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Raccolta di poesie di Federico Cesareo
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Il dolore di tutto il Mondo

Vorrei combattere contro tutta

l'ipocrisia della societa' odierna

angustiata da armi negli stati

con crudelta' di alcuni  esseri umani.

 

Non accetto compromessi

non si deve adulare i potenti

ne' servire avidi ed ingordi

ne' essere schiavo dei vizi.

 

Vorrei combattere contro le armi,

ne' vedere un povero bimbo disperato

che piange d'avanti una bomba

o che muore nell'indifferenza di tutti.

 

Vorrei combattere contro tutti

quelli che vogliono far denaro

speculando sulle umane sofferenze

contro  i  mercati andanti della Morte.

 

Mi calma solo la vista del nostro Dio

che incoraggiandomi rischiara

la mia anima supplichevole,

dandomi  serenita' e pace.

*

Amanti della vita

Gli amanti della vita misura il tempo col desiderio.

La baruffa degli amanti sono amor raddoppiato.

Sono figli dell'amore uno con nome  di bonta'

l'altro pazienza e la dolcezza figli dell'amore.

Le grandi anime hanno volontà adaspettar con pazienza

che lenisce molti dolori del genere umano.

Il rispetto bacia i cuori, l'amicizia la guancia

per vestirsi di umilta' recondita.

O virtù dei nostri cuori che arrechi amor

di si possente ardor a chi di noi merita.

Andar per un viaggio solitario nell'ombra degli allori

tranquilli, mentre il Sole è lontano e impallidisce

diffondendo l'ultimo bagliore d'addio

alle cose che si addormentano

sentiamo una voce ignota favellarci il cuore

di sentimenti  alti e di dolci memorie.

Una grande malinconia esalta questa solitudine

del vespro che declina in saggezza estrema.

Amatevi, curatevi e studiatevi fino all'infinito

ma non giurate negligenze alcune per rimediar

all'alba di ogni essere  vivente il cuor

al primo Sole che con un raggio ci illumini e riscaldi.

 

*

Er Sole

Un giorno disse er Sole a su' sorella

"io te devo de fa' 'na confidenza;

me se' arrivoltano tutte le budella,

quanno devo scarda' sta' pestilenza"

 

e indicando la Terra laggiu' sotto,

tappandosi 'e narici co' du' dita,

je' ripeteva: " proprio me so' rotto

credeme a me, questa nun e' vita".

*

Dolce Estate

Che felicita' imperitura offre la villeggiatura

in grembo alla natura ampia e solenne!

Circondati da una barricata di verde,

in mezzo al profumo dell'aria

si e' spogliati da ogni preoccupazione

e non giungono i rumori di citta' lontane.

La vacanza sia nell'immensa solitudine 

di un paesello fresco e tranquillo

e sia sulle spiagge del mare 

o nella superba poesia dei laghi

sempre immensamente bella.

Andare per viale solitario

all'ombra di un albero,

mentre il Sole è lontano

e impallidisce diffondendo l'ultimo bagliore

d'addio alle cose che si addormentano

sentiamo una voce ignota avvicinarsi

al cuore di chi ama.

Riposare di sera in certe ore plenilunari 

sotto gli alberi ombrosi,

ascoltando il canto di un grillo

e lo stormire delle foglie come una voce

del buon Dio  suadente di bei sogni!

Dormire in una notte almeno fatta di pace

amica nel rigoglio di una dolce notte

che realizzera' i nostri bei sogni!

*

Mai dimenticare

Salve  leggiadra donna dalla dolce anima eccelsa

 

e dalle pupille vaganti in un' infinita felicita' e serenita'!

 

Salve suadente come una stella che splende in bellezza!

 

La fatidica ora di un anno che si compie sboccia 

 

nell' eterno mistero della tua bellezza

 

quali petali essenziali all'affluvio corollare

 

e alla tenera espansione di lussureggiante bellezza

 

nel mio cuor possente,

 

Tu per squisitezza del cuore nella mia vita,

 

con il ritmo piu' bello dei nostri tempi

 

 trascini me in tutti i sensi dell'infinito.

 

Il mio pensiero augurale ti vede,

 

dall'incedere maestoso e sereno,

 

in un paradiso di gioia infinita

 

nel mio braccio di uomo fortunato

 

degno del tuo soave bacio 

 

e delle tue dolci carezze

 

Tale sara' il mio voto, amica

 

che la passione germogli precoce

 

nei petali del tuo cuore e che l'amore

 

premi il tuo candore,

 

trionfi in novelli orizzonti del futuro.

 

 

 

*

Autunno mio fatale

Di che colori si e' vestita stasera la natura!

Di tenue smeraldo il mare,

di turchese intenso il cielo;

di rosa pallido il tramonto:

di oro antico la rena;

di verde cupo la macchia alla collina;

di marmoreo bianco le Apuane;

di viola l'orizzonte;

di rosso fuoco l'astro del ciel;

di argento la calante luna

tutt'intorno silenzio, pace e solitudine bella.

E in questo Paradiso

in punta di piedi è entrato l'Autunno

salutato dal grido malinconico

di un gabbiano.... 

*

Rimpianto

Travolti dall'onda del nulla

naufragando vanno i miei pensieri

verso lidi lontani.

Immagini, ricordi, pensieri

insoddisfatti desideri

portati dalla barca dei ricordi

che il vento del passato

sospinge sul procelloso mare

del dolce rimpianto

e come l'onda s'avvinghia

alla scogliera

nel breve e sensuale amplesso

per poi ritrarsi rapido

s riposar nel mare

cosi' s'avvince al cuor mio speranza

per subito dissolversi

e trasmutarsi in dolce rimpianto

lasciandomi imperlato di amarezza.

 

*

A Dio, nostro Padre

Quei sussurri

sugli scogli,

quel Sole vivo,

che in noi dimora,

e l'orizzonte che si perde nel tempo

ed il cielo,

che racchiude i pensieri,

come il pugno

che inutilmente tringe la Sabbia.

Signore cosa hai voluto creare,

amando il mondo intiero,

lasciando che l'infinito

fosse il nulla nell'Universo

ed il pianto disperato svanisse

dai nostri dolorosi cuori

e che il mio amore diventasse

meraviglioso in questo mondo.

Dobbiamo a Te la vita 

che va' salvata a tutti

e nella speranza che in futuro

il nostro ardor possente

risani in tutti noi la mente.

*

Il tuo sguardo

Se ti guardo negli occhi

la mia paura svanisce

il gelo della solitudine si discioglie

nello spazio che si dileggia,

nel calore di un sole di fuoco,

nell'acqua profonda dell'oceano,

nell'immensita' di un cielo azzurro

in un arcobaleno di colori intensi

in Te, nel tuo sguardo mia cara.

 

 

 

*

Il bacio

Ti ho voluta qui, io che ho tanto atteso,

da quel meraviglioso giorno che mi hai voluto

ed ogni istante della mia vita hai conquistato

ed invocar Te che ho tanto amato.

 

Stanotte ardua sei stata nella dolcezza

mi hai posto trepidante la tua mano

e mentre mi guardavi con felicita'

il nome mio hai sussurrato piano.

 

L'ebrezza del tuo volto mi ha reso felice

e del mio cuor sei apparsa sostenitrice

di cotanto ardor cosi' posente

che amor reclami nella mia mente.

 

Ti ho chiesto allor dove eri stata

sei venuta da me con grande oblio

dopo che per tanti giorni t'avea cercata

per attanar e assaporir il mio orgoglio.

 

Allor che tu ti disciogliesti in dolce canto

ed io fissavo le tue papille assorte

dolcezza mi vidi comparir al tuo pianto

che dissi:"del tuo cuor sono la sorte".

 

Aiutami nella dolcezza a ritornare

nelle delizie di eterna giovinezza

dove un giorno tu potrai esortare

quanto io ti donero' con mia carezza.

 

Stringimi ordunque nel tuo cuore

altro non bramo che poter sentire

di un bacio tuo l'ebrezza ed il calore

e qui a me potrai ordunque venire.

 

Quando nel tuo labbro posai il mio

grande amor mi corse per le vene

quel bacio ha liberato il mio desio

e riacquiva a liberar le mie tristi pene.

 

Poi con ardor tu in me ti rivolgesti

qual neve al sol caldo dell'amore

sempre ti vorro' tu mi dicesti

aizzando di felicita' il mio cuore.

 

 

*

Natale

Che dolce Natale di luci, per dolci e balocchi

di un bimbo felice,scintillano gli occhi

si tende la mano al dolce Natale.

Un povero chiede, nell'ombra al naufragare

si scaldi e si sfami chi e' senza il lavorare.

Spargete campane lontane e vicine

la lieta novella!

Diffondila anche tu mia Stella

che illumini il mondo di nuovo splendore

e dai a tutti i viventi la pace e l'amore

s'infiammino i cuori di dolce candore.

O caro Natale dei nostri soavi ardori

sii sempre vero nella letizia dei cuori.

 

*

E lasciatemi stare

 

E lasciatemi stare

Come quelle reti messe la'

in riva al mare

dai pescatori,per asciugarsi.

Cosi' voglio starmene 

anche se il vento vuole giocare

e mi accarezza e mi bacia 

mentre il sole vuole entrare nel cuore.

Ma io...non so' piu' giocare.

Il respiro si fonde con la voce del mare

che dolcemente lambisce queste quattro reti

e mi danno forza senza soggiogare.

*

E lasciatemi andare

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