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Raccolta di poesie di Giorgio Gramolini
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Ode al vento d’autunno

Singhiozzando canterellando
vieni ancor tu vento d’autunno
che ti bei di ghiacciare
le nostre lacrime amare
singhiozzando canterellando

Ascolta. Sguinzaglia i suoi tram la città sferragliante
nel buio dei nostri mattini.
Non sa dormire che un breve istante
poi getta tentacoli grigi dal fondo dei torbidi sogni.

È un attimo solo il sussulto che incrina la vita.
Somiglia a un sorriso che fende
un volto di pianto, poi il tempo riprende
la strada ritrita.

E singhiozzando e cantando
tu torni a noi vento d’autunno
che ti diverti a gelare
le nostre lacrime care
con un singhiozzo ed un canto.

Che ne è dei mattini di luglio, dei dolci
boschetti del parco, delle balaustrate
a specchio sul lago affacciate
a godersi l’arrivo dei bianchi navigli?

Ciò che regali ai tuoi figli
è un nero corteo di alberi spogli
è questo gelo che vieta
perfino una lacrima all’anima inquieta.


*

Scusami...

SCUSAMI...


Scusami
so ch’è un’ora assurda
per scriverti
per mettere sul bianco
di questo foglio
il nero
di quest’inchiostro
il mio parlare d’uomo
finto o sincero
che vive che convive
con la sua malattia
col suo dolore
di tutte l’ore
quotidiano
con il suo vano
forse sperare

Scusami
se ti scrivo in quest’ora
in cui riversa
questa città
la sua diversa
materia umana e disumana
nelle sue strade
in cui pervade
un’indicibile ambascia
l’anima nostra
mentre da lunge la notte sfascia
e rifascia
ogni ferita che fece il giorno
e vieta persino al nostro sogno
alle paterne case
l’agognato ritorno

Perdonami
se vergo queste
non alate parole
(non voleranno, no
alle porte del sole!)
se ancora riesco a farlo
mentre il rombo del mondo
m’assorda e un tarlo
antico mi ricatta
eterno senso di colpa
tormento che profondo
la coscienza e l’incoscienza rode

Perdonami
se in un istante
dimentico la Storia
e forse il mio destino
ma non potevo
negarti queste mie poche righe
ora le metto
qui nel cassetto
insieme all’altre molte
che già ti scrissi
che destino sarà che io ti scriva
e che ti spedirò il giorno
che saprò forse
che esisterai
che sarai viva.


*

Parlami

PARLAMI


Parlami ancora un poco -
Se la notte
sembra chiudere il mondo in un confine
di riflessi perlacei
di profili di oggetti senza nome
sia la tua voce un dono
quasi come
un rosario di veglie mattutine

Così sarà
amico che ho incontrato
sull'ultimo vagone di un metrò...
La nostra vita
il tempo raccontato
cento paesi dove non andrò.

*

Guerra di mondi

GUERRA DI MONDI


Forse domani scaveremo fondi
Rifugi a un’impossibile salvezza;
Custodiremo l’ultima ricchezza
Di millenni in cunicoli profondi.

Attendendo lo scoppio che sprofondi
Un mondo intero udiremo la brezza
Radioattiva che spira dall’altezza
Siderale ove albergano altri mondi.

Poi sarà il crollo: dai mostri volanti
Discenderanno a gruppi, a squadre, a schiere,
Illeggibili ai nostri occhi esitanti.

Non recheranno armi né bandiere
Ma, dopo, vagheremo come tanti
Frammenti nelle infinità più nere.

*

Casa di vento

CASA DI VENTO


Ricordo la tua casa
La tua casa piena di vento.
Da primavera ad autunno
D’uccelli un cinguettio
Da mane a sera l’attraversava

Ora tutta si tace
E – sprangata – al mio cuore si nega
In questi giorni declinanti d’ottobre

Mai più non rivedrò
Il profumo delle tue gonne
Né odorerò il silenzio
Che – profondo –
Dai tuoi occhi d’ambra
Stillava.