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Raccolta di poesie di Francesco D’Addino
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

In alto i calici

 

Toglierò dal cuore

Il rosso sangue dell’amore,

or nero e cosparso di vermi

per fetida putrefazione!

 

 

Leverò in alto i calici

per verità assolute,

che non abbiano

in atto vendette

o posizioni da consolidare

 

 

Amaro sogno

che sfuggisti dal giorno,

quando ogni cosa era vita!

 

 

Giallastra luna

ch’ inquieti l’ anima

come fosse la fine del mondo.

 

 

Lucenti stelle ,

mirate altrove

le vostre luci!

Per sere ch’ in fondo

siano libertà pure.

 

 

Ingenuo il cuore

mi fece bere con le peggiori compagnie,

 convinto delle lor lealtà

e ch’ essi fossero amici.

 

 

Perpetrai nel bere, comunque!

circondati dal vizio, dalla falsità

e dai menagrami, però

continuammo a dubitare gli uni dagli altri.

 

 

Caduti dal cuore

come Lucifero dal Paradiso:

Teste di angeli spezzate,

 crocifissi bruciati;

fonte di presagio

di un nulla e del tutto.

 

 

Silenzi tombali,

in mezzo alle maschere

che circondano l’essere umano.

 

 

Coltivai un sentimento puro

nelle asperità del cuore,

e poi condannai l’ameno sogno

che fece sì che esistessero

le cose più irreali.

 

 

 

 

Dalla raccolta "Crisalidi, amnesie di un giorno all'imbrunire"© di Francesco D'Addino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*

Reietto

 

La madre fissò

la natura del figlio reietto

quand’il demonio,

col suo respiro ansimante

circui’ il cuore

della vittima agonizzante,

in un dì, dal grigior

assai maledetto

 

 

“O Natura ingorda !!

Delle più vane speranze

affonda pure,

con le tue gelide lame

ed i tuoi bianch’artigli sull’Anima”

 

Sanguinante un sogno purpureo ,

nel tempo ancora ricorrente.

 

 

 

Dalla raccolta  "Crisalidi, amnesie di un giorno all'imbrunire"© di Francesco D'Addino.

 

 

 

 

 

 

 

*

Stanze di argilla

 

L’arcigna bufera

indomita soffia

e pare infinita

fra i giunchi e i tetti

di tegole rotte.

 

 

Una minuscola anima

dal turbinio avvolta,

imprigionata dal pianto

e dal cuore non ancora in rivolta.

 

 

Conosco il giorno

fra luci ed ombre,

e spesso ho anelato

ad un senso di pace

 

 

Quando di rado,

il silenzio ascoltai

dopo le urla

e i gemiti,

e tutto il loro riverbero negl’echi

in quelle stanze di argilla.

 

 

Morbidi giacigli di madre,

proteggono l’infante e lo cullano

sull’amaca del tempo,

ove ogni sogno rimase fanciullo.

 

 

 

 

Dalla raccolta "Crisalidi, amnesie di un giorno all'imbrunire"© di Francesco D'Addino.

 

 

 

 

 

*

Dame

 

Dubbi infiniti,

vaneggiano come dame

dinanzi agli specchi

 

 

Lì, sul fondo cristallo

la vita non è reale,

e se un corpo

getta fiotti di sangue,

in quella dimensione sospesa

non tingerà mai nulla.

 

 

Nel vento gelido,

il cuore tramuta

l’anima sua dorata

in un bianco fiore

in mezzo alla neve

 

 

L’esistenza annaspa fra i respiri,

un clacson rompe il silenzio

e la natura intorpidita

interrompe le sue pause:

composte d’ardesia e di riflessi,

nelle curve adagiate sul mare

ove all’orizzonte ogni cosa

prima o poi scompare.

 

 

 

Dalla raccolta "Crisalidi, amnesie di un giorno all'imbrunire"© di Francesco D'Addino.

 

 

 

*

Condizione Z

Abituare gli occhi alla notte,

il cuore al silenzio

e la fede senza crocifissi al petto.

 

 

 

Dalla raccolta "Crisalidi, amnesie di un giorno all'imbrunire"© di Francesco D'Addino.

*

Piazze vuote

Al crepuscolo dell'esistenza

intravidi luce

sull'ultimo sogno

splendere fioca

 

Respirai il gelo

per le strade,

ed il petto strinse il cuore

alla vista di piazze vuote

di una domenica d'inverno.

 

 

 

Dalla raccolta "Crisalidi, amnesie di un giorno all'imbrunire"© di Francesco D'Addino 

*

Insonne

Darei al cuore

un altro battito,

se solo fossi vera:

Stella nelle mille notti buie.

 

Darei alla coscienza

un altro ricordo, 

per credere ancora

ad un non effimero sogno.

 

Lo spirito insonne, però

acuì le pene,

e la mente protrasse

alle cose lo sguardo,

con gli occhi del folle

 

Stracci, 

le nostre anime

così appese ai loro corpi,

come luci di stelle

da millenni ormai spente, 

ma che sopravvivono fino a noi

per alleviare un attimo soltanto.

 

 

 

 

Dalla raccolta "Crisalidi, amnesie di un giorno all'imbrunire"© di Francesco D'Addino.

*

Lapislazzuli

Raccoglierò dal cuore

i frammenti di speranza,

e nella notte coperta di stelle

cercherò ancora i tuoi occhi 

 

Lapislazzuli chiari di sogni,

immersi nell'infinito cielo bluastro

 

Satelliti di un sentimento,

che conoscon l'inizio

e non certo la fine

 

Per arrivarci, però immagina:

Cespugli di rose,

non senza le spine.

 

 

 

 

 

Dalla raccolta "Crisalidi, amnesie di un giorno all'imbrunire"© di Francesco D'Addino.

*

In poche parole

Ai vostri banchetti dell'ipocrisia,

io digiunerò.

 

 

 

 

Dalla raccolta "Crisalidi, amnesie di un giorno all'imbrunire"© di Francesco D'Addino.

*

Chimica

Brilli di vita

"O donna distinta dal tutto"

 

Fugace illusione

e simulacro amoroso

 

Scaldi la carne

ma non rianimi il cuore

 

Quando per mera chimica

il giorno di vita,

diventa uno di morte. 

 

 

 

 

 

Dalla raccolta "Crisalidi, amnesie di un giorno all'imbrunire"© di Francesco D'Addino.