrente, e allora perchè qui non arriva acqua da giorni e quest' acufene dimenticato per un poco si sente ancora forte?
Id: 62319 Data: 24/02/2021 18:54:57
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Sete
Dovrei salire alla fonte e salire vuol dire fatica e sudore dovrei salire perchè son giorni che l'acqua manca e non arriva più qui. L'ultima volta sono arrivato alle pozze mancava così poco per la fonte bastava salire un poco tra le ginocchia di roccia ma lì mi sono sentito vecchio forse era tardi, forse ero troppo sudato forse mancava il respiro e così sono tornato. Ma qui non arriva acqua da giorni e dovrei proprio salire alla fonte. Di sicuro qualcosa ostruisce la bocca un sasso, caduto dai monti o foglie, perse dall' albero che ricordo di un verde splendente al sole. Qui oggi il sole ha un velo grigio di nebbia crea ombre sfumate al suolo, come sfocate confuse con l'aria dentro la quale non si vedono i profili di roccia all'orizzonte. Dovrei salire alla fonte, che tanta è la sete arriverà un giorno di sole e apparirà la strada, chiara supererò le pozze, gli specchi d'acqua che riflettono la fonte e ci arriverò senza misura di distanza. Allora saprò cosa mi ha portato lì qualcosa che ora credo sete e non so se potrò tornare.
Id: 62301 Data: 22/02/2021 10:56:36
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Il mondo è degli assenti
Forse davvero questo mondo non è nostro così pieno delle anime degli assenti inudibili e invisibili, ma molti più di noi. Ognuno ne ha da uno a cento a fianco anche milioni se conti i pezzi di prato che son piaciuti e le cime dei monti e altre mille e mille ancora perse nel vento e l'io di eri e di domani perso nel tempo. E sono in pace, in un luogo di gioia, sollevati, o semplicemente non sono, non sono qui, a girare per centri commerciali e spiaggie o a far lo struscio in centro dove andiamo noi per non vederli. E non vediamo neanche l’altra gente. Qui ci siamo solo noi, e non ci diamo pace. Solo a volte al bosco un respiro muove le foglie o la sera, spente le televisioni la luce dei lampioni illude una presenza. C’è chi si addormenta il cuore con qualche goccia di antidolore o qualche polverina magica che costa più del dolore.
Ma poi quale dolore se e così bello riuscire a risentire le loro inudibili voci.
Id: 62284 Data: 20/02/2021 20:02:58
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La scuola in riva al bosco (V2)
Le mura erano di vetro ricordi? Appena fuori dalle mura, dove inizia la strada che sale a Brunate. Le mura erano di vetro e fuori tutte le tonalità del verde e canti di grilli e di uccellini. Lì non si sentiva la mancanza delle aule normali grigie, immerse nei rumori della città. Da quei banchi si poteva volare, ricordi? E noi eravamo sempre oltre, a rotolarci nell' erba e salire per i sentieri che entravano al bosco.
E' li che ti vedo ancora chinarti a raccogliere una ghianda per le operazioni di matematica, o una foglia di platano, per un collage, o ancora le margheritine da infilare in un bicchiere con un poco di inchiostro blu per studiare il sistema linfatico.
Non ci incontreremo più io e me Anche se saremo sempre insieme.
Ma è stato speciale. Era davvero in riva al bosco, e delle pareti di vetro si vedeva la spiaggia verde di fili d'erba le margherite erano le conchiglie la spiaggia finiva proprio su una fila d' alberi. I banchetti erano di quelli verdi, col foro per il calamaio. Proprio come quelli della scuola in centro dove è difficile starci dentro bravo e fermo. Qui invece si poteva uscire sul prato, ascoltare gli uccellini e cantare le filastrocche o mettere le ghiande in fila per far di conto.
Era davvero speciale piena di bambini speciali che proprio non riuscivano a star fermi nel banchetto.
foto mia. (per la serie "lascia i ricordi dove stanno che è meglio")
Id: 62249 Data: 17/02/2021 10:20:19
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L’altra metà del cuore
Pensavo questo stamattina sono stato a Como fino agli otto anni,e qui altri sessanta, eppure Como è la città che amo di più. E pensavo che lì mamma non mi dava caramelle tirava fuori un soldino cinque o dieci lire, a volte anche cinquanta, quando i tempi erano buoni. Allora portavo il mio piccolo cuore lungo la via di casa e poi a destra, e sempre dritto fino a passare sotto la torre fino ai baracchini lungo le mura. Un soldino tondo tondo, intero, per un piccolo cuore intero.
Non ne so l' insegnamento ma c'è qualcosa nel cuore dell' uomo qualcosa che lo divide in due parti, come quei ciondoli per innamorati e così, col tempo, te ne trovi metà quella che crede di trovare l' altra, oppure in qualunque cosa ma crede e si fida e crede che quello che crede non finirà mai e ci si attacca come a un credo. Molti credono che l'amore stia nell'altra metà ma l'amore, come si dice è tutto. Non e' lo specchio di una metà. A volte non combacia proprio. Per questo forse porto ancora il mio cuore intero a spasso per il mondo da quello che mi piace, solo. Con un altro cuore intero a fianco, separato da un soldino ma sempre con me. Anche se mi lascia entrare solo nelle mie foreste inesplorate, o scalare le mura, mi osserva, so che è lì, e l' osservo.
Id: 62232 Data: 16/02/2021 10:23:59
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Dal blu profondo delle cime
A volte sogno di guardare il cielo dal blu profondo delle cime riflesse nel lago sdraiato sopra un cielo capovolto tra radici e muschi il cielo oltre lo specchio d' acqua pare quasi un dipinto tanto che allungando la mano sembra proprio che si possa toccare. Poi con un dito mescolo l' azzurro con il bianco delle nuvole il verde delle montagne con il giallo del sole faccio mulinelli e vortici che per un po' continuano a girare quasi come un quadro di Van Gogh che però poi torna normale mostrando il cielo conosciuto e sempre uguale. Nel sogno non ho mai bisogno di respirare come se tutta l' aria fosse lì con me e non mi mancasse mai ma è come se sapessi anche che non è vero e che non posso stare in quell' eterna apnea senza un attimo per respirare. Poi di solito mi sveglio apro le tende e guardo il cielo con un dito mescolo l' azzurro e il bianco delle nuvole il verde delle montagne e il giallo del sole faccio mulinelli e vortici che per un po' continuano a girare esco nell' aria fresca del balcone l' aria che non è vero che non mi manca mai.
Id: 62229 Data: 15/02/2021 21:14:27
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Valzer d’inverno
Io non so ballare non son servite tutte quelle primavere tutte le estati al lago le serate nelle balere sempre dall’altro lato della pista. Eppure batto i piedi e tengo il tempo seguendo il ritmo, di una canzone dopo l’altra della scaletta che è stata decisa già. Nemmeno ora che l’inverno punge imbianca le cime alle mie montagne e lei vorrebbe le mie mani sui suoi fianchi per farla volteggiare portarla via da queste mura dove si sta chiusi proprio non riesco ad imparare. Perchè non so ballare e ormai ho le mani ruvide per accarezzare e questa incertezza antica al volo difficile da spiegare. Ma lei lo sa e resta coi suoi silenzi resta e mi fa compagnia e passerà l’inverno e poi se proprio vuole mi lascerò insegnare.
Id: 62209 Data: 13/02/2021 23:32:25
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Come sposa allo specchio
Non è quello che vedi il corpo e i seni sì belli e fiorenti chiusi nella cornice cromata nè la figura, di schiena che si guarda e mi guarda. E' quello che non vedi quello che appanna il vetro, e io sono lì, respiro l' aria che espira finchè l' aria tra i corpi svanisce. Questo ne fa una sposa. Non è il suo svelarsi è un arcaico mistero che non so dire. Un mistero che appare un istante troppo breve prima che l'aria tra i corpi riappaia proprio mentre si muore insieme un attimo.
immagine Francine Van Hove
Id: 62185 Data: 11/02/2021 10:54:42
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Lindicibile lei
Lei è come qualcosa che sta lì per me e splende e così forte è la voglia di toccarla che riporta alla mente antichi detti "guardare e non toccare".
___________________(anche se mamma aggiungeva sempre qualcosa)
E' qualcosa che passa tra i rami spogli e le poche foglie insieme alla luce qualcosa che disegna ricami a terra, nel sottobosco e se allunghi la mano l' ombra nasconde i ricami. Non è solo il nome dicibile della Luce ma credo sia femmina, come poche, forse nessuna. Viene dall'io più profondo.
Id: 62167 Data: 10/02/2021 11:20:49
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Tourbillon
Passeggiavo per la mia città quella dove vado a cercarmi ancora nei pochi angoli rimasti come allora. Il cielo mi appariva a strisce sopra le strette vie del centro antico come lame d' azzurro dietro alle quinte di un vecchio palcoscenico.
Passeggiavo per la mia città vedevo gli angoli svanire uno ad uno finchè non ci fu più riparo. E giravano in tondo le cose, come una danza le cose che se ne vanno, cose che poi tornano sì ma con volti nuovi così nuovi che non li riconosci più. E sapessi come crescono veloci le cose che nascono che solo qualche anno fa pesavano la metà. Eppure sono solo agli orli di questa vita che per loro gira lenta senza le vertigini che ho io nel guardarle o nel farle girare. Così ho comprato all' edicola una principessa per un poco di felicità non mia o forse sì, che la felicità è farla felice e son fuggito via.
Dammi le mani senza toccarle, le ho detto e passa su di me, come fossi un ponte su questo vortice che gira e non aver paura se perdi l'equilibrio le puoi afferrare. Oppure stringimi i pollici e io tutta la tua mano e gireremo insieme tu con i piedi agli orli io al centro, con le solite vertigini.
Appena passano tornerò a passeggiare per la mia città quella dove andrò a cercarmi ancora nei pochi angoli rimasti come allora.
Però è strano, crescono veloci e girano piano, lontanissime sugli orli, mentre io decresco e giro veloce, al centro, non è una ruota o un'elica. Eppure, a tratti e in linea retta sembrano proprio qui davanti.
Id: 62154 Data: 09/02/2021 01:23:52
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Rifugio
Sai dell'isola in mezzo al lago? Appare quando il buio avanza dalle rive e le case e le cose svaniscono piano piano, resta solo lei, collinosa, lussureggiante, in piena luce e baciata dal sole. Gli uccelli giocano, tra gli alberi,
e i pesci nelle insenature delle coste, felici. È tana e non rifugio, è la tana della gioia. Rifugio è guardarla dal buio delle rive. Rifugio è sognarsi uccello tra i suoi alberi,
o pesce nell' insenatura.
Id: 62113 Data: 05/02/2021 13:36:31
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Le montagne dinverno
Le montagne d'inverno sono cantrici di gioia hanno rivoli bianchi, e lucenti tra le insenature e i crepacci come donne ai bagni di sole con gocce lucenti tra i seni. E oggi era un giorno di sole tra due montagne in ombra riluceva bianca una vetta un minuscolo triangolino splendente e indorato riflettente il sole. Sono salito a mezza costa su una lunga scala, non molto, ma tutt'intorno un fiorire precoce nella terra ancora umida di neve. E' apparsa tra i rami, una madonnina a dirmi di salire ancora per guardare da dietro lei come coi suoi occhi tutta quella bellezza. Più sotto i prati e l'acqua dei ruscelli che gioca tra i sassi risvegliava antichi ricordi. L' aria però era fredda, come se il termomero mentisse ma il cuore non si lamentava e sarebbe rimasto ancora. Sono io che devo stare attento a non sudare.
Id: 62102 Data: 04/02/2021 17:07:33
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Un vento favorevole (raccontino semiserio)
Poteva vedere l’anima lasciare il corpo quando le condizioni erano favorevoli, a volte la seguiva, quando lei aveva qualcosa che voleva vedesse. Allora scivolavano sulle onde brillanti come la gioia e poi tra gli alberi e su verso il cielo. Avrete visto qualche volta in cielo un doppio arcobaleno no? La seguiva e lasciava solo il corpo chissà dove in questo mondo, il corpo e il tempo che ci passava sopra il tempo e la pioggia il tempo, la pioggia e i morsi del gelo. Ne trovava traccia al ritorno,
inspiegabili tracce.
Altre volte la guardava andarsene per restare a prendersi cura di sè. Quelle volte, ogni volta una gran paura di un non ritorno una gran paura che cessi il vento.
Doveva immaginare una grande rete in fondo al baratro con maglie abbastanza grandi da lasciar passare tutte le paure abbastanza piccole da trattenerlo.
E poi saltarci dentro.
Id: 62082 Data: 03/02/2021 13:39:29
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Questo faccio
Questo faccio di solito: prendo un ricordo -in verità non è che lo prendo, si affaccia, involontario e dolce, come la pubblicità di un intimo sul film di guerra di oggi- Ne estraggo un fotogramma zummo e scelgo un dettaglio seguo i contorni e dentro ci metto un colore nuovo poi lo sto a guardare "fino a che mi piace" come scriviamo sugli spartiti per un finale o per un assolo a cui poi basta un cenno per la rullata d' uscita.
Ma la rullata d'uscita sembra non arrivare mai e i colori girano come in una vertigine d'arcobaleno rotante e allora chi si ricorda più del film di guerra.
Alla fine ne esce un ricordo nuovo un prossimamente della pubblicita di un intimo, che interromperà il film di guerra di domani.
Id: 62080 Data: 03/02/2021 10:57:53
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La mia città ferita
Sarebbe stato pieno di bimbi il parco dei giardini a lago in altri tempi nonostante il freddo, nonostante la foschia un cappellino e una sciarpetta e via, a correre per giochi e vialetti col cappottino beige. Sarebbe stato pieno di voci, e risa, e pianti e mamme chiacchieranti con un occhio solo. Qualcuna m' avrebbe ricordato lei. -Attento agli inciampi e agli scalini!-
Ma oggi non c'è nessuno la giostra dei cavalli senza voce e con gli occhi chiusi solo qualche cigno grida, oltre il muretto in giro pochi altri come me, con gli occhi acquosi a cercare qualche piccola goccia di splendore rimasta a terra o tra le cose.
Id: 62063 Data: 01/02/2021 20:58:08
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Dove non sono
Appaiono i monti all’orizzonte le cime invisibili avvolte nelle nebbie da lassù uno non lo vedrebbe il lago.
E c’è un balcone sul lago là in cima subito dopo la curva dell’antica fonte dove non c’è nessuno.
Nessuno e una panchina una panchina dove non sono. eppure da lì qualcuno, o qualcosa, mi vede.
Ha in tasca la mia vita, e i desideri, i sogni e i peccati.
Mi segue come fossi un puntino sul navigatore e sa dove sto andando. Sa che non sto salendo che in tutti i miei anni ancora non l’ho visto tutto il lago. Lo sa che non ci vado, e mi vuole bene, lo so perchè inserisce sempre nuove destinazioni nel navigatore. E lascia il balcone sul lago come destinazione finale.
Id: 62061 Data: 01/02/2021 20:36:40
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Non all’amore ma al sesso
1 Unicorno rosso.
Forse i narcisi piangono, di notte, senza carezze quando solo la luna li vede la luna che entra da queste finestre storte e disegna i narcisi sui muri. Ma c’è una donna che li vede, disegnati sui muri, una piccola donna che una volta spargeva colori sui prati seguendo fili di invisibili sogni. E sulla rugiada dell’ erba i suoi sogni diventavano fiori poi qualcosa le sfuggì di mano e fu presa tra bianche lenzuola furono mura e ombre alle finestre e ai muri ma i fiori non muoiono mai, rinascono sempre folli di sole e rugiada. La piccola donna abita il passato, sul confine tra il visibile e l’invisibile ma ancora regala fantasie di seta cavalcando il suo poderoso unicorno rosso. Scrivere di lei è ciò che resta. La piccola donna abita il futuro sul confine tra il visibile e l’invisibile un immaginato futuro di stanchezze e di mura e finestre e non muore mai. Rinasce nella fantasia indimostrabile e ancora cavalca l’unicorno rosso nelle sue camere con vista ma è così muta di indicibili parole così muta che non ne ricordo la voce e il viso. Scrivere di lei è ciò che resta.
2 E’ di notte, quando tutto dorme che ti trovo, che ti prendo, immaginata, tra le braccia. E lì ti possiedo sostituendo la tua mano penetrante nel sesso già umido e ti sento, tremante, gioiosa nell’impudico ancheggiare, ti sento, sollevare il bacino e inghiottirmi il sesso. Chissà se una volta almeno siamo morti così, nello stesso fantastico istante per poi scoprirci lontani ma vivi. E nuovi. Pronti per un’ altra prima e unica volta.
3 Facile. Sarebbe stato facile un tempo venirti a trovare portarti tutta la giovinezza e i muscoli forti per prenderti ai fianchi e denti buoni per morderti i capezzoli. Sarebbe stato facile col drago nei pantaloni appoggiarmi al tuo corpo ancheggiante sentirne il calore e il profumo porti un desiderio tra i glutei e girarti e poi rigirarti e di nuovo girarti per appoggiarmi tra i seni giovani e sodi. Sarebbe stato facile venire così, a ogni giro e rigiro. Invece sono venuto oggi e ho portato la stanchezza e la vecchiezza delle rughe i pochi denti rimasti e il drago è solo un’ etichetta sull’ intimo. Sono venuto oggi e mi son seduto sulle tue panchine per cercare la permanenza dei corpi e delle cose. Sono venuto oggi a vedere l’ effetto che fa sperare che tu non mi veda.
4 Fuochi sul lago. La ragazza era lì era la notte dei fuochi, sulla riva del lago lei li guardava brillare. La ragazza era lì seduta accanto al suo dolore nel cono d’ ombra del salice amico che le sussurrava parole. Tutti quanti eran lì illuminati dai fuochi e ogni botto un desiderio stupito ogni botto una meraviglia. La ragazza invece in disparte nelle ombre di luna tra i rami del salice nascondenti le mani. E ogni botto un tremito di foglia un affondo di dita un fremito al seno. Come un salmerino sinuoso che brilla le sue squame alla luna. Seguendo rotte e voli sconosciuti riaffonda poi nell’ acqua dolce di lago. L’ ultimo colpo la fece tremare fino al profondo del cuore. Non se ne accorse nessuno ma la ragazza sparì per eterni istanti confusa all’ acqua dolce del lago in un invisibile abbraccio tra terra e cielo.
5 E sale e scende, il bosco come scosso da un movimento tellurico, tremante e ondulatorio. Appare e scompare, ondeggiando e a ogni onda la fiera appare nel nero tra rami la fiera con la bocca spalancata la bocca abituata a inghiottire, la bocca calda e umida. La fiera che subito scompare fino alla prossima onda.
Id: 62009 Data: 29/01/2021 13:25:20
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Skin
Sentiva tutti i dolori del mondo sulla pelle, e anche più sotto tanto da farla fiorire e aprirne i pori,come pozzi e dentro ci pioveva il freddo, senza riempirsi mai. Solo con altro freddo, in un bicchiere, si addormentava, e scordava, almeno per quella notte. In quelle notti era invisibile solo un lembo di veste in luce che potessero riprenderla.
Id: 61994 Data: 28/01/2021 14:49:21
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Salirò ancora
Posteggerò la bici sotto la mia linea obliqua che sale e salirò trainato da una fune di radici intrecciate e antiche, fino agli angeli scintillanti sul frontespizio, fino alla piazza da dove partono i sentieri. Cercherò i ciclamini, e i narcisi al grande prato, che so essere una vasta distesa o forse no, e troverò nuovi sentieri, seguendo scale di pietre e nuovi luoghi, altrettanto immensi.
Se arriverò dove non si può più salire guarderò in alto, al sole tra tutto il bianco delle nuvole e salirò ancora se mi prenderà per mano. Sotto si vedrà il lago brillare, e la bici minuscola e argentata in attesa come una cartolina che profuma di lago, e d'erba e di legna al fuoco nelle case. Qualcosa nelle sfumature, o nella mano vuota dirà poi quando è l'ora di tornare.
Id: 61992 Data: 28/01/2021 11:55:34
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Caran dAche
Stasera voglio una di quelle scatole di latta piena di matite colorate non quelle da 72, che una volta bisognava tenere da conto, per i lavori belli, di scuola quelle che già facevano sfumature bellissime. Stasera ne voglio una da 120 per fare la pelle ancor più bella e che magari si sciolgano in un poco d'acqua per un effetto lucido e bagnato e magari anche con qualche colore mai visto tipo un bel trasparente, che si veda il cuore sotto il petto o il seno sotto la maglietta che non è un seno senza maglietta o il sesso sotto le mani. E anche qualche colore dinamico che faccia muovere le mani e i corpi, qualche colore che lasci il foglio vuoto e bianco col disegno che danza, profumato, per la stanza fuori dai margini e con tutte le parti che non so disegnare.
Id: 61991 Data: 28/01/2021 10:46:45
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Non stasera
Stasera non sono il più adatto a sollevare il morale a qualcuno in questo paese lontano dalla mia città natale fa freddo sarà anche questa pelle fine che mi ritrovo e poi sono tutto spettinato e ho la barba lunga e lei non c'è.
E' strano, della mia città non ricordo il freddo, nè la neve eppure in otto anni deve aver nevicato ma è come fosse stata in un' eterna estate. Sì, ricordo qualche pioggia, sul lago, e la castellana che ci ha accolto e offerto un tè e anche qualche dolore, come quando ho infilato un piede nella bicicletta del Verga. E poi ricordo il buio arancione sotto i lampioni e quell'inconfondibile striscia obliqua di luce che sale nel monte invisibile fatto di buio. Ma è sempre caldo, quel buio, ci vuole sempre una gazzosa, con la stringa di liquirizia e le stelle erano belle, non erano i pensieri di oggi.
Stasera mi manca quella città questo paese è troppo lontano e quella di oggi non è la stessa oggi ci si va per ritrovare quelle atmosfere e cose e si trovano ancora anche se un nipotino che esce sgambettando dal tunnel del trenino di cemento dei giardino a lago, lo stesso tunnel da dove uscivo io, sgambettando e poi corre, per i vialetti dove correvo mi fa sentire tutto il tempo che m'è piovuto addosso. Ma anche tutto l'amore che ho avuto e che provo.
Id: 61954 Data: 25/01/2021 21:35:34
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Non di questo mondo
È come se il mondo parlasse una lingua sconosciuta che però lui capiva benissimo. Al tempo stesso è come sapesse che non sarebbe riuscito ad impararla mai.
Le parole stavano tutte stese a terra come stelle sul pavimento della camera e lui camminava tra gli spazi vuoti o nelle pozze di luce disegnate dagli spazi tra le persiane.
Tutto questo dentro un’aria colorata di musica e ombre attorno, sui muri e sui divani.
Amorevoli ombre protettrici.
Id: 61935 Data: 24/01/2021 10:28:24
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Hands
Sono io queste strade disegnate sulle mani tendini a vista e vene gonfie. Stanno sparendo anche i calli sulla punta delle dita ma con le zeronove non è un gran problema. E ancora tengo sogni nel palmo. D'altronde che noia un corpo che non cambia mai. Come un cielo immutevole senza stelle cadenti.
Id: 61850 Data: 19/01/2021 11:31:06
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Chi sogna quello che sogno?
Chi è che sogna quello che sogno?
Perchè io lo so che sogno non perchè li ricordo al mattino Se non quelli della sera, mentre sto scivolando nel sonno e tengo il suo corpo tra le mani o quelli del mattino, mentre ne sto uscendo e credo di starci ancora dentro. Lo so perchè guardando un film mi chiedo come sia arrivato fin lì il protagonista e per fortuna con questi streaming si può tornare al punto dove son sparito ed è una bella mezz'ora, in cui non c'ero. Lo so perchè perdo le uscite all' autostrada, e penso di tornare alla prossima rotonda, come dice il navigatore. Ma lui tira dritto ancora. Allora chi è che sogna quello che sogno? Perchè io sogno cose terrene come avere il suo corpo tra le mani, per illudermi che sia mio o un gratta e vinci fortunato una botta di culo ogni tanto invece che in culo sempre Un palco grandioso e suoni caldi, luci, e gente che balla e agita le braccia e il corpo. Io sogno cose terrene, e qualcuno sogna cose più angeliche. Così un altro sogno è ricordare quello che sogna chi sogna quello che sogno,
o anche solo suonare sul suo spartito celeste.
Ma questo è un altro sogno terreno.
Id: 61848 Data: 19/01/2021 10:36:14
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Lei è burrasca
E' così, io sto bene da solo, se lei è al fianco. E il fianco è l' orizzonte dove vestite di cielo appaiono nuvole nere e gonfie e lei è la burrasca e io mi ci lancio, con l' aeroplanino leggero di balsa della fantasia come fosse un possente unicorno, o una chitarra. E lei è l'aria sotto le ali, che solleva l'aeroplanino che turbina tra lampi di luce bianca nel blu profondo del cielo. Un pò si spaura, l'aeroplanino, sotto il suo poco peso avanza e sobbalza, accelerando il ritmo e le giravolte, fino ad arrivare al centro. E' lì che m'acquieto, al centro perchè io sto bene da solo, se lei è attorno. Dura sempre un tempo incalcolabile il riattraversare le sue nere nuvole per tornare a guardarla da lontano, la mia burrasca, dalla mia poltroncina e io riparo l'aeroplanino, per il prossimo slancio della fantasia.
Id: 61820 Data: 17/01/2021 09:11:35
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Nulla
Nulla non è nulla se fosse nulla non sarebbe Nulla.
Questo non ricordo chi l'ha scritto ma lo sa anche il chip del mio Arduino e distingue pure tra (nulla & Nulla) e (nulla or Nulla). Ma prima di dargli un valore , a Nulla la devi dichiarare che Arduino in realtà non sa nulla e devi dirgli pure il tipo, se numerico o stringa o il risultato di due più due cambia da quattro a ventidue che nulla è scontato, neanche Nulla. Anzi devi proprio assegnarglielo un valore. è un pò come il buio tra le cosce della Milf dove sbirciano i ragazzini, per sentire alzarsi la leggerezza degli anni e pure i nonni, per sentire tutto il peso degli anni trattenerli a terra, ma pure tutti gli altri, che forse è l'unica cosa scontata.
Ma questo Arduino non lo sa se gli chiedi "fammelo vedere", senza aggiungere "il contenuto di Nulla" non saprebbe cosa fare, che nulla è scontato. La Milf invece capirebbe subito.
Id: 61760 Data: 13/01/2021 11:50:30
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Mille candele
Dovreste vedere quando mi regala gli occhi. Allora l'aria è piena del profumo di mille candele la sua pelle prende il calore di mille candele la stanza piena del bagliore di mille candele. Dovreste vedere quando mi regala gli occhi. Allora sono in tutto quel bagliore e vedo quel che vedono i suoi visto dai miei.
E siamo uno.
Id: 61729 Data: 11/01/2021 11:49:54
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Una piccola poesia
C'era una piccola poesia, che si rannicchiava sul mio petto cullata dal respiro.
Se ne stava così e dormiva, e si vedeva che sognava e non si sapeva cosa sognava forse il mondo dal quale veniva che questo ancora non lo conosceva era così lontana coi suoi sogni senza tempo. Nelle orecchie aveva il mio cuore e il respiro era il ritmo del suo sognare la mano sui capelli il vento che forse sentiva in sogno.
C'era un sogno, e si fa sempre più grande.
Id: 61694 Data: 09/01/2021 10:02:18
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Una piccola cosa.
E'una cosa piccola, l'anima, e credi che abiti nel tuo corpo.
Invece è fuori, in qualche luogo. Forse nella mente di una ragazza che fece oplà un giorno un oplà e un bacio un oplà, un bacio, e un salto e poi una giravolta e tutti giù per terra.
Ora la ragazza è al bosco, o forse è solo la mia anima, cerca radure e fresco, cerca di un' angolo d'azzurro tra i rami da cui aprire le ali al volo, e salire al prato dei narcisi e ai ciclamini.
A volte sta dietro ai vetri dei miei occhi e osserva il mondo osserva gli alberi curvarsi al vento e il cielo, e le nuvole baciarsi. Non so come succeda ma è dai miei occhi che si guarda apparire in angolo del cielo volare radente tra gli alberi scendere al lago e risalire veloce ai narcisi ed è dai suoi che volo radente tra gli alberi e scendo al lago per poi risalire veloce ai prati dei narcisi
E'una piccola cosa, l' anima, solitaria e sempre un po' bambina Non le importa del tempo o degli anni come quegli alberi che si baciano lucidi di pioggia e che non sanno la loro età.
Si nasconde tra le righe di una poesia l' anima o nelle rughe tra i i seni o del viso ma se qualcuno crede di vederla lì tra le righe, tu dì che non è vero e non ti sbaglierai. perchè sarà già altrove per un altro giro un altro oplà e un bacio.
E'una cosa minuscola, l' anima. E'una piccola scintilla d' infinito vagante.
Id: 61693 Data: 09/01/2021 10:01:09
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Quello che avrò
Il vissuto è forse quello che più conta insieme con l' affondarci le radici da questo vivere. Così vado al bosco perchè qualcuno mi ci portava, e lo so che non lo trovo ma ricordo i giorni, felici, la gioia il caldo sulle gambe nude e l'odore delle eriche la bimba che ha paura dei ragni il bimbo con l' archetto e le frecce e l'odore del sottobosco, la sua spalla liscia. Quello che cerco è il bimbo sperduto in questa vita stordita. E poi ci porto i figli, e i nipoti perchè lì sono stato felice perchè lì loro torneranno a cercare i bimbi sperduti.
Il vissuto e il vivere, poi uscendo dal bosco affonderò i rami nel vivrò che sia vero o non vero, come i sogni, anche quello importa e la sua spalla ruvida.
Id: 61653 Data: 06/01/2021 13:31:03
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Tettebelle
Tettebelle sta dormendo. e quando dorme non sa di dormire così Tettebelle non sa che il suo corpo si espande, si espande in nuvole bianche e nere si indora al sole e non ci sta nei vestitini che invento per lei.
Ma io sto a guardare il cielo da sempre, con le sue nuvole bianche e nere, che disegnano schiene e cavalli, unicorni e sogni, e un soffio di vento gli dà vita. Danzano nel cielo seni e inguini incontenibili dai vestitini della mia fantasia.
Perchè Tettebelle è il sogno che vive nella vita mia e oggi vestirà di befana con l'abitino troppo stretto. Perchè anche la befana è un sogno eterno, mica invecchia.
"che disgrazia che disdetta mentre andava la befana nella casa di un bambino s'è impigliata la sottana sopra il bordo del camino. È scesa tutta nuda nuda ma il bambino ha un gran sorriso o befana befanina non andar via tanto di fretta e non scordar la mia casina non scordar la mia calzetta." (mix di filastrocche popolari)
Id: 61646 Data: 05/01/2021 21:22:33
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No name
Assegnare sempre un nome a una variabile che ne ricordi il senso, tipo int lightPin = A0; per una fotocellula e light = (analogRead(lightPin)); per leggerla, la fotocellula, sul pin analogico 0 e mettere il valore della luce in "light".
Sognavo stanotte, sognavo di svitar bulloni e togliere la testa e poi il cilindro da rettificare e ricromare sostituire il pistone e le sue fasce a elle. Insomma sognavo dei fatti miei di gioventù e pensavo che un pistone grippato in superstrada che blocca di colpo la ruota non è una bella cosa. Sarà anche che 10 chilometri a piedi spingendo la moto sotto il sole chi se li scorda?.
Si è presentata all'improvviso all'input di non so che pin una variabile imprevista mentre ero preso in questi fatti miei e non so nemmeno come si chiamava ma tirava forte,da dietro. Alla cintura.
Si faceva sempre più vicina ma si sentiva un calore buono alle spalle. Quando mi voltai, svanì, disciolta in me o viceversa o semplicemente non c' era. o c' ero io ma non solo io.
Manca sempre un nome da assegnare a un pin di input e uno per la variabile che ne valorizzi il senso.
Id: 61645 Data: 05/01/2021 21:02:05
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Let it snow
Stamattina il mondo s'è svegliato tutto pulito e bianco stamattina il mondo s'è svegliato e sembrava un neonato che non sapesse d'esser nato. S'intuivano appena appena le strade ombre scure e rettilinee già tracciate sopra la neve gli alberi piegati come severi osservatori piegati dal peso di leggera, soffice e vaporosa neve. Tanto vaporosa da confondersi nell' aria con il cielo eppure nell' aria c' era come un' aria di attesa attesa che quel che è già stato appaia. Attesa che si sciolga, tutta quella neve, sposando la terra anche se questa provvisoria veste bianca sembra proprio un sogno sotto è già tutto scritto e disegnato e anche quello che c'è sotto mi piace ancora tanto. Anche se poi quel che appare non è più quel giardino segreto che da qui, ora, si riesce a immaginare.
Foto mia.
Id: 61529 Data: 28/12/2020 14:44:10
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Venere dei ricordi
Inclinò la testa a destra, o a sinistra, non ricordo e fu sguardo dolce, di bambina di una tenera e matura età. C'era un profumo di ginestra, o di rosa, non ricordo come un olio sulla pelle di una venere senza età.
Oggi è la guerra che dicevo tra quel che è stato e quel che mai sarà quando alzerà la testa fiera e nel buio della bocca una scandalosa lingua mostrerà. Oggi è la guerra che dicevo tra una venere morente e quella che rinascerà.
Id: 61507 Data: 26/12/2020 10:32:53
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Bellezza interiore
Si ha un bel dire sulla bellezza interiore.. Ho cominciato a crederci un pò meno quando il proctologo, infilandomi la sonda ecorettale ha detto va che bella prostata ingrossata abbiamo qua dentro e non contento ha voluto anche toccare con mano. E avrebbe detto qualcosa anche il dentista, da bimbo, magari su un bel campanellino là in fondo, se non gli avessi morsicato un dito prima.
Così invece ha detto altro.
E poi hai visto le statue di Grillo, e della Bissara Di Rodin e Claudel- I quadri di Montoya, Ortiz, Hopper o Van Hove. Bellezza da vedere, esteriore Come pure un sole che brilla sul lago o la pioggia che fa quei rimbalzini che poi ricadono in tante goccioline a increspare l' acqua. O le stesse goccioline su una pelle lucida e nuda.
Viaggia nell' aria la bellezza, altro che, sta fuori la bellezza, ti entra dentro dagli occhi. E' che non so fin dove arriva nè quando.
Id: 61506 Data: 26/12/2020 10:26:46
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Succede così
Succede così, non devi neanche star lì a pensarci. Succede mentre guardi un film, per esempio, ti accorgi che gli ultimi dieci minuti li hai persi perchè t' è passato in mente un ragazzo in volo su una moto sopra la vecchia cava d' argilla rossa. E lei sotto, che non s' aspettava che finita la salita la moto continuasse verso il cielo. E l' anteriore punta pericolosamente a terra, così accelleri, la ruota gira, gira veloce nell' aria, l' anteriore risale e l' atterraggio è perfetto. Ma non atterri nella vecchia cava, atterri sulla colma della Presolana, al passo, vicino alla casa degli orsetti. Io scelgo i rametti, che quello è roba da uomini, pardon, da bimbi e lei, addentrata nel bosco sceglie il muschio più bello e pieno. Servirà a tener calda la terra, nei vasi di legnetti, e le cipolle dei ciclamini che ha scelto. Succede così. A quest' età succede così. Non devi neanche star lì a pensarci. Si fatica di più a restare qui, in questo mondo, a guardare un film.
Id: 61505 Data: 26/12/2020 10:24:45
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Desiderio di paesaggi sognati (e non per questo meno veri)
Con le mie dita ti faccio bella perchè è così che ti desidero e sono tratti a matita e angoli di pelle nuda tra i merletti.
Il foglio è il cielo con l' acqua e il vapore delle nuvole o ancora un prato verde o la chioma di un albero perchè non si sa mai da dove arrivi nè quando e le foglie sono merletti attorno alla pelle nuda.
Ma non c'è il sole nel quadro, e nemmeno piove non c'è il freddo o il caldo toccandolo la pelle non profuma di te.. esagerando il solco tra i seni e le curve ai fianchi quello che appare non sei.
È allora che cancello poi appesantisco i tratti scosto il fogliame e altre curve appaiono e pesantezze di carne solchi ruvidi sulla pelle e inguini boschivi.
Così viene il desiderio sotto le dita così sei venuta, sotto le mie dita e è così che ancora cancello per rifarti più bella ancora.
E verrà ancora il verde ai prati appena finirà tutto questo grigiore malinconico che però sa brillare a volte.
Lei sarà come un verde indistinguibile tra i fili d'erba se non dai contorni dove l'erba è più scura avrà quel ciuffo d'erica che immagino sui fossi colmi d'acqua e che pure so esistere, in fondo a tutti i miei sentieri che non so dove vanno e bianchi fiumi spumeggianti scenderanno tra le colline due piccole colline merlettate di fiori.
Sarà come un ricordo di un' immagine a venire come un sogno che devo ancora sognare dal mio rifugio di buio. Forse sentirò l'erba crescere lentamente e chissà, anche il suo caldo profumo.
Id: 61388 Data: 17/12/2020 12:10:58
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Monelle montagne
Cantale appena puoi canta delle tue montagne monelle sedute all' orizzonte, divaricate come tante ragazze spudorate Canta di come brillano, di ghiaccio e neve hanno la testa nell' azzurro tra le nuvole e tra le nuvole sbirciano se ci sei. Lo sanno che non hai corda, e chiodi e nemmeno esperienza e non ci andrai ti guardano aspettare la sera ai loro piedi per vederle svanire nel buio. Cambiano vestito tornando, fedeli, a ogni stagione cambiano profilo e aspetto e colori. Ma è con la neve che sembrano enormi seni bianchi di donna venati d'azzurro, di acqua sorgiva che cade e le fanno madri, madri di tutti i mari.
Id: 61369 Data: 15/12/2020 22:39:38
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Cascata alpina
E' così si precipita, a volte con rombante suono d' acqua in una pozza. Da lì nascono gli arcobaleni da lì si prosegue come un' acqua calma e fresca che riflette il cielo. Fluendo.
Id: 61368 Data: 15/12/2020 22:38:00
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Letterina 2020
Non servono stelle cadenti esprimo desideri e li disegno anche in questo cielo grigio di dicembre con a terra solo foglie e freddo. Non è proprio una letterina ma qualcuna la spedisco altre no. Tanto poi arriva un maglioncino o delle calze, pantofole non mancano mai forse anche un pacco di mascherine perchè mi riconoscano in posta, devisu, a fare lo spid
o di sigarette.. Di pillolette azzurre non se ne parla finchè ho desideri da disegnare e una stella fissa in cielo.
Del pennello non vi dico nulla.
Id: 61321 Data: 13/12/2020 10:09:18
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Guarda la voce
Guarda la voce muove le foglie all'albero che come tante doppiatrici traducono l' inudibile voce così melodiosa quando si unisce al canto delle onde nella luce grigia che scende dai monti. E' un albero solitario sentinella da tempo immemore sulle rive ha visto l' origine della voce e te ne regala le forme. Forse è solo l'anima che sogna incantata dall' atmosfera ascolta mormorii e sospiri mentre la sentinella danza e canta riflessa sulle onde. Certo che è l'anima che sogna perchè è lì che si placa e si sente a casa amata.
Id: 61307 Data: 12/12/2020 11:43:47
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Un riflesso negli occhi
Forse è che ho sogni tormentati e costantemente in guerra in guerra con i suoi, che pure sono i più veri e me li mostra e io li prendo e li metto a nudo facendone un abbagliante riflesso nei miei occhi tanto abbagliante da non vedere più i suoi. Così ci troviamo su due rive e non so do quali rive si tratti e ci si guardi l' un l' altro se siano quelle di un graffio, profondo, un vuoto pieno d' acqua o quelle d'aria, del cielo che ci si riflette, e le rive sono le cime altissime. e c'è sempre un vuoto profondo tra le rive frastagliate del suo sesso originario come un abbagliante riflesso solo nei miei occhi in guerra con i suoi. Ma non ci sono perdenti nè vincitori.
Id: 61294 Data: 11/12/2020 10:34:43
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Natale
Si ricorderà che andavamo a prendere le more e sarà in un un Natale qualunque si ricorderà della stradina, che va verso l' albero di noci e di noi immersi nel sole della canzone che cantavo per addormentarla la stessa che qualcuno cantava a me e che quando sbirciava resistendo al sonno c'ero. Si ricorderà di quante ne ha mangiate, ripulite da un soffio anche se non ci arrivava. Sarà finito il tempo di mostrarmi le giravolte con le gonnelline svolazzanti e però forse si addormenterà nello stesso abbraccio sognandole ma non sbircierà proprio come faccio io per non vedere questa solitudine abitata. Forse ascolterà una canzone.
Id: 61279 Data: 10/12/2020 12:42:04
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Il costruttore di frecce
C'era una volta in fondo a una grande discesa da dove i bimbi scendevano su grandi carri di legno e cuscinetti d'acciaio una città. Oh, certo che si sbucciavano ogni tanto ma era quasi un vanto e poi in quella città ci abitava un'infermiera miracolosa che con due baci guariva i dolori. Era una città murata e stesa sulle rive di un lago sulle cui rive sorgevano castelli, e castellane che ti accoglievano nei giorni di pioggia. Era incastonata tra i monti e sulle cime piccoli indianini lanciavano frecce agli alberi e correvano sulle grandi praterie di narcisi. Da quelle cime partivano i falchetti che scendevano a lago a salutare i cigni e gli ospiti della castellana. Ci abitava anche il costruttore di frecce, il suonatore di fili d'erba e scalatore di rocce che sognava un piccolo indianino che lanciava frecce agli alberi. Lui e la sua regina infermiera, Lo riconoscereste ovunque, anche steso sul pavimento del bagno con la barba mezza fatta che qualcun altro finirà, aveva gli occhi pieni d'acqua, come i miei, e sulle rive sapeva farsi albero silenzioso, restava solo un suono, d'armonica, che ancora si sente.
Id: 61263 Data: 08/12/2020 10:14:26
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And so this is Christmas
Non so. Io davvero non lo so se Natale sta o non sta nelle luci che in questi giorni riempiono le strade e le case, nelle comete al neon, nell’ allegria delle cene o nelle modelle in perizoma rosso e ponpon che occhieggiano dagli schermi. A proposito, chissà se vale il cashback di Conte che per togliere il perizoma o le lucine dai capezzoli alle influencer ci vuol la carta.
Però so che ognuno ha il suo. Che sia un' altra bottiglia, in fila sullo scaffale, per festeggiare quest'anno magari ci si vede solo in video chiamata, ma andrà meglio il prossimo o per affogarci l'anima, e ci si vede a occhi chiusi come l' anno prima, e il prossimo, e forse tutti. Ognuno ha il suo e sembra che pensi solo al suo.
E so che c’è in cuore, il mio, come una preghiera, un’ orazione segreta dove taccio, inutilmente, che mi indovinano sempre, le speranze più magiche o oscene. Lì, nel cuore mio, Natale esiste e Babbo Natale passa di cuore in cuore viene dalle radici più profonde del tempo e sale come linfa alle fronde di un albero che cresce ancora e sempre. Per sempre.
Id: 61246 Data: 07/12/2020 10:37:21
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Non sono più lì (rivista)
Io scrivo di pendii che salgono ai narcisi e ai ciclamini, e ancora del profumo del sole sullo zafferano alpino dell' albero rifugio al limitare del bosco che si apriva e si faceva nido di rami intrecciati, dei suoni di un' armonica nell' aria fine e leggera. Ma non sono più lì.
Lì il mondo era un pezzetto di cielo tra i monti i falchetti disegnavavano traiettorie veloci e si gettavano a piombo sul lago e io ci stavo sotto. Ma non sono più lì.
La casa sapeva di fumo di legna e caldo buono dove tornare, c'erano giardini segreti e farfalle tante e bruchipalla sotto ogni sasso. Ma non sono più lì.
Sono qui a scriverne a disegnare traiettorie col pensiero.
E non so se sia questione d' età o di maturità, ma a me piace anche qui dove l' amore è adulto, e disegnare traiettorie su seni di donna, sui i fianchi, sugli inguini coperti da mutandine minuscole sotto seni enormi, e percorrerli col pensiero e con le mani. Adagiarmi al loro caldo buono, scordare le foschie tra le lenzuola. Mi piace questo quotidiano amore.
Ma non sono più là. E un po' mi manca.
Id: 61210 Data: 04/12/2020 11:07:25
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Dentro gli occhi
Cosa vedi quando guardi il lago non lo so ma posso dirti cosa vedo io vedo il tempo farsi eterno vedo il bimbo che gioca nell' acqua e il nonno sulle rive bianche di neve che lo guarda. Non ci sono ore più belle di altre che sia mattino di sole o bianco di nebbia o notte scura e nera coi monti invisibili nel cielo sono tutte qui, dentro gli occhi, insieme nient'altro attorno, sei sempre solo quando guardi il lago. Forse però un'ora c'è quando il lago s'indora, che il sole sta per scendere oltre i monti e cade obliquo nell' acqua allora i monti sembrano grembi di madri con bimbi attaccati al seno e c'è la stessa pace.
Sarà che ho questi occhi acquosi di lago dentro i quali lei si è fatta isola eterna sulle cui rive gioca mia madre bambina e la notte lascia graffi di luce nell'acqua nera. lì dentro non sono il nonno che guarda dalle rive bianche di neve ma il figlio, e c'è una gran pace proprio come sotto un immenso cielo stellato che si riflette nel lago.
Id: 61205 Data: 03/12/2020 21:17:42
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Foschie
E' il colore che ti dice l'ora bianca, come il mattino, come la neve sui tetti che ci si confonde dentro non più dorata per i lampioni della sera. E' nella foschia che si possono intuire le cose che non si vedono come possono sparire quelle che si vedono, allontanandosi. E così alberi alti sono qui, appena oltre il punto dove finisce la vista gli alberi da cui cadevano le foglie strappate dal vento della valle e cadevano nel fiume che correva a casa e oltre il fiume la ferrovia e la stazione dove è scesa, con le sue scarpine nere col tacco inadatte alla neve e gli occhi che ridono lasciando impronte di Merlo. Si è guadagnata un'influenza per questo avrei dovuto dirle della neve e del freddo che ci sono qui. Qui dove oltre il punto dove arriva la vista c'è una centrale elettrica e gli alberi sono tralicci di freddo metallo non ci sono fiumi dove cadono le foglie e nemmeno la stazione. Qui dove non può arrivare l' attendo, forse avrà i capelli bianchi come non li ho mai visti. ma resta sconosciuta l'ora.
Id: 61192 Data: 03/12/2020 10:08:05
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Brughiera
Le mattine di novembre è così si sveglia piano, la brughiera di mattina tutta bagnata di rugiada e nebbia penetrata nel profondo da un sole che non riesce mai ad asciugarla intanto lei estrae lingue di nebbia e le infila tra gli alberi e gli alberi sembrano tristi, così spogli e nudi come la brughiera. Ma non è vero sono solo lontani nella memoria e nella memoria li canto perchè io sto guardando il parcheggio dell' Iper e i suoi lampioni spogli. Lei è solo lì, e sta e lascia che il mattino la inondi e non è che ti aspetta ma chiama e non ci puoi andare. Farò un' autocertificazione ad hoc nel pomeriggio: "Il mondo è ancora bello." E ci devo andare.
Id: 61163 Data: 01/12/2020 11:07:54
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Message
Ho sognato un messaggio per me, senza oggetto nè titolo solo il corpo in campo bianco una specie di notifica
di simboli e parole d'acqua di fonte.
E il sogno era così vero come è vero che inizio a non distinguere i sogni dal vero, così vero che al risveglio l'ho cercato dappertutto, e nei messaggi non c'era.
Non l'ho detto all'indovina che mi guarda la vita così nulla ha indovinato e non le ho dato da bere.
Credo che mi riaddormenterò o forse mi sveglierò di nuovo.
Id: 61129 Data: 29/11/2020 09:52:57
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Senza fiato
Non importa che sia dalle rive calme del lago o dalle vertigini delle cime alpine. Importa che ti lasci senza fiato come una sorpresa che trasformi la calma placida del lago in vertigine di bellezza e plachi la vertigine delle cime facendone calma placida. Ma devi perderci il fiato non vale fermarsi al primo prato devi viaggiare, e salire, o scendere in grotte buie o nel profondo dei boschi ombrosi fino a perdere il respiro e le parole.
Resta la bellezza stesa lì a fianco mentre guardi il cielo, il cielo e la bellezza e tutte le parole che hai nel cuore. Non vale fermarsi prima devi restare senza fiato perchè ti lasci senza fiato.
Id: 61113 Data: 28/11/2020 09:45:02
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La mia splendente musa
La mia musa è una faccetta bella il viso dolce e la nuca di mille veneri decollate. La mia musa è anche una faccetta furba se le chiedessi di venire, con nelle mani quello che più mi piace, arriverebbe con una portata di sushi mostrando solo le mani forse solo una il resto in ombra. Ma dovreste vedere quando non chiedo nulla come risalta nel buio in piena luce e cosa tiene nelle mani.
Id: 61085 Data: 25/11/2020 13:01:16
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Dei tanti momenti che avrò
Poco fa il cielo era di un bel blu profondo, che ancora ci abitava la notte il viola del nuovo giorno saliva all'orizzonte, lungo il traliccio della luce. Un comune traliccio della luce, questo si vede dalla mia finestra, e tetti e case e alberi, ogni giorno uguali. Ma poi ha iniziato a scintillare, colpito dai primi raggi del sole ancora bagnato dalle nebbie notturne. E in quel momento ero lì, finchè la luce ha reso il cielo e l' orizzonte di un unico colore il traliccio sfumato nella foschia.
Che sia per questo che canto canzoni d'amore e scrivo e descrivo le gioie che ho nominando la madre dopo ogni gioia anche perchè Santi numi o Eterni dei è un po' desueto mentre Mamma mia è eterna.
Che sia per questo che canto dei luoghi che ho incontrato o incontrerò di cose comuni come gli alberi ai monti che vegliano un compagno strappato dal vento sdraiato nel muschio o nella neve. O dei venti di lago, ricorrenti, che salgono e scendono le rive portando voci e profumi lontani, e anche cose lontane nel tempo. O dei corpi di donna altrettanto scintillanti al sole o profumati, fonti di gioia e dolciore.
Che sia per questo, che ne scrivo e descrivo e li mostro che sia perchè qualcuno che li deve vedere li veda e ne veda la bellezza, e si convinca, e mi lasci qui ancora un pò. Perchè so che avrò altri momenti di gioia che ancora non so ma so che saranno i più teneri e belli altri saluti al sole.
Id: 61081 Data: 25/11/2020 08:24:50
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Sogno invisibile
Si muove lenta nel buio della stanza la donna sognata si spoglia lentamente dei pensieri del giorno si prepara amorosa per la notte fuori dal campo di luce. Nessuno specchio sul tragitto rivela la presenza solo sospira a volte, o così mi pare e mente mente col corpo che tace. Il suo sospiro è un soffio, che sposta le tende invisibile si stende al suo giaciglio e si accarezza, fino ad aprirsi la bocca che è il buio della stanza. E mente dice di esserci e non c'è se ne sta nel buio impenetrabile e profondo ma fa dei sospiri un canto e io sono nello stesso buio suono la sua canzone. E mento, vedendo un corpo che non c'è ho tolto le corde alla chitarra per suonare quella canzone. Parla di alberi, spazi aperti e luminosi e venti sopra al lago e la melodia è dolce, di chissà quali inaudibili corde. Poi l'adagio con grazia si fa andante mosso di vento che agita le cime e di battaglie antiche tra l'arcangelo di Brunate e il suo demone. Nessuno vince sono sempre lì, in battaglia sul punto più alto contro il cielo, senza tempo.
E' un attimo, in un lampo di luce torna il buio ma in quel lampo ti pare di averla vista nel suo giaciglio di neve
di averla sentita godere, venendo in un sospiro. Ma mente, col corpo che tace nel buio silenzioso e io mento al buio degli occhi.
Non viene mai.
Id: 61055 Data: 23/11/2020 11:28:19
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Zingarella
Sorride come una giovinetta, la zingarella nella cornice dorata, il tempo passato sulla tela le ha reso la pelle secca e screpolata, sorride come allora, nella giovinezza andata la vecchiaia invece nessuno l'ha mai disegnata. Sorride nel suo abito rosso e vaporoso di voulant e sotto l'abito teneri seni freschi e giovani da immaginare era la compagna di tante notti nere sull'Olona e dal nero di quelle notti è circondata. I lampi allora non facevano paura perchè lei appariva in tutto quel chiarore davanti a me sembrava viva appoggiata al muro e quando tornava il buio era bello saperla lì. Oggi però non so dov'è non so in che casa guarda o se si ricorda di me quale luce la illumina nè chi la sta a guardare ho solo qualche foto senza profumo nè calore ma è bello saperla lì chissà dove è successo solo che ha dovuto andare. Come allora le dico che sto bene qui e come allora non mi crede ma non può tornare.
Id: 61046 Data: 22/11/2020 15:19:51
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Nostos
Forse è un bisogno mascherato da nostalgia questo vedere i suoi colori sfumati nella nebbia indorata dai lampioni, questo tornare della memoria da questo balcone a un altro dove guardavo alle stelle cantando. E' sempre quel ragazzo che esce sul balcone a fumarsi una sigaretta, non ci sono i puntini luminosi delle stelle ma ha desideri nelle tasche e li disegna. Disegna una donna appena sopra i tetti vestita con i suoi colori il viso e il corpo dissolto nell' oro della nebbia. La donna che ha acceso tutti i colori dell' arcobaleno. E' sempre il ragazzo che la guarda sono solo più stanco gli dice ho un po' più di sonno la sera e correre tra le stelle è un sogno ma sei ancora qui gli dice profumi ancora di canzoni e giovinezza cotone sulla pelle e ninnananne buone. Ma è solo un bisogno mascherato da nostalgia
un bell'inganno. Non è qui davvero.
Id: 61025 Data: 20/11/2020 11:55:02
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Lontano, lontanissimo
Forse lontano non è questione di spazio ma di tempo tempo che ci vuole per andare da qui a lì e oggi ci sono luoghi fuori dal comune dove non si può più andare l'essenziale invisibile non basta per giustificazione. Così il tempo si è allargato a dismisura sospeso qui, in questo spazio ristretto e lontano si è fatto lontanissimo. Eppure qui l' essenziale appare come petto di polena alla prua il viso ancora nelle nebbie o come zampillo di fonte la fonte ancora nello scuro del bosco. Appaiono e roteano le immagini qui davanti mentre sfuma la tv sullo sfondo perchè è questo che fanno i vecchi guardano una cosa e non è quella che vedono. Ma questa visitatrice lontanissima è qui davvero e danza nella stanza piena di brillanti gocce di splendore. Ha il petto di polena alla prua il corpo ormai uscito dalle nebbie e mi guarda, lo so. Devo solo non aprire gli occhi.
Id: 60967 Data: 16/11/2020 10:43:04
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Madri
Le braccia delle madri hanno mani dolci quando accarezzano leggere come petali di margherita mossi dal vento. Le madri stesse sono margherite in un campo di margherite e non dicono mai che il vento le spaura un poco camuffandolo con un "cos'è tutto questo vento?". E sono state rose. I figli son girasoli rivolti a una sola margherita inconfondibile. Non credono che il vento le abbia potuto portare via sentono ancora le loro mani dolci e leggere, come il vento tra i capelli. E ricordano le rose, nei giorni che le rose mancano.
Id: 60950 Data: 15/11/2020 08:30:01
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Sul sentiero, inaspettata
Un giorno andrò al bosco lasciando questo divano comodo andrò al bosco cercando nuovi sentieri come sempre nei miei soliti giri. Ci saranno curve sul sentiero e dopo l'ultima il buio tra gli alberi si farà di un bianco luminoso e invitante. La vedrò apparire piano in tutto quel bianco come sbucasse dalle nebbie. Le previsioni dicono che farà un gran caldo quel giorno o un gran freddo e che pioverà se non c'è il sole. Di sicuro quel giorno saprò che lì finisce il sentiero mentre quello percorso frana silenzioso nel lago. Non si può tornare. Dovranno venirmi a cercare dietro le curve.
Id: 60938 Data: 13/11/2020 21:51:45
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Mattino
E vanno via di schiena, gli alberi nel mattino, le chiome nella foschia grigia e luminosa come capelli di donna che nella nebbia immagini volare via come le foglie. Che cosa banale il mattino se c'è una cosa che viene al mondo ogni giorno è proprio lui uno spazio di tempo, legittimo e quotidiano, e sta sicuro, viene ogni mattino. E io ero lì a guardarlo uscire dalle oscurità della notte e prendersi il cielo e gli alberi e me, ero lì perchè qualcosa ha cambiato i ritmi del sonno e della veglia e del sogno. Ero lì perchè i vecchi vivono nel sogno. E nel sogno quell' albero era la sua schiena che piano piano usciva dall' oscurità per poi svanire nel respiro nebbioso della terra che confondeva la chioma al cielo. E se ne volava via, come tanti uccellini di Braque.
Id: 60916 Data: 12/11/2020 12:07:36
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Guardami
Guarda! Dice la bimba. Ed è la nipotina che corre a prendere quella gonnellina a tutù rosa che le piace tanto. Guardami! Dice. Mentre piega il busto a sinistra e si accinge a una giravolta. E tu guardi quella vertigine profonda che è la sua anima pura, lei non imita nessuna ballerina, lei è la ballerina. E tu guardi e non sei tu che guardi, ma qualcuno che ricorda quelle anime immense. Ma è un attimo, un lampo che passa crescendo.
Id: 60906 Data: 11/11/2020 14:39:20
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Il cerchio dei ricordi
Conosco un posto nell'angolo più basso del cerchio, della ruota che avanza veloce e gira, sempre diverso e sempre uguale. Un posto dove stanno i ricordi di cose mai vissute cose passate e cose future che piovono dall'angolo più alto. Cose del tipo ti ho baciato le spalle o te le bacerò è lo stesso mentre coi pollici ti accarezzavo o accarezzerò le vertebre nel centro esatto della nuca. Cose che girano, e vanno, e vengono cose che tornano da dove non sono esistite mai.
Cose svanite, o che svaniranno sempre qui presenti.
Id: 60893 Data: 10/11/2020 09:20:22
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Come il vento
Come fa il vento, quando sale i pendii e l’erba si trema così sale la pressione sanguigna lungo le vertebre. Sale, e s’incunea in un fodero di pelli diverse.
Oltre le fosse del desiderio.
Id: 60863 Data: 07/11/2020 18:09:07
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Simbianca il ciclamino.
Certo che è uno spettacolo un bel ciclamino dritto e a testa alta nel sole rosa come di altri rosa non ce n'è. Ma dovevate vederlo chiuso come una spada coi petali attorcigliati dovevate vederlo una mattina srotolarsi in una vorticosa danza e spalancarsi e poi abbagliato dalla luce richiudersi un po' Dovevate vederlo cambiare forme e posizioni ascoltando il vento sui petali. Dovreste vederlo adesso imbiancare forse per la stanchezza, forse per l'età il colore perso nel vento. Dovreste vederlo crearsi una coperta di foglie per il capo stanco che presto cadrà.
Id: 60851 Data: 06/11/2020 08:01:34
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Un mattino di novembre
E' uno di quei mattini che ti svegli sul divano che la sera prima non hai visto finire il film e la notte, aprendo gli occhi, hai solo spento la tv che disturbava il sogno e il sogno era così bello che non potevi lasciarlo lì per andare a letto. Lo dovevi subito rincorrere, e riprendere. E' uno di quei mattini che la casa appena sveglia si rischiara piano vuoi farti un caffè ma stai lì a guardarla schiarire col sogno, che ha ancora corpo, e impronta, calda, sul divano. E' uno di quei mattini che è difficile tornare nel mondo di qua uno di quei mattini che la stanza è vuota, vuota di luce e sogni e più si alza la luce più se ne vanno i sogni. Bisognerà alzarle queste tapparelle, e guardare fuori per vedere se c'è o no la nebbia.
Per vedere se qualcosa della forma del sogno è rimasto tra gli alberi.
Id: 60833 Data: 04/11/2020 08:01:26
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Novembre
C'è profumo di torta in cucina di torta e di mele buone.
Ma mamma non c'è in cucina.
Forse la finestra è aperta e il profumo arriva dalle case vicine ma è mattino presto in questo primo novembre grigio e umido è ancora buio e non ho neanche alzato le tapparelle fa freddo e la finestra certamente è chiusa e mamma non c'è in cucina.
Forse allora arriva da scordati tempi antichi quando i mesi di novembre erano rosa e non ricordo se era più buono il profumo di torta o della sua gonna ma la gonna di mamma non c'è in cucina.
Starò qui, sul divano, ancora un pò in questa magia di penombra che confonde le cose e ci puoi vedere quello che non c'è come mamma che non c'è in cucina ma fa ombre sui muri.
Dal rumore fuori piove e dovrò alzarle le tapparelle prima o poi e vedere che mamma non c'è in cucina e guardare giù, e scendere e guardare gli iniettori che non schizzano e l' auto che non funziona e mi sporcherò le mani di nero e grasso e poi sapranno di benzina e niente, non sapevo a chi dirlo che mamma non c'era in cucina.
Id: 60820 Data: 03/11/2020 07:50:42
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Rifugi
Siamo rifugi, quando un bimbo ti corre tra le braccia per un conforto, quando ti appoggia la testa sulla spalla per addormentarsi sicuro. Siamo rifugi e non troviamo rifugio.
Id: 60802 Data: 02/11/2020 09:18:32
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Inquietante meraviglia
Non è il sentiero che hai preso un giorno invitante verso il fresco del bosco nè i giochi di luce tra i rami o gli scorci di lago che appaiono a tratti. E nemmeno quella casa diroccata prima del ponte antico oltre il quale non si può proseguire.
Sono le donne alla finestra che guardano a lago forse una partenza, o un ritorno mentre i bimbi giocano nelle pozze che crea l'acqua.
La luce intanto scende, come neve leggera sul tetto inesistente.
E tu sei lì a guardare bimbi inesistenti.
Id: 60789 Data: 01/11/2020 09:22:31
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Novembre
Passavo ai bordi di un campo ieri il sole era appena calato i colori stavano svanendo in una scala di grigi. Passavo a bordi di un campo l' auto in silenzio elettrico nel campo un albero, solo, e un cespuglio a fianco la nebbia saliva lenta a prenderseli come un espiro bianco della terra. Pareva un paesaggio da fiaba di Novembre. Fiaba non vera, nell' abitacolo il clima puntato a 21, l' aria era asciutta e calda. Avrei potuto fermarmi, e farlo vero quel paesaggio sentire l'umido, e il freddo, toccare con mano l' albero ma più avanti mi aspettavano altre cose vere. E dolcetti, e scherzetti.
Id: 60788 Data: 01/11/2020 09:19:54
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Multialtrove
Ma guarda tutti questi altrove tanto ricercati fotografati, incasellati, in minuscole cartelle con data e luogo e nome e perfino duplicati un po' per non scordarli un po' per il timore di perderli.
Belli, perfetti e nudi e crudi che la fotocamera non mente (quasi) mai forse tutti quegli altrove non sono altro che specchi baluginii e riflessi velate chimere splendenti al sole.
Forse tutti quegli altrove sono qui in forma di qualcosa di mai smesso di percepire qualcosa di cui non si ha memoria perchè memoria non è. E non ha nome e non ha data o luogo ma è proprio qui. Ci siamo dentro.
Id: 60729 Data: 27/10/2020 08:40:04
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Altrove
Tu credi sia tua, l' anima, che abiti il tuo corpo.
Invece è altrove, forse nella mente di una ragazza che fece oplà un giorno e acrobazie, baci, salti e girotondi e giraltrimondi.
Poi tutti giù per terra.
Oppure è al bosco, che cerca una radura e un angolo d' azzurro in cielo per aprire le ali al volo.
Poi sempre giù per terra.
Oppure se ne sta dietro ai vetri bagnati di pioggia osserva gli alberi curvarsi al vento per un contatto.
E ancora giù per terra.
Si nasconde tra le righe di una poesia l' anima ma se credi di vederla, lì, non è vero.
E' già altrove per un giraltromondo in cima al lago dove l'acqua stanca di correre e cascare tra le valli si allarga, si allarga e invade la pianura limpida che ti ci puoi specchiare e sembra che si fermi un po', ma è solo per la tua immagine specchiata che permane, lei, come l'anima, è già altrove.
Ma altrove è ovunque anche qui, in questo mondo, quando piove.
Id: 60719 Data: 26/10/2020 11:52:46
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Piccola meraviglia
E' stato solo un attimo, Ero lì ma non ero lì Cioè mi vedevo lì a guardarla quindi non potevo essere lì. Ma era così bello starci e fu una piccola meraviglia quando uscì dalla doccia e si sdoppiò, passando davanti allo specchio la luce le infiammò i contorni. Le goccioline brillavano nell' aria e sulla pelle, come puntini leggeri e il pensiero ammutolì. E' stato solo un attimo una piccola meraviglia mai svanita. Impressa dalla luce.
Quando poi aprì le cosce anche il mondo sparì d' improvviso stupefatto, nella sua dolce ferita. L' attimo si fece eterno spalancato dolce e feroce, di lacerante bellezza.
immagine Francine Van Hove
Id: 60673 Data: 22/10/2020 11:12:08
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Penetrando tra le ombre del sogno
Potrebbero essere i primi chiari del mattino I chiari che entrano pian piano nelle valli illuminando le gole o le ultime luci della sera che sempre pian piano scuriscono gli avvallamenti del suolo, o solo un abat-jour, sulla sua pelle lucida. Allora si animano le ombre ombre che non spaurano ma invitano tutto il paesaggio sembra muoversi col muoversi della luce e aprirsi a indicibili scenari pieni d’ombra che non nasconde ma svela le indicibili porte del sogno.
Id: 60652 Data: 20/10/2020 10:53:56
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Miti, muse e dee
E danza l’archetipa dea tra i fuochi che l’illuminano nella notte. E tutte guardano incantate, le anime attorno ai fuochi. Sapessero come han cambiato forma tutti quegli antiquati miti, cambiate in un brulichio di minuscoli pezzetti striscianti e poi svanite come cenere nel vento. Eppure torna ancora Innanna con la sua barca del cielo a farsi arare il campo e tutte le anime si fanno contadine senza riuscire a seminare mai. Torna, Inanna, alla fine per farsi odiare. Ma c’è un modo per non odiarla.
Amarla.
Id: 60649 Data: 19/10/2020 21:59:09
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Facciamo che
Facciamo che ti sdrai ancora una volta accanto a me riuscissi a strapparti alle stelle e al cielo ti sdrai ancora una volta accanto a me. Affondando lenta tra le lenzuola che si richiudono su noi.
Facciamo che passo ancora le mani sul calore del corpo, per prenderne più che si può per imparare ad amare le forme, che hanno le donne come te. Facciamo che fai quella che dorme, ma fai un segno quando non si può.
Facciamo che invece non ci sei
e passo ancora le mani sul calore del corpo, quel corpo sdraiato per sempre accanto a me, senza prenderne neanche un po'.
Id: 60591 Data: 14/10/2020 14:42:03
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Photoshop
Sono tornato prima che facesse buio
che i sentieri di montagna sanno essere insidiosi eppure una volta sarei rimasto piantato una tenda in mezzo al prato il prato seminato di macigni erranti o caduti dai monti per vedersi scurire le cime dal basso, pian piano. Avrei aspettato il ritorno della luce e del sole per vedere riaccendersi la cima più alta.
Ma le ho scattato una foto e le ho detto che torno magari solo per salire più in su dove il monte si apre al ruscello più su, alla fonte delle limpide pozze.
Poi a casa riprendo la foto con qualche filtro sposto la luce più su fino a scurire l’ultima cima e nel cielo un po’ più di blu tolgo anche qualche nuvola per metterci le stelle. Anche il prato si fa scuro ai filtri di photoshop e ci vuole un po’ di foschia nella luce azzurrina che viene dal cielo. Perchè so che è così.
Ma da qui non è uguale la luce azzurrina è quella della tv il ruscello non ha voce e c’è un sacco di pubblicità.
Ma le ho detto che torno per vedere davvero com’è per vedere che è meglio dei filtri.
(elaborazione di foto mia)
Id: 60577 Data: 13/10/2020 11:41:25
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Caos calmo
Un giardino ricordo oggi il solito quello dietro al portoncino lontano nel tempo di legno già allora annerito dal tempo. Casa mia finiva lì -bisogna andare a chiedere la chiave- poi il mondo si espandeva in sentieri nascosti tra i rami e pareva infinito, e inesplorato esotico, per gli angoli di cielo tra le foglie di palma. Ma oggi è strano le farfalle sono ferme nell' aria calma e ferma come pure l' acqua della fontana che non ricade nella vasca i fiori non sbocciano. Anche io fermo, a metà sentiero e nessun suono, nè voce o profumo. Come in una fotografia. Ma è solo caos.
Lo puoi vedere su GoogleMaps quel giardino, dall' alto, in fondo al sentiero c'è un muro a destra ancora un muro come a sinistra alle spalle il portoncino e oltre case, e case e ancora case. Non si vede il bimbo nascosto tra i rami. Le fotografie sono solo caos calmo.
Id: 60563 Data: 12/10/2020 11:45:54
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Offuscamento del codice
Sta in un codice il ricordo di quando non ero ma così offuscato che la decompilazione è improbabile anche andando alla sorgente ogni giorno. Sta in uno strano giardino la sorgente un giardino d’ottobre dove l’ ottobre non conta un giardino pieno di sole e acqua di lago e cigni, tanti da uscire sull’ erba sotto alberi fioriti la gioia brilla sull’acqua e danza in fiammelle di luce io ero una fiammella e un uomo e una donna si amano. La sera non fa mai scuro e c'è sempre un vento leggero tra i capelli.
Ma questo sta scritto in un altro codice facilmente rilevabile insieme a quello che sono e sempre c'è un vento leggero tra i capelli.
Id: 60510 Data: 09/10/2020 14:25:07
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Dove tutto converge
E' come se lì finissero tutte le strade e gli arcobaleni e le cascate, un luogo così pieno di meraviglia che altra non ce ne può stare come se il mondo finisse lì. Lì c'è la donna che può ancora accarezzarti i capelli e qui è pieno di cartelli che indicano la strada con l'indirizzo preciso sotto.
Da lì mi chiama con un nome inequivocabile che non è il mio il mio l' hanno in tanti e potrei far finta di non sentire invece quello è un richiamo forte e muto verso un luogo di gioia.
Ma lì si va senza ritorno. E non posso non tornare. Si va per piccole grandi e continue morti in vita. E non posso morire.
"Così sogno solo di venire, e sognando muoio un po'. che in fondo è proprio quello che vuoi, solo sogno. E poi devo ancora veder crescere i nipotini, e staccarsi un po', da me, per una caccia al tesoro, per un amico per un amore. Portarli agli arcobaleni che fa l' acqua cadendo dalle cime. Poi spero di diventare io il tesoro.
Allora verrò, e non ricorderò neanche perchè. Verrò ad affondare il viso nelle pieghe tra i seni e a farmi accarezzare i capelli.
Id: 60486 Data: 07/10/2020 12:36:15
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È passata di qui
È passata da un ramo all' altro una minuscola fiammella arancione.
Non ha lasciato segni nè bruciature non lo so cos' era.
Ma è passata da un ramo all' altro una minuscola fiammella arancione.
Id: 60485 Data: 07/10/2020 11:11:04
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White Hachab
Lo so, dicono sia morto affogato Achab, o ingoiato trascinato sul fondo dalla sua ossessione più profonda ma si sa, gli scrittori s' inventano le storie più fantastiche. Potrebbe essere stato risputato fuori una volta sott' acqua oppure che col suo arpione si sia aperto una strada verso il culo della balena e da lì uscito, a riveder la luce.
Così oggi è imbiancato, e stanco come la sua balena che invece ha assunto un bel colore blu. Se ne sta sul pontile a guardare il mare, un mare scuro che potrebbe essere un lago, a mattina tarda di un giorno grigio perchè non ha nessuna voglia di alzarsi alle quattro e venti e andare in cerca di una balenottera raggrinzita nè di spararsi un selfie con l' arpione a riprova dei fatti. Stanco sì, ma la bramosia h solo cambiato di forma ha tolto l' ancora dai pantaloni e l'ha riposta in cassetto ha un telefono ip65 e l' ha buttato tra le onde legato al filo della canna da pesca. L' ha buttato tra le onde, alla sua balenottera con la telecamera accesa lei lo vede e "per caso" ci passa davanti sbircia e strizza l'occhio poi si volta e "per sbaglio" urta la lenza, come a dire "tira su" si volta e mostra la schiena, e il culo da dove è uscito Achab. E svanisce in una scia di bollicine odorose.
Id: 60476 Data: 06/10/2020 14:49:48
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Stanca
Ha le braccia protese quando viene in sogno agli uomini che sceglie gli uomini che la vedono apparire come dalle profondità del tempo. Ha le braccia protese i capezzoli duri, come dopo i baci che non ha spalanca un poco le ginocchia a invito mostra il sesso, quello che ognuno sogna, e percorribili vie interne di buio e mistero. Ma ha un nome antico tanto antico di quando percorreva le vie del cielo e cavalcava gli unicorni neri. Resta solo un attimo poi riaffonda nel buio profondo e scuro supina e stanca con un sospiro riaffonda, e dorme ma gli uomini la seguono ancora, e si perdono ancora non trovandola mai.
Id: 60473 Data: 06/10/2020 10:09:09
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Cieli
Non puoi immaginare una figura e poi cercarla tra le nuvole che stai sicuro non la troverai, ma puoi stare a guardare il cielo e tra il chiaro e lo scuro vederla apparire.
Offre la gola all’acqua, che mi sa che tra un po’ piove, il naso all’azzurro, l’unico angolo di azzurro che c’è. Ha pure le orecchie gli orecchini, i capelli un filo di perle che corre tra i seni le spalle imponenti non guarda ma sa che sei lì.
Poi l’azzurro svanisce sfumando nel nero e finisce che piove davvero velando di grigio ogni cosa nel cielo.
Id: 60458 Data: 05/10/2020 07:25:39
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Le mani
Guardavo le mani le mie le vie di sangue tra gli alberi radi e bianchi e le pieghe, tra le dita e sulle nocche i tendini a vista e macchie scure che appaiono qua e là.
Guardavo le mani e non sembravano mie eppure potevo muoverle e guardare le ombre cambiare sotto la lampada led.
E le aprivo, e chiudevo per dirmi che ero sempre io.
E niente, sono proprio io.
Id: 60417 Data: 02/10/2020 18:36:51
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Oltre tutte le curve
Ma perchè sempre oltre le curve dev’essere lo spettacolo più bello?
La meraviglia che appare mentre l’altra scompare. Se invece fosse proprio sulla curva? Sul culmine, dove una grotta si apre, sotto il monte e la fonte sopra zampilla d'acqua purissima e l’acqua scorre, gocciolando sull’imboccatura della grotta e brillando e formando pozze a terra.
L’ingresso è scuro e invitante, fresco ci si deve stare da Dio.
E poi da lì si allarga lo sguardo a sinistra, verso le colline e gli alberi a destra, sulla pianura appena lasciata.
Perchè due meraviglie son meglio di una se poi ci metti anche la grotta…
Id: 60402 Data: 01/10/2020 11:10:26
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Lacerante luce
Mi sono sporcato un po' di terra sdraiandomi tra i ciclamini, e le foglie morte e vive. Mi sono sdraiato a guardare il cielo e la luce che entrava, lacerante, dai rami negli orecchi un tuono rombante d'acqua e presenze intorno, che mi abitano e abiteranno tutte nella stessa luce.
Proprio qui qui dove ero venuto per stare da un po' da solo.
Id: 60387 Data: 30/09/2020 10:53:03
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Malinconia d’anticipo
Tempo di vellutate di zucca o champignon, che queste mese gioca a sembrare un altro e purè con la pozza per l’uovo e un cucchiaio di marmellata accanto come piace a lei bollito freddo a fette sottili e salsa verde come piace a lui per me due quadrucci in brodo che la tempestina proprio non mi va giù.
Ma ci son sogni, dolci e feroci che non si risolvono mai e qui, adesso, non ci sta nessuno, non c’è neanche bisogno di uscire per vedere la tv solo i quadrucci, e un poco di quel calore antico e presenze che non tornano più.
Id: 60379 Data: 29/09/2020 21:42:53
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Cascata alpina
E sale, il sentiero, dritto e ripido, sale tra i pini irti, le felci e i dolci ciclamini.
Lo scuro là in fondo invita a salire ma tu lo sai già cosa c'è c'è altro bosco, e altro sentiero, e ci sei tu che lo percorri, solo e che ti vai a cercare.
E scende, l'acqua, proprio di fianco al sentiero, scende dalle cime, con forza, veloce, e rombando ma poi, dolce, si spande vaporosa nell' aria per mille arcobaleni e luccicanti brillii.
Scende in una pozza la pozza dove hai visto una donna bagnarsi, inarcando un po' la schiena per lasciarsi percorrere dagli arcobaleni per lasciarsi baciare dall' acqua e godere della sua frescura, sola.
E sali, e costa fatica, mentre guardi l' acqua dall' alto che scende alla pozza. Ah, farsi d' acqua.. pensi e scendere così, veloce, a percorrerle la pelle a baciarle con un unico bacio tutto il corpo in ogni piega di pelle dove scorri un bacio di cui sembra goderne più di mille dei tuoi baci.
Poi spandersi nell' aria, e farsi arcobaleno che l'avvolge. E volare via.
Id: 60371 Data: 29/09/2020 14:49:58
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So dove sta lintrovabile
So dove sta l'introvabile, e lo so perchè un giorno mi sono perso, perso nelle nebbie e ombre della malinconia e lì si è fatto trovare, accanto a un pozzo retinato di sole.
Allora, direte, che introvabile è.. È che da quel giorno ne ho le tasche piene ne ho riempito tasche e taschini e lì è fiorito, svelato e senza ombre vestito di nuovi colori e pelli, nuovi orli ai pozzi.
Come d'altro mondo lo sfondo.
Devi solo credere che esista, che di nuovo si farà trovare facendosi subito introvabile per poter così rifiorire.
Perchè non è in quel mondo l'introvabile né in questo.
È nel credere, con fede.
Id: 60322 Data: 25/09/2020 18:41:56
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Per una sera al mondo
Solo per una sera in questo mondo scegli l'abito più bello dal guardaroba segreto dei sogni più arditi e uno di quegl'intimi minuscoli leggeri e trasparenti che non lasciano segni sull'abito. Ma pensando a me. Poi passa allo specchio, ancora nuda e guardati ma pensando a me, non c'è abito migliore per quella sera. Ci vestiremo di quei sogni più arditi e segreti dove ti fai sentire gemere e sospirare in questo nostro mondo. Faremo poi un altro mondo e mille altri ancora.
Se ne sta distesa a cavallo delle stagioni la ragazza tiene i capelli ancora nel caldo biondo dell'estate i piedi già svaniti nei corti e scuri giorni in mezzo a rossi accesi e foglie d'oro sui seni gonfi.
Se ne sta distesa come una dea dell'abbondanza la ragazza le curve, i seni, i fianchi come cesti di frutta matura e piena l'ombra che avanza splende e risalta tutto il corpo come un contrasto, una definizione naturale.
E più scurisce più avanza il caldo buono quello che ha in fondo all'inguine l'inguine che si fa rifugio.
Sarà che a me il buio ha sempre fatto un po' da rifugio che lì forse non mi vedono forse stasera non verrà.
Venisse almeno la ragazza in questo scuro che avanza anche qui qui dove lei è idea, il sogno, la dea la sicura via per entrare in questo splendido autunno.
Id: 60290 Data: 22/09/2020 14:16:50
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Anime di luce leggera
Non come ombra alla finestra appare ma come cuore di luce acceso in cielo. E tu passi lento sotto quel cielo da cui cade, freddo, tutto l’ agosto andato.
Tu ci vedi una promessa d’ inverno, e di neve mentre gli amanti si promettono una nuova estate.
E intanto l' aria si riempe di schizzi bianchi nel blu elettrico e di rosa mutevoli al cobalto. La luce vibra come ali di colibrì C'è solo un gran caldo intorno, e niente altro. Nemmeno Tu. Nemmeno Io. Solo noi in un pensiero felice.
E ad ogni curva di luce appare, quel che non si vede appare Come quel che invece si vede lentamente scompare.
E si resta così nudi sotto quel cielo da cui cade, freddo, tutto l’ agosto andato.
Potremmo guardare il fiume dal bosco, ti dico sotto quel cielo attraverso le nebbie di nuvola, mi dici poi scendere leggeri verso la riva.
Potremmo scendere quella scaletta in pietra, ti dico sotto quel cielo e arrivare davanti all' acqua, dici per poi amarsi alla fine del sentiero.
Proprio lì, davanti alle pace irrequieta delle onde tra la nostra stella e la luna Lì, dove le rocce si scuriscono in mille rifugi di buio Lì, dove si alza il silenzio buono quello che contiene i sogni.
Potremmo aspettare la sera, dici e addormentarci come bimbi, dico.
In un pensiero che è più di un rifugio.
Id: 60277 Data: 21/09/2020 14:43:09
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Di marmo vivo inamovibile
Ci sono statue che dicono sian di marmo vivo, per le ombreggiature, per le dita affondate nel marmo come fosse morbida carne, per le velature, che sembra ci si possa soffiare. Ma hai voglia a soffiare e allora c’e chi gli ha scheggiato un ginocchio che non si è mosso e chi ha continuato fino a farne un usignolo Muto e con qualche altro colpetto farne ghiaia da vialetto.
Ma la notte torna prepotente il canto oltre il velo che non riesci a soffiar via.
Id: 60275 Data: 21/09/2020 10:57:34
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Linea sottile
Non aver timore di guardare, è solo sangue che cola, da un buco nel cuore, da una ferita che non chiude, e sperma lungo le cosce.
Potrà socchiudere le labbra farsi linea sottile e affilata ma una goccia brillerà ogni tanto rossa rossa nella notte. Per sempre.
Id: 60274 Data: 21/09/2020 09:39:33
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Lo splendore del buio.
"Non è quello che vedi, ma quello che non vedi"
È sul sentiero più bello, quello che imbocchi così, perchè lì vicino c'era posteggio. E' proprio alla fine di quel sentiero, dopo aver attraversato i boschi tra luci e ombre, scorci d'azzurro e di sole e dopo aver pensato più volte di tornare indietro. È proprio lì, dove il sentiero si ferma a un cancello che sulla destra appare, come un inguine di roccia immerso nelle nebbie e l'acqua cola lungo i fianchi fino alla pozza ai suoi piedi.
E ci sono spazi immensi di buio, tra il gomito di un ramo e il fianco della montagna o sotto gli archi di un ponte indorato dal sole ma di più è al punto d'incontro tra le nebbie quella vaporosa, che sale lungo i fianchi e quella dorata, che scende dall' alto e dai monti. Lì c'è un foro di buio, invitante, coperto da una grata finissima.
-perchè molti provando a entrare hanno perso il senno-
Dentro è il mistero fuori l'acqua sgorga a tratti, intermittente, come spasmi dell'anima della montagna che gode.
Ma dentro è lo splendore del mistero. Se entri in quel pozzo di buio vedi la montagna stessa specchiarsi nel lago.
Con i suoi stessi occhi vedi, appoggiato al suo corpo.
Id: 60248 Data: 18/09/2020 17:03:32
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Signorina Fantasia
Saremo ancora sorpresi lo so dalla vita che corre sempre più veloce in quest'età dove un anno vale per dieci, troveremo un posto magico, appena oltre il ponte, e lampi di luce per attraversare le notti.
Filtrerà la luce dall' alto attraverso le foglie a illuminare questa vita che scorre.
Come l' acqua scorre e come l'acqua lucida le pietre e la pelle e poi in questa vita c'è lei, lei che ha reso le notti più belle lei che come l'acqua scorre, limpida nelle mie fantasie più belle.
Lei che ancora sorprende, filtrando dall' alto attraverso le foglie portando in dono proprio quelle mie fantasie più belle.
Id: 60216 Data: 15/09/2020 10:40:09
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Pace irrequieta
Così era, come il guardare al lago in una giornata di novembre guardarlo da una di quelle casette in legno dei campeggi, quelle stanziali, da collegare alla roulotte.
Si chiamava La Boheme dalle finestrelle si vedeva la nebbia salire dall' acqua a offuscare le rive così sembrava mancasse sempre qualcosa al paesaggio e non sapevi cosa. Tutto era avvolto in una luce bianca anche quando calava il sole e il paesaggio cambiava di poco, nella bianca luce della luna. Nel locale un caldo rassicurante e protettivo e un adagio, calmo e tormentoso.
La durata, questo mancava.
Così è guardare il suo corpo, un paesaggio tormentoso un caldo rassicurante e protettivo, una grande pace irrequieta.
Id: 60171 Data: 11/09/2020 20:48:12
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Sospiri
Potrei portarti dentro i sogni miei e farti vedere te, come non ti sei vista mai ma ho come l'impressione che invece sei sei proprio la sostanza di tutti i sogni miei. Come se avessi sogni già sognati tante vite fa che tornano con te anche in questa età. Così stanotte sognerò sognerò di sentirti sospirare al tocco delle tue mani morbide sentirti sospirare sognerò di ricoprirti il corpo con dolce miele d'api buono da mangiare sarai così lucida e brillante.
Sarai vera perchè non c'è posa che io possa sognare né cosa che non sia accaduta già.
Id: 60136 Data: 09/09/2020 08:49:06
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Senza voce
Forse non è tanto lei che appare, negli gli spazi scuri tra le cose ma io che appaio negli spazi luminosi dove guarda. E c'è come una distinzione netta tra il buio e la luce che separa i due mondi.
Però questo lo possiamo fare: prenderci per mano, salire fino ai praticelli lungo le mura che forse ci sono anche i pastori o scendere per le vie del centro, verso il lago guardare le vetrine luccicanti ormai svanite prenderci un gelato, di quelli a spirale, dalla macchina automatica nuova nuova stare un po' a guardare i popcorn svolazzare nella campana di vetro, ma quelli dopo, al ritorno dal lago.
Quello che non si può è vederci riflessi, nelle vetrine, che non ci sei far sentire la tua voce, che non ricordo, come ci fosse sopra sempre una musica. Entrare in un negozietto, e prendere quel vestitino carino che di sicuro piacerà.
Intanto sono arrivato al centro della diga sul lago in piena luce l' unica ombra scura è la mia Forse è così che mi guarda in tutto quello spazio luminoso come seduta sulla cima di un masso errante sulla cima dei monti che ho intorno e conosco quello sguardo, da prima di me, c'è qualcosa che non approva. Ma non si sente la voce.
Id: 60132 Data: 08/09/2020 23:50:06
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Golden arches (visione1)
È quando appare, tra gli archi dorati, la figura amata. E più su due occhi che ti guardano.
Non c'è altro da aggiungere, solo qualcosa da togliere.
Id: 60106 Data: 07/09/2020 14:10:58
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Per questo son qui
È per questo che sono qui, perchè da bambino facevo l’indiano, costruivo teepee sulle cime più alte e più belle della fantasia. Poi correvo veloce come fa il vento quando risale i pendii accendevo fuochi e lanciavo segnali di fumo. È per questo che sono qui sulla cima del monte più bello che so a cercare segnali di fumo lasciati per me che c’è qualcuno che sa cosa mi piace e lo nasconde tra le cose tipo un’ombra sul monte di fronte senza albero generante un fiore con la corolla al cielo o un ciclamino, quando il percorso si fa duro (e fate i buoni, non pensate male sul duro) un ciclamino che ti dà la sua fragile forza rocciosa.
E forse è proprio questo nocciolo che ho davanti il nocciolo di tutta la questione quello dove andavano a rimbalzare le frecce quelle famose, che ancora rimbalzano forse è nella boscaglia alle spalle dove sta la piccola indiana che ha paura dei ragni -ma tu non averne paura-. Forse per questo son qui, per vedere gli idrovolanti dall’alto e il nocciolo e la boscaglia e a cercare la piccola indiana che a me Sandokan e i pirati cazzuti non sono mai piaciuti ma le perle di Labuan sì.
E forse è proprio qui come me la mia perla a cercare tra i noccioli e le boscaglie piccoli segnali di fumo. Con noi sempre un Angelo intimorente.
Id: 60080 Data: 04/09/2020 22:27:40
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Con le stesse mutandine rosa
Ma questa non è mica la canzone di battisti dov'erano tormento vivo per i soliti clarinettisti questa vuol essere una canzone molto più gioiosa e non importa neanche che il colore sia il rosa. Che poi il nero non è certo meno femminile ma il bianco è più visibile e trasparente come l' acqua al fontanile e vuoi mettere l' azzurro di una passante sconosciuta che si siede alla panchina con le gambe spalancate il giallo poi dell' inchinata mostra il nido e ferma il sangue anche alle ferite più profonde.
Ma in fondo poi, e l'ho gia detto, non importa tanto il colore importa che ci sia una certa gioia nel voler essere mia.
Ma per questo dovresti tirarle via.
Id: 60053 Data: 03/09/2020 15:05:42
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Non poesia in mi minore
Fa diesis, re e si.
E’ un si minore che disegnano le dita, sono partite da un mi minore poi un passaggio in do per arrivare a un si maggiore.
E ripetono, il loop, cercando una melodia finchè ci piace a noi, diciamo noi.. alla rullata le dita passano al sol maggiore, gioioso e poi cantano, in re, scendono per pentatoniche scale in do per arrivare ancora al si maggiore e così ripartire spostando un semitono in mi minore.
Id: 59996 Data: 31/08/2020 14:19:50
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Descrizione di un grigio dopopioggia
La chiamano saudade.
Questa cosa che mi chiama oggi davanti al lago attraversando antiche contrade e vie conosciute che non mi riconoscono.
Qui l'aria sa di gobbetti e alborelle ______________(tienine sempre una, da sotterrare per i vermi) sa di maglioncini annodati al collo o in vita ______________(ahi vita ohi vita mia) sa di goccioline di foschia quella che piove dalle nuvole, dalle cime dei monti fino all'acqua del lago, e ne fa un tutt'uno col cielo.
Qui qualcuno mi aspettava forse proprio qui, su questa panchina sotto le stesse foschie e lo so che poi sono arrivato. Qui aspetto un poco anch'io e lo so che nessuno arriverà sono io che vado.
Vado con lo sguardo, seguendo la linea che taglia il monte fino ai castelli in aria e ai falchetti, che volteggiano lenti ai falchi e agli sparvieri sull'acqua.
Intanto la fontana getta altra acqua nell'aria già carica qualche spruzzo arriva fin qui a ricordare che ho l'età in cui ci si scorda, ci si scorda dell'età e del maglioncino arriva a ricordare che sarà meglio rientrare. Prima che piova.
Prima che io scordi che qui non arriverà nessuno.
(foto mia)
Id: 59983 Data: 30/08/2020 15:59:19
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Morbida
Tu non hai visto quando cammina e le sobbalzano i seni morbidi.
Allora dovrebbe piovere un'acqua benedetta non per sempre solo il tempo di farli lucidi per quando torna il sole.
Io l'ho vista in sogno ma era lei.
Id: 59982 Data: 30/08/2020 15:45:08
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Qualcosa che non so
E' qualcosa di prima dell'infanzia che ricordo qualcosa che altri hanno visto forse in un lontano e caldo Agosto, come questo cercando ombre e frescure. Altri che ora sono io.
E' così che ho preso quella strada che scendeva stretta tra gli alberi tutta curve e ombre, partendo dalla statale a lago, ricordando qualcosa che non so. E' così che ho sceso tutte quelle scale in pietra con occhi e gambe d'altri innamorati.
E più scendevo più pesava l' ombra sulle cose che non si vedono senza fatica scendevo e riposava il cuore in forma d'acqua, brillante e calme onde.
L'ultima scala ha una grata in ferro va verso frontiere sconosciute dove qualcuno mi sogna.
Chiusa. Non è ora di partire per altri lidi, ma di tornare.
(foto mia)
Id: 59953 Data: 27/08/2020 09:58:35
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Bimbi piumati
Tu guardi al cielo, come a un foglio azzurro e pieno di macchie bianche e magari puoi anche scriverci sopra una poesia che dica della bellezza. O farci un disegno che dica del volo di quelle minuscole rondini che hai notato nell' angolo più a destra e che giocano, e si rincorrono.
Guarda! Dici al bimbo che osserva lo stesso cielo.
Ma lui non ti sente non ti ascolta lui le ha già messo le piume e vola, come rondine immerso nell' azzurro immenso dietro le nuvole. Lui è rondine e nuvola e cielo. Ha negli occhi il sole. E niente lo può tirare giù.
Lui è la bellezza.
Id: 59941 Data: 26/08/2020 10:26:39
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Pensieri in maschera
Ci son pensieri notturni e dozzinali in cui lei appare, nuda e sfrontata sopra i letti delle sue piu belle età. E ci sono pensieri vaporosi, caldi di vasca, nel relax pomeridiano in cui le sirene mutano in Veneri nascenti.
Ci sono pensieri da panchina in riva al lago, tra le rose in cui lei appare tra le nuvole, nuvole che si specchiano a pelo d'acqua e non sai più se il cielo è sotto-o-sopra. E ci sono pensieri sognanti in cui lei è tutte queste cose e il sogno e ci passa attraverso in volo su un unicorno un po' sbiancato.
In fondo ai cassetti ha una maschera per ognuno che ognuno vuole la sua e una maschera per tutti uguale ma ognuno sogna sempre la sua.
Ognuno le dà un nome un nome come Verità per tutti mai uguale. Anch'io le ho dato un nome un tempo o anche più di uno, uno per ogni sogno.
So che adesso guardo il cielo e non son sogno tutte quelle cose i sorrisi, gli unicorni e dietro tutte quelle nuvole in maschera lei in bellaposa sempre lei.
Uguale uguale ai sogni miei più veri,
anche a quelli che non sa.
Id: 59932 Data: 25/08/2020 14:27:39
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Quando quando quando
Quando penso a te sdraiata al sole nei miei occhi ed era quasi ieri. Quando penso a te nel buio di quel sole che non scalda la tua pelle. Quando penso a quella gonna, gialla, da gitana, ondeggiare al vento della riva. Quando quella gonna poi l' hai persa sulla strada ma la sogno ancora sai. La sogno.
Quando capirò che amarti non è mica quella gonna ne il vento che la muove. Quando capirò che amarti è proprio questo tuo mancare. E manchi sempre sai. Mentre ci sei mi manchi.
Quando capirò che il vento non ha mai smesso di soffiare. E quando un giorno capirò che tu nella tua gonna non ci sai più stare.
Non saprò neanche cosa fare e allora mi dovrai insegnare.
Id: 59896 Data: 22/08/2020 07:06:07
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Zingara
Certo che ho ancora la mia zingara quella che mi guardava di notte dalla sua cornice dorata alla luce dei lampi azzurri del tram. Lampi come sostituti di stelle a rischiarare le notti quando le notti si facevano scure.
Certo che ho ancora la mia zingara è solo un po' cambiata d'abito e di adulta bellezza e dovreste vederla, quando alza un po' il gomito, e scende, dalla sua stanza sul muro proprio qui, sul mio tappeto che non esiste più.
Certo che ho ancora la mia zingara quella che di giorno insieme guardavamo al cielo per cercarci un segno o solo per immaginarlo
che le notti erano sempre più scure.
E certo che guardo ancora al cielo per immaginarla ancora e vestirla di nuvole e poi, oltre la cornice disegnarle una gonna gitana.
Sai quelle che svolazzano alle giravolte o al vento e mostrano danzanti meraviglie che gli occhi devono riempirsi sempre di nuovo.
Certo che guardo ancora al cielo che lì passano le nuvole, mica il tempo e lei resta sempre uguale.
Certo che guardo ancora al cielo e "i am not the only one".
-che ognuno ha la sua zingara-
Id: 59895 Data: 22/08/2020 06:50:22
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Cose da vecchi
In volo ricorda di non togliere il gas o mette giù il muso.
Che son cose da vecchi ricordare gli artigli aggrappati all'argilla che ti spingono verso la cima e l'azzurro del cielo. Sono cose da vecchi arrivati alla cima di quel ricordo antico salire ancora nel cielo col corpo e col cuore.
Ma non togliere gas, o mette giù il muso.
Id: 59894 Data: 22/08/2020 05:03:32
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Chi ha paura dei buchi neri
Forse dormivo, e sognavo, forse no. Stava disegnato, sullo sfondo della parete rossa e roteava come in quei sogni dove in lui ci si sprofonda. Ma io lo coloravo un pò sopra un pò sotto con lo stesso colore di sfondo finchè restava una sottile linea scura. Ma ancora sembrava una ferita così le ho messo due labbra che sono sempre così sfumate, le labbra, nei sogni.
E le ho dato un bacio.
Id: 59876 Data: 20/08/2020 11:06:47
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Un luogo magico
Questo luogo dove sto è magico. Non perchè ci accadano grandi magie anzi, è tutto così umano come gli umani desideri. Ma tu puoi appendere ai muri tutti gli specchi che vuoi.
E non lo vedi.
Id: 59862 Data: 18/08/2020 23:52:54
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Tempo
Lei abita nei cieli ormai la puoi trovare lì ogni volta che vuoi le stanze con l' aria ferma non fanno per lei.
Perchè lei è tempo tempo passato e tempo che verrà e come il tempo non lo puoi fermare.
Ma il tempo è un'invenzione e lei lo sa quando con una giravolta dolcissima scompare quando si ferma, nell'occhio calmo del tempo e dolcissima riappare.
Ma sa anche che guardi il cielo e così si lascia trovare esplosa in piccoli dettagli di tormentata felicità e lo sa perchè lei è te che guardi al cielo.
E non c'è luogo dove puoi andare da solo.
Id: 59839 Data: 17/08/2020 12:47:41
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Vento
E' solo vento tra i rami non si dica che gli alberi parlino è solo vento che gonfia le chiome. E poi guarda questo proprio qui davanti, assomiglia a un seno di donna con le nuvole che gli disegnano l'ombra nel cielo. E' solo un po' di miopia, di fatica a mettere a fuoco che disegna un ombra tra le ombre. Sembra un volto di donna, col corpo di nuvole nuvole e foglie che guarda il mondo dove sto. E chissà se è uguale se tra le foglie di quest' albero che ho davanti che assomiglia a un seno di donna ci sono proprio io.
Intanto in cielo galoppano gli unicorni.
Id: 59830 Data: 16/08/2020 09:42:22
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Sogno di stella
Sono stato giovane, non molto tempo fa stavo sul balcone, a guardare le stelle che sapevo essere là. E c'era quel cielo, nuvoloso e scuro c'era la luna, che da un foro spuntava e che sapevo vicina alle stelle.
Era proprio ieri sera la sera delle stelle cadenti le mie stelle di bimbo che non cadranno mai perchè ho sempre quel sogno antico che mi porta lassù.
Poi come allora nella notte appare lei rannicchiata tra le nuvole ,gambe al cielo e tra le gambe la luna, che da un foro spuntava ma la luna era un lago, con acqua brillante di stelle dorate io viaggiavo verso il Duemila i cristalli colorati ancora tra le mani fino al primo raggio di sole.
https://youtu.be/kaY_iKet6OE
"Ah questo sogno mi porta lassù e mi accompagna tra i vicoli d'oro del cielo perchè il mio mondo è lassù."
"Questo sogno si estende all' infinito ma il mio mondo è il nostro"
Id: 59782 Data: 11/08/2020 11:01:20
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Devessere così
Dev'essere così prima regola non interferire che il destino non lo si può cambiare.
E tutte queste immagini che sembrano ricordi e le cose, i suoi colori vengono dai paesi di domani. Dev'essere così forse tra ottant'anni o poco meno Inventeranno un telefono spaziotemporale o una macchina del tempo, con cui ci si potrà viaggiare. E forse le mancherò forse tra ottant'anni si ricorderà di me di quando mi mostrava tutte le sue novità, per stupirsi insieme della sua gioia fresca e di tutta la felicità che sa. Dev'essere così tutte queste immagini hanno le sue pose me le viene a mostrare per vedermi ancora stupire per vedere se approverò ma in fondo sa che approverò.
L'unica cosa che non mi può mostrare è quando ho iniziato a mancare.
Ma forse è tutto sbagliato forse tutto arriva dal passato da un sorriso che non ho dimenticato e che è uguale al suo.
Id: 59725 Data: 06/08/2020 15:10:19
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Ti dò
E' in arrivo un treno, ma un treno di bimbo un treno carico di non posso dirlo e non posso dirlo perchè non so quando ancor dirai Ti dò.
E non so neanche se arriverà dal futuro o da un passato un po' rosa e un po' scuro ma so che è qui che arriverà so che è qui che accadrà.
E Qui non è un avverbio di luogo ma il centro di un mondo che mondo non è qui gli alberi salgono al cielo, con passo da re emergono e affondano dalle rive di un lago.
L'unica voglia vera che ho è di quando ancor dirai guarda, Ti dò.
Id: 59718 Data: 05/08/2020 15:59:23
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Braccia di vento
Era proprio così, come quella notte, ricordi? Il vento scendeva correndo tra gli alberi fino alle pianure e piegava l'erba e i fiori, le margherite, i narcisi, i ciclamini. Poi d'improvviso mise braccia di bimbo e ne colse uno, il più bello.
Stanotte era così il vento scendeva alle pianure correndo tra gli alberi fino ai prati rosa di Lilith ma mise braccia d'uomo e la prese alla schiena alla schiena e ai fianchi agitati dal vento.
E il bimbo saltò l'ostacolo.
Id: 59715 Data: 04/08/2020 21:15:54
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Nuvole
Altro che soldatini sull'attenti all'alzabandiera mattutina. Qui si divaneggia di brutto. Intanto l'upskirt del cielo mostra desideri annidati tra le nuvole. Irraggiungibili e tremendi.
(foto mia)
Id: 59714 Data: 04/08/2020 21:06:14
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Trittico degli arcobaleni e dei desideri
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E proprio mentre guardi lei quella che hai disegnato ieri quella che pensavi non arrivasse mai quella che invece è qui dentro agli occhi tuoi. Quindi sogna bimba mia disegnalo il futuro sogna forte quanto puoi e dimmi i desideri tuoi che si faranno miei.
Certi pomeriggi.
Di là qualcuno ha aperto l’acqua e la temperatura sale l’aria è satura di vapore. Fuori piove l’aria qui invece è serena profuma di pomeriggi al vetro ad aspettare un arcobaleno o il primo raggio di sole che lo crea. L’aria qui invece è afosa dei pomeriggi di cotone di bianco e di caldo sulla pelle e di manine curiose. Ma oggi non è tempo di arcobaleni che dicono continui, questa pioggia rinfrescante. Così ci si accontenta di uno stupore a caso un ricordo o un sogno non so purchè scelto tra i più belli.
Cose intime e segrete.
E poi mi piace quando fruga con le dita tra le cose sue più intime e segrete. Cercando nei cassetti un ricordo ancora da venire un ricordo appena immaginato pronto per il sogno e per poi poter esser ricordato. Mi piace quando fruga cercando una chiave piccola e lucente di una botola segreta che bypassa l'ingresso al monte analogo che non arriva mai. Mi piacerà ancor più la gioa la sua piccola gioia di averla tra le dita mentre cavalca un unicorno in volo sopra l'arcobaleno o sopra un letto a caso.
Id: 59697 Data: 03/08/2020 21:24:49
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Gli ultimi fiori
"Li ha scelti con cura i fiori che ha raccolto per me ne ho fatto un bel mazzo, nel vaso nuovo d'Agosto fatto apposta per contenerla"
E potrebbe finire qui ma non capireste non capireste che a guardarli la puoi vedere al prato china sui fiori, nel suo vestitino fresco ogni volta di un nuovo colore.
Rosa come le rose rosa bianco come le margherite viola come un pensiero.
E potrebbe finire qui ma ancora non capireste non capireste che a guardarli appare una donna nuda e sfrontata nei sogni di gioia vestita.
Gioia rosa come le rose rosa gioia bianca come le margherite gioia viola come un pensiero.
E ogni giorno ne prendo uno quello che desidera esser preso e lo porto al sole l'aria è calda come un eterno Agosto e piena di musiche e voci.
Così d' improvviso inizia a danzare gioia rosa come le rose rosa nell'aria che l'avvolge leggera gioia bianca come le margherite e canta con voce di sirena gioia viola come un pensiero.
Poi alza le braccia al cielo arcuata tra le labbra un tunnel di buio caldo e leggero (le si vede l' anima) mentre il cielo prende il colore dei fiori, rosa come le rose rosa bianco come le margherite viola come un pensiero.
A questo punto chiudo gli occhi e appare sempre il bimbo di domani incantato a guardare quel cielo e i colori, le voci, i fiori in mano ha fiori nuovi per lei, che non ci sono al suo prato.
Poi piega le spalle stanche e si sdraiano sull'erba i fiori volano come farfalle al sole nel cielo trasparente come un vaso di vetro che li riflette nella luce obliqua.
Luce rosa come le rose rosa bianca come le margherite viola come un pensiero.
Id: 59668 Data: 01/08/2020 11:30:18
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Cantabile rosa
Il ragazzo ha sogni che fan nostalgia come visioni di un futuro mai accaduto e che mai accadrà.
Reali come una realtà svelata li mette a nudo poi li colora un pò di rosa sorride e si mette a canticchiare
"Se tu sei vicino a me la la la la la la.."
Id: 59646 Data: 30/07/2020 15:04:06
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Monti del sole e della luna
Ah, se tu avessi visto i monti che ho sognato stanotte, emergevano dalle acque biancheggianti di spuma se ne stavano un poco, a farsi baciare dal sole, a farsi accarezzare dalla pioggia, che poi scendeva a fiumi dalle sorgenti con suono primitivo.
Se tu li avessi visti pieni di farfalle volteggianti, potrei quasi esserne geloso.
Se tu li avessi visti riaffondare veloci.
Ma il tempo, nel sogno correva velocissimo, come le farfalle che giravano e giravano, sparivano e riapparivano nel sole come nelle notti di luna.
Il tempo correva velicissimo, o le avresti viste ferme.
È finito tutto con l'ultima immersione, che durerà fino al prossimo sogno.
Id: 59644 Data: 30/07/2020 10:04:08
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Alibi
Almeno tu fossi una prostituta da pagare e amare -sbagliando la parola amore- avrei l' alibi di non aver soldi per non venire.
Ma non è così che ti vedo e non ho alibi per non venire nè per venire.
Più avanti forse, in un bivio al contrario, o un perdono.
Id: 59603 Data: 26/07/2020 16:18:42
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Bi-via
C'è stato un bivio e c'erano solo due strade da prendere ma la scelta era così dolorosa che le prese tutte e due. Di quando in quando le strade si affiancano le mani si sfiorano poi si riaprono addentrandosi ai boschi. Più avanti forse, un bivio al contrario, un perdono, una ricongiunzione.
Sommandosi.
Id: 59602 Data: 26/07/2020 16:07:52
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A volte manco per tanti giorni
Avevano aperto i cancelli ci si poteva spingere fino al lago, avevano detto, e così l' ho fatto. Non subito, che chissà se fuori tutto era come prima ma l'ho fatto e poi sono arrivato davanti al lago sono arrivato davanti al lago e non c'era nessuno nessuno tranne un bimbo smarrito dentro me. Guardava tutta quell' acqua sparire in fondo, dietro la curva e mi diceva guarda com'è bella ma io a chi lo dicevo?
Lui già lo sapeva da sempre.
Allora gli ho detto ma lo sai perchè è così bella? perchè ieri era alle sorgenti alpine a giocare tra le rocce a correre e saltare e rotolare adesso è qui davanti, calma, e sembra ferma ma presto sarà al mare. E' bella perchè un giorno è tutta schizzi e brillii risa e giochi un altro è malinconia di nebbia e ci sono notti, quando la luna manca, che non la vedi a volte non la vedi per tanti giorni che quasi te la scordi.
Ma poi ci troviamo sempre qui qui dove l'acqua non resta qui dove anche lei s'è fatta d'acqua e a volte ride e gioca a volte è malinconia di nebbia a volte non la vedi per tanti giorni.
Ci troviamo sempre qui, gli ho detto, dove l'acqua non resta dove lei trova sempre un modo per dirti che gli manchi quanto lei a te.
Id: 59577 Data: 25/07/2020 00:21:19
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Piena di splendenza
Così t'avrei voluto vedere bella in qualunque postura con la splendenza del sesso seminata sul nudo corpo vivo. Così t'avrei voluto vedere se non fosse così che non t'avrei voluto vedere. Eppure vengo, ogni giorno, a cercarti. A cercare perchè l'amore che non ha nulla da farsi perdonare vada perdonato. A cercare a occhi chiusi con le mani affondate nella scatola delle sorprese quella più bella. Ma è facile è quella che ha il più buon profumo.
Id: 59558 Data: 22/07/2020 23:59:50
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Ma tu non chiudere gli occhi
Ma tu non chiudere gli occhi si chiudono sempre gli occhi quando è il momento dell' oblio si chiudono gli occhi per non vedere il buio di un mia che mia non è per restare soli per non vedere un tuo che tuo non è.
Del buio ricordo una strada tutta curve che segue la costa, fredda, questo tratto non ha case, nè luci solo il faro che esce verso il lago a ogni curva.
Ma tu non chiudere gli occhi del buio ricordo anche un sentiero, che scende al lago, il faro spento, l' acqua nera come il cielo e il silenzio hai mai sentito il silenzio farsi nido contro la paura?
Resta solo l' acqua, acqua che si infila come lingua tra i sassi acqua che segue le curve del lago acqua nera come il cielo.
Ma tu non chiudere gli occhi ho bisogno che mi prendi la testa tra le mani che mi porti ancora al sonno,
con una ninnananna d'acqua, come io prenderei la tua, per farla mia.
Un mia che mia non è.
Id: 59533 Data: 20/07/2020 22:47:03
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Sospiri
Sospirano i colori in bilico nelle pupille contenenti. Si stanno un poco, e girano, e poi planano nell’anima di rosso assetata. Riempiono i desideri che la abitano poi sgorgano, come acque bianche e spumeggianti dalla sorgente.
Id: 59518 Data: 19/07/2020 13:40:35
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In un chiaro mattino
E' chiaro, sono così chiare le metafore abusate camicie aperte su seni enormi e inguini di donna fioriti. Che è questo che fa la primavera coi ciliegi? Li fa fiorire? Il suo inguine è brullo e desertico d' erba bruciata al sole, in questa estate avanzata di giorni lunghi. Ma questo è certo: è fiorito un giorno è stato sorgente di vita e di bianchi fiumi spumeggianti l' erba era folta intorno la luce ci brillava e brillavano le acque che scendevano alla foce.
Poi le hanno dato un rasoio.
E' rimasta una radura d'incanto dove giocano ancora gli unicorni rossi.
Id: 59515 Data: 19/07/2020 10:23:55
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Di draghi, spade lucenti e arcobaleni
Si dà agli occhi, come meraviglia consapevole, al centro delle pupille, colorata come un arcobaleno.
Gli puoi mostrare fogli infiniti impossibili da riempire potrebbe iniziare a scrivere.. ma al secondo verso scorderà il primo, e al terzo il secondo.. Alla fine li brucerà.
Puoi mostrargli una spada lucente Un misto di acciaio e mogano rosso capace di risuonare nell' aria come un corno. Una spada rossa e bellissima
E fuggirà
Solo un arcobaleno uguale al suo potrebbe fermarla. Se solo non avesse giá bruciato tutti i fogli.
Id: 59489 Data: 16/07/2020 22:08:03
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Oltre la seta rossa
L'erba era calda, e umida e castana e mi vedevo lì disteso, nel caldo buono, come di grembo di madre e attorno tanta pace, e nessun desiderio o almeno nessun altro che stare lì.
Certo stavo sognando che il cielo era un drappo rosso, di seta viva, dai bordi frastagliati. Io viaggiavo nuotando per raggiungerlo e cambiarne il colore che da sempre è rosa e raggiungere il bosco che sapevo essere lì.
E il cielo all'improvviso sparì o forse l'attraversai o semplicemente non mi piaceva così nè di tutti gli altri colori immaginati. E oltre c'era il bosco con l'erba calda, umida e castana e io che mi posavo sull'erba e sui fiori.
Certo stavo sognando perchè qui i fiori non hanno il profumo che si sentiva lì.
Certo stavo sognando perchè non ero solo tu eri il cielo il bosco il fiore e il suo profumo.
Id: 59471 Data: 15/07/2020 14:40:03
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Biancosplendore
Ci si sveglia lenti la mattina in questa età di chissenefrega delle alzabandiera e di è tanto che la sveglia non suona.
Ci si sveglia lenti e si cercano i pensieri sparsi che qualcuno è gia in cucina, alla macchinetta del caffè un altro è rimasto indietro, nella notte e non si vuole alzare, uno è già davanti al sole, oltre le imposte chiuse.
Il più prepotente oggi pensa che non la vuole più la vernice invisibile quella di Disneyana memoria quella ambita per pizzicare il culo alle bambine, per entrare al cinema, senza avere l'età per restare al museo oltre l'orario e vedere le statue abbandonare le loro pose scendere dai piedistalli e muoversi lente, non viste cercando pensieri sparsi.
Quella con cui potrei vedere te alzarti la mattina, senza pose, e posarti un bacio a un millimetro dalla pelle assieme a un soffio leggero quella con cui potrei vederti amarti le mani o far l'amore con gli unicorni rosa.
-No, quella degli unicorni rosa è il sogno-
Potrei vederti far l'amore ubriaca, di vita, col corpo coperto da millegocce di biancosplendore, potrei vederti far l'amore e basta.
E restare invisibile è il tormento.
Pensavo che non la voglio più la vernice invisibile. Non ho ancora l'età dei tormenti nè mai ce l'avrò.
Id: 59468 Data: 15/07/2020 10:42:56
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Ombre d’azzurro elettrico
Fu un lampo nero, nell' azzurro dell'età incosciente. Tutti gli altri colori spenti. Sul soffitto ondeggiavano le ombre dei giorni a venire, incerti la zingara alla parete ascoltava con me le auto passare diceva che il lampo era azzurro scintille elettriche di un tram che non c'è più diceva che il nero era la notte diceva che sarebbe tornata a prendermi a ogni lampo di luce azzurra.
Aveva sempre rose tra le mani, le stesse diceva che il lampo era azzurro elettrico e l'abito rosso e il nero la notte ma il buio era la luce nella quale splendeva.
Ondeggiava alla parete col mutar del lampo, come una gitana danza diceva che sarebbe tornata a prendermi ma non può più.
Così vago, tra gli alberi che ondeggiano e le nuvole che viaggiano, i laghi che non stanno mai fermi per vederla ondeggiare sulla superficie per dirle di accompagnarmi ancora ai sogni perchè si è fatta d' aria, dissolta nella stessa aria ma con visibili e splendide le mani che oltrepassano le porte dell' invisibile.
E anche perchè non glie l' ho mai detto.
Id: 59453 Data: 14/07/2020 09:21:49
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Perchè lei è il sogno
Non so dirti come fu che iniziò certo non fu il corpo e forse neanche le parole ma qualcosa come un ricordo amniotico un ricordo d’esistenze comuni. Ora è il sogno che non finisce col mattino l’aria che non manca mai il sole per le strade del mondo la fatica di salire fino a lei.
Lei che riempie le notti e i giorni d’invisibili presenze la prostituta notturna sempre vergine alla mattina la prostituta diurna che poi dorme come una bambina. L’ubriaca di vita sempre in fuga l’amante che ritorna
come acqua al bagnasciuga.
Il bianco e il nero che fanno il mondo vero.
Id: 59373 Data: 09/07/2020 12:04:40
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Luna
Sembrava la luna che danza sull'acqua sembrava la luna che nell'acqua si sciacqua, il bimbo alla riva non aveva paura pur se la notte era profonda e scura.
Aveva una una torcia che fende il buio così di lune ce n'erano un paio, danzavano insieme il bimbo e la luna non si capiva più chi era l'una.
L'altra girava e girava veloce l'acqua agli scogli le dava la voce ma tu non dormire, non ti addormentare o l'una resta da sola a girare.
L'altra aveva una coda di stelle e il bimbo pensava a quanto eran belle ma la torcia si spense e non c'era nessuno nè l'una nè l'altra, solo il buio importuno.
Il buio e l'acqua che passa sui sassi che viene e che va, come se t'amassi e nel buio l'onda, che va e viene come l'una e l'altra, code di sirene.
Id: 59368 Data: 08/07/2020 20:39:03
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Pezzi di sè
Se passi da quelle panchine in riva al lago -e per me il lago è il sogno- guarda bene lì intorno c'è in giro gente un po' strana che ci lascia i pensieri.
Tu dirai non è poi così strano fermarsi a pensare sulle rive del sogno -un sogno minuscolo- certo è più strano trattare i pensieri come pezzi di sè.
Io l' ho fatto mi ci sono seduto su quelle panchine di legno corroso dal tempo e non ci ho trovato niente di te però è strano tornarsene a casa senza un pezzo di sè.
Ma poi chi vuoi che si fermi a cercare qualcosa su quelle vecchie panchine non certo tu lì di fronte c'è un bar sedie comode e tavolini e un cameriere che ti porta pure il caffè.
Resta sempre un po' strano tornarsene a casa senza un pezzo di sè.
Id: 59347 Data: 06/07/2020 21:36:26
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So dove abitano gli arcobaleni
Li vedi nella pelle delle bolle, di sapone, a volte sulla rugiada dell' erba e anche in cielo, appena spiovuto o negli spruzzi che fanno le cascate, cadendo e rimbalzando.
Ma le bolle possono contenere tutto quello che non succederà mai, tipo tu in corsa, su un unicorno alato in fuga sulla curva dell'arcobaleno in un'improbabile fantasia di impossibili colori nella luce lunare piena di sogni. tu che apri una fessura sulla superficie, per farli uscire, o entrare, senza farle scoppiare.
Nelle bolle ecco, è lì che abitano quelli più belli dentro e fuori ai piedi di una cascata che crea goccioline splendenti sull'erba dove i ciclamini danzano sotto un cielo che non succederà mai.
Id: 59324 Data: 04/07/2020 16:46:57
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Quotidiana spera
Quotidiana spera.
Non venire come sogno ma come cosa vera non come miracolo ma come quotidiana spera.
Questo perchè stanotte ho sognato di lei facevo come fa il vento quando passa tra i fianchi della valle.
Questo perchè la valle diceva spettinami spettinami i fianchi e l’erba e il bosco e in fondo, aveva due desideri già aperti e splendenti.
Ma tu non venire come sogno ma come cosa vera non come miracolo ma quotidiana spera.
Questo perchè ne ho un altro qui non è un sogno e forse se gli canto una canzone in rosa si aprirà.
Id: 59254 Data: 28/06/2020 21:14:24
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Sulla via del respiro
Capita anche questo.
Esco, per fare un giro alla ventura, a prendere un po' d'aria a respirare un po' e trovo una via consortile del Respiro..
! Come fai a non seguirla a non arrivare alla piazza della bagnante ignuda luccicante che si rinfresca di spruzzi al sole.
Ma è solo una tappa, un saluto la strada prosegue e scende a curve, e tornanti incalzante finchè s'allarga, e si adagia di fianco a un'altra via.
Una via calma e lenta piena d'alberi, dentro e fuori e che ne imita il colore. Gli abitanti ti vedono e si mettono in posa, per un saluto ma il più monello si stanca subito si volta e ti mostra il popò affondando il becco nell'acqua che forse ha fame.
Sono rimasto li un tempo che non so.
Risalendo poi un'altra strada diceva di un bosco con in cima una chiesetta e una cappella dei miracoli con dentro angeli violinisti suonatori di piatti e tamburi, organisti, e un bimbo in bocca a un lupo.
Lei sopra E non c'era paura per il bimbo. E il mio miracolo l'avevo già avuto.
Id: 59199 Data: 24/06/2020 18:54:27
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Sullultima rampa ripida
A me capita ancora proprio sull'ultima rampa ripida prima del grande prato dei narcisi di rompere la catena. E resto lì, coi freni tirati, sul crinale tra due prati ripidi. Per fortuna porto sempre giunti e un cacciaspine e pinze e un sasso lo trovi ovunque. Certo che non è facile, sull’ultima rampa, rimediare e ripartire.
Ma tutto questo è un ricordo come la moto come il tempo in cui si potevano percorrere i crinali. Oggi devi salire a piedi se vuoi vedere i prati.
Eppure a me capita ancora proprio sull'ultima rampa ripida di restare con i freni tirati e non ho giunti o cacciaspine nelle tasche ma quello che c'è basta sempre, per ripartire.
Id: 59188 Data: 23/06/2020 23:52:09
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Insoddisfatto sempre
Ma io mi fermo ancora davanti ai sogni è vero anche che son girovago da sempre e non so domani da dove ti scriverò. E' perchè son sempre in cerca di un luogo dove i laghi fioriscono un luogo dove i cavalli corrono in libertà ma non è amore quello di cui ti scrivo se no ti scriverei sempre da lì.
E invece vado in giro sotto i cieli che ci dev'essere pure un luogo forse dopo l'avviso del navigatore del passaggio di frontiera un luogo dove non vorrei arrivare mai un luogo che poi a casa manca come non mai.
E è proprio da casa
che io mi fermo ancora davanti ai sogni e al tuo sesso, alla tua bocca che colorano il grigio delle strade di questa città. E ci disegno alberi come lampioni per illuminare il sesso, il sesso e la tua bocca e anche qualche nuvola a velare il rosso del sangue che trabocca.
Ma neanche questo è amore, quello di cui ti scrivo se no ti scriverei sempre da qui e qui saresti sempre tu col sesso e la tua bocca e invece manchi come non mai.
Ma è vero anche che son girovago da sempre.
Id: 59167 Data: 22/06/2020 13:58:26
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Senza certezza alcuna
Non c'è certezza d'altre vite ma vorrei nascere al lago, in un giorno di sole. Perchè lo so che c'era il sole anche se era una fredda giornata dicembrina. Era la primavera di una lunga estate.
Vorrei nascere al lago per andarci a pesca e seminare alborelle sulle rive, buone per i vermi e imparare l'attesa. Salirei poi per le strade del centro, che vanno alle mura in esplorazione per scoprire che non ho ancora visto tutto.
Poi lì imparerei a sognare, sui suoni di un canto indimenticabile, a salire sulle stelle, scese nel lago. Quando me ne dovrò andare qualcuno mi regalerà una chitarra, non perchè diventassi famoso ma perche era un desiderio e perchè iniziassi a cantarlo, e a cantarla nelle notti che manca.
Non c'è nessuna certezza ma una volta diventato grande, se mai lo diventerò, ne scriverei prima che finisca l'estate appena iniziata. Sì, vorrei nascere al lago per trovare di nuovo tutto quello avuto fin qui.
Id: 59151 Data: 21/06/2020 12:24:38
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Dibujo
Ho disegnato una poesia. Ha grandi colline rigogliose baciate dalla luce che combacia,perfetta, al profilo come una carezza. Colline così belle che a guardarle ci si perde e si inciampa, e si rotola, come pietre verso la valle. Senza paura si rotola e ci si trova seduti al centro, proprio sotto la cascata che scende dalle colline. Una cascata così bella che l' acqua ti prende con sè e scendi la valle, attraversi la pianura come acqua verso il bosco che nasconde il lago.
E' un bosco di maggiociondoli fioriti ci passa la transumanza degli unicorni che vanno a bere al lago fiorito di alghe verdi.
Sopra a tutto il cielo, il cielo pieno di tutto quello che non so dire.
L'ho disegnata su carta sottile che adesso ondeggia, trasparente, al vento.
Id: 59134 Data: 20/06/2020 09:46:14
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Semino sogni
Io semino sogni, non importa dove a volte sono le cime dei monti, ma solo perchè a me piacciono come le rive del lago, idem. Altre volte su un divano consumato, o su una scrivania, in disordine logico, come i miei programmi in cui fatico a ritrovare la riga da modificare, che poi trovo sempre.
Semino sogni e lo so che può sembrar ridicolo anche a me se non fosse che c'è qualcuno che li raccoglie per cibarsene e poi li porta al grande prato a fiorire.
E non è per la rima ma ogni volta è un fiore di stupore.
Un fiore che poi trovo sempre. Uno stupore di cui essere grato.
Id: 59112 Data: 18/06/2020 23:21:20
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E poi s’è aperta come un fiore
Già l'avevo immaginata ogni volta che salgo per sentieri e mulattiere dei cari luoghi e ogni volta è il suo desiderio che toglie la fatica. Il desiderio della visione alla fine del sentiero. E alla fine si apre, la visione, come un fiore indifferente al temporale ed è più di quello che avevo immaginato sempre nuova di colori adesso verde di alghe in fiore poi blu di cielo riflesso e bianca, come l'acqua che scende sui fianchi del monte bianca, come le nuvole.
Le nuvole poi , sembra basti allungare un braccio un dito per un tocco un lampo una scintilla.
Da qui, oggi, non si vede e solo immagino di che colori veste ma so che è là, più bella dell'immaginazione, là, alla fine di qualche sentiero.
E alla fine di qualche sentiero si aprirà di nuovo come un fiore indifferente al temporale che lo bagna sempre nuova di colori.
La visione scintillante.
(foto mia, stamattina, dopo il temporale)
Id: 59096 Data: 17/06/2020 23:13:46
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Prendo solo qualche parola
Prendo solo qualche parola altre le scarto finchè resta sul foglio solo questa rossa nudità rossa come sangue che pulsa, e riempie i corpi e resti tu, che pompi il sangue in quelle vene.
Prendo solo qualche parola qualche dettaglio altri li scarto finchè resta sul foglio la descrizione della tua pelle oscena e lì, al centro, ti sfioro.
Prendo solo qualche parola oscena -che dica del desiderio imperdonabile -che il desiderio non ha bisogno di perdono scivolosa -tra le ginocchia e le coscie profumata -come il fiore sulla soglia della meraviglia.
Prendo solo qualche parola altre le scarto finchè ne resta una.
Nuda.
Id: 59080 Data: 16/06/2020 17:44:57
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Tutta una questione d’aria
Te ne accorgi subito anche se la stanza sembra uguale bianca, dalle lenzuola bianche. Lei pare che dorma. Ma l’aria non si muove. Non si muove.
Id: 59079 Data: 16/06/2020 17:43:13
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In un eterno cercare
Che poi non è l’amore che si cerca di conoscere nei corpi delle donne amate ma un qualcosa che sta lì da sempre nascosto in bellavista come l’amore da riconoscere.
Qualcosa come una radice antica che ci lega, sotto la superficie delle cose, qualcosa che ancora si nasconde sperando di essere trovata.
Qualcosa che lascia segni, e tracce da seguire come a dire sono qui vienimi a cercare.
Qualcosa a cui non si sopravvive se non si nascondesse ancora in un eterno cercare.
Id: 59029 Data: 13/06/2020 12:37:12
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Resta
Non uscire. Non uscire di qui, è una piccola stanza la stanza della musica.
Da fuori ,non lo diresti mai, nulla si sente, dentro ci sono onde sonore che premono sul petto, e sul cuore, dove abiti, in altre stanze, onde spinte da tremila watt.
Fermano il sangue, come fa un' espansione accordata in sol che batte sulla luce di scarico.
Per un paio d' ore resta tra le note. Non uscire di qui, anche se è una piccola stanza.
Id: 59002 Data: 11/06/2020 01:32:04
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Erotic dream
Succhiarti il clitoride, questo dovrei fare nei miei sogni erotici di vecchio fino a che si ingrossi in bocca e la riempia.
E poi niente, lasciarti lì e ciao alla prossima.
Invece sto ad accarezzarlo come fosse lo stelo di un fiore rovesciato che sanguina e mi sporca le mani e lavando non va via.
Id: 59000 Data: 11/06/2020 00:55:51
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Appare, pur non scomparendo mai.
Appare come cosa che brilla alla luce nuova di ogni volta e appare ogni volta nuovo che il lago non è mai lo stesso e si fa più bello curva dopo curva mostra nuovi dettagli un battello che passa lento un campanile, un ponte, una vela.
Questa strada a volte sale quando la costa si fa impraticabile passa tra gli alberi e i boschi ha gallerie scure da dove il lago non si vede ma è la sotto, che brilla.
L'auto intanto va, in leggera discesa verso la fine della galleria non accende il benzina se non serve scivola in un silenzioso elettrico che anche lei sa il valore del silenzio pieno di cose mai viste che brillano alla luce nuova di ogni volta.
Ecco, riappare si spalanca di nuovo agli occhi e ti regala una voglia di fermarti a guardare. Lo so che fa male ma ne approfitti per una sigaretta, così dal muretto a lago vedi dettagli là in fondo e un sentiero, una scalinata che scende tra le case antiche piena di trifogli e rose e cose svanite di cui resta traccia sui muri. Scendi fianco a fianco con l'acqua della cascata e là sotto è una meraviglia sempre una nuova meraviglia.
Solo al ritorno ti accorgi che non dovevi fumarla quella sigaretta che il respiro manca e anche che non potevi non scendere a vedere quell'arco di ponte sull'acqua.
Id: 58874 Data: 03/06/2020 13:02:46
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Qualcosa di fiorito
Ieri era un tramonto cittadino quello alla finestra a ovest un profilo di case nere all'orizzonte e il sole che cadeva lento in un canestro disegnato dalle mura.
Il cielo arrossiva mentre qualcosa fioriva sul balcone a est. Mercurio era nascosto, a ovest, dietro il nero delle case e io ero lì a guardarlo.
Stamattina il cielo è tornato azzurro -che qualcosa è fiorito sul balcone a est- così ho deciso, salgo alla sorgente al posto dove il loro nonno portava i miei figli al posto dove i miei figli portano i loro il posto dove qualcuno ci sta ancora portando tutti e ci aspetta nel nero tra gli alberi.
E niente. Sono qui, alla sorgente dei fiori con qualcosa di fiorito che qualcuno deve vedere.
Id: 58855 Data: 02/06/2020 09:36:54
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Passate da mezzora le tre
C'è qualcosa che muore ogni volta poi ti stupisci sia vivo più che mai qualcosa che ti sveglia di notte quando sono passate da mezz'ora le tre. Tu lo sai che la stavi sognando che ti ha donato anche quella che non è: il suo corpo morbido, e dolce obbediente alle mani. La sua bocca una fessura di buio nel buio dove quel qualcosa muore.
Resti a guardare nel buio la sua bocca ingoiare parole queste fino a che viene giorno.
Id: 58825 Data: 31/05/2020 07:17:28
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Come cosa mai sentita
Questo capita al poeta al pittore, all'artista e al sognatore. Crea un mondo che ha intuito esistere, da qualche parte lo chiude in una bolla di sapone e poi la penetra sentendola scorrere sulla pelle come cosa mai sentita. Una volta dentro si scorda chi è, una volta fuori vaga per il mondo a cercarsi.
Questo capita ai poeti ai pittori, agli artisti e ai sognatori. qualcuno ha creato per loro un mondo che credono di aver intuito esistere poi si è chiuso dentro e da lì li chiama forte, loro vagano per il mondo seguendo la voce cercando la via segreta che non troveranno mai.
Eppure la sentono scorrere sulla pelle e nelle vene come cosa mai sentita come terreno inesplorato e sempre vergine.
Vergine e madre gravida dei loro sogni.
Id: 58765 Data: 27/05/2020 10:57:52
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Laghi e altre meraviglie
Quant'era bello il mio lago ieri bello bellissimo tanto da sembrare un quadro e forse proprio questo era un quadro in una stanza vuota. Poca gente attorno a tratti nessuno così a chi lo dico guarda questo è il mio lago. E così nessuno vede i suoi sogni danzare sull'acqua tra le onde.
Non così quest'altro lago di oggi sperso e nascosto in mezzo al bosco qui non viene mai nessuno solo qualche viandante che passa o un ragazzino a pesca d'illusioni con la canna di ramo di quercia. Tutto è rimasto com'era alle spalle il solito capanno nel folto del bosco qualcuno si dà gioia come fosse la prima volta. E in fondo è proprio così che come fosse è come è se ci credi qui gli anni non sono passati li ricordi soltanto al ritorno per un po' di fatica in più a pedalare.
Qui i ranocchi saltano nell'acqua veloci come le tue dita due betulle si alzano al cielo sinuose come il tuo corpo. Una tartaruga traccia cerchi nell'acqua e onde ed ecco ancora i tuoi sogni.
Perchè tu sei come me nascosta nel folto del bosco nello spazio tra i rami ti dai gioia.
Perchè tu sei come me sapessi quante ne ho fatte cancellate e rifatte che guarda sembro così ridicolo. Così oggi ho fatto anche questa e sapessi amore quante ancora ne farò.
Perchè tu sei qui. E riempi il silenzio.
Id: 58713 Data: 23/05/2020 18:35:42
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Lei
Lei è paesaggio, di quelli visti da un belvedere sui monti quei belvedere da dove la vedi tutta, intera e tu credi di essere andato lì per guardarla me è lei che ti ci ha portato per svelarsi.
Quei belvedere da dove non andresti più via, dove ci staresti un'eternità, senza invecchiare mai. Da lì la vedi tutta, intera, e non sai cosa guardare perchè lei è il cielo dove appare immensa vestita di nuvole e sole. E' il profilo sinuoso dei monti è il nome di tutti i colori che vedi è un'ala rossa, che veleggia tranquilla sul lago è il verde dei monti l' arancio dei tetti di tegole che dall' alto non nascondono un giardino segreto. E' il falchetto che scende a spirali lente e si butta d'improvviso in picchiata, veloce, alla preda e tu sei la preda, e ti piace. E' il nero, profondo e umido del lago che si intravede tra i rami spogli del suo bosco. La notte si fa contorno di stelle,
e il nero si fa mistero.
E ancora è paesaggio di quelli visti dal balcone di casa di giorno quando sogni. Perchè lei è sogno.
E non so se è l' anima mia o la sua che vive in un mondo altro, senza tempo sognato dentro questo mondo.
Ma so che è Femmina.
È acqua di lago, che scende dalle nuvole gravide quando piove è il suo modo, di bastarsi da sola.
Id: 58649 Data: 19/05/2020 11:34:59
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Quando verrai
Quando apparirai nel riquadro della porta sarà così veloce e repentino da non capire se arrivi o vai. Allora penso piazzerò due fotocellule proprio allo stipite una collegata all'interrupt del cuore e tante righe di codice quanto la cifra degli anni tuoi per capire la direzione se vieni o se vai o se perplessa stai. E se non scatteranno capire che semplicemente non ci sei.
Lo so, ne basterebbe una se tu fossi l' unica e un gran verde fuori cambierebbe di stato entrando verso un rosso soffuso ma tu al solito stai ed è un eterno lampeggiare tra verde e rosso
oppure semplicemente non ci sei e c'è sempre un gran verde fuori.
Ma se un giorno davvero verrai non ci saranno fotocellule e luci righe di codice o illusioni a dire che sarai qui.
Però tu porta il tuo nome la cifra esatta degli anni tuoi le strade percorse e i sorrisi disegnati sul corpo, non scordare i dolori.
Non portare vestiti leggeri o pesanti che non servono qui.
A volte sembra che arrivi davvero ma poi sei sempre un blackout.
Id: 58618 Data: 17/05/2020 11:25:40
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I carri degli angeli
Non erano i soliti lampi stanotte, era una raffica di scintille a illuminare il buio come lanciate dalle ruote dei carri degli angeli.
Se ne sentiva il rombo mentre passavano sulla strada disegnata dalla luce, all'orizzonte, se ne sentiva il rombo, sordo, continuo, come passassero su un ponte di pietre sul vuoto, diretti alla dodicesima stanza dove tutto ha inizio.
La pioggia intanto suonava una melodiosa ninna nanna.
Id: 58594 Data: 16/05/2020 08:50:25
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Due laghi
A Ugovizza c'era la tana dei lupi mica quella degli autisti di corriera e lui quello voleva fare.
L'aria là era una promessa di neve bianca, come le rocce intorno pungente, come i tetti ripidi delle case la sete ghiacciava in gola l' acqua scendeva schivando i sassi in un budello di neve sul greto i lupi giocavano al passo del giaguaro con nelle narici l'odore della polvere da sparo.
Non si dimentica l'odore della polvere da sparo. E il lago era così lontano.
Lui aveva gli occhi buoni due laghi d'acqua dolce dove l' acqua era sempre calma. Sognava la sua Regina sognava di percorrerla da Porlezza fino a Menaggio come sulla corriera di babbo mentre la Regina scendeva sinuosa tra il verde e il profumo dei fiori.
L'odore della polvere da sparo proprio non lo sopportava e poi a casa aveva anche un'altra regina che aspettava il suo re.
Ma era così lontana tanto quanto il lago, il verde e il profumo dei fiori così decise di fuggire e lo fece in una mattina d'inverno quando la neve fa gli spilli e il freddo disegna le figure sui vetri.
Non l'hanno mai preso. Adesso porta una corriera tutta sua corre da un lago all'altro tra il verde e il profumo dei fiori per sempre.
Id: 58544 Data: 12/05/2020 21:57:29
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Silenzio
Rimane, nell'aria un poco di luce gialla solare accende il verde delle foglie agli alberi ne risalta i contorni.
Gli alberi stanno,
disegnati su un cielo che intanto ingrigisce.
È la pioggia che arriva.
C'è silenzio le case chiudono gli occhi gli uccellini tornano al nido, zitti zitti.
Io sono già al nido zitto zitto e guardo al cielo con l'anima dondolante,
come le foglie là fuori,
sto, mosso dal vento.
Id: 58541 Data: 12/05/2020 21:20:53
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Guarda le madri
Guarda le madri guarda i loro sorrisi vincere il tempo scavalcare la morte.
Guarda le figlie, i figli specchi riflessi di quell'eternità.
Guarda le madri e le figlie che imparano e insegnano l'una dall'altra i gesti e l'amore finchè non distingui la madre e la figli.
Guarda le madri mancate e le figlie desiderate guardale sedute agli orli degli specchi guardale guardarsi riconoscersi i gesti e l'amore.
Guarda le madri sfigliolate le figlie inchiodate a una croce e loro inchiodate alla stessa croce.
Guarda la loro croce che si fa mondo e terra, alberi e boschi pioggia che viene e che corre nei fiumi.
Sono madri bambine con le figlie già grandi forse madri anche loro in una vita inventata.
Lo sapeva che non sarei mai stato davvero suo non più come nel suo ventre rannicchiato sarei uscito per il mondo lei avrebbe aperto le porte del mondo io gli occhi al suo sorriso. Lo sapeva,mai davvero suo ma per sempre nostri. E' così che è diventata il mondo. E' così che rinasco ogni giorno pronunciando il suo nome.
Ogni volta che qualcosa che filtra tra i rami o quando il cielo che scende a terra bacia l'acqua e mi avvolge tra il cielo e i rami.
E non ci manca più nulla. Si-amo per sempre noi.
Id: 58500 Data: 10/05/2020 10:22:42
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Haiku (Embrujo)
Campo di fiori Una panchina sola fa nostalgia
foto mia (Petrella Guidi)
Id: 58465 Data: 08/05/2020 12:18:30
*
I vecchi
I vecchi hanno uno sguardo bambino sulle cose
occhi curiosi come i loro
e quando li chiudono sono proprio come loro
credono ai c'era una volta
delle principesse e delle streghe.
A volte fanni i draghi
ma subito si pentono.
Sanno delle rose e delle loro spine
ma le rose per loro non sono rose
e gli chiedono il perchè di quelle spine.
Id: 58423 Data: 05/05/2020 12:02:42
*
Fili di nuvole
Ieri eri nel cielo dietro casa verso sera, le nuvole erano scure e sottili, come tratti a matita su sfondo grigio, e disegnavano un sogno sdraiato.
C'eri tutta, i seni le sopracciglia e gli occhi, i capelli, il contorno del viso e i fianchi.
Il tempo di prendere il telefono e il vento t'ha portata via.
Io mi sono perso il tuo lento svanire e tu non mi crederai.
Id: 58398 Data: 03/05/2020 23:27:18
*
Akua dulza
Basta poco nelle sere di pesca al lago, perchè questo sparisca.
Basta una nuvola che copre la luna e l' acqua si fa invisibile agli occhi, dello stesso colore del cielo.
Resta solo il suono delle onde su questa riva, dove sei seduto e la luce di una casetta sull' altra sponda a mostrare i confini.
Poi anche quella si spegne colta dal sonno.
E' allora che l' anima si spande nel buio senza più confini.
Nel mormorio dell' acqua dolce che la culla.
Id: 58397 Data: 03/05/2020 23:21:00
*
Segrete stanze
Questo è già stato scritto:
"Apriranno i cancelli e potremo toccare le rose allora anche noi saremo rose con stelo e foglie e petali e linfa."
Così è certo: Apriranno i cancelli arriveremo ai laghi silenziosi laghi nascosti tra i monti o proprio al centro di un bosco e ci sdraieremo alla riva tra le pietre e saremo pietre baciate dal sole ci staremo fino allo spuntare delle stelle e poi la rugiada ci coprirà gli occhi e potremo berne. Saranno verdi intensi al risveglio e azzurri, e erba che ci copre e fiori e alberi che ci guardano vivere.
L'impossibile sarà scordare i cancelli i cancelli da dove si vedevano le rose morire di solitudine i cancelli dietro i quali si morirebbe di solitudine se non ci fossero stanze segrete dette fantasia, o poesia, o come volete dalle cui finestre si vedono già i laghi bianchi del silenzio.
Id: 58282 Data: 27/04/2020 09:35:19
*
Musica
Se l'ami non puoi non sentirla ovunque, nella pioggia fine che fa il tappeto di sottofondo, nella goccia che batte sul vetro. E ti trovi a cantare in suoni. Ogni cosa è suono e ha un posto matematico nel tempo. Non puoi più cambiare marcia fuori tempo, nè spegnere la radio a metà battuta. Il silenzio e la quiete non esistono mai completamente, c'è sempre un muscolo in movimento e un canto nella testa, canta allora le tue poesie, e fa che il canto non sia un lamento. Il canto è vita, è vivo, e va oltre.. non sei mai solo. Ho qui una canzone, una ninna nanna, per addormentarsi.
Id: 57991 Data: 11/04/2020 20:34:46
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Sogno N°9 (Aprile)
L'amore attende anche nel silenzio spaesante fa la casa ed ecco appare il viso amato e mentre sogni appare e mentre sogni vedi.
Id: 57990 Data: 11/04/2020 20:22:44
*
Haiku (Marzo)
Uggioso marzo Cade la nebbia densa Beve la terra
(Kigo: Primavera
Kireji: Beve la terra)
Id: 57701 Data: 29/03/2020 11:13:21
*
Spaesamento
Forse "casa" non è un luogo da abitare,
è un luogo dove tornare da paesi inconosciuti.
Paesi di silenzi tra croci sulle vette
o da un prato di narcisi
o da silenziose rive di lago,
dopo che il cannone ha sparato tra la terra e il cielo.
Id: 57700 Data: 29/03/2020 11:03:38
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Unforgettable
Questo è impossibile:
Vagare per le strade di lei
e ri-trovarla
come un'epifania
avendola prima scordata.
Id: 57699 Data: 29/03/2020 11:01:45
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Ti ricordi i ricci?
Ma lo sai che quella che siamo andati a cercare un giorno, once upon a time,
e abbiamo portato a casa, facendo casa
che poi ci si è chiusi per giorni,
con la spesa per una settimana e più
per darci dentro come ricci
è la stessa che è qui adesso?
Chiusi in casa,
con la spesa per una settimana e più.
Ma è tanto che non si vedono i ricci.
Id: 57600 Data: 25/03/2020 00:16:43
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Sono uscito
Sono uscito per andarla cercare
lo ricordo, come fosse tanto tempo fa,
sono uscito a cercarla per boschi
per le panchine in riva al lago
e poi fermo in mezzo alla piazza
attento a destra e sinistra.
E poi un panino alle mura
con calma
tanto per aspettare ancora un po'.
L'ho rincorsa pedalando più dell' acqua
e del volo del Merlo
sulle tracce del passaggio.
E quelle trovavo
tracce del passaggio di una presenza
una presenza che è già in me.
Come è qui adesso, senza uscire,
e ha la solita forma, tonda e frastagliata,
di un bianco brillante con bordi azzurri
e al centro un foro che manda raggi luminosi,
e ogni raggio un pensiero vaporoso.
Id: 57599 Data: 25/03/2020 00:14:34
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Metti che la musa metta il muso
Ma se non lo facesse che musa è
sarebbe più un' oca giuliva.
Anche quelle andavo a cercare un tempo, le muse,
qualcuna l' ho anche trovata
e si è anche tolta il muso.
Aveva le tette sgonfie e il culo basso, e grosso,
ma se ne fregava.
Altre sono introvabili,
nascoste dietro il loro muso di tette gonfie
hanno sempre il culo alto e sodo.
Ti portano all' orlo dello strapiombo e ci si nascondono dentro
e sull'orlo scrivono "fin qui e non oltre"
Ma fin qui e non oltre era un mio vecchio blog
e lo strapiombo lo conosco bene.
Id: 57598 Data: 25/03/2020 00:10:41
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Sola e mutilata
Se ne sta lì
buona buona, sul suo supporto,
e non si lamenta.
Certo l’accarezzo ogni tanto
ma non si consola
che il suo compagno, a transistor, è rimasto in sala prove
e il valvolare in magazzino.
Io provo, ma non si consola
non piange, e non gioisce
non urla
la sua voce usciva attraverso il suo compagno
e ora non rientra nei pickup.
non si dà pace.
Id: 57552 Data: 22/03/2020 13:57:11
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Marzo
Dentro al silenzio c'è come una sensazione di qualcosa che muore come una ragazza che ha sentito un gran silenzio in grembo, un giorno, o il ragazzo senza più una voce che lo sgrida.
Sì, la televisione suona, ma non vale.
Ti ricordi il rumore dell'acqua di lago? dalla panchina in riva al tuo paesaggio quella dove hai lasciato un segno per ritrovarla, per ritrovarti.
Intanto la televisione suona, ma quella non vale.
E ti ricordi l' aria fresca, estiva, e il chiaro di luna, che non è questo, a led bianchi e le mani che salgono lungo le coscie sulla stessa panchina le mani che si infilano sotto la seta rossa fino alle mutandine e poi scivolano sui fianchi per arrivare a sostenere il seno.
Intanto alla televisione c'è qualcosa di simile, ma quella non vale.
E ti ricordi i profumi? dell' aria davanti al lago della pelle della luna o del sole?
Quelli alla televisione non ci sono.
Ma è solo un assaggio, finirà il silenzio e si arriverà fin davanti al lago. un assaggio di giorni lontani giorni di ti ricordi l'aria e il sole, la pelle giorni di televisione che suona mentre fuori c'è un gran rumore di traffico e gente.
Id: 57550 Data: 22/03/2020 13:09:10
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Le margherite
Ho visto le margherite splendere, aprire le corolle al campo in un giorno di sole e lei sdraiata dentro.
Ora tu puoi anche bruciarlo quel campo, bombardarlo, spargerci sangue a litri e incendiarlo, oppure ararlo, rivoltarlo, metterlo a nudo e poi ripiantarci gli asfodeli della morte o i calicanti, oppure un' elegante amarillide o un giovane ligustro, un tossico rododendro, un' amoroso agapanto.
Allora puoi dire che lì non ci sono le margherite puoi giurare e spergiurare che lì non ci sono mai state nè ci saranno mai.
Ma io le ho viste le margherite splendere. E so che torneranno.
Id: 57525 Data: 20/03/2020 21:39:37
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Non si incontreranno mai
Probabilmente quello che non riesco ad essere e l' immagine che ho di te nuda in corsa sull' unicorno non si incontreranno mai, anzi è certo lo so.
Eppure, adesso che non ci si può incontrare sapessi come manca questo non incontrarsi mai.
Id: 57427 Data: 15/03/2020 15:15:58
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Io posso chiudere gli occhi
C'era un bel film su "cosa vedi quando chiudi gli occhi" solo che lì finiva tutto.
Io posso chiudere gli occhi e vedere ancora i bimbi danzare davanti a un palco in una serata estiva che ancora verrà. Posso vedere l'acqua limpida sgocciolare tra macchie di sole e penombra di alberi nel profumo di muschio e ciclamini su alle sorgenti del Lambro. Posso sognarmi giovane dove non lo sono mai stato perche era il suo sogno che mi sognava giovane. Posso vedere i fotogrammi più belli che non hanno originale. Posso vedere il lago dall'alto scendere verso le rive e inventare l'erba sulle spiaggie sassose. Posso vederti cavalcare l'unicorno rosso sempre più veloce sulle rive del sogno. Posso credere che stiamo solo giocando a nascondino e che ti sei nascosta così bene che ancora cerco. Potrei nascondermi anch'io ma mi trovi sempre.
Posso diventare un piccolo granello d'infinito vagante.
Ma mi trovi sempre.
(Let's the children dance)
Id: 57404 Data: 14/03/2020 14:37:34
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Permanenza
Non è un lago, o un bosco una città o una via o una casa piuttosto che un'altra. È dove l'anima permane che la si va a cercare. E in questa casa dove "io resto a casa" non è mai stata e non la sento e non so che fare anche lei sembra che non ascolti, e mi manca.
Id: 57403 Data: 14/03/2020 14:33:33
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Luce strana
Chissà se anche la luce ha un qualche patimento,
se soffre di più a restare distesa
come un velo grigio
sopra le case e le cose e le strade vuote
oppure
ad attraversare lastre di vetro
perdere un po’ dei suoi colori
impressionare tende e occhi
con volti amati.
__________ che strano andarsene senza calore
__________ solo mani e volti di plastica da ricordare
Id: 57374 Data: 12/03/2020 21:14:04
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Le cose nascoste
È una piccola apertura tra gli alberi
si intravede appena il sentiero che scende, verso la riva
tra l' ombra che fanno i rami.
E non sai cosa te lo fa scegliere
piuttosto che quel parco, lì vicino
con panchine, e giochi e spiagge attrezzate.
Ma posteggi, e in fondo lo sai
che da sempre cerchi di vedere le cose nascoste
dietro gli angoli.
Le cose nascoste, che sono poi quelle che nascondono
come quel salice, che richiudeva i rami dopo il passaggio
e diventava nido
e il nido si faceva casa
dove ci si poteva amare.
Posteggi e imbocchi il sentiero
e il sentiero svolta sul ponticello che oltrepassa il torrente
poi scende dritto alla riva.
L'acqua è piena d'angeli
che brillano, e danzano
spandono attorno scintille di luce
e l'aria tra i rami dà loro voce.
È solo sole, obliquo sull'acqua
ma incanta
come dovessero arrivare altri angeli
a unirsi alla danza di luce.
E alla fine arrivano,
ti escono da dentro.
Id: 57345 Data: 11/03/2020 15:41:32
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Laghee
Noi abbiamo l' anima acquosa non acqua marina, che riflette il cielo, gli specchi da dove guarda sono laghi e ci si riflettono corone di monti con sulle spalle mantelline di neve.
Così, curiosi, cerchiamo le strade per salirci fino alle colme e più su fino alle croci sulle cime vicino alle stelle.
C'è silenzio lassù, tra il bianco e l'azzurro le valli e i fiumi scendono come radici verso il mondo là sotto percorrono le strade fino ai cortili dove ragazzi correvamo al pallone i cortili che si aprivano a giardini segreti i giardini che credevamo eterni i giardini che ancora tornano, eternamente, nei sogni.
E non è il bimbo che sogna l' uomo e non è l' uomo che sogna il bimbo è solo vita che estende le sue radici tra i due.
foto mia
Id: 57311 Data: 09/03/2020 22:34:46
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Unicorno rosso
Forse i narcisi piangono, di notte, senza carezze quando solo la luna li vede la luna che entra da queste finestre storte e disegna i narcisi sui muri.
Ma una donna li ha visti e ora sa una piccola donna che spargeva colori sui prati seguendo fili di invisibili sogni.
Sulla rugiada dell' erba diventavano fiori poi qualcosa le sfuggì di mano presa tra bianche lenzuola e furono mura e finestre ma i fiori non muoiono mai rinascono folli di sole e rugiada.
La piccola donna sta nel passato che separa il visibile dall'invisibile ancora regala fantasie di seta e cavalca il suo unicorno rosso e scrivere di lei è ciò che resta.
La piccola donna sta nel futuro che separa il visibile dall'invisibile un immaginato futuro di stanchezze e di mura e finestre e non muore mai.
Rinasce nella fantasia indimostrabile così muta di indicibili parole così muta che non ne ricordo la voce e il viso e scrivere di lei è ciò che resta.
Id: 57253 Data: 07/03/2020 13:20:59
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In
L'invisibile è ovunque indimostrabile disegna il visibile.
Da questa panchina -la solita- guardo il lago -il solito- mi si vede bene c'è solo un inesistente tempo tra l'invisibile seduto qui e che disegna i monti e il faro, che spara insondabili misteri sul lago da un cannone tra la terra e il cielo a metà di una strada che taglia il monte.
Anche l' indicibile è ovunque tra i -non è nulla- -andrà tutto bene- nel sogno inconsumabile e infinito.
Ma l'infinito non ci sta su questo foglio.
Id: 57236 Data: 06/03/2020 11:18:00
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Facile
Sarebbe stato facile venire a trovarti
portarti la giovinezza muscoli forti e denti buoni per morderti i capezzoli. Sarebbe stato facile col drago nei pantaloni sempre pronto appoggiarmi al tuo corpo per sentirne il calore e il profumo porre un desiderio tra i glutei e girarti e rigirarti e di nuovo appoggiarmiticisi (spetta che mi si è attorcigliata la lingua) e appoggiarmi tra i seni ancora , giovani e sodi.
Sarebbe stato facile venire così a ogni giro e rigiro e non in tutti i mari e tutti i laghi sarebbe bastata una tenda in un prato fiorito, tra i quadrifogli.
Invece sono venuto oggi e ho portato la vecchiezza le rughe e i pochi denti rimasti un drago addormentato e steso a riposare. Sono venuto a sedermi sulle tue panchine e vedere l' effetto che fa sperare di non trovarti.
Id: 57173 Data: 03/03/2020 11:37:40
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Bimbo in fuga
Ma una coperta non è una corazza lucente. Da quelle finestre vedevo i giardini i giardini e la luna e altre solitudini. In quelle finestre c’ erano i malati gentili dalle tasche nude e bucate che venivano di notte quando la luna faceva le ombre tra le lenzuola pulite e una coperta non è una corazza lucente.
E in quelle stanza non so se Dio c’era o non c’era la Madonna era fuori che guardava i giardini alla luce della luna e non si accorgeva di te.
Così sono andato via eterno bimbo in fuga che guarda i giardini fioriti le lune sul lago tra zingare solitudini.
Ho costruito una corazza una lucente astronave dove gli uomini non possono entrare e non saresti cresciuto mai.
Qui si sta bene e aspetto ancora la mia scatola di cartone con la locomotiva sbuffante, gli scambi e i semafori o una scatola qualunque piena di speranze e meraviglie che tra gli uomini c’è disincanto mascherato ma i bimbi non lo sanno.
Ma tu portami ancora la mia scatola di cartone o una scatola qualunque che forse non si sta poi tanto bene qui in eterna fuga e mi manchi.
Sono tornato a cercarti e non c’ eri, tra le case vuote e abbandonate forse invisibile forse senza saperlo sei venuto via con me.
Allora dammi la nostra scatola di cartone piena di meraviglie che mi manchi.
Id: 57160 Data: 02/03/2020 21:04:22
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Orlo
________Seduto all' orlo dello sprofondo _________nel punto più in vista di questo mondo __________con cento scatole per la meraviglia ___________e poi duecento perchè le rassomiglia.
Ci fosse un orlo del mondo di questo mondo dove il tempo e le cose finiscono un posto dove sedersi a riposare un anno o mille che vuoi che sia. Sarebbe dentro i suoi occhi occhi di lupa nella notte.
Da lì cadrebbe la luce come avesse peso leggero e sotto è un lago di luce
lo vedi tutto quel lago
e segui le curve delle rive ogni curva un seno, un ripostiglio un taschino dove hai lasciato o preso qualcosa.
E il lago sono i suoi occhi dove vuoi andare ad abitare in quel buio profondo di occhi di lupa pieni di luce.
________Per i suoi seni scatole trecento _________per la sua schiena sui quattrocento __________per lo sprofondo son cinquecento.
Id: 57142 Data: 02/03/2020 10:02:21
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Passando
Se passi da quelle panchine in riva al lago -e per me il lago è il sogno- guarda bene lì intorno c'è in giro gente un po' strana che ci lascia i pensieri.
Tu dirai non è poi così strano fermarsi a pensare sulle rive del sogno -un sogno minuscolo- certo è più strano trattare i pensieri come pezzi di sè.
Io l' ho fatto mi ci sono seduto su quelle panchine di legno corroso dal tempo e non ci ho trovato niente di te però è strano tornarsene a casa senza un pezzo di sè.
Ma poi chi vuoi che si fermi a cercare qualcosa su quelle vecchie panchine non certo tu lì di fronte c'è un bar sedie comode e tavolini e un cameriere che ti porta pure il caffè.
Resta sempre un po' strano tornarsene a casa senza un pezzo di sè.
01 03 2020
Id: 57129 Data: 01/03/2020 21:18:37
*
E poi
E poi..
E poi vuoi scrivere qualcosa di bello
che dica
“c’è un tesoro in ogni dove”
a immagini e parole.
Così giri il web
per cercare qualcosa di bello da mostrare
solo che trovi una maglietta rossa
sulla riva dove spiaggiano i giochi.
E tanto freddo.
E niente,
sarà per un’ altra volta.
Id: 57121 Data: 01/03/2020 11:39:36
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Fottila
(riletta e riscritta)
Fottila la poesia anzi scrivile due righe, e tra le righe _______________________________ f o t t i t i _______________________________ come bestia inginocchiata.
E poi vai a pesca o al bosco, a cercare il muschio per i ciclamini o a guardare le nuvole come semplici e minuscole goccioline d’ acqua vaporizzata senza vederci ballerine, o un nome, o un viso.
Fottila la poesia, tanto lei non ci pensa due volte a fottere te, come una fiera ti segue, si mostra magari in un guizzo di paura negli occhi della trota appesa all’amo e la senti in gola o nel cespuglio di margherite al bosco attraverso il quale la vedi. Nuda. O proprio mentre guardi le nuvole, una ballerina, o un nome, o un volto passano veloci. Vedi? Sei fottuto.
foto mia
Id: 56893 Data: 19/02/2020 20:49:08
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In un mattino
Non ce n'è uno uguale all'altro, in quel filare d'alberi che corrono verso la luce bianca e diffusa che abbaglia l'orizzonte non ce n'è uno uguale all'altro.
Alzano le braccia nude a salutare e ci svaniscono dentro.
Sono sempre le solite cose a svanire i filari, i tralicci le strade , i binari.
Sulla strada anche l'auto corre ma non ci arriva mai a svanire mentre invece le cose appaiono, un albero dopo l'altro e la strada si allunga la benzina manca.
A breve appariranno le colline e i monti persi in quella luce. Ma la benzina manca sempre più, e non si arriva mai.
Id: 56837 Data: 16/02/2020 21:08:59
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Cerchio
Ho immaginato colori brillanti e poi li ho fatti danzare nell' aria piena di note come stampati su un lenzuolo a sventolare. Mi ci sono sporcato le dita e le mani macchiato muri dove le appoggiavo.
Muri da abbattere, da ridurre in macerie perchè altre note si alzino ancora al cielo a brillare e danzare come stampate su un pentagramma nel vento e come scintillanti minuscole gocce si colorino al sole come arcobaleno che mi ritorni al cuore.
Per riempirlo di suoni e colori che importa dei fori, delle ferite che faranno per entrare da quei fori ne usciranno di nuove come un canto che si innalza al cielo a brillare e danzare come stampate su un pentagramma nel vento e come scintillanti minuscole gocce si colorino al sole come arcobaleno che mi ritorni al cuore.
Per un altro incanto.
Id: 56778 Data: 14/02/2020 21:37:22
*
Specchio
E' solo un gioco di bimbi ti metti allo specchio con lo specchietto di mamma quello per guardarsi le spalle così, tanto per vederti allontanare all' interno all' infinito. E poi non distingui più i volti e lo specchio è pieno di gente che non lo abita. E tu di qua sei solo. Separato da uno strato d' argento. Proprio come loro, riflessi anche loro nei tuoi occhi.
All'infinito.
Id: 56720 Data: 12/02/2020 16:15:53
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Dove il nulla non è nulla
Eternamente sporta al davanzale un giorno che non ricordo quando fu e io non so nemmeno dove stavo forse sul ballatoio o forse giù. Non so chi è stato a fare quella foto forse lo zio venuto da Milano Milano, città lontana come l' America e quelle magie erano cose di lassù. Luciano vieni fuori che c'è il sole andiamo a fare un giro senza meta ma era domenica, giorno di partite papà era dentro con la radiolina le pile legate fuori che quelle sì duravano di più. E dai papà finisci la partita prendila sottobraccio e andiamo giù possiamo passare dallo zoo prima del lago ci son le scimmie buffe e colorate la faccia rossa ed il sedere blu da lì al lago poi il passo è breve a quei giardini dove mi portavi tu ci sono panchine dove puoi riposare io intanto gioco e non ti vedo più.
Perchè è questo che davvero vedo nella memoria un grande bianco pieno di presenze e luce quelle scimmie, il lago, i volti non li vedo più. E' come vedere qualcosa che non c'è come se quella foto sparisse tra la pieghe del taschino per giorni e giorni ma lo sai che c'è.
Così oggi scenderò a vedere il lago e ci saranno bimbi nel giardino la foto insieme nel taschino il taschino come un grande lago grigio pieno di presenze e luce
i colori ce li metto io.
Id: 56695 Data: 11/02/2020 15:22:33
*
Giuliano
Non ricordo il nome. Occhi neri e tristi ma furbissimi e buoni non sapeva stare fermo nel banchetto proprio come me guardava sempre fuori dalla finestra, alla scuola in riva al bosco guardava gli alberi , e il buio tra gli alberi verso un altrove raccontato, un altrove che non capivo verso dove le rocce nascondevano il buio.
Oggi lo so, all' uscita di scuola non erano le case di Como che vedeva, erano le sue, con gli occhi strappati e i fantasmi alle finestre, tranne una, e verso quella accellerava il passo.
Oggi lo so, non ricordo il nome e lo chiamavano il figlio della iugoslava, ma forse era solo Giuliano e lei jugoslava non lo era più, lei non era più, quel bambino era tutto ciò che lei era adesso.
Oggi lo so, Oggi potrei essere nato a Fiume, o in qualche altro mondo, e guardo le case di Como col cuore strappato cercando il portone dove ho bussato un giorno perchè scendesse, almeno una volta, a giocare e m'ha aperto lei, contenta ma non è sceso.
C'erano ancora troppe camicie da stirare.
Id: 56687 Data: 11/02/2020 01:03:24
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Color
Tu credi che tutto quel blu sia lì per te e non vedi più i papaveri, le borse, le scarpe a spillo i cuori sanguinanti tutto intorno.
Poi un giorno credi che sia il rosso che invece è lì per te e non vedi il blu, steso ad asciugare a un filo sotto le sue finestre.
E così per il rosa, il verde, o il giallo, solo che ne scegli uno alla volta.
Ma dentro hai un arcobaleno.
Id: 56686 Data: 11/02/2020 00:58:19
*
El84
Lì dentro la luce si attorciglia come un suono e il suono è rosso, incandescente oltre il vetro.
Così non lo diresti mai che lì dentro ci sono gomitoli e gomitoli di strade e acqua e riva di lago sassi alla schiena e stelle negli occhi. Lì dentro il suono si attorciglia come la luce.
Caldo, di un bel rosso nel buio.
Id: 56539 Data: 04/02/2020 09:06:25
*
Non so il suo nome, forse Poesia
Non so il suo nome, forse Poesia?
L'ho incontrata nella giovinezza degli anziani nessun vuoto l'ha risucchiata in questo mondo avevo la mia musica, che già lo riempiva, e l'ho ancora. Le gioie, tante, nessun foro s'è aperto in cielo per farla cadere qui. Solo è passata accanto, un giorno e mi ha scelto. Giochiamo, e non mi lascia invecchiare.
Id: 56538 Data: 04/02/2020 09:00:03
*
Sopra le curve
Sul mio ramo di questo lago i monti hanno curve morbide e arrotandate non come sull'altro, freddi e spigolosi, più belli nelle nebbie. I miei sono più belli nel sole e ce n'è uno che la funicolare taglia in due emisferi.
Sono venuto un milione di volte a guardarli dalle mie sponde sempre c'è il mistero della bellezza che non viene a noia che non satura la memoria. E va oltre.
Sono venuto forse più di un milione di volte anche quando non sapevo di essere. E ancora vengo e verrò tra questi monti anche quando non sapro più di essere.
Me lo dicono due occhi che mi guardano da sopra le curve come a indicare tanta bellezza come a dire guarda, sei sempre stato qui.
Qui il tempo non fu e non sarà mai. È questo il mistero della bellezza. Che è eterna.
Non ci sarà un tempo in cui sarò io a sbirciare da sopra le curve. Sarà sempre adesso mentre le guardo.
Id: 56537 Data: 04/02/2020 08:48:40
*
Ho sognato una strada
Ho sognato una strada stanotte e la notte era nera l'asfalto nero e ruvido brillante di luna.
Saliva come un ponte in fuga dal mondo, invisibile. E più in su una buca. Un pozzo profondissimo dai bordi umidi e bianchi. Anche loro brillanti di luce la indicavo a tutti ma nessuno passava.
L'ho sognata ancora, da sveglio, il mondo però era di una saturazione esagerata con tutti i colori dell'arcobaleno la strada partiva proprio dal cuore dal centro del mondo sempre nera nera e saliva e saliva, e più su eccola, la buca ma dai bordi gialli e frastagliati in espansione poi risucchiati all'interno, fino a lasciare un anello blu ma anche l'anello svaniva in nuvole d'azzurro riempiendo un cielo blu profondo e colmo di stelle.
Poi tutto tornava nero. Per poter ricominciare.
E niente, penso che devo smettere di premermi le dita sugli occhi nella vasca da bagno, per vedere le stelle. Penso che avrei dovuto entrare nella prima buca, quella vera invece di mostrarla a tutti i nessuno che passavano.
Per sondare l' insondabile.
Id: 56490 Data: 02/02/2020 10:34:02
*
Vicks
Oggi ci vorrebbe il Vicks
ci vorrebbero le mani che lo spalmavano, e sistemavavano il lenzuolo, e perchè no, anche una pezzetta bianca sulla fronte.
Ma ho solo la solita copertina rossa. Alexa che mi spegne la luce per non farmi alzare dovrà bastare.
Id: 56456 Data: 31/01/2020 21:14:24
*
Attese e disattese
Anche questo m'ha insegnato.
In una domenica grigia che non si poteva scendere a mare si stava alla finestra della colonia a guardare la strada sotto.
E poi arriva un Guzzi, rosso fiammante col volano cromato che gira e gira veloce è si ferma, è il figlio del Bedetti lei non può venire, dice, ma ti manda questo e tira fuori dalla borsa con le sue mani grosse un pacchetto.
Una torta, la preferita, quella di pane e uvette che le signorine volevano sempre la ricetta e non la sapevo mai sapevo solo che l'aveva fatta lei.
Una fettina al giorno che durasse così da averla qua per più mattine, lei proprio non poteva non è mai stata colpa sua.
Id: 56378 Data: 28/01/2020 21:29:53
*
Madre
Madre Per le poesie
Mamma Per le anestesie
Che è col tuo nome che mi addormento il cuore Quando vorrebbe annidarcisi un dolore.
Poi, per scacciare le malinconie Ti mostro ancora le mie fantasie.
Id: 56329 Data: 25/01/2020 22:49:38
*
Fiori dalga
Lei stringe il sesso tra le dita gementi nell'aria un'essenza, come di fiori. Ecco, la stanza è piena di bianchi invisibili fiori han forma d'alga da lacerare, e fare a pezzi. Per ripararsi dal freddo. Per ripararsi da tutto.
Id: 56315 Data: 25/01/2020 13:17:40
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Mi sono sognato giovane
Mi sono sognato giovane come non sono mai stato eppure lo sono stato, giovane questo lo ricordo. Forse non era questione d' età forse non lo ero mai stati lì, sotto quel cielo scuro, e colorato insieme galassie vorticavano e stelle cadevano come braci l' acqua brillava di luce. Lei stava al centro di una galassia e vorticava capovolta appesa al soffitto del mondo io ero il perno del suo centro. Stavo incantato a guardare tutto quel cielo non mio tutto quel mondo non mio. Poi ho capito quello era il suo mondo. Qualcuno mi ha sognato giovane come non sono mai stato.
Id: 56314 Data: 25/01/2020 13:14:51
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Arcangeli
Se metti le tende agli occhi se in silenzio alzi un' antenna al cielo eccolo lì, l' Arcangelo armato il prodigioso.
Il lago non ha grandi orizzonti ma puoi seguire i contorni passarci le dita arrivare volando al centro affondarci il medio e l' anulare per mettere paura ai demoni. E si spandono onde in tutte le direzioni mentre una colonna d' acqua si alza al cielo fino ai monti dentro i quali il lago giace.
C'è una chiesetta sulla cima dei monti sul frontespizio due Arcangeli, che vedono il tutto e sanno tutto dei tuoi demoni. Uno ha una spada prodigiosa con cui li intimorisce mentre il lago si trema.
foto mia
Id: 56291 Data: 23/01/2020 22:18:37
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Qui
Da qui non si vedono i monti dalle finestre solo erbe e giardini e orti a pomodori e rose buone da mangiare. Qui la notte si scompare sotto le lenzuola che l' aria lì sotto è calda come un ventre di madre la madonnina manda una luce verde smeraldo ci puoi parlare sembra quasi che nessuno possa venire a prenderti. Qui la domenica si va a messa alla chiesetta dell'orto quella della madonnina tra le rose proprio al limitare del sagrato. ma qui la Madonnina non guarda sta con le spalle alla chiesetta guarda agli alberi e alle rose. Devi trovare il sentiero, di nascosto e accucciarti di fronte a lei allora sì ci puoi parlare scomparire per un po' sotto le sue braccia ma qui non è vero che nessuno possa venire a prenderti. Qui c'è solo tanta paura che tu non torni a prendermi.
foto mia
Id: 56251 Data: 21/01/2020 16:20:33
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Viaggio
Non viene. Non viene mai. Non perchè non è più tempo né per l' animo ormai placato o la giovinezza andata e la moto venduta nemmeno per i pochi denti rimasti o sì, forse un po' per quello. Non lo fa ma sa che può farlo. Alla fine forse lo farà.
Ma come può venire senza amarla? e metterle le mani sulle spalle, sui fianchi,
senza vederci attraverso i suoi sogni, senza toccarli senza sentirne la consistenza? E amarla è il sogno metterle le mani sulle spalle, sui fianchi, e amarla.. possederla.. come in sogno.. è sogno.
-Just like Lilith-
Non viene per non dover tornare. Lei invece viene sempre in sogno la sera per una corsa di anime al bosco incantato, fino al mattino Lascia una voglia di viaggio. Nel tempo.
Fino alle origini del sogno.
foto mia
Id: 56238 Data: 20/01/2020 14:55:48
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Pensiero sconclusionato
C'era una pubblicità che diceva che non puoi morire senza aver fatto un giro in idrovolante sul tuo lago.. così non ci sono mai salito, su un idrovolante.. così non posso morire.. semmai mi ci porteranno dopo e magari, in una virata stretta, un inciampo, ops, potrei cadere, mescolarmi all'aria e all' acqua..
Tornare a casa.
Id: 56218 Data: 19/01/2020 20:34:43
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Vera
Che importa del "tanto bella da sembrare vera" o quell' altra poi "vera più del vero".
A meno che sia declamata finzione quello che alla mia età importa è Vera come il vero. Così vorrei che tu aprissi le finestre delle tue stanze più segrete per entrare, come sole, o pioggia vento o bufera per essere l'aria che ti circonda l'acqua che ti bagna sapere tutto e non lasciarti mai. Placare le bufere e addormentarmi nella pace che le segue.
Id: 56155 Data: 15/01/2020 22:53:42
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Tornerà
Un tempo il cielo era solo un confine un confine oltre il quale si aprivano altri cieli e Angeli, e Arcangeli ci giocavano a bocce si divertivano e non si aveva paura nemmeno se pioveva nemmeno dei lampi. Erano Angeli magnifici e perfetti.
Oggi è sempre più difficile vedere oltre quel confine forse non giocano più a bocce forse c'è una guerra in corso. Sangue e dolore piovono. E si apre l' ombrello "ognuno immerso dentro i fatti suoi".
Ma quello che non c'è più, prima o poi tornerà di nuovo.
Id: 56143 Data: 15/01/2020 10:44:51
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Sei
Quando ti alzi su di me nuda e magnifica la stanza ha cielo di nuvole calde e vaporose. Il sole risalta i contorni, e sei fatta di nuvole, sei la via per toccarle, sei l' immagine apparsa in cielo.
E se guardi verso me quaggiù, a terra, sei l'immagine di tutti i miei desideri.
Id: 56139 Data: 15/01/2020 01:36:28
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Profumo
C'è caffè sui fornelli e questo basta alla memoria tu stavi alla cucina come il sole al cielo. Aveva appena spiovuto e il cielo entrava dalla finestra aperta ma io volevo solo uscire, trovare una pozzanghera, metterci un guscio di noce o un' agretta.. - me la riempi di cera? -
Non conoscevo il sapore del caffè tutto era profumo.
È così che ancora oggi quest' aria di nebbia profuma di caffè, e di appena spiovuto, ma resto qui, a guardarmi guardarla, e tutto è ancora profumo, della sua pelle, dei capelli, di gioia. Quella vera.
Resto qui. Non esco.
L' aria qui è piena della sua musica.
Id: 56125 Data: 14/01/2020 13:38:47
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I sogni
Eppure ci dev' essere un luogo dove stanno i sogni prima d' arrivare, che so, un' origine, un archetipo, da dove ci stanno ad osservare, un luogo senza tempo, e così vasto che a pensarci ti ci puoi smarrire, o forse siamo noi, coi desideri, che li andiamo a creare.
È proprio lì che t' amo cingendoti i fianchi alla schiena nelle posizioni un po' inclinate delle amanti spudorate mentre tu guardi coi miei occhi quello che agli occhi dai a vedere. E son glutei sodi e alti come quelli che ho desiderato il centro è una mandorla un po' amara, carica di dolciore ma son sicuro che non sono io che l' ho creato anche se l' ho già visto in sogno è stato lui che m' ha osservato e da quel luogo senza tempo in sogno poi è arrivato.
Resta comunque il fatto che un desiderio ha esaudito. Così continuo a creare sogni che così lei sogna dentro ai sogni miei.
Id: 56102 Data: 13/01/2020 14:35:07
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La vernice invisibile
A volte vorrei essere là,
nelle sue stanze
proprio davanti al letto dove dorme, e sogna
perchè lo so che sogna.
Ma non sono bravo con le cose da grandi..
vorrei essere là invisibile
coperto della vernice invisibile di Archimede, quello di paperino
per guardarla spogliarsi
prepararsi alla notte e infilarsi sotto il lenzuolo.
Poi, appena addormentata, con un soffio farlo volar via
e restare a guardarla nuda, fino al mattino, zitto zitto.
Me ne andrei poi non visto.. per forza, sono invisibile
senza che si accorga di nulla
solo un pò di tosse da raffreddamento
e un' impronta sul cuscino.
immagine Francine Van Hove.
Id: 55994 Data: 05/01/2020 11:46:44
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Notturno
E' la notte, quando tutto dorme allora ti trovo e ti prendo, immaginata, tra le mie braccia. E ti possiedo sostituendo la mano che penetra il sesso già umido e ti sento tremante, gioiosa e impudica ancheggiare, sollevare il bacino a inghiottirmi il sesso. Chissà se una volta almeno siamo morti così, nello stesso istante per poi scoprirci lontani e vivi. Nuovi. Pronti per un' altra prima e unica volta.
Id: 55932 Data: 30/12/2019 12:46:49
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Anima rock
La nipotina mica si ciuccia il pollice eh.. quella è roba da musica leggera. Lei ti dice che sta bene tra le tue braccia alzando il pollice, l’ indice e il mignolo per poi succhiarsi il medio e l’ anulare prima di abbandonarsi ai sogni.
Intanto ti guarda, sei nelle pupille dei suoi occhi e quando li chiude t’ imprigiona nei suoi sogni.
Te li regala ancora oggi, quei sogni, dopo tre anni, magari partendo da in fondo al corridoio tra le poltrone, nell’ intervallo di un concerto, e corre, braccia in alto, per farsi prendere sotto le ascelle e saltarti in braccio.
Poi inclina la testa sulla spalla. E il tutto il teatro svanisce.
Id: 55845 Data: 21/12/2019 22:00:05
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È femmina
Si abbandona tra le tue braccia così piccola che ci sta tutta. Tiene gli occhi socchiusi e guarda dritto nei tuoi. Poi, all' improvviso, ti infila un dito in un occhio.. ma dolcemente, con delicatezza femminile, e solo per afferrare la bimba che vede riflessa. Il fratellino si sarebbe fatto meno scrupoli.
Poi gli occhi si fanno sempre più pesanti, quasi una fessura e da lì sbircia se ci sei. Se proprio si chiudono li riapre subito, per controllare che sei ancora lì.
E allora glielo dici che sì, ci sei e non la dai alla befana come nella ninna nanna e glielo ripeti come fosse un' altra ninna nanna finchè il sonno la vince.
Allora la puoi accomodare, e coprirla bene che stia al caldo, metterle una musica, così che impari ad amarla e un bacio in fronte, così che impari ad essere amata.
(09/09/2016)
Id: 55844 Data: 21/12/2019 21:38:24
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Solo un colore
C'è a metà del sentierone per Brunate una radura una radura dove massi erratici riposano. Sembrano lì apposta per farti riposare proprio a metà percorso.
E non importa se la prossima volta che passi sono ancora lì e sembrano uguali, non vedrai dove vanno coi pochi anni che hai e neanche da bimbo li hai mai visto nel luogo d'origine da dove son partiti. Ma lì seduto puoi aspettare il buio e sei come loro, fermo, errante non sai dove vai nè la vera origine.
E il buio presto arriva, scurendo le cose colorandole di nero nascondendole alla vista finche le stelle poi, e la luna, le risvelano. Colorandole di blu.
E anche tu sei solo un colore nella notte.
Id: 55777 Data: 15/12/2019 21:15:23
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Kintsugi
Io non lo so perchè perchè poesia possa far rima con leucemia o perchè amore lo faccia con dolore il perchè vero, lo sai? il perchè vero, non le solite parole consolatorie sulla beatitudine o sul metterci alla prova. Perchè il dolore viene a volte proprio quando l’ amore è giovane, quando uno già sta lottando perchè altri bimbi crescano belli e forti come il suo quando già sta lottando contro il dolore viene e si prende proprio il suo scorrendo per le vie del sangue e spezzandole penetrando fino al midollo e poi vorrebbe ammutolirci scorrendo anche nelle nostre.
Ma Amore non si arrende mai con lui il dolore perde Amore ha riempito d’ oro quelle vie le ha trasformate in qualcosa di prezioso e lucente perchè il dolore sia sempre più niente.
Id: 55731 Data: 12/12/2019 14:57:29
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Everywhere
L' aveva sognato, l' aveva immaginato crescere nel ventre fino a sentirlo davvero avrebbe avuto due occhi neri e vispi lo vedeva già tra i giochi di bimbi correre al prato, nel sole o lanciare frecce di legno, al bosco.
Si sarebbe fatto grande poi l' avrebbe accompagnato a scuola si sarebbe sbucciato i ginocchi prima e il cuore poi. L' avrebbe lasciato andare al momento giusto, e già il futuro era dolore.
Ma sapeva che non sarebbe mai successo, lui si toccava il corpo e sapeva che non sarebbe mai successo.
Resta però un sogno, e un' anima senza corpo, che vaga ovunque, nei prati, nel sole o tra gli alberi al bosco con le ginocchia sbucciate e l' archetto di legno, e gioca e vive per sempre. Lui la vede, in un punto imprecisato tra gli alberi.
Id: 55730 Data: 12/12/2019 14:52:32
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Davvero non lo so
Io davvero non lo so se Natale sta o non sta nelle luci che in questi giorni riempiono le strade e le case, nelle comete al neon, nell’ allegria delle cene o nelle modelle in perizoma rosso e ponpon che occhieggiano dagli schermi.
Ognuno ha o non ha il suo.
So che c’è in cuore, il mio, come una preghiera, un’ orazione segreta dove taccio, inutilmente, le speranze più oscene. Lì, nel cuore mio, Natale esiste e Babbo Natale passa di cuore in cuore come dalle radici più profonde la linfa sale fino alle fronde mentre l' albero cresce ancora e sempre.
Id: 55729 Data: 12/12/2019 14:49:16
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Una donna in riva al lago (in forma di canzone)
C' è una donna in riva al lago seduta agli scalini non è amore nè dolore che l' han portata lì.
Non è gioia nè rimpianto nemmeno nostalgia o pianto la puoi veder soltanto quando sogna di essere lì.
C' è una donna in riva al lago dietro un velo di foschia ha una corda tra le mani e non ti lascia andar via.
Così nessuno vede da dove inizia il sogno nessuno se ne accorge che lì davvero non cè.
Forse è in un letto d' ospedale forse in un letto d' amore o più semplicemente in un luogo che non c'è.
C'è una donna in riva al lago e non si vedono le mani che è una corda troppo lunga quella che separa i sogni.
Così la puoi vedere soltanto quando sogni di essere lì e lì davvero non ci sei ma tu l' hai portata lì.
Id: 55675 Data: 07/12/2019 12:57:59
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Sulle tracce
E' proprio là che ancora vado alla cava d' argilla nascosta nel bosco dove il rapido apriva il gas di colpo e la moto saliva cattiva verso la cima e poi verso il cielo col gas aperto per tenere su il muso mentre lei sotto si spauriva.
E' proprio là che ancora vado e ci vado con passo lento in cerca di funghi della radice che ha fermato la corsa un giorno del profumo dell' erica al sole delle curve ormai prese dal sottobosco di un solco di gomma tassellata che dica sono stato qui.
Ma ha piovuto tanto da allora l' argilla rossa non mantiene tracce. Solo gli alberi lo sanno e l' erica e il sottobosco la radice e io.
Id: 55674 Data: 07/12/2019 12:56:25
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Oltre questo mare
E si continua a navigare anche sotto le tempeste anche sotto il solleone perfino nei giorni di nebbia che nascondono le stelle alla vista anche quando non si vede l' orizzonte e c'è solo acqua fino all' orizzonte. Si naviga a memoria e non sarà il canto delle sirene a fermarci e si continua a navigare e non si sa se c' è spiaggia oltre questo mare.
Id: 55544 Data: 26/11/2019 14:50:12
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Nascosta in quel che vedi
E poi c' è una bellezza che non sai dire entra dagli occhi e non è quel che vedi per questo non sai dire entra dritta fino a un posto dove non eri e ti ammutolisce. Entra e pesa sul cuore quasi fosse un dolore lascia una voglia di averne ancora. Puoi chiamarla magia o nostalgia di quel posto dove non eri.
Id: 55543 Data: 26/11/2019 14:49:28
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Fiori di gelo
Si è presentata un inverno. E l' inverno disegnava fiori sui vetri, la conoscevo da tanto
così tanto che mi ha convinto a partire. Fatto il pieno e posteggiato proprio là davanti alla cassetta delle letterine per Babbo Natale. Ma non arrivava mai arrivavano voci e a ognuna dicevo non preoccuparti che il riscaldamento è acceso sto bene se c'è da partire almeno che si parta al caldo. Ma niente. Solo bimbi a imbucare desideri. È arrivata che già faceva buio non lei ma abbiamo pianto e poi cantato e suonato e danzato e ho deciso di restare. C'è sempre un palco per suonare.
Id: 55501 Data: 23/11/2019 23:40:21
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Il desiderio ti fa bella
Sotto le dita ti faccio bella perchè così desidero e sono tratti a matita merletti di pelle nuda tra i pizzi.
Il foglio è il cielo o l' acqua e il vapore o ancora la chioma di un albero che non si sa mai da dove arrivi e tra le foglie merletti di pelle nuda.
E non c'è il sole e non piove non c'è freddo nè caldo sul foglio la pelle non sa di te.. il solco dei seni non ha la tua curva quello che appare non sei.
È così che poi cancello e appesantisco un po' i tratti scosto il fogliame e altre curve appaiono e pesantezze di carne solchi sulla pelle e inguini di bosco.
Così viene il desidero sotto le dita è cosi che sei venuta, sotto le mie dita e è così che poi cancello.
Per rifarti bella ancora sotto le mie dita.
immagine Igor Zenin
Id: 55448 Data: 19/11/2019 22:06:00
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Novembre
Oggi non c’è la caratteristica nebbia di Novembre non importa che piova o che ci sia il sole, la caratteristica nebbia di Novembre non c’è.
Non importa che i tetti siano bagnati o inondati di sole che filtra tra i rami l’ aria è limpida, chiara si vede bene che non ci sei e hai lasciato un addio, e non rispondi.
E non vedi questa pioggia che scende.
Id: 55407 Data: 17/11/2019 11:22:51
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Amore V3.0 (due apparenti e uno pure)
1
Ci si litiga con l’ amore che l’ amore è rosa e come rosa ha spine.
Un giorno ti piazza un pugno in faccia o nello stomaco o più giù e ti fa incazzare, e lo mandi affanculo e lui ricambia e se ne va. E sei sollevato vai al bosco a cercare altre spine e a raccontarlo ai rovi.
2
Hai preso quel pugno, si diceva doloroso, sì e se n’ è andato ma lo sai che torna torna sempre. Ti togli le spine e non fai un cazzo il resto non si sa. E non andrai più al bosco.
3
Torna sempre, si diceva lo sai, è una certezza, lo ha già fatto e hai una paura folle che non torni. Se per caso passi al bosco, in cerca di spine non ne trovi neanche una.
Ma non state a crederci troppo io non ne so nulla.
Id: 55406 Data: 17/11/2019 10:48:56
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AmoreV2.0
Ci si inginocchia, all' amore lo si guarda negli occhi lo si consola gli si asciuga le lacrime gli si allaccia il cappottino e le scarpine a velcro. Se vuole ti appoggia la testa sul petto. Lo si accompagna nella vita. Alla fine si ricorderà di te. L' amore va tramandato va.
Id: 55376 Data: 14/11/2019 14:38:46
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Amore
Amore è una parola così semplice incapace di dirsi. E lo si studia, l' amore si cerca di capirlo di afferrarlo impossessarsene e farlo tuo. Puoi anche credere di averlo tra le mani ma quando le guardi sono vuote lui ti pone in un mare infinito di onde a volte in cima all' onda e corri come un surfista a volte sul fondo e l' onda ti travolge. Ma sempre si scompare sul fondo si muore e si rinasce sulla prossima onda. Giorno dopo giorno. Forse è questo: giorno dopo giorno cercare l' incanto giorno dopo giorno e la bellezza giorno dopo giorno insieme al dolore giorno dopo giorno e giocarci. Fino ad affogare.
Vague Camille Claudel
Id: 55375 Data: 14/11/2019 14:37:02
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Come un bimbo
Ci sono posti dove torni bambino,
con le mani sporche di terra e squame,
con in cuore il timore di tornare a casa
che ormai s'è fatto tardi, troppo
l' ora del ritorno è passata da un po'.
Uno è un lago che brilla
ma lì il bambino non torna mai
sei tu che torni a cercarlo
ma il bambino non torna mai
sono altri i bimbi che vedi lì
ma la gioia è che sono i tuoi
e gli hai mostrato questo posto
e sai che torneranno a cercarsi
qui dove il lago brilla.
Ma il bambino non torna mai.
Id: 55350 Data: 12/11/2019 13:31:08
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Dove ho visto la neve
Così bianca da rischiarare la notte da velare il terrapieno della ferrovia bianca da tenerti sveglio così ho visto la neve uscendo dal sonno. Un sonno inconciliabile col gelo un sonno dello stesso colore freddo e infinito. Cadeva in freddi fiocchi grigi dal cielo la finestrella troppo piccola, senza vetri il cappottino troppo corto il respiro gelava uscendo dal cuore spaurito mentre la neve entrava nel cuore spaurito.
Dimmi che verrà mattina. Questo non è il mio trenino dei sogni, dimmi che verrà mattina che finirà questa gelida notte che questo vagone merci sul binario morto non terminerà il viaggio.
Domattina tornerò a casa e dalle finestre si vedrà il sole.
Id: 55312 Data: 09/11/2019 21:46:14
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Mentre accarezzi il bosco con le dita (in sogno)
E sale e scende, il bosco come scosso da un movimento tellurico, ondulatorio. Appare e scompare, ondeggiando e a ogni onda si scorge la fiera nel nero tra rami la fiera con la bocca spalancata la bocca abituata a inghiottire, umida. La fiera che subito scompare travolta dalla prossima onda.
Id: 55311 Data: 09/11/2019 21:41:38
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Pace
Mia madre era uguale a me per questo so che cantava sulle rive del lago mentre mi creava gli occhi per guardarlo. Guardava le ondine, e bimbi saltarci dentro e so che mi vedeva già grande quando guardava due innamorati forse era anche un pò gelosa. Così oggi ci sono posti, in riva al lago, che sono rifugi rifugi segreti in bellavista lì qualcuno mi vede e i passanti non s' accorgono di niente. Sono luoghi dove si sente la pace che non è quella che immagini lì i pesci grandi mangiano i piccoli e le donne sanno mancare, tremende, è qualcosa che filtra tra i rami è il cielo che scende a terra e ti avvolge e sei cielo e rami sassi e scogli terra e acqua.
E non ti manca più nulla
Id: 55256 Data: 04/11/2019 12:15:52
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Andando per le case dei morti
Che strano, siamo io e te oggi in questa fredda giornata di quasi inverno.
Tu dai la mano al tuo bimbo freddoloso e mi dici non aver paura di star solo. E mi rincuori, andando a trovarti.
Ma ne ho avuta tanta.
Id: 55212 Data: 01/11/2019 20:22:36
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Per Adri
Non state a credere quelli che.. la morte non è niente quelli che.. è solo nascosto nell' altra stanza, dietro l' angolo. La morte è tutto meno che niente. La morte ti cambia la vita anche a chi resta, soprattutto a chi resta.
Qui su questo palco vedete solo noi eppure è qui ma non dietro le quinte e nemmeno nascosto nei camerini. E' proprio qui in bellavista, dentro i nostri cuori. Dove la morte non ha dominio.
Id: 55211 Data: 01/11/2019 20:21:24
*
Sogno sconclusionato N°2
Seduti sul burrone all' orlo del mondo, dove finivano tutte le strade. Ecco dove saremmo oggi se qualcuno non fosse andato oltre.
Così oggi son qui, fermo su questa poltroncina dondolante e la luce entra come una lama nella stanza in penombra. e c'è qualcosa sopra che danza in forma di minuscoli pezzettini d' anima. Leggera, sospesa nell' aria. E canta. E l' aria vibra come la superficie d'un lago al vento. Come liquida. Ho attaccato sensori al mio Arduino, fotoresistenze per le variazioni di luce, sensori d' umidità e temperatura per variazioni atmosferiche, infrarossi per vedere quello che non c'è.
Niente. Nessun segnale elettrico.
Quello che c'è non c'è. Eppure danza, e canta. Forse troppo oltre.
Id: 55072 Data: 23/10/2019 10:33:12
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Pezzi di cielo
Ah, potessi fermare questo tempo-cuore che continua a battere in levare stare a guardare la sua gonna roteare per sempre e senza vergogna ah, potessi farla saltare, gioiosa anche quando avrà l' età mia giocosa e non darle mai un dolore ma non c'è niente che si possa fare la strada è già tracciata da questo lago al mare lei ora non sa che sarò un dolore. E intanto faccio fotografie quando lei dice guarda gli aeroplani disegnano tutte quelle strisce in cielo e poi conservo quei pezzi di cielo che niente val la pena di non farsi amare. L'ultima foto sarà un cielo nero di lampi e nuvole e io lo so che avrà paura arrivati al mare ma non c'è niente che si possa fare.
Id: 55011 Data: 18/10/2019 12:16:36
*
La fisarmonica
E sempre trovo una fisarmonica a volte vera a volte vento che suona i fili d' erba. E' da questo suono che guardo il lago come lui e all' altra sponda come lui e il contorno dei monti che sfumano che devo avere un pò di congiuntivite.
Id: 54964 Data: 14/10/2019 10:20:51
*
Elettrico silenzioso
Non sapevo più nulla di me solo stavo a guardare il prato e i fiori gialli del trifoglio cresciuti tra l' erba, senza colpe. Ne ho presi un paio.. da lasciarle lì. Poi qualcosa nella luce bianca che scontorna i massi grigi dei monti m' ha portato sulle cime a guardarli dall' alto, insieme ai ciclamini. Presto si faranno bianchi e silenziosi i prati, come questa macchina che scivola in un silenzio elettrico tra gli alberi, il cielo e le nuvole.
Sulla via del ritorno.
foto mia, sopra Pasturo
Id: 54895 Data: 07/10/2019 18:11:27
*
Come anime leggere
Potremmo guardare il lago dall' alto, dico attraverso le nuvole, dici e da lì scendere leggeri verso le rive. Potremmo scendere una scaletta in pietra, dico e arrivare davanti all' acqua, dici alla fine dei sentieri.
Lì, davanti alle onde inquiete d' infanzia Lì, dove le rocce scuriscono Lì, dove si alza il silenzio Lì, dove i sogni si nascondono nel buio.
Potremmo aspettare la sera, dici e addormentarci come bimbi, dico.
Alla fine dei sentieri.
Id: 54858 Data: 02/10/2019 14:25:28
*
Tempo
Io non lo so quanti anni ho eppure li ho inventati e contati tutti uno a uno. Forse tanti come l' acqua che ho davanti quest' acqua che si muove lenta cantando e se ne frega del tempo e mi schizza impertinente e tu credi di sapere dove va ma lentamente va verso altri luoghi che non sai compreso questo. Oppure molti di meno che forse anche io mi sono inventato e sto dietro agli occhi e non mi accorgo del tempo che cade come un' anomalia nell' acqua e non mi conosco. Così tu. T' ho inventato e non ti conosco così vicina e così lontana.
Id: 54844 Data: 01/10/2019 10:45:32
*
Margherita
Era tutta intrisa di gioia lucida e profumata lucida e brillante di goccioline e arcobaleni come corolla alla rugiada.
Era tutta intrisa di gioia e me ne ha fatto dono. Margherita.
Id: 54810 Data: 28/09/2019 12:54:14
*
Il respiro rosa dei ciclamini
C'è una musica, in rosa viene da un luogo prima della vita, mia un luogo dove stavo anch' io quando lei la canticchiava mormorando e io l' ascoltavo.
Non ne ho memoria di questo forse è solo perchè so che le piaceva e mi addormentavo al suono di un carillon e poi c' era un 45 giri nei pomeriggi piovosi.
Non ne ho memoria di questo ma ne sono sicuro.
Così quando verrà la visitatrice a trovarmi alla casa d' inverno mi porterà ancora dove sentivo la musica in quel luogo prima della vita. Perchè non dovrei essere sicuro anche di questo?
Dovrà faticare però a trovarmi nascosto tra foglie e aghi di pino, sui monti all' altezza dei ciclamini per sentirne il respiro.
Id: 54806 Data: 28/09/2019 00:01:00
*
Foschia
E ad ogni curva appare
quel che non si vede.
Come quel che si vede
che lentamente scompare.
Id: 54804 Data: 27/09/2019 20:56:06
*
E’ stata qui
Forse non è così che funziona e questa è solo una città come un' altra coi suoi monumenti, le sue strade, come in tutte le città. E questo è solo un lago come un altro con sentieri che salgono ai boschi, e rive dove fermarsi a riposare ascoltando l' acqua. Questa stanzetta in penombra è solo una stanza in disordine e piena di fumo con i soliti quadri alle pareti.
Forse non è così che funziona forse non vogliono dire niente tutte queste bellezze artistiche e paesaggi.
Ma lei è stata qui, almeno per un po' non importa quanto secondi, minuti o anni ha visto tutto questo e l' ha cambiato facendone il mio mondo in cui è ancora qui. Ha solo cambiato di stato e di forma. Solo per me.
Id: 54793 Data: 26/09/2019 23:16:13
*
Nocciolo
Sono quello che ho intorno, non chiamatemi poeta o musico o altro.
Se vado così spesso alle rive di un lago è perchè lì sono acqua che va sono la Breva che increspa la superficie o l' acqua calma e scura, e profonda.
Sono i sentieri che salgono a Brunate col muschio tra i ciottoli, e alla colma non so più che anno è o quanti ne ho io sono il bimbo in eterna fuga, col motorino troppo grande.
Sono il bimbo con l' arco e le frecce, a caccia di ragni, che, attenta!, qui ce ne sono molti. Sono il ragazzo che guarda le nuvole dall' alto.. con le mani sporche di grasso di catena.
Sono il vecchio che adesso ascolta un suono di armonica lungo il sentiero e sente i fili d'erba suonare tra i narcisi.
E alla colma c'è sempre mamma che prepara il pic-nic, e sorride, perchè le rubo il plaid per un rifugio sotto il nocciolo.
In realtà non ricordo che albero fosse, ma una copertina e due seggioline ne facevano un rifugio insieme alle foglie rigogliose, un posto dove tornare sudato dopo le corse ai narcisi sul grande prato o dopo un giro nel bosco, in cerca di muschio e ciclamini o se iniziava a gocciolare.
Ma sì, era proprio un nocciolo
se ne sente ancora il profumo
nei giorni favorevoli.
Id: 54725 Data: 18/09/2019 14:00:58
*
Profumo
Stamattina è in forma di profumo.
Non dovrebbe essere qui
se chiudi gli occhi è alla colma
sotto un nocciolo, umido e acerbo.
E qui oggi c' è il sole.
Id: 54697 Data: 17/09/2019 08:19:35
*
Venere delle mille pose
Quella statua, quella che dal suo piedistallo mostra seni marmorei quella che hai fotografato mille volte girando attorno per mille uniche pose.
Quella che hai desiderato si muovesse e sollevasse un po' i seni, verso il cielo reclinando il capo. L' hai filmata, 25, 30, o anche 60 pose al secondo tutte uniche e inamovibili. Poi un giorno, forse era di notte, lo fa scende sinuosa dal suo piedestallo e lo fa, tutto quello che avevi già sognato lo fa.
La mattina dopo ti svegli. E aspetti sera.
(e la sera non arriva mai)
Id: 54676 Data: 14/09/2019 17:29:40
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Con gli occhi di tutti
È proprio dove finisce il lago che inizia il sentiero per i monti e tu lo imbocchi, che non ti basta e il lago vuoi vederlo brillare dall’ alto.
E il sentiero si dirama, nei boschi e segui orme e segni, una macchia di colore, un’ albero già visto, fino a dove uno spazio tra gli alberi mostra il lago. Brilla davvero da lì e allora ti accorgi che non sei solo hai gli occhi di tutti quelli passati di lì, dell’ eremita che lo guardava da quella finestra e dei viandanti saliti per lo stesso motivo viandare. E il lago è ancora più bello con gli occhi di tutti.
Poi prosegui oltre, come fai a scegliere un posto dove restare? Ci sono mille altri posti dove tornare.
Id: 54673 Data: 14/09/2019 11:31:30
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Resta con me
Questo mondo è un colabrodo
pieno di falle da dove mi vedi.
Come anomalie di pixel in cielo
negli spazi tra le cose che sfumano in altre.
E mi si vede dormirti al fianco nella luce chiara di un mattino
mi si vede guardarti alzare, nuda,
ancheggiare un po' nelle cornice e alzare le braccia al sole.
Mi si vede alzare
e accostarti il corpo
porti le mani sulle spalle e accompagnarti alla gioia.
La mia.
Resta con me quando farà buio
e non si vedrà il cielo.
Resta con me, nel mondo sovrapposto al mio.
immagine Ghost, Achille Chiarello
Id: 54665 Data: 13/09/2019 15:25:09
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Nulla è cambiato
L' ho incontrata anche oggi è sempre lì, appena passato il bivio che dirama scendendo verso la cascata. Nulla è cambiato gli stessi segni sulla corteccia lo stesso svettare fiero, sempre verde. Lui è sempre lì a fianco un ramo a sfiorarle la chioma,un altro, spezzato, ai suoi piedi come ad abbracciarla nei suoi passi verso il cielo intanto ascoltano il canto della cascata. Ed è bello guardarli dallo stesso canto.
elaborazione di foto mia
Id: 54649 Data: 10/09/2019 22:21:18
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Lego e coccinelle
So che qualcuno mi guarda. forse un' angela. Lo so perchè ieri ho cucito una coccinella, si era scucita, dal fermacapelli della nipotina, e proprio oggi ho visto una coccinella.
E poi, sempre ieri abbiamo giocato con i Lego, io e il nipotino. E la coccinella di oggi stava proprio tra i mattoncini di lego.
So che qualcuno mi guarda, sa quello che mi piace e me lo mostra. Senza bisogno di carte fedeltà.
Quando non trovo nulla o non mostra nulla è sempre un segno, è contrariata.
Id: 54648 Data: 10/09/2019 22:19:18
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Promesse
Non come ombra alla finestra appare ma come cuore di luce acceso in cielo. E passi lento sotto quel cielo da cui cade, freddo, tutto l’ agosto andato.
Tu ci vedi una promessa d’ inverno, e neve mentre gli amanti si promettono una nuova estate.
foto mia
Id: 54614 Data: 05/09/2019 13:32:43
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Lampo
Se s' addormentasse un giorno l' amore
all' improvviso, come un lampo senza il tuono
e la smettesse di rompere i coglioni la mattina presto appena apre gli occhi
che magari ho russato un po'
o mi son rigirato troppe volte
se smettesse di non farmi fare quello che non ho neanche detto vorrei fare
che ormai m' indovina
se smettesse di fregarmi il bagno
e lasciarmi fuori col bicchierino del caffè in mano.
Ecco, se s' addormentasse mi trovereste lì,
in bagno, finalmente, col bicchierino in mano
a chiedermi che cazzo ci faccio lì adesso.
E ad aspettare il tuono.
Id: 54588 Data: 03/09/2019 00:31:32
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Bianco e nero.
Parto. Oggi parto per questo me ne starò in casa. Parto per umide fantasie e vecchie gioie in un posto prima di ogni dolore, dove i giorni sono di una splendenza infinita di stelle e c'è sempre un gran caldo luminoso, nient' altro. Nemmeno Tu. Nemmeno Io. Passerò la matita ai contorni sfumati e il gesseto per i pieni e i vuoti ci sarà erba sull' inguine universale che "accarezzala, l' erba, sulle punte" mentre cresce lenta. Proprio come gli artisti con le muse poi basterà un dettaglio inconsistente evanescente inesistente (mai visto) in bianco e nero (che i colori non tornano). Mio. E lì sei mia.
Immagine Connie Chadwell.
Id: 54571 Data: 01/09/2019 11:35:51
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T ho incontrata domani
T' ho incontrata domani dice una canzone di qualche anno fa e a pensarci bene non è poi tanto stupida questa cosa qua. Ho visto babbo e mamma al terrazzino del Croce bianca, davanti al lago, che il poeta è fingitore, e trasfigura la realtà. Guardavano il lago scurirsi di buio e l' acqua indorare all' ultimo sole, io non c' ero ma il cielo era pieno di stelle stelle cadenti di mille colori. Finte nuvole di fumo tra i lampi riempivano il cielo. E' stato solo il tempo di un lampo mentre guardavo il lago scurirsi di buio l' acqua indorare all' ultimo sole, e il cielo era pieno di stelle, stelle cadenti di mille colori.
Id: 54523 Data: 27/08/2019 23:36:00
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Pensieri post-mezzanotte con bollicine alla menta e sambuco
E infilaglielo un asfodelo ogni tanto cazzo, mentre scrivi, che fa sempre odiens, e poi piace, l' asfodelo piace. Altro che margheritine di bosco o al massimo due ciclamini, quella è roba da sfigati, poveri cristi, a chi cazzo vuoi che interessi?. Mettici anche un odoroso bocciolo di rosa, anzi due, proprio in cima ai seni o una spalancata orchidea tra le cosce, a cui bere a gargamella e dissetarsi o era a garganella? insomma a canna, lavorando un po' di lingua per rinfrescarsela un po' e aumentare il dissetante piacere. Qualche parolaccia a intercalare non guasta.
Ma forse è meglio ordinarsi una bella pizza ai peperoni e tutte quelle altre verdurine, come si chiama?
ah ecco, vegetariana, quella che.. anche con le zucchine. Là dove c' è quel pony pizzaiolo che te la consegna sulle mani a giumella, che è più amorevole, e poi il cartone caldo puzza.. sperando non si fermi per strada a fare pipì però.
Certo favorirà il sonno, o i sogni, e in sogno la stessa spalancata orchidea in fiamme, bruciante di passione. Che bruci rapida e veloce, in un attimo fuggente, per sempre.
Fino a quanto dura il sempre.
Id: 54509 Data: 26/08/2019 10:48:56
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Senti come non cè
Senti come non c'è.
In mezzo alle radure, nell' erba. Nei fiori dei mille pensieri. Nei canti di campane. Nelle pause del suono. Alle finestre dei sorrisi dolorosi.
Nel sole che regna su questo mondo. In tutti questi chilometri. In un ghiacciolo alla menta. Nell' aria di questo aprile. Nelle spine sui muri delle mulattiere.
Nel chiacchiericcio delle farfalle. Nell' importanza delle cose che non importano. Nelle statue che non ti guardano. Nel corpo che guardi. E in quello che non vedi.
Nel non voler ritornare. Nel non poter ritornare. Nelle poesie mai scritte. In un orologio che non c'è. Nell' ombra del mio albero. In una gita al lago andando a cercare. Al chiosco del mercato, bene in vista. Nelle margherite al bosco. Lungo le vie d' acqua. Nella tigre dai denti a sciabola a cui sei sfuggito.
Nel vociare delle massaie che non ci sono ai bordi del lavatoio. Nelle pose, fisse, delle statue. In una fotografia imparata a memoria. Nei fuochi sul lago. In questa pompa che batte, e ribatte.
In un bacio tra farfalle. In un angelo su un' husqvarna rossa, alla cava d' argilla. Nei sogni di un bambino, non di questo mondo. Nei posti dove fioriscono i desideri, come primule. In un cielo non tuo.
Nelle tasche. Nei successivi incanti. Non è come se ci fosse?
06/11/2018
Id: 54482 Data: 22/08/2019 17:16:44
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La curva dell acqua
Sotto questo cielo nero scelgo un posto dove stare su questa spiaggia di sassi e sale -è lo stesso mare sono qui vienimi a trovare-. Davanti a tutta quest' acqua azzurra lo sguardo non ha un punto dove sostare solo una linea, là in fondo, dove si intuisce l' acqua curvare -ma è lo stesso mare sono qui vienimi a trovare-. Dietro le spalle un altro mare, un mare di tempo dove navigare dentro le tasche un lago che ha detto vai se proprio devi andare sarò sempre qui quando vorrai tornare. Intanto i bimbi giocano sotto il tendone della colonia estiva sotto lo sguardo attento delle signorine oltre la curva sembra di sentirla chiamare il mio nome ma non ricordo la voce e forse è solo un altro bimbo e lo sta chiamando la sua signorina. -ma è lo stesso mare io sono qui vienimi a trovare-. Andremo su, fino alla pineta, per averne nostalgia domani tra resine calde e aghi di pino guarderemo l' acqua fin dove inizia a curvare saran le stelle poi a dirci quando è l' ora di tornare.
Id: 54481 Data: 22/08/2019 17:15:22
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Unicorno rosso
Forse i narcisi piangono, di notte, senza carezze solo la luna li vede la luna che entra da queste finestre storte la luna che disegna i narcisi sui muri. Lei li ha visti. Lei sa. C' era una piccola donna spargeva colori sui prati sul filo di un invisibile sogno i bianchi, i rosa dei fiori, e l' erba verde, poi si sfuggì di mano presa tra bianche lenzuola tra quattro mura e una finestra ma i fiori non muoiono mai, rinascono folli di sole e magici. La piccola donna sta nel passato e ancora regala fantasie di seta -e cavalca il suo unicorno rosso- e scrivere di lei è ciò che resta. La piccola donna sta nel futuro un immaginato futuro di stanchezza tra quattro mura e una finestra e non muore mai rinasce nella fantasia muta di parole che non ricordo la voce.
Id: 54445 Data: 18/08/2019 11:42:58
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Non sono le cose
Non sono le cose, che tornano
sì, ricordo il cavallino di legno
e i canarini sul filo,
da far roteare con il fucilino a tappi,
o ancora le marionette,
da infilare sulla mano, per il teatrino.
Trenini tanti,
ma ci devo pensare, allora ricordo.
Le persone invece te le trovi a fianco
davanti a un lago,
e silenziose guardano lo stesso panorama.
A volte hanno da fare
e mancano per giorni
allora sali ai monti e le trovi lì
assieme ai ciclamini
anime nude
nude di abiti e di pelle,
sospiri nell' aria e voci nel vento.
Poi guardi la data
ed è la stessa dell' anno prima.
Id: 54409 Data: 13/08/2019 12:55:17
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Non solo statua
Lo devi scordare. Forse è proprio così lo devi scordare quel bel torso di Venere visto alla mostra quei seni inarcati anche se di pesante marmo e le natiche possenti, le venature. Sembra vero ma è freddo, al tocco, e ne immagini tutto il calore del corpo, tutto il calore dell' anima, l' hai studiata girandole attorno hai visto le parti mancanti di un tronco senza rami. Forse è così la devi scordare quella statua per vederla danzare nella mente intera e credere sia vera calda e desiderabile.
Id: 54385 Data: 10/08/2019 10:21:53
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Un bacio
Vorrei appoggiartelo alla guancia, un bacio o nell’incavo del collo. Ma tu giochi d’ anticipo apri la bocca e lì lo prendi
Id: 54382 Data: 10/08/2019 09:47:15
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Nuvole
E come sempre guardo alle nuvole, nell' azzurro infinito del cielo, bianchi disegni e invisibili contorni, col favore del vento. La mattina il sole ingiallisce gli spazi che sai, e mi sembra vederti evanescente, più indefinita che mai, Solo la sera, col buio, col rosso e col blu c' e qualche riflesso in più. Son tanti giorni che non piove però che anche le nuvole a volte han paura della pioggia e dei danni che fa. Così il cielo è sempre più blu ma fatico a vederti sempre più penso forse hai paura di piovere su me e dei danni che fai. Son tanti giorni che non piove però fatico a vederti sempre più così scatto una foto, ci metto la pioggia, i colori, la luce e ta da..
Ci sei anche tu.
Id: 54381 Data: 10/08/2019 09:38:51
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Un altra te
C'è un' altra te che viene a trovarmi la sera come ombra sui muri oscillante e si prepara per la notte o al mattino, evanescente, nella luce filtrata del sole nuda, allo specchio del mio bagno. ti guardo, sei tutta in quel che guardo e è un altro me che guarda, da un altro mondo.
Perchè in questo ci sono solo tracce del passaggio. Vapori sul vetro.
Id: 54334 Data: 03/08/2019 11:49:30
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La forma del sesso
Fu in una sera qualunque mentre stavo alla deriva colorasti un sogno di mille colori su una mano sola. E fu gioco di mani a seguire i contorni le tue mani disegnanti orli frastagliati e indicibili abissi. Fu in una sera qualunque su un ponte in bilico tra due sere lontane regalavi e ti davi il mistero della gioia. Forse facevi finta di piegare i ginocchi ma ci sapevi fare e restavo incantato a sognare tutti quei colori non mi hanno più lasciato li porto sempre con me nelle tasche pesanti sono sempre con me nell' aria, nei fiori e in tutte le cose. Appari ovunque nei tagli lungo le dorsali nei corpi con volti nascosti da ombre e tagli di stoffe e di questo ringrazio la vita che è stata e quella che sarà ringrazio il mistero di te e della gioia che non sai troppo trattenere domani saranno sempre scenari di sogno dove fermarsi incantato a sognare.
Id: 54279 Data: 28/07/2019 23:20:23
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Tra le pieghe del tempo
Da te si viene senza ritorno. E non posso non tornare. Si viene per piccole grandi e continue morti. E non posso morire.
Così sogno di venire, e sognando muoio un po'. E in fondo è quello che vuoi, e che puoi, solo un sogno. Devo veder crescere i nipotini, devo vederli staccarsi un po', da me, per una caccia al tesoro, per un amico o un amore. Poi spero di diventare il tesoro. Allora verrò, e non ricorderò perchè. Verrò ad affondare il viso nelle pieghe tra i seni.
Id: 54275 Data: 28/07/2019 14:46:03
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Quando quando quando
Quando penso a te sdraiata al sole dei miei occhi ed era quasi ieri. Quando penso a te nel buio di quel sole che non scalda la tua pelle. Quando penso a quella gonna, gialla, da gitana, ondeggiare al vento della riva. Quando quella gonna poi l' hai persa sulla strada ma la sogno ancora sai. La sogno.
Quando capirò che amarti non è quella gonna ne il vento che la muove. Quando capirò che amarti è questo tuo mancare. E manchi sempre sai. Mi manchi.
Quando capirò che il vento non ha mai smesso di soffiare. E quando un giorno capirò che tu nella tua gonna non ci puoi più stare. Non saprò neanche cosa fare e mi dovrai insegnare.
Id: 54204 Data: 19/07/2019 18:11:59
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Giro-vagando
È solo un piccolo paesino sulle sponde di un piccolo lago quattro case e un solo sentiero che va alla riva. E non è l’ uomo non è il ragazzo che va girovagando e non è la ragazza carina che si affaccia al balcone a guardare forse le somiglia solo un poco forse non è nemmeno lei, forse è vestita degli stessi colori.
Si affaccia una signora al balcone con dentro gli stessi colori ti guarda passare vagando ma sì forse non è nemmeno lui così rientra nelle sue stanze ha un baule che le racconta di lei.
Dietro ogni foto una data sopra ogni data un foto, e un vestitino leggero.
Id: 54203 Data: 19/07/2019 17:49:17
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Ti cerco
Ti cerco a ogni curva di gioia quando il cuore impenna e vuole dirtelo che a lui non basta. Ed è solo uno il nome uno e mille, così generico.
E' questo l' alibi perchè Nella non c'è più, ha lanciato la sua ultima monetina che è rimasta sospesa in aria. Al posto del sole.
Mamma invece è sempre viva.
Si è solo fatta piccola e accucciata come le bimbe tra le bambole, come le bimbe che credono così di non essere viste.
Così la chiamo forte, come a dire t' ho visto! e le mostro l' ultimo desiderio. E so già la risposta.
Id: 54129 Data: 12/07/2019 23:28:06
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Morire
Morire a volte è una stanchezza improvvisa un silenzio profondo del cuore e tu ti sdrai, dove sei, a riposare ad attendere un battito.
Qualcuno poi finirà di raderti per farti presentabile asciugherà il sapone e se ne scorderà, qualcun altro non lo scorderà mai. Altri ti aspettavano.
Id: 54128 Data: 12/07/2019 23:23:20
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Mondi
E poi a volte guardi il mondo come da uno schermo, o un quadro d' autore e tutto sembra una brutta copia. E c' è una donna dipinta profuma di colori a olio e pensi che l' originale è da qualche parte, nel mondo.
Poi a volte guardi il lago, solo lui ti consola, e passa una donna, e sorride, e il lago dietro brilla profuma del suo odore, di sudore e stoffa calda. Ma l' originale è sempre da qualche parte nel mondo di prima e non dà pace.
Perchè i mondi dipinti non esistono.
Id: 54077 Data: 09/07/2019 11:48:29
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Strange dream
Ti succhiavo i capezzoli, gonfi e turgidi sui seni sodi e dritti tu stavi tutto intorno, ti sentivo muovere sentivo la tua pelle scorrere, umida e calda, sulla mia.
Poi aprivo gli occhi, e la stanza era buia poca luce dalla finestra aperta la notte era umida e calda come l' aria che entrava dalla finestra. Il letto vuoto.
Così richiudevo gli occhi, per continuare il sogno aspettavo fermo e zitto ma i seni poi erano avvizziti, e rugosi, come ravioli al vapore i capezzoli duri come sassi tondi ma tu riprendevi a muoverti così vera al tatto da sentirti scivolare. Ma questo non è poi tanto strano.
E' che mi sono svegliato sul divano e non so se ho sognato di sognarti in camera, o ho sognato di svegliarmi sul divano e sto ancora sognando di scrivere sta cazzata o saran stati i peperoni alla griglia, alla festa.
Però era così vero che stanotte faccio il bis.
Id: 54011 Data: 03/07/2019 11:36:23
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Fermo all’ incrocio
Il mio navigatore deve aver letto Carver, a sinistra, dice, poi sempre dritto e al bivio ancora a sinistra, omette della casa con le calendule e le forsizie e anche della donna avvampata di sole, ma insiste la prossima a sinistra. Ma ha una mappa del 2009 e l' assessore invece non l' avrà letto Carver o forse preferisce la destra così a sinistra ci ha messo un bel senso vietato e pure uno stop, all' incrocio. E da destra un altro stop come pure da sinistra, manca un tavolino, per farsi una partita a carte chi vince passa per primo. Intando la donna nel sole attende e non ti chiederà come mai ci hai messo tanto ormai ti conosce sa com'è una partita a carte con gli amici e magari un bicchierino una sigaretta quattro chiacchiere. Ci vuole il suo tempo. Ormai ti conosce che gli innamorati si indovinano i pensieri o credono sa che arriverai, e che la pensi, ed è vero ma non so se è amore è solo che ogni tanto, al pensiero, il cazzo si fa ancora duro.
Id: 54010 Data: 03/07/2019 11:31:51
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Canzone
Fuori la pianura scorre e intanto l' auto nella pianura va, di te seduta al fianco non c'è traccia nella realtà ma quando punti il dito al cielo verso un sole che non c'è chi se ne frega di tutta l' acqua di tutta quest' acqua che viene giù.
Corrono gli alberi corrono l' acqua confonde paesaggi e bugie e in tutta questa confusione son sicuro, non eran mie la strada corre dritta l' acqua nasconde dove si va e allora chi se ne frega se non era proprio la verità.
Di te seduta al fianco non c'è traccia nella realtà.
Id: 53915 Data: 25/06/2019 08:56:39
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Il corpo del sogno
C’è qualcosa di grande nel cuore degli uomini lì è il posto dove il sogno prende corpo perchè è proprio il corpo che desidera il sogno un desiderio infinito di sogno e non si può misurare, il sogno e non so come fa a stare in una cosa così piccola e limitata, il sogno non un’ unghia, o una mano o un piede ci sta tutto intero, il sogno. Qualche sogno mette radici profonde e cresce, e fiorisce anche d’ inverno va solo accudito, e accarezzato, il sogno, perchè in fondo è accarezzarsi il cuore, anche quando metterà spine per aprirsi un varco. Verso la libertà.
Id: 53899 Data: 23/06/2019 10:23:58
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Mentre oggi è già passato
E tu distesa sull' acqua, nell' acqua chiara e azzurra. I vestiti ben piegati sull' erba spalanchi la gioia al sole, le piante congiunte, il sesso bene in vista per qualcuno che non c'è e che non deve vedere.
E il cuore si trema un poco, che non sia vero lui lo sa che non è vero ma gli dico che non importa io la vedo, ed è questo che conta, questi pochi momenti incantati, irrealizzati, irrealizzabili e immaginati come veri nell' acqua chiara e azzurra degli occhi.
Mentre intanto l' oggi è già passato, come l' acqua che guardi passare, e ancora arrivi addormentata la sera, in un cielo stellato.
Sono soltanto piccoli cambiamenti di stato.
Id: 53870 Data: 20/06/2019 13:30:06
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Un gracidare di rane
Sono andato a sentire le rane gracidare ieri e neanche sapevo che ci sarei andato.
Il sole era alto, subito dopo pranzo, e le ho sentite al fosso, mi son restato un po', mentre tutti passavano veloci. Mi son restato un po', e per quel po' non c'è stato altro nemmeno tu solo il fosso, e un affluente antico,
con strani pesci che camminano sul fondo e gamberi di fiume e ci si può entrare fino alle ginocchia nude.
Sono stato a sentire le rane e niente, chi si ricordava il gracidare delle rane.
Id: 53855 Data: 19/06/2019 08:56:13
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Come corolla alla luce (Katiee)
Come fiore apre la corolla alla luce.
La ragazza sulla metro lo sa dove nasce la gioia ripiega un angolo della gonna per farla vedere bene capelli neri e folti e ben pettinata di sicuro qualcuno l' ama o l' ha amata.
Questo pensava Luisa, dal sedile di fronte, e qualcuno era un altro forse era ieri, forse non sa, non sa che il tempo non cancella un bel niente, neanche se non lo vedi passare, questo pensava Luisa, mentre si guarda seduta.
Ma non è sotto la gonna che bisogna cercare, la ragazza è la gioia, e te la vuol regalare, pensa che così non la puoi più scordare non è negli occhi e nemmeno nel cuore o in una fila di giorni tutti uguali da contare.
Luisa sa bene dov'è che si è scoperta a gioire dove un giorno ha alzato il suo lembo proprio di fronte al sole.
La sedia di fronte ora è vuota ..ma no, Luisa ha lasciato due fiori.
Id: 53810 Data: 15/06/2019 09:11:22
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Pensieri sconclusionati
C'è un altro me che è andato al bosco oggi
che io ho avuto da fare in questi giorni da fare una macchina da demolire un' altra da ritirare la solita spesa del sabato il rubinetto del bagno che gocciola documenti da rifare altri da firmare giocare un po' a nascondino non pensare a te.
Un altro è venuto lì nei corridoi affollati fermo nella piazzetta all' incrocio mentre giravano le vetrine sullo sfondo tutt' attorno ma non l' hai visto.
L' albero dei nomi al bosco non ha più un nome l' altro me non poteva saperlo chè io non ci parlo molto e non mi ha visto le unghie, sporche di muschio e corteccia così non è ancora tornato e si è fatto buio starà aspettando mattina, per un po' di luce.
Le vetrine continuano a girare sullo sfondo non c'è niente dentro niente di niente.
Un altro ancora sta sulla rive del lago adesso segue i contorni di una costellazione un occhio alle stelle una alla stella che dondola sulle onde aspettando un movimento diverso un affondo rapido.
Uno sta scrivendo che le vetrine sono spente ormai è tardi bisogna che torniamo a casa.
C'è da sognare la sconosciuta roteare lo scialle rosso battere i tacchi sulla pista da ballo reclinando il capo e puntando i seni dritti al cielo a tempo delle note le mie note.
(domani è un altro giorno si vedrà l' hanno già scritto eh? ma ci starebbe tanto bene)
Id: 53764 Data: 10/06/2019 01:00:47
*
Cè
C'è io l' ho visto l' ho visto e non so che forma ha.
L' ho visto su un letto, dolorante in una forma a me cara, e io ero il dolore. L' ho visto piccolino, appena nato cercare a piene mani le forme indifeso.
L' ho visto su altri letti come lingua che scorre sulle labbra sui clitoridi e sui prepuzi, e l' ho visto prendere soldi per questo, per due mani indifese.
Ho visto quello che credevo la sua forma andarsene
di spalle, alla fine del dolore, alla fine del mondo, e ero sempre io il dolore.
L' ho visto nascosto guardarmi da dietro l' argento degli specchi o dalle nebbie del lago. L' ho visto in pieno sole e era un profumo. L' ho visto scorrere come un fiume rosso gonfiare le vene e i corpi cavernosi.
L'ho visto e non so che forma ha, so che passa volando sul tempo, da dietro l' argento degli specchi tende le mani indifese e lascia sempre qualcosa, sul comodino.
Sogna di essere amato.
Id: 53725 Data: 06/06/2019 22:03:42
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Se tu fossi Mia
Se tu fossi Mia. intendo se tu ti chiamassi Mia potrei dirlo a tutti, lei è Mia.
Potrei afferrarti ai fianchi, e alzarti contro il cielo blu notte lanciarti in aria, nel tuo vestito color blu cielo di notte
__________/*questo in realtà non ce la farei, __________che chissà quanto pesi con tutta quella bella carne addosso. __________Ma Mia non è il tuo nome e questo è solo un sogno.*/
Quindi ti lancerei nel cielo, dicevo, sagoma vuota tra le stelle starei sulla riva a cercare i contorni a guardare la musica che fanno le onde sulla ghiaia a sentirle ridere giocando attorno allo spazio vuoto tra le stelle riflesse.
E devi sentire le foglie, intanto, come suonano seguendo un' idea.
Ti riprenderei l' attimo dopo. Ma non ti chiami Mia
e ho cancellato il tuo nome
passi via veloce in un abito rosso e si sentono i tacchi allontanarsi sulla ghiaia.
Id: 53724 Data: 06/06/2019 21:59:53
*
Amarti
Forse amarti è questo: Trovarti in un lilla di rose che si scaldano al sole e non sono le mie rose. Portare a mente un colore, a casa. Pensarti in un lilla di rose, nella stanza in penombra con insolita allegria. E farsi l' amore come i ragazzi. E non basta ancora.
Id: 53688 Data: 03/06/2019 20:34:30
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Canzone per una rosa che non vuole sfiorire
Rosa Rosa rosa Bella rosa Bella in rosa. Non è di serra la più bella rosa.
Così oggi son partito per il rovo e so che la troverò.
Rosa Rosa rosa Bella rosa Lei gioisce e di sfiorire non lo sa
Rosa Bella rosa Bella in rosa Lei invece sì lo sa.
Rosa Bella rosa __________ volevo solo vederla sfiorire Rosa Bella in rosa __________ nel suo coprispalle rosa.
Rosa Bella rosa Bianca rosa __________ coi suoi capelli di neve.
Rosa Bella rosa __________l' han recisa E quant' ero vecchio quel giorno.
Rosa Bella rosa Ora sono solo un figlio piccolino Arrabbiato e birichino Che la sua rosa sfiorire non vedrà.
E volevo solo vederla sfiorire.
Id: 53687 Data: 03/06/2019 20:32:59
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Disperanza
E' questo: Un cannone che spara ancora a mezzogiorno a metà tra il lago e la colma, e affretti il passo, ma il pranzo non è pronto. E ancora: Te ne accorgi, e rallenti un po' ma prosegui, attraverso vie e vetrine inesistenti verso un portone chiuso che nasconde il ballatoio dei gerani, e il giardino segreto dei bruchipalla.
E il portone infatti è chiuso nuovo, lucido e motorizzato al citofono nomi sconosciuti, meno uno.
La targhetta dice proprio "Secret Garden" ma non suoni, non è più il tuo, e non hai voglia di affittare una camera.
Id: 53659 Data: 01/06/2019 11:47:31
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Bollicine
Tutti quei poeti.
Proprio come le ragazze della Nuit, night in quel di Sondrio quelle che si facevano offrire un prosecco, o altro, per alleggerire un po' i clienti quelle che poi magari ne prendevano un altro perchè il posto non era un granchè perchè il posto sembrasse più bello, un pò rosè e i clienti meno stronzi. Ma il posto non si faceva mai più bello.. finiva a borsettate e colpi di tacco dodici.
Tutti quei poeti.
Questo posto dove stiamo non gli piace e allora si beve un caffè, dolce, e ci fuma una sigaretta sopra, poi magari si fa anche una canna per farlo più bello, e un’altra per visioni di domani, ma il posto non si fa mai più bello e allora si prende una pasticca, o si inietta qualcosa nelle vene fin quando arriva al punto che si dimentica cos'è che doveva diventare più bello ma continua a riempirlo di bollicine.
Sarà anche uno strano accostamento, con le ragazze della Nuite, ma alla fine vomitano uguale nei bagni anonimi. Facendo questo posto meno bello.
La musica offre sovente l’illusione di stati mistici. (Catta Renè Salvator). E crea dipendenza, proprio come il vino, ma preferisco la musica. (franco)
Id: 53642 Data: 31/05/2019 11:18:32
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Andando in paradiso
Si ha un bel dire di com'è bello starsene su una nuvoletta a bersi un buon Lavazza ascoltando musica divina suonata sul pianoforte infinito di Dio.
Che poi preferirei fosse un chitarrista, e abbia una chitarra col manico bello lungo, almeno quanto il braccio.
Dicevo si ha un bel dire. Credo invece che il paradiso sia un posto tormentato e il caffè non è dolce come quello che da lassù ci vedono bere. Senza poterci parlare Senza poterci abbracciare Senza poterci baciare senza poterci dire nulla senza nemmeno l' alibi di un angolo dietro cui star nascosti.
Partire. Vorrei. Fare come i gatti, o come lei che ha cercato un luogo magico ed è sparita. Poi lo direi a tutti che son partito per un bel posto. Inventerei un software che risponda ai messaggi proprio come ha fatto lei e che invii foto e video di spiagge assolate, donne in topless o città da sogno. Proprio come ha fatto lei.
Che dica che non stiano a preoccuparsi, che dica se non mi vedono è perchè lì che sto bene. che dica che c'è anche lei che dica che non manca nulla che dica che qui fanno un buon caffè che dica che li abbraccio che dica che li bacio che dica che c'è quasi sempre il sole che dica che le ragazze qui sono uno schianto che dica che anche lei al sole è uno schianto, integrale. Insomma che dica che ci divertiamo un mondo.
In pratica che spari un sacco di palle proprio come lei e in mezzo ci metta anche la pubblicità della Lavazza.
Id: 53604 Data: 28/05/2019 14:20:32
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Favoletta breve
Lei ha fatto i giorni favolosi. Fa i giorni favolosi. Così mi alzo presto, la mattina e faccio tardi la notte. E i giorni sono più lunghi.
Id: 53571 Data: 26/05/2019 10:45:54
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Qui il tempo è incerto
Ci sono giorni in cui è come fosse qui davanti, al davanzale, luminosa e sorridente. Li chiamo giorni favorevoli, in quei giorni l' aria è chiara e profumata e la Madonnina guarda le cime dei monti come dalle cime dei monti si vede la Madonnina.
Allora, in quei giorni, la vedo come alla finestra, vista da un prato di trifogli e margherite. Le persiane aperte, lei sta a guardare il cielo puntando il dito alle nuvole e gode del sole e dei canti degli uccellini che riempono l' aria. La luce entra a quadrettini e le disegna una scacchiera sul corpo sui seni, ponendo due pedine al sole. Dentro la stanza è ancora buia. Non sono più sul prato allora , ma dentro, è sempre lei che vedo, da dietro, col suo culo imponente nella penombra guarda al cielo cercando col dito nelle nuvole un segno godendo del sole e dei canti o solo dell' aria, smossa da un pettirosso, che muove le tende che le accarezzano i fianchi. Nudi. Oltre il sole è forte, mi risucchia fuori nell' aria, attraverso lei e allora per un attimo mi vedo, come da dentro lei, là fuori sul campo di trifogli e margherite guardare al cielo cercando col dito lo stesso segno.
Poi mi sveglio. E scopro che qui invece il tempo è incerto e così si sta, occhi al cielo al punto dove le nubi son più leggere e passa la luce e mentre si sta i fiori si stagliano ugualmente contro il cielo. Lei non c'è ma appare velata tra le nuvole. Così si sta, in attesa di un sorriso di sole. Come una volpe in tana che aspetta che spiova per correre al prato delle margherite. Così si sta, in attesa che il cielo apra i veli.
In attesa di un giorno favoloso.
Id: 53570 Data: 26/05/2019 10:21:22
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Meraviglia
Nuda,
oltre i vetri chiusi. Le segrete stanze piene di sospiri. Ma non è il vento che le accarezza i seni o il sesso velato di nero. Col viso in ombra, le mani scostano i veli. Si inarca altissima verso un duro sogno, ancheggiando a un misterioso visitatore poi supina, affonda le dita nel mistero del mondo. Il visitatore è steso, accanto a lei, la guarda godere ha lo stesso sesso, e le dita nello stesso mistero. Nello specchio, sul muro, solo lei, e una gioia antica.
Ma ha un abito bianco da indossare che steso al sole attende e bianche lenzuola vuote. Sulle mammelle spavalde antiche e solitarie battaglie. E Lui è solo uno scrittore che ne inventa i contorni, steso accanto a un mistero.
Di là dell' angolo, il lago brilla. Lui guarda il lago. E l' aria odora di calda meraviglia.
Id: 53569 Data: 26/05/2019 10:16:07
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Guadarti Nuda
Guardarti nuda è stupore, meraviglia e eccitazione. Guardarti nuda è guadarti nuda e sei fiume che va sì dalla sorgente al lago ma nel punto esatto dell' oggi.
Guardarti nuda è timore, c'è corrente nel punto esatto di oggi, e buche, e paure ma nuda sei la più potente tra le anime. Un' anima Madre seno e ventre di Madre. Guardarti nuda è pudore scacciato dalla gioia.
Ci sono giorni in cui non vedi un guado proprio quando scorre lento, e si allarga ma poi il fiume si addentra nelle foreste della fantasia scorre tra gli alberi che lo ascoltano passare basta un raggio di sole che lo fa brillare e lui rallenta si piega in curve sinuose tra le rive erbose e il guado si apre al sole.
painting Guido Borelli
Id: 53536 Data: 23/05/2019 10:13:41
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Nel lago degli occhi
Dalla finestra vede un ballatoio e sul ballataio cantano i canarini della signora Anna gli scarponi del signor Verga brillano al sole lucidi di grasso e c'è tutto il rosso dei gerani che ride.
Sotto, un Falcone mostra le sue cromature.
Il bambino è questo che vede dalla finestra degli occhi Ha le ginocchia stanche e qualche dente in meno, che gli anni passati sono tanti.
Ma lui non se n'è accorto così ora i canarini possono anche diventare blu gli scarponi sono sempre lucidi e i gerani profumano di rose.
Ma questo a lui non basta mai deve camminare scendere a lago attraverso le viuzze mai viste in esplorazione deve far entrare tutta quell' acqua negli occhi e tutta quell' acqua non gli basta mai.
E' sempre il bambino che va al lago che sale alle cime dei monti mentre l' aria intorno profuma sempre di rose.
Mi porta con sè.
foto mia
Id: 53533 Data: 23/05/2019 09:20:42
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Selvatica
È una piccola orchidea In serra sfiorisce, e non si apre Preferisce stare tra l' erba e gli altri fiori.
E' al sole vero, non alle lampade che si apre, impudica mostra il piccolo clitoride. E l' anima fragile, e impaurita all' aperto.
Id: 53485 Data: 19/05/2019 09:58:14
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Cam girl
Parte così col motorino d' accensione del motore poi imbocchi la strada familiare tutti i pensieri nel taschino all' autoradio, in sottofondo Io sono un gigolò -e penso a lei- soltanto un gigolò -e penso ancora a lei- sotto questa pioggia sottile di un sabato mattina.
Perchè lei è una cam girl si muove sinuosa erotica e maliziosa nel mondo che ha inventato. E' come piace a te proprio perchè l' hai scelta te alla vetrina delle anteprime. Ha l' età che vuoi ti mostra quel che vuoi accende la tua voglia anche se non ne ha voglia e questo è quel che vedi. Ma lei è una cam girl con tutti i suoi problemi e quelli non li vedi vedi seni affascinanti che muove con maestria e allo specchio il suo sedere nel palcoscenico allestito basta che muova un dito e il resto è fuori campo.
Poi vorrai veder di più i sogni e magari quello che ha nel cuore lei non risponderà e il sistema scriverà ---**CAM CHIUSA**..
Id: 53484 Data: 19/05/2019 09:43:12
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Non guardare le vetrine
Entriamo dalla grande porta in pietra, aperta e già ti dico che ti voglio bene e mancheresti se un domani qualunque tu non ci fossi. Proseguendo per le mie strade si passa dalla vetrina dei binis piena di palline argentate e dorate ripiene di rosolio luccicante se non la guardi. Più avanti il panettiere espone le mantovane lucide, dolci e profumate è ben allestita, con panini a forma di animali e casette ne esce un dolce profumo di burro e vaniglia se non la guardi. Giriamo a destra, e tu accanto che si dice che accanto è un posto per pochi ma io resto un po' indietro che da dietro hai un bel culo da prendere a pacche e pizzicotti e carezze, e baci. E ti dico ancora che ti voglio bene e che anche quello mancherebbe se un domani qualunque non ci fosse. Ma c'è una vetrina più avanti e ci arriviamo ancora accanto è piena di trenini e locomotive aeroplanini radiocomandati, macchinine motori da 3,5cc e radiocomandi sofisticati. Non puoi non guardare e così lo vedi, negli spazi scuri non ci sono i tuoi seni e non sei rimasta indietro non arriverai ancheggiando e dondolandoli, accanto qui non c'è nessuno e ti dico che ti voglio bene e manchi in questo domani qualunque.
foto Vivian Maier
Id: 53444 Data: 16/05/2019 13:50:42
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Lei
Amo il suo corpo, di schiena. Amo salirci, di bacio in bacio fino alle base del collo e baciarlo fino alla ferita che s' inarca altissima.
Mentre le mani stringono i seni il corpo trova un incastro perfetto e la mente scivola in un paradiso inconosciuto.
Id: 53410 Data: 13/05/2019 09:44:17
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No name
Si faceva di eroina. Lo puoi trovare negli spazi bui tra le cose dove anche lui guardava mentre le cose crescevano a dismisura e si prendevano tutto lo spazio con gran fragore di pianto.
Allora lui si faceva di eroina e le cose svanivano solo cosi poteva vederlo capelli biondi, al vento delle locomotive.
Il verbo è giusto, si faceva mentre la locomitiva si faceva aereo in rotta di collisione verso la montagna più inaccessibile al mondo.
Id: 53375 Data: 10/05/2019 21:48:32
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Brave ragazze
Le ragazze si divertono a farla vedere magari dal giardino pensile delle fate in cima alle mura. A gambe penzoloni aspettano i pischelli delle elementari, e loro arrivano,
che le voci corrono, allungando il rientro a casa passano sotto le mura. che ne vale la pena. Guardando pensi che han scordato le mutande ma dovevi vedere come ridevano mentre se le toglievano.
Forse ora per le fate non è più tempo di magie ma non le scordano, e sorridono al pensiero e non saranno scordate, e sorrido, al pensiero.
Id: 53358 Data: 09/05/2019 11:26:12
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Sogno sconclusionato
Quando guardo la luce che ti circonda io creo il tuo corpo quando guardo il buio che ti circonda e non ti vedo ricreo il tuo corpo.
Ho sognato una pianura, blu profondo in fondo a una valle di monti neri forse era lo specchio di un lago ma è uguale, in cima ai monti un castello e alla finestra la castellana che mi salvò dalla pioggia un giorno. C' era un foro al centro, nero e scuro dava in una stanza enorme e buia e la pianura era come una lastra di vetro e la castellana al centro della stanza, stesa. Cavalieri arrivavano da ogni dove, coi loro cavalli bianchi mostravano stendardi, e armi, e corazze lucenti e scendevano fino alla castellana ma nessuno tornava. La castellana dalla finestra stava a guardare, a guardarsi. Io non so dove stavo forse alla stessa finestra con un tè caldo, e biscotti.
La castellana nel buio piena di luce, zitta.
Id: 53357 Data: 09/05/2019 11:23:42
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Dicono
Dicono che c'è un punto lungo il sentiero oltre il quale non si può andare. E' questo che si va cercando. Dicono che sia in cima alla montagna, qualcosa come una vetta che sale a baciare le nuvole o una colma, dove le nuvole riposano. Dicono che lì il vento piega gli alberi a terra proprio come qui e una volta arrivato diventi come lui.
Ma allora non finisce il sentiero ridiscendi piegando gli alberi a terra accarezzando i narcisi, e poi i ciclamini giù fino a increspare la superficie del lago fino alla panchina sulla riva ad asciugarle il viso.
Ma non è questo che si va cercando. Forse è solo come quando esci da un bosco, su una strada mai vista, e sei felice per la scoperta, e prosegui curioso senza paura leggero.
Id: 53356 Data: 09/05/2019 11:22:54
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Bianca
Bianca. D'abito e di pelle Stai nel riquadro luminoso della finestra sospesa, in un passato che non passa mai, al centro di tutte le cose. Bianca. Ho visto il tuo corpo nudo nell' aria calda di vapore, nel sole del mattino nelle penombre della sera. Così ti penso quando ne ho bisogno, quando sono un piccolissimo figlio, quando non vieni, quando non ti sento.
Poi per magia sui vetri si formano goccioline che il sole trasforma in scintillii, e danzano per la stanza come sulla tua pelle bagnata.
E tutto si fa caldo. Accogliente Di pace.
Id: 53280 Data: 02/05/2019 14:49:48
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Sotto la gonna
Non importa di che colore fosse la gonna lei la aprì all' improvviso. Sotto, un enorme cannone che la sparò in cielo e c' erano cammelli, elefanti e giocolieri tutto intorno. E un mangia fuoco sputava fiamme sul pubblico, seduto ai bordi della gonna. Nell' aria volteggiavano acrobati e note insieme al profumo di lei.
Lei, la proprietaria della gonna, era immensa, alta fino al cielo con gli occhi chiusi ondeggiava la testa tra le nuvole inzuppava le mani nel sesso, come biscotti nella tazza del tè. Fuori dalla gonna intanto un carrettino vendeva i gelati da tempo immemorabile, con gran rumore attirava la gente.
Ma sotto la gonna, sotto c'era il suo mondo lei ci scivolava leggera sprofondava nel suo cielo sempre più rosso fino a diventare un lampo. Non era più neanche lei.
Id: 53242 Data: 30/04/2019 11:33:06
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Della morte e i suoi inganni
Pochi gli incontri con lei, da giovane neanche ci fai caso, passa quasi inosservata. Poi un giorno ti ferma a un angolo e si presenta, ti presenta un parente, o un amico, Giorgio, o Roberto o Adriano.
Te li mostra tenendoli tra le braccia, freddi e bianchi, come se se li fosse presi lei. e tu li guardi, e li tocchi.. è vero sono proprio freddi e bianchi e allora li scuoti, e li pizzichi, li chiami ma loro niente, nessuna risposta. Roberto avrebbe detto oh, che cazzo fai pizzichi? Giorgio m' avrebbe anche mandato affanculo.. e gli avrei detto che non sarebbe poi stato tanto male, con sua sorella.. e qui di sicuro m' avrebbe dato un pugno.
Qualunque cosa Lei abbia tra le braccia, non sono loro. Loro non ci sono più in quei corpi. Lei non ha niente di loro tra le braccia.
Quello che piangi è proprio questo, non sapere dove sono.
Id: 53235 Data: 29/04/2019 22:04:01
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L odore della carta
''Getta quel libro, è odore della carta. Il libro appena preso nelle mani, quel libro di cui stiamo imparando il funzionamento, attraverso cui stiamo prendendo coscienza dei processi della macchina alfabetica, quel libro deve essere gettato via, perché non è altro che "odore della carta".'' (Mario Benedetti)
Ho un libro nelle borse della bici. Mai finito. Sta lì per le soste sulle rive di qualche lago o per una panchina in mezzo al bosco attorno allo stagno degli alberi bisbiglianti. L' intenzione almeno è quella ma quando sono alla riva mi perdo nel brillare delle onde nel profumo dell' albero sotto a cui sto nell' odore dell' acqua, dell' aria o del legno della panchina. La voce del lago riempie l' aria. E lo stesso al bosco, nei giorni di sole l' aria sa di resina e eriche calde gli alberi bisbigliano piano per non disturbare il concerto dei suoni del bosco. Non c'è lo stesso concerto ogni giorno, non ti puoi annoiare. Non così dopo un temporale che ti sorprende all' improvviso. Gli alberi allora bisbigliano forte e la musica cambia L' aria si fa elettrica sa di muschio, e di funghi, di attesa che gli uccelli tornino a cantare.
Il libro intanto s' è inzuppato un po' l' odore della carta bagnata è forte ma si asciugherà. Lì dentro ci sono altri profumi e brillii, altri orizzonti non miei ma altrettanto belli. Anche se gli occhi è solo carta che vedono, e inchiostro, e i sensi sono i miei profumi, brillii e orizzonti che sentono.
Così oggi prendo la bici. Vado verso non so a non finire il libro.
Id: 53212 Data: 28/04/2019 10:30:23
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Ama il poeta per quel che è
Ama il poeta per quel che è, lui non è i versi che scrive, è un solo un uomo, o una donna. Finge, inventa sorgenti inesauribili acqua che sgorga chiara da bere con le mani e lunghi viaggi per arrivarci che non finiscono mai. E poi è solo il tuo sesso umido di gioia come sorgente dissetante.
Inventa giardini incantati e cespugli e pozzi dei desideri E poi è sempre il tuo sesso.
Inventa colline e avvallamenti meraviglie accarezzate dal sole o dalla pioggia ma i sentieri per arrivare alle colme non finiscono mai. E poi è solo il tuo corpo un corpo che un giorno ha sofferto, o gioito, gioito così tanto che è esploso in parole e versi ricadute come braci a incendiare i fogli. Un corpo che ha fatto gioire il suo. Un corpo che forse neanche esiste. Ma l' ha fatto ammalare d' esistenza.
I suoi versi ne sono solo l' anamnesi. L' ombra della luce. E la luce non arriva mai. Dal buio vede la luce dei suoi desideri assomigliano solo ai tuoi.
Id: 53161 Data: 23/04/2019 14:13:18
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Radici
Tu non vedi ma quel quadrato di cielo è pieno di radici le mie e scendono come volti lungo le mura e io sono l' albero.
foto mia
Id: 53142 Data: 22/04/2019 10:07:34
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Una stanza a cielo aperto
C' era odore di fieno qui di fieno e stallatico e di latte appena munto di mucca, da portare a casa, fargli fare la cremina sopra e prenderla a cucchiaiate, con un po' di zucchero. O di capra da consumare sul posto, ancora caldo. Come piaceva a noi. E l' aria era piena di pigolii e belati.
Ora, tutta questa gente lungo le mura non lo sa e cerca vetri temperati gelatiere a corda e stracci che puliscono l' impulibile colle che incollano più delle saldature e venditori che giurano che è vero.
Solo qualche vecchio ricorda e se gli incroci lo sguardo ti saluta e sorride.
Tutta la gente non sa delle fate che ti sorridevano dall' alto delle mura tutta la gente non sa della stanza che ti cammina a fianco sospesa nel tempo, piena di quello che hai amato cose scordate che riappaiono, come dall' ombra e ti danno la mano e tu ti siedi, all' angolo, al tuo posto preferito sul gradone e per tetto il cielo e ci sono angeli che guardano alle finestre guardano dentro.
Ma è un attimo, e si riprende il cammino sempre osservati da qualcosa.
foto mia
Id: 53141 Data: 22/04/2019 10:04:21
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Tutto quel bianco
Qui si sta bene è un bel prato di margherite, un po' in pendio e tutto quel bianco somiglia tanto al nostro. Ci avremmo messo un plaid e tirato fuori il pane, e i fruttini, per la merenda ci saremmo scaldati al sole.
Ma tu mi dicevi zingaro, e vagabondo e un po' ti piaceva, che eri come me e in casa morivi, vuoi mettere le rive di un fiume? Così riparto, che questo prato non è mio devo andare verso le nuvole là in fondo, che chiamano come se neanche io fossi mio.
E poi devo andare verso i suoi tre anni che niente vale di più della sua gioia.
Id: 53007 Data: 10/04/2019 20:51:23
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Silenzio
A volte il silenzio è un colore, un giallo con sopra pennellate d' azzurro. E strappi neri in quell' azzurro.
E' scoprire che nessuno li ha visti.
A volte è un suono, un larsen che spazia nell' aria. E puoi guidare col movimento.
E' scoprire che per altri è solo rumore.
A volte è un grido, forte. Nell' aria o sopra un foglio.
E' scoprire che nessuno l' ha udito.
Id: 52983 Data: 09/04/2019 10:04:52
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Canzone
Pedalavo sulla ciclabile dei fiori e pensavo a tutti quei cantati amori pedalavo verso non so dove senza meta che così si va, cercando un segno, una cometa. Son arrivato a un paio di constatazioni pensando a tutti quei poeti cantar le muse forse son solamente cose astruse forse mi avevan preso per i coglioni.
E girano le ruote girano sulla ciclabile girano come le palle di quell' Annibale girano le ruote girano come la vita e al ritorno poi questa discesa sarà salita. zan zan! (strumentale opzionale Sol Do)
Dunque dicevo ho svoltato un pò più avanti, non so dove in quella strada che va verso, non so dove ma si vedevano all' orizzonte le montagne tutte imbiancate di neve e zafferano. Zafferano? (altra voce) Sì, zafferano alpino, non lo vedi? Ma quali fiori, quali amori, quali colori se non li vedi tu son solo cose, senza sapori.
E girano le ruote girano sulla ciclabile il sole rende l' aria un po' più amabile le muse forse non son propense a darla via e questa è solo una canzone da osteria. zan zan! (come prima)
Adesso credo che sia proprio l' ora di tornare la batteria è in rosso e ho poca autonomia le cime possono anche aspettare le muse anche tanto le trovi sempre sulla via. Però so dove stanno i prati dello zafferano posso vederli anche dopo, da lontano.
Id: 52979 Data: 09/04/2019 00:54:12
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Lettera da dove ogni cosa va a morire
Non pensate a un luogo come un eremo o una qualche lugubre grotta piena di pelli di serpente, zanne d’ elefante, ossi di balena o gusci di lumache.
Se c’è un luogo è un eremo errante su strade senza indirizzo conosciuto, se c’è è una grotta luminosa dove tra le crepe appaiono volti dimenticati lì le balene volano come cavalli alati cavalcate e hanno il colore che vuoi Lì ogni cosa è viva.
Non sperate neanche di leggerla questa “lettera” Da lì non partono lettere solo avvisi di spedizione, notifiche direbbero oggi, così che ognuno costruisca la sua.
Id: 52959 Data: 07/04/2019 20:48:22
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La ragazza
La ragazza è venuta da me in una notte lontana la ragazza è venuta da me e si è rifugiata negli occhi.
La ragazza è venuta qui e somigliava all' infanzia furono giochi e canti, e sembrava felice.
Le ho detto spogliati, guardati forse sei la poesia?
La ragazza era scritta nel sangue, negli incroci delle vene.
Certo si possono descrivere, le curve i seni i fianchi, le gambe affusolate e quel sedere che porta in giro certo si può descriverlo, anche senza guardare.
La ragazza stava ritta e altera quasi arrogante allo sguardo Posso chiudere gli occhi e passarci a memoria su quelle curve, e accarezzarle ancora, e ancora , e ancora perchè è la poesia.
La ragazza ora dorme, in qualche luogo là fuori La ragazza è con me, dorme quieta al centro del cuore e da lì si espande ovunque, ovunque c’è da sognare..
Id: 52942 Data: 06/04/2019 10:51:11
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Migrante stanziale
C'era una zingara a vegliarmi le notti un tempo appoggiata al muro sempre sorridente nel suo abito rosso e con sempre rose tra la mani. La sua cornice dorata svaniva nella la notte per me scendeva tra lampi di blu elettrico a cancellare le ombre. Poi svanì per sempre la sua gabbia e fu sempre con me, a ogni ombra del bosco nei pendii di montagna, dove crescono i narcisi nel brillare del lago in pezzetto di cielo disegnato e ancora nelle notti più buie. Ma per sempre non è per sempre. E' tornata alla sua cornice sta in una casa che non so e io giro al bosco con un fischio a tremila hertz nelle orecchie e confonde il silenzio il canto e l' incanto e so che non la vedrò più nella sua cornice.
Anche se la cerco ancora negli arcobaleni delle cascate in un lago che brilla al sole e deforma il profilo dei monti. O solo nel buio della stanza. Fuori dalla sua cornice dorata.
Id: 52931 Data: 05/04/2019 10:45:44
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Anima muta
Stava lì, sospesa, nell' abitacolo pieno di fumo sembrava come al bancone di un bar, strafatta e beveva, e fumava quelle super slim lunghe da zoccolona, doveva aver ballato nuda sul cubo tutta notte.
Solo che il fumo era il mio e l' anima anche, nell' aria fredda del mattino riprese a ballare Non servì dirgli che ero stanco sembrava sorda nemmeno mostrarle le labbra, che leggesse, sembrava cieca e non diceva nulla come muta.
Non diceva di primavere future o passate nè di prossimi inverni. Non parlava di gioia o dolore solo si mostrava, e mi teneva sveglio, io la pregavo di lasciarmi addormentare che ero stanco, tanto stanco. Ma lei non ascoltava più nulla.
E così sono ancora qui.
Id: 52908 Data: 03/04/2019 11:08:19
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Bimbi piumati
Tu guardi al cielo, azzurro e pieno di nuvole magari puoi anche farci una poesia che dica della bellezza. Che dica del volo di quel piccolo gabbiano che hai notato nell' angolo più a destra.
Guarda! Dici al bimbo che osserva lo stesso cielo.
Ma lui non sente non ascolta lui ha le piume e vola immerso nell' azzurro oltre le nuvole. E' nuvola e cielo. E niente lo può tirare giù.
Lui è la bellezza.
Id: 52902 Data: 02/04/2019 20:10:41
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Il grande prato dei narcisi
E così l' ho visto era una bella giornata di sole la vecchia casetta della Funicolare di Como è rimasta tale e quale solo con molta più coda che va e si ferma spesso anche davanti alle foto antiche esposte sul vecchio muro dell' ingresso. E così l' ho visto il grande prato dei narcisi proprio come lo ricordo, non era un sogno, in pendio Lei in alto, luminosa e tutti la guardano da tanto è bella. Io non ci sono non ci sono ancora e tutti ci guardano da quanto eravamo belli.
Id: 52880 Data: 01/04/2019 09:04:27
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Io faccio finta
E così un mucchio di terra diventa una montagna da scalare.
E se casco faccio una valanga
Ma se apro le braccia
posso scenderne volando.
Con una pila divento speleologo
costruisco tunnel sotto il tavolino
e ci entro.
Due alberi, un pò d' erba e una casetta nell' angolo
diventano un bosco incantato.
Una foresta da esplorare.
A casa poi, sotto la tenda,
posso anche farti un caffè.
Che non si vede.
Io faccio finta,
ma tu credici davvero.
Id: 52879 Data: 01/04/2019 09:00:14
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Atmosfere
C' è qualcosa di indefinito oggi al bosco. Non è triste, anzi sta fiorendo e gli alberi gemmano. Ma si è creata una radura ai margini del bosco e lì c'è come un' atmosfera di attesa. Un' atmosfera di attesa per qualcosa che non verrà.
Alcuni alberi giacciono, stesi a terra e impilati in bell' ordine muti e nudi, senza braccia. Tutt' attorno gli uccellini gridano forte nell' aria stridente volteggiano veloci, senza sosta o direzione come non avessero più memoria. O dimora.
Il sole splende silenzioso.
Id: 52837 Data: 28/03/2019 18:32:14
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Sogni da bambino
Le vernici invisibili! Chi non ha sognato di trovarsi nello spogliatoio delle ragazze magari con gli occhiali a raggi x, per vederle meglio. E poi le radio allo strombolio di fragolosio quelle che creano interferenze che bloccano le onde bugiardiche e ti fanno dire la verità così ti sgamano sempre.
Ma sono così tanti e veloci questi sogni che all' ultimo non ricordo il primo. E ho pensato.. sono grande, da grande non servono tutte quelle cose, basta premere sugli occhi e appaiono volti e paesaggi e corpi prima invisibili, basta premerli un pò di più coi pollici e si mischiano con le nuvole e poi le oltrepassi fino ad arrivare alle stelle e ai pianeti coi loro anelli e soli gialli girano tutto intorno con contorni sfavillanti e poi la solita scritta, bianca e sfolgorante su sfondo rosso.
Quando apri gli occhi la trovi ancora lì, proiettata sul muro bianco, e ti accorgi che, in negativo, è un enorme fungo atomico in un cielo in fiamme.
"ma come fanno gli angeli a volare in un cielo rosso rosso"
E lo stai a guardare.
Id: 52824 Data: 27/03/2019 13:11:41
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Gioia
La gioia non è una cosa grande,
è una bimba piccola piccola.
Ti devi inginocchiare,
metterti alla sua altezza.
Poi apri le braccia,
lei prende la rincorsa
e ci corre dentro.
E l' accogli.
Per un istante non siamo più lì,
abbiamo ali leggere .
Id: 52808 Data: 26/03/2019 16:42:49
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Verrà un giorno
E’ sicuro. Verrà quel giorno. E verrà perchè c’ è chi già lo immagina.
Si potrà uscirà di casa e trovare una cabina, tipo le vecchie cabine telefoniche. Ci si potrà entrare e uscire sulle rive della Senna per una passeggiata O in Stephansplatz ad ammirare la cattedrale e cercare quella pianista cinese che suona tanto bene.
La sera si potrebbe andare a Salisburgo, per una cena al sushi rotating bar.. strano ma vero.. Va bè, all’ inizio basterebbe la riva di un lago qui vicino o il centro di Bologna chè lì “non si perde neanche un bambino”.
E la sera basterebbe un posto per guardar le stelle che già ho visto in un lontano ieri.
E verrà quel giorno. E’ sicuro. Devo solo tener duro per esserci.
Id: 52783 Data: 24/03/2019 20:38:20
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Primavera
La strada per i monti mostra antiche primavere sempre nuove.
I rossi sfacciati
e i bianchi purissimi
i rosa timidi
e gli allegri gialli delle Ginestre.
I monti come profili di giovinezza,
e primule tante,
i soliti due merletti neri saltellano
sulle gambette esili, tra l' erba.
Sembra dicano alle betulle tutt' attorno
ancora nude
è primavera!
Sì, adesso è primavera
fuori e dentro.
Anche le betulle si vestiranno presto
con l' abito nuovo
e danzeranno, braccia al cielo,
se il vento vorrà.
Id: 52747 Data: 22/03/2019 23:28:21
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Un’ anima
E' venuta a trovarci un giorno non si sa perchè nè quanto tempo rimarrà. Forse è entrata dagli occhi, come fa la gioia a volte e la nostra casa ci è sembrata troppo piccola per contenerla così che si allestiscono sempre nuove stanze, per renderla accogliente, perchè rimanga.
E ogni tanto si mostri. Come una nuda primavera nell' abito fiorito di nuovo.
A volte parla come in sogno. Chiede solo un prezzo da pagare. Che l' ami, e la ricordi da sveglio.
foto mia
Id: 52727 Data: 21/03/2019 23:39:52
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Un altro desiderio
C’èra una donna sulla colma bellissima tra il verde raccoglieva i fiori vestita dello stesso colore e i ciclamini del colore della sua vita il viso ora è dissolto nel sole.
Qui, oggi, il ragazzo è uscito sul balcone a fumare una sigaretta, scarteggia un plettro sfregandolo sul mi basso, per fare le note più ruvide intanto unisce con lo sguardo puntini luminosi di stelle per farne desideri portare nelle tasche Disegna una donna china sui fiori alla colma vestita dello stesso colore il viso dissolto nel blu profondo della notte.
Non è mai rientrato non ha mai smesso di fumare nemmeno ora che il fiato manca e la vista traccia raggi attorno alle stelle, e sdoppia la luna e non se ne vede il centro.
Continua a disegnare attento ai particolari con tutti i suoi desideri in tasca e ancora lo stesso plettro.
Sogna un vestitino nuovo, di un colore mai visto su un viso in pieno sole al davanzale.
Sarà un altro desiderio da portare nelle tasche.
foto mia (al borgo di Lovere)
Id: 52700 Data: 20/03/2019 14:02:04
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Un armonica
Babbo storceva il naso e parlava poco la musica era solo un sogno, un bel sogno sì, ma non valeva giorni persi di lavoro diceva.
Intanto suonava l' armonica e anche i fili d' erba e l' aria si riempiva di suoni tra i narcisi e i ciclamini sopra Brunate. Da lassù guardava il lago e il profilo dei monti all' altra sponda e quando guardava all' altra sponda aveva la mia stessa età non misurabile in anni.
E questo ho imparato. Quando io guardo all' altra sponda e seguo il contorno dei monti come lui,ho la stessa sua età non misurabile in anni. E salgo ai narcisi e ai ciclamini e trovo una fisarmonica che suona. Basta una gita, una strada un colore, un suono. Un cannone a metà tra il cielo e il lago che spara lontano un ricordo. E risorge.
"E suonare mi tocca per tutta la vita".
foto mia
Id: 52685 Data: 19/03/2019 10:29:23
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Vieni giù dal pero
Il nipotino dice che ogni tanto sto a parlare con gli angeli, vuole solo dire che a volte non sto attento.
E io però penso che è vero sul mio pero ci sono angeli magnifici che danzano, e si accarezzano e risplendono e il pero si è fatto altissimo tanto che quasi non si sente più il solito Vieni giù dal pero.
Devi stare in silenzio a guardarli se vuoi accarezzarli svaniscono che solo una mano d' angelo può accarezzare un angelo e mamma diceva guardare e non toccare e poi aggiungevamo è una cosa da morire. Era una Grande mamma.
Questo pensavo fino all' altro giorno finchè, dovendolo chiamare, non ne ricordavo il nome per un lungo dieci secondi ho passato in rassegna tutti i nomi conosciuti compreso quello di zia che mi chiamava bravo signore e intanto chissà dov' era.
Poi ho pensato che, forse, anche lei stava a parlare con gli angeli.
Id: 52674 Data: 18/03/2019 13:34:17
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Unico corpo
Nel sogno sei così sfumata, come in un blur di photoshop sarà che al risveglio fatico a ricordare ma ricordo l' incanto. Allora, nei disegni di domani ti dipingo una vagina purpurea tra le gambe
con pennellate feroci e marcate e poi sto a guardarla e penso che non ne sono degno perchè non è origine o nascita ma meta e desiderio di possessione.
Desiderio di entrarci in quel buio profondo che ho disegnato tra le pieghe di venirti dentro ad abitare e non volerne più uscire, o non riuscirci più. Ma non c'è lo stesso incanto, così prendo e sfumo tutto con un blur di photoshop. E d' improvviso il mio corpo è il tuo corpo e il tuo il mio il mio sesso è il tuo e il tuo il mio è ancora incanto non importa più cosa c'è tra le gambe.
Sei tu che vieni ad abitare.
immagine Alvin Booth
Id: 52628 Data: 13/03/2019 17:36:24
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Elleboro
E poi ti accorgi che non è come nelle poesie.
Un giorno sali alle colme, al grande prato sul limitare del bosco dei ciclamini, il prato tanto cantato, il prato dove correvi nel sole tra api e farfalle e le bambine erano belle, i fiori tanti, le freccie rimbalzavano agli alberi, e un' armonica riempiva l' aria.
Un giorno sali alle colme dicevo, e scopri che il grande prato non è poi così grande, come se il bosco fosse avanzato a prenderselo ma nel bosco non ci sono ciclamini, e allora cerchi la scusa della stagione, l' inverno è quasi finito, ma anche al prato non ci sono fiori, nè api o farfalle.. sarà che non è stagione.
C'è solo un elleboro, dove il prato finisce e scivola ripido a valle, se ne stà lì, col suo verde sfacciato, e ride, come a dirti inutilmente povero illuso, vieni giù dal pero.
Inutilmente, appunto, perchè era un nocciolo quello dove mi arrampicavo, perchè non è pazzia, io li ho visti i narcisi, e i ciclamini, non era un sogno, si sente una fisarmonica suonare davvero.
Forse più su, alla prossima colma. Più su, la prossima volta, devo solo smettere di fumare per arrivarci, non di scriverne.
foto mia
Id: 52598 Data: 11/03/2019 16:45:53
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Nascondino
Succede questo alla chiesa domestica, ci si alza la mattina, e magari dopo colazione giochiamo un po' a nascondino eh? Tu conti, io mi nascondo tanto goffo come sono lascio segni ovunque e faccio rumore e poi mi trovi sempre. Se non mi trovi continua a cercare che mamma,
l' ultima volta, s'è nascosta così bene che ancora cerco. Anche tu continua a cercarmi.
Fossi anche dietro un albero.
foto mia
Id: 52577 Data: 09/03/2019 21:28:00
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Lilith
C'è una donna che passa volando sul tempo, come fosse un' onda di memoria. Ha seni alti, glutei sodi, e impudico inguine. Splendida da ammirare. Se trova un poeta, inerme, si mostra nuda (perchè è sempre nuda) e lo uccide d' altro amore.
Non le servono armi per farlo, nè braccia, nè corpo fisico. Senza una parola viene la notte a farti l' amore, si nutre del tuo amore, ma ti mostra i tuoi desideri solo per farsi sognare. Canta in suoni e gementi melodie e lascia sempre qualcosa sperando nel ricordo anche solo due piume sul comodino insieme al profumo della gioia.
Se però la ricordi, se ti sembra di rivederla in un' altra, da sveglio, t' accorgi che la sua immagine è un ricordo di altre vite, dove l' hai gia vista, dove forse era te.
E' invincibile, come è il ricordo di lei. Se qualcun' altro l' ha vista sappia che anche lei ha i suoi sogni,
ma non sogna mimose, sogna di essere sognata, sogna qualcuno a cui dare un nome.
Id: 52563 Data: 08/03/2019 21:51:44
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Allora è primavera
Già proposta, ma visto che primavera torna sempre... ripropongo, vestita di nuovo.
Allora è Primavera.
Quando ci prende il vento. e ci porta con sè come aquiloni. Nel cielo. Quando il cielo si fa lago. e il lago si fa specchio. E dentro lo specchio i monti, e le colline, e tu. Quando le onde ti accarezzano e, nascosti tra i monti, fioriscono i desideri. Come boccioli. Come primule.
Quando lei li guarda, i miei desideri più nascosti. Quando anche lei si guarda, in quel lago, vestita dei miei desideri, e si piace.
Quando le onde non son più acqua ma grano al vento. e quando quel vento gira e gira e porta i desideri a sbocciare e fiorire.
Quando anche lei si vede fiorire, colma di quei desideri e sboccia nel suo fiore più intimo e bello.
E si piace.
Allora sì che è Primavera.
foto mia
Id: 52533 Data: 07/03/2019 11:51:24
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E ti mostravi orgogliosa
Ti ho fatto un ritratto seguendo a matita ogni curva visibile e non visibile anche le più tormentose, che metti in mostra orgogliosa.
E poi il viso, riescono sempre male i visi, e i graffi tra i seni, guarda, risplendono.
Di certo anche più di uno e ogni volta è una magia.
Perchè non sei più tu, quella non sarai mai tu, o forse sei proprio tu e non l' ho capito.
Ma sì, sei proprio tu, affacciata al balcone della mia immaginazione, a cucire parole antiche in modo nuovo.
immagine Francine Van Hove
Id: 52518 Data: 05/03/2019 20:44:03
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Piste del sogno
Io ci provo ancora, il giorno. Imbocco il sentiero che s' addentra nel bosco e che seguendo la vecchia ferrovia arriva alla cava da cross, dove l' argilla rossa appesantiva le ruote e le ruote si ribellavano schizzandola ovunque. Il sentiero è cambiato la vecchia ferrovia non si vede più coperta d' erba e terra e gli alberi che mi guardavano e guardano passare sono più alti, così sembro più piccolo, ma li riconosco, e anche loro credo e tra qualche giorno vestiranno a fiori per il prossimo passaggio. Qualcuno è caduto lungo il sentiero e rallenta il passo già lento di suo altri si son fatti belli, di altri restano solo le radici. La cava invece non è cambiata, lì sono cambiato io, l' argilla rossa in questo giorno di sole impolvera solo un poco le scarpe, questa bici non ce la fa la devi accompagnare alle salite e non decolla verso il cielo.
E così la sera. Imbocco il sentiero che s' addentra nei sogni e che seguendo vecchie piste arriva alle stelle, fin dove le stelle correvano e giocavano e io correvo con loro. Anche qui il sentiero è cambiato le vecchie piste non si vedono quasi più coperta di bollette e impegni, e fastidi ma le stelle che mi guardavano e guardano passare sono infinite, così sembro sempre io il più piccolo, e le riconosco, e anche loro credo qualcuna manca altre hanno forme familiari e tra un po' brilleranno più forte per quando tornerò lassù.
Non così la notte. Dentro il sogno nessuna mancanza e i più bei sogni giocano ancora tra le mani.
Ho un sogno. E so dove trovarlo. Così oggi prenderò la mia bicicletta e costeggerò il fiume. O mi addentrerò in un bosco. Forse prenderò una ciclabile, ne uscirò nei pressi di un incantevole borgo storico. O ai bordi di una pericolosa provinciale, che va verso le rive di quel lago tanto caro, ci andrò anche solo per ascoltarne l' onda.
Potrei anche passare dal quel prato, dove c'è la quercia della mia giovinezza, quella che mi faceva l' ombra. C'è un altro posto dove potrei andare.. dove un giorno ho incontrato la mia tigre dai denti a sciabola, e cercare di fargli paura, senza riuscirci.
Lì c'e anche una Madonna che non ti guarda, e sta, semplicemente sta, di spalle al cortile guarda verso gli arbusti proprio gli arbusti dove mi ingarbuglio sempre. Altre volte vorrei trovare posti nuovi. Che in fondo non importa il posto. Perchè dove vedi il tuo io vedo il mio. So dove trovarlo. Anche da questa poltroncina dondolante.
Id: 52404 Data: 26/02/2019 14:07:08
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Ricordi
Quando la penso, un po' più forte del solito ne costruisco il ricordo e lei arriva sempre, come a dire lo so, sono qui, bravo.
Come quando da piccolo desideravo una grattachecca ed ecco che subito si sentiva il suono delle ruote sul pavè, arrivava il carrettino del ghiaccio. Si prendeva un pezzo bello grosso per la ghiacciaia che si poteva anche grattarne un poco da mescolare con zucchero e limone.
Ma questo probabilmente non è vero chissà quante volte non è arrivato quel carrettino lasciando un desiderio.
Perchè i ricordi cambiano e si inventano, e ci si illude siano veri e io sono qui e non sono bravo.
Id: 52402 Data: 26/02/2019 13:45:26
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Metti che
Metti che leggi una poesia, ti sembra di intravedere una donna dentro, e pensi.. ma questa è lei.
Metti che ne leggi un' altra, e ti meravigli di come fa.
Come fa questo scrittore a sapere della terra che hai mangiato. Degli amori che hai avuto. Dei tumulti che hai nel cuore quando guardi un lago Della gioia che hai in petto quando guardi una farfalla, o una rosa. Dello strazio che ti prende al ricordo del bimbo che hai lasciato nel bianco. Della dolcezza che ti si scioglie in cuore per una favola. Per un sogno. Per una cosa lontana e lacerante. Irraggiungibile come le stelle.
Metti che un giorno provi a scriverle tu tutte queste cose. E leggi solo l' ombra di quello che volevi dire. Ma continui a scriverne.
immagine Alvin Booth
Id: 52334 Data: 21/02/2019 15:54:37
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Scendendo il fiume
Ti sei fermato un po'. Un giorno, scendendo lungo il fiume hai trovato un' ansa così bella che ti sei fermato un po'.
L'acqua faceva mulinelli sulla superficie e giocava coi sassi,
limpida e chiara sembrava un' eterna estate
l' erba era verde e la ragazza al bagno si vestiva dei tuoi sguardi.
Eri partito da un piccolo foro, nella roccia, dove l' acqua sgocciola in un vecchio bacile e scolma, scendendo a valle e corre e cade in pozze insieme all' arcobaleno.
Ma quell' ansa era cosi bella che ti sei fermato un po'. Non so la durata era un' eterna estate ma le cascate, più avanti, e le rapide, erano così attraenti che sei sceso seguendo la corrente.
L' ansa è rimasta uguale a quell' eterna estate e la ragazza aspetta uno sguardo.
L' ultimo salto, insieme all' arcobaleno, è a senso unico, troppa l' altezza per tornare indietro, ma evaporeremo un giorno ri-usciremo da quel foro e ripasseremo di lì,
in un' altra eterna estate, sempre uguali cambiando.
Id: 52324 Data: 21/02/2019 09:31:14
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Alibi
Sono quello che ho intorno, non chiamatemi poeta o musico o altro.
Se vado così spesso alle rive di un lago è perchè lì sono l’ aria che increspa la superficie o l’ acqua calma e scura, profonda.
Sono i sentieri che salgono a Brunate col muschio tra i ciottoli, e alla colma non so più che anno è nè quanti ne ho sono il bimbo in eterna fuga, col motorino nero troppo grande.
Sono il bimbo con l’ arco e le frecce, a caccia di ragni, che, attenta!, qui ce ne sono molti. Sono il ragazzo che guarda le nuvole dall’ alto.. con le mani sporche di grasso di catena. Sono un suono di armonica e fili d’erba tra i narcisi. E alla colma c’è ancora mamma che prepara il pic-nic, e sorride, perchè le rubo il plaid per un rifugio sotto il nocciolo Oh, lo so che la sera poi si torna a casa ma io lì lo scrivo, alla colma, con uno strumento tecnologico. Lì lo scrivo, sul grande prato dei narcisi, appena fuori dal bosco. Lì lo scrivo di quel sorriso, e si nota la mancanza, perchè in realtà, alla colma son solo, non c’ è nessuno, solo un pò di vento che bisbiglia tra le foglie del nocciolo che offre ancora riparo dal sole.
Se lo scrivessi a casa, la sera, fingerei quel sorriso, fingerei quella mancanza.
foto mia
Id: 52319 Data: 20/02/2019 20:34:43
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Donna
E' un rifugio il tuo seno, la schiena un pentagramma di note e pause. Sulle tue gambe si regge tutto il tuo essere
Lingua dolce di miele. Fianchi come rive di un fiume sinuoso.
A volte asciutto, e allora sei un letto di pietre e limo, ma basta solo un abbraccio di pioggia, una lacrima che irrighi la terra.
Una che da sola basti e non rifletta il cielo.
Id: 52292 Data: 17/02/2019 21:00:30
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Non ho la parola
La vedi la mattina, appena sveglio, s' alza pianissimo, ogni giorno, in alcuni filtra tra il verde degli alberi e porge un buongiorno in altri si spande e riverbera su un bianco di neve in altri ancora alza goccioline danzanti nelle pozzanghere, e il cielo è tutto grigio. In fondo non importano i colori, quella cosa che si alza ti prende, ti porta a vedere tutti i colori dell' arcobaleno.
Ti tiene un attimo eterno poi è tardi, bisogna andare.
Ma resta una sensazione, come aver visto qualcosa di invisibile che si percepisce bene, un sentiero verso la gioia e l' armonia. O il contrario, l' armonia che sta per venire.. E non ho la parola per dirla. Fotografi ogni secondo della giornata cercando in ogni fotogramma quando viene.
E' come una fame di meraviglia che non sfama mai, Rende miracolosi i giorni. Perchè poi viene, sempre.
Oggi lo so, quel bambino dagli occhi neri e furbissimi quello che non sapeva stare nel banchetto guardava sempre dalla finestra un altrove che non capivo verso dove le rocce slavavano nel buio.
Oggi lo so, all' uscita di scuola non erano le case di Como che vedeva, le sue avevano gli occhi strappati e fantasmi alle finestre, meno una, quella verso cui accellerava il passo.
Oggi lo so, lo chiamavano il figlio della iugoslava, e lei jugoslava non era, quel bambino era tutto ciò che era.
Oggi lo so.
Oggi sono nato ancora a Fiume, In qualche altro mondo, e guardo le case col cuore strappato.
Id: 52208 Data: 11/02/2019 08:10:46
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Segni
Puoi vedere cosa non c'è scritto in questi segni d' inchiostro. Questo è il bello. Puoi vederli diluire e sgocciolare,
neri lungo il foglio, Anche se dicono del sole.
Foto mie (elaborazioni)
Id: 52081 Data: 30/01/2019 13:37:57
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Meraviglia
E' entrata un giorno e il tempo s'è fermato crescono rigogliose da allora le margherite la sento passeggiare quando tutto tace.
Avevo già sognato tutto e l' avevo sognato perchè voleva farsi sognare forse è il sogno la via tra i mondi.
E' entrata un giorno e il tempo s'è fermato la sento passeggiare quando tutto tace.
Avevo già sognato tutto come su un sentiero invisibile verso la meraviglia un sentiero dove non sai se vai verso o se lei sta per venire.
E' entrata un giorno e il tempo s'è fermato La sento passeggiare quando tutto tace.
Id: 52018 Data: 25/01/2019 15:14:05
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Sogni nel vento #GiornoMemoria
Se ve ne parlassi
non credereste mai
ai sogni che nascevano qui
ogni sera
all' apparire della luna
in un quadrato di finestra.
Se ve ne parlassi
non credereste mai che non sono mai morti
hanno oltrepassato la finestra
e ora vivono nel vento.
Senza parlarvene
tutti li ricordano.
Id: 52003 Data: 24/01/2019 13:26:50
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Anima nel vento
La notte, dopo che il giorno s'è spento lentamente nella sera, lei esce da questa stanza, silenziosa. Non serve rincorrerla ti mostra tutto quello che vede.
Eterea e impalbabile come il pensiero, scivola sul vento della notte, vola attraverso boschi e laghi o sopra le luci della città, entrando in altre stanze mentre in questa un' altra presenza vola.
Io la conosco, l' anima mia. Si stacca come fuggendo da questo mondo come se andasse a un furtivo appuntamento, con altre anime in volo. Tornerà al mattino, senza dare spiegazioni, riconsegnandomi a questo mondo.
Ogni giorno, finchè un giorno, stanca, si scorderà di tornare e resteremo là, nel vento.
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Dopo i sogni apro gli occhi al giorno Sole nascente
Id: 51951 Data: 21/01/2019 15:51:01
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Una piccola cosa
E' una cosa piccola, l' anima, credi che che abiti il corpo.
Invece è là fuori, in qualche luogo. Forse nella mente di una ragazza che fece oplà un giorno oplà e un bacio oplà, un bacio, un salto e un girotondo. E tutti giù per terra.
A volte è al bosco, in cerca di una radura, di un' angolo d' azzurro da cui aprire le ali al volo, e salire verso la colma dei narcisi.
Ma quando sta dietro ai vetri dei tuoi occhi osserva il mondo osserva gli alberi curvarsi al vento e il cielo, e le nuvole baciarsi. E' lei che te lo fa notare. Non so come fa ma è da questi occhi che si guarda apparire in angolo di cielo volare radente tra gli alberi e salire veloce ai narcisi.
E' una cosa piccola, l' anima, solitaria e sempre un po' bambina. Non le importa del tempo o di quanti anni hai dietro quei vetri come quegli alberi che si baciano lucidi di pioggia e che non sanno la loro età. Puoi averne tredici o diciannove quaranta o sessantasei.
Si nasconde tra le righe l' anima ma se qualcuno crede di vederla, lì tra le righe, tu dì che non è vero, e non sbaglierai perchè è la verità. Sarà già altrove per un altro giro.
E' una cosa minuscola, l' anima. E'una piccola scintilla d' infinito vagante.
Id: 51926 Data: 19/01/2019 21:01:01
*
E girano le date
E girano le date
come in un carosello
e girano i paesaggi
ma tu, sul tuo cavallo,
tu sei sempre quello.
Metteranno degli specchi
un giorno, tutt' attorno
e sparirà il cavallo
con tutto il carosello.
Avranno la tua faccia
e tu sì,
tu sei sempre quello.
Id: 51905 Data: 18/01/2019 10:26:12
*
Le cose che restano
Io non lo so dove restano le cose che non sono più, o che semplicemente non sono.
So che riempiono spazi fatti d' aria, li riempiono di di vibrazioni, costringono le stelle a seguirne i contorni e imprigionano le nuvole e altre cose dentro quei contorni.
E' così che al bosco ci sono alberi che non sono alberi e a guardarli ti chiedi se la notte lì da soli hanno paura o se aspettano mattina senza timori illuminati delle stelle.
E è così che ci sono cespugli di margherite che danzano al vento su una musica inudibile, come in un giro di valzer. E' così che al lago gli spruzzi non entrano in una figura che brilla al sole. Facile l' alibi dell' illusione, delle mancanze o della fantasia.
Ma poi i monti riflessi nell' acqua disegnano skyline di città mai viste e le macchie tra il verde mostrano il mistero di volti inconosciuti.
Id: 51813 Data: 10/01/2019 21:51:54
*
In cerca di me
Vedi come riappare l' infanzia in certi luoghi? Come ombre ai muri, in esplorazione, e le guardi passando tra loro, come ombra e non ti volti per non vedere chi ti guarda. Prosegui, in esplorazione, cercando a ogni angolo un segno.
Id: 51797 Data: 10/01/2019 01:03:20
*
Una piccola poesia
C'era una piccola poesia, che si rannicchiava sul mio petto cullata dal respiro.
Stava così e dormiva, così lontana coi suoi sogni senza tempo. Nelle orecchie aveva il mio cuore e il respiro era il ritmo del suo sognare la mano sui capelli il vento che la spettinava in sogno.
Oggi è vestita del suo colore preferito, non dirle che è rosa, è pink, non sa che sono qui col suo cuore di due anni in petto e non ci sta, starà un poco a guardare in giro magari addossata alla parete poi sceglierà nuovi giochi e amici. Mamma poi torna sempre.
Id: 51789 Data: 08/01/2019 23:06:11
*
Una strana befana
La bruceranno.
Lo sa. Fosse anche solo perchè è femmina e gira sola e libera la notte, scopamunita e indipendente portando gioia a tutti. Non è neanche più tanto gnocca, fuori dai canoni maschili.
Ma in questa notte magica, si sfinirà donerà tutta se stessa porterà ai bimbi e ai bimbi nel cuore la gioia che meritano e tutti gli animali parleranno male dei loro padroni che non li sentiranno.
Si sfinirà. Quando la bruceranno sarà già morta.
Id: 51759 Data: 05/01/2019 21:22:48
*
Tettebelle
Tettebelle sta dormendo e quando dorme non sa di dormire così Tettebelle non sa che il suo corpo si espande si espande in nuvole bianche e nere si indora e poi brilla al sole e se piove si ricopre di gocce di splendenza. Io che sto a guardare il cielo da sempre pieno di nuvole bianche e nere di schiene e cavalli e sogni soffio, così il vento gli dà vita. Perchè Tettebelle è il sogno che riempie la vita mia.
Id: 51758 Data: 05/01/2019 21:20:47
*
I più begli auguri
Mi svegliava la mattina. Perchè non dovrebbe succedere ancora? Da piccolo chiudevo gli occhi e mi trovavo su una nave pirata, tra onde e tempeste o balene bianche da inseguire. Poi col sonno la nave partiva per le stelle. E la mattina mi svegliava, ed era festa e un bacio, e sotto l' albero appariva ancora magicamente qualcosa. Perchè non dovrebbe succedere ancora? Devo solo chiudere gli occhi e non ascoltare i rumori di questo mondo, Arriveranno magicamente da un mondo a fianco.
Id: 51689 Data: 29/12/2018 20:47:27
*
Davvero non lo so
Io davvero non lo so se Natale sta o non sta nelle luci che in questi giorni riempiono le strade e le case, nelle comete al neon, nell’ allegria delle cene o nelle modelle in perizoma rosso e ponpon che occhieggiano dagli schermi.
Ognuno ha o non ha il suo.
So che c’è in cuore, il mio, come una preghiera, un’ orazione segreta dove taccio, inutilmente, le speranze più oscene.
Id: 51655 Data: 25/12/2018 22:46:25
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Sogno erotico serale
Forse dovrei fare come quel mio amico, quello che suonava la chitarra, come me, si siedeva a bordo palco, le gambe penzoloni chiedeva allegramente a tutte un rapporto orale.. veramente lo chiedeva a tutti. Probabilmente così ne ha avuti più di me anzi questo è sicuro.
Ecco, dovrei fare proprio così, e dirtelo, che voglio guardarti tra le cosce, di una spalancata bellezza e baciarti il sesso, salire attraverso il ventre fino a baciarti i seni mentre i sessi si mescolano e continuare a salire fino a giocarci, tra i seni e poi ancora più su per un bacio a fior di labbra.
Potrei trovare il coraggio in un bicchiere di prosecco ma non credo stia lì dentro, il coraggio e le uniche bollicine che conosco sono quelle dell' aranciata.
Ecco, te l' ho detto (che non riuscirò a dirtelo).
Id: 51654 Data: 25/12/2018 22:41:15
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Non sono più lì
Vi ho mostrato i pendii che salgono ai narcisi, e più su il profumo del sole sullo zafferano alpino. L' albero rifugio al limitare del bosco, i suoni dell' armonica nell' aria leggera. Ma non sono più lì. Il mondo era un pezzetto di cielo dove un falchetto disegnava le sue traiettorie e si gettava a piombo sul lago per il brillio di un dorso, e io ci stavo sotto. Ma non sono più lì. La casa sapeva di legna e di caldo buono, c'erano giardini segreti e farfalle tante e bruchipalla sotto ogni sasso. Ma non sono più lì. Lì non pensavo di scriverne, bastava viverle, il sogno era il risveglio con nelle orecchie un canto e una voce. Ma non sono più lì.
Non so se sia questione d' età o di maturità, ma a me piace anche qui e l' amore adulto, i seni di una donna, i fianchi, gli inguini coperti da mutandine minuscole e i seni enormi, percorrerli col pensiero e con le mani. Adagiarmi al loro calore, tra le lenzuola. Mi piace questo quotidiano amore.
Ma non sono più lì. E un po' mi manco.
Id: 51638 Data: 23/12/2018 13:26:16
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Quando il Natale era Natale
Quando il Natale era Natale il mondo era pieno di luci e il cuore dei bimbi s' incantava. Quando il Natale era Natale si faceva a gara a chi ne vedeva più a chi vedeva le più belle e ancora è così. Quando il Natale era Natale i bimbi scrivevano letterine e il cuore era pieno di speranza. e ancora è così. Quando il Natale era Natale l' attesa era magica per quella notte, e ancora è così. Quando il Natale era Natale quella notte il sonno era un nemico invincibile nessuno ha mai visto il visitatore ma il mattino se ne trovavano le tracce. e ancora è così. Quando il Natale era Natale si cantava scendi dalle stelle in coro e ancora si fa. Quando il Natale era Natale una cometa viaggiava brillando e diffondeva la sua luce. E ancora brilla per chi la guarda e anche per chi non la guarda.
Sarà ancora Natale a breve e, te l' hanno già detto? Babbo Natale non esiste, è roba da bimbi, solo loro ci credono e quando lo diranno anche a loro si nasconderà in un angolino del loro cuore. Ma è lui che spinge mamma e papà a far loro doni. E' lui che li ha portati a loro un tempo e poi si è nascosto in un angolino del loro cuore quando han detto loro che non esiste.
A me piace ancora Natale. Davvero. Piace prepararlo, con cura, piace l'odore dei peperoni arrostiti e della cucina. E poi la sera, tombola e scala quaranta, carte da regalo strappate dappertutto, e confusione tanta. Profumo di panettone, di buono, di gioia. Gli occhi dei bimbi pieni di quella gioia saranno la gioia mia di oggi, un regalo che da bimbo non avrei mai immaginato.
Se pensi che sia solo la festa di una sera, e magari finta, vuol dire che non hai neanche quella.
Id: 51631 Data: 22/12/2018 21:37:57
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Non uscire
Non uscire. Non uscire da qui, è una piccola stanza la stanza della musica.
Da fuori non lo diresti mai, nulla si sente, ma dentro ci sono onde che premono sul petto, dove abiti, in altre stanze, onde spinte da tremila watt.
Come fa un' espansione in sol sulla luce di scarico.
Per un paio d' ore non uscire. Non uscire di qui, anche se è una piccola stanza.
Id: 51628 Data: 22/12/2018 12:50:25
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La gonna di Jenny
Sta per piovere, rotolano bocce oltre le nuvole che si agitano al vento Angeli o demoni ci stanno giocando. Il lampo che le attraversa accende la tua gonna in cielo gialla, di un giallo intenso che gira, e danza, al ritmo delle nuvole. Altri lampi mostrano altre danzanti meraviglie. L' aria è carica di suono. Poi piovi.
Id: 51605 Data: 18/12/2018 23:42:50
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Questo è
Dicono che l’ amore sia questo scorrere veloce del sangue, questo suo riempire le vene e i corpi cavernosi.
Ma non credo che basti.
Allora forse è questo pensarti sempre, questo vederti, in ogni luogo dove non sei, senza cercarti. Oppure questo accostarti il passo di nascosto, questo ostinato portare nelle tasche quello che non sei.
Ma neanche questo credo che basti.
Poi un giorno ho sognato un luogo dove non c’eri davvero, neanche cercando.
Le tasche vuote, la paura forte, non c’ erano ftrade che ripartivano da lì, nessun altro luogo dove andare, in quel luogo senza te non c’era nient’ altro. Neanche gli angeli ad ascoltare o suggerire. Il mondo finiva lì senza di te.
E questo è.
Id: 51591 Data: 17/12/2018 20:45:42
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Letterina-bis
Voglio proprio scrivergli una letterina.
Perchè lui abita la fantasia lo stesso luogo dove abita anche lei da un pò.
Potrei scrivergli di darle un bacio per me e augurarle un buon Natale, vorrei anche che le dica che sto bene, ma lei non ci crederebbe. Potrei scrivergli che ho ancora paura come quando, da bimbo, mi lasciava la mano, e cadevo, ma adesso sorrido quando la penso, ho appreso l' equilibrio.
Ecco, l' ho scritta. Tutto qui. Non scrivo altro. Ma lo penso. Lui ascolta anche i desideri pensati.
Id: 51560 Data: 14/12/2018 13:30:05
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Everywhere
Le anime tornano da dove son venute.
L' aveva sognato l' aveva sentito crescere nel ventre avrebbe avuto due occhi neri e vispi lo vedeva già, tra i giochi di bimbi correre al prato nel sole o lanciare frecce, di legno, al bosco. L' avrebbe accompagnato a scuola e si sarebbe fatto grande si sarebbe sbucciato i ginocchi prima e il cuore poi. L' avrebbe lasciato volare al momento giusto, e già immaginava il distacco.
Ma era un uomo, si toccava il ventre e sapeva che non sarebbe mai successo.
Resta però un' anima, che non torna, resta ovunque, nei prati, nel sole o tra gli alberi al bosco con le ginocchia sbucciate e l' archetto di legno, e gioca e vive per sempre.
Id: 51523 Data: 10/12/2018 13:13:17
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Aria dicembrina
Che strano, l' aria stamattina sa di mattine di dicembre antiche, nel cortile di una caserma a Chiusaforte spaesato e spettinato dal vento di Tarvisio che asciugava la valle. Gli occhi al Fella che scorreva non ancora tranquillo verso casa e faceva sognare un ritorno di sicuro lontano.
La stessa aria che invece là sapeva di mattine di dicembre casalinghe quando si guardava il Cosia sfociare nel lago.
foto mia (foto nuova, stelle vecchie)
Id: 51510 Data: 08/12/2018 17:25:37
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Un caffè
La mattina appena alzato metto gli occhiali,
un paio d' occhiali sempre un po' sporchi
con una lente ingiallita dal fumo.
È ora di un caffè e guardo fuori,
il cielo è grigio oggi
ma un grigio come lo disegnano i bimbi
a strisce e macchie d' azzurro
e gente che ci vola dentro tenendosi per mano.
È l' ora del caffè
guardo al fondo della strada,
all' incrocio da dove spunterà
vestita di pink
e tra un attimo sarà qui.
Ma è l' ora del caffè,
bisogna andare in cucina a prepararlo,
e nell' attesa dare una sciacquata agli occhiali
per vedere meglio fuori
che lei non arriva mai quando lo scrivo in una poesia
Id: 51504 Data: 08/12/2018 09:02:04
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Il sogno è una bolla
Il sogno è una bolla,
una bolla di sapone, e da questa poltroncina si vede bene.
Sei così bella riflessa sulla superfice esterna, è vero che lo sei sempre ma lì ti vesti di nuovi colori e lucentezza.
Questa poltroncina sta proprio sull’ orlo e sull’ orlo sta scritto fin qui e non oltre, oltre è terreno scivoloso di sogno toccarlo potrebbe farla scoppiare.
Solo dopo che gli occhi si son fatti pesanti la puoi penetrare.
E volare via insieme.
foto mia.
Id: 51492 Data: 07/12/2018 08:42:08
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Un piccolo luogo
A un certo punto della provinciale, a destra si vede un santuario, in cima alla collina. Lì devi girare, nella strada che sale alla cima. Ma non è quello il luogo.
Scendendo dall' altro versante c'è un lavatoio.. deserto ora, ma se ti siedi sulle sue panchine in pietra puoi sentire il profumo del sapone, il vociare delle massaie e il ridere dei bimbi che giocano nel prato a fianco. Ma non è quello è il luogo.
Proseguendo la strada si fa sterrata inoltrandosi nel bosco, poi scende verso il fondovalle passando da uno spiazzo, cintato da siepi, con un crocifisso in legno e rosari appesi, ma non cè nessuno. Neanche quello è il luogo.
Da lì in poi la strada si fa più ripida e sconnessa, scende veloce e scura d' ombra, passa da un' antica abbazia, in mezzo al bosco, e c'è un abbeveratoio, dopo un tornante, tenuto colmo dalla sua una fontanella. E' un luogo sperso nel tempo, la provinciale è lontana, non fa più rumore. Ma non è il luogo.
La strada adesso si fa peggiore, scavata dall' acqua che tracima lavando fuori i sassi, ma ancora qualche tornante e si arriva a fondovalle, lì c'è un ponticello che passa sopra a un fiume che scorre calmo, tra filari d' alberi e prati ai lati e fiori e api e l' aria si apre al sole, non è più umida e scura. Non è lì.
Pochi km ancora e si arriva a un' altra provinciale, verso casa.
Casa, ecco,quello è il luogo, da lì puoi tornare all' inizio della poesia e riscriverla, mettendo tutto quello che non hai detto, parlando dei compagni silenziosi che accompagnano il viaggio da lì, magari con una bici argentata, proseguire verso la fine del viaggio.
O inventarne un altro.
Id: 51486 Data: 05/12/2018 23:57:00
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La città dei balocchi
La città brillava quella sera, brillava di stelle e luci e colori. e non erano in cielo, ma su tutti i muri, e qualcuna cadeva a terra.
Lo so, è una fila di proiettori a disegnarle è solo una cosa commerciale, per attirare gente,
possibili acquirenti ai mercatini di Natale.
Ma la città brillava e i muri parlavano e quella era proprio la mia città, la piazza dove saltavo da un lastrone della pavimentazione all' altro attento a non finire sulle fughe. La piazza fin dove a volte arrivava il lago che ci potevi entrare con la biciclettina.
Però neanche da bimbo è mai stata così piena di stelle.
Non c' era il bimbo quella sera, c'ero solo io, con tutti gli anni che ho, con gli occhi pieni di stelle, a rincorrere quelle cadute per saltarci dentro.
Dicono che per ogni stella caduta c'è un desiderio Chissà se da dentro la stella il desiderio vale di più.
Id: 51433 Data: 01/12/2018 20:37:56
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Letterina
Un tempo scrivevo letterine a Babbo Natale, e non ero ridicolo. Ora so che il dono più grande non era il regalo, era la letterina, qualcuno l' avrebbe letta e fatto di tutto per darmi uno stupito sorriso.
Ora che so le scrivo ancora, so dove metterle e lui sa dove leggerle e sarò ridicolo e potete pure ridere. Ma lui sa dove leggerle.
E mi regalerà ancora uno stupito sorriso.
Id: 51359 Data: 24/11/2018 00:30:43
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Sulla statale dei 5 laghi
La statale costeggiava un lago dove non son mai stato sulla sinistra monti, e colline, campanili nel biancazzurro del cielo e tutto il verde pieno di sole.
Poi c'è stato un attimo, un attimo lungo una vita, un' altra vita, c'è stato un attimo in cui non ero io, non ero io a guardare tutta quella bellezza, quei campanili nel biancazzurro sopra al verdesole. Non era un semplice immaginare un altro cuore. Ero in un altro cuore.
Il lago poi è apparso a destra, e una vela bianca che appariva e spariva tra gli alberi si è ripresa l' attenzione.
Mi son fermato per una foto e più avanti in un posteggio dove non son mai stato che sotto c'èra la Dora mai vista che voleva essere rivista e qualcos' altro che dovevo rivedere,
ed era proprio lì.
foto mia
Id: 51353 Data: 22/11/2018 21:14:15
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Quadro
Nel quadro la dominante è il nero. La zingara nel quadro mi accompagnava ai sogni, col suo sorriso e il suo odore di colori a olio secchi. Il rosso parigino, il bianco dei voulant e un poco di verde tra i fiori. Ma non è che sorridesse sempre, quando il buio vinceva sulla luce e restava solo un' ombra sulla parete più di una volta l'ho scoperta piangere, sorpresa da un lampo blu elettrico dei filobus sotto casa.
Forse aveva un dolore forse sentiva il mio.
Ora la parete dove stava si è fatta d' aria così che la mia zingara è ovunque dissolta nella stessa aria, tra cornici di monti nella nebbia che sale dal lago all' imbrunire.
Sa che non la vedrò più nella sua cornice vera.
Ma come allora mi accompagna ai sogni sorridendo, finchè poi il buio vince sulla luce...
Forse ha un dolore forse sente il mio.
Id: 51331 Data: 21/11/2018 00:04:18
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Una via d unione
Forse è davvero nel sogno la via d' unione e quando la vedo passeggiare, e non serve che dorma, quando la vedo passeggiare portandomi dentro mi trovo per gli stessi viali dei giardini tra gli alberi fioriti, cullato dai suoni del lago.
Un uomo le tiene la mano e sognano e lei a un certo punto sorride, e mi guarda passeggiare per gli stessi viali, già grande, portandola dentro in altro modo. E sono proprio io, tra gli alberi fioriti.
Forse è davvero nel sogno l' unione lì quello che era è quello che è era o sarà.
Id: 51283 Data: 15/11/2018 21:46:03
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L’ ora muta
C'è un' ora muta, quando il sole scende oltre i monti. In quell' ora il lago s' indora, e pare calmarsi,
è lì che manca e non è solo nostalgia o tutte quelle balle sull' età che fa lacrimare gli occhi.
È che il tempo senza è sempre di più, è che gli anni sono sempre di più, è che non ricordo la voce, la voce in-canto sulle rive di un sogno.
Per questo sogno spesso sperando di sentirla chiamare il mio nome.
E l' ho sentita stamattina, inconfondibile, forse tardavo a svegliarmi stanco della giornata di ieri e l' ho sentita, strano come possono esserlo i sogni non c' era nessuna parola solo voce che era presenza, corpo, e la mano che m' ha svegliato.
Ma non c' era nessuno intorno, solo un' ombra sul muro. Forse mancava forte.
Id: 51265 Data: 13/11/2018 21:02:13
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Invincibile
Lei passa volando sul tempo, come onda di memoria. Ha i seni alti, glutei sodi, e mostra un impudico inguine.
Splendida da ammirare.
Se trova un poeta, inerme,
si mostra nuda
(ma è sempre nuda)
e lo uccide d' altro amore.
Non le servono armi, nè braccia nè corpo fisico.
Senza una parola viene la notte a farti l' amore, si nutre di quell' amore e ti mostra i tuoi desideri solo per farsi sognare. Canta in suoni e gementi melodie, e lascia sempre qualcosa sperando nel ricordo anche solo due piume sul comodino insieme al profumo della gioia.
E se la ricordi, se la rivedi da sveglio, t' accorgi che la sua immagine è un ricordo, di altre vite dove l' hai gia vista,
o dove è stata te.
Invincibile, così è il ricordo di lei. Se qualcun' altro l' ha vista sappia che anche lei sogna, sogna di essere sognata, sogna qualcuno a cui dare un nome che le dia un nome.
Disegno Roberto Ferri
Id: 51237 Data: 12/11/2018 01:23:12
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Sogni
Vedi com'è l' amore?
Ancora mi riempie le tasche di sogni, e io li porto in giro, li mostro al bosco, come stendardi, li infilo in qualche foro di un albero amico.
Ma forse lì poi muoiono.
Allora li porto al lago a rimbalzare sulla superfice li faccio volare come aquiloni, senza filo, alcuni oltrepassano i monti fino ai fiori di luna, oltre i narcisi, qualcuno torna.
Torna in un ragazzo che viene sotto il palco e mi dice che ha registrato l' assolo così a casa se lo studia per farlo uguale.
Altri proseguono fino alle mie amiche stelle tra i cristalli colorati e non so se torneranno.
O forse, se torneranno, saranno come quelli ai fior di luna. Saranno sogni di bambino.
Id: 51197 Data: 08/11/2018 20:59:13
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Memorie di un bimbo
Le mura erano di vetro Ricordi? Appena fuori dalle mura, dove inizia la strada che sale a Brunate. Le mura erano di vetro e fuori tutte le tonalità del verde i canti dei grilli e degli uccellini. Lì non si sentiva la mancanza delle aule normali grigie e immerse nei rumori della città. Da quei banchi si poteva andare oltre ricordi?
E noi eravamo sempre oltre, a rotolarci nell' erba o salire per i sentieri che entravano al bosco. E' li che ti vedo ancora chinarti a raccogliere una ghianda, per le operazioni di matematica, o una foglia di platano, per un collage, o ancora le margheritine da infilare in un bicchiere con un poco di inchiostro blu per studiarne il sistema linfatico.
Non ci incontreremo più Anche se saremo sempre insieme.
La visuale è di più di un chilometro a destra e molti di più a sinistra, davanti appena una ventina di metri.
L' animo è impaziente, sofferente ai tempi morti, ti inchini e passi sotto per attraversare quei pochi metri.
Dall' altra parte una ragazza, gonna ampia stesso animo impaziente e sofferente.
Si inchina, sorride mostrando quel che sa di mostrare e passa sotto per attraversare.
Al centro all' incrocio dei corpi un sorriso senza muscoli.
Solo una vibrazione d' animo, uguali.
Non voltarti, si volterebbe anche lei. E potrebbe arrivare il treno.
Non voltarti. Aspetta di essere oltre le sbarre. Quando voltandosi si vedrà solo il treno in corsa,
e dietro, non vista, lei che lo guarda passare.
Id: 51148 Data: 04/11/2018 23:15:31
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Rifugio
C' è una una panca tra gli alberi sotto i cespugli di roselline selvatiche. Un rifugio, a volte serve un rifugio segreto e buio dove star solo. Lì qualcuno ci vede, e poi da lì si vede la strada per le stelle.
(elaborazione di foto mia)
Id: 51147 Data: 04/11/2018 23:13:12
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Novembre
C'è profumo di torta in cucina di mele buone.
Mamma non c'è in cucina.
Forse la finestra è aperta e viene dalle case vicine ma è presto in questo primo di Novembre grigio e umido è buio e non ho ancora alzato le tapparelle la finestra certo è chiusa e mamma non c'è in cucina.
Forse allora viene da un novembre antico quando i Novembri erano rosa e non ricordo se era più buono il profumo di torta o della sua gonna.
Starò qui ancora un pò in questa magia di penombra che confonde le cose e puoi guardare quello che non c'è e mamma non c'è in cucina.
Dal rumore fuori piove e dovrò alzarle le tapparelle anche se mamma non c'è in cucina e guardare giù, e scendere a guardare gli iniettori che non schizzano e l' auto non funziona e mi sporcherò le mani di nero e grasso e sapranno di benzina e niente, non sapevo a chi dirlo che mamma non c'è in cucina.
Id: 51106 Data: 01/11/2018 09:49:13
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Il vecchio fico
E' un vecchio fico selvatico sulle sponde del villoresi nessuno ne raccoglie i frutti troppo asciutti e troppo poco dolci ormai. Così i rami son tanto carichi da arrivare a pelo d' acqua, sembra stanco, tanto stanco da non riuscire ad alzare le braccia al cielo. Tutti lo vedono passando, qualcuno nota anche le paperelle sotto le fronde che si cibano dei suoi frutti.
Pochi si accorgono che sorride offrendo i frutti. Nessuno sente il Villoresi scorrere cantando per lui.
Id: 51089 Data: 30/10/2018 22:35:17
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Come fa il vento (riproposta musicata)
C'è l' uscita là in fondo, dove svolta la valle, là, dove spunta l' airone spaventato dal suono. La imboccherò un giorno la prenderò come fa il vento. C'è un' uscita tra le nebbie alzate dal sole, per questo qui è pieno di posti luminosi da scoprire l' acqua già attraversa la luce so dov' è, e la prenderò. Partirò per arrivare. Sarò in salvo. Nella sorgente.
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Ultimo (capo) lavoro di Augusto Madaschi,
musicista compositore cantante strumentista poliedrico.
(testo mio)
Id: 51088 Data: 30/10/2018 22:14:14
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Sognando i luoghi di domani
Devo trovare un modo,
un modo per arrivare a un luogo dove la neve non è fredda
e il sole non scalda.
Un luogo dove le intemperie e il vento non fanno male agli alberi,
e gli alberi hanno la corteccia leggera, come pelle,
Lì la luce la fa trasparente
e dentro si vedono i sogni di tutti, e loro ne prendono la forma.
Devo trovare un modo per arrivarci passando attraverso il bosco
dove già si vede la via.
Devo trovare il modo per arrivarci dopo che lei l' ha raggiunto.
Non prima per non farla penare,
non troppo dopo per non farla aspettare.
Id: 51005 Data: 23/10/2018 21:27:19
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Viandando per arcobaleni e laghi brillanti
C'è una strada, nuova, che taglia i paesi a lago passando alta sui monti. E poi ci sono io, che ho sempre fatto quello che non va fatto, irrimediabilmente, in modo irreversibile.
Così ho lasciato la strada nuova per la vecchia, quella che costeggia il lago per poi salire alle cascate degli arcobaleni.
Tanto per lasciare che gli occhi si allaghino d' acqua tanto per vedere le case sciogliersi nel lago tra le foschie tanto per cercarmi ancora su quella strada sempre dopo la curva e sempre dopo ogni curva un passo troppo avanti.
Intanto il lago brilla sotto il sole,
intanto cerchi un verso per descriverne la bellezza o quello che è, quello che forse per altri non è.
Poi pensi che forse tutta questa poesia ti fotte con questo stare a farsi pensare sempre, che basterebbe sedersi e farsi come le cose. Farsi come quell' albero sulla riva e come lui affondare le radici nell' acqua e accarezzarla coi rami.
Dire al lago e a tutte le cose intorno che sono loro la poesia, poi puoi andare a vedere i colori dell' arcobaleno.
Id: 50941 Data: 19/10/2018 14:24:59
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Era solo un sogno?
Ho fatto un sogno, credo.
Credo perchè ora non so più se stavo dormendo. Lei era qui, la vedevo bene nella stanza buia fatta di minuscoli pixel illuminati dalla luce lunare che filtrava tra le tende, ma forse era un lampione. Bella come sempre ma pareva lamentarsi, e risuonava nell' aria un rimprovero. Sarà che le ho appena portato un vaso di ciclamini quelli grossi, di serra, colorati, di un bel finto color rosso pomodoro.
Pareva lamentarsi, portami i nostri, pareva dicesse, quelli di un violetto tenue, portameli nei cesti di rami che mi costruivi da fanciullo, con la terra coperta di muschio quelli che sai dove crescono.
Ma io dicevo non posso, ho ancora cascate da vedere, coi vestiti umidi d' acqua sospesa, e devo vederegli arcobaleni che quell' acqua crea. Devo vedere il lago brillare al sole e deformare il profilo dei monti. Devo suonare tra un pò sai, a fine mese. Devo sentire ancora le vibrazioni attraversarmi il petto e il cuore battere a tempo, in gola.
E poi tra un pò là dove crescono i nostri ciclamini farà neve tra gli alberi, devo andare a sentirla sciogliersi tra le mani, e pungere le dita, sentire l' aria fredda sulla faccia e vedere le corteccie delle betulle sfogliarsi. Devo far vedere tutto questo ai nipotini. Ma non manca molto, ci andremo insieme poi ai ciclamini vedrai, e anche più su, oltre la colma, fino ai narcisi, ci sarà un' armonica che suona.
Pareva calmarsi al pensiero dei nipotini, io invece ora so che le manco.
Id: 50921 Data: 18/10/2018 09:31:56
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Preghiera a Vento
Al sentiero del bosco oggi il solito merlo. Il solito merlo e i soliti fiori dei mille pensieri. Il solito merlo stava alla toilette delle pozzanghere. I fiori stavano tutti a lato del sentiero. Ho accelerato l' andatura, ma al merlo non è importato molto e l'aria smossa non bastava a far volare i pensieri. Così che venga pure Vento, con tutta la sua turbolenza, li saprà raccogliere, li porterà con sè fino a dove va a riposarsi, dopo aver bisbigliato un po' tra le foglie dell' albero che sa il mio nome e conosce le mie poesie.
"perchè al mio bosco ci sono alberi che non sono alberi, e in questa stagione hanno tutti i vestiti sparsi a terra"
Id: 50916 Data: 17/10/2018 16:25:00
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Poesia invisibile
Un giorno andrò al bosco, ancora non so se sarà d' estate o inverno se sarà giorno o notte. Ma un giorno andrò al bosco, quello solito, di alberi capovolti e tronchi gravidi di muschio, quello col lago in mezzo e te tra le margherite. Proprio quello meta di tanto vagabondare.
Ecco, un giorno andrò a quel bosco e niente sembrerà uguale svolterò sì al solito sentiero seguendo i canti dei pettirossi ma stavolta tu apparirai, al sentiero, vestita d' amore, e mi vedrai arrivare, e ci vedranno arrivare, all' ultima curva, oh se ci vedranno, non avremo paura saremo uno attorno all' altro, finchè si alzerà la nebbia. Poi saremo poesia invisibile, che qualcuno scriverà a rovescio. Ripensandoci.
foto mia , più photoshop.
Id: 50889 Data: 13/10/2018 22:32:27
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In cielo
Dovrei scrivere di te,
della bellezza che m' incanta.
Ma cosa vuoi che scriva,
se nemmeno il corpo è più il tuo, e l' ho inventato,
forse solo un segno nel cielo è vero, un La.
Poi tutto è cresciuto, come in una jam session.
È rimasta però una goccia di splendore sotto l' occhio.
Ecco, è questo: Tutta quell' acqua davanti è sempre la stessa e mai la stessa, i muri sì, le case, le strade per arrivarci, quelle cambiano, invecchiano o ne nascono di nuove. L' acqua no, e così tu, anche se non sembra agli occhi. Un mattino ti alzi e l' acqua gira in mulinelli leggeri sui gradini che scendono al lago, un' altro l' acqua sbatte le barche legate al molo, violenta.
E così tu.
C' era una volta un lago, questo si racconta ai bimbi, un lago senza fondo, che in fondo un fondo non serve, tutto è lì alla superfice, ti ci puoi specchiare, il cielo ci si può specchiare, e gli alberi e le case della riva. Se è un giorno di sole con la Breva può arrivare aria di pioggia, all' orizzonte, dove il lago svolta, puoi già vederne le nuvole nere a cappello dei monti. Se è un giorno di pioggia, all' orizzonte puoi vedere il sole splendere tra il fumo della nebbia.
E così tu. Mutevole sempre uguale, mentre tutto attorno cambia.
Certe mattine d' autunno l' aria profuma di neve, come fossi sul greto sassoso di un torrente che scende dal passo alpino. E' presto per la neve, forse farà pioggia ma intanto l' aria è piena di profumate promesse.
Di sicuro farà neve, c'è promessa nell' aria coprirà le pietre del greto lasciando solo una striscia d' acqua, al centro.
Di sicuro farà neve, La puoi già sognare sai? bianca e silenziosa così fredda che neanche il sole da sopra le cime degli alberi riesce a scaldarla.
Dal greto di quel torrente c'è bianco dappertutto il vento soffia via la neve dagli alberi e la trasforma in tanti spilli. I pini bianchi e carichi si confondono col vento e la marcia si fa dura. Dalle finestre della caserma, la tana dei lupi, è uno spettacolo magnifico ma dai pini non si vede l' uscita, intanto i pensieri fioriscono sotto la neve sai? certo verranno a prenderci e domattina anche lei verrà a trovarmi con le sue scarpine da cittadina si prenderà un raffreddore.
La puoi già sognare sai? l' altoparlante farà il mio nome e l' aria attorno si riempirà del suo profumo, c'è già promessa nell' aria.
Guardo fuori la neve, Nel vaso un ciclamino, il suo. E questo è solo un sogno, l' aria è ancora piena di sogni dove i merli zampettano nella neve.
Al risveglio poi il prossimo incanto scioglierà la neve.
Id: 50796 Data: 06/10/2018 17:11:24
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Gocce di presente immaginato
Ogni tanto capita che di giorno sparisco. Non solo quando mi confondo in un paesaggio o in una poesia, non parliamo poi delle canzoni.
Capita quando piccole gocce di presente immaginato si fanno vere, capita quando pare di vederla davvero svegliarsi la mattina, arruffata, e prepararsi per la giornata, o la sera prepararsi per il sonno.
Capita quando un' immagine o un pensiero, una musica le risvegliano, queste gocce, portandole qui, vere, e feroci, ad alzare un desiderio, un sogno. Capita che poi scivolino a far parte dei ricordi, come fossero ricordi ancora da venire.
Anche il nipotino se n'è accorto, dice che ogni tanto sto a parlare con gli angeli, non sa che non sono proprio angeli, Non sa che le ho tutte in tasca, quelle gocce, così che il viaggio si fa sempre più pesante mentre dovrei invece pensare a renderlo più leggero che le forze potrebbero calare presto.
Forse aveva ragione zia, che mi chiamava bravo signore che mi chiedeva il nome ogni volta che mi sposerebbe se non fosse fidanzata che non ricorda con chi, e passava leggera tra i giorni. Ma poi viene sera, e il silenzio, ricominciano a piovere piccole gocce di presente immaginato che si fanno vere, scivolano in tasca a farle ancora più pesanti.
Ma le tasche reggeranno e reggerà l’ ultimo ponte dicono che se hai amato tanto ci si può passare in due. In una sola goccia immaginata. (e poi che ci farei qui da solo?)
ps (non è vero che sono le gocce a fare il viaggio più pesante, loro lo fanno più leggero, e colorato, di riflessi di sole e d' azzurro, misto al bianconuvola)
Id: 50753 Data: 02/10/2018 18:35:13
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Paradisi
Il paradiso, se c'è, non è un posto privo di ogni dolore,
è un posto prima di ogni dolore.
E può essere che ne veniamo risputati fuori,
se qualcuno ci desidera forte.
Id: 50706 Data: 28/09/2018 11:37:10
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Succede così
Succede così, non devi neanche star lì a pensarci. Succede mentre guardi un film, per esempio, Ti accorgi che gli ultimi dieci minuti li hai persi perchè t' è passato in mente un ragazzo in volo sopra la vecchia cava d' argilla rossa. E tu sotto, che non t' aspettavi che finita la salita la moto continuasse verso il cielo. E l' anteriore punta pericolosamente a terra, così accelleri, la ruota gira, gira veloce nell' aria, l' anteriore risale e l' atterraggio è perfetto.
Ma non è più la vecchia cava, atterri sulla colma della Presolana, al passo, vicino alla casa degli orsetti. E io scelgo i rametti, che quello è roba da uomini, pardon, da bimbi e tu addentrata nel bosco scegli il muschio più bello e pieno. Servirà a tener calda la terra, nei vasi di legnetti, e le cipolle dei fiori che hai scelto.
Succede così. A quest' età succede così. Non devi neanche star lì a pensarci.
Id: 50627 Data: 19/09/2018 14:15:30
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Una vecchia amica mia
C'è sempre qualcosa che ci tiene vivi,
un ricordo, un sogno, un amore, una stella che non cade,
una vecchia zingara che torna a trovarti.
E' un po' che non passava di qua
un tempo guardavamo l' olona scorrere sotto le finestre di zia Mary
e le si illuminava il viso con i lampi della filovia.
Mi guardava muta e consolava i miei tredici anni,
scopriva tutte le mie bugie,
ci facevamo compagnia,
poi mi accompagnava ai sogni.
Deve avermi visto piangere Mary
così è passata per la mente
col suo sorriso più bello
per portare anche a me un sorriso.
Ma se la guardi bene anche lei,
orfana ora, e per sempre giovane nella sua cornice,
piange per Mary.
Id: 50585 Data: 16/09/2018 21:05:55
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Piccola luce
Forse non sta in un bel corpo l' amore
in seni alti e dritti o glutei sodi.
Forse sta nelle crepe dei muri, o della pelle o dell' anima.
Forse sta nel prendersi cura di un piccola Merlo
o di chi s' è fatto minuscolo.
Forse sta nel vestire un bimbo, l' amore.
Prepararlo per l' asilo
mentre l'altra, sul seggiolone, protesta per la colazione.
Sta nel volerlo fare. Non nel doverlo fare.
Ma dove lo vedi più forte è tra le macerie polverose
o buttato nel fango.
Tra viali insanguinati,ponti crollati e piazze ferite.
È una piccola luce contagiosa che cresce
e che non puoi fermare nè spegnere.
Se si spegnesse non saresti nemmeno lì ad accorgertene.
Non ci sarebbe niente lì ad accorgersene.
Nè polvere nè fango
Nè ferite insanguinate
nè piccole luci.
Sarebbe già finito tutto da tempo.
Id: 50581 Data: 16/09/2018 20:45:22
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Silenzio
La stanza è piena di silenzio,
si sente forte, anche a tv accesa,
tanto da non riuscire a seguire il film d' azione.
A occhi aperti non si vedono più Merli volare
nè gli alberi tra le cui braccia andavano a riposarsi.
Il sottobosco s'è fatto d'un unico grigio colore
come il muschio che ricopre i ceppi.
Sembrano svanire anche le figure al bosco, svanire nel lago ghiacciato antistante.
Eppure qui ci sono tutti i loro sogni,
anche se non si vedono a occhi aperti.
E non so più da quanto tempo vagano qui, perchè non ricordo le date,
ma non è il tempo che importa
la stanza è piena adesso.
Adesso che è vuota.
Id: 50580 Data: 16/09/2018 20:30:28
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Pensando a te
Erano tutte lì, le parole. Ascoltavo "e penso a te", i suoni potenti costringevano il cuore in un angolino del petto, la chitarra graffiava l' aria riempita dalla sezione fiati e dalla luci. E pensavo a te, e sì, si tu lo sai.
Le parole erano tutte lì e tornavano in mente insieme a qualcosa che non scordo.
Era una cover band di Battisti, di grande impatto sonoro, ma capire tu non puoi se non eri lì e se non hai mai visto un airone alzarsi in volo lungo il fiume. Era un canto libero, e s' innalzava altissimo, mentre tornava in mente dolce come mai, come non è lei.
S'innalzava in cieli immensi, fiumi azzurri e praterie, e a terra un' attrice di ieri, di un cinema di periferia e lei sola sa se è vero o no che credo in lei.
Le parole erano tutte lì, al di là del limite degli occhi e si offrivano nude, limpide e purissime in un quadro immacolato. In due mondi, perchè così si chiama quella cover band.
Le parole erano tutte lì.. come fai a trovarne di migliori?
Id: 50534 Data: 12/09/2018 21:39:25
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Sulle rive del naviglio
Viene da Panperduto,
scorre veloce, come sempre,
scorre tra rive verdi e immerso nei fiori.
È una bella giornata di sole.
Lei è lì vicino
anche lei immersa tra i fiori
un rosario le preme il petto
e ai piedi una rosa
rosa
e la pelle di un altro colore.
È una bella giornata di sole,
solo un makita a rompere il silenzio.
Id: 50347 Data: 31/08/2018 18:28:05
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Mary
E' andata all' incontro. Gli hanno messo l' abito più bello, quello che non sa di avere, e lo bruceranno.
Per un po' non ci si crederà, la si cercherà tra gli alberi in riva al lago poi resterà qualcosa che non muore.
Mai.
Id: 50315 Data: 29/08/2018 09:09:10
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Imprinting
Ecco cos'è tutto quello sfumare delle rive nella nebbia, e la pioggia che saltella nei circolini che fa sulla superficie del lago. Mentre vedi già il sole brillare sulle mille ondine della breva. Un' imprinting. E non puoi cambiare. Sempre in attesa del sole.
"passerà questa pioggia sottile come passa il dolore" (De Andrè)
Id: 50308 Data: 28/08/2018 16:34:18
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Una ragazza
Lei da giovane era una ragazza,
tò, guarda, direte
e basterebbe aggiungere bella, o brutta,
o al limite insignificante,
per dare maggior senso.
Come se dovesse per forza esserlo.
Lei era una ragazza
e non so se per l' inclemenza del tempo
o le angherie della vita
o le gioie,
o qualcosa che porto dentro anch' io, se n' è scordata.
Non della ragazza, di essere diventata adulta.
Così, nel suo camice bianco lindo di lavanderia
diceva a tutti che li avrebbe sposati..
se non fossi già sposata, aggiungeva,
ma non ricordava con chi..
come avesse scordato i figli mai avuti.
L' altra la lascerebbe fare se solo tornasse indietro.
Ma uno sposo, o sposa, che l' attende c'è,
lei però non lo sa e l' ha già disatteso due notti.
L' aria era calda, in una delle tante sere d' estate, la preparazione la solita, il pomeriggio speso a far collegamenti, sound chek e prove sotto il sole, la cena e un po' di riposo aspettando l' inizio della festa.
Era proprio una bella piazza, la scalinata che scendeva dalla chiesa sembrava fatta apposta per riempirsi di gente, lei è apparsa all' improvviso, sola, non ho visto da dove sia venuta roteava nell' aria calda d' estate, piena di suoni danzava nel suo vestitino leggero che poco nascondeva delle forme sinuose in movimento.
L' aria era calda, e l' aria ero io o almeno le note sospese nell' aria su cui danzava. Non erano le procaci forme o il bianco del vestitino che la facevano spiccare tra tante.
Lei era la famosa signorina fantasia e la rossa chitarra che stavo accarezzando la faceva danzare. Poco importa del vestito, poteva essere bianco, o rosso azzurro, o verde, che verde non te l' ho mai visto.
Io la facevo danzare.
Alla fine della sera e dei suoni, smontato il palco è sparita la folla,
lei era sempre lì, roteava alla luce dei lampioni. danzando su una musica immaginaria. Gioiosa.
Non è stato un sogno.
E' ancora qui col suo vestitino, e danza, ma questo è un sogno.
Id: 50266 Data: 25/08/2018 13:37:09
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E passata di qua
E' passata di qua non siatene gelosi. E' passata di qua e si è fatta vedere bene, era la speranza esaudita. E' passata di qua e ha proseguito la sua corsa, perchè ognuno ne merita un po'.
Che importa se passando è sfuggita. E' passata di qua ed è stata un dono. Quello rimane non è un ricordo è qui e ci sarà sempre.
Foto mia, Sacro Monte Varese
Id: 50250 Data: 23/08/2018 15:25:38
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Al borgo della luce
Il borgo era pieno di luce, sulle case la luce disegnava figure tra arabeschi e scritte. Non è magia, è una fila di proiettori, a bordo lago, che la spara sulle case. Ma incanta lo stesso, la bellezza incanta sempre.
Oltre i proiettori il lago era nero, e così il cielo sopra il lago era la notte delle stelle. Cinque facevano da corona al lago, in cerchio, e una al centro, non la più bella, erano tutte belle.
Era la notte delle stelle ma nessuna è caduta, così brillernno ancora, almeno un altro anno e poi un altro e un altro ancora.
Cinque facevano da corona al lago e una al centro, che non era la più bella. La più bella è caduta anni fa, tanti, non ricordo quanti, troppi.
In foto "Lo sguardo del viaggiatore", Giorgio Oprandi.
Id: 50202 Data: 19/08/2018 21:37:39
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Scordata
L' aveva scordato
quanto erano belli i giorni,
lei ormai lo faceva spesso.
Scordare.
Scordata, come uno strumento
in un' orchestra di gigli rossi
al vento
non tiene il passo alla melodia.
Ma ne tiene uno in petto,
stretto al seno.
E' solo che l' aveva scordato.
(e la porterà via, ben accordata)
Id: 50185 Data: 18/08/2018 15:23:47
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Ricordi mai visti
Si alzò al cielo, arcuato. Tra le labbra un tunnel di buio. Caldo e leggero.
(ti si vede l' anima)
Nessuna luce sul fondo solo desiderio di percorrenza.
(a volte chiudo gli occhi, e lo spazio si abita di ricordi mai visti)
Id: 50175 Data: 17/08/2018 15:15:32
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Brillii
Nuda, oltre i vetri chiusi.
Non il vento le accarezza i seni nè il sesso nascosto nel nero. Il viso in ombra, le mani al nero.
Ha un abito bianco da indossare che steso al sole attende
e bianche lenzuola vuote, sulle mammelle spavalde antiche e solitarie battaglie.
Intanto, di là dell' angolo, il lago brilla. L' aria sa di una eterna estate.
Id: 50159 Data: 16/08/2018 14:26:57
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I ciclamini
Questo fa il tempo, può stare tutto in un attimo in cui scopri i ciclamini.
E domani è domenica, pensi, il caporale chiuderà un occhio al contrappello, si può prendere la vecchia seicento fuggire da Chiusaforte, dalla tana dei lupi, per venire qui. Non a casa ma qui, qui dove sei tu, dove sei tu e i nostri ciclamini.
E non sai come fa a starci tutto quel tempo ma sai che devi ripartire o l' attimo potrebbe farsi di un rosa eterno.
Proseguendo la strada sale, sale seguendo l' acqua che scende fin qui, sale attraverso l' umido e le nuvole sale nell' aria colorata di verde verso il passo. Tu con noi.
Poi, nel punto più vicino al cielo il cielo ha pianto.
Id: 50133 Data: 14/08/2018 11:18:42
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Cerchio (riproposta)
(un vecchio testo, senza modifiche)
Ho cercato colori, trasportati dai suoni nell' aria ma mi son ferito le dita raschiando i confini.
Mura da abbattere da ridurre in rovina perchè escano le note fino al cielo e brillino, e danzino, e si colorino minuscole gocce al sole.
Formeranno un arcobaleno e tornerà a terra al centro.
Per continuare a riempirlo di suoni e colore ma senza chiudere ferite da dove potrà uscire di nuovo per un canto che si rialzi al cielo a brillare, a danzare
e che ritorni al cuore...
Id: 50131 Data: 13/08/2018 23:39:05
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Desidera
Desidera. De-Sidera. E' forse questo il senso? Una sola volta. Cadrà una sola volta quella stella. Una lontananza astrale. Eppure qui si cade e ci si rialza. Sempre. Eppure ne ho raccolte così tante, di quelle briciole, di quella polvere di stelle arrivata fin qui. Ne ho così tanta nelle tasche che si son fatte leggere e mi rialzerò anche stavolta.
Domani sarò al lago, lì sono le stelle che esprimono i desideri raccoglierò quella che desidera essere presa. E si rialzerà con me.
Non viaggerà più un anno luce all' anno così da sembrare sempre uguale. Invecchierà con me, brillerà fino a spegnersi nelle mie tasche.
Id: 50080 Data: 10/08/2018 10:40:30
*
Non è nulla
Questa stanza al buio non ha gli angoli che avrebbe in pieno sole,
ma nell' angolo più a nord di dove sto,
calcolato sulla memoria delle forme,
non c'è nulla, o almeno non si vede,
un invisibile e indicibile nulla.
Ha la forma del buio,
e non ricordo chi diceva che nulla non è nulla
perchè se fosse nulla non sarebbe nulla.
Nulla non è nulla, nulla è nulla.
Ha la forma del buio,
fatto d'erba e alcool.
Ma non fa nulla.
Dormi.
Id: 50067 Data: 09/08/2018 01:55:12
*
T’ ho visto
Devi chiamarlo forte
a voce alta,
strapparlo alla realtà
e dipingerlo ogni volta di nuovo
con la tavolozza dei desideri.
Poi abbandonarcisi dentro.
Allora spunta, dal mio taschino,
si fa largo tra i plettri colorati
le corde e altre cose da non dimenticare.
Come a dire, T'ho visto!
O come diceva mamma,
Te set un pursciel..
Id: 49972 Data: 03/08/2018 16:42:52
*
Eravamo alla stazione
Eravamo alla stazione, mamma e dovevamo andare al lago, avevamo le giornate già negli occhi sotto il sole, sulla spiaggia.
Svanì tutto in un momento, come te, svanita, dicono, in polvere nel vento o forse hai solo preso un altro treno.
Sono ancora qui alla stazione, mamma ferma nel tempo, manda una carezza col vento, e una canzone.
Id: 49963 Data: 02/08/2018 16:02:27
*
Ultimo sogno
E' qui con me sempre, non so se abita il cuore o la mente ma gira nudo per casa, gli puoi contare le vertebre.
Forse è uno specchio distorto di quello che è ma qui non ha maschere.
Lo nutro,
e ne mangio ogni notte
in abbondanza,
più di quello che gli do, eppure cresce, non lascia spazio ad altro, occupa tutto lo spazio tanto che non può più uscire e mostrarsi.
Nè io posso più mostrartelo.
scultura Leon Richman
Id: 49944 Data: 01/08/2018 15:30:34
*
Lamentazione
Non posso, non posso ancora farmi d' aria e d' energia, tornare tra le stelle o chissà dove a farmi d' acqua o terra.
Lì stanno le cose non vissute I molti luoghi non visti Le donne mai avute e farle attendere è sopportabile.
Qui si vede il cielo. Qui splende il sole. Qui ho piantato semi, che hanno dato frutti, e a loro volta altri semi.
E Devo vederne i frutti.
Poi, quando si alzerà la nebbia a nascondere il sole sarò poesia invisibile e qualcuno mi scriverà al rovescio.
Id: 49924 Data: 30/07/2018 22:24:51
*
Piccolo sogno
E' un attimo.
Si stacca dalle mani e vola, in campo azzurro, un piccolo sogno.
Ride piena di gioia, sa che la riprendi, non la fai cadere.
Id: 49899 Data: 29/07/2018 10:58:08
*
Pensiero
Il pensiero,
questo è il guaio.
Il pensiero veloce.
Segue idee lontane nel tempo,
ricama arabeschi su pentatoniche minori
che le dita stanche non seguono.
È così che qualche nota salta,
tu le senti, ma manca al rewind.
Nessuno se ne accorge se non conosce l' idea.
Così il tuo corpo,
danza sulle stesse pentatoniche,
seguendo lo stesso pensiero
io lo vedo,
ma al rewind solo inmagini statiche
e fotogrammi mancanti,
forme fuse nel bronzo e ferme nel tempo.
La modella non c'è più
e nessuno se ne accorge.
Id: 49844 Data: 24/07/2018 11:20:09
*
Ogni tre salti
Fai tre salti
fai una giravolta,
altri tre salti
poi giù sul divano.
Non scordare come si fa a ridere di gioia.
Fai tre salti
fa una piroetta
altri tre salti
poi alza le gambe.
Id: 49766 Data: 18/07/2018 15:19:11
*
Dipendenza
Due casse iniettano 700 watt a destra e settecento a sinistra, direttamente nell' aria. Quattro spie riferiscono tutto quello che dicono così l' aria attorno è piena di suono, denso, che ci puoi nuotare. E di quell' aria non puoi più farne a meno.
Id: 49758 Data: 18/07/2018 00:36:19
*
L’ altra riva
Quando babbo guardava le luci all' altra sponda aveva la mia età, non misurabile in anni. Quando io guardo l' altra riva seguo il contorno nero dei monti, come lui, e ho la stessa sua età, non misurabile in anni, i monti al lago la sera si scuriscono di luce inversa e l' acqua prende lo stesso colore del cielo. La nipotina intanto guarda oltre la cima dei monti e abbiamo la stessa sua età non misurabile in anni.
Guarda uno spicchio di luna ancora giallo di sole che ha la nostra stessa età non misurabile in anni.
Id: 49757 Data: 18/07/2018 00:19:00
*
In forma d’ anima
Poi un giorno guardi il cielo
e è pieno di pecorelle e altre forme sopra l' azzurro,
diciamo a Luglio
ma solo perchè siamo a Luglio.
Non ricordo il mese di lei.
E' il solito cielo mutevole in forme e colori.
Eppure c'è qualcosa oltre tutto quell' azzurro
qualcosa dove i mesi non contano
e non è più così importante il mese di lei.
Così anche lei.
Era tutta rivestita di carne
che si vedessero bene le forme
allo specchio
così per come le vedi.
Era tutta rivestita di carne
che non si vedesse la forma,
e così non la puoi descrivere, o disegnare,
eppure l' hai lì, sulla punta della lingua.
Ma non ricordi il mese di lei.
Id: 49712 Data: 14/07/2018 22:27:55
*
Ti porto a ballare
La nascita rivela gli anni e gli anni quando viene sera mettono nostalgia così alcuni aspettano il sonno e il sogno altri vanno a cercarla per ucciderla in qualche bar altri restano a casa a scacciarla stupefatti almeno per qualche ora.
Io vado a suonare in piazza sotto le stelle o sotto un albero e ti porto con me la mia chitarra fa tremila sogni è questo il tuo dono li posso accarezzare il compressore li rende udibili sulle corde più ruvide. E' piena di graffi e scrostature e ha suoni duri e distorti anche per te cosa importa dove sei ora sei qui, le note ti riempiono lo spazio attorno ti si vede la figura sei qui t' ho portata a ballare su un ritmo famigliare.
Id: 49699 Data: 13/07/2018 12:22:13
*
Da qui
Certo che è bello guardare il lago da una panchina verde sulla riva. Guardare all’ orizzonte il cielo cambiare di stato e la luna salire a specchiarsi sulle onde Mentre il silenzio intanto scende.
Oppure passeggiare per le vie del centro ascoltare il rumore dei passi che risuonano sull’ acciottolato.. portami per mano nei sotterranei del mercato coperto in quell’ angolo buio delle prime curiosità. Portami al parco della madonnina conosco il passaggio per guardarla in faccia.
Però è da qui da questa poltroncina dondolante come fosse in una sala prove insonorizzata, fuori il silenzio, e dentro tremila watt che vibrano nelle ossa. E’ questa poltroncina la riva da dove salpano i vascelli volanti, da qui le stelle nascono dall’ acqua per specchiarsi in cielo. Da qui che i sotterranei sono pieni di luce e sempre da qui le madonnine sorridono.
E’ da qui che mi addormento ogni sera sui seni di Erato rannicchiato sull’ erba del suo pube in fiore. E’ da qui che si invertono le cose c’ è silenzio in sala prove e tutte il rumoroso mondo fuori.
Qui ci si addormenta senza nessuna distanza tra la luce delle stelle e le stelle stesse.
Arriverà anche questa. Non so se ci sarà scritto presentarsi con i capelli corti o ci sarà l’ orario del treno consigliato così che all’ arrivo siano tutti lì, in attesa, pronti a portarti a destinazione.
Però ho già disatteso cartoline del genere strappando minuti al tempo scegliendo l’ ultimo treno della giornata. Capelli lunghi che non mi riconoscano subito, far finta di nulla e oltrepassare tutti gli attendenti, girare un po’, alla scoperta del luogo dove avrei dovuto stare, sentire come scalda il sole in quel luogo, e non visto ascoltare come cantano lì gli usignoli.
Disattenderò anche questa, farò finta di nulla per girare ancora un pò al bosco.
Saprò che è arrivata solo dagli usignoli del bosco che non fuggiranno al mio passaggio.
Non è mai arrivata davvero fin qui solo qualche riflesso antico nello specchietto elettronico.
Eppure si è portata via tutte le sue valigie.
E non verrà ancora fin qui ma solo per prendersi le ultime cose.
Id: 49522 Data: 01/07/2018 01:13:17
*
Una bolla di gioia
In fondo
è tutto qui Da fuori.
Lucida e brillante al sole, creata da un soffio, e dal sole prende tutti i colori piena di riflessi d'erba, di cielo e di te.
Un altro soffio e prende il volo insieme alla fantasia passasse su di te potrei vedere i tuoi seni, caldi di sole le tue anche spalancate, o le natiche, due soli gemelli che si baciano.
Posso soffiare ancora un pò Per vederti accarezzare la rosa più rossa e profumata tra l' erba del giardino. Posso guardarla fremere al tocco del respiro. So ancora suonare i fili d'erba.
Vola su tutto il corpo come fosse un territorio da esplorare. Posso vederti come non t'ho mai visto.. Tra onde tremolanti di vento. Se fai piano, con soffi delicati, ti mostra altri incanti. Scintillii e arcobaleni..
Devi inumidire un po' le dita piano piano.. per poterla penetrare, senza farla scoppiare. E' lì dentro quella rosa i suoi profumi, il calore di quei soli, la rugiada sull' erba. Puoi toccare tutto quello che da fuori potevi solo vedere.
Perchè è lì dentro che si alza la fantasticante gioia
Id: 49513 Data: 30/06/2018 10:37:51
*
Evaporato
Le braccia furono le prime, indicando al cielo, Poi il resto evaporò in una nuvola di fumo, proprio la sera dei fuochi sul lago in un cielo rosso rosso sull' acqua nera.. Ma lui era lì e se ne accorse.
E fu così.
Contò lentamente le parole dette e non dette, diluendole nelle lacrime piante. Poi tirò un sospiro e sparse il fumo nell' aria. Restò solo un odore pungente. Quindi chiuse la finestra, spense la luce e il fumo si spense nell' acqua dolce del lago.
E resterà così.
Solo un sospiro mai svanito.
Id: 49438 Data: 24/06/2018 13:47:00
*
Nudo sogno
Nei sogni di domani ti dipingo una vagina purpurea tra le gambe a pennellate feroci e marcate. Sto a guardarla e penso che non ne sono degno perchè non è mai origine o nascita, è meta e desiderio di piccole morti. Desiderio di entrarci in quel buio profondo che si scorge tra le pieghe, venirti dentro ad abitare e non volerne più uscire. Lì dentro potrei anche farti venire al mondo ancora e ancora. Poi d' improvviso il mio corpo è il tuo corpo e il tuo il mio, non importa più cosa c'è tra le gambe. Veniamo insieme al mondo.
Nuovi.
Id: 49359 Data: 19/06/2018 14:43:35
*
Come fa il vento
C'è l' uscita là in fondo, dove svolta la valle, là, dove spunta l' airone spaventato dal suono. La imboccherò un giorno la prenderò come fa il vento. C'è un' uscita tra le nebbie alzate dal sole, per questo qui è pieno di posti luminosi da scoprire l' acqua già attraversa la luce so dov' è, e la prenderò. Partirò per arrivare. Sarò in salvo. Nella sorgente.
foto mia (valle del Cosia)
Id: 49354 Data: 19/06/2018 11:31:34
*
Non c’è scampo alla bellezza
Sono venuto quassù oggi perchè da qui si vede il lago. Son partito presto, caricato le batterie, inforcato la bici, che la strada è lunga. La strada è lunga ma da quassù non è come dalla riva, il lago sembra pieno di polvere d' oro, e le case piccole come le vede il solito falchetto, che vola alto, quasi senza battito d' ali. Da quassù è proprio qui davanti, e gira intorno al sole. Aspetta un brillio diverso, una pinna che spunta dall' onda per buttarsi in picchiata velocissimo. Poco sa di tutta questa bellezza, forse nulla. Come i ragazzi qui a fianco, si baciano, si toccano e poco gli importa del lago per lui la cosa più importante è lei e per lei, lui. E penso che anch' io ero come loro un tempo e allora da dove arriva tutta questa bellezza? forse è solo il ricordo di un posto felice forse era meglio stare a casa, e baciare una donna, accarezzarla e questo lago è solo una gran pozza d' acqua.
Ma poi, al ritorno, giù per la valle del Cosia un Cenerino s' è alzato "in volo lungo il fiume e poi.."
..e poi niente.. non c'è scampo alla bellezza.
Id: 49336 Data: 17/06/2018 22:17:59
*
Desideri
C'è una donna sulla montagna. Tra il verde raccoglie i narcisi vestita dello stesso colore il viso dissolto nel sole. Intanto il ragazzo è uscito sul balcone a fumare una sigaretta, unisce puntini luminosi di stelle per farne desideri da conservare in tasca. Disegna una donna china sui narcisi vestita dello stesso colore il viso dissolto nel blu. Non è mai rientrato neanche ora che la vista traccia raggi attorno alle stelle, sdoppia la luna e non se ne vede il centro. Andrà a suonare oggi, attento a non sudare preparando il palco assolato con tutti i loro desideri nelle tasche.
Id: 49308 Data: 15/06/2018 10:21:34
*
La gonna di Jenny
Piove
rotolano bocce oltre le nuvole
che vorticano scure al vento
Un lampo le attraversa
e accende una gonna in cielo
di un giallo intenso
Gira al ritmo delle nuvole
tra altri lampi si vedono bene
altre alternanti meraviglie.
E l' aria è carica di suono.
Id: 49270 Data: 12/06/2018 12:59:34
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La bellezza lacerante
Guardale i seni lucidi e scolpiti. I fianchi fissati in plastica posa. Potresti dire che erano già nel marmo da dove sono usciti, oppure, per un pittore, ce n' erano tracce invisibili sulla tela. Ma la bellezza è un' idea, magnifica e vera, la copia è bellezza dolorosa e lacerante.
Tanto che la prenderesti a martellate sui ginocchi perchè non parla.
Scultura Beatrice Bissara.
Id: 49242 Data: 10/06/2018 10:09:52
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Sogno sconclusionato
Così anche oggi son qui, su questa poltroncina dondolante, la luce entra come una lama nella stanza in penombra. C'è qualcosa sopra che danza in forma di minuscoli pezzetti d' anima. Sospesa nell' aria. E canta. E l' aria vibra come la superficie d'un lago al vento. Liquida. Ho attaccato sensori al mio Arduino, fotoresistenze per scoprire variazioni nella luce, sensori d' umidità e temperatura per le variazioni atmosferiche, infrarossi, anche, per vedere quello che non c'è.
Niente. Nessun segnale elettrico.
Quello che c'è non c'è. Eppure danza, e canta.
Id: 49241 Data: 10/06/2018 10:05:17
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Come una statua
Guarda il torso di Venere. Con i seni inarcati di pesante marmo e le natiche possenti. Freddo, forse, al tocco. Ma agli occhi tutto il calore del corpo, al cuore tutto il calore dell' anima, eppure ne mancano parti. come un tronco senza rami. Ma tu continua a guardare, se riesci davvero a sentirne il calore appariranno, come per magia, al pensiero vivo tutte le parti e le movenze fissate invece dall' artista in un' unica posa.
Id: 49144 Data: 04/06/2018 21:28:24
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Nuda
Nuda, come allora. Dentro gli occhi non importano i giorni, i mesi, gli anni. In fondo ai miei occhi il tempo è illuso. Dal fondo dei tuoi ti guardo le mani, ti accarezzi cercando un sogno. Tutto è come allora.
Perchè oggi la presbiopia compensa le rughe. Come un filtro di photoshop. E tutto è ancora come allora.
(e se ai tuoi non è così, guarda coi miei)
Id: 49143 Data: 04/06/2018 21:25:44
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Specchio d acqua
C'è un piccolo specchio d' acqua, azzurro sarà per le piastrelle che delimitano i bordi o per la vernice del fondo.
E c'è una pompa che increspa il pelo, e l' acqua brilla sotto il sole, come un lago alla Breva.
Uno lo sa che non è il lago, il verde intorno è stato appena steso e i fiori che vede, non sono sbocciati lì.
Ma gli uccellini cantano e uno si allieta si allieta perchè un giorno l' ha visto il lago ha visto il verde tutto intorno cambiar colore con le stagioni e sa dov'è.
Poi forse non è nemmeno per il lago è che quei giorni non era solo, in cima al verde sbocciavano i fiori e tutta quella gente non lo lascia mai.
Id: 49039 Data: 28/05/2018 00:39:59
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Piccolo sogno. riproposta musicale
Ho un sogno
come tutti,
sta su una mano sola
lo lascio accoccolare sereno
tanto che ci può dormire,
e sognarmi.
Sta su una mano sola
proprio qui, illuminato dalla lampada a led della scrivania
tra il fumo di sigaretta e la notte.
Lo vesto di pensieri
poi lo sto a guardare.
Ma è quando lo svesto
che si fa feroce,
prende corpo e sprofonda nella mano
risale le braccia
e invade il corpo.
E non so più se è il mio o se io sono il suo.
Id: 49032 Data: 26/05/2018 22:18:09
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La più bella rosa immaginata
__ rem___Perchè si immagina sempre, come potrebbe essere ___solm___
___la7___Ma in fondo poi si immagina come si vorrebbe sia. ___rem___
Così si sta in attesa correndo fino al prossimo angolo di strada
fino ad un incrocio benedetto che non arriverà.
E se la trovassi in vendita esposta sulla bancarella
con rossi petali d' accarezzare e da sfogliare
Probabilmente la comprerei se avessi i soldi la comprerei
ma quell' incrocio non esiste
e forse non è neppure benedetto.
Allora forse da una finestra probabilmente con balcone
da dove guardo il mondo dalla mia poltroncina
Apparirà radiosa piena di luci e di colori
forse non come l' immaginavo ma unica e preziosa.
Id: 49021 Data: 25/05/2018 13:45:01
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Sempre giovane
E' sempre giovane e lo è stata ancor di più. Ma oggi è sempre giovane e io non so che bel viso avrebbe.
Id: 48996 Data: 23/05/2018 13:46:12
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L eterno
Solo le luci, là in fondo, svelano l' altra sponda, il lago è una macchia nera nera come il cielo e i monti intorno. Solo un guizzo brillante sull' onda indica che si muove, e non è la quiete, o la pace, nemmeno la gioia di esserci, qui. E' l' eterno. E' che tutto è com' era qui, adesso, tutto è come è sempre stato e come sempre sarà. Le luci là in fondo son fuochi d' altra gente e tutto è me.
Id: 48985 Data: 22/05/2018 20:36:47
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Come il sole
Come il sole per i non vedenti. Questo sei diventata, un' invisibile fonte di vaporoso calore buono che mi riscalda. Riscalda l' aria e tutte le cose che contiene.
Id: 48921 Data: 18/05/2018 17:14:10
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Routine mattutina
Ti guardo seduta al tavolo della cucina, fumi, mentre fumo una sigaretta e l' aroma di caffè riempie la stanza la luce filtra dalle tende.
Ti dico che nevica siamo già a marzo e ancora nevica e il freddo è forte e poi altre banali cose quotidiane.
Inzuppo il biscotto e non so dirti se è più dolce il caffè o tu che lo bevi. Allora mi alzo per una carezza a spostarti un po' la maglietta e darti un bacio sul collo, c'è un posto fatto apposta appena sopra i seni tra i quali poi è dolce scivolare.
Il freddo è fuori possiamo aspettare a uscire, intanto ti bacio dappertutto.
Come fossi lì.
Id: 48920 Data: 18/05/2018 16:43:37
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Presenza
Ha chiamato oggi, non perchè è la sua festa, lo fa tutti i giorni. Il telefono era muto stavamo così nel riposo pomeridiano, e bastava all' amore. Ha chiamato forte e sul balcone è sbocciato un bel fiore rosso acceso. Senza spine.
Verrà qualcuno in questi giorni, è l' ora, hanno detto, è stanca di fuggire, sceglieranno il vestito migliore per coprire un corpo devastato ma sarà ugualmente nuda, e senza denari.
Verrà qualcuno in questi giorni che dovevano essere di festa, e qualcosa arriverà qui resterà a lungo farà dell' estate un buio inverno e nell' inverno nessun chiarore di neve a rischiararlo.
Verrà qualcuno in questi giorni, e non chiederà nulla ma dagli la mano e fai che se ne ricordi il nome.
L' hanno solo detto, non si sa mai nessuno è infallibile. Non dovesse venire aspetta. Aspetta.
Perchè si alza il desiderio se ti vedo? E anche se non ti vedo? Perchè sto a pensarti sempre?
Io dico di no cioè no che non è per quello.
Perchè dicono non sia questo scorrere veloce del sangue questo riempir col sangue vene e corpi cavernosi, O almeno questo non basta. E dicono non sia nemmeno questo pensarti sempre come un' ossessione.. appunto. E nemmeno questo trovarti, in ogni luogo dove non sei senza cercarti. E accostarti il passo di nascosto. Non è neanche questo portarti dentro immaginata mia.
Forse -e dico forse- è perchè un giorno sono arrivato in un luogo dove non c'eri neanche cercandoti non c'eri nell' aria e nelle foglie e nemmeno nel sole o nel cielo. E la paura fu forte improvvisamente non c' era nessun altro luogo dove andare nessun domani e in quell'oggi non c'era più nulla. Neanche gli angeli o le madonne ad ascoltare.
Ma di questo non ne sono sicuro perchè sono ancora qua e anche tu.
Id: 48764 Data: 07/05/2018 13:47:34
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Il mio taschino
Vi ho già parlato del mio taschino? Non di quelli per l' orologio, che non ho, un normale taschino di una maglietta estiva, dove ci puoi mettere i plettri o gli occhiali o tutto quello che desideri.
Una bimba ci ha guardato l' altro giorno, era una bella giornata di sole si giocava a io apro le braccia tu prendi una bella rincorsa fin là in fondo e ci corri dentro ti prendo.
Così l' ha visto. Cos'è? Un taschino! Ma è vuoto! Vero. Ma ci puoi mettere gli occhiali e quando li togli c'è il ricordo degli occhiali.
Ma daai!
Id: 48734 Data: 05/05/2018 10:58:10
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Ci sono vite
Ci sono vite che resistono alla morte, mutano, vanno ad abitare in in chi le ha amate e più erano amate più sono palpabili.
Ferme nel tuo tempo veloce mandano messaggi dal domani con codec obsoleti di ieri e sono in tutto quello che tocchi in quest' oggi.
Non importa se non siano mai nate o concepite. Sono state amate. Sono state desiderate.
Abitano dove sono state desiderate.
Id: 48729 Data: 05/05/2018 00:29:39
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Al mio lago
Sembrava un quadro di Van Gogh il lago quella sera, stavo seduto sulle rive
sa essere nera nera la notte al lago chiuso tra montagne che non si vedono. Nera nera anche l' acqua, tra qui e l' isola ma un nero che non fa paura stavo lì a guardarlo come si guarda una cartolina, le luci in fila sull' isola disegnavano traccianti dorate sulla superfice, l' acqua cantava una ninnananna antica non era la prima volta quello lì era il mio lago visto migliaia di volte come può meravigliare così ogni volta?
Forse capita ai nati al lago forse è così piccolo che ti ci sta dentro forse ha un profumo che innamora il suono poi spegne la parola che si accorda con le onde. Resta qualcosa di eterno che si è alzato un giorno e non trovando le parole le ha disegnate in una grotta.
E quando te ne vai sai che sarà sempre lì.
Id: 48719 Data: 04/05/2018 01:22:52
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E’ facile non notarla (rivista e riproposta)
Non è come un colpo di clackson improvviso quando ti volti a guardare e fai un salto indietro per la macchina che sta arrivando veloce. Neanche come una nota stonata nel bel mezzo dell' assolo che correggi tirando un po' la corda col dito per farla sembrare un passaggio voluto. E neanche le braccia mancanti alla Venere quelle si vedono bene.
E' qualcosa nell' aria, sempre presente e prende forma col sole, entra dai fori delle tapparelle non ancora alzate o si fa visibile sotto due fotoelettriche ai lati del palco in una sera d' estate. Prende la forma di quello che ami e tu è solo quello che vuoi vedere, quello che ami.
E' qualcosa che sa ricostruire le braccia alla Venere.
Id: 48718 Data: 04/05/2018 01:19:17
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Questa non è una poesia
(rivista e riproposta in vista del prossimo spettacolino per l' ANNFAS)
Quando iniziò la musica alla festa di Maria Ausiliatrice, nel piccolo cottolengo, lei era lì, proprio davanti al palco.
Non ha fatto molta strada per venire a sentirci, lei abita lì, vederci non so, stava con gli occhi fissi al cielo a bordo della sua sedia spaziale.
Solo un leggero sorriso sulle labbra e un leggero movimento del piede a tempo rivelava l' ascolto.
Non ha mai smesso.
Fino alla fine del concerto.
Id: 48693 Data: 02/05/2018 10:40:39
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Un piccolo triangolo di ghiaia
E' buio qui sotto i rami di quest' albero la luce del sole non passa ma almeno l' aria è fresca che bisogna star attenti a non sudare.
E sta sulle rive di un lago quest' albero di fronte a gradini in pietra che scendono in acqua lasciando a sinistra un piccolo triangolo di ghiaia dove i bimbi vanno a giocare.
E' li' che andavo anch'io acqua alle ginocchia mutande un po' larghe che al fratello maggiore cominciavano a star strette un cimino per canna da pesca.
Questo bastava non c' era ieri nè domani qualche pescetto bastava da portare a mamma ne avrebbe fatto un' ottima cena.
Qui sotto quest' albero anche oggi non c'è ieri nè domani.
Id: 48662 Data: 29/04/2018 22:07:20
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Finale rock
Quando sarà l' ora, lo vorrei rock. Un classico finale rock. Tra rullate di tamburi e colpi di piatti. Corse veloci su e giù per la pentatonica e per finire una bella pacca sul manico della chitarra.. per lo stop. È sempre stata buona con me ma gli piace, lo so.
Oppure una nota troppo alta un corto tra valvole roventi che scocchi una scintilla che arrivi alle stelle veloce e improvvisa ma giusto alla fine della battuta, che non si senta che ho smesso di suonare.
Poi il silenzio. Se proprio non sarà così, due braccia basteranno.
Ma non adesso eh.. C'è tempo.
E non prendetevela con me se non desidero nessun "prima di andare"
Id: 48641 Data: 28/04/2018 17:00:45
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Lilith
Musa incantatrice, disegnata dagli artisti, cantata da uomini e poeti.. Sembra che il mondo tutto sappia di lei. Ma non è vero. Lei beve a fontane che non dissetano. Scritta e mai letta, dipinta e mai guardata, musicata e ascoltata. Senza età e senza tempo. Bella di una bellezza che non sfiorisce. Lilith è leggenda, e come il nipotino insegna una leggenda non è che non e vera, non si sa se è vera, potrebbe esserlo. Che poi è uguale a potrebbe non esserlo.
Credo che sia l' unica a non aver mangiato la mela oggi diremmo "non omologata" ma oggi ce ne sono molti "non omologati" e non sono certo demoni. Non c'è nessun demone solo una donna non nominata sola amando tutti gli uomini e amata da tutti gli uomini solo per il tempo di una piccola morte. Ma in cuore nessuno la abita.
L' anima salva.
Id: 48640 Data: 28/04/2018 16:59:24
*
Un piccolo quadrato di cielo
Ci sono dei gradoni in pietra sotto Portatorre e se da lì alzi gli occhi il cielo ha quattro angoli, Un piccolo quadrato che contiene tutto il cielo, di ieri e di oggi, e domani e tutto il tempo del mondo si affaccia da lì e mi guarda. Certo che così ci piove dentro ma in quel piccolo quadrato c’è tutto quello che mi serve per farne un rifugio bellissimo.
Id: 48588 Data: 24/04/2018 20:58:32
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Oltre
Oltre o aldilà o come lo vuoi chiamare presuppone un limite. Che davvero non so se c'è.
Intanto qui le nuvole disegnano figure care in cielo e i merli mi seguono lungo la strada
e gli posso parlare, qui la luce e il pulviscolo seguono contorni misteriosi e le ombre tra le cose bisbigliano.
Oltre o aldilà o come lo vuoi chiamare forse è fine punto stop.
E qui restano i merli smarriti non trovandomi lungo la strada.
Id: 48520 Data: 19/04/2018 10:32:36
*
..e facevo il manutentore..
Facevo il manutentore seguendo piste, e schemi trovavo un minuscolo 741 guasto in un armadio elettrico a sei ante.
Però vedi che sono sempre io, mamma? sono venuto ad accarezzarti la foto e la data e ho fatto cadere i numerini e non ho la colla.
Id: 48503 Data: 18/04/2018 10:10:16
*
Dolore
L' aria è piena di dolore
(non puoi non respirare)
dilaga nei polmoni
insieme a tutte le stelle cadenti
da un cielo disperato.
Id: 48452 Data: 14/04/2018 09:31:30
*
Respiro
C'è una poesia, sta tutta rannicchiata sul petto cullata dal respiro. Sta tutta rannicchiata in petto e dorme, ed è così lontana coi suoi sogni senza tempo. Nelle orecchie un battito di cuore sta nelle braccia come tra corde d' altalena il respiro è il ritmo del suo dondolare e la mano sui capelli è il vento che l' accarezza. Non mi vede e non sa che sono qui così ogni tanto apre un occhio, uno spiraglio su luoghi perduti.
Sbircia e riprende il dondolio.
Id: 48434 Data: 12/04/2018 09:04:33
*
Anni fa ho incontrato un angelo
Anni fa ho incontrato un angelo
fu una notte,
e profumava di canzoni e giovinezza.
Non è sceso dal cielo
è sempre stato qui
su questa terra
nella via a fianco
e già lo cantavo dalla giovinezza.
Nella notte vidi lei che senza dirmi nulla negli occhi mi guardò e poi mi prese per la mano
Quella notte però aprì la bocca
e dentro c' erano le mie stelle
e il mio mondo,
il profumo delle mie notti mentre le guardavo,
i sogni di bambino si fecero di ragazzo
Feci ciò che volle lei e corsi verso l' alba fin quando ci fermò il primo raggio di sole
Arrivò davvero veloce l' alba
correndo fra le stelle
ma nessun raggio di sole ci fermò più
volammo davvero nell' azzurro immenso.
Un volo di gabbiani in quell' azzurro immenso cristalli colorati intorno alle mie mani e lei stringeva me.
Oggi è ancora qui
sono solo più stanco gli dico
e ho un po' più sonno la notte
e correre tra le stelle è un sogno
ma sei ancora qui gli dico
profumi ancora di canzoni e giovinezza.
Profumi di acqua lacustre quando vado al lago
Profumi di resina e eriche al sole se salgo ai monti
La notte profumi di cotone caldo sulla pelle
e seno da latte,
di pelle di bimbo quando abbraccio i nipotini,
di pelle di donna a volte
e di sesso anche
che non è vero che gli angeli non l' hanno.
Profumi di tutto ormai
di shampo, bagnoschiuma,
di luce e di buio
di eterno desiderio.
E dei sorrisi che incendi.
Improvvisamente lei in questo mio sorriso che è nato insieme a lei col primo raggio d' amore.
once upon a time
Id: 48343 Data: 07/04/2018 12:48:54
*
Non aprire gli occhi
Non aprire gli occhi non è qui, il profumo che senti è solo l' Airwick che dalla sua mensola spara fragranze di fiori ogni mezz' ora. Non aprire gli occhi e sarà come fosse qui nel sogno puoi tenerle la mano accompagnarla sullo stesso sesso, caldo di desiderio .
Non aprire gli occhi gli occhi ingannano e ti diranno che non è vero niente.
Intanto qui c'è il suo sogno, vero, che vuole essere sognato, solido e duro.
Id: 48317 Data: 05/04/2018 20:57:49
*
Il solito capanno
Questo è il solito capanno delle margherite
dove ti confondevi tra di loro,
quest' anno però non sono ancora fiorite,
il capanno si mostra per quello che è,
un rifugio abbandonato per i viandanti del bosco,
un ristoro.
Nel campo di bocce a fianco è cresciuta l' erba,
incolta,
e al laghetto dietro l'acqua deve aver corroso le rive
tre grandi betulle e altri alberi attorno ci son caduti dentro.
Le betulle muoiono lente
come gli altri alberi
e non so se lo sanno o se se ne dolgano.
L' umido fa crescere funghi sulla corteccia
e qualcuno se ne nutrirà
gli uccellini cercano vermi tra le radici in aria
e cantano.
Il sole splende e si specchia nell' altro laghetto
di fronte al capanno.
Tre tartarughe ci nuotano nel cielo specchiato.
In questo tutto sembra come sempre
ma le margherite non sono ancora arrivate.
Forse se vengo più spesso,
se porto qui i pensieri a fiorire fioriranno
Id: 48276 Data: 02/04/2018 15:16:30
*
Ho negli occhi un bimbo (rettifica)
Ho negli occhi un bimbo. La madre lo porterà al Crocifisso domani per un bacio e un saluto. Non usciranno di casa troppo presto, appena il sole avrà scaldato l' aria della notte così che non prenda freddo. Ed è già festa, non sa ancora di dolori e passioni, passeranno lungo le mura piuttosto che per le vie interne che accorcerebbero il percorso. Lungo le mura perchè lì ci saranno le bancarelle di Pasqua dolciumi, caramelle, giocattoli, qualcosina la madre troverà per non lasciare gli occhi asciutti. Ma il vero stupore sarà per i chioschi contadini, per i pulcini o le grandi bestie da stalla per l' odore del fieno e dei maiali e per gli animali di fattoria di cui si parla tanto a scuola. Faranno una sosta al grande prato, proprio dove le mura svoltano, per un bicchiere di latte tiepido e salato delle pecore che i pastori espongono, giocherà coi loro cani. Poi giù per il viale verso il Crocifisso.
Andrò anch' io lì domani so di trovarlo perchè sono io quel bimbo e oggi qui con me non c'è. Anche se non è lì che ci siamo separati oggi qui con me non c'è, per questo andrò lì, gli porgerò la mano e se vorrà prenderla ancora gli dirò andiamo a casa. Che anche qui oggi, tra gli uomini, non si sta poi tanto male.
Sono stato lì poi
e non c' era
perchè ero io
sono io quel bimbo
riconoscevo ogni pietra di mura
ogni angolo percorso per arrivare al Crocifisso.
Sono rimasto così.
Forse ho sbagliato tutto
cercando il bimbo mentre dovrei cercare l' uomo,
e portarlo qui in quest' oggi.
Id: 48261 Data: 01/04/2018 13:25:21
*
Dove non son mai stato
Ci sono posti che riconosci subito,
come la vecchia casa all' angolo
proprio all' incrocio con le rotaie,
e gli alberi nudi attorno
con le dita nel profondo azzurro.
Lo steccato in cemento ferroviario,
l' intonaco scrostato
le persiane secche e screpolate dal sole
tutto ricorda che lì sei stato bene.
E c' era qualcun' altro lì.
Lì qualcuno ti aspettava alla finestra,
ti vedeva fermo al passaggio a livello e poi attraversare i binari fino a casa,
non ti chiedeva come mai ci hai messo tanto.
Lì qualcun' altro stava bene aspettando.
Ma non sai perchè, non ricordi l' interno della casa
gli alberi visti dalle finestre,
il rumore dei treni la notte, nella stanza buia,
o delle auto all' incrocio
nè i visi e le voci.
Lì è un posto dove eri senza essere di questa vita.
Id: 48260 Data: 01/04/2018 10:09:50
*
Un piccolo movimento
Non è stato il bacio nè l' icona o il luogo. E' stato un piccolo movimento del pollice involontario sul legnoso alluce a stupire e riconsegnarmi a me.
Id: 48252 Data: 31/03/2018 21:08:11
*
Ho negli occhi un bimbo
Ho negli occhi un bimbo. La madre lo porterà al Crocifisso domani per un bacio e un saluto. Non usciranno troppo presto, appena il sole avrà scaldato l’ aria della notte così che non prenda freddo. Ed è già festa, non sa ancora di dolori e passioni, passeranno lungo le mura piuttosto che per le vie interne che accorcerebbero il percorso. Lungo le mura perchè lì ci saranno le bancarelle di Pasqua dolciumi, caramelle, giocattoli, qualcosina la madre troverà per non lasciare gli occhi asciutti. Ma il vero stupore sarà per i chioschi contadini, per i pulcini o le grandi bestie da stalla per l’ odore del fieno e dei maiali e per gli animali di fattoria di cui si parla tanto a scuola. Faranno una sosta al grande prato, proprio dove le mura svoltano, per un bicchiere di latte tiepido e salato delle pecore che i pastori espongono, giocherà coi loro cani. Poi giù per il viale verso il Crocifisso.
Andrò anch’ io lì domani, so di trovarlo perchè sono io quel bimbo e oggi qui con me non c’è. Anche se non è lì che ci siamo separati oggi qui con me non c’è, per questo ci andrò, gli porgerò la mano e se vorrà ancora prenderla gli dirò andiamo a casa. Che anche qui oggi, tra gli uomini, non si sta poi tanto male.
Id: 48232 Data: 30/03/2018 16:58:37
*
Radici
Sì, le gioie mettono radici nel tempo sulle quali risalgono poi fino ad oggi.
Eppure chissà quante ne hai avute e scordate, fuori elenco, come fossero scontate.
Forse allora sono le lacrime viste causate piante immaginate cadute ad ammorbidire la terra a mettere più profonde radici.
Risalendole, non si arriva sempre ad oggi si torna agli occhi che le hanno piante. E dentro c' è un mistero profondo di colpe e innocenze.
Id: 48167 Data: 26/03/2018 20:32:09
*
Come figli
Come figli correvamo sul lago non dico sulle vie attorno proprio sul lago... E sfioravamo appena l' acqua. Tu Breva io Tivano. Ma felici. Erano mondi segreti, cavità acquatiche e lucenti Uteri negati ai padri, come me, che ne vanno in_vana ricerca.
Id: 48060 Data: 21/03/2018 14:47:33
*
Primavera
Disegnala la primavera, a pennellate decise e forti o a parole, che qualcuno non vede. Dì che il verde qui di fronte splende sotto il sole che spuntano ovunque macchie di colore che ondeggiano per l' aria in movimento ci sono gialli timidi, rossi appassionati e dolci rosapallido. E dita sbucano da tutto questo verde, verso il cielo e fioriscono, mettono foglie, in tutto questo arcobaleno di colori ci sono impronte di bimbi e suoni, e risa. Le vesti leggere. C'è un' amorosa vita che vola e canta tutt' intorno e ti sorprende che ti prenda forte.
Id: 48048 Data: 21/03/2018 11:05:41
*
Come fosse sempre oggi
Non ricordo le date non ricordo se fosse estate o inverno o se il freddo fosse dovuto alla stagione. Nè ricordo la data devo pensarci un po' anche sulla mia per fare il conto degli anni.
Ma ricordo che sembrava dormisse, per letto il freddo pavimento del bagno la barba mezza fatta. Come fosse sempre oggi.
Id: 48003 Data: 19/03/2018 10:18:31
*
È passata
È passata da un ramo all' altro
una minuscola fiammella arancione.
Non ha lasciato segni nè bruciature
non lo so cos' era.
Ma è passata da un ramo all' altro
una minuscola fiammella arancione.
Ed io ero lì a guardare.
Id: 47969 Data: 17/03/2018 13:52:53
*
Dove ho visto la neve
Ho visto la neve uscendo dal sonno cadere in freddi fiocchi grigi dal cielo nero, la finestrella era piccola, senza vetri, il cappottino troppo corto e il respiro si gelava uscendo dal cuore spaurito.
Dimmi che verrà mattina.
L' ho rivista ancora nel sonno ma il sonno era inconciliabile col gelo era dello stesso colore, freddo e infinito.
Questo non è il mio trenino dei sogni, dimmi che verrà mattina che finirà questa gelida notte che questo vagone merci sul binario morto non continuerà il viaggio.
Domattina mi sveglierò a casa
con i piedi asciutti
e dalle finestre entrerà il sole.
Id: 47966 Data: 17/03/2018 11:46:14
*
Danza di stelle
Mi sorprenderà una notte una danza di stelle in cielo, nel solito guardare di tutte le notti Sarà forse davanti al lago, i riflessi sull' acqua saliranno in scie dorate per unirsi all' eterna danza. E una poi esploderà in un bagliore accecante un bagliore che farà nero il resto del cielo così accecante da far nera per cecità la stessa stella.
A occhi chiusi, sulla retina, resterà uno svanente buco nero avvolto in un alone azzurro di mistero.
Id: 47921 Data: 15/03/2018 14:52:16
*
Bianca betulla
Nudi i rami una bianca betulla disegna ricami nel cielo azzurro di Marzo. E' bellissima. Lei non lo sa ma è così bella perchè io chiamo betulla una betulla, e cielo il cielo e ricami i ricami e bellezza la bellezza.
Id: 47875 Data: 13/03/2018 21:37:32
*
Oggi non vorrei parlar d amore
Oggi è uscito il sole, dopo tanta pioggia
il solito vecchio sole così bello da sentire sulla pelle.
E il cielo è azzurro,
pieno di nuvole in movimento mutanti di forma.
Alcune si sfrangiano in ali d' angelo
altre in forme umane che uno vuol vedere
altre in animaletti.
Soliti scherzi da nuvola.
Eccone una adesso,
si pone tra me e il cielo
dietro il pino qui di fronte
cambiandone lo sfondo.
Sembra un altro,
sui rami risaltano gli uccellini nel bianco,
prima se ne sentiva solo il suono,
E niente, non ho altro da dire.
Oggi è uscito il sole,
e riscalda,
nonostante non sappia se sia una giornata buia o solare la nostra.
Lui prova a farla chiara.
Id: 47870 Data: 13/03/2018 11:29:35
*
Io non vorrei andare in paradiso
Si ha un bel dire di quanto sia bello starsene su una nuvoletta a bersi un buon Lavazza ascoltando musica divina suonata sul pianoforte infinito di Dio.
Che poi preferirei fosse un chitarrista, col manico lungo quanto il braccio.
Dicevo si ha un bel dire. Credo invece che il paradiso sia un posto tormentoso e il caffè non è mai dolce come quello che ci vedono bere, da lassù. Senza poterci parlare o abbracciare senza poterci dire nulla senza nemmeno l' alibi di un muro.
Partire. Vorrei. Come i gatti che cercano un luogo magico e spariscono. Direi a tutti che son partito per un bel posto inventerei un software che risponda ai messaggi e invii foto di spiagge assolate o città da sogno.
Che dica che non si preoccupino che dica che sto bene.
Id: 47770 Data: 08/03/2018 20:56:52
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Futuro
C'è stato un giorno che non ho visto il domani
così ci ho sbattuto forte.
E non era ieri.
Id: 47769 Data: 08/03/2018 20:53:37
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Era già musica
Ci bastava una musica e ballavamo la vie en rose. Io a mezz' aria, tra le tue braccia, stretti.
Tu, l' amore le note e i colori.
Id: 47689 Data: 04/03/2018 21:33:43
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Drop life
Si svegliava un pò irritato la mattina, per la fame, ma trovava subito dove far colazione lo riconosceva dall' odore. E' così che si calmava, poi apriva gli occhi, lasciava che il mattino ci entrasse dentro, chiaro, assieme al viso di lei. Non c' era il tempo, nè il luogo, lei era il suo tempo e tutto quello che c' era, sarebbe stato così per sempre. Il mondo poi si allargò davanti al lago quando col sole sulla pelle si lasciava addormentare dalle onde, c' era gente intorno, e risa di bimbi, e c' era sempre lei, il mondo era bello.
Il tempo arrivò aspettando babbo tornare dal lavoro, era un uomo buono, tornava sempre con qualcosa, una macchinetta perforatrice, per farci i coriandoli riempire i sacchettini, che domani è festa, o anche solo una trottola. Ecco, voleva fare l' elettricista come babbo magari prendere un treno la mattina e andare al lavoro che al lavoro doveva essere un posto bellissimo se tornava sempre con qualche meraviglia. Anche il Don era buono, e poi i maestri poi i professori... e voleva sempre fare l' elettricista.
E allora chi erano quegli uomini che venivano la notte mani in tasca a portar spavento Chi era che veniva a farlo nascondere sotto le coperte? E se trovava un pò' di pace, tra gli alberi, dalla madonnina, chi era che veniva a prenderlo? a ricordargli che la pace non esiste.
Divenne poi un elettricista e non riusciva a voler male agli uomini ma il tempo s' è fermato. Apriva gli occhi la mattina e lasciava che il mattino ci entrasse dentro, chiaro. Il mondo era ancora bello.
Id: 47645 Data: 02/03/2018 18:00:28
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Perso di vista
Perso di vista, oltre il filare d' alberi in fondo alla pista.
Mai perderlo di vista non sai cosa fare se lo perdi di vista anche se lo senti ancora cantare, che un motore a ventisettemila giri canta. Sposti un po' il pollice sinistro a destra il destro un pò' verso te alzando anche la radio inutilmente, calcoli mezzo giro vedendolo a memoria poi molli i comandi e aspetti lo schianto e il silenzio del motore.
Invece eccolo. Spunta dalle cime, un piccolo aeroplanino in balsa pelle bianca, lucida e plastica, ali rosse brillanti al sole (mai usare il bianco nuvola per le ali nè l' azzurro cielo) che ondeggiano assieme al pollice, a salutare.
Sul castello un supertigre, dieci cc che se ne fregano della gravità, però lo metti al minimo, visto che è andata bene e inizi la planata verso la pista erbosa appena rasata.
Il motore tossisce appena appena solo l' aria sul profilo tiene su l' aereo mancano ancora pochi metri, le ruote già pronte ma in fondo perchè atterrare? c'è ancora miscela, riporti su il gas e il motore torna a cantare ancora, muso al cielo l' aeroplanino risale verso il sole.
Era solo una finta.
Id: 47557 Data: 27/02/2018 14:11:14
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Passaggio di tempo
Gli alberi ondeggiano fuori di qui,
oltre i vetri di questa calda sala d'attesa.
Si scrollano il peso della neve ondeggiando lenti al Burian che risolleva i fiocchi.
Ma non cadranno,
hanno radici nel tempo,
aprono un passaggio di tempo
e viaggi nel tempo solo miei.
Avvolti nella polvere di diamante, che pungeva le dita nel viaggio fin qui,
mi salutano
muti
bianchi e silenziosi.
Sono gli stessi che trovo in fondo al passaggio.
(Mi ricordo di loro)
Id: 47524 Data: 25/02/2018 20:38:21
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Una giornata al lago (rivista e riproposta)
C'è una panchina dove il lago sembra più azzurro e l' aria più leggera, fresca e calda di ricordi. E' un po' più lontana delle altre, c'è un po' di strada da fare ma la riconosceresti tra mille, è l' unica con lo schienale ancora orientabile l' unica che ti mostra impossibili ricordi di passeggiate in carrozzina o di un bimbo che non sapeva decidere se guardare il lago, o la strada che anche la strada aveva il suo fascino. Passavano Guzzi rosso fiammante col volano luccicante, qualche Topolino o millecento e festose ragazze in bicicletta.
Io scelgo sempre questa, orientata al lago, è da qui ti vedo arrivare, appoggiare alla balaustra e guardare il lago fino alla fontana là in fondo, che getta spruzzi altissimi, ti vedo passare una mano tra i capelli e sorridere.
Ci metto sempre un po' a capire che non sei tu.
Giro lo schienale alla strada chissà, forse arriverai da lì nel tuo solito abitino azzurro cielo, leggero leggero. E infatti arrivi, illuminata dal sole il sorriso è quello di prima.
E ci metto ancora di più a capire che non sei tu.
Intanto l' altra ragazza guarda sempre al lago e alla fontana e alle rotaie che salgono a Brunate tagliando in due il monte, si volta, mi vede e resta a guardarmi un po' indeciso il sorriso.
Come ci volesse un po' a capire che non sono io.
Andrò più avanti, più tardi, verso la stazione e prenderemo il treno per casa guarderemo dai finestrini tutte queste case passare e i prati, gli alberi, il sole calare, senza fretta,
perchè ci vuole un po' a capire che in fondo eri proprio tu che arrivavi in pieno sole con la gonna svolazzante eri proprio tu che guardavi il lago e non ci siamo riconosciuti.
Sempre tu ad abitare ancora così forte questi pensieri e ad accompagnarmi a casa.
Perchè non c'è una vita sola.
Id: 47455 Data: 22/02/2018 15:18:59
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Quante vite
Quante vite qui, amoremio più grande, che amoremio non te l' ho mai detto mi manca e quante morti.
Vanno e vengono su lunghi corridoi di tempo, e per il tempo sono solo lampi attimi veloci.
Dei tuoi attimi molti non ne sanno nulla altri li hanno amati e io tra loro, ma non so l' ultimo che così si è fatto eterno.
Id: 47389 Data: 20/02/2018 10:43:51
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Bimbo mio
Oggi
Mute le case
Muti gli orti
Mute le scritte ai muri.
Ieri
Lì fiorivano le rose urlando alle finestre
Il sole! Il sole.
La notte pianti alle lune
Eppure Dio c' era
(ma forse era stanco, forse troppo occupato (De Andrè))
Id: 47302 Data: 17/02/2018 12:34:48
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Sei
Sei in una minestra calda, la sera.
Sei nella polenta e latte, che ci piaceva tanto.
Sei in una tazza di malva, per me con troppo zucchero, che solo così mi piaceva.
Sei il pensiero mentre preparo cena.
Sei, mentre apparecchio la tavola senza il tuo posto.
Sei.
Id: 47232 Data: 15/02/2018 12:41:34
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I sogni non finiscono
Cè un foro nella roccia da cui gocciola l' acqua. Non è in cima al mondo, solo in cima al mio mondo e non diresti mai che quelle gocce sono un mare di sogni.
Cè un foro nella roccia, dicevo e l' acqua sgoggiola in un piccolo bacile di pietra, per togliere la sete ai viandanti.
Trabocca poi in piccoli rigagnoli e pozze dove puoi saltarci dentro, schizzare l' acqua tutt'intorno e sporcarti le mani con la terra. Quando l' acqua si sarà calmata ti ci puoi specchiare puoi vedere il cielo attorno alla testa.
Più in giù le pozze s' ingrossano si fanno marmitte dei giganti, ti ci puoi bagnare e alleviare il calore estivo.
Ma già le gocce non sono più lì continuano e i rigagnoli si uniscono in cascate verso altre pozze ancor più grandi, con una muta puoi scendere insieme alla cascata cadere in una pozza insieme all' arcobaleno e proseguire fino alla cascata successiva.
Finchè arriva a un fiume ancora impetuoso dove l' acqua gioca con le rocce affioranti rovescia i gommoni e gli hydrospeed, gioca con gli uomini.
Puoi scendere anche in canoa quando il fiume si stanca e le rocce diminuiscono e si fa calma la strada verso il lago. Nelle anse i pesci abbondano e saltano guizzando al sole.
Spuntano delle vele, veloci, le rive si animano di bagnanti il paesaggio è sempre da sogno, si mescola il verde e l' azzurro il rosso di qualche motoscafo che sfreccia la città appare là in fondo.
Ma non è mai finita la città, che ne ha bevuto l' acqua, è gia alle spalle e il fiume cresce e gira in anse e tornanti passa nuove case nuove foreste regala nuovi sogni.
Eppure quando arriva al mare sono ancora le stesse gocce ma cariche di storie e sogni..
E non è mai finita rigoccioleranno di nuovo da quel foro.
Id: 47208 Data: 14/02/2018 13:37:16
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Basterebbe un verso
Basterebbe un verso, che scenda lungo la curva dei monti dalla baita del Falchetto e proprio come un falchetto volteggi in cerchi concentrici giù verso il lago.
Basterebbe un verso così forte che da qua si senta e mi porti con lui, volteggiando, a veder le barche, la linea obliqua della funicolare affondare nel lago.
Ci sono spiaggie e famiglie al bagno bimbi che pescano o nuotano. Tetti e vie dritte che li tagliano. La casa amata.
Basterebbe un verso che si getti a capofitto nella casa amata fino all' odore di legna, di carbone per la stufa fino al caldo dell' acqua nel mastello e al calore delle mani.
Basterebbe un verso per dormire ancora su quel seno sereno con nelle orecchie un canto e una voce.
Basterebbe un verso e nessuno potrebbe dire quanti anni ho lì o nel grande giardino segreto dove giocavano le farfalle coi bruchipalla dove sotto ogni sasso c' era un tesoro e il sole giocava tra i rami con me.
Basterebbe un verso ma non sono buono, gli anni qui si sanno e porteranno presto quel verso nel vento,
per scendere lungo la curva dei monti dalla baita del Falchetto, insieme al falchetto volteggerà in cerchi concentrici giù verso il lago.
Id: 47185 Data: 13/02/2018 20:25:41
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Strada facendo
Al km 147 il cielo è azzurro i paracarri al fianco, la campagna, le case, scorrono via veloci agli angoli degli occhi. Pochi chilometri più avanti iniziano a colorarsi di scuro, il sole sembra impigliarsi in un campanile mentre manda gli ultimi raggi d' arancione nel cielo azzurro poi affonda alle sue spalle.
Resta solo il cielo ancora azzurro e senza sole
pieno di segni in nuvole rosa, due ali, un paio di baffi, maschi e femmine disegnati, pirati, un coniglietto, c'è pure un galeone volante per salirci con la fantasia.
Pochi chilometri ancora perchè i disegni virano dal rosa al nero e il cielo dall' azzurro al blu.
E nel blu appaiono le stelle una, dieci, cento, brillanti.
Se dico cielo è il mio cielo che guardo dell' azzurro del vestito di mamma o del nero delle sue scarpine. Se dico sole è il suo sorriso. Se dico pioggia, il suo pianto. Lei sa che guardo le stelle e che mi ci perdo ancora così tanto da scordare l' uscita.
Lo sa fin troppo bene.
E ancora, se non ci fosse memoria di quel cielo potrebbero cadere tutte le stelle, e conficcarsi a terra nel parcheggio dove cadrebbe anche il galeone.
Id: 47031 Data: 06/02/2018 20:32:27
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Dove nasce la gioia
Perchè avrà pure una fonte un luogo dove se ne sta in attesa di esser vista. Forse una nota strappata con forza ruvida che mandi le valvole in saturazione e riempia l' aria riecheggiando in un delay se pur digitale, O forse una poesia o una sola parola di quella poesia che colpisca la corda giusta saturando un sentimento e riecheggi per giorni e anni. O un colore? un accostamento tra forme e colori che si imprima nella retina e non se ne vada chiudendo gli occhi. O tutte tre insieme una danza colorata che satura gli occhi e le orecchie e i sentimenti. O forse sei semplicemente tu.
Id: 46966 Data: 03/02/2018 16:56:36
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Haiku (occhi)
Apro le imposte sul cielo grigio di oggi Disegno un sole
Id: 46918 Data: 31/01/2018 16:49:19
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Una poesia
T' ho scritto una poesia d' amore
o almeno credo che lo sia
se così non è vuol dire che ho sbagliato tutto sull' amore
e non sarebbe una novità.
Ma non si può riavvolgere il tempo,
ormai l' ho scritta,
non è questa però,
non la leggerai.
A me basta che passeggiando
tu senta come una contentezza in cuore,
per il sole che splende nell' azzurro,
per un raggio di luce sulle piume di un pettirosso,
per un fiore testardo cresciuto tra le crepe di uno scalcinato muro.
Ma più per uno stormir di foglie degli alberi che la sanno.
Mi basta che la sera, in camera, te ne ricordi
e nasca una carezza con un' altra poesia.
Id: 46893 Data: 30/01/2018 12:43:55
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Che ne sarà di lei
Che ne sarà di lei quando non sarò? Lei che abita questo cuore, come una casa questo cuore che chiamo mio. Dove se ne andrà? Dove ce ne andremo? Forse uno nell' altro fin dentro il mistero di una nuova casa.
Id: 46835 Data: 27/01/2018 11:12:04
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Gocce di memoria
Fermo, al centro della scena. Dietro le spalle girano vetrine sullo sfondo.
Ora quella delle mantovane lucide e dolci ed ora quella dei binis, minuscole gocce di rosolio splendenti e argentate. Ora quella dei giochi e dei pianti ed ora quella dove nevica popcorn e il gelato sale magico e multicolore avvitandosi nell' aria.
Di fronte un ottico un kebabbaro un negozio di tecnologie magiche e un riparatore di tecnologie magiche.
Quel che vedono gli occhi non è quel che guardano puoi mangiare un buon panino kebab menu completo patatine salsa piccante e bibita tra minuscole gocce splendenti e argentate.
Non sono ombre della luce di oggi quelle gocce c'è stata un' altra luce che le ha generate e sono diventate la luce di oggi. Non puoi cancellare nulla anzi, se guardi bene tutt' attorno ne fioriscono altre. Sempre nuove.
Id: 46682 Data: 20/01/2018 16:31:10
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Passa l’ organello
Passa l' organello.
E' qualcosa nell' aria.
E nessuno vede
nè sente
men che meno parla.
Tutti presi alla guerra del Golfo.
Id: 46573 Data: 16/01/2018 11:40:23
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Stagioni fatate (riproposta e musicata)
C'è voluto un po' ma qualcosina è uscita.. migliorerà.
Forse sono passate / le stagioni fatate
e non ci ho fatto caso.
E ancora credo per me / e non solo per me
che verranno domani.
Un elettrico argento / m'ha portato sul lago
in questo vagabondare.
Non è il nostro lo so / però qui si veniva
anche solo a guardare.
oltre la fine del lago / le cime dei monti
e l'azzurro del cielo.
Qui c'è ancora il tuo cuore / i tuoi sogni
e li vedo brillare.
Sotto un tiepido sole preautunnale / e li vedo brillare
sotto un tiepido sole preautunnale
Sono qui / sulle rive del lago
e mi sembro un coglione
un sognatore acchiappanuvole
con la mia lattina di tè al limone
Sono qui / sulle rive del lago
sono venuto a cantare
Farà neve lo so / e anche presto
e sarà ancora più bello
quando si farà attorno al lago
come un anello.
Sono qui sulle rive del lago..
tra le mani soltanto un panino..
Ne vuoi un pochino?
Id: 46477 Data: 13/01/2018 00:01:03
*
Pensiero feroce
Vedi il pensiero?
S' alza improvviso a volte
feroce
si fa luce e riempie l' aria
lo afferri tra le mani
lo agiti
come a zittirlo.
E alla fine muore,
ma non lo fa mai davvero
è solo una piccola morte momentanea.
Id: 46433 Data: 11/01/2018 15:39:07
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Pensiero sonoro
A volte penso in suoni, è scontato che sia quando suono, nessun nome di nota solo il suono e il pensiero del suono muove le dita,
Non so se sia così per tutti.
L' emozione poi colora il suono di rosa o d' azzurro o crea lampi gialli in un cielo rosso oltre il soffitto.
Capita più di rado per me una volta, forse due, che il pensiero ammutolisca e tu resti ad ascoltarti e non sai più cosa muova le dita in quei passaggi.
Resti ad ascoltarti e a guardare oltre il soffitto quei lampi nel cielo rosso. E cosa c'è di più bello di un ragazzino che ti dice che ha registrato tutto che andrà a casa a studiarselo,
quel passaggio che forse non è neanche tuo.
Id: 46341 Data: 08/01/2018 13:25:43
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Idrovolanti (rivista e riproposta)
Si scrive perchè non si hanno ali per volare
A volte penso che non stai bene qui dentro perchè mi duole il petto come volessi aprirti un varco, uno spiraglio, uscire per andar ai campi, alle margherite e poi su fino ai narcisi oppure al bosco, a muschio e ciclamini o solo in quella panchina in riva al lago a guardaregli idrovolanti.
Resto immobile, per lasciarti uscire ma tu non esci mai.
Allora esco io, usciamo , ti porto per campi, a margherite oppure al bosco, a muschio e ciclamini per sentieri conosciuti arriviamo fino al lago. C'è una panchina tra le rose da lì si vedono gli idrovolanti.
foto mia. Idroscalo Como
Id: 46339 Data: 08/01/2018 10:59:35
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Haiku (sul fiume)
Scorre il fiume Sotto il grande cervo gesti di sempre
Id: 46268 Data: 06/01/2018 12:33:22
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Sul fiume
Scorre il fiume che attraversa il paese e mille lanterne, gialle e rosse illuminano la via deve arrivare qualcuno.
Intanto grandi fuochi indorano l' acqua l' ansa è una grande piazza e danzano le streghe c'è un grande cervo che brucia col suo cavaliere e l' albero dei frutti luminosi sparge fiammelle nel fiume come semi e scorrono, e vanno, e spariscono lontano cresceranno altri alberi mille miglia intorno.
Tutti intanto attendono lei chiamandola.
Il mangiafuoco, i saltimbanchi, i bimbi salvati dalla paura del pentolone perfino le cose, i fiori si illuminano col cuore dei bimbi. Un basilisco dagli occhi rossi guarda in su al ponte dove stiamo ma nessuno muore.
Ed ecco arriva proprio da sotto il ponte una vecchina fuori moda nera nera nella sua barchetta di carta luminosa ha freddo e cammina a fatica ma ha un dono per tutti.
Anche per me che ho in braccio un sorriso che abbaglia.
E nelle tasche sogni.
Id: 46267 Data: 06/01/2018 12:21:11
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Haiku (ogni tre versi un desiderio)
Guardo la foto Un vecchio bambino e la befana
Id: 46234 Data: 05/01/2018 13:14:58
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Haiku (sogno di primavera)
Guardo il sole Sogno di primavera anche d' inverno
immagine sumi-e (dal web)
Id: 46222 Data: 05/01/2018 00:23:04
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Cerco una parola
Cerco una parola, una parola per dire Dono che non dica ecco questo è un pacchetto di sigarette che poi diventa Mio e lo giro tra le mani lo apro e lo fumo e non resta nulla. Che non sia un bel microonde dato in dono per aver comprato la batteria di pentole triplo fondo. La cerco perchè sento di averne avuto uno non ho niente tra le mani eppure scorre in me come un fiume e nessuna goccia è mia ma posso bere. Qualcosa come la gioia della sorgente che sa della gioia del mare e delle nuvole tutte. Qualcosa di eterno che s' è alzato da terra un giorno a cercare la stessa parola, nell' orizzonte. Qualcosa che è lì da sempre in tutta la bellezza che c'è tra qui e l' orizzonte, in tutto quello che c'è da vedere. Qualcosa di libero nell' aria.
Id: 46145 Data: 02/01/2018 22:23:34
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Basterebbe un verso
Basterebbe un verso che scenda lungo la curva dei monti come un falchetto e volteggi in cerchi concentrici giù verso il lago.
Basterebbe un verso così forte che da qua si senta e mi porti a lui a volteggiare a veder le barche la linea obliqua della funicolare affondare nel lago. Ci sono spiaggie e famiglie al bagno bimbi che pescano o nuotano. Tetti e vie dritte che li tagliano. La casa amata.
Basterebbe un verso che si getti a capofitto nella casa amata fino all' odore di legna, di carbone per la stufa fino al caldo dell' acqua nel mastello e al calore delle mani.
Basterebbe un verso per dormire ancora su quel seno sereno con nelle orecchie un canto e una voce.
Basterebbe un verso e nessuno potrebbe dire quanti anni ho lì o nel grande giardino segreto dove giocavano le farfalle coi bruchipalla dove sotto ogni sasso c' era un tesoro e il sole giocava tra i rami
con me.
Basterebbe un verso ma non sono buono e gli anni si sanno e porteranno presto quel verso nel vento.
Id: 46086 Data: 31/12/2017 21:41:50
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La mantellina di Mami
È una piccola mantellina di lana
di quelle che coprono appena appena le spalle.
Mamma era un incanto.
È una piccola mantellina di lana
che adesso vola nel vento,
spesso passa di qua
ed è per lei questo canto.
Non so se sente la voce
o anche per lei è un soffio di vento
parrebbe non ascoltar preghiere
non cedere a indulti.
Poi d' improvviso la vedo
in due occhi scintillanti di bimba
e la sento cantare
con voce di bimba,
Tanti aluli a te
Tanti aluli a te.
E rispondo
Buon anno Mamma
Buon anno.
Id: 46052 Data: 30/12/2017 15:31:07
*
Forse metterò una cravatta
Forse metterò una cravatta, una bella odiosa cravatta azzurra sopra la camicia bianca. Forse metterò una cravatta per nascondere i bottoni che qualcuno potrebbe aprire, scoprire che c'è pelle sotto e peli, e batte un cuore. Forse metterò una cravatta una bella odiosa cravatta azzurra che faccia piacere allo specchio. Forse non metterò una cravatta e non coprirò gli specchi.
Id: 46003 Data: 28/12/2017 11:39:09
*
Pensiero
Esco nell' aria fredda di mattino. E' Natale il mattino è quello di un qualunque mattino la parola Natale scritta qua sopra non vola nell' aria. L'aria è piena di dolcissimo pensiero. Sto in ascolto.
Id: 45943 Data: 25/12/2017 18:26:00
*
Vigilia
E così è arrivato son qua tutto indaffarato pulisci scampi e polipetti cozze vongole e gamberetti ma il pensiero un pò svolazza e la maionese intanto impazza.
Lo so che cè chi non ne ha e forse a casa solo sta ma non credo sia peccato se in tavola è apparecchiato.
Se cè un poco d' allegria con i figli, in compagnia anche di chi è andato via anche con la nostalgia.
Sto pensando alla mammina al suo re e lei regina non sarà come da bambini che ora abbiamo i nipotini ma i pensieri sono buoni sono questi i suoi doni.
Id: 45928 Data: 24/12/2017 14:45:08
*
Babbo Natale
Te l' hanno già detto? Non esiste.. Solo i bimbi ci credono e quando lo diranno anche a loro si nasconderà, in un angolino del loro cuore.
Ma è lui che spinge mamma e papà a far loro doni.
E' lui che li ha portati un tempo anche a mamma e papà. E poi si è nascosto in un angolino del loro cuore.
Id: 45903 Data: 23/12/2017 10:34:49
*
Ghe credi minga tropp al Natal ca ta ma cuntet su
Ta ma diset che 'l Natal l'è voj ma d' un voj pien de lus ca brila e gira e gira che te se pù indue set.
Ma l'è dumà culpa tua ca ta stet lì a guardai imbambulà.
A lè propi li dedree al gà gli oeucc luster e 'l coeur in pena perchè tel vedet no.
Al gà fregg el se scalda sfregand ul fregg in di man zitto ma 'l te surid se te ghe dunet un suldin.
E 'l brila in del coeur.
Id: 45900 Data: 23/12/2017 10:22:40
*
Avessi buone le parole
Avessi buone le parole, ti scriverei. Non a te nè di te, avessi buone le parole ti scriverei come un pittore che dipinge guardando oltre la figura. Avessi buone le parole ti scriverei, su rami d' albero ti scriverei sceglierei un salice e se fossero davvero buone le parole un respiro invisibile le farebbe danzare giocando coi raggi obliqui del sole.
Ed io sulle loro punte.
Ma non ne sono capace e le parole non prendono mai vita. L'ho fatto, oggi, sotto questo sole obliquo ma il salice è solo la piantina di salvia qui sul mio balcone, e le parole leggere leggere voleranno via presto senza lasciar traccia, tranne la figura.
Id: 45869 Data: 22/12/2017 01:34:51
*
Quando il Natale era Natale
Quando il Natale era Natale il mondo era pieno di luci e il cuore dei bimbi s' incantava. Quando il Natale era Natale si faceva a gara a chi ne vedeva di più a chi vedeva la più bella e ancora è così. Quando il Natale era Natale i bimbi scrivevano letterine e il cuore era pieno di speranze. Quando il Natale era Natale l' attesa era magica per quella notte, e ancora è così. Quando il Natale era Natale quella notte il sonno era un nemico invincibile nessuno ha mai visto il visitatore ma il mattino se ne vedevano le tracce. Quando il Natale era Natale si cantava scendi dalle stelle in coro e ancora si fa. Quando il Natale era Natale una cometa viaggiava brillando e diffondeva la sua luce.
E ancora brilla per chi la guarda e per chi non la guarda.
Id: 45792 Data: 18/12/2017 12:29:00
*
Amore
Tienimi nascosto
coprimi
come una coperta tra due sedie
al centro della stanza.
Sarà il centro di ogni cosa
così che il luogo dove sto oggi sia ogni cosa
Amore sia ogni cosa.
E portami
oltre la fine delle cose.
Id: 45772 Data: 17/12/2017 10:30:36
*
Oltre
Lì il tempo era uno sconosciuto. Sì, il sole s' alzava, ogni mattina e entrava la luce con l' aprirsi delle persiane. Sono sicuro anche che brillasse la luna in cielo la notte, là fuori. E sotto la luna stavano i sogni liberi, tra gli alberi, lì una coperta non bastava a proteggerli e l' alba arrivava sempre in quei freddi giorni d' estate. Lì dentro devi chiudere gli occhi per vedere le rose impazzare di gioia al sole.
Id: 45761 Data: 16/12/2017 23:05:27
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Scegli con cura il dono
Si avvicinano le ricorrenze come appuntamenti prefissati. Che siano di gioia, o dolore, o dolciore arrivano sempre. Prima ancora arriva la scelta del dono sceglilo con cura, è facile la scelta se ne conosci i gusti per i vivi è facile anche la consegna, all' indirizzo conosciuto ed è facile immaginare la meraviglia negli occhi del destinatario.
Per chi non c'è devi aver più cura spegni la tv e stai in ascolto troverai quello giusto.
Per chi non c'è alcuni pensano sia impossibile la consegna altri pensano sia impossibile che non sia possibile e vedono la meraviglia.
Id: 45614 Data: 11/12/2017 13:43:49
*
Notturno
Ta Da!
magia magia magia
questa cuffia fa duemila watt
al grande concerto della meraviglia
e la poltroncina è un cavallo di legno alato.
Mi piace la notte
le ore si allungano incantate,
c'è un alberello nell' angolo
lancia raggi di luce lampeggiante
rossa, verde, blu
e stelle ottiche tremolanti.
A che età si smette di essere bimbi?
Son così lontano dalle sue ali adesso
nello specchio non si vede
non si vede il bimbo che guardava le stesse luci.
Accoccolato e desiderante.
Ma un regalo lo vorrei lo stesso,
che non costi nulla,
un sogno..
sognarla così forte che riesca a sentirmi
devo dirle che non c'è giorno senza lei
e di perdonarmi per i giorni senza me.
Id: 45588 Data: 10/12/2017 03:49:56
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La bellezza lacerante
Guardale i seni lucidi e scolpiti. I fianchi fissati in plastica posa. Potresti dire che erano già nel marmo da dove sono usciti, o per un pittore ce n' erano tracce invisibili sulla tela. Ma la bellezza è un' idea, magnifica e vera, la copia è bellezza dolorosa e lacerante. Tanto che la prenderesti a martellate sui ginocchi perchè non parla.
Id: 45543 Data: 07/12/2017 16:55:44
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Troppo umano
Come posso scriver poesie se la poesia è amor divino e crea la realtà. A me piace questa e l' amore umano i seni di una donna i fianchi percorrerli col pensiero e con le mani. Adagiarmi al suo calore, tra le lenzuola.
Seguire ogni sentiero fino a trovare l' ingresso
e andare ad abitarci. Mi piace questo quotidiano umanissimo amore.
Id: 45518 Data: 06/12/2017 14:42:34
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Le stesse parole
Me ne andrò di qui un giorno, pensavo quando il freddo gelava la paraffina e l' aria del mattino sapeva di gasolio e etere per motori.
Ci sarà pure un luogo migliore una terra da conquistare un chiosco alle hawaii su una calda spiaggia o una baita in montagna nell' aria pura.
Ma sono ancora qui perchè è qui quel luogo qui abitano le cose desiderate e le vedi nello stupore di due occhi incantati nell' arcobaleno da qui parte il sentiero per arrivare ai narcisi e qui è l' incanto di una bimba in canto qui il rosso è dolce e caldo e potente qui porto sogni e desideri in tasca e i fior di luna crescono sui palchi.
Da qui si vede il cielo,
e ci sono panchine confortevoli lungo il sentiero.
Qui si ama, si desidera e si spera.
Penso ancora me ne andrò di qui un giorno le parole sono le stesse vanno solo reinterpretate.
Id: 45509 Data: 06/12/2017 09:15:19
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Una lacrima sul viso
Qui, nel relax del vapore caldo di quest' acqua
appoggio le dita sugli occhi e premo,
per restare un po' al buio
a immaginare di sfuggire alle beghe di questo mondo.
Lo faccio spesso, roba da uomini duri eh..
Quasi subito il buio si riempie di puntini colorati
come i chiodini dei giochi dei bimbi
e danzano, in movimento casuale.
Oh, non c' è nessuna magia
non so la spiegazione scientifica
ma non c' è nessuna magia.
Ed ecco un albero, una casetta, un sole in cielo che si fa subito un viso.
C'è una lacrima sotto l'occhio
o credo ci sia perchè me l' hanno fatto notare
e mi piace, non è un' imperfezione dello sviluppo fotografico.
Premo,
la lacrima s' espande, si fa rossa,
piena di puntini in corsa,
la prima competizione per la vita.
Dura pochissimo, un lampo e torna il buio,
la lacrima ora è l' acqua dove sto
al buio, in silenzioso ascolto di un battito di cuore.
Lo so che è registrato in memoria
ma non ricordo l' indirizzo
e poi ho questo fischio a tremila hertz
che confonde il silenzio.
L' acqua s' è fatta fredda,
sollevo un po' le dita,
del buio resta solo un alone giallo,
al centro
che si allarga
mentre torna la vista.
Poi le nuvole.
Id: 45436 Data: 02/12/2017 18:19:15
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Fottila
Fottila la poesia
anzi mandala a farsi fottere,
come bestia inginocchiata.
Vai a pesca oggi
o al bosco, a cercare il muschio per i ciclamini
o semplicemente sta a guardare le nuvole
senza voler dargli un nome.
Fottila,
che lei non ci pensa due volte a fottere te,
come una fiera accovacciata,
magari in un guizzo negli occhi di una trota
la trota appesa all'amo che lei ti fa sentire in gola
o nel cespuglio di margherite al bosco
attraverso il quale si mostra.
Nuda.
O proprio mentre guardi le nuvole,
in un nome che passa veloce.
Vedi?
Sei fottuto.
Id: 45403 Data: 01/12/2017 11:01:46
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Alluna e trentacinque
Con in tasca
la speranza di un sogno
Si cede al sonno
Id: 45369 Data: 29/11/2017 01:38:35
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Ricordi misti
Quando la penso, un po' più forte del solito cercando di costruire un ricordo lei arriva sempre, come a dire lo so, sono qui, bravo. Come quando da piccolo volevo una grattachecca e subito si sentiva il suono delle ruote del carrettino del ghiaccio sul pavè. Si poteva grattarne un poco da mescolare con zucchero e limone finchè era bello grosso. Ma questo probabilmente non è vero chissà quante volte non è arrivato lasciando un desiderio. Che i ricordi cambiano e ci si illude siano veri. Che mio padre non ha mai alzato le mani ricordo solo una sculacciata a mio fratello per un capriccio.
E probabilmente lui ricorda quelle a me. E probabilmente lei arriva per caso. E probabilmente neanche per me.
Id: 45296 Data: 24/11/2017 18:10:30
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Altrove
Mi son alzato.. E già cantavano mi son vestito.. Non puoi fumare a teatro ma c' erano canzoni ed allegria Dopo un pò sparì il confine tra il palco e la platea per un paio d' ore sparirono tutti i confini e tutti gli affanni.
Id: 45263 Data: 22/11/2017 22:29:21
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Inciampato in un dolore
Era bello giovane e forte quello che a Milano dicono un drago saltava dai balconi per un paio di belle tette e un sorriso d' amor sincero.
E nessun rimpianto quando smise, quando i capelli imbiancarono.
Poteva ancora far correre locomotive sui binari della fantasia farle fumare sotto una galleria fermarle al semaforo e farle fischiare forte alla ripartenza.
Per il sorriso di un figlio, mentre la figlia stava a guardare. Lei stava sempre solo a guardare.
Nessuno sa perchè smise anche questo se n' è andato, dicono, ma devi avere un posto da dove partire per poter andare qui non c' era più niente nè albe nè tramonti l' ieri era un dolore dietro il quale sorridere oggi domani uguale all' oggi due occhi sorridenti solo lo specchio della consapevolezza di quello che nessuno vorrebbe essere.
Così scavalcò l' ultimo balcone inciampato, dicono, inciampato in un dolore che posso solo minimamente credere d' immaginare,
perchè il mio "si è fermato a un passo".
'' Che il dolore può essere portato dentro
intatto e inoffensivo, come un proiettile
come un proiettile, che si è fermato accanto al cuore ''
(cit. Luigi Cappello)
Id: 45261 Data: 22/11/2017 20:56:34
*
Lune gemelle
In cima a una collina si stagliano su uno sfondo rosso rosso sul sentiero per salirci non ha ancora fatto neve qualche ciuffo d' erba resiste al freddo e brilla alla luce della luna.
Gli alberi ai lati mormorano anche in assenza di vento e il sentiero prende i colori dell' arcobaleno anche in assenza del sole.
Lì a volte un angelo attraversa il rosso accende qualche stella qua è là e poi ci si adagia sopra, mi chiama
senza voce.
Da un pò non viene.
Lo so, è un sogno ma è solo lì che l' ho visto
e lì tornerà a chiamarmi come prima.
Id: 45240 Data: 21/11/2017 22:02:58
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Della morte
La prima volta che ho visto la morte
aveva il viso di nonna
e non ho avuto paura a baciarla
e accarezzarle la mano.
Fredda
nonna non era mai stata così fredda
non era lì dentro.
E' rimasta la morte
e riempiva tutta la stanza,
voleva intristirci tutti
e ci stava riuscendo bene.
Nonna invece era fuggita prima
era una dura lei.
Id: 45239 Data: 21/11/2017 21:22:27
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Liberi i pensieri
Vanno liberi i pensieri fin dove l'acqua è solo un suono nel buio oltre i vetri e le rocce bianche di luna sopra sembrano caderci dentro da un momento all' altro.
Veloci un attimo dopo il buio imbianca di neve il suono zittisce e cadono sulla neve lasciando impronte di scarpine inadatte punta e tacco come i passi di un Merlo.
E non importa da dove li guardo nel loro andare ripartono se ne fregano che sia un tormento passano e ripassano da altri vetri dove il buio fuori fa paura ma la luce dentro non è da meno.
Io glie lo dico, non di lì lasciatemi in pace ho già aspettato tanto ai due lati del vetro.
Ma non importa da dove gli parlo, sono con loro come una cosa sola.
Id: 45191 Data: 19/11/2017 13:58:29
*
Consistenza
Non ci sono più quei seni alti e sodi testimoni di tante battaglie senza vincitori, quelle cosce bianche e tornite con incastri perfetti, spazi per appostamenti prima della battaglia. Ma io li ricordo ed erano per me non importa se ora sono quel sole rosso all' orizzonte che non si vede ma incendia il cielo e sostiene nuvole pesanti. non importa se ora hanno un' altra consistenza. La stessa del sogno.
Id: 45072 Data: 13/11/2017 18:23:54
*
Sono qui
Sono qui, ora e ci sono già stato, seduto sotto l' albero d'infanzia.
In mezzo alla radura. (o forse è un palco)
Sono qui per farmi vedere in fondo, e gli alberi di fronte sono avvolti nella nebbia si vedono appena c'è silenzio, e attesa come se da quegli alberi dovesse uscire lei, da un momento all' altro, la tigre dai denti a sciabola che m' ha ferito un giorno e ancora ne porto i segni.
Gli alberi ondeggiano che siano loro in attesa di un suono? Del primo accordo?.
E allora eccolo. Entrerà in loro come un vento e danzeranno e canteranno le foglie e si colorerà la nebbia.
Poi, qui, tornerà quel vento ad accarezzarmi le foglie.
Id: 45064 Data: 13/11/2017 11:26:39
*
No name
Non so chi fosse
è arrivata stanotte, in sogno
da dietro
e tirava forte per la cintura.
Alla vita.
È arrivata mentre ero preso nelle mie faccende..
Un bullone da tirare..
un filo da collegare..
il nome da dare a una variabile che ne ricordi il senso.
Si faceva sempre più vicina
si sentiva dal calore alle spalle.
Pensandoci bene non c' era nessuna cintura
quindi mi voltai, per offrire altri appigli
svanì, sciolta in me
o viceversa
o semplicemente non c' era nulla.
o c' ero io ma non solo io.
Resta un nome da assegnare a una variabile
che ne ricordi il senso.
Id: 45026 Data: 10/11/2017 16:02:29
*
Sospesa
Sospesa, in un passato che non passa mai, al centro delle cose.
C'è, ho visto il suo corpo.
C'è, nel sole che si alza e abbassa, ogni giorno.
C'è, nelle nuvole che a volte lo coprono, e poi piove.
C'è, quando la penso, e ne ho bisogno, come un piccolissimo figlio.
C'è quando non viene, quando non la sento preso tra mura insonorizzate.
C'è e manca.
Ma quello che manca di più sono le rughe che non ho visto.
Id: 44849 Data: 30/10/2017 09:21:06
*
Vuoto
È successo qualcosa
ormai non ha più importanza cosa
nemmeno ricorda cosa.
Però è successo qualcosa
e lì qualcosa è nato
ed altro è morto.
Come a un bivio, allo zero atmosferico,
si prosegue per la strada protetta
sotto una campana in plexliglass
e piu si avanza più si alza il vuoto.
Ma forse l' altro non è morto
è solo sull' altra strada, che corre parallela.
Non puoi tornare, la strada è lunga, lo zero lontano.
Vedi l' albero fra le strade?
Estende le radici sotto tutte e due le strade
se ne può sentire l' odore passando per un bosco.
Intanto il vuoto sale,
devi solo proseguire
trattieni il fiato
a 999 la cupola fletterà
a999.7 inizieranno a formarsi crepe
a 999.99 cederà.
Inondandoti dell' altro.
Id: 44840 Data: 29/10/2017 17:10:15
*
Eterna vie en rose
Vedi il disegno che fanno le radici?
S'estendono, da un' origine
fino a una nipotina
che canterà una vie en rose
senza spartito..
A memoria.
E oltre.
Id: 44788 Data: 26/10/2017 09:25:16
*
Giorgio, riproposta (definitiva)
Giorgio ha perso. Le eroine vincono sempre, hanno poteri molto forti, ti trovano ovunque ti fregano comunque. Lui ci ha provato, un giorno, a scordarla, ma quella stradina buia, dietro il cimitero, non era abbastanza lontana. La paura di non riuscire era forte così comprò un pò di coraggio.
Quando lei lo trovò c' erano solo le stelle alte in cielo.. Quando lei lo trovò c' erano solo le stelle alte in cielo.. (who lights the stars in the nights?).
Fu così in un caldo accecante che lei spense tutte le stelle. Ma non fu nulla di eroico, Giorgio ormai non aveva difese E lei non era proprio Eroina Ma Bastarda e Puttana.
Quando lei lo trovò c' erano solo le stelle alte in cielo.. Quando lei lo trovò c' erano solo le stelle alte in cielo.. (who lights the stars in the nights?).
Id: 44666 Data: 17/10/2017 21:49:11
*
Viaggio
C'è un posto, lungo la ciclabile, dove non sono mai stato e nemmeno conosco qualcuno che ci sia stato. Anche se lo conoscono tutti, per sentito dire. Così oggi mi metto in viaggio, non per cercarlo, se c'è qualcosa de vedere si mostrerà.
Forse sarà un' auto rossa, sbucando improvvisa da destra a portarmici, o uno stupore improvviso, un' assenza di suoni nell' aria, nessun riso di bimbo, nessun rumore di cascate. Un' assenza dei colori dell' arcobaleno per gli spruzzi d' acqua.
Vorrei ci sia una donna lì la immagino già, Ferma nel tempo a sessant' anni, mentre io li ho passati già da un pò. Ferma sulle rive di un lago dove si specchia lei e il cielo, insieme, col suo sorriso e il suo vestito azzurro.
Vorrei mi prendesse il capo tra le mani, come faceva un tempo, per lenire un dolore, un tormento, o solo per stanchezza.
Vorrei lo poggiasse poi sulle ginocchia
nella penombra e mi lasciasse riposare.
Un giorno lo troverò quel posto e la troverò, ci volessero altri sessant' anni.
Non ho fretta.
Id: 44629 Data: 15/10/2017 12:53:13
*
L’ odore della musica
Hai mai sentito l' odore delle valvole calde e rosse?
Non lo puoi descrivere.
Nessun odore puoi descrivere.
Se si potesse, ti direi che per me è l' odore della musica.
Mentre per te è odore di vetro rovente
rame e zoccoli di bachelite caldi
misto a legno caldo e pelle.
E è rosso. E dolce.
Sa di mia madre, nei pisolini pomeridiani di bimbo.
Quando mi stringevo al suo corpo.
Id: 44528 Data: 07/10/2017 14:00:16
*
Foglie morte
E' caduta una foglia qui davanti s'è staccata dal ramo ed è andata ad aggiungersi alle altre, a terra, leggera. Proprio mentre stavo guardando.
Forse se la porterà il vento, stanotte o il camion della pulizia strade, domattina.
Se tu passassi di qui domani,
a giorno fatto,
potresti dire che non è caduta una foglia.
Ma io l' ho vista cadere dondolando e anche se sarà in un altro luogo è ancora qui.
Perchè è qui ogni altrove immaginato.
Id: 44443 Data: 01/10/2017 20:15:28
*
Incontro, una notte al bosco
C' era solo la luna sveglia quella notte, e io. Tutti dormivano.
Illuminava l' aria
e i pulviscoli di neve brillavano freddissimi e pungenti tra gli alberi, creavano una nebbia bianca sulla stradina sterrata per la polveriera, proprio in mezzo al bosco.
Non c'era un suono, solo freddo e male alle dita per il fucile gelato. Ma bisognava stare all' erta, per un improbabile chi va là, mancava ancora qualche ora per andare a riscaldarsi.
E' apparso all' improvviso da destra, grande, fiero, spezzando un ramo,
così l' ho visto. Dev' essermi fuggito di bocca lo stupore e lui ha visto me, s' è fermato, è indietreggiato un passo per rimandare il suo cerbiatto nel bosco, ma lui no.
Lui è rimasto a guardarmi, e io a guardare lui.
Ero armato, lui doveva conoscere i fucili ma non se ne andava /non aver paura/pensavo, e intanto non so cosa pensasse lui il silenzio sembrava più fondo e il tempo era l' eternità, poi ha traversato con calma la stradina col suo cerbiatto e è sparito nel bosco.
Verso chissà dove.
All' orologio mancava ancora qualche ora per andare a riscaldarsi.
Id: 44442 Data: 01/10/2017 18:53:10
*
Let the children dance
Da questo palco si vede la felicità danzare,
come non ci fosse domani.
Da questo palco si danza con lei,
come non ci fosse domani.
Id: 44348 Data: 24/09/2017 13:36:20
*
Alibi
Sono quello che ho intorno non chiamarmi poeta sono quello che c'è stato, c'è e ci sarà non chiamarmi musico o altro.
Se vado così spesso alle rive di un lago è perchè lì sono l' aria che ci scivola sopra l' acqua calma e profonda.
Sono la funicolare che sale a Brunate e all' arrivo non so che anno è nè quanti ne ho sono il bimbo sperduto, in fuga, col motorino nero troppo grande.
Sono quello con l' arco e le frecce, a caccia di ragni, che, attenta!, qui ce ne sono molti. Sono il ragazzo che guarda le nuvole dall' alto.. le mani sporche di grasso di catena. Sono un suono di armonica e fili d'erba tra i narcisi.
Intanto c'è mamma che prepara il pic-nic, e sorride.
Non mi manca nulla lì ci sono tutti tutto quello che ho avuto, che ho, e che verrà. Oh, lo so che la sera si torna a casa ma io lì lo scrivo, tra i narcisi.
Lo scrivessi a casa, la sera, fingerei quel sorriso di mamma, fingerei di non avere mancanze.
Id: 44311 Data: 21/09/2017 12:51:09
*
Non per forza angeli
Perchè per forza angeli?
Fossero anche due lupi
a venirmi a cercare un giorno,
due lupi Selvatici
a pelo nero come i Merlo
li seguirei.
Oltre le margherite,
e i ciclamini
fino alla cima,
alla radura oltre il bosco,
dove nascono i narcisi.
E sarò narciso,
non dovessi farcela sarò ciclamino.
Anche margherita va bene.
Id: 44288 Data: 19/09/2017 14:54:28
*
Mentre il fumo danza
Saremo ancora sorpresi
lo so
da questa vita che scorre
e troveremo un guado, un ponte, un lampo
per traversare la notte.
Filtrerà luce tra le tende
a illuminare la stanza.
Mentre il fumo danza.
Id: 44281 Data: 19/09/2017 08:27:56
*
Stagioni fatate
Forse sono passate / le stagioni fatate
e non ci ho fatto caso.
E ancora credo per me / e non solo per me
che verranno domani.
Un elettrico argento / m'ha portato sul lago
in questo vagabondare.
Non è il nostro lo so / però qui si veniva
anche solo a guardare.
oltre la fine del lago / le cime dei monti
e l'azzurro del cielo.
Qui c'è ancora il tuo cuore / i tuoi sogni
e li vedo brillare.
Sotto un tiepido sole preautunnale / li vedo brillare
Sono qui, steso al suolo sotto questi alberi da qui si può vedere il cielo, il cielo che entra attraverso i rami fino agli occhi. E penso, questo è il posto dove sto.
Eppure, da qui, a volte riesco a vedere le cime degli alberi e attraversarle come il cielo entrato agli occhi e vedermi al suolo, steso.
Ci dev' essere un altro luogo chi sa dove in continua espansione sopra tutta la vita e da dove mi guardo.
Da lì posso vedere anche un ragazzo seduto alla fontana col fucile a terra o una donna e una carrozzina, in riva al lago posso vedermi nella tormenta dalla quale ho temuto di non uscire.
Lì non c'è il tempo.
Se guardo bene poi tutta la vita è piena di incroci con altre vite e più le conosci o le hai conosciute più si espande in esse,
come gocce di inchiostro solubile in acqua.
Allora una goccia va a colorare una bambina d' azzurro un' altra una donna di rosso o una nonna di nero, una corsia d' ospedale di grigio, come il giardino che si vede alla finestra.
Da lì tutte le altre vite agli incroci possono vedere la mia.
Non è solo questione di ricordi. C'è quel luogo pieno di gente. Non sono angeli, sono solo anime.
In espansione verso domani.
Id: 44231 Data: 15/09/2017 20:53:49
*
Breve breve
E l' aria si riempì di schizzi
blu elettrico
e rosa mutevole al cobalto.
Vibrava.
E c'era un gran caldo luminoso,
e nient' altro.
Nemmeno tu.
Perchè eri me.
Id: 44170 Data: 12/09/2017 15:41:09
*
la vie en emeraude
(rubando 14610 fili di bisso smeraldino ad Amina.. sarò perdonato?)
Ci son stati giorni rossi
e neri
e giorni di una splendenza infinita.
E ancora ci sono.
Tutti legati da 14610 fili smeraldini invisibili agli occhi.
Anche il lago oggi dev' essere di un bel colore smeraldo
nonostante qui piova
e non è tempo di bagnarsi.
Tornerà il sole
donando altri fili d'oro
con cui cucire altri giorni per raggiungerlo.
Id: 44141 Data: 10/09/2017 12:23:30
*
Innamorato
Dici di sì?
Dico di no.
Perchè dicono non sia questo scorrere veloce
questo riempir del sangue le vene e i corpi,
O almeno questo non basta.
E nemmeno questo pensarti sempre
come un' ossessione.. appunto
Questo trovarti, in ogni luogo dove non sei
senza cercarti.
O accostarti il passo di nascosto.
Non è neanche questo portare nelle tasche quello che non sei.
Forse è che un giorno sono arrivato a un luogo dove non eri
neanche cercando
e la paura era forte
perchè improvvisamente non c' era più altro luogo dove andare
e lì non c'era nulla.
Neanche gli angeli ad ascoltare.
Ma non ne sono sicuro.
Id: 44135 Data: 09/09/2017 18:35:21
*
Nella
Lo so, non é il vero nome ma non ricordo il suo e Nella è il più bel nome al mondo.
Era la mascotte della tana dei lupi in quel di Ugovizza. Non s'è mai trovato da dove entrasse, forse scavalcava il muro in qualche punto senza filo spinato ma non c'era nessun punto senza filo spinato.
La trovavi sdraiata sui bordi della grande fontana la notte, al centro del cortile, in realtà non ricordo se fosse davvero una fontana vedi come il tempo inventa i ricordi? ma ci si poteva sedere attorno.
Era un grande pastore di chissà che razza (inventerei anche quella) alpina, come noi, bianca, come la neve, di pelo folto.
Ti guardava passeggiare avanti e indietro mentre stavi all' erta per chissà quale nemico. Un metro era la distanza minima consentita oltre s' alzava, e si spostava un metro più in là.
Le notti a Ugovizza sanno cos'è il freddo l'aria e le stelle sanno farlo dimenticare le stesse stelle però sanno anche mostrarti un lago in un angolo di cielo sgombro.
Lei lo sapeva, credo leggesse nel pensiero, se ti sedevi al bordo della fontana
il fucile a terra e scordando un attimo il nemico e il freddo preso nelle onde del lago lei arrivava e appoggiava il muso sulle ginocchia per una carezza.
E c'era un gran silenzio di pace nel cuore
come in riva a un lago di notte.
Id: 44133 Data: 09/09/2017 13:07:58
*
Così si va
È così che si va
si svolta per strade nuove
perchè nelle altre sai che non c' era.
In cerca, curiosi
si guarda tutto quello che c'è da guardare
riscaldati dal sole
o sorpresi da un acquazzone improvviso
tra una salita e una discesa.
Si va e si cerca
e non si sa se la rivedrai
forse domani,
svoltando a destra dove oggi sei andato a sinistra.
Forse passerà un giorno
un mese
o un anno
Forse passerà la vita
per trovare una panchina assolata per sempre
allora la vedrai.
Id: 44102 Data: 07/09/2017 12:43:29
*
Dove nasce la gioia
Perchè avrà pure una fonte un luogo dove se ne sta in attesa di esser vista. Forse una nota strappata con forza ruvida che mandi le valvole in saturazione e riempia l' aria riecheggiando in un delay se pur digitale.
O forse una poesia o una sola parola di quella poesia che colpisca la corda giusta saturando un sentimento e riecheggi per giorni anni.
O un colore? un accostamento tra forme e colori che si imprima nella retina che non se ne va chiudendo gli occhi.
O tutte tre insieme una danza colorata che satura gli occhi e le orecchie e i sentimenti.
O forse semplicemente sei tu.
Id: 44092 Data: 06/09/2017 14:07:04
*
Il vento
Eppure qualcosa abbiamo disimparato imparando.
Il vento che senti sul viso correndo
in moto o in bici è solo aria
dentro cui ti muovi.
Poi arriva il nipotino
e ti dice che invece è perchè sta correndo come il vento.
E il Vento è un compagno con cui correre.
E gli dici sì. E' così.
Id: 44090 Data: 06/09/2017 13:41:33
*
Calma
Questa dove sto è una panchina in pietra
Sta tra due alberi, due tigli credo,
proprio qui di fronte un cigno si liscia le piume
steso, sull' erba,
sulle rive di un laghetto davanti al bosco di bambù.
C'è anche un cespuglio di rose più in là
e qualche pino, che allunga la punta nel bianco delle nuvole.
C'è calma.. se non ti volti.
Perchè dietro c'è i Tigli, reparto del policlinico
e altri reparti tutto attorno.
Qui si scende con la scusa di fumare
per non guardare il tizio col tubetto dello zucchero liquido in piena vena
Per tirarlo fuori dalla tana di Bianca Neve.
Id: 44060 Data: 04/09/2017 16:32:52
*
Un ricordo
Questo è un ricordo. Una principessa, tutte le altre bimbe, come ancelle stavano attorno in cerchio, di spalle, non vedessero mai le signorine della colonia quel bacio innocente di bimbo.
Era pomeriggio, un caldo pomeriggio d' estate, nelle ore del riposo scordai per un pò la casa lontana e il lento passare del tempo. C' era solo una fiaba, e la meraviglia questo era, una fiaba e una principessa e anche la colonia sembrava bella, come un castello.
Svanì veloce, il pomeriggio dopo esattamente, quando scelse un altro bimbo. Che facciano così le principesse? Per non invecchiare?
Come le muse? Per restare vive e giovani nel ricordo? Perchè è questo che è rimasta un' eterna bimba vestita di meraviglia.
Chissà dov'è oggi se ha resistito al passare degli anni se è ancora quell' eterna bimba o se è come la vedo oggi, in sogno, una donna svestita di meraviglia nel riquadro di una finestra sul mare danzare nel sole di un pomeriggio estivo.
Ma questo è un ricordo ancora da creare.
Id: 44023 Data: 02/09/2017 10:51:11
*
Implosioni
Vedi come bolle l' acqua?
Ti chiedessi di immergere le mani non lo faresti di sicuro.
Eppure è fredda, più di quando ha iniziato a "bollire".
Difficile agli occhi percepire la differenza tra implodere e esplodere.
Più difficile la fiducia.
Id: 44017 Data: 01/09/2017 20:09:19
*
L’ odore della carta
Getta quel libro, è odore della carta. Il libro appena preso nelle mani,
quel libro di cui stiamo imparando il funzionamento, attraverso cui stiamo prendendo coscienza dei processi della macchina alfabetica, quel libro deve essere gettato via, perché non è altro che "odore della carta".
(Mario Benedetti)
Ho un libro nelle borse della bici. Mai finito. Sta lì per le soste sulle rive di qualche lago o per una panchina in mezzo al bosco attorno allo stagno degli alberi bisbiglianti. L' intenzione almeno è quella ma quando sono alla riva mi perdo nel brillare delle onde nel profumo dell' albero sotto cui sto nell' odore dell' acqua, dell' aria o del legno della panchina. La voce del lago riempie l' aria. Lo stesso al bosco, nei giorni di sole l' aria sa di resina e eriche calde gli alberi bisbigliano piano per non disturbare il concerto dei suoni del bosco. Non c'è lo stesso concerto ogni giorno, non ti puoi annoiare. Non così dopo un temporale che ti sorprende improvviso. Gli alberi allora bisbigliano forte e la musica cambia L' aria si fa elettrica sa di muschio, e di funghi, di attesa che gli uccelli tornino a cantare.
Il libro intanto s' è inzuppato un po' l' odore della carta bagnata è forte ma asciugherà. Lì dentro ci sono altri profumi e brillii e orizzonti altrettanto belli. Anche se gli occhi è carta che vedono, e inchiostro, e i sensi sono i miei profumi, brillii e orizzonti che sentono.
(Anche la frase di Benedetti però sta scritta in un libro eh..)
Id: 44005 Data: 31/08/2017 23:42:42
*
Se tu sapessi
Sapessi come sei cambiata
non dico lì, dove sei ora
che non so più
ma qui dentro, dove non sei
dove t' ho inventato
in mille diverse.
E' vero,
su mille una sarà vera.
Ma non so qual'è.
Id: 43992 Data: 30/08/2017 20:18:30
*
L’ ora più dolce
C'è un' ora,
quando il sole sta per scendere oltre i monti
in cui il lago s' indora, e si calma.
L' acqua si ferma e i cigni hanno già fatto l' ultimo volo.
È lì che manca
e non è solo nostalgia
o tutte quelle balle sull' età.
È che gli anni senza sono sempre di più
è che non ricordo la voce,
la voce che cantava sulle rive di quel lago.
Per questo ci vado spesso
finchè un giorno la risentirò
chiamare il mio nome.
Id: 43932 Data: 26/08/2017 00:30:11
*
Solo segnali elettrici
Da queste alture si vede il lago,
e decido che è bello.
E poi si vede tutto questo verde macchiato di rosso, e di bianco
l' arancione dei tetti e il verderame della cupola.
E decido che è bello.
Il sole è alto e luminoso
se lo guardi, accecante, come non potesse brillare di più.
Scalda la pelle
e il suo brillio colpisce gli occhi.
E decido che è bello.
L' aria sa di fiori, di erica calda e di alberi.
E decido che è bello.
Penso che potrei istruirci un Arduino
attrezzarlo con fotocamera, per i colori
con fotoresistenze, per la luce
un "naso" elettronico, per l' aria
un sensore di temperatura, per il calore del sole.
Certo dovrei dichiarare nel programma che più i colori sono vivi e ben combinati più è bello
che oltre una certa soglia di luce il sole splende e che questo è bello
che se gli idrocarburi sono bassi e l' ossigeno a un buon livello l' aria è pulita, e questo è bello
che oltre i 37 gradi comincia a far davvero caldo.
Poi la penserebbe come me, certo, e come chi mi ha programmato.
Allora penso di togliere la parte decisionale
e lasciarlo lì, con i sensi accesi
con le tensioni che variano agli ingressi
i dati accumulati nelle variabile
e le fotoresistenze a fondo scala per troppa luce.
A non decider niente
Penserebbe che quella è la libertà?
Almeno fino a esaurimento delle batterie
e interruzione dei sensi
nè colori nè tensioni.
Buio elettrico.
Id: 43869 Data: 20/08/2017 21:09:11
*
Giorgio . (rivista)
Rivista e riadattata per essere "musicata"
Work in progress.
Giorgio ha perso. Le eroine vincono sempre, hanno poteri molto forti, ti trovano ovunque Lui ci ha provato, un giorno, a scordarla, ma quella stradina buia dietro il cimitero non era abbastanza. La paura di non riuscire era forte così comprò un pò di coraggio. Quando lei lo trovò c' erano solo le stelle alte in cielo.. (who lights the star at nights?) e vinse senza difficoltà. Fu così in un caldo accecante che lei spense tutte le stelle. Ma non fu nulla di eroico, Giorgio ormai non aveva difese E lei non era proprio Eroina Ma Bastarda e Puttana.
Id: 43859 Data: 19/08/2017 23:48:23
*
Sogno in Rem (video)
Sogno, in Rem F.Bonvini-A.Madaschi
Rem Do Rem Do
Ricordo ancora - i seni tuoi Rem danzare nel mio sogno. Do E allora aspetto un po’ - nel sonno poi Rem mi aggrapperò a quel sogno. Do E allora sarò lì - sui seni tuoi Mim alleggerendo il peso Fa ma qualcosa poi non va Lam Re qualcosa sempre sta in sospeso. Lam Re Re4
Al risveglio ricorderò Do – Mim – Fa - Sol soltanto fumo in questo sogno Do – Mim – Fa - Sol e come sempre - poi scorderò Do – Mim – Fa - Sol che niente danza in questo sogno Do – Mim – Fa - Sol che niente danza in questo sogno. Do – Mim – Fa - Sol
Do – Mim – Fa - Sol
E allora dimmi tu - come si sta Fa Sol con questo peso sopra il petto Fa Sol E allora dimmi tu - se ero là Fa Sol o se era solo un’illusione. Fa Sol
Fa Sol - Fa Sol Do – Mim – Fa – Sol
Ma niente ha un senso - io lo so Lam Re e a ricordarti continuerò. Lam Re - Rem
Id: 43838 Data: 17/08/2017 22:49:30
*
Occhi
Li ho intravisti un giorno
guardando i miei occhi nei suoi.
Erano come un brillio lontano sul lago.
E ora son qui.
Negli occhi dei nipotini.
Id: 43757 Data: 09/08/2017 12:00:22
*
Ho visto i margini della pioggia
Ho visto i margini della pioggia
fermo ai bordi della strada
in un pomeriggio d' agosto
sul sellino della moto.
Dapprima fu un suono
poi, voltandosi, la vista.
Avanzava veloce.
Non servì accendere il motore
nè accordarlo allo stesso suono
fuggendo in direzione opposta all' avanzare.
Anzi fu la parte più pericolosa
attraversare l' incrocio
e lo stop
in incosciente velocità.
Mi prese, e non mi fece nulla
se non rinfrescare un pomeriggio torrido.
Ho visto i margini della pioggia
e non ne ho più paura.
Id: 43755 Data: 09/08/2017 09:26:52
*
Giorgio
Giorgio ha perso.
Le eroine vincono sempre,
hanno poteri molto forti, ti trovano ovunque
Lui ci ha provato, un giorno, a scordarla,
ma quella stradina buia dietro il cimitero non era abbastanza.
La paura di non riuscire era forte
così comprò un pò di coraggio.
Quando lei lo trovò c' erano solo le stelle
alte in cielo..
(who lights the star at nights?)
e vinse senza difficoltà.
Fu così in un caldo accecante
che lei spense tutte le stelle.
Ma non fu nulla di eroico,
Giorgio ormai non aveva difese
E lei non era proprio Eroina
Ma Bastarda e Puttana.
Id: 43698 Data: 02/08/2017 17:14:52
*
Così saresti
Con i capelli ancora neri
che l' Ada è davvero brava a far le tinte
e poi è simpatica, dovresti farci un pensierino.
Poi, con la bici, prenderemmo quella strada a destra
che le altre son già percorse
e gli occhi devono brillare sempre del nuovo.
Avresti le tue scarpine di vernice
che non sai se troverai la neve ma sono così belle.
Ci fermeremmo un pò alle margherite
perchè è li che hai visto papà suonare i fili d' erba.
(Lo so che erano le puntine di uno spinterogeno,
ma anche il suono sorridente di un motore può essere bellissimo.
Per questo forse ti piaceva il suono della mia moto,
con l' espansione accordata in re,
e alzavi la gonna per salirci a cavalcioni
che tanto lascia che guardino, a guardarla mica si rovina)
Torneremmo a casa, dopo aver salutati i gatti,
a mangiarci un' anguria intera.
A te non farà male.
Id: 43676 Data: 31/07/2017 10:31:52
*
Una giornata al lago
Da questa panchina il lago sembra più azzurro
e anche l' aria è più leggera e fresca.
E' un po' più lontana delle altre
partendo dalla piazza
ma è l' unica con lo schienale orientabile
così ti puoi sedere guardando il lago, o la strada
che una volta non c' erano tutte queste macchine
e anche la strada aveva il suo fascino.
Qualche Guzzi col volano luccicante
una Topolino
o festose ragazze in bicicletta erano un' attrazione.
Scelgo sempre questa, anche se sempre orientata al lago,
è qui che arrivi, ti appoggi alla balaustra e guardi il lago
e la fontana là in fondo getta spruzzi altissimi
ti passi una mano tra i capelli e sorridi
e io ci metto sempre un po' a capire che non sei tu.
Allora provo a orientare lo schienale verso la strada
chissà, forse ti vedrò prima
arrivare in bicicletta nel tuo solito abito leggero.
E infatti arrivi, pedalando piano
con lo stesso sorriso di prima
e io ci metto sempre un po' di più a capire che non sei tu.
La ragazza guarda sempre il lago
e la fontana
e la rotaia che sale a Brunate tagliando il monte
e si volta
e mi vede
e resta a guardare un po'
come se ci volesse un po' a capire che non sono io.
Andrò più avanti, più tardi, verso la stazione
e prenderemo il treno per casa
guarderemo dai finestrini tutte queste case passare
e i prati
e gli alberi
e il sole calare, senza fretta
perchè ci vuole un po' a capire che in fondo eri proprio tu
che ho visto guardare il lago e pedalare con la gonna svolazzante
se abiti ancora così forte i pensieri
accompagnandomi a casa
e che non c'è una vita sola.
Id: 43662 Data: 29/07/2017 18:21:36
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Sfioritura
Al bosco, oggi, l'albero dove ti ho nascosto ha messo nuove gemme.
Ricordo ancora - i seni tuoi danzare nel mio sogno. E allora aspetto un pò - nel sonno poi mi aggrapperò a quel sogno.
E allora sarò lì - sui seni tuoi alleggerendo il peso ma qualcosa poi non va qualcosa sempre sta in sospeso.
Al risveglio ricorderò soltanto fumo in questo sogno e come sempre - poi scorderò che niente danza in questo sogno.
E allora dimmi tu - come si sta con questo peso sopra il petto E allora dimmi tu - se ero là o se era solo un illusione.
Ma niente ha un senso - io lo so e a ricordarti continuerò.
Id: 43510 Data: 16/07/2017 02:40:00
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Oltre questo mare
E si continua a navigare
sotto le tempeste
o il solleone
perfino nei giorni di nebbia
con le stelle nascoste alla vista
quando non si vede l' orizzonte
e sai che c'è solo acqua all' orizzonte.
Si naviga a memoria
e non sarà il canto delle sirene che ci ferma
si continua a navigare
sempre
e nessuna spiaggia oltre questo mare.
Id: 43505 Data: 15/07/2017 13:38:19
*
Lei è sempre bella
Lei è sempre bella
from once upon a time to today
le basta un velo d' olio rosso
leggero
per nascondere le rughe
e canta
e io sono tutte le mie età contemporaneamente
quando sto con lei
Id: 43429 Data: 07/07/2017 18:49:47
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Dream, my little girl
Non sarà sempre così
tu ti alzi sulle incerte gambe e ti lanci
io apro le braccia e ti prendo.
Non deve essere sempre così
ogni volta un po' più lontano,
questo è il gioco
e qualche caduta è da mettere in conto,
niente paura,
così quando sarò troppo lontano andrai sicura su gambe forti.
E sogna,
sogna sempre braccia altrettanto sicure come approdo.
Poi,
con le tue gambe forti,
portami al lago quando vuoi,
quello dove ti porterò a sentire il suono che fanno le onde sulla riva
o quello della breva tra le foglie degli alberi
così che tu possa riconoscerlo passando,
perchè ogni albero ha la sua voce,
e li ritrovare quelle braccia sicure come un rifugio.
Id: 43239 Data: 20/06/2017 01:31:32
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Sogni irriconoscibili
Proprio non riusciva ad amarla. Aveva sognato per lei i sogni più belli, aveva immaginato il futuro. Ma proprio non riusciva ad amarla. Anche se i sogni non smettono, e tornano feroci la notte mostrando un viso felice e sereno che non riconosce. Proprio non riusciva ad amarla. Ed è per questo che l' amava più di chiunque altro. Perchè lei era suo figlio. E adesso ha un viso felice e sereno.
Id: 43154 Data: 12/06/2017 13:57:09
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White Hachab
Lo so, dicono sia affogato Achab trascinato sul fondo dalla sua ossessione più profonda ma si sa, gli scrittori s' inventano le storie più fantastiche.
Potrebbe essere stato ingoiato una volta sott' acqua e col suo arpione aperto una strada verso il culo della balena e da lì uscito, a riveder la luce.
Oggi sarebbe imbiancato al contrario della sua balena che invece ha assunto un bel colore bluaceo raggrinzendo.
Se ne starebbe sul pontile a guardare il mare a mattina tarda eh perchè non ha nessuna voglia di alzarsi alle quattro e venti e andare in cerca della balenottera ormai raggrinzita nè di spararsi un selfie con l' arpione a riprova dei fatti.
Che poi il telefono l' ha buttato tra le onde perchè in realtà non ne aveva bisogno. Gran sentimento il non bisogno, innovativo e liberatorio.
Proprio come uscire dal culo della balena.
Id: 43039 Data: 02/06/2017 14:18:50
*
Con noncuranza
Se nevigliasse al sole luccicando appena fuori dal tempo ordinario allora i pesci sotto il loro pelo guarderebbero il sole raffreddarsi e raggrinzire.
Con noncuranza.
Intanto lei dall' altra parte dello specchio appena sopra il pelo si prepara per la notte navigando onde al ritmo dei colpi sulla riva verso il mattino.
Con noncuranza.
Ma quando la notte arrivò davvero i pesci da sotto il loro pelo videro il cielo cambiar di stato e naviganti stelle sulle loro rotte.
Con noncuranza.
Lei invece non se ne accorse nemmeno e navigava al ritmo delle onde seguendo stelle e pesci sulle stesse piste stupefacenti e stellari fin dove non fa mattino.
Se nevigliasse al sole luccicando appena fuori dal tempo ordinario allora i pesci sotto il loro pelo guarderebbero il sole raffreddarsi e raggrinzire.
Mentre con noncuranza vanno le nuvole.
Intanto lei dall' altra parte dello specchio appena sopra il pelo si prepara per la notte navigando onde al ritmo dei colpi sulla riva verso il mattino.
Con noncuranza delle stesse nuvole.
Ma quando la notte arrivò davvero i pesci da sotto il loro pelo videro il cielo cambiar di stato e naviganti stelle sulle loro rotte.
Tra le noncuranti nuvole.
Lei invece non se ne accorse nemmeno e navigava al ritmo delle onde seguendo stelle e pesci sulle stesse piste stupefacenti e stellari fin dove non fa mattino.
Dove con noncuranza vanno a finire le nuvole.
Id: 43033 Data: 01/06/2017 23:58:37
*
Pelle sottile
La ragazza aveva la pelle sottile
tanto che ci passavano i dolori attraverso
la sua mano sbucò lenta, e timida
attenta a schivare gli intoppi
cercando un appiglio
sull' autobus che ci portava a scuola.
Così la presi
per accompagnarla alla sbarra,
le urla furono alte
riprenderla e accarezzarla servì solo ad aumentarle.
Non c'era nulla da fare
Come non c' era nulla da fare quando quel tizio continuava a chiedermi, con gentilezza estrema,
la via per la toilette
chè gli doleva il basso ventre, diceva
sfregando e battendole sul petto
e doveva andare di corpo, diceva
sfregando e ribattendole sul petto
in continuazione,
battendo e ribattendo
e che così gli sarebbe passato.
E io pensavo
ma perchè non mi chiedi dov' è il cesso
che devo andare a cagare.
E forse pensai a voce troppo alta.
Se la fece addosso piuttosto.
Intanto la ragazza urla ancora se la tocchi.
Dalle finestre intanto si vede la schiena di una Madonnina.
Id: 43021 Data: 01/06/2017 00:16:47
*
Questa non è una poesia
Quando iniziò la musica lei era lì
alla festa di Maria Ausiliatrice,
ce l' hanno portata
stava immobile a fissare il cielo
dalla sua sedia spaziale.
Solo un leggero sorriso sulle labbra.
Pareva neanche sentisse
Solo un leggero movimento del piede.
A tempo.
Fino alla fine della musica.
Id: 42968 Data: 28/05/2017 10:31:38
*
Giorni a favore
Ci sono giorni in cui è come fosse qui davanti, al davanzale, luminosa e sorridente. Eccheppalle, sempre sorridente.. non sarà una paresi? Direte. Va bè.. non sempre ma alcuni giorni sono favorevoli in quei giorni che l' aria è chiara e profumata e dalla Madonnina si possono vedere le cime dei monti e dalle cime dei monti la Madonnina.
Allora la vedo
come da un prato di trifogli sotto a quella finestra.
Le persiane sono aperte,
e le tapparelle alzate
lei sta a guardare il cielo con le sue nuvole
e gode del sole e dei canti che riempono l' aria.
Dietro la stanza è scura, non se ne vede l' interno
Per questo a volte mi ci trovo lì, all' interno
prima che si alzino le tapparelle,
la luce che entra a quadrettini
le disegna una scacchiera sul corpo,
e sui seni, ponendo due pedine in piena luce.
È sempre lei che vedo, da dietro,
guardare al cielo
cercando nelle nuvole un segno
godendo del sole, dei canti
o dell' aria smossa dal volo di un pettirosso
che muove le tende e le accarezza i fianchi.
Nudi.
Oltre il sole è forte
ed esco, attraversandola
e per un attimo mi vedo, da dentro lei,
là fuori su un campo di trifogli
guardare al cielo
cercando un segno nei nostri occhi.
Id: 42944 Data: 26/05/2017 14:29:46
*
Al museo dei ricordi inventati(4)
L' ho incontrata da ragazzino la mia zingara, appoggiata al muro. m' innamorò il sorriso e l' abito rosso a voulant bianchi. Tra le mani poi, sempre un mazzo di rose, rosse.
Sarei andato con lei ovunque quando strizzava l' occhio e mi diceva con parole mute sta tranquillo non è lunga la strada di casa.
Sarei rimasto con lei per sempre a farmi vegliare sulle rive dell' olona, tra le sue braccia, che quando ne avevo bisogno, davvero bisogno, scendeva dalla cornice, e si sdraiava acconto a me abbracciandomi, così, d' incanto, spariva il blu elettrico dei lampi e il rumore dell' Olona, i dolori si diluivano piano nel sonno . E nel sonno faceva le magie più belle.
Ma ero solo un bimbo mia madre mi rivoleva indietro.
L' ho rincontrata da uomo
se bastasse il passar del tempo a fare un uomo. Stesso sorriso, così dolce, il tempo non l' ha cambiato. Stesso abito rosso, vaporoso e fiori tra le mani e nei capelli.
Mi riinnamorò degli stessi incanti.
L' avrei seguita ancora, mamma m' ha lasciato andare da tanto... sarei rimasto con lei per sempre se non fosse stato un figlio a rivolermi indietro o una donna da amare e bimbi da coccolare. Così' ho lasciata passare.
La incontro ancora a volte ogni volta lo stesso sogno lo stesso incanto e ogni volta ,in sogno, lascia profumate gocce di rosso Parigino.
Id: 42923 Data: 24/05/2017 22:20:59
*
Pura aria
Questo è:
Aria che mi avvolge leggera
calda dello stesso sole
piena di molecole volatili
e volatili canti.
Polveri,
ancora cercando
ostinatamente
nelle nuvole un segno.
Id: 42919 Data: 24/05/2017 16:16:18
*
L’ anima
Tu credi sia tua, l' anima, che abiti il tuo corpo.
Invece è fuori, nella mente di una ragazza che fece oplà un giorno e un bacio un salto e una giravolta.
Poi tutti giù per terra.
Oppure al bosco, che cerca una radura e un' angolo d' azzurro in cui aprire le ali al volo.
Poi tutti giù per terra.
Se ne sta dietro ai vetri a volte bagnati di pioggia osserva gli alberi curvarsi al vento per un bacio.
Poi sempre giù per terra.
Perchè non gli importa del tempo o di quanti anni hai dietro quella finestra Puoi averne tredici o diciannove quaranta o sessantaquattro.
Come quegli alberi che si baciano lucidi nella pioggia nulla sapendo della loro età.
Si nasconde tra le righe l' anima ma se qualcuno crede di vederla, -lì-
tu dì che non è vero
non sbaglierai.
Perchè è la verità. Lei è già altrove.
Id: 42860 Data: 19/05/2017 12:51:13
*
Il primo amore
Mamma.
Lo doveva fare.
Ha lanciato la sua monetina
ed è rimasta sospesa in aria.
Al posto del sole.
Che pure oggi splende.
Id: 42822 Data: 16/05/2017 10:11:25
*
nessun dolore
Non c'è nessun luogo dove ci si può incontrare
lo so
per questo, se resiste il sole domani ci andrò.
e starò lì,
ad aspettare un non incontro.
Con fiducia.
E anche domani passerà.
Id: 42792 Data: 14/05/2017 00:42:41
*
Haiga
Vedi la cura?
Si fanno grandicelle
le tortorelle
Id: 42710 Data: 06/05/2017 13:48:16
*
Poesie
Capita di svegliarsi contento
se non proprio felice,
contento.
Fuori s'è già alzato il sole
e gli alberi sono carichi di verde
e altri colori.
Dalla finestra entra l' aria del mattino
il profumo del sole
e le tortorelle crescono
sul davanzale.
I vasi al balcone son tutti fioriti e riscaldati dalla luce
si andrà alle prove a pomeriggio.
Poi leggi una poesia..
e va tutto affanculo.
Perchè lei non c'è
e adesso piove
e i pensieri che le mandi chissà se arrivano.
Id: 42709 Data: 06/05/2017 13:43:31
*
Al museo dei ricordi inventati (3)
Stavo a un metro da terra
tra due mani forti.
E non volevo sentire.
Quelle mani non mi hanno più lasciato.
Solo quando si sono dissolte
coi suoi capelli di neve
ho capito.
Neanche io le avevo mai lasciate.
Id: 42700 Data: 05/05/2017 12:02:12
*
Al museo dei ricordi inventati (2)
Era sempre sorridente nel suo abito rosso a voulant bianchi, da zingara.
Tra le mani sempre un mazzo di rose, rosse.
Pareva sorridere di più se la guardavo, a volte strizzava l' occhio diceva con parole mute di star tranquillo che non era lunga la strada per casa.
La notte però era lei a guardare mi guardava dormire sulle rive dell' olona, vegliava, e se ne avevo bisogno, davvero bisogno, scendeva,
si sdraiava acconto a me abbracciandomi, nel blu elettrico dei lampi del filobus.
Io lo sapevo anche a occhi chiusi, senza vederla, lo sapevo. Si sentiva l' odore dell' aria ionizzata e poi non posso scordare l' odore della pelle. Odore di colori ad olio secchi.
Nè il sorriso.
Era così dolce.
E anche oggi non è cambiato.
Id: 42676 Data: 03/05/2017 11:53:01
*
Al museo dei ricordi inventati
Quando lei aprì le cosce il mondo sparì d' improvviso
stupefatto, nella sua ferita. Restò solo quell' attimo spalancato feroce e dolce, di una lacerante bellezza.
Id: 42665 Data: 02/05/2017 18:04:38
*
Acrobazie sotto la gonna
Aprì la gonna all' improvviso,
sotto un enorme cannone sparò una donna in cielo
e c' erano cammelli, elefanti e giocolieri.
Un mangia fuoco sputava fiamme sul pubblico,
ai bordi della gonna.
Nell' aria volteggiavano acrobati e note..
Lei, la proprietaria della gonna, era alta fino al cielo
con gli occhi chiusi ondeggiava la testa tra le nuvole.
Nelle mani inzuppava biscotti nella tazza del tè.
Fuori dalla gonna un carrettino vendeva gelati.
Ma sotto, sotto c'era un mondo.
Id: 42644 Data: 30/04/2017 21:04:59
*
Concerto
Il ragazzo s'è alzato presto
eccitato
ha un concerto stasera
c'è da preparare luci
e suoni,
curare i dettagli.
Che tutto sia perfetto
come sempre..
Il vecchio che era guarda
dal fondo del teatro
il lavoro fatto.
Sudato e soddisfatto.
Solo le dita un pò legate e ruvide.
Pensa che dovrebbe aspettare a uscire
in quell' aria fredda,
e dovrebbe farsi un pisolino a pomeriggio,
il sonno alla sua età può far brutti scherzi.
Id: 42616 Data: 29/04/2017 11:32:17
*
tanka
Leslie che gira
oggi come allora
E l' aria vibra
Sui palchi assolati
non c'è l'inverno
Id: 42610 Data: 28/04/2017 23:31:01
*
logica digitale
In attesa.
Nel loop.
Finchè{
(sull' ingresso digitale1 non c'è un bacio
&
sull' ingresso digitale2 non c'è una carezza)}
ha per effetto che basta una carezza a terminare il loop,
o un bacio.
In attesa.
Nel loop.
Finchè{
(sull' ingresso digitale1 non c'è un bacio
oppure
sull' ingresso digitale2 non c'è una carezza)}
ha per effetto che serve un bacio e una carezza per uscire dal loop.
Id: 42581 Data: 26/04/2017 22:16:57
*
Haiku
Rosa sanguigna
non sei solo miraggio
Lungo il cammino
Id: 42547 Data: 24/04/2017 14:45:51
*
Haiga - (la forza sia con te) -
Prende il volo un seme di soffione Fragile forza
Id: 42498 Data: 21/04/2017 15:43:35
*
Così si vive
Così si vive battendo i piedi a tempo tra l' inizio di un concerto e la danza finale. Sbagliando i passi si vive accarezzando i fantasmi si vive ricordando i narcisi si vive salendo ai narcisi si vive. A passi lenti cercando l' ultima perla per quel portagioie di legno ruvido come un plettro scarteggiato ai bordi che strappa ruvide note.
Senza mai alzarne il coperchio. Per scoprire che è pieno di perle.
Id: 42483 Data: 20/04/2017 11:10:15
*
Haiga
Volano pesci La bimba è stupita Loro danzano
Id: 42480 Data: 20/04/2017 00:01:12
*
Al Desirè
Spesso ti incontro al Desirè un locale immerso nelle nebbie nei vicoli più interni della città.
Io arrivo dal lago e tu non so spunti tra le nebbie e spalanchi un sorriso, un posto caldo dove i pensieri prendono vita.
E tu li accogli, i pensieri, li tieni un attimo tra le mani, e brillano, Entriamo, e l' attimo s' allunga quanto la notte al Desirè
Fino al risveglio. Ma il sogno resiste, palpabile, tra le mani, come un duro pensiero.
Id: 42474 Data: 19/04/2017 10:37:14
*
Haiku (sulla colma)
Nell' aria fredda Il glicine al sole spande profumi
Id: 42446 Data: 17/04/2017 20:10:51
*
Haiku (embrujo)
Campo di fiori Una panchina sola fa nostalgia
Id: 42445 Data: 17/04/2017 20:03:40
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Senza lei.
"Se vai dal pensiero, porta il cuore con te. Se vai dall’amore, porta la testa con te.
Vuoto è l’amore senza il pensiero, vuoto il pensiero senza l’amore" (Jung)
Sono io che penso. Non sono questi giorni di primavera di sole e natura deflagrante di colori accesi e profumi intensi far splendere il pensiero. Sono sempre io che penso.
Così come d' inverno, alla brughiera con gli alberi che sfumano tra il biancore della neve e il cielo. Sono sempre io che penso.
E' la notte che splendono nelle notti senza stagioni quando ogni rumore tace e, pensandole, le cose del mondo sono qua, in mano.
La lampada led sulla scrivania trasforma le volute di fumo in pensieri solidi.
Ma sono ancora io che penso non l' anima o altro csono sempre io he penso, mi riconosco.
E così appare il suo corpo sempre più denso, salgo tra le ginocchia,e le coscie, dal pube ai seni poi la via è breve il volto sempre più sfumato.
Poi appoggio la testa alla fessura da dove viene la vita e dove la vita va e viene e vengo.
Senza lei. Per lei. Con lei.
Id: 42434 Data: 16/04/2017 20:38:43
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Mhanno regalato un sogno
M' hanno regalato un sogno stanotte. Stavo sulle cime dei miei monti tra i narcisi e i mughetti ma non c' ero... ero il vento che accarezzava i narcisi e puntava verso il bosco per andare a cercare i ciclamini.
Ed erano così belli i ciclamini e il vento così carico di profumi e colori che si fermò a baciarli e così forte il desiderio di averne uno che all' improvviso il vento mise braccia di bimbo e ne colse uno. Il più bello.
Id: 42402 Data: 14/04/2017 13:01:05
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Haiku (ovetto)
È un bel giorno Sempre vince la vita se c'è amore
Id: 42401 Data: 14/04/2017 12:45:54
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Non come specchio
Di fronte sì ma alla scoperta al grande gioco delle differenze maschio, femmina alzo la destra, alzi la sinistra tu una stanza da abitare, io la chiave se rido, ridi ma se sono felice, tu non so anche se ridi e se mi pizzico, non so se senti male anche se anche tu ti pizzichi e se non guardo, chissà se ci sei Eppure a volte ci prendiamo per mano
Id: 42344 Data: 11/04/2017 11:14:30
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Haiku
Ecco un pesco Sento mamma cantare la vie en rose
Id: 42338 Data: 10/04/2017 20:23:05
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Lo Sgnago
Sgnagola lo sgnago se lo allocchi sbregola via di lato arpigno. E' volputo lo sgnago se lo spini s' alterca e a volte checchistera. Ma se lo allecchi sdolcina tutto e fa: siocchino!
Id: 42315 Data: 09/04/2017 11:27:24
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Haiku
Un solo suono tra alba e tramonto Passa veloce
(qual' è il suono di una chitarra senza corde?)
Id: 42314 Data: 09/04/2017 10:15:58
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Da qui
Certo è bello guardare il lago da una panchina sulla riva guardare all' orizzonte il cielo cambiare colore e la luna salire a far brillare le onde
mentre il silenzio sale. Oppure passeggiare per le vie del centro coi passi che risuonano sull' acciottolato portandomi per mano nei sotterranei del mercato coperto o in quell' angolo buio che frenava la curiosità. O ancora in quel parco della madonnina prendermi per mano per andare a guardarla in faccia.
Ma è da qui da questa poltroncina dondolante come fosse in una sala prove insonorizzata al centro del silenzio fuori e tremila watt dentro che vibrano le ossa. E' da qui che da quella riva salpano vascelli e le stelle nascono dall' acqua per specchiarsi in cielo. E' da qui che i sotterranei sono pieni di luce e sempre da qui le madonnine sorridono.
E' da qui che mi addormento ogni sera sui seni di Erato rannicchiato sul suo pube in fiore. E' da qui che si invertono le cose il silenzio entra in quella sala e tutta la musica esce fuori Qui ci si addormenta senza distanze tra le stelle.
Id: 42284 Data: 06/04/2017 20:31:56
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Verso sera
S' alza il desiderio a sera. vibra come un theremin nell' aria.
Sarà quel lembo di pelle, immaginato tra le pieghe della vestaglia, sarà quel luogo che m'hai costruito in petto abusiva e desiderata, sarà che in quel luogo ci hai fatto il nido rametto dopo rametto, sarà che i rametti han messo bianche radici e non c'è modo di estirparle, sarà che le radici crescono assieme al desiderio, sarà che m'è caro questo tormento dolce e eterno che non muore mai e io non muoio, con lui.
Id: 42254 Data: 04/04/2017 22:07:35
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Haiga
Id: 42241 Data: 03/04/2017 20:17:09
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Gioie e dolori (Tanka)
Strada facendo Una spina di rosa mi ha fermato
Al ritorno le rose colorano la via
Id: 42229 Data: 03/04/2017 09:19:16
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Giù, dall’ altro versante(rivista e riproposta)
C'è una vetta, ai confini di questo mondo. Troppo distante, e poca la voglia di andarci. A primavera neanche si vede forse per l'altezza che la pone oltre l' orizzonte ottico. O forse perchè presi a costruire altri mondi colorati mondi dove i fantasmi e i mostri fanno sì paura ma basta una scatola mangiapaura per vincerla.
La scorgi in estate la cima a volte, brillare al sole, o tra lampi e nuvole nere. In autunno, da qui, si vede bene. Alta. Innevata se vuoi il bianco ondeggiante di grano se vuoi l' oro.
Caricherò le batterie un giorno, oltre la capacità nominale e magari monterò un motore da 2000 Watt, per fare la strada più leggera. Un panino e una bottiglietta di chinotto nelle borse, più un sacco di bigliettini, e nomi, e immagini. E una chitarra, rossa.
Ci sarà un lago in cima, con riflesso il verde dei monti e brillerà al sole. Troppo? No.. Ci saranno ragazze al bagno, motoscafi, gommoni in planata e vele alla breva. Ci starò finchè farà inverno, e la neve nasconderà la via del ritorno. Poi giù! In picchiata dall' altro versante verso nuove terre e nuovi soli. So com'è.. è come quando esci da un bosco, su una strada mai vista, e sei felice. Lascerò in cima il panino e la bottiglietta di chinotto, su una panchina, per i viandanti.
Getterò la chitarra indietro, a valle qualcuno ne avrà bisogno.
Id: 42211 Data: 02/04/2017 10:52:06
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Fiore di primavera
Mandami un fiore a primavera non importa che sia il più bello. Non contarne i petali o le spine, un fiore di pensiero. Manda un fiore non colto col suo ciuffo d' erba luccicante di rugiada al sole e che profumi di caldo buono. Manda un fiore
che cancelli tutti quelli immaginati.
Id: 42202 Data: 01/04/2017 17:58:25
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Vita
So di un albero
che ha radici nell' infinito del tempo
e rami che sfiorano il cielo
e non smettono di crescere
Mai
Esposto al vento e alle intemperie
agita le radici a volte
se incurato
e la terra trema tutta
fin nel profondo.
Ma quando il sole filtra tra i rami
e filtra se l' amore è forte
l' aria si fa leggera
le fronde suonano la musica che vuoi
Steso alla sua ombra c'è tutto quello che ti serve.
È tutto quello che gli serve
per crescere ancora
Id: 42158 Data: 30/03/2017 11:23:48
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Due Haiku
Sfiorata rosa caduta sul terreno Ciclo vitale
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Violata rosa caduta sul terreno Combino guai
(pensiero prima della scrittura)
Id: 42148 Data: 29/03/2017 18:42:15
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Haiku (sfiorito)
Rossa ciliegia
bimba del mio bimbo
Sfiorisce il ramo
Id: 42111 Data: 27/03/2017 11:03:10
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Haiku (silenzioso)
sta sulle cime lo zafferano alpino Plana un falchetto
Id: 42099 Data: 26/03/2017 11:19:23
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Haiku (a sera)
Dolce la Breva
traversa le foschie
Una preghiera
Id: 42096 Data: 25/03/2017 23:21:38
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Haiku (in polvere)
Senza barriere
polvere di farfalla
Esce al sole
Id: 42092 Data: 25/03/2017 17:51:13
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Haiku
Siamo tornati
davanti al capanno
Le margherite
Id: 42088 Data: 25/03/2017 11:55:04
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Se fossi stata più dolce
Se tu fossi stata più dolce
e anch'io
probabilmente sarebbe stato migliore
un amore perfetto e bello.
Ma mai bello come il tuo
Id: 42052 Data: 22/03/2017 17:19:49
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Fermo immagine
Non darmi il per sempre dei grandi amori viaggianti nel tempo e infiniti. Dammi l' adesso in un fermo immagine un quanto eri bella, fissato su tela trasparente e portalo in un oggi. In un quanto sei bella.
Id: 42012 Data: 20/03/2017 22:28:51
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pensieri
Non c'è stagione
nei pensieri notturni
nasco ogni sera
Id: 41954 Data: 15/03/2017 23:24:22
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Sul pendio
Nascono sempre
Macchie bianche nel verde
Piccole girasoli
Id: 41939 Data: 15/03/2017 14:16:06
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valvole
In filamenti
Rossa e incandescente
suona la luce
Id: 41899 Data: 11/03/2017 13:27:14
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Idrovolanti
A volte penso che non stai bene qui dentro
perchè mi duole il petto
come volessi aprirci uno spiraglio
e andar per campi, a margherite
o per cieli in mongolfiera
come quando guardavi gli idrovolanti al lago.
Allora sto immobile
a vedere che succede
e visto che non succede mai nulla esco.
Ti porto per campi, a margherite
per sentieri conosciuti
arriviamo fino al lago.
A guardare gli idrovolanti.
Id: 41868 Data: 09/03/2017 08:13:28
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Vorrei essere tuo padre
Vorrei essere tuo padre
non solo perchè figlie non ne ho avute
ma perchè dev' essere bello imparare a crescerti felice.
Perchè dev' essere bello ascoltare i tuoi desideri
quando inizierai a parlare
e non averne paura se non sono come i miei.
Per avere paura invece
quando uscirai la sera
e non parlerai dei tuoi amori
di qualunque genere.
Ma quando inizierai a parlare
mi chiamerai nonno
e sarò solo l' arco
che ha lanciato la freccia
che arrivando alle stelle
t' ha generato.
Id: 41858 Data: 08/03/2017 11:37:49
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Come un bimbo
Vorrei essere un bimbo oggi
per amare la donna più importante
di un amore che non ferisce
per essere amato dello stesso amore
senza sapere cosa sia l' amore
per essere amato dell' amore che mi ha lasciato libero
dell' amore nell' ultimo pensiero quando è dovuta andare
dell' amore che non è morto
quando è dovuta andare.
Id: 41853 Data: 08/03/2017 09:44:23
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Stasera al ballo
Ho più degli anni tuoi
.. e sto raggiungendo babbo ..
che per te il tempo s' è fermato.
Non sarà una di quelle balere sul lago
dove mi seguivate per un ballo
e dove c' era sempre un ballo.
Ma ci sarà ancora un ballo per voi.
Sulle mie corde.
E uno per me
sulle tue scarpine.
E più di un piccolo zorro.
Id: 41798 Data: 04/03/2017 10:34:08
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Minuscole scintillano
Sui ciclamini
un arco di nuvole
cade in gocce.
Id: 41797 Data: 04/03/2017 10:16:14
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Profumo d amore
Sa di sonno
agitato e accalorato.
Sa di tienimi in braccio
con un bacino sulla fronte
non mi farà male niente.
Id: 41766 Data: 01/03/2017 16:33:59
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Al laghetto
(1)
Foglie a terra.
Al capanno delle margherite
il canneto canta
(2)
Foglie a terra
al capanno delle margherite.
Il canneto canta
Id: 41697 Data: 26/02/2017 15:38:29
*
Voglio un paradiso tormentato
Voglio un paradiso tormentato
un paradiso da dove Adamo sia stato cacciato.
E Lilith si sia trovata una compagna
per ripopolar la terra.
Id: 41689 Data: 25/02/2017 12:12:22
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Respiro
C'è un corpo caldo nel letto
proprio qui a fianco
Invita ad accarezzarlo,
a accordarsi al suo calore
Così la mano sale, dal polpaccio alla curva dei glutei
dove un tempo si sarebbe fermata.
Oggi continua, timorosa e leggera
salendo fino al costato
a cercare un piccolo rassicurante movimento.
Poi il sonno arriva tranquillo.
Id: 41664 Data: 23/02/2017 17:13:04
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Tra mente e sogno
E' il luogo degli esseri liberi stanno lì, tra mente e corpo, tra mente e sogno.
Non conoscono pianto o gioia nè peccato o purezza.
Fatti d' amore abitano oltre la superficie nella quale ti specchi.
Id: 41637 Data: 21/02/2017 11:46:38
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L ultima ombra
L' ultima ombra è quella che fa sparire ogni cosa
sedie e tavoli, perfino gli amici a fianco
resiste per un pò qualche volto d' assenza
tra i fumi dello spirito di vino.
Poi ti svegli la mattina dopo
in cella di rigore.
Non berrai più.
Id: 41634 Data: 21/02/2017 09:19:33
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Il silenzio
Il silenzio non è un foglio di carta bianco, un foglio su cui sistemare parole con fastidioso sfoggio di capacità linguistiche. E non è nemmeno uno spartito vuoto in attesa di note e virtuosismi da scrivere con precisione matematica. E' pietra pietra viva o legno. Devi procedere per sottrazione, con fatica creare un' ombra qui mettere in luce là finchè resta un desiderio un triste e nudo desiderio appagato. Irreale e silenzioso.
Id: 41609 Data: 19/02/2017 11:19:34
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Quando stringi al cuore
Con parole leggere
potrei dire che si stringe il cuore a guardare tanta bellezza
e s'accende un sentimento poetico e carnale.
Con parole più faticose
dico che non posso lasciar stringere il cuore
perchè dentro ci sei tu.
E ti resterebbe poco spazio.
Ma tu stringi e imprigioni.
Id: 41580 Data: 18/02/2017 13:31:05
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Incontriamoci all’ iper
La strada per l' iper è la prima a sinistra quella passata ormai da trecento metri. Ma non importa, puoi fare inversione alla prossima rotonda, vicinissima se intanto non avessi imboccato il ponte sulla superstrada. Non resta che percorrerlo fino a un' altra rotonda in fondo alla discesa. Arrivato lì, ricorda, non imboccare la superstrada riprendi il ponte e attraversalo, da lì, ricorda, è la seconda a destra poi sempre dritto fino all' iper.. o era il mattino? Lo riconosci dalle grandi insegne sulla facciata.
Ecco, potremmo incontrarci lì un giorno, amore, senza riconoscerti.
E' questa la vera paura.
Id: 41575 Data: 17/02/2017 23:57:20
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Ricordi
Capita di scordare cosa c' era per cena ieri sera e pensandoci venga in mente il ruvido sulla lingua dello zucchero sul ciuccio o il sapore del medicinale amarissimo sciolto in un cucchiaino di zucchero e un fiume di altri ricordi probabilmente inventati. Ninne nanne passeggiate in riva al lago una culla ai piedi del letto. Chissà poi cosa c' era per cena ieri sera.
Id: 41544 Data: 15/02/2017 23:48:59
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Di speranze morremo
Di speranze morremo di attese che consumano la vita. Perchè questo ci chiede d' esser consumata fino alla fine che non è invano.
Così spero in altri vent' anni, almeno di scorribande sulle vie d' acqua in attesa di vedere i nipotini innamorati nei loro vent' anni.
Id: 41479 Data: 11/02/2017 10:52:32
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Oro
Tutta una vita
così simili all' oro
ora oro vero
Id: 41475 Data: 10/02/2017 21:33:51
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Sceglili in un giorno splendente
Sceglili in un giorno splendente i pensieri quando le imposte sono aperte quando l' aria della stanza prende il colore del sole quando i pensieri possono entrare e vederti seduta, sul letto a immaginare i fiori i giochi sull' erba, i boschi, mentre guardi la città.
E passando vien da dire ma che bel viso hai che poi è solo un modo per sapere come stai.
Sceglili bene e lasciali lì per quando le imposte faranno da scudo.
Forse rilasceranno un pò di quella luce.
Id: 41423 Data: 07/02/2017 14:19:19
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Lei guarderà tutto questo fiorire e sarà felice (2 in 1)
Eppure era vero. Dopo la chiamata la corsa in auto e quella per le scale la camera era vuota lì non c'eri.
Il poco calore rimasto convertito in gelo. Solo un' infermiera a indicare il sentiero di là, attraversando i dormienti giù fino ai sotterranei.
Ma neanche lì c'eri sotto il lenzuolo bianco solo un corpo nudo. T'ho toccato la fronte nessuna traccia del calore antico.
Il resto, il giorno dopo, chiuso in scatola con un attrezzo ronzante insopportabile. Sentirlo ti fu risparmiato.
Ma torneranno le foglie sugli alberi, dopo che il vento che fa i capelli bianchi le ha strappate d' un colpo, piegando gli alberi a terra che per rialzarsi le hanno lasciate andare.
Forse non domani ma torneranno, giovani e verdi spunteranno improvvise, e gli uccellini torneranno a farci il nido e a cantare. Oscureranno il sottobosco dove nascono i bucaneve e poi le gialle primule e tutti gli altri fiori.
Anche gli alberi fioriranno e le api inizieranno il loro lavoro per addolcire il sonno ai bimbi. E il cielo sarà azzurro.
Lei guarderà tutto questo fiorire e sarà felice.
Id: 41407 Data: 06/02/2017 10:37:51
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Il makita è buono a montar cucine
Eppure era vero
Dopo la chiamata
la corsa in auto
e quella per le scale
la camera era vuota
lì non c'eri.
Il poco calore rimasto
convertito in gelo.
Solo un' infermiera
a indicare il sentiero
di là,
attraversando i dormienti
giù fino ai sotterranei.
Ma neanche lì c'eri
sotto il lenzuolo bianco
un corpo nudo.
T'ho toccato la fronte
nessuna traccia del calore antico.
Il resto, il giorno dopo,
chiuso in scatola
con un attrezzo ronzante insopportabile.
Sentirlo ti fu risparmiato
ma dovrebbero vietarlo.
Id: 41397 Data: 05/02/2017 16:39:53
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A nord di dove sto
A nord di dove sto lungo le mura poche panchine pochi alberi su cui non crescono più i licheni e asfalto.
Più in là il parcheggio è solo assenza assenza del boschetto che si faceva selva inesplorata dove si andava a costruir sentieri verso l' albero da fumare, coi suoi rametti cavi o a caccia di ragni,
ne avevi tanta paura da stringermi o ancora a infilarsi la mano nelle mutande per scoprire l' effetto che fa.
Eri così bella, la prima bellezza, l' unica.
Non mancavano gli indiani.. il grande edificio dietro il parcheggio nasconde il campo che era, la segheria di via Paal, le scalate con incosciente disattenzione alle enormi cataste e il proteggerle dai loro assalti.
Più in giù il lago era il sogno da navigare. E casa era il luogo sicuro.
Oggi è tutto più a nord sempre più a nord dove sto andando, verso casa, dove niente potrà più bruciare questo cuore perchè diverrà cenere.
Id: 41369 Data: 04/02/2017 11:30:44
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Danza alla luna
Era diventato troppo impegnativo troppo dispendioso altri interessi in gioco. Appenderlo al chiodo sarebbe servito solo ai ricordi. Così ho fatto il pieno 50 ml di alcool e olio di ricino tanti bastano a portarlo in spirali sempre più strette verso il cielo. Lassù 10 cc di muscoli bastano a puntare il muso verso la luna ed eccolo lì contro la faccia della luna, in verticale con le ali aperte a danzare al ritmo del motore e del timone. 50 ml però non durano molto e la gravità riporta il muso a terra in picchiata a motore spento sempre più veloce. Ho spento la radio e le luci per non vederlo e ho aspettato lo schianto.
Id: 41360 Data: 03/02/2017 22:13:31
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L anima
Stava sospesa confusa nell' abitacolo pieno di fumo di sigarette che tanto non avrebbe aggiunto alcun male. Non diceva di primavere nè di inverni. Non parlava di gioie o dolori mentre la pregavo di lasciarmi dormire che ero stanco. Ma lei non t'ascolta. E così eccomi ancora qui.
Id: 41357 Data: 03/02/2017 20:58:47
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Torneranno le foglie sugli alberi
Torneranno le foglie sugli alberi, dopo che il vento che fa i capelli bianchi le ha strappate d' un colpo, piegando gli alberi a terra che per rialzarsi le hanno lasciate andare.
Giovani e verdi spunteranno improvvise, gli uccellini torneranno a farci il nido e a cantare. Oscureranno il sottobosco dove nascono i bucaneve e poi le gialle primule e tutti gli altri fiori.
Anche gli alberi fioriranno e le api inizieranno il loro lavoro per addolcire il sonno ai bimbi. E il cielo sarà azzurro.
Lei guarderà tutto questo fiorire e sarà felice. Fino al prossimo colpo di vento.
Id: 41356 Data: 03/02/2017 20:13:17
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Lei sorride per me
Lei sorride per me
ovunque sia.
So com' è il suo sorriso
e per questo lo so immaginare.
La vedo sorridere mentre mi guarda
proprio me, con la nipotina in volo sopra la testa.
La vedo sorridere sentendo la sua risata
dopo un naso naso.
Qualcuno dirà che non è possibile,
che sia proprio da ovunque
da così molto lontano non si può nè vedere nè sentire.
Intanto lei ne ride
e sorride nel mio cuore.
Id: 41307 Data: 31/01/2017 22:34:14
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Oltre il muro
L' ho girata. Non è per i seni che si intravedono nitidi e sodi sotto la vestaglietta nè per le curve dei fianchi per i quali la stessa vestaglietta a nulla serve. Men che meno per l' inguine nè per i sentieri boschivi da percorrere fino ad arrivarci. E' la cornice insopportabile, come una prigione. Così l' ho girata al muro. Chissà se è passata oltre.