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Raccolta di poesie di Arcangelo Galante
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Accorata attesa

Nel silenzio dell'attesa, il vento danza,

il cielo sferzando, con lentezza avanza.

Nuvole e pensieri, si sciolgono, lente,

di fronte all’ansioso sole, alacremente.

 

Quando il plumbeo cielo dissolto sarà,

a risplender sul volto, luce tornerà.

Amati fiori, non sempre generosi,

uccisi dal gelo di uomini impietosi.

 

Il calor dell'affetto, talvolta vario,

non basta a scaldare un cuore solitario.

Incomprese parole, sorrisi rari,

dunque che fare, per correre ai ripari?

 

Attender soltanto tempi più conformi,

quando la stagione arrivi e si trasformi,

ci tocchi l'anima, rinnovando il sogno,

colmando il cuore di ogni suo bisogno.

 

*

Se il fato non vuole

Lievitano le attese

di sogni rubati

che spesso il fato

strappa al tempo...

 

sospinge gli interrogativi

strozzati dall’ingiustizia

rallentando il senso

della realizzazione.

 

Bevi l’ebbro sapore

d’un intenso sconforto

sfiorando i confini

dell’agognata serenità...

 

in molti s’accorgono

d’aver perso la battaglia

travolti dall’oltre

imprevedibile e oscuro.

 

Giunge un silenzioso

venticello che furioso

tornado diviene dinanzi

a occhi impreparati...

 

segna i sopravvissuti

con inaspettata casualità:

un pianto inspirato

a loro lascia.

 

Se il fato non vuole

tutto inutile diviene...

raccogliere i fogli

dispersi e strappati...

 

disegnati da un’umana

comune progettualità.

 

*

Solitudine

Dolce più sarà,

rara presenza,

tu che, per me, sei

atteso amore.

 

Solo, in silenzio,

mi avvicinerò

più lentamente

al tuo cuore.

 

Tra i var sospiri,

lesto scoprirò

il nudo corpo,

sol per unirmi

completamente.

 

Se rifiuterò

gioia perenne,

pago non sarò,

nell’abbracciare

corpo lucente.

 

Sempre ti prego,

angelo mio:

più non lasciarmi in

solitudine…

l’anima può 

giammai consumar.

 

*

Il pavone

Affascini quello sguardo, posatosi

sulla beltà di un piumaggio variopinto.

Splendido uccello, per natura estroverso, 

attiri gli astanti, strascicando a terra

un cangiante manto, racchiuso a ventaglio.

 

Attendi di esibire le vivaci tinte

prontamente accattivando adulti e piccini.

Or fermo rimani, pure il tempo incantando, 

che, nel suo trascorrere, lesto conduce

al romantico sogno, senza alcun abbaglio.

 

M’allieta, quella spontanea fierezza,

che libero ti rende, tra le acclamazioni,

giacché, sempre priva di ovvia stupidità,

indurrà ovunque, quell’animo invidioso, 

la tua movenza criticare, senza vaglio.

 

*

Intrighi a “Corte”

Se dal fascino assai raggiante,

a volte appare senza luce,

navigar divien eclatante,

ove la parola conduce.

 

Vocaboli, scritto e narrato,

non sono frutto di empatia,

sospetto divien malcelato,

nasconde offesa fantasia.

 

Tuoni di bugie, sol dispetti,

annullan la vera visione,

sempre nascon vari gruppetti,

or creando più confusione.

 

Il creator forse ha scordato

di adoprare l’acqua santa,

alla nascita, battezzato,

ma l’esposto sempre canta.

 

Ardua impresa, usar falsariga (*),

nel mutare scontri virtuali, 

afferrar, con calma la briga,

nell’imporre il restar uguali.

 

Sempre si sfidan le ragioni,

d’uopo viene da pensare,

stan le mete nelle prigioni,

tutta una fase da fissare.

 

Al tempo, lasciam verdetto,

se il capo prende la sua rotta,

siam sotto il medesimo tetto,

ma la tegola è già cotta.

 

 

 

(*) Foglio attraversato da marcate righe, equidistanti e parallele, da porre sotto a quello su cui si scrive, aiutando a tracciare una scrittura diritta.

 

*

Guerra e Pace

Cantan gli uccelli carme d’amore,

il nuovo giorno rivestendo a festa,

fiume di sangue, rosso dal dolore,

scorre nel gelo e più non s’arresta.

 

Della verità giammai si accontenta,

l’anima sola, in qualche maniera,

forse perché, sentendosi in tormenta,

par ch’ella vivesse in terra straniera.

 

Eppure, col verdetto della guerra,

sempre più forti si fanno i rumori,

al fin del cinguettio, bramo a terra,

palpito sogno di pietosi cuori.

 

*

Pegaso

Fu da Perseo mozzata,

sangue di Medusa, guizzò.

Mitica fonte di vita,

terra bagnata divenne,

ché, all’alato destriero,

sol nuova origine donò.

 

Così, da Zeus cavalcato,

folgori all’Olimpo addusse.  

Da Bellerofonte, dómo,

quella mostruosa Chimera,

predatrice sputafuoco,

alfine, presto distrusse.

 

Morso da abile tafano,

da Pegaso lesto cadde:

infermo, morì da solo.

Terminata l’impresa, 

dagli dei fece ritorno,

all’empireo sfrecciando.

 

Grazie a scintillanti stelle,

di nube la forma assunse,

fu nuova costellazione

che, in alto cielo, si levò.

 

*

Godere voglio

Godere voglio, mirandoti

per un imperituro istante.

Attizzare la bruente fiamma,

di un abbraccio già crepitante.

 

Infinite lusinghe voglio,

fiamme d’avida passione.

Rovente diviene l'amplesso,

tra nudi corpi, nell’unione.

 

Voglio, godere ancora voglio,

facendomi carpire il cuore.

Verso universi inesplorati,

viaggerà un ardente amore!

 

*

Puffo Vanitoso

Ho un fiorellino infilato nel cappello

e dorato specchio sempre nella mano, 

mi guardo e dico: Oddio quanto sono bello!

 

Un poco effeminato, mi sento dentro, 

sempre mi muovo con un passo veloce, 

perché, nel villaggio, voglio stare al centro.

 

L’osservare ogni cosa esalta i miei occhi,

chissà perché mi corteggian tutti quanti.

A volte fingo di non veder marmocchi,

per render gustosi poetici istanti.

 

Ma non voglio nessuno, starmene solo,

fastidio mi danno quei troppi pollici.

Ho sempre più spazio quando spicco il volo,

login mentale a diciassette forbici.

 

Uffa, che noia, anch’essi uguali son assai,

cosa debbo fare per stare tranquillo?

E si, nel mondo del web son soltanto guai,

se mi contagian le rime del morbillo.

 

La verità vi narro, no che non posso,

qua sono amato, ma senza confidenza.

Eppur devo scrivere ogni paradosso,

tutti prediligono la diffidenza.

 

Conosco la storia, che faccio di male? 

Si sa che il cuore non è un egoista.

A volte, mi sento esser una vestale, 

forza mi dona, affabile idealista.

 

 

I Puffi nascono nel 1958 e il loro creatore è il fumettista belga Peyo. Il numero dei puffi è andato via via aumentando, a seguito dei crescenti episodi che li hanno resi famosi in tutto il mondo.

Il puffo Vanitoso si sente il più bello del villaggio e adora guardarsi spesso, in uno dei suoi tanti specchi.

Restando continuamente affabile, non è egoista ed è benvoluto da tutti.

 

 

N.d.A: Frutto di fantasia, ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale, (ma c’è una parte di vanità in ciascuno di noi).

 

*

Desiderio

Scucita l’anima, ne hai contemplata

l’imbottitura, rubando emozioni.

Sempre desideravi quelle più care,

pregustando calorose sensazioni.

 

Nel sogno, sbottonavi la bramosia

di rivestirmi con tenere carezze.

Ricucivi ogni lancinante voluttà,

ricoprendomi di baci e tenerezze.

 

Sei ancora disperazione e felicità,

solo nel pensarti impossibile, invero.

Trama e ordito per indorare tessuto,

dolci fattezze di un amore sincero.

 

*

Latte e miele

Come latte, per te sarò,

se saprai davvero amarmi.

Gustalo, assaporandone

il tutto, senza mai odiarmi.

 

A candida superficie

unisci miele dorato.

Centellina dolce tono,

bevendone sorso ambrato.

 

Zuccheri raggiungeranno,

addolcendoti, nel cuore.

Miele sempre, sarai per me,

se avrò colto il tuo amore.

 

*

Apocalisse

Precipitano fulminee invettive

su di uno scrivere non accettabile.

Giunge impetuoso l’impavido vento

a spazzare via parola amabile.

 

Mugghia la protesta del falso migliore,

il cielo rabbuiando, dei naviganti.

Meteoriti di condanne ed offese

al suolo si schiantano, devastanti.

 

Sfuggono da quell’umana comprensione, 

opponendo resistenza nell’attacco.

Apocalisse… si inizia a generare,

libertà di idee, ridotta a uno smacco.

 

Mai allora si crede distrugger se stessi,

ignorando ciò che viene irrivelato.

Nessuno può gestire la situazione,

collera e uragano restan senza fiato.

 

Il sereno fatica a ricomparire,

dei bugiardi, solamente il clima resta.

In vetta si va con superbi alleati,

malessere rende pöesia funesta.

 

Già incombe la coltre dei primeggianti,

onnipresenti, affacciati alla vetrina.

Arrivano i quattro a distrugger le voci,

verità inascoltata, più di prima. 

 

Per giocare sempre alla guerra virtuale,

qualcheduno, pare abbia tirato a sorte.

Crollan opinioni del canto sincero,

cedendo ad altri il potere della morte.

 

*

Moderno poeta

L’idea m’asseconda la mente,

quando la resistenza improvvisa vince.

Mi costringe lo scrivere lestamente,

non appena il giusto verso la convince.

 

Bravo non son, rimando canti e fantasie,

narrare vita, sogni, amore e ideali.

Del sentimento son ricche le poesie, 

al fine di innalzare un cuore senza ali.

 

Se tecnica e metodo non li possiedi,

ricamando attentamente la parola,

chi si indispettisce, la legge, ma vedi,

sol per dispetto la chiama “fumarola”.

 

Stile e cognizione creano difetto,

nella scienza del ritmo ne fanno eloquio.

Grande cortesia dà l’intelletto,

liriche e strofe divengono colloquio.

 

Le doppie terzine scambio con sestine,

uso il quinario assieme all’ottonario.

Rime baciate alternate da quartine,

son corbellerie da tipico frasario.

 

Siate clementi, compongo per diletto,

forse, concreta, non è la conoscenza.

Passo dal rilento alle frasi ad effetto, 

pensieri stillati in estrema coscienza.

 

*

“ C “ (vitamina)

Indossa sempre vestiti sgargianti,

inutile negare, ha molti amanti.

In forma tonda, o persino allungata,

madre natura, sì l’ha creata.

 

Non si contagia, sol chi l’assaggia,

protegge il fisico, e sempre lo irraggia.

Ma senza di lei, prendi il raffreddore, 

aizzando irritabilità, al cuore.

 

D’uopo è, ricordare al lettore, 

di assumerla sempre, per alcune ore.

Nella fredda stagione, buona cura,

sempre ammesso che sia solo pura.

 

Etciù, etciù, etciù, prendila com’è,

mangia quel che, più colorato, c’è.

La “ C ” diviene, bene sì prezioso,

ti aiuterà, coccolando riposo.

 

*

Nato prima di te

Ti Illudo, confondendo ogni passo

con sorprese a volte inaspettate,

invalicabili e pietose a sopportare.

 

Cambio colore alla tua esistenza

nell’egoistico e nobile percorso,

senza alcun permesso domandare.

 

Ti colpisco, spezzando le catene

distruggendo ogni libero progetto,

con la sola forza del mio potere.

 

Svuoto, uno ad uno, vetusti cassetti

colmi di speranza, nei secoli riposta,

senza ribellarsi al divino volere.

 

Ti privo dell’imparziale possibilità

di un potenziale e dovuto riscatto,

generato non sei, per esser fortunato.

 

Inutile pregarmi, con suppliche vane,

cercando una breve via d’uscita,

“nato prima di te”… io sono il Fato.

 

 

Nota :

Astrologicamente discorrendo, il destino, viene scritto nella “casa” in cui nasciamo.

 

*

Libero

Ora mi sono davvero stufato,

giorni grigi, malinconico stato.

Ombre animate, fardello pesante,

un'attesa infranta, il cuore distante.

 

Di chimere, nel dedalo vagavo,

speranze sfumate, vento portavo.

Lascio andare il peso delle illusioni,

libero il cuore da vecchie prigioni.

 

Afferro il sole d’alba nascente,

scordo il vissuto, sciolto finalmente.

Stanco sono, di protrarre il passato,

cingo il presente, futuro agognato.

 

Or cammino, leggero sulla via,

con occhi nuovi, della vita mia.

Stanco di scherni, notti senza luna,

sono aduggiato, l’anima imbruna.

 

*

L’esegeta

Nell'antro del sapere, un’esegesi,

il critico scrutò le arcaiche menti,

versi, enigmi e segreti delle genti,

scoprendo l'anima dei testi stesi.

 

Con occhi acuti, lo spirito ardente,

viaggiò tra pagine dimenticate,

miti, saghe, filosofie intricate,

verità celate, tempo pendente.

 

L'esegeta, di verità lucea,

nei libri antichi intravide il destino,

nelle parole, l'eterno cammino,

svelando segreti, umana trincea.

 

Così, grande passione, psiche sveglia,

rivelatore di un mondo nascosto,

misterioso lemma, ad arte composto,

antica scintilla, fiamma sorveglia.

 

*

Imperituro amore

Mai mi fermerò, neppure per un solo istante,

è la corsa della vita, passione costante.

Sfide e dure prove non mi faranno cedere,

determinato, nel cammino, l’incedere.

 

Nei momenti scuri, nelle notti senza stelle,

affronto l'oscurità con forza nelle mani.

Spirito resiliente, giusta fiamma lo espelle,

brilla nell'oscurità, annientandone piani.

 

Instancabile sarà, il battito del cuore,

perseguendo sogni, nel Fato inarrestabile.

Montagne da scalare, mare navigabile,

nessun ostacolo ne annienterà il dolore.

 

Nel fragore dei venti, vi è leggera brezza,

nel canto degli uccelli, sol silenzi sentiti.

Salda è una promessa, si resta impettiti,

in corsa nella vita, con più salda certezza.

 


N.d.A.: Giammai ci priverà della sua presenza.

*

Indelebile traccia

Sempre resiste

all’insidie del tempo 

seppur non vedi

il lungo percorso.

 

Lampo improvviso 

il fulmine scarica

che lesto la incide

nell’attimo occorso.

 

Passato il momento

dal tuono annunciato

s’illumina lo spazio 

dapprima oscurato.

 

Dimentichi il segnale

d’un tal avvertimento

avendolo già accolto

con giudizio avallato.

 

Tabula rasa diviene

quella pagina assente

della tua presenza

che sempre tramonta.

 

Sopprimere vorresti 

l’indifesa dimensione 

ma nel passaggio resta

sol numerica impronta.

 

*

Veggenza

Non svela i misteri dell'universo,

né l'arte di adoprare le energie.

Celati esseri insegnano le alchimie

d’emozioni affrontate, nell’emerso.

 

Custode prescelto dal Sacro Fato,

ogni sentimento a esso riconduce.  

Acqua, Aria, Fuoco e infine, Luce,

elementi gestiti con abilità di fiato.

 

Invidiato per la purezza posseduta,

in un mondo magico, è dono raro.

Il finto sensibile ha sangue amaro,

non v’è ragione che divenga astuta.

 

Conobbe l’inganno d’uomini abietti,

desiderosi di scoprire i suoi segreti. 

Il giusto operare tra molteplici asceti,

pel bene Superiore, colmo d’affetti.

 

Attratti da curiosità e mal sapienza,

dalla superbia sempre più manovrati,

commisero errori fatali, animi ingrati,

verso colui il cui cuore avea Scienza.

 

Derisioni e colpe pazze, assegnavano

a quell’illuminato e splendido talento, 

inadatto, secondo loro, in tal momento,

al compito che le stelle a lui affidavano.

 

Sfidarono il vaticinio all’istante proferito,

discriminante, per diversità e saggezza, 

forte invito a navigare con destrezza,

verso un lucente futuro, a tutti gradito.

 

Legati nel tormento, dal caos derubati,

persero la scintilla dell’umile conoscenza,

disobbedendo a ogni arcana potenza,

nell’Armonia Mundi, giammai accettati.

 

*

Fairy blocks

C'era una volta un profilo bloccato,

nessun accesso, destino incagliato.

Danzavan le rime, rimanendo mute,

come salvacondotto per la sua cute.

 

Un giorno, l’eroe dal cuore audace,

lesto intervenne, con mossa vivace.

Con il click ben piazzato, tutto sbloccò,

il mondo virtuale si scosse e sbocciò.

 

Ammattiron le chat, i like aumentarono,

i perduti amici, finalmente tornarono.

Le notifiche impazzite facevano festa,

il profilo divenne una celebrità onesta.

 

Le foto si caricavano con bell’allegria,

i commenti sgorgavano, come poesia.

E il profilo, libero, senza alcuna paura,

navigava nel web, come vela sicura.

 

Amici, attenzione, la morale è questa:

se bloccati siete, non perdete la testa.

Un aiuto dal cielo, ben presto arriverà,

una mano fatata certo vi sbloccherà.

 

Ora ricordate: sia di giorno che di notte,

i blocchi non han limiti, ma sono botte.

E se vi ritroverete in questa avventura,

dovete ritornare alla vostra real natura!

 

 

N.d.A.: "Accade frequentemente, nell’era dei social, ma si spera sempre che tutto finisca, come nelle fiabe".

*

La sobillatrice

Dell’isola intera, sobillatrice,

una vera leggenda da raccontare,

fascino ha, ma che non le si addice,

con la sua arte sa solo incantare.

 

Sulle scogliere della amata terra,

dove il bel cielo incontra il mare,

lei non si perde del popolo la guerra,

è il suo mestiere, e ben lo sa fare.

 

Ha sulle labbra un sorriso stampato,

già nell’accogliere prodi viaggiatori,

rauca la voce, col viso allumato,

pronta a sbranare i loro cuori.

 

Le sue parole, incantesimi sono,

avvolgono l'anima ai lor presenti,

le melodie non consenton il perdono,

son note amare, assai trasparenti.

 

Rapisce le menti di chi non ascolta,

della bianca magia più nulla conosce,

nascosta nell’antro, solo gente stolta,

impronte lasciate, fatte di angosce.

 

 

N.d.A.: "Così la neve al sol si disigilla, così al vento ne le foglie levi si perdea la sentenza di Sibilla. (Dante, Paradiso XXXIII, 64-66)".

*

Stupido

Scoppia il razzo 

d’un cuore ingenuo

fa più schiamazzo

divenuto estenuo.

 

Son torrenti d’amore 

in un mondo che soffre 

tormenti e malumore

sentimenti non offre.

 

Stupido, non ti vuole

devi invece scrivere

l’anima più non duole 

insistenza nel deridere.

 

Mai avverrà l’ammesso

tra falsità perfette

di manette averti messo

con persone abiette.

 

Sfavilla incastro stanco

uccide facili emozioni

cambiando foglio bianco 

con malsane tentazioni.

 

Audience è presunzione

brama superficialità 

esige grande adulazione

non chiede più difficoltà.

 

Stupido, non puoi chiarire

meglio una provocazione 

solerte nel voler apparire 

senza vera spiegazione.

 

Perenne, di sfida si vive

applicando l’incursione

nell’altrui spazio convive

non variando direzione.

 

*

Le petit oiseau

Nel giardino fiorito, cuore allietato,

sempre danzava con un canto dorato.

Ma l’uccellino, alleato fedele,

sparì nell'azzurro, con fare crudele.

 

Monsieur Le Joyeux!

Monsieur Le Joyeux!

Tu as perdu le petit oiseau!

 

Cercando rifugio, nel bosco più fitto,

il piccolino si sentiva sconfitto.

Nel suo petto, coraggioso fu il cuore,

sperava di tornare al dolce tepore.

 

Monsieur Le Joyeux!

Monsieur Le Joyeux!

Tu as perdu le petit oiseau!

 

Nel cielo brillavano copiose stelle,

guidandolo nel buio, tra le più belle.

Ma finalmente, gli sorrise il destino,

amico gentile, lo vide un mattino.

 

Monsieur Le Joyeux!

Monsieur Le Joyeux!

Tu as perdu le petit oiseau!

 

Con grande affetto, lo prese nella mano,

lo portò a casa, il tesoro lontano.

Così tornò, al suo volo gioioso,

nel cielo aperto, libero e rumoroso.

 

Monsieur Le Joyeux!

Monsieur Le Joyeux!

Tu as trouvé le petit oiseau!

 

Questa è la storia di speranza e amore,

l’uccellino perse e ritrovò il cuore.

Nel volo libero, nell'aria fatata,

eterna gioia del ritorno trovata.

*

Il barbiere di Siviglia

Svelto e scaltrito, lui è un barbiere,

rasoio in mano e dall’astuta risata.

Già, a Siviglia, svolge il suo mestiere,

Ogni bel problema risolve in giornata.

 

Sorriso beffardo, stampato ha sul viso,

sol barbe e capelli, taglia con destrezza.

Ma in ogni situazione, ei viene deriso,

nessun cliente può sfuggire alla tristezza.

 

Per le strade crea segreti complotti,

intrighi o piani, son gioco da intelletto.

Con risate e inganni, i nemici son rotti,

sol nell’usare un potente rasoietto.

 

Con acuti consigli e astuzia comune,

di Beaumarchais è gran protagonista.

Buffo personaggio, di mosse opportune,

spirito e arte sono sempre ben in vista.

 

Sì, nel suo mondo, ironico e spigliato,

tra congiure e risate, si pavoneggia.

Lingua biforcuta ora è diventato,

facendo proseliti attorno alla reggia.

 

N.d.A.: Libera interpretazione de “Il barbiere di Siviglia”, dall’opera buffa di Gioacchino Rossini.

*

Illusione

Sorriso di primavera
sole d’estate
riposo autunnale
letargo d’inverno
tutto è per me
l’amore tuo.

Oceano di emozioni
uragano di passioni
trasformi
ogni piccolo gesto
in un Taj Mahal
di sentimenti
puri ed eterni.

Ah, quanto ti amerei
se tu esistessi
almeno nei miei sogni!

 

N.d.A.: "Chi attende l’amore deve abbandonarsi al piacere di sognare, anche conoscendo l’illusione. Tuttavia, chissà che la massima felicità, non risieda propria nell’esperienza vissuta".

*

S’allieta l’anima

Piccoli uccelli innalzano un canto

dolce saluto alla luce in arrivo

La notte infinita è già un incanto

da loro trascorsa sul ramo d’ulivo.

 

Nascosti tra i rami aprono l’ali

nel proprio volo sono ancora incerti

il loro cinguettio non avrà mai eguali

lesto raggiunge anche i caldi deserti.

 

Ora che l’intorno si fa luminoso

nel cielo azzurro li vediamo danzare

etere invisibile senza riposo

nella vita non amano vieppiù sostare.

 

Grande meravigliosa è l’atmosfera

regno dal melodioso vento sussurrato

sospesa armonia nel dì sempre si spera

profumi d’un cuore presto rallegrato.

 

*

Il tè che bevo

Ambrato

m’appare

il tè che bevo

come tramonto

africano.

 

Caldo

come il calore

di un amico

sincero

seppur lontano.

 

Zuccherato

con la dolcezza

d’un felice giorno…

 

trascorso

insieme

a ogni ritorno.

 

Ha tutto ciò

il tè che bevo

in solitudine

per avere

compagnia.

 

Sapore

e gusto

mescolati

al colore

della vita mia.

 

*

Panoramix

Panoramix, del villaggio è il druido

Celebre, grazie al suo potente fluido

 

Forza sovrumana donò la pozione

Nata per capelli, sembra la lozione

 

Vischio, altre erbe, di essa fan parte

Asterix la gusta, pugna contro Marte

 

Il principio, nel tempo, or si è perso

Obelix bevve, in pentola immerso

 

Si leccan i baffi in unico sorso

Idefix lo fa, senza alcun rimorso

 

Gaio Giulio Cesare perde la guerra

Grazie a quel druido e alla sua terra

 

 

 

Personaggi e interpreti, in ordine di apparizione:

 

Panoramix: il druido del villaggio

Asterix: il guerriero più valoroso

Obelix: il suo più grande amico

Idefix: il fedele cagnolino di Obelix

Gaio Giulio Cesare: il nemico romano

 


- Filastrocca liberamente ispirata ai personaggi creati da René Goscinny e Albert Uderzo -

*

Spetteguless

Abile non sono

nel scrivere poesie

rime, filastrocche

sonetti o altre vie.

 

Ma l’hai-ku poi che è?

un piatto giapponese

che vive con un tanka

però senza sorprese.

 

Ci sono tal poeti

e abili poetesse 

oranti stanno in piè

a loro sante messe.

 

Ahi, si pur io rinnego 

la luna, sole e stelle

senza cultura son

pur privo di sorelle.

 

Odio esser letterato

non ho preparazione

bravo son, e non è poco,

a preparar la colazione.

 

La ricetta pronta è già

allontanarsi dallo stress

più non scrivere ciofeche

ma sol far spetteguless!

 

N.d.A: "Senza generalizzare, ironizzando su di una frequente verità".

*

Incendio

All’imbrunire il Sole

torna a dormire…

La Luna pronta

è già per partire.

 

È il preludio

d’una magica notte…

D’emozioni carica

tutte le rotte.

 

Brucia l’eros

nelle vene…

Scaccia via

tutte le pene.

 

Sinfonie d’amore

per l’anima…

Sentinella è il cuore

che ansima.

 

Coperti

da un candido velo…

Come le nuvole

fanno col cielo.

 

L’incendio del mattino

a sera verrà placato… 

Il fiume di sentimenti 

sarà ancora innescato.

 

*

Aquila

Nei cieli
d’ogni stagione
libero
vola il tiranno...
come
aquila
dalla predatrice
natura.

Non possono
sfuggirle...
le sue prede.

Come
ogni essere
troppo sensibile
abboccano...
al planare
di artigli dolorosi:
ed è paura.

Rapace sguardo
su di me si posa...
ma non mi vede.

 

*

Grandine

Scura è la notte, 

il cielo, la terra rinnega

arduo trovare armonia.

 

Infuria il vento

ulula la tempesta 

staglia nubi in agonia.

 

Folle tormenta 

l’ira or si scaglia

nello spazio ove esplode.

 

Strale di ghiaccio

il mondo sconquassa

tra boati implode.

 

Trema ogni cosa

foglie strappate

ad alberi ormai spogli.

 

Continua la pioggia

si lamenta la natura

ghiaccio più non sciogli.

 

Timore il cuore assale

l’alma sta al riparo

pronta a meditare.

 

Nessun si rassegni

pronta già è la mente

il resto è da svegliare.

 

 

 

 

N.d.A.: Riflessione sugli sconvolgimenti climatici, ai quali, il mondo sta assistendo.

 

*

Afferra like

Afferra like è un’emozione 

la cercan tutte le persone.

Se al volo arriva, niente paura 

chè per un attimo lei sol dura.

 

Il punteggio è assicurato

aldilà d’un niente elaborato.

Frenesia allena il pollicino

gonfio come un palloncino.

 

La fatica è un gran diletto 

anche senza aver mai letto.

Bel divertimento il navigare

solo spasso nel virtual mare.

 

Solo in alto vanno i testi

sempre su nei lor contesti.

Se poi sguazzi con pigrizia

trovi sempre un’amicizia.

 

Non vorrai alcun consiglio

chè il cambiar non è suo figlio.

Ma se provi a interagire

sai che cosa, è il presagire?

 

Quando il gioco ormai finisce

v’è qualcun che si intristisce.

Lasciam cose come stanno 

e vivremo senz’affanno.

 

Più felici e mai contenti

tutte uguali son le menti.

Ecco qui l’afferra like

sempre meglio d’uno spike.

 

 

nota dell'autore: "Un po’ di virtual-ironia…"

*

Giungerà all’alba

L’incognita s’appresta

nel dubbio istante

della fine...

giammai annulla

il felice traguardo

dell’umano destino.

 

Nei respiri dell’altro

risorgerà l’abbraccio

del dolore superato...

nel tempo dell’oggi

spadroneggiava

ringhiando come mastino.

 

Il vuoto dell’assenza

colmato verrà

dal libero sguardo...

senza più indossare

la sociale maschera

da molti schernita.

 

Masticato il buio

dei mesti ricordi 

in un di’ semplice... 

come tanti altri

la distanza per tutti

verrà alfin bandita.

 

Cosicché

giungerà all’alba 

la consapevolezza

dell’amore...

 

in un abbraccio forte 

sentire farà la completezza

di un’agognata e premiata

unicità dell’esistere...

 

... ancora... con vigore.

 

*

Metamorfosi

Si eterna
il principio
d'ogni cosa...

Pensiero
intenzione
e anima
dell'essere vivente
metamorfosi
subiscono...
nel percorso
del mistero.

Cambiano
combinazioni
dei sentimenti...
facciate
di umani scenari...
ruoli
d'ogni sostanza...
tutto, a dire il vero!

Sgocciola
il tempo
sulle distanze...
si riflettono 
nella coppa
di eventi futuri...
accorciano
dimensioni
e aspettative...
oltre la disperazione.

Alla naturale
paura
di cadere
nel dimenticatoio
di chi
abbiamo amato...
si sovrappongono
le passioni del cuore.

Molecole indefinite
d'un gioco...
eternità d'amore.

 

*

Ballerina

Come piuma leggera

leggiadra volteggia

la ballerina...

al suon d'una melodia

che il cuor le canta.

Retta da fili invisibili

pare nel vuoto

sospesa...

il pensier di chi la mira

nella mente s'incanta.

 

Di lucido raso

son le scarpette

che sfiorano appena

il fertile terreno

della realtà.

Tra sogno ed incanto

ricama disegni

dall'atmosfera

magica e romantica

ricca di curiosità.

 

Veloce e sinuosa

si muove...

mai far spezzar

il movimento

della fatale danza.

Fermarsi non può

neppur temporeggiare

sull'umano destino

che par controllare

con padronanza.

 

Per puro diletto

tra le genti

danza...

senza mai vacillar.

Irromperà l'attesa

per vederla intrappolata

nell'astratto scenario

della vita ballar.

*

Come se fosse

Come polvere

dell’amore stesso

fatto di mistero

senza fine

amami...

come si conviene.

 

Come goccia

di fresca rugiada

che bacia

i petali d’un fiore

dopo il temporale...

scivolami addosso.

 

Toccami il cuore

come tiepido

raggio di sole

pronto a scaldare

con delicatezza

alleviando le pene.

 

Con sguardo sincero

e trasparenti occhi

invitami a seguirti

oltre sconosciuti

confini...

farò ciò che posso.

 

Nell’attesa trepidante

d’un tempo

congiunto ai battiti

dei desideri

incendiami...

come fossi fuoco.

 

Sognami

ogni qualvolta

vorrai amarmi

e serba nel cuore

ciò che ti saprò dare

sperando non sia poco.

 

Apprezzami

per l’anima posseduta

che svestirò

solamente

dinanzi

alle tue promesse.

 

Luccicanti gemme

conterò nel cielo 

quando m’abbracci...

stamperò baci

sulle tue labbra

giurandoti amore.

 

Senza catene

sii vento propizio

che nel porto

condurrà il navigare

di sospirati attimi...

intrecci di eterno cuore!

 

*

L’incontro sognato

Colmo d'amore
sensibile e vero
mi vieni affianco
già conoscendo
l'umane debolezze.


Fai risplendere
la luce del sole
che dentro di te
per me custodisci
senza incertezze.


Cancelli le nuvole
di uggiose giornate
nascoste nell'anima
inventando parole
d'amore discreto.


Soffici e leggere
come zucchero a velo
nella mente le introduci
quale nutrimento
piacevole e segreto.


Sorridi apertamente
per diradare
ogni mestizia...
futile preoccupazione
al destino già scritto.


Mi avverti
desiderio oceanico
sfiorandomi il corpo
con brezza leggera
d'un refolo fitto.


Sai incidermi indosso
un etereo nome
per farmelo
sempre ricordare:
di ciò che sei, ne è sigillo.


Occhi penetranti
leggono quell'emblema
forgiato da pensieri
preziosamente custoditi
nel cuore d'un berillo.


Mi vesti di indimenticabili
caldi attimi e fremiti
di inaspettata passione.
Diamanti, i nostri corpi,
brilleranno nell'alcova
d'un ardente congiunzione.

 

*

Demone di carta

Trasformo
l'errore in virtù...
vestendola
di pregiata arroganza.
Calpesto il divieto
senza indugio...
con la mano del potere
senza creanza.

Non conosco
l'inquietudine
della coscienza...
l'ho seppellita
nei sepolcri
dell'indifferenza.
Esercito la volontà
nella certezza
di comprare
ogni desio esposto
nella vetrina
della vita.

Altezzosità e vanità
accompagnano
i rumorosi passi...
del cuore altrui
infrangono umiltà
e semplicità.
Lusinghe ingannevoli
donano beltà
all'apparenza
d'una assente
arida sensibilità.

Tesso meschinità
e sogni d'oro
con gli intrecci
d'egoistici pensieri...
complici di chi a me
la somiglianza sposa.
Vendimi l'anima:
sarò il tuo
demone di carta...
senza posa!

 

*

Fatica sprecata

Esalare l’ultimo respiro
cavalcando una mina vagante...
graduatorie impazzite
fatte di stelle infrante...

Leggere con fatica
roteando orbite assonnate...
strali scoccati con veemenza
sormontati da punte avvelenate...

Osservare figure inesistenti
profilando contorni senza sfondo...
saggi infilzati nello spiedo
puniti nello stile tutto tondo...

Accendere sintagmi sequenziali
unendo il ragno alla formica...
trovare all’ape l’alveare:
sprecata è la fatica!

*

La forza dell’amore

Nell'agognato istante
i sogni ruba, all'amore...
svanisce al primo sospiro
arrendendosi all'ipocrisia...
la malizia dell'inganno
sempre non vede.

Nell'aureo incontro
gli spazi, non comprende...
unico vero senso
a tempeste di passione...
alle misure dei sentimenti
improvvisamente cede.

Larghezze che illudono
sino alla capitolazione...
incertezze scaraventate
nella raffica degli eventi...
un dialogo che abbatte
e ti riprende, lentamente.

Sfiora i bordi della strada
ripescandoci dall'incredibile...
profuma senza mai soffocare
al mercato di ignoti odori...
rimpiange il desiderio
d'una delusione, cocente.

Si rimane abbagliati
da incompresi colori
forse mai visti...
una forza misteriosa
ce li ridona, nuovamente:
sono nostri, non più tristi.

*

Oltre l’ostacolo

Incantevole diviene
al calare della notte...
colorate impressioni
donano
variopinte sensazioni
a colui che all'erta sta
contemplandone i pensieri.

Un'indefinita battaglia
sulla tela d'un tempo
che vuolsi vendicare
affronta
l’ingiustizia apprezzamento...
mancato nei bisogni
trovato su impervi sentieri.

Reale sembra
viva pulsa nell'anima
come il quotidiano
bisbigliare
della sua intraprendenza...
contorni sfumati
d'uno scenario non più in disuso.

Sempre rinnovato
nel costante passare delle ore
tra la notte ed il giorno
appare
creando un parlare diffidente
nella testa del pensatore
gravida di mille e più eventi.

L'istante del confronto
tra immagini di ieri
ed impronte d'un solido futuro
contrassegna...
altri paesaggi son da completare
e pur se il tempo scarseggia
la notte sussurra i suoi tormenti.

L'attesa illuminazione
incita a programmare
un'idea che prenda forma...
cercare con affanno
bianca carta e penna
per immortalarla nella prigione
di un'assente umana saggezza.

Necessario è tuffarsi
in carte storiche da riordinare:
evasione dal posto di scrittura!
Da ove provengano
non saprei dire
ma nel processo di catalogazione
ne esplodono l'intera bellezza.

Ovunque giace
estrema diffidenza:
non un ostacolo ma uno stimolo
all'intera discussione...
abitudinari microcosmi
si intrecciano e si scontrano
nei vari concatenamenti.

Mi soffermo, accettandola:
comincio a parlare...
nel nuovo dì rivivo!
Nel frattempo
qualcuno lietamente
mi ha salutato...
una contrapposizione degli eventi.

*

Volo

Libero
pensieri ingabbiati
restituendo ali
a ciò che volare deve.

 

Dare un senso
a questa strana età
desidero.

 

Intesa e scopo
alla voglia d'essere
legati al raziocinio
che dentro l'anima
custodisco e trasporto.

 

Scoprire
ragioni segrete
di luoghi inventati
ricamati da colori e suoni
che aiutano a vivere.

 

Mastico
notti senza sonno
passate a guidare
con fiduciosa
istintiva libertà
senza destinazione.

 

Assaporo
viaggi da eremita
correndo verso l'ignoto:
prezioso incastro
d'un puzzle misterioso
e una sorte già tracciata
dal susseguo degli eventi.

 

Seguo
indefinita immagine...
ferma tra le stelle
come se da sempre
m'attendesse.

 

Senza comprendere
ove mi trovo
consumo quel tempo
nell'unica consapevolezza
di passeggiare
intorno al mio cuore.

*

Dipinto

Tenere e speziate
giungono le parole
all’improvviso...

creano forme
di pensieri appassionati
senza alcun preavviso...

giacciono
sul quieto corpo
del nudo piacere...

silenti s’abbandonano
al complice tempo
che tutto vuol vedere...

disegnano
margini preziosi
d’una dorata cornice...

fan da scenario
a un fremente desio
ricolmo di vernice...

dall’ardore afferrato
vulcaniche divengono
l’anime in quel procinto...

creano immagini
d’ancestrali sensazioni:
pronto è il dipinto!

 

*

Attesa

S’attende
un mare
di spensieratezza...


da cogliere
col corpo
e l’arido spirito.


Nell’oceano
di salmastre acque
fatte di sogni
freschi pensieri
l’anima lambiranno.


Onde fragorose
la pelle del cuore
bagneranno
nell’attesa estate
d'un caloroso
indomito tempo.


Tutto alfine
alla riva irromperà
nell'indefinito
giungere
dell’umana stagione.

 

*

Scelta di virtù

La notte saluta

baciando il giorno.

Malinconica

s'adagia sul letto

dell'invisibilità.

 

Taciturne

inascoltate dignità

percorrono

strade chiassose

tracciando

nuovi sentieri.

 

Vestite

d'accattivanti minigonne

anime sfacciate

ombreggiano

con malizioso sorriso:

appaiono

succosa frutta

esposta

al mercato dei vizi.

 

Nessuno

osa profanare le virtù

che liete non temono

competizione alcuna.

 

Forti e prodigiose

proseguono il cammino

seminando nel mondo

squisitezza e coraggio

per divenire

d'una libera scelta

il diverso orizzonte.

 

*

Simboli

Del tutto ignaro

dell’origine, lui era...

senza alcun spavento.

 

Maturando l’esistenza,

il tempo compì la magia

del lavoro profuso

facendo udire la voce

d’un forte mutamento.

 

Scosse il senno, la coscienza

e, turbando l’emozione,

scatenò vaganti dubbi,

dalla gabbia dell’anima

sempre più fuggiaschi.

 

Tuonarono i pensieri,

nel silente cielo del mistero,

simili a luminose stelle

scoppiettavano nella cupola

sovrastante il capo della terra...

scrosciarono piovaschi.

 

Allorché luci ed ombre

incipriarono il viso dell’uomo,

gli occhi chiuse

a una storica saggezza

foderata da artificiosa verità.

 

Pietre, statue, stella,

mano, croce e suono,

anch’oggi si dibattono

per far spadroneggiare

la loro unica divinità.

 

Si, questo è certo:

dall’inizio di qualsivoglia credo

la guerra dei simboli

mai cesserà.

 

Chi decise di dissetare

il desio della conoscenza...

ancora, di preciso, non si sa.

 

*

Notte

Seducente notte...
levighi
affanni mattutini
baciando i respiri
degli amanti
intrecciandoli
con ardenti
sogni del cuore.

Leggiadra...
accendi
pensieri e desideri
accarezzando
il tepore di sensi
incatenati
ai nudi corpi
con fare ammaliatore.

Rivesti la pelle
di soffice audacia...
con fremiti e palpiti
che aleggiano
incantati
in un tempo sospeso
nell'eterno sapore
di baci consumati.

Sei lavagna
di libertà...
origami d'amore
incisi col gesso
nell'accaldate lenzuola:
travolgenti passioni
di dolci piaceri
e amplessi disegnati.

 

*

Scaduto

… il tempo dei ricordi

fuggiti chissà dove

ma ora più non mordi!

 

… l’istante confidente

rinchiuso in quello stato

da un’energia latente!

 

… il bieco suo passaggio

da un faro illuminato

tenuto già in ostaggio!

 

… il motivo dello scritto

blasonato inutilmente

da chi già l’ha sconfitto!

 

… il buio d'una delazione

ordita in trame oscure

che servan da lezione!

 

*

Agnostico

Neri scogli difendono
la terra in ogni Credo
levigandosi nell’impeto
furioso delle onde.

Schegge infinite
di frantumato vetro
l’azzurro cielo riflettono
nell’acque tremebonde.

Immobili massi
divengono vittime
di schiaffi salmastri
e flutti da cui pendere.

Saldo, come roccia,
è l’agnostico:
quali sicurezze potrà
con forza difendere?

Paura di smarrire
se stesso e chi possiede
assenza di coraggio
nell’invisibile realtà.

Forte è quel masso
senza possibilità
alcuna di reagire
ragionando privo di viltà.

Il mare della vita
muta di continuo
come il calore del sole
o, del vento, la direzione.

Attraverso la solitudine
l’amore solo avverte
senza privarsi del sogno
soffrendo tale situazione.

Libero d’andare in ogni
esistenziale direzione
quel liquido salato
brucia, di fatto, le ferite.

Inferte dal mistero
tangono l’anima
invisibili cicatrici
dal sangue rattrappite.

Un flebile pensiero
attanaglia or la mente:
forse il nuovo Adamo
può essere ricreato.

Inizia lo sgretolamento
per divenire polvere:
vittima d’incontrollabili
eventi, frutto del passato.

Ogni congettura
rimane sempre aperta
affermando che la roccia
a tutto resiste e perdura.

Forse, si, è vero...
ma quale caro prezzo
dovrà essere pagato
per una simile iattura?

*

Per un’amica

Amica mia

sempre per te

ho un pensiero…

pur non percorrendo

lo stesso sentiero!

 

Non importa

se da me

lontano vivi...

quel che conta

è che sempre mi sorridi.

 

Il tuo viso

e i tuoi occhi

brillanti e sinceri…

a te m'han legato

con sentimenti veri.

 

Son come piccoli

diamanti…

in alcuni momenti

mi danno la forza

per andare avanti.

 

Col cuore in festa

in pochi versi 

ti saluto…

sapendo

del bene a te voluto.

 

Dolce amica…

che la buona sorte

ti sorrida

e che tu vinca

ogni partita

sull'amor, sul pianto

e sull'amicizia…

che ne è il canto!

*

Speciale dì d’amore

Festeggiano

la ricorrenza

ricamate poesie

d’amore,

romantici baci...

guarniti

da rose scarlatte,

cuori sognanti

palpitanti

di frasi audaci.

 

Insonni

restano

gli impavidi amanti,

nell’attesa

dell’anelato ritrovo...

per mostrare

senza indugio

fiammeggianti

sentimenti

d’un dolce rinnovo.

 

Il respiro

assottiglia

la breve distanza

d’amorevoli

ritmati pensieri... 

paiono gocce

sospese nel tempo,

illuminati

da magica luce,

più che mai veritieri.

 

Un leggendario

imponente,

luminoso faro

veglia sul dì,

a San Valentino...

nell’eterno,

arderà 

sul placido mare

degli innamorati,

profluvio adamantino.

 

Pubbl. Scrivere - 14/02/2018

*

Incensi

M’affumico d’incenso

nutrendo la mia anima

dell’acre suo profumo.

 

Non so quale sia il senso

cercandone ragione

soltanto nel consumo.

 

Col Sandalo non penso

seguendo la mia via

pur se non son nessuno.

 

La Mirra ha gusto intenso

dal Mago m’è arrivata

ma senza fine alcuno!

*

Rondine

Volatile preferito

presagio di fortuna

è la rondine.

 

All'ombra

di una grondaia

la vedo affrettarsi 

a ripulire il nido.

 

E l'arrivo

di un esile garrito

annuncia la cena

alle boccucce nuove.

 

La osservo e penso.

 

Quanta generosità

v'è nella natura

che si preoccupa

di sfamare

le sue piccole

creature!

 

Pubbl. Athena Millennium - 26/09/2013

*

Ghiaccio e fuoco

D’infrangibile
ghiaccio
il cuor diventa
se amore
non ho ricevuto.

Lacrime gelano
al freddo clima
dell’umanità...
tutto è dovuto.

Sciolgono pensieri
sol sentimenti
d’amore
d’amicizia
di sogni proibiti.

Calda
sempre nell’anima
ardente passione
tutto scioglie
sfatando miti.

Emozioni
divenute
gioia divina
fanno scordare...

quel ghiaccio
di un vivere
ormai perduto
che più non vuol tornare.

 

Pubbl. Scrivere - 12/08/2018

*

Segreto

Goccia a goccia
un tortuoso solco
scava nella mia anima
quella silenziosa sofferenza
che nessuno conosce.
Parole fiorite
e carezze rubate
non potrebbero riempire
quel vuoto incolmabile.
E’ incisivo e nascosto
agli occhi di chi mi guarda.
Ben serrato
come in un antico forziere
irraggiungibile
gettato negli abissi
di un complice
oceano sconosciuto.
Ogni giorno
non appena il sole
inizia
ad affacciarsi al mondo
stampo un sorriso
per celare
quel dolore lancinante
che sento ogni qualvolta
le gocce mi scavano dentro
con il loro
incessante cadere.
Ci vorrà pazienza
e accettazione
per guarire.
Traggo la forza
da un segreto spirituale
che mai potrò rivelare,
indissolubile
dalla mia esistenza!
Lo prometto a me stesso,
morirò
così tu vivrai
e salvo sarai.

 

Pubbl. Scrivere - 06/09/2012

*

Paura d’amore

Paura di perderti

m'assale

con stupore...

come fuoco

divampa

bruciandomi

il cuore.

 

Dolore e solitudine

li trattiene

l'anima

speranzosa

nell'averti

sempre accanto.

 

Dietro un albero

nascosto

nel retro

della casa

su di una

sperduta via

temo si celi

qualcuno

che possa

sottrarti a me

come un incanto.

 

Raggiungimi

presto

accorri...

sii l'eterna

mia ancora

prima ch'io

possa annegare

nel vuoto

di me stesso!

 

Pubbl. Athena Millennium - 11/10/2013

*

I piaceri del cuore

Languidi sguardi
ti cercano
seguendo un battito
di ciglia.


Teneri
nascosti tormenti
accompagnano
libidinosi pensieri
avvolti tra coperte
di calda ciniglia.


Gesta dimezzate
sfiorano il corpo
con rituale
sacralità d’amore.


La voglia
di abbracciare
la passione
insegue taciti
complici istanti
nell’attesa
d’essere rotti
da gemiti
di bollente ardore.


Ansimano
entrambi i cuori...


nell’impaziente
attesa di conoscersi
fra l’intimità
di oscene carezze
e preziosi tesori.

 

Pubbl. Scrivere - 09/05/2012

*

Trono d’amore

Come principe

sul trono

dell'amore

a gambe aperte

siedi.

Prosperosa forma

s'inarca

come serpe

nascosta

dalla veste.

M'appare

collina

sollevata dal piacere

sbottonato 

dalla voglia

divenuta libidine

nei pensieri.

Soldato guardingo

lancio sguardi

accattivanti

affinché il divieto

tu infranga.

Battiti forti

accelerano

il mio respiro.

Verso te

vengo

per bruciare

l'ossigeno

di carnali apnee.

Occhi penetranti

e scuri

calpestano

il desiderio del no...

comprendo

che toccarti

posso

per godere di

lampante virilità.

 

Pubbl. Athena Millennium - 09/08/2013

*

Fango e amore

Si è polvere
per chi non ci conosce...
preziosissimi
perché vissuti nell'ombra
diffamati ed emarginati
per la propria diversità.


Circondati
da persone invidiose
usati come oggetto
di offesa o difesa
a loro piacimento.


Ricchi di saggezza
la verità
conosce il vero amore...
malgrado sia
un insostituibile amico
fratello per molti
l'altrui gelosia
ci avvolge
di maldicenza.


Giovani messaggeri
di sentimenti
dall'animo umano
ormai scomparsi
si è vittime
di sleali tradimenti.


Il mondo ancora
non riesce ad "accettare"
che l'anima è incolore
e che l'amore
non scelga i sessi.


Perciò, come
farsi perdonare
la misteriosa colpa
di essere
semplicemente se stessi?

 

Pubbl. Athena Millennium - 01/02/2014

*

Buona fortuna

Indovina cosa

accader - potrebbe -

nel novello tempo

che or verrà.

 

Timore e novella

incertezza - porteranno -

mutando il preordinato

nell’imprevedibilità.

 

Se sconvolgimenti

si dovesser presentare,

d’ogni emozione - il mondo -

alfin potrà godere.

 

Mantenere dovremmo

la curiosità, scegliendo 

a chi - la felicità -

saper donare con dovere.

 

Protezione 

uguali e opposti

a ciascuno - velleità -

desidero assegnare.

 

Far vivere

in amore e serenità 

sol se - con umiltà -

si vorran guadagnare. 

 

Confonderò respiri 

affinché tutti

possano beneficiarne

accettandone la fine.

 

Il vecchio dolore 

verrà sostituito

da quello nuovo

giovane... senza spine.

 

Che il tutto

possa vivere più forte...

Buona fortuna,

giacché... son io la sorte!

 

*

Sta giungendo

Del suo

consumato vestito

l'anno vecchio

già si spoglia

per liberarsi

di tristezze

angosce e falsità.

 

Si prepara

a festeggiare

un nuovo inizio

con gioia

e positività.

 

Regalar

ne vuole

a ognuno

per esser

beatamente ricordato

nel suo ingresso

sfavillante

annunciato

da schiamazzi

allegria

divertimento

e lacrime di felicità.

 

Pubbl. Athena Millennium - 17/11/2013

*

Senso

Danzano nel tempo

d'una sospirata attesa

frammenti di sé

affamati di ricevere

auliche parole

colme di puro senso

intrecciate

nell'antico legame

dell'amicizia.

 

L'intero

viene diluito

dall'irriguardoso

tempo:

tutti sorprende

senza adeguata

preparazione

per poter accogliere

l'agognato sentimento.

 

Talvolta...

accecante solitudine

sorregge

la fulgida speranza

dell'essersi trovati

mentre la realtà

dell'umano egoismo

affonda il cuore

nel disagio dei perché.

 

Ogni respiro

pare colpevolizzarsi

per l'incomprensione

subita: solo allora

la mente si fa accarezzare

dal fievole tono

d'una voce interiore

da cui giunge,

sommessa, placida e certa,

la sua esistenza.

 

Pubbl. Athena Millennium - 03/03/2014

*

Non per tutti è uguale

Famiglia alcuna

non possiede...

di certo,

orfano

di ricordi dolorosi

non lo è.

 

Il luccichio

del natalizio albero

il volto bacia

donando

sfavillanti emozioni

al cuore d'un bimbo

adulto

divenuto già.

 

Non piange

dinanzi

allo spietato egoismo

di coloro

che dimenticato

l'hanno.

 

Consapevole

di non essere

l'unico

ad aver conosciuto

povertà

solitudine

e umane difficoltà.

 

Istanti

d'insperata letizia

l'abbracciano

in un alternarsi

di buio e luce

condensati

nel festoso giorno

che all'anima

gli sorride.

 

Non per tutti è uguale...

il Natale!

Quasi a nessuno

importa

di vederlo solingo

a rimirare addobbi

di fugace ilarità.

 

Pubbl. Athena Millennium - 24/12/2013

*

Amare dentro

Il vento

con forza

carezzava

i lunghi capelli

mentre il sole

alto in cielo

baciava

la nuda pelle.

 

L'acqua

lambiva

il corpo

disteso

sugli scogli

con fare

da ribelle.

 

Fuori

dal tempo

mi sentivo...

 

amato

desiderato

dalla natura

incontaminata:

ero vivo!

 

Al mare

tutto era

stupendamente

meraviglioso...

s'attendeva

la bonaccia.

 

E fu allora

che, prontamente,

mi tuffai

tra le sue

braccia!

 

Pubbl. Athena Millennium - 07/02/2014

*

Soldato

Virilità mostri

con fierezza

celando il bisogno

d'una libido

inconfessata.

 

Soldato guardingo

domini sensuali desideri

che ribolliscono

scaldandoti il corpo

in una fiammata.

 

Il fuoco della passione

divampa e l'anima accende.

 

Debolezza e possesso

mascheri

con agghiacciante lucidità

da cui tutto dipende.

 

Appari regale leone

ch'ogni istinto primordiale

trattiene da donare

alla preda ambita.

 

Non posso vederti...

ascoltare l'audacia

mi consola

come polvere fra le dita.

 

M'accingo ad infrangere

l'agognato divieto d'amore

che godere mi fa già

perdendo ragione e senno.

 

Allora...

temo un tuo accenno.

 

Pubbl. Athena Millennium - 03/12/2013

*

Notte d’amore

Sarò lo scrigno

delle tue emozioni

se saprai amarmi!

 

Custodirò il seme

dell'amplesso tuo

se mi sarai accanto.

 

Farò tardare la notte

e ne ruberò

un'altra ancora

per restare insieme.

 

Muoverò luci e ombre

per nascondere i difetti

che mi allontanano da te.

 

Nel silenzio

senza alcun rumore

sparirò...

 

lasciandoti in compagnia

della solitudine.

 

Pubbl. Athena Millennium - 02/08/2013

*

Fievoli ricordi

Delicati

gentili

inaspettati

affabili

graditi

apprezzati

talvolta appassionati

di miele furono i baci

coi quali mi coprivi.

 

Mangiavamo

interi pomeriggi

ascoltando la pioggia

che fragorosa scendeva

bussando su tetti

di anonime case

quasi volesse entrare

con discreta invadenza

mentre tu dormivi.

 

Distesi sul divano

in nudità restavi

per raccoglierne ancora

fintanto che l'avidità

lo esigeva.

 

Ricambiasti

quell'ardore vissuto

con un interminabile

silenzioso tempo d'amore

con baci menzogneri

a chi li richiedeva.

 

Or che tutto è trascorso

fievoli ricordi

s'affacciano

all'anima fastidiosi.

 

Te ne andasti per sempre

perché paura avevi

d'amarmi incessantemente

tra rovi odorosi.

 

Pubbl. Athena Millennium - 05/10/2013

*

Tramonti

Tra monti innevati

in fiumi pescosi

e valli infinite

sempre percepisco

l’intenso amore.

 

Come invisibile

mantello, mi avvolge,

nel pur solitario

e vasto cammino

d’un dolce cuore.

 

Verdi più non sono,

dei ricordi, i prati,

sbiadite giornate

paion senza fine.

 

Or, nell’attesa

di interminabili

eterni tramonti,

non v’è confine.

 

Pubbl. Scrivere - 08/09/2012

*

Rigagnoli dorati

Gocce

d'acqua gelata

piovono addosso:

piccole spine

di ghiaccio.

 

Riscaldato

dall'amore

il corpo

neppure le sente

pure all’addiaccio.

 

Sciogliendosi

si trasformano

senza indugio

in rigagnoli dorati.

 

Ricoprendomi

vestono l'anima

di luce preziosa

in mondi incantati.

 

Pubbl. Athena Millennium - 08/08/2013

*

Tacite carezze

Dall'alto al basso

mani sconosciute

toccano il corpo

scolpito

da nudi piaceri

per dissetare

criptici desideri.

 

Alla pelle

eccitata

da continui

sfioramenti

si fondono

tacite carezze

volute

mai domandate

per pudore

dello spirito.

 

Con la chiave

della mente

apri la prigione

dell'inibizione!

 

Scambia

ogni fremito

di vorace passione

con esplicite

fantasie!

 

La naturalezza

ti verrà incontro

per farti viaggiare

in universi

di piacere infinito.

 

Pubbl. Athena  Millennium - 26/07/2013

*

Rosso corallo

Rosso corallo, il cielo

anonimi tetti copriva.

Fili di seta pregiata

in dorata prospettiva.

 

Sospeso sul paese,

il cuore, ricordi assopiva.

Memorie fatali scovate,

nel fondo d’una stiva.

 

Interminabili, le ore

nella fiorita veranda.

Baci e carezze rubate,

tra profumi di lavanda.

 

Di battiti, solo il rumore,

senza proferir domanda.

Metafisiche emozioni

assaporate nella landa.

 

Intensi erano gli sguardi,

tutto appariva senza velo.

Nido d’amore, sembrava…

Rosso corallo, il cielo.

 

*

Guardaroba

Quello che sono...

nella moltitudine

realmente sono.

 

Forse verità

inconcepibile

come altre...

sono.

 

Del resto

avrei potuto

ricercare

i miei antenati...

 

librando

da una dimora

sconosciuta

al mio essere...

 

per distinguermi

d'una patria straniera

come razza d'uccello

simile a molti...

in dissimili dipinti.

 

Il guardaroba

di Madre Natura

è ben fornito

di costumi variopinti:

 

rondine

scoiattolo

squalo ramato.

 

Ognuno

calza a pennello:

facilmente

indossabile...

 

finché il tempo

non l'avrà usurato.

 

Pubbl. Athena Millennium - 02/05/2014

*

Sempre

Accanto a te

mi abbandono

alla corrente

della vita...

 

per scoprire

mondi sconosciuti

 

a una mente

prigioniera

di slanci

emotivi...

 

- sempre -

 

Pubbl. Athena Millennium - 18/09/2013

*

Amore libero

Non soffocherò

l'amore.

Non chiederò

nulla.

Accetterò

ciò che mi puoi

dare.

Come rondine

assetata

berrò l'acqua

raccolta

dai tuoi palmi.

Se vuote

saranno

le mani tue

non dovrai

fartene una colpa.

Avrò almeno

la felicità

di saperti amare!

 

Pubbl. Athena Millennium - 15/07/2013

*

Suoni perduti

Campane rintronate

suonano rintocchi

che vagano nell'aere

perdendosi ai tuoi occhi.

 

Interrompo il navigare

ascolto l'ignoto...

mi spaventa il silenzio

d'un mondo ormai vuoto.

 

Un tocco, due tocchi

magia di sonate

tornano i rintocchi

di stridule

campane rintronate.

 

*

Tesoro

Tardivo si coglie il frutto

dell’umana stagione...

l’età leva il freno

alla provata emozione.

 

Sempre si spera

in esuberante giovinezza...

ch’ogni anelata fortuna

abbia suprema certezza.

 

Nel terrestre viaggio

illude talvolta il sogno...

intrecciando sentimenti

con la voce del bisogno. 

 

Sciogliere tutti i nodi

ché il seminatore raccoglierà...

nel futuro del dopo e del mai

quanto dalla vita il dono otterrà.

 

Quell’anelato istante

di sospiri e beltà...

prezioso, inestimabile tesoro

in una baia di notturne stelle diverrà.

 

*

Sole dentro

Nella piazza assopita
fra i pensieri dei passanti
un sanpietrino
orfano e silenzioso...
dopo aver assistito
allo schiamazzo
del domenicale mercato
trova placido riposo.


Felice appare
nella struttura
di quadrata pietra
che raccoglie stupori...
meraviglie e passatempi
dell'umana vita
d'un marmo corroso
racchiusi nei cuori.


Vero protagonista
d'uno spazio indefinito
occupato dalle molecole
di un'aria mutevole...
figlio dell'imprevedibile
non mendica d'esser gettato
nel roccioso pavimento:
ne è consapevole.


Assai più sensibile
di quanto la gente
mai possa
immaginare...
avere sempre
un sole tra le nuvole
è tremendamente facile
da ingannare!

 

*

Vita

Dal Fato prescelti

decifrabile rimane

l’attimo d’un mistero 

calato sui volti

di anime sapienti.

 

Non la puoi misurare

nel mese o nell'anno

d’un calendario solare

ancor meno nel “dies natalis”

di persone clementi.

 

V’è chi si perde e rinasce 

in istanti frequenti

di fatua allegria

atroce sofferenza

grida e dirotti pianti.

 

Maggiormente preziosa

nel dirompente saluto terreno 

sprecata giammai

andrebbe pari al niente

o a improbabili rimpianti.

 

Un cuore cosciente

sempre l’apprezza

nelle infinite circostanze

sino a trasformarla

in lacrima da non asciugare.

 

Lontana rimane

dalla fatuità degli incompresi

ché colma è d’amore e letizia

per un misterioso dono ricevuto

da poter presto ricambiare.

 

*

Pazienza

Nell'indecifrabile

attesa

mi interrogo

su segnali occulti.

 

Navigo

nell'inquietudine

d'una inconsueta risposta

prima che il mondo esulti.

 

Fremente

senza remore

non abbandono

il remo della rassegnazione.

 

Mi specchio

nella pienezza

dell'essenza della vita

senza alcuna remissione.

 

Solingo

il riflesso di me

depone un sorriso beffardo

inesorabilmente esclamato.

 

In labirinti

d'incessanti

origami di pensieri

pare essersi annegato.

 

Celebro

il nuovo giorno

costellato da costante

immutata pazienza:

 

altro

non è possibile fare...

già lo annuncio

con veemenza.

 

*

Astuzia

Dipingendo

speranze

e umani destini 

rincorre il tempo

blandendo

ogni cuore.

 

Diviene

tela d’autore

firmando l’infinita

conoscenza

per sopravvivere

al dolore.

 

Cambia

l’esposizione

sotto i riflettori

d’uno scenario

verdeggiante...

rifiorito nell’amore.

 

*

Libertà

Sleghi i pensieri

da turbinose atmosfere 

che irretito han l’anima

lontana dal calore della vita.

 

Bruci le barriere

per valicare lo spazio

illuminato d’ogni emozione

trattenuta con forza indefinita.

 

Sfili la voce

acclamando la libertà

dall’utopia imprigionata

nel profondo del cuore.

 

Insperato brivido

annulla il miraggio sovrapposto

alla tensione del non incontro:

rotta è l’esitazione... con stupore!

 

*

Respiro

Parla il respiro...

il movimento tace.

 

Invisibili ragnatele

tesse il tempo...

senza pace.

 

Attende una mano

pronta a raccoglierle...

se ne fosse capace.

 

Fresca e pura

l’aria diverrà...

 

vicino agli amanti

la primavera...

presto sboccerà.

 

*

Guarigione

Arte e gioco

creano illusoria realtà...

ove comunque giace

- da sempre - la verità.

 

Lo sguardo si accorge

di nuovi confini...

tangendo la guarigione

inviolata da secondi fini.

 

Nel sancta sanctorum

per sempre rimarrà...

in un mondo ferito

celata per pura comodità.

 

Cucì le ferite - il tempo -

le cicatrici conservando...

ricordo di una lezione

da apprendere, maturando.

 

Guarì perciò la gente

in assenza di chi visse

nella totale ignoranza...

senza senso e senza cuore.

 

Si ribellò - indignata - l’anima

alla menzogna obbligata...

e fu allora che la terra guarì

nella più totale perfezione!

*

Grazie

Dolce magia nell’anima naviga,

pur se da fredda luce è baciata.

 

Sbiaditi i colori della vita

giammai vinti sono stati dalla morte

che il cielo sereno nasconde

dietro al buio, ormai alle porte.

 

Ancora s’ode il suono dell’amore

nel respiro divenuto brezza di primavera

che s’affaccia al vedere di altrui mestizie...

 

da scordare subito giacché la mano

m’hai afferrato, conducendomi lontano

dal passaggio di un tempo funesto

affatto clemente di ingiustizie.

 

Grazie... destino!

 

*

Ancora

Sospesi nella solitudine 

e nel desio d’amare...

nuovamente fermi

si resta nel vociare.

 

Inutili e vani i discorsi

sarebbero stati...

apparente è la calma

di giorni mal assaporati.

 

Si dilegua e s’abbandona

l’anima allo sconcerto del dolore...

per poi risalire la marea

dei relitti nascosti nel cuore.

 

Il mare della vita

sempre a galla li riporta...

mostrando salvezza inaspettata

grazie al tempo che conforta.

 

Allorché - con dovizia -

ancora la storia

nuovamente verrà scritta

con piena letizia.

 

*

Cambiano i tempi

Muta l’atmosfera...

non sempre la primavera

permane nel mondo.

 

La vita desidera

che uguale resti l’uomo

inchiodato al bene profondo.

 

Eppure, talvolta, il tempo

incombe sull’anima

alla mente insegnando...

 

che, ancorati al miglior vivere,

è un modo per indietro

rimanere... non più sognando.

*

Ottobre

Mantelli di nebbia 

sopra i campi

silenzioso stende.

Velo di frescura

all’aria intensa

mescola e s’arrende.

 

Negli ottobrini colori

dall’autunno preparati

bizzarro giunge.

Col suo ombrello 

mette e leva

il tempo... e punge.

 

La terra si riposa

sotto una coltre

di variopinte foglie.

Nuovi semi

frutto dell’umana fatica

nel grembo accoglie.

 

Preziosi chicchi d’oro

rivestiti d’emozioni

riscaldati dal tepore...

presto diverranno

gioiose spighe di grano

da gustare nel sapore.

 

*

Il dunque

Il domani

si sceglie...

per accogliere

raggianti giorni 

nelle tempeste

della vita.

 

Il silenzio

la mente denuda...

per far udire 

quel che non

c’è bisogno

di dire.

 

Scintillanti

entusiasmi...

l’anima avvolgeranno

avendo imparato

- del dunque -

l’attesa inaspettata.

 

Senza lacune

e neppure difetti...

la tranquillità

avrà baciato 

rimembrando, in avvenire,

d’essere stata illuminata!

*

È trascorso

Quest’oggi...

indossa il tempo

sconosciuto candore.

 

Come dono

di difficoltà superate...

nuove luci

riveston le ore.

 

La vita 

ridare vuole 

la perduta felicità

dell’esistenza.

 

S’affretta

a colorare emozioni

con spumeggianti

sentimenti...

che ancora sbocciano

nei cuori dell’amore

e d’ogni sua essenza.

*

Il ritorno dell’autunno

Gelido freddo

improvviso giunge...

il passato spazza

senza indugiare.

 

Lieve brezza

sottende il mutamento... 

ma l’inganno, la natura

all’uomo vuol rivelare.

 

Impossibile sorridere

al tempo impietoso...

ad abbracciare costringe

l’immediato spirare.

 

Profetico vento 

sovrano regna...

restare vuole

per farsi notare.

 

Accettar si dovrà

il disegno del destino...

sino all’arrivo

d’un rapido istante.

 

Spazzare farà

il compiacimento...

d’una mestizia

dagli eventi forzante.

 

Rinuncia a comprender

c’arduo volgerà

la faccia della clemenza

a fatue parole

di solitudine

e smarrimento.

 

Presto tutto

muterà al meglio

verso grande forza 

per aiutare l’anime

a evolversi

nel tormento.

*

Apparizione

Inaspettata luce

giunta dinanzi

agli occhi

dell’anima

nuova visione

tinge.

 

Fende il dolore

della mente 

tagliando lastra

che l’uomo

alla disperazione

spinge.

 

Sentiero disegna

da seguire

come mosaico

d’emozioni

che alla rinascita

il cuore conduce.

 

Silente beltà

s’ammira

da solitudine

spolverata

e silente freddezza

che giammai seduce.

 

*

Preludio

Silenzioso

diviene il passo 

sul sentiero d’autunno

giunto precoce

su alberi assonnati.

 

Sfioriti rami

appaiono feriti

da una stagione 

che velocemente

l’estate ha congedati.

 

Ricordi spensierati

alla taverna dell’anima

bussano con forza

per ritrovare

smarriti sogni.

 

D’attesa

diviene il tempo 

se la primavera del cuore

non abbandona

solitudine e bisogni.

 

E nel domani

esiliati i giorni del pianto

un affabile saluto

d’un lontano amico

infinito palpito risveglierà.

 

Adamantine emozioni

che la solarità

d’una nuova vita

ogni bellezza

rispolverato avrà.

 

*

Seme

Bene e male 

assieme nascono

mentre la scelta

lievemente s’erge

spontanea

nell’umanistico pensiero.

 

Il desio di illuminazione

s’eterna attendendo

lo splendore del bene

che sul male prevarica

decapitando incertezze

d’un futuro sincero.

 

La scure della luce 

coi suoi propositi

rinnova la vita

e ad essa

tutti conduce!

 

*

Ascoso

S’attende pace 

qual tempo sereno

da bere come un otre

in arida terra

di effimera gioia.

 

Lievita l’arsura

d’anime fidenti

serrate nel dies natalis

di mondiali scenari

prescelti nella noia.

 

Specchio per allodole

riflette utopia

divenendo illusione

per sensibili cuori

da irto cammino affannati.

 

Il Fato non s’affaccia

a mostrare clemenza

allungando attese

offerte da una vita

di sogni abominati.

 

Dall’alto torrione

del terreno comando

i potenti fanno credere

all’umana gente

l’esatto contrario.

 

Ignota ragione

o dominio assoluto?

Seppellite verità

dovranno risorgere

nel futuro immaginario.

 

*

Fiamma

Da scintilla nasce

lievemente cresce

l’intorno accende.

Superba s’innalza

radiosa appare 

le tenebre fende.

 

Vestendo di luce 

colora emozioni

vibrando d’amore.

L’anima illumina 

esprimendo la vita

donata col cuore.

 

Eterna diviene

nel Fato incontrando

la nera Signora.

Perenne rimane

vedova alfine

ove il corpo dimora.

 

*

Ruota

S’aggirano

tracce non scritte...

simili ad essenze inalate

nelle sbiadite memorie

dagli anni ingoiate...

per ritrovarvi accesso

come anime obliate.

 

Sbocciano nascenti

mostrando il nudo capo:

fiori tra foglie avvizzite...

allor la mente riassapora

il profumo del passato...

solleticando speranze

nel tempo sopite.

 

Un ricordo innalza

la visione dell’intorno:

quel che s’era rivisto

nel proprio crescere

diverso appariva alla mente...

antico sapore da gustare

tra gli sguardi della gente.

 

L’atmosfera evidenzia

il ripasso d’un vivere

semplice e genuino...

annullando logiche

del costante malanno...

confusi sentimenti

creano solamente danno.

 

*

Si nasce

Malvagità creano

mutevoli opinioni 

attaccando l’anima

sol per la goduria

di ferire in ambasce.

 

Ma dal primo vagito

che si creda o meno

tutto è già deciso 

giacché puttana

-forse- si nasce!

 

*

Maria Maddalena

Adornano

le fattezze tue

soffici lunghi capelli

coi quali asciugasti i piedi

all’amato Seguace.

 

Chissà quanti incontri

avesti con Colui

che ai piedi della croce

piangesti nell’ultimo saluto

prima dell’eterna pace!

 

Diversi episodi

la storia narra con stupore:

un sentimento mal interpretato

da chi, per invidia, si mostrò

incapace di poterlo suscitare.

 

Eppure, l’istante col Maestro,

dal Cielo fu predestinato...

fato o casuali intrecci

il percorso intero tuo

dovevano segnare.

 

Povera Maddalena!

Piangesti le ingiustizie subite

per non essere stata compresa

nella visione d’una realtà

che troppo moderna appariva.

 

Sopportasti la calunnia

e la lapidazione di quanti,

ricolmi di peccato,

non ti vennero incontro

definendoti lasciva.

 

Si commuove il cuor mio

sapendoti girovagare

nel predicare perdono...

incomprensibile momento

d’un misterioso passaggio.

 

Odio e tenebre t’avvolsero

sino a quando conoscesti

il Perfetto, che t’accolse

senza mai giudicarti

con l’arguzia del buon saggio.

 

Abbiamo ancor bisogno

del tuo sacro esempio...

del coraggio di sapere

che il Cristo ci amava

nonostante i nostri errori.

 

Aiutaci, nel tempo e nello spazio,

affinché il terreno peregrinare

passi, senza fare né ricevere

alcun male, fulgido esempio

che tocchi tutti i cuori.

 

Metti quest’opportunità

sul cammino d’una società

che risarcire ti deve

per lo straordinario esempio

di vita donata in tanta pena.

 

Lasciaci in eterno

le azioni tue come innovazione

da portare al mondo intero...

a te, sensibilissima amica,

grazie, dolce Maddalena.

 

Pubbl. Scrivere - 20/03/2018

*

Estate annunciata

Ardente e chiara

sparge luce e risa

in ogni dì che s’affaccia

al calendario…

facendosi annunciare

prima del tempo

scritto sul diario.

 

Matura i frutti

i campi indora

sorprendendo il contadino

nell’arrivo inaspettato…

asseta il bosco

volgendo sguardi al sole

che l’aria ha riscaldato.

 

Brillanti luccicano

l’acque del mare

rallegrando bagnanti e fanciulli

con castelli fatti di rena…

i più arditi scalano vette

dissetandosi al ruscello

nel passato, aurifera vena.

 

Tutto in città muta

e ciascun cerca la sera

fatta di frescura e di riposo

in notti illuminate dalle stelle…

lampi, tuoni e arcobaleni

rompono gli scenari:

se ne vedon delle belle.

 

Chi immaginava

che la stagione non perdurasse

aveva l’asso nella manica

perenne come il bucaneve…

un falò, acceso

troppo in fretta, si smorza,

spegnendosi nel breve.

 

Più non vi sono

periodi giusti e genuini:

a tanti, molto dispiace,

a pochi più non fa paura…

è una situazione che, forse,

a lungo si protrae,

non per colpa di madre natura!

 

Pubbl. Scrivere - 06/06/2018

*

Catene

All’anima

tregua

non concede

né adeguato conforto

dona…

solo inquietare

l’esistenza

preferisce!

 

Rintocchi

di campane

singoli battiti

del cuore

paiono…

vibrando

all’unisono

compongono

melodiosa angoscia.

 

Il senso di colpa

l’ha sporcata…

divenuta è già

perentorio avviso

l’indefinita scadenza

nella notte

dai pensieri

spinosi.

 

Taci gli errori

di tenebre vestiti

gettando l’occasione

di lavarti l’io.

 

Passeggi

sul marciapiede

affollato

da penosa gente…

indifferente

a cambiare il volto

per illuminare

se stessa.

 

Odi fruscii

metallici…

rimani vittima

dell’agognato

perdono

che indossa

la criniera

del rimorso.

 

Invidi

chi è sereno…

comprendendo

d’aver forgiato

anelli di catene

nell’effimero

tentativo

di planare

nell’esistenza.

 

T’offre

redenzione

la lealtà…

ma s’avventa

la prigionia

dell’orgoglio

del rifiuto.

 

Avvertire ti fa

il ruvido intonaco

d’una mentale cella

negli anni costruita

con la sordità

della coscienza.

 

*

Diversità

Diversità tra l’anime sussurra,

affini, celate, tacite e silenti,

nelle profondità umane dimora

ed esprime contrasti in corpi dolenti.

 

Danza, la natura, coi molti destini,

ignara delle sue trame intricate,

ma gioca con le vite, senza rispetto,

tormentando persino anime immutate.

 

Geme, la gente, né sguardi né parole,

ed è come se portassi un gran fardello,

tempo ci vorrà per essere accettato,

da una società che ti ritien zimbello.

 

Vergogne nasconde nel puro mantello,

sorda vuole restare, stupita e falsa,

di ciò che non comprende né desidera,

ritenendo, il tutto, simile a una farsa.

 

Ti senti giudicato, anche vilipeso,

ma nel cuore puro, speranza fiorisce,

l’anima ascolta unica melodia

trovando un’immensa gioia in chi capisce.

 

*

Quiete

S’adagia

marina brezza

all’acquosa superficie

che l’onde

han fatto riposare.

 

Vagheggia

il desio

d’un tranquillo pensiero

che la rena raggiunge

col suo luccicare.

 

Attorno,

nulla s’ode

giacché la pace

sovrasta il tempo

d’un moto incatenato.

 

Incanto improvviso

vestito di silenzio

e raggianti bagliori

l’anima rallegra

mirando il fato.

 

*

Bagliore

Lieve

sinuoso

lentamente

s’adagia...

 

rompendo

l’oscurità

l’anima

contagia.

 

Morbido

albeggia

affrettandosi

a baciare

il nuovo giorno...

 

comincia

la vita

insieme

allo sguardo

di colori adorno.

 

*

Spartito

Solfeggiano pensieri 

musicando perduti sentimenti 

riletti sullo spartito della vita...

 

il ritmo dell’amore scritto

resta in una pagina

da molti non capita.

 

Le armoniche emozioni

giammai son udite

allorché scorre il tempo

che note felici detiene...

 

da donare 

a un cuore colmo di purezza

cui - volenti o meno -

tutto appartiene.

 
Pubbl. Athena Millennium - 13/06/2017

*

Resurrezione attesa

Fu quando

una sferzata

di luce

illuminò il mondo

che risorsi.

Fu quando

il terremoto

e le guerre

scossero

l'intera terra

che vidi

ogni dolore.

Spalancai

lo sguardo

raggiante d'amore.

Schiusi le labbra

all'uomo.

Il mio sorriso

divenne

preghiera e canto.

Risorsi

e divenni conflitto

per il non credente.

Sicché

anch'io mi sparsi

come speranza

di esser creduto!

 

Pubbl. Athena Millennium - 22/07/2013

*

Il convinto

Dal suo

elucubrare

altro non uscì

che un macabro

granciporro.

 

Lapalissiano - forse -

come il segno

tracciato

dalla spada

di Zorro.

 

Semplice sproloquio

o evidente

atteggiamento 

d’un convinto

solipsista?

 

Probabilmente

un zuzzurellone

tracotante

e sciamannato

o semplice solista.

*

Aurora

Il mondo ode fischiettare: 

taciturno resta.

 

La voce dell’anima

annega tra stelle 

impastate da notturni colori...

 

bui portano via

rosate linee

di speranzosa aurora.

 

Giunto è il giorno:

acquerellata poesia.

 

*

Vocabolando

Neghittoso

si lasciò trasportare

dalla nequizia...

Querulo

non fece altro

che viver d’avarizia.

 

Gnomico

assunse atteggiamento

assai tracotante...

Reprobo

cadde in visibilio 

come un pigionante.

 

Assiso

stette immobile 

in tutto il suo livore...

Stolido

nulla fece perdendo

ogni candore.

 

*

Anima

È soffio vitale...

ricopre lo scheletro

di candida essenza.

 

È pura energia...

risveglia il torpore

di ogni coscienza.

 

È spirito acuto...

arricchisce le menti

di vera intelligenza.

 

*

Passeggiata

Nel tempo in cui

si denudano le rose

ove solo le spine

restano allo stelo

l'anima passeggia.

 

Incontra i sassi

d'uno sfiorito giardino

cinto da un muricciolo

dolcemente graffiato

dall'edera che signoreggia.

 

Cerca un verdeggiante spazio

fatto di respiri d'amore

cibati da una fresca aria

che la giornata riempiva

di lietezza e sapore di vita.

 

Un cielo rosso vellutato

pare posarsi sul cammino

come sanguinante dolore

invisibile a chi sfiorare non sa

l'anima infinita.

 

La mestizia

scompiglia mente e cuore

per andare oltre il viaggio...

testimone dell'uscita

dal terreno calpestato.

 

Speranza inaspettata

ed inspiegabile forza

passeggiano insieme:

impercettibile ricordo

di un brutto tempo andato.

 

Pubbl. Athena Millennium - 07/03/2014

*

Possanza

D’amare...

lo sforzo

occorre trovare

per un tempo

ove viver si potrà.

 

Immortale...

il desio

di rinascere 

col coraggio

presto giungerà.

 

Al dolore...

curando cicatrici

dell’anima

ogni spina

leverà.

 

Giammai...

alcun sogno

attraversando il ponte

tra terra e cielo

la sofferenza ferirà.

 

In rivalsa...

l’umana colpa

or s’è trasformata

in clemenza

di felicità.

*

Profumo

Ha spine

il tuo profumo!

Mi punge

mi inebria

il suo respiro

persino

mi confonde...

Mi attrae

ma lo respingo

impregna la stanza.

Mi lavo

inutilmente

la mia pelle

ne è già satura.

 

Pubbl. Athena Millennium - 16/07/2013

*

Dentro il sogno

Non appena la ragione

s'è affaticata

del lungo cammino

incontra

il magico sortilegio.

 

Si ferma a rimirarlo

e vi si abbandona

inconsapevolmente

perché quella

è l'inaspettata dimora 

dei sogni propri.

 

Una gradevole salita

abbracciati

da una leggera brezza

di primavera

un percorso fatto

di fioriti e variopinti

sentieri

un lontano rifugio

dal frastuono quotidiano

ed una piccola baita

col fuoco del camino

appena acceso.

 

Sogni e ancora sogni.

Ma chi può impedirci

di sognare?!

La notte

è il rifugio dei poeti.

 

Coi loro versi

fanno compagnia

alle stelle

perdendosi

nella magnetica luce

di una luna

ormai piena.

 

E anche stanotte

ci sarà qualche poeta

lesto ad inneggiare

all'amore

pronto a far emozionare

chi nei sogni spera

e che di essi

si ciba quotidianamente.

 

Eh si...

i sogni sono proprio

il bel nutrimento di chi

cerca almeno un poco

di serenità.

 

Pubbl. Athena Millennium - 13/07/2013

*

Oltre

Amico caro

vaghi nel dopo

senza amore

luce e affetto.

 

Illudesti

l'ultimo sguardo

di chi

ti aspettava.

 

Solo il ricordo

copre il velo

del buio.

 

Dinanzi

al simulacro

aspetto di mirare

quel lampo

nel quale

fulgori del cosmo

risiedono

per mutare il destino

del passato

nel novello percorso

di un futuro

sereno.

 

Confortami

col pensiero.

 

Accompagna

il desiderio

di entrare nel tempo

dove dimori.

 

Pubbl. Athena Millenniun  - 14/07/2013

*

Sentimento

Senza lamenti

tra un respiro

ed un battito

al cuore

ti sento

scendere

dentro me.

 

Abbandonando

ogni indugio

tacitamente

entri nell'anima

consapevole

che sempre

ti accoglierà

fino all'ultimo

giorno di vita

del corpo.

 

Sentimento

di vita eterna

resterai

per chiunque

ti ospiterà

nel cuore.

 

Pubbl. Athena Millennium - 21/07/2013

*

Non posso

Non posso, mio cuore, darti retta,

se la mente non intesse ragione.

Lascio illusioni, a parola perfetta,

volgo il mio sguardo, con avversione.

Se l'anima, egoismo non alletta,

attesa dilania, senza eccezione.

 

Sognato e desiderato, il rimpianto,

vano è ascoltarlo, ormai è spento.

Per quei ricordi, non riverso il pianto,

a un amor divenuto fallimento.

Mi volto altrove, verso il disincanto,

allontanando affetto e pentimento.

 

*

Fiore della vita

Splendido fiore

sbocciato

in un'arida terra

dove nessuna goccia

di parole gentili

bagna i tuoi petali.

Il sole

della speranza

ti viene a trovare

ogni tanto.

Ti illumina

coi suoi raggi

per regalarti

in un breve momento

tutto il calore

che il mondo non da.

Non so dirti

come crescerai

ma sento

che sopravvivrai.

Giunge un'ombra

all'improvviso.

Si posa

nascondendoti

sotto quel tetto

creato

al suo passaggio.

Cadono

gocce di pioggia.

Splendenti divengono

i colori

dei tuoi petali.

Si ravvivano

come quelli

della tavolozza

di un eccelso pittore.

Mi vesto di gioia

nel poter godere

della tua rinascita

pur se dimenticato

nel giardino

dell'indifferenza.

 

Pubbl. Athena Millennium - 20/07/2013

*

Artista delle parole

Nuda... la tela chiama lesta,

reclamando mesti colori,

ancor la mano non s'appresta,

nel carezzar, quel bianco corpo,
con pennellate variopinte.


L'estro inizia il suo risveglio,

al suon di magiche parole,

dall'anima fuggite, al meglio,

per trasformarsi in rari versi,
con l'alchimia delle emozioni.


Resta guardingo, bel poeta...

presto dipingi, scrivi e canta,
solerte giungerai alla meta,

imprigionando molecole

d’un aulica sensazione.

 

Con il ritmo vuole ballare,

sulla tastiera barcollante,

di corde che paion vibrare,

sino al punto da scandire

i pittoreschi sentimenti.


L’opera aspetta l'alloro...

orsù, forgia un'altra ghirlanda,

per allietare, con decoro,

chi leggerà il cromatico,

silente e serrato pensiero…

 

travesti d'inchiostro quel cuore, 

allontanando banderuole,

affidati a lui soltanto:

sii artista delle parole!

 

 

Pubb. Athena Millennium - 23/03/2014

 

*

Il paradiso dell’anima

Non c’è vuoto nei sepolcri

dell’eterna solitudine.

Serenamente mi incammino,

lasciando morire, in quel luogo,

l’egoismo e indifferenza.

 

Il sole della dolce bontà

accarezza fredde lapidi:

sigillan la morte dell’odio,

la fine di tutte le guerre,

il termine dell’indigenza.

 

Li visito e copro epitaffi

dell’astio, con candide rose,

d’un bianco così intenso,

da illuminare quei giardini,

dove resteranno sepolte

insensatezza e malvagità.

 

Mi raccolgo in breve orazione,

l’Altissimo ringraziando, 

per avermi lesto condotto

nel luogo, per me, divenuto 

il paradiso dell’anima,

ove trovar sola umanità.

 

 

 

Pubbl. Athena Millennium - 20/08/2013

 

*

Calda notte

Alimenti

la trepidante attesa

con maliziosi pensieri

ben celati

in un languido sguardo

senza affanno.

 

Attendi lo scorrere

delle ore mattutine

sino al calare della sera

sapendo che nella notte

i cancelli dell’inibizione

senza freni s’apriranno.

 

Gemiti di piacere

riscaldano i sensi

per accelerare

un tacito incontro

tra l’ardente fuoco

e una dolce passione.

 

Accerchiata

da un harem

di piaceri travolgenti

l’anima concubina

vibra nel sentirli

senza remissione.

 

Ricami di nera

lucente seta

le nudità ricoprono...

mostrare chiedono

angoli infiniti

di fatale intimità.

 

Scivoli silente sul letto

dall’istinto accaldata

per accogliere

memorabili sensazioni

che nutriranno l’essenza

d’una vera femminilità.

 

Pubbl. Scrivere - 09/05/2018

*

Fuggevole sogno d’amore

Busso alla tua porta

cercando conforto

sapendoti inutile

alle mie istanze.

 

Ti sfioro

a volte

con l'inganno

pur di evitare

le tortuosità

della vita.

 

Attraversi

le fragili mura

del miraggio

e toccarti

è dionisiaca illusione.

 

Mi desto

con l'impronta

di un fuggevole sogno

scolpita nei pensieri.

 

Pubbl. Athena Millennium - 07/09/2013

*

Pensiero stupendo

Ricamo

nell’anima

incantevoli sogni...

dolce presenza

allieta

luminosi ricordi

d'intensi

giorni d'amore.

 

Accelero

il trascorrere

del tempo

come inarrestabile

pulsione

che lontana

spinge

indesiderata realtà.

 

A bandire 

m’accingo

la solitudine...

gelosa vedova

che lascio cadere

nella cascata

di profonde

percezioni.

 

Attendo

l’arrivo

di inaspettati fremiti

per ubriacarmi

d’un pensiero stupendo

che istantaneo

inonda ogni fibra

del mio essere.

 

Pubbl. Athena Millennium - 10/10/2013

*

Notturno sentire

Magica notte...

accompagni

con la quiete

del silenzio

il trascorrere

degli umani

pensieri.

 

Rintocchi

lontani

scandiscono

il lento

trascorrere

delle ore.

 

Non v'è

frenesia...

fermentano

le idee

mosse solamente

dal rumore

di noi stessi.

 

Magica

è la notte!

 

Pubbl. Athena Millennium - 21/09/2013

*

Lasciami

Lasciami

libero d'amarti

a modo mio...

seguo

le regole d'amore

dell'angelo

che in me

vive.

 

Non tarpare

le mie ali

quando

ti sarai innamorato

perché

dopo questo

necessariamente

debbo

volare in cielo

per disegnare

nuovi incontri

d'umano sentire.

 

Se fermi

il mio volo

arresti la magia

del mistero d'amore

racchiuso

in quel punto

d'eterna e terrena

congiunzione.

 

Pubbl. Athena Millennium - 16/09/2013

*

Pregiato riflesso

Acqueo

turchino riflesso

luce imprime

al tuo serafico

volto.

Avvenente sposa

dalle nude

statuarie forme

ricerchi con cura

l'involto.

 

Ti guardi

perdendoti

in quello specchio.

Ammiri

lo sguardo

di un tempo

ormai vecchio.

 

Lasci

che catturi

l'invisibile preziosità

d'una arcana

ancestrale bellezza...

sta custodita

nello scrigno nascosto

dell'anima

e in ogni sua

fattezza.

 

Pubbl. Athena Millennium - 07/10/2013

*

L’amore raccolto su di te

Sguardi languidi

su di me si posano

come magnetiche

carezze.

 

Labbra rubino

colorano

il desiderio d'amore

che le riveste

senza incertezze.

 

Scarlatta emozione

è stampata

sul viso

come ali di farfalla

variopinte.

 

Sguardi sensuali

sprigionano

l'accattivante

sorriso che

come il dardo veloce

di Cupido

mi ferisce

d'amor vero.

 

Di te raccoglierò

la morbidezza

delle gote rosate

le parole

celate nel cuore

la passione che

come prezioso

scrigno aperto

mi riveli

col tuo telepatico

pensiero.

 

Pubbl. Athena Millennium - 18/10/2013

*

Mesta Epifania

Esangue

il cielo gronda

lacrime color rubino.

 

Nembi

di frecce trafiggono

timidi raggi di sole.

 

Incerti

virtuali abbracci

ti fan sentir più vicino.

 

Eterna

benedizione scende:

solo fatue parole!

 

 

*

Amami e ti darò ciò che vuoi

Strappami

un lembo del tempo

che avvolge

con invisibile mantello

il cuscino dei pensieri

sui quali, beatamente

vorrei giacere.

Donamelo

con fervore

rompendo

le catene dell'attesa

che mi divide

dall'incontro

che ora posso sostenere.

Papavero vermiglio

è il mio cuore.

Delicato

come scarlatta

carta di riso.

Incendialo

con maschile ardore.

Ruba

quel caleidoscopio

d'emozioni

nate da un sorriso.

Fatte le ho cadere

nell'abisso del vuoto

per non fartele

subito trovare.

Raccogli

amare lacrime

nella coppa

d'un sortilegio

fiammeggiante.

Falle bere

alla mestizia

affinché, dissetata

altre non me ne farà

versare.

Proteggi

il mio corpo

con tacito silenzio

fatto di magica intesa...

non lasciarlo

senza desiderio

ascoltalo, tremante.

Aprimi

la porta

d'una prigioniera vita

donandomi la chiave

per poter con te

fuggire.

Vivere

in un mondo

di sconosciuti sogni

ove tutto ti concederò

nell'eterno amare... 

senza indugio

e senza più soffrire.

 

Pubbl. Athena Millennium - 16/11/2013

*

Viaggio

L’anima vaga

raminga nella notte:

con me non vuole

restare a dormire.

 

Plana su verdi praterie

immersa nel blu acceso

da luminose stelle

ansiosa di scoprire.

 

Non so dove ella

recarsi voglia

viaggiando di notte

in cerca d’una terra fatata.

 

Spera di atterrarvi

per scaricare ricordi

tristi e fastidiosi

in quella landa desolata.

 

Sorvolando l’austero monte

ammira l’argentea luna

che tutto sorveglia

quale attenta sentinella.

 

Attraversa valli fiorite

salutando gli esseri

che in essa abitano

senza possedere favella.

 

Il canto dei grilli

ridanciano la insegue

e una scia di lucciole

illumina la retta via.

 

Giunta dove lei solo sa

s’acquieta nell’alba dorata

raccontando i sogni suoi

in dolce compagnia.

 

Pubbl. Scrivere - 05/05/2018

*

Verità attesa

Inchiodato al cuore

il pensiero

non desidera librarsi

con la verità dell’anima...

 

solinga sul crepuscolo

alita la ragione

per bandire l’inevitabile

giunger della sera...

 

quando l’impietoso

scorrere delle ore

muterà alfine

in profonda notte...

 

soffio sugli origami

di sfavillanti sentimenti

delicati per sopravvivere

ad un’unica luce...

 

sempre raggiante

sboccerà oltre

l’impercettibile barriera

del mio umano sentire...

 

ascolto il vuoto

imperante nella stanza:

attendo che il giorno

porti suoni e visioni reali...

 

consegnerò la speranza

dell’evoluzione

dissolvendo certezze

sulla fine del viaggio...

 

una raffinata conoscenza

correggerà il credo

e l’innata speranza...

sempre poco ascoltata.

 

Pubbl. Scrivere - 08/05/2018

*

Dopo la morte

L'immortale respiro

cade nell'immaginifica visione

d'una essenza ultraterrena...

precursore ed antagonista

del tempo stesso.

 

Memorie, sentimenti,

attimi specchiati nell'indefinita

dimensione dell'anima...

accolgono l'inevitabile vibrazione

del passaggio post-decesso.

 

Nell'apostrofato regno

si rivela la sovrumana esistenza...

luccicante origine

d'una verità inviolabile

battezzata per l'eternità.

 

Muore il raziocinio

nella presunzione d'avere

perennemente affermato e negato

l'inizio della vita terrena:

annullamento d'una esclusiva realtà.

 

Un umano transito terreno

che, con congetture e logiche,

ad ogni nuova spiegazione

la fossa scavato ha già.

 

Pubbl. Scrivere - 15/08/2018

*

Seducenti lettere

Parole scritte

e mai proferite...

pensate con audacia

e passione spontanea...

m’avvolgono l’anima.

 

Mi lascio travolgere

in un caleidoscopio

d’animosi turbamenti...

giammai rivelati

alla persona amata.

 

Riveste il cuore

quel pudore

d’un errato giudizio

il cui verdetto

di certo non rianima.

 

Ardite e stuzzicanti

ricuciono l’abito

d’un tacito desiderio...

i pensieri ammanta

d’emozione affamata.

 

Segrete agli altri...

sconosciute a chi

nel mondo mio

mai v’entrerà...

senza trasporto d’amore

assalgono la timidezza.

 

Sfoderano sensazioni

come argentee spade

di accampati soldati...

volti alla conquista

di lembi di territorio

in lande desolate.

 

Piantano la bandiera

della stellare

inesplicabile libido

in cima alle torri

d’una inespugnabile

scarlatta fortezza.

 

Ardenti le raccolgo

nello scrigno dei ricordi

tappezzato

d’un impossibile amore...

reale se non vissuto

con fantasie velate.

 

Pubbl. Scrivere - 11/04/2018

*

Cuore vuoto

Non capitola

se la beltà

del puro animo incontra

trascinando ovunque

la certezza

del non essere vinto.

 

Imperterrito prosegue

sulla lastricata via

di sampietrini

simili all’indifferenza

che lo riveste

di colore indistinto.

 

Scoramenti non teme

né cedimenti d’emozioni...

credendosi inespugnabile

come antiche e gloriose

marmoree mura

di nero colorate.

 

Il pericolo dell’abbandono

alcun pensiero tange

come nuvole uggiose

che aureola formano

nel loro continuo transito

su lande desolate.

 

Eppur non tarderà

l’immancabile incontro

con l’inesorabile signora

a spezzare il tempo

d’ogni insulso battito

di quel cuore vuoto.

 

Lo riempirà di spietata

inutilità ed irriconoscenza

per una vita

che donato glielo aveva

ricolmo di gioia

e d’un esistere ignoto.

 

Pubbl. Scrivere - 27/06/2018

*

Udire la tua voce

Carezza soave

improvvisa

l’anima avvolge,

come lieve

primaverile vento.

 

Bussa alla porta

dell’essere segreto

per stuzzicare

sopite passioni

d’una femminilità,

celata agli occhi

di chi bendò

lo sguardo

in ogni momento.

 

Penetrazione

profonda

stimola vibrazioni

a pensieri taciuti

d’un desiderio

ormai nascosto.

 

Ascolto

molecole d’amore

danzare nel corpo:

sposare vuole

la delizia

nell’udire la tua voce,

come zucchero

unito al mosto.

 

Sussurrami

spregiudicate parole

d’eccitante calore:

incendiami

dalla sorgente

alla foce.

 

Divampare posso

nella sconosciuta

dimensione

ove i sensi

baciati dal piacere

mi raggiungeranno,

trasportati

dall’erotica tua voce.

 

Pubbl. Scrivere - 17/02/2018

*

Elisir d’amore

Baciami

una volta ancora.

Sciogli

quel crudele

incantesimo

che dura ormai

da un'ora.

 

L'amore

ha rivestito

l'inganno

spogliandolo

di magica purezza.

 

Avvolto

da un mantello

di silenzio

il trascorrere

delle ore

scandisce il tempo

con fatata lentezza.

 

Prigioniero

di sentimenti

che mi invitano

ad annullare

l'amore

che ho per te.

 

L'anima

è confusa

non sa

che scelta fare.

Ma il cuore no

mai e poi mai

cesserà di amare!

 

Pubbl. Athena Millennium - 29/10/2013

*

Guida

Umana fragilità indosso

nel percorso più tortuoso.

Procedo a passi di fanciullo

sulla via d'un Fato nebuloso.

 

Cammino nel dubbio

d’una non tracciata verità.

Batte cardinalato cuore

mentre l'alba già si fa.

 

Di luce s’ammanta il dì:

dei pensieri odo rumori.

Offrono sani consigli

per alleviare i dissapori.

 

Con una fievole speranza

raccolgo cocci dagli errori.

Assaporo la perfezione 

nella soavità che irrori.

 

*

Ardente richiamo

In quella stanza

muore e si spegne la certezza

di resistere al richiamo

d’un carnale amore.

Sei tentazione sensuale

per chi alimenta i pensieri

d’un inconfessato piacere

vissuto con fervore.

 

Ammiro confuso

le brame della fantasia

accecato dalla luce

d’uno slancio inaspettato e ardente.

Rapito dal fuoco della passione

divengo pinacoteca dell’eros...

lirica dell’anima che il tempo

riscalda solo nel presente.

 

Mi schiaffeggia il viso

un mattiniero vento

che... innocente...

alla vita mi riconduce.

La notturna eccitazione

ha dipinto meravigliosi palazzi

d’un mondo sconosciuto

decorato dai sensi in cui riluce.

 

Meglio immaginare

ore docili e serene

che s’infilino ovunque

tu sentirle voglia...

Così solamente saprò di vivere

cercandoti nel piccolo mondo

d’uno sfuggito sogno reale

su quella languida soglia.

 

Tutto può essere poesia

sublimando sensazioni ammalianti

trasmesse al corpo

con tremante avidità.

Sei come un’anima notturna

denudata appieno

dai veli d’una illusione

che s’adagia sulla città.

 

Pubbl. Scrivere - 08/04/2018

*

Frammenti

A notte fonda

cascate di frammenti

mi piovono addosso

come stelle luccicanti.

 

Sono ai tuoi occhi

un brandello d'amore

che dipinge diafane pareti

di luoghi a me astanti.

 

Appaio e dissolvo

le tele del mio tempo

come i cocci

dell'aria che respiro.

 

La tua anima

raccoglie quei frantumi

attraversando la mia

con flebile sospiro.

 

Costringi

ad irritati ricordi

la mia mente

ed il cuore.

 

E già mi manchi

seppur così distante

inafferrabile ormai

frammento d'amore.

 

Pubbl. Scrivere - 06/10/2012

*

Magico momento

Ardente fuoco

scorre nelle vene.

Voluttuose labbra

possono spegnerlo

come si conviene.

 

Appena la passione

agguanta il desìo

si effonde a flotta 

giammai, del piacere 

smarrisce la rotta.

 

Si ferma il tempo

luccica la fiamma

divenuta rovente

gioia ininterrotta

pur quand’è sedotta.

 

Offre l'occasione

d’amarci sempre

un incontro mai a riposo

divenuto, nel godere,

magico sposo.

 

*

Amore proibito

Disteso su quel letto

consumo piacere

mentre l’anima 

desidera il peccato.

 

La dea della purezza

perdoni quell’ardire

che a te mi spinge

restando senza fiato.

 

Sei come barca a vela

mossa dal soffio

d’un alito di vento

carico di passione.

 

Calde mani

scivolano nel profondo

di corpi abbracciati

dopo istanti di tensione.

 

Leggi pensieri nascosti

con sguardi vogliosi

decifrando la mente 

con fredda esattezza.

 

Abbandoniamoci

agli umani istinti 

in un trepido istante

di goduriosa bellezza.

 

*

Nascita

Plumbeo cielo

dalla tumida pancia

su insoliti viandanti

lacrime feconde getta.

Raccolgono

i sospiri della notte

tediate dal frastuono

che sussulta senza fretta.

 

Rimbombano

su grezzi lastroni

lucidi d'acqua

al sibilare del vento.

Arcane vie

d'un tempo indefinite

costruite con rabbia

distrutte nel momento.

 

Tra fragorosi rumori

incessanti scrosci

la terra le sue viscere

scuote tra i vigneti.

Risveglia

anime dormienti

coltiva dolci melodie

germoglia prolifici poeti.

 

Quando più le parole

non necessitano

stanco il temporale

lentamente s'assopisce.

S'acquieta la notte

e pronta l'alba

raccoglie chi si specchia

e non svanisce.

 

S'affaccia

la dorata somiglianza

all'incanto d'un giorno

lungo e mai stanco.

Annuncia

la nascita d'un foglio

che nel perenne

mai più sarà bianco.

 

Pubbl. Athena Millennium - 22/06/2014

*

Dolce cuore

Scrigno

d'emozioni

custode di misteri

coppa d'intensi

sentimenti…

morbido cuscino

ove il dolore riposa

carbone ch'accende

ogni ardore:

dolce cuore

che parla

vibra e fibrilla.

 

Racconta

l'affanno d'ogni

vissuto istante

dal crepuscolo

all'alba…

raccoglie

arcani sogni

ch'attraversando l'anima

lo ricoprono

d'un zaffiro lenzuolo

con tenera scintilla.

 

S'offende

in segreto piange

quando parola

proferir non potrà.

 

Conosce

il destino

presto o tardi

si dovrà fermare…

consapevole

ch'essenza alcuna

né molecola d'amore

sparsa nel mondo

dell'eterno

mai scomparirà.

 

*

Caldo pensiero

Su fresche lenzuola

di giornate da foderare

con sentimenti

audaci e romantici

scivola dolcemente

quel caldo pensiero...

in un tempo dimezzato

di piacevoli attese

fuggevoli incontri

e sogni di mezzanotte.

 

Il cuore, inzuppato

da assetati desideri,

lascia cadere gocce

di perdono nella mano...

pugno di insofferenza

per il fugace addio

proferito da un bacio

lasciato come promessa

d'un amorevole ritorno

in una futura notte.

 

Pubbl. Athena Millennium - 24/07/2014

*

La scelta

Non voleva

restare con me.

Quel sole

adorabile e tiepido

andò ad abitare

nella casa

di un altro.

Persino

l'invidiosa luna

testimone

dei miei segreti

mi tradì

nascondendosi

dietro a nuvole

cariche d'acqua.

Il buio

della notte

mi sovrastava

per nascondermi

all'amore.

Nessuno

si preoccupò

di cercarmi.

Nessuno

mai mi trovò.

Ecco perché

da eremita

ora vivo.

La solitudine

non piange

se stessa...

è nata

per concedersi

agli altri.

 

Pubbl. Scrivere - 05/06/2012

*

T’aspetto

Lieta notte

portami

quell'ebbrezza

che celi

nell'aver assorbito

l'intera bellezza

d'un giorno radioso.

 

Conducimi

attraverso

i perduti sogni

dell'alba

in incantevoli attimi

d'una felicità ricercata

ad un fato luminoso.

 

Da sempre

il cuor

me lo domanda...

Quale luogo v'è

più rasserenante

e magico

se non quello

ove l'anima giace

cullata dal tuo

crepuscolare

giungere?

 

Soffiami via

come fa

il maldestro vento

quando sibila

trasportando

teneri e delicati

petali d'un fiore

variopinto

mai raccolto...

perché da nessuno

amato.

 

pubbl. Athena Millennium - 25/11/2013

*

La sofferenza degli uomini

Diversi

eppur così affini

sono i sentimenti

ch'albergano nell'uomo

esprimendo il loro opposto

in anime intrappolate

da congetture divergenti.

La natura

gioca con il cuore

ed incurante

lo fa soffrire

con mille e più tormenti.

Si diverte ed affligge

l'animo umano

con angosce nascoste

e sensi di colpa

sempre più crescenti.

Sorrisi strappati

lacrime immeritate

pianti silenziosi

parole mai proferite

per timore del giudizio altrui

pronunciato a stretti denti.

Tempo occorrerà

per far accettare

da questa società

ch'ascoltare non vuole

la sofferenza dell'uomo

che nasconde il suo dolore

sotto falsa veste

ricoprendo l'intera

sua fragilità.

Sorda vuol restare

e falsa si stupisce

di ciò che sa

e sicuramente non capisce

in tutta verità.

Lui si sente giudicato

non amato

a volte criticato

per ciò che mostrare

più non può...

soffrendo nell'esser

mal valutato.

Lo pensa tante volte

un giorno se lo aspetterà

di poter manifestare

in questa vita

debolezza e mestizia

tutte d'un sol fiato.

Anch'io spero

nel cuore più profondo

che ciò possa accadere...

mostrarsi bambino bisognoso

per dar coraggio e speranza

a chi nell'anima sua

uguale è a lui

sensibile in questo mondo

che di più non può volere!

 

pubbl. Athena Millennium - 01/12/2013

*

Custode

Lievemente, raccolgo sguardi,

accompagnati da abbracci teneri, 

indimenticabili romantici istanti.

 

Scrigno d’evocativi ricordi serbo,

sigillando nel cuore la chiave, 

l’apro con l’incontro dei festanti.

 

Di saccheggiarli, al tempo impedisco, 

usando lestezza d’improvvisa folgore, 

per violare un’anima colma di fervore.

 

Custode divengo d’un tesoro raro,

sconosciuto a chi il Fato non ha avuto,

conoscendoti con magnifico amore.

 

*

Generoso amore

Avara notte, disseta quel fiore,

con luminose gocce di rugiada!

Morbida rosa sbiadita, di un pianto

abbisogna, pria che il tempo scada.

 

Senza indugio, il notturno freddo vento

presto scuoterà, delicato stelo.

Se non arride un generoso amore,

tutto muore, sollevandone il velo.

 

Persino la terra dov’è sbocciata,

nulla può dare, all’innocente rosa.

Ti prego, notte... fa’ ch’ella, colore

riprenda, mutando fulgida sposa.

 

Perché non amarla… non permettere

al vento di catturarne il petalo.

Lascia che possa, in pace, riposare,

e, nel perenne Fato, completalo.

 

*

Dolore

Senza saperlo

giungi nelle profondità

del mio essere segreto.

 

L'anima non riesce

a liberarsi di te

se prima non t'accetta

senza inesorabile divieto.

 

È come bere

il veleno più potente...

fa male, ma poi

ingoiarlo devi con prudenza.

 

Falsi sorrisi

ingenue lacrime

solitudini mai cercate

ti feriscono con pazienza.

 

Il silenzio mi donerà

la sua verità

facendone divorare

l'aspro sapore

alle pareti del mio cuore.

 

Una ventata di nuova forza

la vita mi concederà

per depurare ogni parte

del mio tessuto che misteriosa

si rigenererà con tutto l'amore.

*

Per non soffrire

Affilata

spada di ghiaccio

terribilmente pungente

penetra l'anima

tutta d'un fiato.

 

Dolorante ed afflitta

rantola come

animale sofferente

tristemente

abbandonato.

 

Per non soffrire

divengo "puttana"...

acrobazie mentali

fanno i miei

molteplici pensieri.

 

Come meticoloso

abile fabbro

ogni ragionamento

m'apre sconosciuta via

oggi come e più di ieri.

 

Fuggo

dall'atrocità subite

da chi

accanto a me

voluto non è

restare.

 

Squallido egoismo

e spietata indifferenza

rivestono l'altrui

insormontabilità

come invincibile armatura

ancor tutta da forgiare.

 

Mai più

succederà perché

non donerò

l'autentico

prezioso e raro

amore dell'amicizia

ad una persona sola.

 

Così si cambia

ché la verità

d'un sentimento

più non trova

fertile terreno

nell'arido mondo d'oggi

ove tutto s'invola.

 

Di tutti sarò

senza a nessuno

appartenere.

Così...

meno soffrirò!

*

Non ti dimentico

Velo da sposa

d'organza ricamato

da puro

sentimento d'amore

sollevato...

 

soffi sui segreti cuori

aleggi

come piuma d'angelo

che soavemente

attende di posarsi

sull'anima

dell'amante abbandonato.

 

Eternamente

in bilico

sospeso

nell'attesa d'un tempo

anacronistico...

 

sembri proferire

quel "non ti dimentico"

per ricordarti

d'un tempo

mai egoistico.

 

L'intervallo

d'uno spezzato legame

in cui all'unisono

batterà il desiderio

di ricongiungersi ancora...

vano non sarà.

 

Insieme

si vive...

ed insieme

si morrà.

*

Stupendo pensiero

Culla il mio pensiero

l'averti accanto...

riempie di placida armonia

dell'anima lo spazio astante.

 

Tenero, dolce e protettivo

è quello sguardo...

m'abbraccia con romantici occhi

il cuore d'attesa vibrante.

 

Il corpo più non sente

il richiamo della stanchezza.

 

Il ricordo d'amore porta via

ogni solitudine...

tristezza che rimane

ogni qualvolta t'allontani...

 

per poi tornare

ad assaporare quella felicità

nello stare insieme...

felici nel domani.

 

pubbl. Athena Millennium - 17/12/2013

*

Colpa

Dell'amore è la colpa...

invoglia ad abbandonare i remi

dello scafo che il cuore

trasporta alla meta

d'una sconosciuta felicità.

 

Naviga nelle acque dei sentimenti

spinto dal frizzante vento

che l'anima crea

quando si scontra con la gemella

e provata verità.

 

Il richiamo all'unione dei sensi

tormenta il pensiero...

s'accusa di provare attrazione

per l'arsura nell'amarsi.

 

Proteggersi dal bruciante rischio

giammai è possibile, invero...

s'auspica solo un perenne viaggio

riafferrando con le mani della ragione

il timone dell'inconsapevolezza

con il tutto suo da farsi.

 

Approderà sicuro

per non essersi smarriti

col disagio della colpa

nella terra della futura certezza.

*

Fusione

Ogni qualvolta

è col tuo

il mio corpo

assume

un altro colore.

 

Si veste

del lucente riflesso

dell'anima

che a te mi conduce

con pieno ardore.

 

Con alchimia

raggiunge

una magnifica fusione.

 

Culmina

nello sposalizio

d'anime radiose

che si dissolvono

per vivere

in un fiammeggiante

attimo

bruciante d'amore.

*

Mercante di sentimenti

Silenzi accompagnano

il faticoso viaggio

nel labirinto di pensieri

che anche l'anima

ha affollato.

 

Alla scelta

del tuo cuore

m'affianco

pensandoti gioioso

ed appagato.

 

Rinuncio

ad ogni capriccio

che l'amore esige

dall'amato...

non per pudore

ma per incapacità

nel volerti regalare

sterile sofferenza.

 

Spogliato

dalla generosità

che tutto ha donato

al tuo essere

m'arrendo con pazienza...

nel saperti

di un'altra donna

nel suo letto.

 

Se più di me

ti merita

accantono le battaglie

nell'accampamento

d'angosciose solitudini

ed efferate sottomissioni

con rispetto.

 

Poco ti ho goduto...

mi basta il pensiero

che cullami nell'alcova

ormai vuota

ove promettesti

eterno bene d'amore.

 

Tu! che sei divenuto

perfetto menzognere

d'umane illusioni e disincanti

per donne e uomini

ed il loro cuore.

*

Profezia d’amore

L'atmosfera

si carica di promesse,

s'illumina il cuore,

lucente diviene

il volto.

 

M'appresto

ad assaporare

un ardente bacio

sapendoti inutile

ad ogni richiesta

od ascolto.

 

Con la forza

del mio segreto volerti

ogni desiderio

per non soffrire

frantumo e sciolgo

senza una precisa meta.

 

L'amore

che nutro per te

ha abbattuto

limiti e confini...

reso mi ha

dolce profeta!

*

A different heart

Nato non son

per essere felice

ma per viver

da incompreso.

 

Ad amare son capace

pur se i sentimenti

vengon gettati ai porci

come perle scartate.

 

Non saprei

perché il fato

mi vuole insoddisfatto

sempre offeso...

 

Forse, lui conosce la meta

del cosmico viaggio

d'un solitario esploratore

verso terre desolate.

 

Della gente

tutt'intorno

mi spaventa

la vitrea e glaciale

insensibilità...

 

fare in modo

che ogni emozione

e progetti sull'amore

sian distrutti

in enorme quantità.

 

Sol egoisti

ipocriti ed aridi

ho incontrato

nella mia

sofferta via.

 

Stupido,

mi penso ambire

ad un eterno letargo

fuori da un mondo

che capace non è

d'ascoltare

un cuore diverso

e la sua scia.

*

Il filo della libertà

Quel filo

sempre più teso

si mescola

all'azzurro

del limpido cielo

luminoso e abbagliante.

 

Come ali di angelo

resta nell'aria

sospeso e vagante.

 

Mosso dal vento

rapisce gli sguardi.

 

Là nello spazio

corre e rincorre

desideri e ricordi.

 

Non farli fuggire!

Presto... è già tardi.

A terra devon tornare.

 

Candidi e fieri

del loro volo

nello scrigno

del cuore

posson restare!

*

Doloroso addio

Incompreso

non amato

scarto gettato

in celato angolo...

giaccio ferito

di mestizia ammalato.

 

Silenziosamente piango

poiché inutile

è farsi sentire

da chi non ha orecchi

per udire

il dolore accorato.

 

Verso lacrime

nel sapere d'esser

dimenticato...

abbandonato da coloro

che d'ogni dono

e puro sentimento

m'hanno svuotato.

 

Come lenta cera

colano dagli occhi

amare gocce di tristezza

scoramento e disillusione.

 

Un misto di rabbia leggera

che superficialmente

s'ode nell'animo

al suo infranto.

 

Sembra che ogni

dolorosa esperienza

sia servita al cuore

sì puro ritornato...

sino al prossimo pianto.

*

Il mondo è cambiato

S'avverte

con forza

e violenza

nell'aria.

Si assapora

nell'acqua

che sgorga

da pietra arenaria.

 

Presenza

costante

in ogni forma

vivente.

Lo vivo

ogni giorno

incontrando

la gente.

 

Nell'oblio

è decaduto

di antichi dolori

dilanianti

l'animo umano.

La mente

pensieri attanaglia

lasciandosi

prendere

dolcemente

per mano.

 

Permane

l'assillo

di quella domanda

urlata

a tutto tondo.

Quale

eterea e fugace

”bellezza"

salvare potrà

questo fragile

mondo?

*

Quando morrò

Il canto

d'un verso mai scritto

spargerò

nello spazio

d'inespresse riflessioni

celate

ad ignoranti anime

che dell'amore

nulla conoscono

né cogliere sanno.

 

Ogni sospiro

d'affanno prezioso

giunger m'ha fatto

al monte

della conoscenza.

 

Quivi giace

della poesia il dono

ch'io imprimerò

come sigillo

sul cuore di coloro

che m'hanno compreso

con tanta veemenza.

 

Quando morrò

non sarò celebrato

da falsi spettatori

riversanti illusioni

e ipocriti sentimenti

d'illusorio ardore.

 

Ubriacare

gli adepti non potranno

con errate convinzioni

usate per ingannare

la realtà dell'amore.

 

Mi sopravvivrà

un'indelebile incisione

scolpita

nella tradizione

da chi custodirà

la fiamma

d'ogni poetico pensiero.

 

Un'offerta

all'eterna dimensione

ove già sarò entrato

dopo il mio mortale viaggio...

eternamente sincero.

*

In trappola

Dal mare

dei sentimenti

fuggir non puoi.

 

Profondo e cristallino

vita e morte

dona.

 

Emozioni limpide

a volte salmastre

inafferrabili

se non vuoi.

 

Inquinate

dalla paura

di conoscerle

in persona.

 

Ti chiama

il misterioso

oceano della vita.

 

Mai non smette...

ti entra dentro

pare scelta

or subìta.

 

Ce l'ha indosso

la tua anima

come pelle sulla pelle:

è te che vuole.

 

Di nulla

puoi far finta

ma non serve...

il cuor ti duole.

 

Mai cesserà

il suo richiamo

per condurti

ove vorrà

senza dartene

ragione.

 

Accettalo...

un abisso

sempre ci sarà

ad attirare

ogni viaggio

in quella direzione.

*

Tutto inutile

Con coraggio

ho difeso scelte

credendo e sperando

in agognate attese.

 

Tempestivamente

a dire "NO!"

il cuore imparare

ha dovuto.

 

Invisibili

pesanti catene

ho indossato

per varcare

dolorose prove

spesso contese.

 

Facili agli altri...

ingiusti fardelli

all'involucro

dell'anima mia

che mai ho perduto.

 

Tutto s'è spento

in un istante

dinanzi ad occhi

colmi di lacrime

versate sulla soglia.

 

Credere ho dovuto...

persino al buio

prima che

un luminoso pensiero

lo squarciasse.

 

La vita

più forte

è sempre stata

d'ogni convinzione

lasciandomi nudo

per poi rivestirmi

di nessuna voglia.

 

Tutto inutile?

Solo

se nessuno

lo pensasse!

*

Per dimenticarti

Incantesimi d'amore

antichi sortilegi

offerte alla Dea Lete

affinché nell'oblio

incenerisca i ricordi

d'ogni passione

assieme consumata.

 

Al vento che ulula

nella notte tempestosa

le ceneri offrirò

del felice ricordo

per dimenticarti

come polvere

da Eolo trasportata.

 

Non cercarmi...

mai più

pensare devi

la mia intimità.

 

Tabula rasa

d'ogni emozione fai

sinché il tempo

un vuoto solco

nell'anima creerà.

 

La solitaria attesa

d'un meritato

riempimento

per dimenticarti

con reciproco

giovamento.

*

Delusione e rinascita

Deluso

da te

da me

da quel che mai ho avuto...

non conosco

della felicità il mondo...

quello presente

m'è fin troppo noto.

 

Impietoso

scorre il tempo

senza clemenza

per i mesti pensieri

su cui giacere non vorrei

lontano dall'ignoto.

 

Rinchiuso

in una fredda torre

ad un impoverito "credo" 

l'accesso or permetto.

 

Accanto a me

stai...

me ne rattristo.

 

Stringo forte

l'anima

ed avverto

un inspiegabile freddo

che muterà presto

in gelo

al mio cospetto.

 

Penetra

il rigido inverno

della solitudine...

copre il volto

della delusione

con un velo...

ma non desisto.

 

Burattino

di legno colorato

mi sento assalire

dal tormento.

 

Cerco il calore

che neppure un fuoco

da tempo acceso

potrebbe regalarmi

nell'attesa d'una qualche

risposta cristallina.

 

Morto...

mi desidera

lo sconforto:

mi scuote

una scintilla

di sopravvivenza

sgorgata da chissà dove

in un momento.

 

Avverto

la necessaria forza

per risalire quella china.

Misteriosa, la vita!

 

Delude

fa soffrire

a sé richiama...

con gioia sono

ancora vivo...

per suo merito

ed ogni propria trama!

*

Il tempo negli occhi

Eterno e gioioso

m'appare

il riflesso del tempo

nei tuoi occhi.

 

Trotterellando

scappa via

non sapendo

che a me è legato

coi suoi rintocchi.

 

Quando

m'avrà conosciuto

piangerà

disperandosi

per non essersi

trattenuto

ad assaporare

i pensieri felici

su cui giaccio.

 

L'oscurità

della notte li chiude

inutilmente:

so cosa v'è

in quella profonda

radiosa luce

piena di ricordi

e sentimenti rari...

me ne compiaccio.

 

Il tempo

fa del suo meglio

per scorrere

come a lui pare

con favore.

 

Immerso

nel tuo sguardo

sempre so nuotare

divenendo molecola

d'un uomo

nell'anacronismo

dell'amore.

*

Sole calante

Soffusa

luce diurna

cala su stanchi

desideri...

inascoltati

dall'anima

fuggente.

 

Nostalgia

porta, a volte,

la passione

se la voce

rimane bloccata

dietro porte

serrate del cuore.

 

Chi lenirà

il dolore

d'un perduto amore

divenuto tiepido

sole calante?

 

Chi ridarmi potrà

gioiosa bellezza

d'indelebili istanti

evaporati in continua

solitudine?

 

Tuonano i ricordi

simili a sembianze

d'inferno e paradiso

innanzi alla mente

dischiusa

da emozioni gustate.

 

Bevendo

i consigli del tempo

ogni dubbio

e agitazione

la via nuova

indicheranno

per superare

l'amara delusione.

 

Assieme alla fiducia

ospite diverrò

d'un promettente

futuro

accorgendomi

d'esser sotto la curva

d'un inaspettato

arcobaleno di sogni.

 

 

 

Nota: Nell'amore, è meglio sapere e rimanere delusi, che non sapere e meravigliarsi sempre. (Oscar Wilde)

*

Nata dal mare

Stella marina

sei per me...

la più ambita

d'ogni gioiello

ch'io bramo.

 

Se tra le onde

odo sublimi melodie

infiniti refoli di magia

sussurrano un sensuale

-ti amo-.

 

Sei conchiglia

che gusto

assaporando impronte

lasciate

sui salmastri fondali.

 

Mi lasci ardere

sul rogo della passione

tu, regina di cuori,

sempre presente

negli amori ideali.

 

Come un pirata

mi lascio ammaliare

dal femmineo fascino

ed agli scogli t'incateno

con audaci pensieri.

 

Nata da sabbia

acqua e schiuma

prendi forma

nel mio gioco fatale

tra mille sentieri.

 

E se giungono

venti novelli e contrari

ci disperdiamo

in nuovi luoghi

dall'avvenenza custodita.

 

Sirena di beltà

che navighi nell'oceano

dei sentimenti miei

ovunque ti trovi

esistono respiro e vita.

 

A te vengo

quando il sogno

mi rapisce...

un'eguale essenza

in simbiosi primordiale.

 

Fusi come tronco e radice

siamo origine di vergini albe

metamorfosi di angelo e sirena

vittime e carnefici

dell'umano carnale.

 

Io, semplice uomo,

inginocchiato ai piedi

dell'indissolubile altare

che per me sei divenuta...

-ti adoro-.

*

Il fabbro

Ti accompagna

un alone misterioso

che la vita avvolge

nell'assediare

l'animo umano.

 

Colpi improvvisi

piovono dal cielo

privi di pioggia

come saette incise

nel dorato talismano.

 

Fulminata è la speranza

di un destino

pronto a sommergere

un'intera esistenza

fatta di lotte.

 

Agonie e privazioni

incubi e pianti

preghiere e imprecazioni

più non soddisfano

le tue condotte.

 

Esasperato dal rigore

affondi depresso

nell'infinito buio

rubato al sole

da precari sentimenti.

 

Straziato

a martellate

sull'incudine del cuore

forgi un nuovo giorno

tra albe risplendenti.

 

Doni

i tuoi nuovi strumenti

alle future generazioni

per un domani

migliore nella sorte.

 

Terminato ch'é il racconto

prontamente mi domando:

cosa v'è di più cocciuto

della vita che per rinascere

usa i mezzi della morte?

*

Viaggio astratto

Dondola il pensiero

tra fantasia e realtà

infranti sogni...

un senso di dubbio

che non se ne va.

 

Tento di capire

quella verità

da dove sbocci

per farlo sorger

ogni qualvolta

che se ne va.

 

Rispondere

al quesito

non so

poiché s'affaccia

dentro la notte

come radiosa scia

che ravviva

la mente

illuminandola

col suo giunger

da chissà dove

o da quale via.

 

Mi credo stupido

nel veder

ogni desiderio

prender forma

come il dipinto

ch'appare

sulla tela

del non so.

 

M'arrendo

alla voce

dell'anima

che mi culla

con dolcezza

trasportandomi

nell'essenza

di un mondo

che capire

giammai potrò.

 

Quel che so

è di esservi

entrato...

all'improvviso!

*

Femmineo tempo

Correre dovrà il femmineo tempo

affinché tu divenga palpito antico,

slegante quei lacci d’un sentimento, 

d’aspetto già sensuale e trascendente.

 

Svanire non desidera, la sobrietà

d’un vivere che solleva le mura

della discordia, segnando nell’anima,

avida di sensi, un confine latente.

 

Arduo il rammentar intimità trascorse,

nel disperato, ambito piacer d'affetto,

per stupido orgoglio al tuo trepidante

cuore, sempre ed ottusamente celato.

 

Or m'appresto, con prudente timidezza,

l’essenza ridisegnar nel futuro,

quando un'aulica intesa di rari sensi,

nell’intimo, la passione risveglierà.

 

Scopro la vitrea prigione d'un vuoto,

ormai lasciato da un'assenza scoperta,

che sfiora il ricordo d'un tenero volto

appartenente per sempre all'eternità.

 

*

Impronte

Agli occhi

polvere d'oro

regalava il sole...

quando assieme

ridevamo

nell'accogliere

il nuovo giorno.

 

Baciava

il dolce andare

di tranquilli passi...

scomparivano

sulla sabbia

mentre la salata

acqua della vita

le proprie dita

allungava

cancellando

le impronte.

 

Spruzzi

di linfa vitale

trafiggevano

l'anima fin dove

giungere potevano.

 

In continua

solitudine

ugualmente sorridevo...

ancorato a proseguire

nella felice

lontana direzione

d'un viaggio

appena iniziato.

 

Non si rimpiange

l'incomprensione

dal mondo ricevuta

né struggenti ricordi

di falsità

ed inimicizie vissute.

 

Celate per sempre

nella sabbia del tempo

giacciono

presenze silenziose...

dignitosi segni

ammantati

di consolante voce

che sussurra

la vivida certezza

di un luogo migliore

ove l'amore

crede di esistere...

eternamente.

*

Fuga dal desiderio

Trotterellando

fuggi dal desiderio

non sapendo che

quando le mie giornate

diverranno le tue

più non gusterai

il lieto sapore

dello scorrere del tempo

che inciampava su pensieri

intimi e preziosi.

 

Non sentirai

la lietezza d'una compagnia

graziosa e romantica

che divorava l'antico sapore

della solitudine

dentro l'anima albergante.

 

Timidamente

scappando via

passeggiare

non potremo

nelle praterie

di fioriti desideri

cullati da arcobaleni

tinti di luce d'amore.

 

Se eviti gli sguardi

i nostri

non si congiungeranno

nel vagare

di spazi infiniti

colmi di piacere

perché giammai

si saranno ritrovati.

 

Se non fuggirai via

nei tuoi occhi si specchierà

il riverbero d'un mare

non più in burrasca

ma un lago d'appagate passioni.

 

Mano nella mano

intrecciati da cuori

che battono all'unisono

leggeri e arrossati

indirizzeremo gli sguardi

verso quell'unica meta

del vivere assieme

un magnifico incanto d'amore.

*

Serafico incontro

Oltre quei confini

di un cielo stellato,

mani conosciute

attendono leste

una congiunzione

del vero amore…

si cullan sorrisi

all’argenteo astro.

 

E lì, il planare

di un’intera vita,

dall’età passita,

nel sospir si posa...

son briciole di ore 

vissute in affanno, 

fugaci minuti

per godere d’un

serafico incontro,

danzando con cura

fra cristalli e luce.

 

*

Arcangeli (Haiku)

Forte bisogno

di radiose presenze

anima salda.

 

*

Le cose raccolte

Nell'anima ho portato

valigie traboccanti

di fulgenti affetti

per strada raccolti.

 

Profumi ho incontrato

a molti invisibili

ma preziosi fruscii

per cuori sconvolti.

 

Mani ho custodito

nelle menti mai viste

carezze inaspettate 

mi hanno donato.

 

Sguardi ho intuito

di occhi gentili

fiamma già viva

ardente nel passato.

 

Il fittizio mondo

degli insensibili

lasciato ho già 

dietro alle spalle.

 

Cenere ne ho fatta

sparsa al mite vento

che dal monte

porta all’intera valle.

 

Divenuto

leggero viaggiatore

ho sorriso all’acqua

del fiume della vita…

 

osservando

il riflesso di un volto

pronto ad affrontare

la sua dipartita.

 

*

Ad un’anima pura

Fragile come

Rubicondo stelo

Alito di vento

Nel limpido cielo

Così ti ha condotto...

Egli ti ha accolto

Sapendoti mite

Curando tormento

Or non più addotto.

 

Resta di te

Un dolce ricordo

Bontà donata

Invero gradita

Nessun la calpesti

O la morte ch’è vita!

 

-Acrostico dedicato ad un caro amico, scomparso il 22/03/2020-

 

*

Complice tempo

Romantici auspici
battezzano
un serafico incontro
al ritmo della pioggia.

Su anonimi tetti
di rustiche case
il ticchettio dell'acqua
nuovi pensieri foggia.

Poggiano teneri istanti
sul cuscino dei ricordi
sofficemente protetti
nei cuori degli amanti.

L'asciutta stagione
beve lacrime di gioia
dal complice plumbeo cielo
versate come diamanti.

Fusi sono i nembi
come anime appassionate
in attesa di rinnovo
di promesse eterne.

Suggellano il volersi bene
non scritto dall'avverso destino
ambito da palpiti e sussulti
all'ombra di rosse lanterne.

Viaggiano nell'aria
alla ricerca
di primari bisogni...

per congiungersi alfine
nell'alcova
di irrealizzabili sogni.

*

Inespressi pensieri

Il tempo

afferra

per mano

l'astratta riflessione...

 

attraversa

le carezze vissute

dall'anima

con circospezione.

 

La mia esistenza

luogo divenuto

periferia del dolore

abbandona

consolanti parole

al mare

delle sensazioni.

 

In esso

ondeggia

sospira

attraverso il canto

di indecifrabili voci

per continuare

a vivere d'emozioni.

 

...Nel silenzio

di inespressi pensieri...

*

Gocce

Limpide

gradite all'anima

cascata

di freschi pensieri

miriadi di gocce

lavano

da ogni mestizia

l'intero mio essere

profondamente.

 

Tonificanti

gocce di idee

rigenerano

molecole del cuore

levigando cicatrici

delle emozioni

per sollievo donare

all'essenza stanca

della mente.

 

Con piacere

ogni difesa

lascio andare

per immergerne

la vibrazione

in un bagno

di carezze.

 

Pacifico

diviene

l'immaginifico spazio

celato ad altri

solo a me stesso

conosciuto

nelle asprezze.

 

Allorché...

ricomincio

anche io

a scorrere.

*

Debolezza

Consumo il giorno

inseguito dalle tue

parole assassine.

Ogni notte impregno

il letto di lacrime.

 

Senza saperlo

ho infranto

il divieto

del mio amato.

Ora, ti prego...

 

Perdona ogni

mia debolezza.

La colpa è della

spietata solitudine

che mai potrai conoscere.

 

L'errore

che ho commesso

lentamente toglimelo

come si sfila un abito.

 

Comprendimi

perdonami

se veramente mi ami.

Vieni...

asciugami il volto

con carezze d'amore.

*

Inspiegabile simbiosi

Alberga in me lo Spirito della terra,

forza e pensieri sono sempre gli stessi.

Siamo microcosmo pel mondo che sente,

nel macrocosmo, all’unisono, viviamo.

 

Scienza e filosofia odiano la guerra,

animali e piante, son mondi complessi.

Nel minerale, molecola vivente,

fusa materia, nell’essere che siamo.

 

Or, del Divino percepisco la voce,

interagendo, con la Natura danzo.

Il vento ascolto, mai mi sento saziato,

infusione preziosa di rara osmosi.

 

Di sante parole raggiungo la foce,

un’alchimia sacra, senza fine avanzo.

Scopro l’interno di un luogo insperato,

è meraviglia… inspiegabile simbiosi!

 

*

Dopo la sofferenza

Solitario

pianse insonni notti:

una lanterna spenta

frastagliata d'una brezza

che, senza permesso,

soffiava un delicato sentire.

 

Aspettò

che le lacrime

sciogliessero teche di sale

ove, sepolte, giacevano

avvenenti risposte

all'inquieto defluire.

 

Attese

di criptica consolazione

siglarono i momenti

d'un tempo indefinito,

strano e lontano,

nei tristi e bui pensieri.

 

Nessuno accanto,

che ascoltasse

le note del malessere...

l'eco del dolore

perse la via maestra

scoprendo nuovi sentieri.

 

Leccando la scia

d'un nebbioso

lunare riflesso, inseguì

il richiamo impetuoso

d'un temporale inatteso

scatenatosi al momento.

 

Venne così inghiottito

come flebile fiammella

dal soffio dell'evoluzione

ch'annunciava mesta

la libertà dell'anima

or sfuggita al suo tormento.

*

Salvezza

Trascina con sé

amarezza

estirpando

con audace forza

ogni covato

risentimento.

 

Una tempesta

improvvisa

a cui opporsi

è inutile

mi travolge

con tormento.

 

Ora

brama di castigo

l'intera terra

circostante

nutre dopo averla

assorbita.

 

Turbine iracondo

dentro l'anima

un vaso vuoto

scava

con perfidi pensieri

d'una laida vita.

 

Come

astro vitale

perdono rifulge

con tutta pienezza...

 

da quel

libero spazio

s'ergono alte

vette di salvezza.

*

Non a torto t’amo

Cangiante fiorisci

nell'attimo sognato:

un improvviso pensiero

radente lo steccato del tempo

che l'altrui prato separa.

Un intenso profumato ricordo

tacitamente sussurri

all'anima rattristata

tra memorie non scolorite

di un'epoca che le prepara.

 

Illumini le stelle celesti

di un amore rinnegato:

rifugio di trasporti passionali

che fanno breccia

nella dimora del tuo cuore.

Sospiri assopiti nell'armonia

d'una felicità fugace

centellino con prudenza

per non consumare interamente

un momento che mai muore.

 

Guance rosse di frizzante gioia

tra ebbrezze di sensi

dai sogni cullate

rivedo nell'immagine

del tuo corpo in gran fermento.

Brama d'amarti ancor m'assale

donandomi iniquo dolore:

mai son riuscito ad afferrare

scintille di ripetute aurore

placando la distanza del tormento.

*

Il viaggio della passione

Spento

è l'inverno

della passione...

donava calore

agli incontri

degli amanti.

 

Lontana dal letto

in altare trasformato

l'audace fiamma viaggia...

trasportata dal cuore

di chi conosce

l'ardore degli astanti.

 

Attraversa

la lunga strada

ché la primavera

è terminata

nella calda estate

che si profila luminosa.

 

La focosa natura

insegue luoghi fioriti

verdi campagne

scoscese colline

per giungere laddove

nulla mai riposa.

 

S'attizza

al giusto istante

ascoltandone il fervore...

lieve avanza

tra le braccia

d'un fulgido sole.

 

Muore

nell'incendio

d'incandescenti incontri 

taciuti nel percorso

tra scenari semplici

e insospettabili parole.

*

Il cammino delle emozioni

Pare escano

intatte dall'anima

sin dai primi anni

d'esistenza.

In verità

non certo poetica

timone saranno

dei giorni a venire.

 

Nella crescita

straniere diverranno

ai più intimi sentimenti

senza frequenza.

La decisione

d'un loro incontro

al tormentato percorso

nulla può lenire.

 

Nodi interiori

sensazioni inespresse

legano le rimozioni

come lampi in dissolvenza.

Sfilano ricordi

dalla mente controllati

fra un battito e l'altro

del loro ultimo scandire.

 

Complici

del rimosso risveglio:

il semplice soffio

d'un tiepido vento

il clacson d'un'auto

ferma ai bastioni... 

il vociferare effimero

di chi è abituato

a disturbare il sonno

interferendo

con le altrui opinioni.

 

Soli

sempre siamo

perché è là

ove nulla si vede

che visibile inizia

il cammino delle emozioni.

*

Indesiderata vanità

Peccato di vanità

seduce l'intimo

del cuore

sprigionando

futile luce

nello specchio

degli occhi.

 

Corpo

di sofisticata bellezza

simile al cavallo di Troia

"offerto in dono"

irretisce sguardi

privi di discernimento

senza sbocchi.

 

Giocattolo vuoto

di sentimentali

promesse

imprigiona l'anima

in apparenze

legate al giudizio

in cui si specchia.

 

Non condanna la mente

innamorata

d'ammaliante parvenza

che infelice rende l'esistenza

di chi si lascia morire

nel riflesso d'una vita

che tutto invecchia.

*

Presenza

Nella vecchia

stradina

d'un antico

borgo

che ad una cappella

conduce

 

fra l'inesorabile

scorrere del tempo

un sobrio

disadorno altare

incontra il bacio

d'uno spiraglio di luce.

 

Nessun sacerdote

vi celebra

la messa...

l'intero vuoto

l'avvolge

con aria dismessa.

 

In quel

magico luogo

l'anima

m'ha condotto...

senza saperlo

ne domandandomelo

ivi son giunto

dal fascino sedotto.

 

Verbo non odo

se non le voci

che provengono

dal cuore...

due parole

sussurrate

nel formare

l'umana melodia.

 

Lassù

qualcuno

mi ha ascoltato

con ardore...

s'alza

il tono della voce

e prego:

Ave, o Maria!

*

Quo vadis?

S'ammanta di luce

l'attesa alba
in gran ritardo
risvegliata.


Fragilità gioiosa
mi riveste
come rosa
appena germogliata.


Ansimo la verità
che ivi dimora
offuscata
dall'umano dubbio.


Respiro
il fremito sofferente
di chi dall'indifferenza
è avvinto.


Gattono come fanciullo
bramoso d'abbracciare
quel Divino amore
che m'ha convinto.


Raccolgo
i cocci di un'anima
che di meraviglia
trabocca.


Con passo
sereno e tranquillo
vivo mi sento...
una scintilla scocca.


Assaporo
la soavità
della mia imperfezione.


Quo vadis?
mi chiedo...
nessuna risposta
nessuna eccezione!

*

Un giorno nuovo

Repentino

cavalca il crepuscolo

per ammantare

l'ultimo fascio di luce.

Illumina

la coda del giorno

che stanco

al riposo ti conduce.

Accolgono l'anima

speranze foderate

dai profetici moniti

ingabbiate.

Il divenire

d'un fato impietoso

liberare non vuole

lame incrociate.

Disteso sul letto

occhi fissano

il disegno

d'una antica memoria.

Crogiola il pensiero

per farla addormentare

tra ricordi

e miti senza storia.

Resistere non posso

al richiamo d'un sonno

che misteriosa pace

dona allo stanco cuore.

Dilaniato

da ipocrite promesse

abbandono falsi umani

ed ogni ipocrita realtà.

Assaporo gli idoli

nel santuario dell'anima

divenuta simulacro

di sofferenze e verità.

Ancora attendo

un giorno nuovo

per risorgere in un mondo

che sordo non vuol finire.

Muto si stupisce

per ciò che non conosce

ma di sicuro

perfettamente sa capire.

*

Sento

Assaporo il giorno

ad occhi chiusi

respirando

gemme di pensieri

che attendono

la schiusa

al calare della notte.

Insonne resto

tra profumati sensi

e dell'anima i fragori

anelando quell'amore

e i virili suoi capricci

nell'incontro tra l'incanto

e le sue gloriose flotte.

Come posso

velocemente percorrere

quello stanco giorno

che morire vuole

nell'agognata

profonda notte

di focosi desideri?

Occhi d'ebano

non mi vogliono

mentire

ma soltanto

conquistare

sospesi nei palpiti

di segreti pensieri.

Rapire mi faccio

nel gioco infiammato

degli ardori...

fragile dinanzi

al desiderato appetito

di lasciarmi prendere

dal proibito amore.

Consapevole

che sempre possono

folgorare...

insospettabili

e imprevedibili

da poter non sopportare

sconfitte inferte al cuore.

Sento che nell'alcova

noi due assieme

bruceremo sul rogo

d'una vorace Venere...

vorticosa ci spingerà

verso volti cancellati

da un incandescente gioco

divenuto cenere.

*

Io ballo solo

Falsità

bugie ed inganni

tutti paiono premiare.

L'esser sinceri

è fuori moda...

timore si ha

d'apparire stupidi

nel proprio navigare.

E il mondo

più non premia

alcun sentimento

di regale nobiltà.

Tutti cercano

menzogne

lasciandosi rapire

con gran rumore

nel voler fama

in quantità.

Nell'esser meschini

v'è più gioia.

Si han sempre

più mattini

da vivere

in superficialità...

senza noia.

M'allontano

verso sera:

trovarmi non voglio

di malelingue

e insincerità

in quella bufera.

Da solo,

comincia a ballare

il cuore...

sempre splendente

luminoso pensiero

conserverà

come pregiato diamante.

Inseguendo

la solitaria via

troverò tracce

che mai han visto

gli occhi dell'ipocrita

viandante.

I sentimenti paiono

foglie al vento

che viaggiano sole.

È la gradita

consolazione

di chi sa

quel che vuole:

affetto

amicizia e chiarezza.

Il coraggio

cancella

paura ed offese

ingiustamente subite,

con fierezza.

L'ombra

della serenità

sempre mi insegue

a falde tese:

danzando

con me

felici saremo

senza pretese.

*

Silenzio

Cala
il malinconico
giorno
sulle anime
rinchiuse
nei conventi
ove sparso
è ovunque
il richiamo
alla preghiera.


Nere ombre
di camilliani
silenziose
dignità velate
recitano
salmi
per spolverare
i peccatori
d'ogni colpa
impura e vera.


Seminano
nel mondo
dolcezza
quotidiano sacrificio
per essere
diverso orizzonte
promessa
di salvezza eterna
nell'aldilà
della sera.

 

 

Nota: Seguendo l’esempio di San Camillo de Lellis, patrono dei malati, ospedali, infermieri, sanità militare.

*

Guardando

Sensazioni fresche

il cobalto blu del mare

dona...

penetrando gli occhi.

 

Ti abbraccia

con l'infinita naturalezza

di chi lo ama...

per privilegi innati.

 

Tutt'attorno

profumi di fiori d'arancio

lambiscono case...

gracidano i ranocchi.

 

Arroccate sulla costa

incassate tra fichi d'india

e trecce di vermigli peperoni...

un dipinto di pastelli colorati.

 

Sulla riva

volti gentili e felici

lietamente passeggiano...

godendosi la romantica vista.

 

Avvolgono le caldi notte

della marina estate

luci luminose...

accese come stelle.

 

Domina del cuore la festa

d'un paese che dormir non vuole

in compagnia dei pescatori...

già ricca è la provvista.

 

Con le loro lampare

partono dal porto amico

per raccogliere speranze...

reti immerse in acque sempre belle.

*

Languido ricordo

Nel caldo divenire
di audaci emozioni
da tempo assopite
il suo languido ricordo
è accogliente.

Un brivido d’eccitazione
par quasi indugi
nel voler scavalcare
il cancello d’un ardore
consumato simultaneamente.

Baciato dal piacere
i pensieri si specchiano
nell’immagine lussuriosa
d’un tacito tempo
divenuto amante
di un focoso ieri.

Il richiamo
ai giorni trascorsi
con intensa passione
l’anima ancor
mi infiamma
con tutti i suoi pensieri.

Da un’indimenticabile
sensazione
d’infinita goduria
senza dubbio discende.

Qual ricordo fu più gradito
or che in solitudine vivo?
Mi piace
m’appaga i sensi…
e tutto in me risplende.

*

Occhi felini

Profondi e magnetici

occhi felini

il riflesso d'un remoto

tempo d'amore

serbano come baluardo.

Celano palpiti antichi

che sentieri fuggenti

rincorrono non sapendo

d'essersi intrecciati

nello sguardo.

 

M'avvolgono l'anima

in suadente richiamo

che scivola

come scroscio d'acqua

smarrito alla sua fonte.

M'invitano ad assaporare

carezze di languidi

incustoditi pensieri

nascosti tra le arcate

di quel fragile ponte.

 

Possiedono sospiri

appena trattenuti

soffermandosi inutilmente

all'incantevole vista

di luoghi mai tragici.

Dimorano

in quella luce

piena di memorie

ancestrali paure

e sentimenti magici.

 

Ambisco ancora

a fissarvi in quell'attimo

che al meglio si impegna

per modificarsi

come a me non pare.

Annego

in quello sguardo

divenendo limpida goccia

sapendo sempre

di potervi nuotare.

*

Misterioso viaggiatore

Misterioso viaggiatore

ricco d'intense emozioni

tappezzi pensieri

sull'anima della creatività.

Povertà e ricchezza

attraversi con poetica

vibrante avventura.

 

Casa è l'intero mondo

d'ogni tuo sogno.

Cammini nel presente

lasciando sempre aperta

la porta dei ricordi.

Sfiori parole alate

contaminato dalla natura.

 

Con passione e sentimenti

danzi al ritmo della vita.

Travolgi il cuore 

volteggiando tra le opere

scritte, pensate o incompiute.

Trasmetti sofferenze

al pubblico plaudente.

 

Ripeschi valori da episodi

d'immensa umanità.

Gioie di un viaggio

che a baciare la sera

soavemente s'appresta...

ricompensandoti d'un lavoro

perseguito alacremente.

*

Il domani

Mi donerà

nuova amicizia

quell'agognato

domani...

atteso sotto

un perduto cielo

da chi neppure

m'ha lasciato

un saluto gradito.

 

Tutto si può perdere

cadere nell'oblio...

ma non un amico

per un'inetta bugia...

gelosia malsana

custodiva

nel prezioso affetto

d'un bocciolo:

ora non più in fiore

ora mai appassito.

*

Il campo dei sentimenti

Di nuovo sarà vita

nel campo dei sentimenti

ove la stessa sparpaglia

semi di speranza...

pochi germogli

riusciranno a vedere il cielo

se l'anima

non l'ara con costanza.

 

Di quel che invero serve

la mano della saggezza

con pazienza

spargerà più seme...

inibendo ai velenosi frutti

di schiacciare

la naturale via

per la crescita del bene.

 

Malevolo pensiero

come fiume scorre

per riempire quel mare

di smarrimento senza afflato...

su quell'acque

aspro è il navigare...

sempre in allerta per scoprire

l'inganno ben celato.

 

Scelti si è dal fato

anche per soffrire...

meno fortunati nell'interpretazione

pur se sincera...

nel proprio vivere

il coraggio si conosce

nel sopravvivere disperato

alla furia d'una tempesta vera.

 

Si corre al riparo

coprendosi con l'invisibile

mantello della solitudine

timorosi delle ferite subite...

non sapendo di qual dolore

poter cantarne il pianto

la ragione il cuore uccide

come rose già appassite.

 

Il sentimento...

quello si che conta!

ma nel peregrinare della vita

verso un'agognata meta...

vale assai più

ciò che puoi realizzare...

non quel che sai dire

con semplici versi da poeta.

*

Inaspettata rinascita

Si rinasce

nello stagno

della delusione...

luce sottratta

al mondo

dalla verità...

giace

sotto miriadi

di stelle...

anelanti

l'eternità.

 

Soffusa

bisbiglia

la coscienza...

voce d'anonima

anima

sconosciuta...

sensi evoluti

nel percorso

d'una vita

dura...

non voluta.

 

Sempre

più ovunque

effimero candore...

inspiegabile

esistere

inquieto...

fiammeggianti

pensieri

dai vivaci colori

illumineranno

il viaggio lieto.

*

Non prendermi in giro

Deridi la mia diversità:

impasto di rari sentimenti…

intensa sincerità.

 

Affili gli insulti

per straziarmi l’anima

non sapendo

che in ogni sezione del cuore

molecole d’amore uccidi…

mai più la vita te le restituirà.

 

Rivesti di superbia

la colonna dell’ego maschile

prendendo in giro

franchezza variopinta.

 

D’ogni sfumatura

il colore l’astratto ne assorbe:

femmina è la natura,

non sceglie i sessi…

li cesella di preziosità indistinta.

 

Colpa non s’ha

d’essere nati assai differenti.

 

Delicata riluttanza

crollerà dinanzi alla scoperta

di similitudini represse dai costumi

di ipocrite società spesso latenti.

 

Odiami pure

se renderti bello e felice

codesta libertà t’aiuta.

 

Il mistero che m’avvolge

saprà vendicarsi restituendoti

dura e pesante moneta

pregna di ignobile contributo

per avere schernito

gocce d’una essenza

custodite nel vaso

d’una particolarità che non fiuta.

 

Forse, predestinato disegno,

entrerò nella tua

dormiente disumanità…

flebile domanda:

chi detiene, ora,

tutta la forza della verità?

*

Meditazione

Ghirlanda

di profumate rose

ti cinge il capo

benedetto

da divina grazia.

 

Serafica dolcezza

ricopre

il mariano volto…

regalando

mitezza al cuore

provato dagli affanni

d’una vita già sazia.

 

I palmi

delle tue mani

emanano 

benevolenza

che rapisce.

 

L’anima

accoglie

quell’invisibile

abbraccio

donato 

con materno amore

che mai finisce.

 

Quando ti guardo

felice mi nutro

della gioia

trasmessa

da mistica essenza.

 

Piccola figura

di gesso

appoggiata

su ligneo mobile

nella stanza

ove ti prego…

in totale coscienza.

 

*

La dimora del cuore

Acquerellati colori
sgorgano
tra i dì assolati…
gialle tinte
e rosei crepuscoli
ove s’adagia
il lucente riverbero
d’una emozione
riemersa
nel tenue dipinto
come alba dorata.
Tenui raggi
mi baciano
gli occhi…
lievemente
m’accendono
il cuore.
Un nuovo giorno
prontamente
s’affaccia…
desioso di giocare
coi miei pensieri.
Accompagnato
da bianche
ovattate nubi
e cinguettii d’uccelli
meravigliosa visione
come sentinella
m’abbraccia…
per riempire
le stanze
della mente.
Rivivo
l’antico sentimento
di fanciullo
con la gioia
d’ogni acerba
spensieratezza
che il trascorrere
del tempo
avrebbe maturato
come un frutto
non più dolce
da mangiare.
Disincanta
il calzare degli anni…
eppure,
nella dimora del cuore,
per quel sentire vivo
per quel sincero
graffio della vita
per quell’aria
di casa mia…
l’anima sempre respira.

*

Il tempo fa da sé

Inattesa signora
di mestizia vestita
imprevedibilmente
percorre gli antri
del tempo mio
cercando
un’antica lacrima
d’amor perduto.

Più
non t’abbraccio
ben sapendo
che solo ombra
d’un passato
ormai precipitato
ora, e solo ora,
dovrai restare.

Il cuore
rinnovarsi vuole
di floride stagioni…
lieti pensieri
illuminati dal sole
d’una sorprendente alba
che s’alza nel cielo
con inattesa meraviglia.

*

Proteggimi

Mastico il giorno
braccato
da un’empatia
che mai avrà fine.

Mi inseguono
fragilità
e bisogno d’amore:
parole assassine.


L’anima impregno
di lacrime latenti:
come gocce di cera
scivolano sul volto
affranto.

Inconsciamente
il divieto di non voler
conoscere
la verità del fato
ho infranto.


Accorate preghiere
suppliche disperate
al tuo cuore
rivolgo con veemenza.

Come aquila predatrice
che sa difendersi
con istinto primordiale
ascolta questa sofferenza.


Perdona ogni
mia debolezza
dettata da una bontà
che dilania chi vive
in un ingrato mondo.

La colpa
è di un’acerrima solitudine
che mai potrai conoscere:
non sorge al mattino
per concedersi a te
fino in fondo.


L’errore
che il destino ha commesso
spogliandomi d’ogni gioia
s’ovvia ricucendo
quell’abito sfilato
per non mostrare
a chiunque la mia nudità.

Comprendimi
proteggimi
se veramente mi ami...
vieni, plasmami il volto
con carezze d’amore
ricche di fatalità.

*

Shadows

Il mattino
mi coglie
impreparato.

La realtà
del giorno
appena sorto
spegne tutti
i ricordi
del passato...

spazzando via
i sogni
del futuro.

Ricordi tanto
odiati
di cose amate
e mai avute.

Sogni tanto
amati
di cose odiate
e mai possedute.

Nel mezzo
ombre
di un presente
che rincorre
mete senza fine.

Volano
nell’infinito
dei pensieri...

altri giorni
da vivere
senza parentesi
tra ombre
di ricordi
vivi più che mai
oggi come ieri.

*

Quando dormi

Silente cielo...
vegli sul sonno
dell’anima amata
donando l’ali
per volteggiare
tra soffici sogni
e ardenti pensieri
gelosamente custoditi
nella sconosciuta alcova.

Indifferente
è l’altrui mondo
ch’attorno ruota...
si giace nella culla
dell’oblio profondo
mentre i desideri
e sensuali vesti
assumono forma
variopinta e nuova.

Letizia e mistero
il corpo tuo
avvolgono...
impossibile penetrare
l’immaginifica soglia
che l’arcano potere
d’un indefinito tempo
possiede...
impreziosito
d’un seducente viso.

Fatato amore...
destarti non voglio
né conoscere alcun
segreto adamantino...
accanto m’adagio
per udire i palpiti
della magica notte
sino a che l’aurora
non schiuderà le labbra
all’eterno sorriso.

*

La porta dei pensieri

Silenzi indecifrabili
s’arroccano alle mura:
inespugnabili torri
ove dimorano anime
delicate e rare
scosse dall’irrealtà
del presente.

Riponiamo in esse
bauli di parole
sconvenienti:
intense emozioni...
indesiderati doni
mai offerti per timore
dell’altrui giudizio.

Col tempo
il cuore sfonderà
la porta dei pensieri
facendo sorridere
chi v’era imprigionato
dal pubblico volto
dell’incomprensione.

Percorrendo sentieri
non più tracciati
dall’altrui arretratezza
l’uomo libero
inizierà nuovamente
a parlare con stile
privo di ogni vizio.

Osserverà
il confortante
benvenuto
di un’alba rossastra...
gli stanchi occhi
s’illumineranno
profondamente.

*

Geroglifici

Glaciali sguardi

alla finestra del mondo,

che, scostata la tenda,

mostra il suo vedere.

 

Divinità stringono mani

sulla tovaglia stesa,

nonostante il resto

appaia allo scadere.

 

Luce accesa

illumina due teste

chinate ad arco

dinanzi ai propri piedi.

 

Segni irrinunciabili

d’un moderno

cambiamento dell’anima:

veramente lo richiedi?

 

Ma quale appartenenza,

se fallito ogni tentativo

di decifrarne la giusta

chiave che rincuori...

 

disperi di ritrovarli

nell’incerta, frenetica vita

che il destino scrive nei cieli

giacché nei nostri cuori?

*

Desìo di pace

Un mal quotidiano

subiamo senza opposizione...

mentre gli uomini si alternano

ai tavoli di un caffè

ove strade e case non esistono più.

 

Pacifiche sembran le armi...

nel silenzio generale

calpestano dignità e umanità.

 

Tace il vero scopo

che frena il frusciare del vento...

sorpassato dalle urla

di un dolore non vinto

che perenne guarda giù.

 

Cade l’orologio dal muro...

sgretolato dal buon senso

dimenticato da ogni civiltà.

 

Si aggira il potere

ridente come essere ubriaco...

l’uomo ha dimenticato

numeri, nomi e cose

anelando il desio della pace.

 

La storia diventa zero...

strada da percorrere all'infinito

che mai conduce al sapiente agire.

 

La sera ammansisce il giorno

al suono d’una tenera armonia...

Sole e Luna scompaiono senza viso

si spezza la corda della voce

e la follia più non tace.

 

Muta il colore in rosso...

la luce del cuore, divenendo sangue

sulla pelle, spogliata sulle pire.

 

Sol immagini diafane

ci attenderanno senz'ombra...

manifesti consunti dalle intemperie

ove il buon sentimento

non prevarrà nel futuro.

 

Nutriamo ancora l'ultimo fuoco

che inesorabilmente brucia...

riscalderà l’alba di anime sole

pronta a baciare un sorridente viso

sempre più bello e puro.

*

Bel tempo si spera

Fosche nubi

appaiono spesso

nell’umano cammino...

 

il tempo scandisce

un ritmo fedele

al mistero della vita.

 

Di assecondare

gli eventi si tenta

incontrati per destino...

 

dalle stagioni

ogni passo è segnato

come fosse via d’uscita.

 

Tutto negli anni muta

legati dalla fede

e dal tempo baciati...

 

imperterrita speranza

d’una incessante lotta

al dolore che punge.

 

La storia lo insegna

ché lo splendente sole

della gioia ci ha trovati...

 

Riuniti in un sol fato

da una bellezza che,

presto o tardi, giunge!

*

Giunto è l’autunno

Roride foglie

cibano l'occhi...

respiri mattutini

bagnano lembi

d'autunnali sentieri...

pensieri nutrono

dell'anima il bosco.

 

In solitario dialogo

l'autunno nel cuore

ha piantato radici

assottigliando

nelle sue liste

amorevole desiderio

integro e non losco.

 

Seguendo

un istintivo percorso

m'allontano dal vociare

cercando sussurri di lecci...

intrecciano melodie

con sognanti querce

paladine di sentimenti.

 

Di autunno

son fatte...

reminiscenze illuminate

da felici giochi

svolti in compagnia

di amichevoli sguardi

e teneri momenti.

 

S'ode l'assonanza

tra il verdigno e l'ocra...

lo squillo d'un colore

che silenzioso resta...

scricchiolio ricomposto

sfacimento di passi

s'un letto d'aride foglie.

 

Si leva la nebbia...

sale a benedire

il gigante calcare

prima ch'il sole lo baci

col calore di chi sa

di baciare un'amante

spegnendo le sue voglie.

*

Complicità

Romantici auspici

battezzano

un serafico incontro

al ritmo della pioggia.

 

Su anonimi tetti

di rustiche case

il ticchettio dell'acqua

nuovi pensieri foggia.

 

Poggiano teneri istanti

sul cuscino dei ricordi

sofficemente protetti

nei cuori degli amanti.

 

L'asciutta stagione

beve lacrime di gioia

dal complice plumbeo cielo

versate come diamanti.

 

Fusi sono i nembi

come anime appassionate

in attesa di rinnovo

di promesse eterne.

 

Suggellano il volersi bene

non scritto dall'avverso destino

ambito da palpiti e sussulti

all'ombra di rosse lanterne.

 

Viaggiano nell'aria

alla ricerca

d’un fulgido bramare…

 

per congiungersi alfine

nell'alcova

del mancato sognare.

 

*

Rugiada

Frammenti inaspettati

di gelida rugiada,

l'anima hanno dipinto 

dell'incantato prato,

figlio già prediletto 

dalla madre natura.

 

L'estate si dilegua

e appare assai guardinga,

mentre un timido sole

le lacrime rubacchia,

dalle foglie del bosco,

con gentilezza pura.

 

Coi suoi fili di neve,

il generale inverno

busserà alle porte

dell’argenteo campo,

or d’un lesto autunno

subito salutato.

 

Nel profondo camino

di affollati pensieri,

una traccia di cenere:

sforzi di fiamme inquiete,

anche i glaciali cuori

hanno già riscaldato.

 

*

Briciole di niente

Aridi di incoraggianti

pensieri d'amore

sepolti in una mente

costellata di scuri

frammenti d'altezzosità.

 

Totalmente vuoti...

se parole alate

con nessuno proferiamo.

 

Chi fosse incapace

nel provare amore

il senso d'ogni

assente virtù costruisce

con gente affine

alla propria natura.

 

Umiltà e semplicità

sembrano sparite

da tempo remoto.

 

Non fioriscono nei campi

del quotidiano vivere

né si troveranno tra i mezzi

d'una comunicazione

accompagnata

da briciole di niente.

 

Eccessiva sicurezza

nel credere di far dispetto

a chi tende la mano.

 

Un ramo spontaneo

nasce da un cuore

assai più vero e sensibile

di quello meccanico

seppellendo nella terra

negative sensazioni.

 

Un tempestivo istante

barcolla dinanzi a cancelli

privi di decorazioni.

 

Tutto scorre e muta

nell'intorno ove...

come arrugginiti spettatori

attenderemo la metamorfosi

di un mondo sol dipinto

di fuliggine e morte interiore.

*

Dietro nel tempo

Percepita nostalgia

indietreggia nel tempo

un pensare di parole

proferite nell'impulso.

Rivedo il rancore

coltivato nello sguardo

intriso di lacrime

d'un percorso avulso.

 

L'importanza

dei sentimenti

ancor ci legava...

eri anima preziosa.

Tardi giammai

ogni comprensione

sopraggiungeva

nel ricordarci ogni cosa.

 

In nulla si crede

quando il buio

avvolge ogni fibra

sottraendo luce

al taciturno volto

dell'amore.

Errando

tra mille remore

avvicinasti il timore

d'offrire con forza

la giusta scelta

all'affranto cuore.

 

Così volò via

l'adito d'essere felici

riprovando per tempo

quel magnifico sogno.

Imparare ad apprezzare

la chance d'una esistenza

riscritta nelle fiamme

del destino che abbisogno.

 

Ove tutto dimora

a suo piacimento...

sol per capriccio

e senza turbamento.

*

È solo fumo

Quel tempo

passato

mai potrà

raggiungere

il futuro.

 

Evanescente

il pensiero

deve soffermarsi

nel vivere

il presente.

 

Aggrapparsi

a vetuste memorie

futilità crea

ostacolando l'anima

come un muro.

 

Adattarsi

non potrebbe

a repentini

cambiamenti...

è evidente.

 

Cercare...

vagando

nell'accaduto

smarrisce persino

agognate risposte.

 

È solo fumo

dinanzi

all'evidenza

innegabile

di ciò che i sensi

osservano

senza soste.

 

E il cuore tange...

nel suo eterno

pulsare.

*

Difficili sogni

Quel che oggi

si spera

non subito

giungerà.

Abita nell'uomo

il desio

dell'opulenza...

illimitata felicità.

Non sa

convivere

con rinunce

e sacrifici.

Sterili lotte

e difficili sogni

pace non danno

ai mille artifici.

In verità

nessun essere

osa viverne

senza.

Convinto

di poterli stringer

tra le mani

in eterna coerenza.

Si ripete

la storia

mutando tempo

possibilità e scenari.

illude tutti

con effimera gloria...

vanità sfacciata

fuor dai binari.

Persuasi

a non pagarne il conto

arrestano momenti

nel malessere passato.

Intrappolati

nella gabbia

da ciò che mai

può essere scordato.

*

Demone di carta

Trasformo

l'errore in virtù...

vestendola

di pregiata arroganza.

 

Calpesto il divieto

senza indugio...

con la mano del potere

senza creanza.

 

Non conosco

l'inquietudine

della coscienza...

l'ho seppellita

nei sepolcri

dell'indifferenza.

 

Esercito la volontà

nella certezza

di comprare

ogni desio esposto

nella vetrina

della vita.

 

Altezzosità e vanità

accompagnano

i rumorosi passi...

del cuore altrui

infrangono umiltà

e semplicità.

 

Lusinghe ingannevoli

donano beltà

all'apparenza

d'una assente

arida sensibilità.

 

Tesso meschinità

e sogni d'oro

con gli intrecci

d'egoistici pensieri...

complici di chi a me

la somiglianza sposa.

 

Vendimi l'anima:

sarò il tuo

demone di carta...

senza posa!

*

Conchiglia

Ubriacato

da un ardente

sapore

accendi i sensi

per inebriarmi.

Bramosia e sete

cangiante passione

felino predatore...

assapori la pelle

per disarmarmi.

 

Dolce e prepotente

ti inoltri

negli intimi segreti

accarezzando

bisogni d'amore.

Armi seducenti

sono le tue mani...

non danno scampo

all'involucro

che contiene il cuore.

 

Sfiorano la nudità

con tocco di seta

donando

palese godimento

ad un magico risveglio.

L'anima concupiscente

lascio andare

modificando

il mentale aspetto

per accoglierti meglio.

 

Divengo

aperta conchiglia

abbandonata

su spiagge dorate...

fulcro del loro centro.

E tu

tiepida onda

spingimi

ove bagnate gocce

in me si fondano dentro.

*

Beato amore

Bussa

ad anonimi tetti

rumorosa

lacrimante pioggia...

non udita

da coloro

che nell'intimità

si vestono col calore

d'amorevoli pensieri.

 

Ascolteranno

solo col cuore

quello che dire

non occorre...

nella consapevolezza

del piovigginante morire

saranno raggianti soli

che risplendono

sull'anime innamorate.

 

Beato amore

sfiora le mani

di chi si desidera

con tanta veemenza...

cercando

un bacio delicato

di eterno conforto

apprezzandoti

senza difetti né lacune.

 

Nelle stagioni a venire

o nelle intemperie

della vita

i preziosi sentimenti

lasceranno libero

ogni luogo...

planando tra i ricordi

dell'essere stati

eternamente amati.

*

Accade che

Palcoscenico di lemmi,

come acceso cerino,

vengon gettati a capofitto

sulla via degli incontri,

prefigurati dal crudele destino.

 

Emettere sentenze,

senza le parti ascoltare,

è regola comune,

imponendo decisioni

a chi mai le dovrebbe narrare.

 

Lungo il cammino,

sull’imprevedibile pista,

l’uomo diviene

alquanto inaffidabile,

maggiormente pessimista.

 

Soffrendo molto,

per ciò che si ode, 

piangendo e anche ridendo

d’ogni sciocchezza anelata,

qualcuno alfin si rode.

 

Immergersi occorre negli eventi,

lasciando fuori la ragione,

proteggendo l’anima

da intemperie, che distruggono

ogni forma d’umana emozione.

 

Così accade che,

agli occhi maligni della gente,

i buoni piangon sulle spalle

di falsi amici, senza accenni

al cuore ed alla mente.

 

Avanti andare devi,

senza alcuna comprensione,

rinascendo dalle ceneri

di un affetto, ricevuto

all’infinito e con passione.

 

Da un granello di sabbia,

il deserto verrà creato,

come la magia di un seme,

il cui calore, un prato fiorito,

in ogni dove, avrà generato.

*

Amico del cuore

Vividi sentimenti

intrecci per colorare

l'umore di ogni giornata.

Diventi pagliaccio

per far sorridere

l'anima in questa serata.

Ti trasformi

in cavaliere e difensore

delle mie debolezze

quando di te ho bisogno.

Lenisci le ferite

col balsamo

di carezzevoli parole

come in un sogno.

Sfogli

i pensieri più belli

per donarmeli

senza richiesta.

Allora m'accorgo

che destinati siamo

per essere amici

anche nella tempesta.

Ti sento ogni giorno

più vicino

col telematico

pensiero.

Romanticamente

m'ascolti accettando

virtù ed imperfezioni

dell'essere mio vero.

La leggerezza

pervade il corpo...

assume forma

di uno svolazzante

Peter Pan.

Mi ubriaco di gioia

seppellendo la mestizia...

salpiamo insieme

amico del cuore

a bordo di un sampan.

*

Il ponte della vita

Impietoso il tempo

la roccia sfalda...

sbriciolando

certezze e serenità

sull’umano percorso.

 

Polvere diviene la forza

crollando dinanzi

all’inesorabile fato 

che decide ciò che vuole

nel passato or trascorso.

 

Paure e lacrime 

dilaniano l’anima

nello scenario mostrato 

da un’urbana natura...

 

pilastri d’un ponte

trasformatosi

in mortale tempio...

nell’ennesima sciagura!

*

Affittasi

Un invito

quell’albero

aveva affisso…

sol gli animali

potevan capire.

 

“Affittasi nidi con bella vista.

Piccola tana sui rami superiori

di legno possente costruita.

Chi l’ombra vuole, dirmelo deve.

Per gli amanti del sole

la frequenza è garantita”.

 

Inascoltato

l’annuncio

andò a vuoto…

il tronco spoglio

dalla base alla punta.

 

Chinato il capo

di tristezza

morì l’albero…

la sua ora

ormai era giunta.

*

A mezzanotte va...

Sol di daino ha la pelle rivestita

pura cera per le auto:

quanto triste è la sua vita!

 

Vocalizza intonando versi dell'Aida

su di un palco digitale:

nessun sente le sue grida!

 

Sempre appare alla lavagna

come arma un sol gessetto:

quando parla, ma che lagna!

 

Vuolsi esser sulla cresta dell'onda 

ma giunta è mezzanotte:

tra un po' passa la ronda!

*

Luce eterna

Incantato, lo osservo:

arcano sentimento

lega il comprensibile

timore, d’un tempo

divenuto impietoso.

 

Sordo, resto in ascolto:

sopiti desideri,

infelici catene,

giammai si arresteranno

nei cuori innamorati.

 

Nulla è più candido

di quel prezioso attimo:

nel serafico incontro

la dolce sensazione

assorbe il buon riposo.

 

L’anima si posa
sulle rughe e i ricordi,

scrutandone i segreti:

amore mai smarrito,

nei cuori ritrovati.

 

*

Amara verità

Solo

una parte

del cielo

conosce

i peccati

del mondo.

 

L'altra

risparmia

il suo tempo

per il circolo

del polo.

 

Siamo venuti

al mondo

sotto

responsabilità

limitata.

 

Esisterà

un pezzettino

di mondo

che conosce

i peccati

del cielo?

 

"Blasfemo!"

il rincaro

delle corse

dei bus.

 

Andrò a piedi

all'inferno!

*

La statua

La vidi

in un giorno assolato.

Figura bellissima

immobile e silenziosa

avvolta da un tacito mistero.

Un mesto sorriso

ed occhi di lucido granito

baciati da un timido

raggio di sole

celavano mesti pensieri.

Forti ferite

di un amore incompreso.

Imperturbabile

il tempo si infranse

sullo splendido viso

di pietra scolpito

con sottile timidezza.

La vidi

maledettamente bella

ma terribilmente sola!

Ora è polvere

disdegnata dal vento

ma viva nel ricordo

di un umano mistero

che tacito più non è!

*

Amorevole pensiero

Forte

puoi stringermi

nello specchio

degli occhi...

amorevolmente

m’osserva l’anima

che agogna

d’aprirsi col pensiero.

 

Pensarmi puoi farlo

se t’allieta la giornata...

t’accompagna

la solitudine fra le genti

che solo frastuono

riesce a donarti.

 

Nella confusione

delle idee

ove le decisioni

fanno a pugno...

prendi a prestito

piccole stelle

accese come lumini

che t’ho lasciato

ad ogni incontro.

 

Per abbandonarti

al piacevole sonno

pensa al mio respiro...

veglierà dolcemente

sul notturno riposo.

 

Afferra i nostri nomi

fondili... dando vita

al simbolo d’un legame

sigillato negli anelli...

indossati

ci seguiranno ovunque.

 

Nell’affacciarsi

del mattino assapora

l’accattivante profumo

del buongiorno...

faciliterà la scioltezza

di parole non proferite...

 

le sentirai sussurrate

al cuore che sorriderà

all’istante...

non appena le avrà udite.

*

Pioggia

Piove... senza dare
alcun segnale
sulla fine che ci attende.

Tracce... indelebili
nel tempo rimarranno:
ferite rimaste sulle bende.

Pensiero... lacerante
si insinua nella mente:
goccia d’un mare in tempesta.

Vetri... appannati
oltre i quali tutto sfuma:
fulmine lesto rovina la festa.

Immagini... lente
invadono pensieri nascosti:
nulla appare come prima.

Cielo... non più terso
da fuliggine ingrigito:
sintomi d’un mondo in rovina.

*

Il paese dei miei occhi

Piccoli vicoli
accerchiati dall’ombra
di antichi palazzi
emergono nella città
invasa dal caldo cocente.

In romantiche piazze
da alberi addobbate
statue e negozi
incontrano la gente.

Dorati riflessi
prontamente si aggrappano
ad un solido lampione.

Una giovane coppia
di felici innamorati
si abbraccia nell’antro
di un anonimo portone.

Rondini e piccioni
svolazzano nel cielo
posandosi sulle aiole...

mestamente le osservo
complice della quiete
di quel meriggio
ornato da raggi di sole.

*

Addii

A molti non piacciono

ché l’amaro in bocca lasciano

quando l’occorrenza esalta...

futili motivi e inutile sostanza.

 

Quelli più brevi appaiono migliori

ché non v’è spazio attorno

per alcuna interpretazione...

solo una pallottola che avanza.

 

Forse può essere assai doloroso

ché giunto il momento fatale

qualcosa sempre si deve lasciare...

tra fazzoletti e strizzate di mano.

 

“Addio” più non dovremo dire

ché l’immortalità palese resta

evidenziando tutto ciò che è stato...

senza barriera e nessun guardiano.

 

 

*

Anima d’amore

Tempio sacro
vi dimora
ogni qualvolta
prego.

Tendo mani
a chi ne abbisogna
divenendo
Cristo pietoso.

Diffondo
parole d'amore
come apostolo
benedetto
dal bene Supremo.

Curo ferite
all'amico
con la forza
terapeutica
della speranza.

Lo spirito d'amore
indica il cammino
senza destinazione.

Ad occhi chiusi
accetto la morte
sapendo che sempre
vivrò nel cuore
di chi mi ha amato.

*

Ammaliante sirena

Bagnata
d'effluvio salmastro
di bianca schiuma ricoperta
sguizzi dall'acqua
nelle notti incantate
quando Oniro ti chiama.

Ti desideran vedere
gli uomini
ma a nessuno concedi
la dolce sorte
perché tale
è la tua fama.

Magnetica
è la tua beltà
che riveste accattivante
fascino marino
frutto d'un amore
agli altri proibito.

Prosperoso seno
sodo e provocante
mostri turgidi
capezzoli
sol dal mare baciati
nell'eterno infinito.

Seduci la realtà
per farla annegare
nel mondo
ove i sogni
incontran la magia
che ti fa apparire.

Silenzi e tristezze
porti via offrendo
piacevole compagnia
ai marinai che ogni promessa
inconfessata all'amante
desiderano con te gioire.

Al mio cuore
doni fragorose sensazioni
che nell'amarti
non può essere fermato.

Non tuffarti
o scomparire ancora...
fammi vivere
nel marittimo tuo cosmo
fatto di illusioni
e di piacere incontaminato.

*

Amata stella

Inflessibile
fulgida speranza
scorri nel sangue
come fluida essenza.

Palpiti all'unisono
col cuore
impreziosendo
scrigni d'esistenza.

Mare
che ubriaca
con salmastro
indomito sguardo.

Anima
che accoglie
l'infranto desiderio
giammai tardo.

Arcano profumo
desti dal sonno
della morte
il più agognato sogno.

Incanto d'amore
giochi con pensieri
da me celati
finché ne abbisogno.

Tu, letizia inaspettata
intrecci luci
tra le ombre
d'una dannata favella.

Indica
il giusto sentiero
a chi trovare voglia
la propria amata stella.

*

Abissi

Nero velluto

lesto

m'avvolge.

Vorticosamente

cado nell'imbuto...

mi travolge.

 

Scivolano le mani

al centro del buio

d'una misteriosa

profondità.

Dischiudo

il nudo dolore...

atomo esploso

inespressa corporeità.

 

Smarrita

nel continuo proseguire

l'anima d'istinto

proferisce orazioni.

Paura

e sbigottimento

non mi tangono...

sono solo sensazioni.

Non dimora

alcuna fine...

è l'inizio

di flebili emozioni.

 

Mi percepisco

leggera molecola

d'amore

nell'oscurità fluttuante.

Abissi illuminati

da misteriosa

salvezza divina...

tutto è confortante.

*

Abbracci di pensieri

Sinuosamente

s'abbracciano

pensieri d'amore

per camminare

nello spazio indefinito

d'un tempo scordato

da chi amarti

saputo non ha.

 

L'anima

abbraccia il corpo

ancor prima

del contrario

per udire all'unisono

un battito accelerato

da segrete emozioni

ad altrui occhi nascoste.

 

L'essenza tua

impregna l'atmosfera

d'un coinvolgente ardore

non proferito

sino al calare d'un sole

ormai non più rovente.

 

S'avvicenda

a quello d'un incontro

di attesa intimità

calda e rossastra

come pensiero ardente.

*

Divino silenzio

Rintonano
tra sacre mura
accorate preghiere
inascoltate...
fumo d'incenso
paiono pie parole
proferite in cantilene
mai scordate.

Colano
miriadi di gocce
su candele bianche
accese con fervore...
adornano altari
di atavici santi
che sanno marmoreo
dell'uomo... il cuore.

Costruisce
il danaro certezze:
aride ed agiate vite
da colpe lavate...
povertà d'anime
nel mondo diffusa:
indifferenza per guerre
dal potere aizzate.

Distrugge
l'egoismo
idee di pace
e preziosi sentimenti...
Chi si salverà?
nella speranza
che Iddio risponda
all'ingiusti tormenti.

Eppur, misteriosamente,
Lui, tra i cieli, s'è chiuso...
mentre qualcuno
la risposta attende...
sarà solo l'Amore
librando sulla terra
che ci terrà lontani
dall'odio e dalla guerra.

Nessuno pare
averlo ancor compreso...
avanza la modernità
cui a nulla più dà peso!

*

Nessun conosce

Decifrare infiniti segni
della misteriosa vita
con la sola ragione
all’uomo facile diviene.

Vorticosi mulinelli
repentini cambi di rotta
nessuno conosce,
oltre le proprie pene.

Subire occulte forze
sapendo che arduo
diviene il controllare
ciò che nessun conosce.

Eppure, il Tutto, tange
le palpitazioni del cuore
stuzzica sensi ed emozioni
in un’anima senza angosce.

Al di là di insegnamenti
incisi sulla roccia della storia
miracolo saranno le intenzioni
svelate dallo Spirito divino.

Repentine novità accadranno!
Inattesa sorpresa, nel domani:
agli occhi dei preganti
apparirà un segno adamantino.

Trasformati da celesti melodie
profeti diverremo
nell’udire nuovi suoni
scanditi da fraterne parole.

Rincorreremo il desio
di un bene unico universale
sedotti dall’abbandono
d’una guerra senza prole.

Raccoglieremo frutti d’amore
e pace perenne a piene mani
avendo capito il giusto agire
per la salvezza del mondo.

Sorseggeremo l’euforia
d’una gioia sempre più eterna
da tramandare ai posteri
con l’affetto più profondo.

*

Nuova solitudine

Nuova solitudine
veste la realtà dell’oggi…
un attraversamento
d’anime deserte
percorrenti aride strade
di speranzosi ideali
che urbanizzano
le città del cuore.

L’uomo più non cerca
consolazione in niente…
solo, si ritrova dentro se,
ove l’unica realtà
per sopravvivere
al cambiamento
è in bilico fra menzogna,
apparenza e timore.

Il pomeriggio
d’ogni recondita stagione
ingurgita l’egoismo
sposato all’indifferenza
legittimata dalla modernità
facendo scordare il piacere
dell’esser, col prossimo,
buoni e gentili, non a rate.

Chissà, se il corpo risorgerà
in notti di rimpianti senza tregua…
nei luoghi ove le finestre
della comprensione
restano tuttora serrate
alla vista di occhi
nascosti dietro candelabri
di ragioni oscurate.

A cosa servirà vedere
la tremenda situazione
che ci lega a questo mondo
se le dita delle mani
divengono artigli affilati
graffianti l’inutile pensiero
di giorni in progressione
senza un lieto alternarsi?

Raccontano che la speranza
sia l’ultima a morire…
iniziamo a piantarla
per un domani che, forse,
non più ci saluterà
una volta germogliato
in attimi plasmati da un tempo
non gradito nel suo formarsi.

*

Il giardino assonnato

Gelido manto
il giardino assonnato
accanto alla casa
ricopre...

Aleggia sui vetri 
nascosto nido
ove tiepido pensiero
si scopre...

La sera 
è silenzio ovattato
che non distoglie
attenzione al cuore...

Odo l’essenza
che fremiti di speranza
ai sogni regala
alla vita, con amore...

Esalando respiro
assaporo il mondo
con sensi che il tempo
sospende...

Gesti e parole
a lungo sospese
precedono l'alba
che sospirata m'attende...

Rifletto paziente
nel dormiente giardino
per rinascere a nuovo
nel ciò che si vuole...

L'aurora è ormai giunta
finita è l'attesa
m'abbraccia fraterno
un tiepido sole...

*

Umiltà

Migliore
degli altri
si reputa...
rinchiusa
nell'inespugnabile torre
sovrasta lo scenario...
quesiti
a nessuno
domandare deve.

Il confronto
non cerca
avvertendo debolezza...
nell'accingersi
a scendere
dall'alta posizione...
alla fonte
ormai secca
s'avvicina e beve.

Sciocchi e ingenui
gli umili
le appaiono...
vestiti
di semplicità
e genuino sapere...
vera conoscenza
spunta, come rosa
sulla neve.

L'intelligenza
tranquilli e mansueti
rende...
coloro che da mostrare
incertezze
non hanno...
verso chi saccente
continua
ad imperare nel breve.

*

Osato desio

Osando e traducendo

il desiderio in azioni,

senza voler dominare

l’avveduta ragione, 

hai voluto trascinarmi

nel possesso d’amore.

 

Complice il mero piacere,

abile a rapire i sensi,

nella sua ricettività.

 

Intenso e sempre continuo,

già volevi quell’amplesso

di tanti audaci pensieri,

affinché, il vero orgasmo,

or scendesse negli abissi

del tuo esser, con fervore.

 

Spudorata, ma compresa,

l’inconfessata voglia

sorgeva, con facilità.

 

Assai poco, basterebbe,

per chi bene sa cogliere

l’attimo inaspettato

di un piacevole sognare,

apparentemente colmo

di latenti iniziative.

 

L’anima s’impregna

dell’inebriante profumo

d’un maschile consenso,

in un respiro ansimante.

 

Così lo assaggi, sapendo

che non finirà sì presto...

il cuor, perduto si sente,

per ritrovarsi diverso,

scalfito dalle carezze:

e quella voce dal nulla

ti fa sentire appagante.

 

*

Alchimista

Rifuggo
il frastuono…
imprigionando
nell’inutile
ascolto
suoni di campane
stonate.

Lontano
da incensi
seducenti fumi…
neri pensieri
di bianco coloro
pregando
a mani levate.


Con fede
calpesto
il cattivo richiamo…
senza l’anima
illudere
accompagnando
l’eterno oblio.

Alchimista
di salvezza terrena
divengo…
per fondere
fuoco ed acqua
ritrovando
il mio divino io.

*

M’appago

Mostro
il mostrare
mostrato
dai mostranti.

Amo
l'amore
amato
dagli amanti.

Prego
la preghiera
pregata
dai preganti.

Penso
col pensiero
pensato
dai pensanti.

Ardo
l'ardore
arso
dagli ardenti.

Gioco
coi giochi
giocati
dai giocanti.

Odio
quell'odio
odiato
dagli odianti.

Sette quartine
buttate nel lago...
sentimenti profondi
di cui io m'appago!

*

Unico pensiero

Certezze al fato sottratte
si sotterrano ai piedi
dell’umana incertezza
disperdendosi
in decisioni affrettate.

Il tempo s’imprigiona
all’inadeguata rivelazione
sospesa all’estremità
d’un ponte cangiante
di luci inaspettate.

Tutto sovrasta il cielo
tra indefinibili oscure
forme di latenti ombre
bacianti un primitivo terreno
nei secoli di vita calpestato.

Ogni logica evidente
diviene ordinaria stupidità:
l’eresia della ragione
uccide nella morsa
ogni sogno insperato.

Un serrato abbraccio
di inutili lacrime
trattiene l’indagatore
ancorato al presente
senza catene sul sentiero.

Non tutto è finto
nell’esperienza vissuta
dal corpo e dall’anima…
siamo anelli fatti in serie
appesi al filo stringente
di un Unico pensiero.

*

Maschile desiderio

Cuore tenero

mente debole

indugiano sul desiderio

di varcare la soglia

della realtà.

Il picchiettare

dell'anima

nella cassaforte

ove è racchiusa

udito non viene

se l'audacia

non l'accompagnerà.

Inascoltato

annega nel mare

di spumeggianti emozioni

disperdendone

il sapore

sino a renderlo

irriconoscibile

nella sua trasformazione.

Maturare dovrà

nel suo bozzolo

alimentato

da un fertile ambiente

privo di adulazione.

Variopinta farfalla

diverrà

per volteggiare

liberamente

nello spazio felice

d'un maschile desiderio.

Agognato

alfin raggiunto

da chi

cercar lo vuole

con imperio.

*

Luglio

Nel pieno dell'estate

Luglio festeggia la natura

Giugno è ormai alle spalle

si accorcian le giornate.

 

Prosegue il sole il suo scandire

cullandosi in mesto viaggio

la calura or ti avvampa

con lieto e lesto divenire.

 

Campi di spighe ondeggianti

celebrano il grano raccolto

dal contadino tanto atteso

desiate mietiture luccicanti.

 

La sempre agognata frescura

è ricordo assai lontano

la fiacchezza del corpo

all'ombra conduce sicura.

 

S’attende fremente la sera

per meglio poter respirare

sulle strade di campagna e città

il buio par gioire come capinera.

 

Stelle brillanti fanno l'inchino

ad ore che non vogliono passare

intervalli lunghi e solenni

precedono lo squillante mattino.

*

Come piuma

Di forma
imperfetta
la vita si mostra
simile al dubbio
nel problema
del mistero.

Chiude il tempo
un soffio d'anni
che poca gioia
a taluni ha regalato
mentre ad altri
poco più che niente.

Quando il sentiero
all'orizzonte s'avvicina
come ombra appare...
cammina e poi svanisce
vittima del fato
scritto in bianco e nero.

Inutile rubare l'acqua
per poi versarla in mare...
opachi vetri del tempo
s'incrinano
nascondendo l'incognita
a ciò che non è vedente.

Ma se
nell'istante della fine
sfiori i confini
del tuo silente cielo
al di sopra d'un camino
che lentamente fuma...

basta levare in alto
quegli occhi tuoi impuri
per scoprire
l'animata essenza
fluttuare dolcemente
come d'angelo, una piuma.

*

Effimero tempo

Effimera appare
umana esistenza…
stanco incedere
di freddi istanti
senza amore.
Indefinibile resta
Il senso dell’affetto…
Goduta non s’è
la preziosità d’animo
nel suo fervore.

Fedeltà giura
quello vero…
eterni spazi
di una vicinanza
d’abbracci affini.
Amare
ed essere amati…
ciascuno vorrebbe
per il desio di felicità
senza confini.

Viver si continua
in questo mondo…
ove marmoreo egoismo
ha eretto statue
in luoghi impensati.
Ardua impresa
ne é la comprensione…
nessuno intende
ciò che sa, ma si stupisce
di approcci mai mutati.

Potente amore:
prendi possesso
dei poveri di cuore
e brucia ogni loro
imperfezione!

Lievemente fallo…
affinché di quell’incanto
sì caro e indispensabile
alla gioia del vivere
nessuno se ne accorga.
Mi basterà
la piena contentezza
d’aver consolato
l’amore di chi
non ha mai amato…
e prima che risorga!

*

Invisibile sentire

Specchio dell’anima
la luce veicola
trasparenze di cristallo
celando l’indissolubile
natura della fragilità.

Chiuso e nascosto
nel variegato puzzle
che molecole compone
duole, quel velato sentire,
vicino alla medianità.

È friabile argilla:
in polvere muta,
si riplasma in immagini
invisibili agli occhi altrui...
un sentire nel frastuono.

Talvolta è tagliente lama:
offusca la ragione
come sabbia trasportata
dal mistero dell’esistenza
d’un inspiegabile dono.

*

Visione

Nel vortice d’un tempo,

tra le pieghe della vita,

precipitano gli istanti, 

sulla tela dell'anima,

come gocce di rugiada.

 

Sono effimere emozioni, 

che il vento sempre disperde:  

ingannan la mente umana,  

lasciando tracce eterne, 

nell’alma che si dirada.

 

Nascono nuove speranze,  

simili a cadenti stelle,  

s’accendono nei cuori,  

custodite nei rifugi 

dall'egoismo e la paura.

 

Ma solamente i ricordi,

resisteranno ad un tempo,  

come quelle antiche pietre,

nel mosaico della mente,

saldate con vera cura.

 

Il fato, gran tessitore,

ricostruirà il mondo,  

con pilastri e sentimenti, 

atti ad evitar l'errore,

della disfatta e dell'oblio.

 

Nel fluir dell'esistenza,  

un futuro assai radioso,  

si, le fiamme cesseranno,

le vestigia saran luce

e guideranno il nostro io.

 

*

Prima pagina

Scialba appare
agli occhi del lettore...
nutrita di parole
a volte incustodite.

Triste e solitario
si leva il puro autore...
maestro di letture
non sempre a lui gradite.

S’affossano gli occhi
ed anche con stupore...
scrutando attentamente
lettere già appassite.

Nessuno che s’affacci
mostrando il suo livore...
mendaci son le frasi
studiate e rifinite.

Che tremino le astanti
ma senza alcun timore...
frantuman le vetrine
venendo redarguite.

*

Sapori d’estate

Dal tempo erosa,

al mare conduce
la vecchia stradina…
case biancastre
l’antico borgo accoglie.

Come occhi socchiusi,
le finestrelle all’acqua
volgono lo sguardo…
attraverso raggi di sole
che sfiorano le soglie.

Disegnano il cielo
ricchi voli di uccelli
che paiono rincorrere
le vele delle barche
mosse da flebili onde.

Qual luccicante prato
si mostra la spiaggia
da calda luce baciata…
sulla pelle salsedine
mitigata dalle fronde.

Nei capelli, la sabbia
di carezze ricevute…
passaggio d’una brezza
che l’aria impregna
di zagare e di quiete.

Null’altro v’è intorno:
intensi profumi e colori
di una calda estate
già entrata nel cuore…
eterna come la sete.

*

Bacio

Cornice d'un quadro

nel tempo dipinto

da fremiti ed emozioni

incolla sulla bocca

variopinti sentimenti

ardente di ricevere

siffatto amore.

Sigillo che imprime

coraggio e ardimento

voglia e lietezza

donata da un effuso

sempre agognato

mai domandato

per pudore di un'anima

timida nel cuore.

Trasporta

sapore e gusto

piacere e incanto

delicatezza di magici

inebrianti istanti

quell'incontro di labbra

morbide e vellutate.

Nel loro simbolo

d'affetto incendiano

ogni molecola

per donare

indefinite vibrazioni

catturate dai corpi

in ore... da quel bacio

immortalate.

*

Troppo tardi

Indossa l’inganno
per se stesso e gli altri
rifugiandosi più volte
dietro un fragile paravento
di onnipresenti bugie.

Agevola l’esistenza
senza mai mostrare
sensibilità e verità:
quieto il vivere d’applausi
da ricevere senza amnistie.

Appare fuori moda
l’essere sinceri
gustando al meglio
scialbe giornate ricolme
d’alibi e presenzialismo.


Intorpidisce il mesto rifiuto
riducendo il cuore
ad un battito in meno:
l’attesa d’un miracolo
agli eletti, è puro assenteismo.

Non serve essere santi
per mostrare d’aver coraggio:
nel terreno paradiso
di fitte disillusioni ricolmo,
rimane ancestrale insegnamento.

Negata ambiguità
che muta all’altezza del petto
al ritmo d’un eterno sentire:
anima che muore in fedeltà
oltre la beltà del sentimento.

*

Papaveri

Vermiglie chiazze
in campi aurei...
vetusta traccia
dal piede calpestata.

Ivi ondeggiano
lunghi esili steli....
corolla di purpurea seta
dal vento dondolata.

Sussurrano al vento
fuoco intenso e vitale...
invitando a rimirare
leggerezza floreale.

Freschi e delicati
simili a carta di riso...
durano quel tempo
dalla natura deciso.

Per l’animo ferito
ben altra è l’accezione...
disperazione da lenire
vero sonno per Demetra.

Dal dolore intorpidito
anche il cuore si consola...
più non pulsa rettamente
divenendo pura pietra.

*

Un vero compleanno

Si incontrano

quest'oggi

giorno e notte

in colore indefinito.

(Pigmenti d’amore)

 

Dall’antico

arco del cielo

il dardo scoccato

ha colpito il cuore.

(Sono ore che non sembrano passare)

 

Stranezza avverto

in un’anima

che il tempo

pare non segnare.

(Giunge un suono da lontano)

 

Odo del mare l'eco

trattenuta

nel chiuso palmo

della mano.

(Aria che rinfresca il viso)

 

Mi bacia il sapore

di ricordi  intrappolati

in passati compleanni

all'improvviso.

(Come araba fenice)

 

Attendo nuovi colori

definiti e tratteggiati

da un destino

ancor più felice.

(Sulla cima d’un crepaccio)

 

Rifiuto per un istante

il momento triste

che mi risveglia

nella realtà ove giaccio.

(Quale inaspettata consuetudine)

 

Come petalo d’un fiore

sotto uno scenario scolorito 

attendo nel giardino

dell’inaspettata solitudine.

(Oggi è un altro anno)

 

I colori dell'anima

si trasformano in rugiada:

la raccolgo come dono

per un vero compleanno.

*

La veglia

Resta acceso
il fuoco vitale...
foglie marcite
bruciano il male.

Cumuli di menzogne
la fanno da padrone...
vigili si resta
spartendo le poltrone.

Nessuno cancelli
ciò che è stato scritto...
ogni pagina è la prova
d’un malaffare troppo fitto.

Si resta sulla soglia
osservando l’accaduto...
non v’è alcuna spiegazione:
chi si ferma... è perduto!

*

Pasquale risveglio

S'allieta
l'atmosfera...
ogni cosa
si riempie
di purezza
e lucente gioia.
 
Luminoso...
il cielo
partecipa
alla terra
che si ridesta
nel glorioso dì
vestito a festa.
 
Il tocco
del Risorto
s'avverte
ovunque...
gli occhi
dell'anima
riempie
con lacrime
d'emozione.
 
Abbraccia
l'intero
mondo
col Suo divino
spirito:
sferzante
certezza
d'eterna vita
colma di
sonante
fraterna pace.
 
E il cuore
alfine canta:
Halleluyah...
giunta è la Pasqua!

*

Allegria di Pasqua

S'accendono i giorni
di adamantine luci
sgorgate da cuori gioiosi
per le festività in arrivo.
Rami di pesco e di ciliegio
rivestono strade e case
per renderle più brillanti
con la magia dell'Olivo.
Gustosa è l'accoglienza
tra romantici ed affettuosi
incontri tra la gente.
Al momento giusto
ognuno ha in serbo
il suo regalo da donare
con gioia, segretamente.
Nelle anime
si stampano sorrisi
che solo il tempo
trasformare potrà.
Gentilezze e ricordi
indelebili e possenti
conservati nelle memorie
di un'effimera felicità.
Allegria di Pasqua
da custodire nel tempo
per raccontarsi
ad ogni nuova ricorrenza.
Meraviglia
nel donarsi totalmente
con l'amore di chi
non può più farne senza.

*

Il mondo è degli ingrati

S’impegna il desio

nel donare attenzione...

con fatica elargisce

tempo e passione...

senza fronzoli o bandiere.

 

Resta sospeso

il sensibile autore...

troppo ama lo scrivere

errori non commette...

nel capire il suo mestiere.

 

“Non date le cose sante

ai cani e non gettate

le vostre perle

davanti ai porci”...

insegnava l’Onnipotente.

 

Alle stelle volgo

pensieri e sguardo...

affidando la penna

alla speranza del risveglio...

d’un egoismo sempre presente.

 

Schiacciato dalla “fredda guerra”

distraggo mesti pensieri...

invidia e ignoranza

vengono inutilmente alla ribalta...

nulla si può insegnare.

 

Porgi l’altra guancia

ma nessuno la sua mano...

rispondere, è un dovere?

Si, degli ingrati è il mondo...

un sollazzo... tutto da evitare!

*

Lecca lecca

È pura gioia

per grandi e piccini

ma anche abitudine

tra falsi inquilini.

 

Un uso nefasto

lo rende melenso

come un saluto

tutt'altro che intenso.

 

Lavora la lingua

ed ha un bel daffare

ma nulla gli sfugge

di quel malaffare.

 

Non teme la sorte

ed altri primati

ti sfianca il palato

con gusti avariati.

 

Dosarlo con cura

non è vera pecca

ma quanto si rode

con un lecca lecca!

*

Impressione

Nella casa

del pensiero

regna

in piena

coscienza

assopita.

Un’impressione

in fase

sfuggente

da inaspettato

evento

scolpita.

Interiorizza

sentimenti

masticando

peculiari

circostanze

della realtà.

Lasciata

giacere

nel vivido

ricordo…

fotografia

di personalità.

A volte

sostituisce

dispiaceri

e mestizia

offrendo ilari

occasioni.

Allontana

o seppellisce

aneddoti

dell’umane

percezioni.

Riduce

a microcosmo

l’esperienza

attraverso

insegnamenti

di vita futura.

Penetra

a sorpresa

nell’anima

rivelandosi

ostile

alla ragione pura.

*

Amica natura

Mi dimora nel cuore

della natura lo spirito:

lo osservo ed al suo interno

mi confondo...

per meglio convivere

con la razionalità.

Lo sguardo

invisibile all'incompreso

essere, ricolmo di frivolezze,

mostra tacitamente

per parlarmi...

con assoluta semplicità.

Stimolanti pensieri

domande

da rivolgere al cielo

negli attimi più scuri

che l'esistenza attraversa

nell'umano peregrinare.

Una mano amica

da tempo dispersa

sempre tesa

verso chiunque

possa essere in grado

d'ascoltare.

L'anima più non conosce

la solitudine

per quanto emozioni

essa possa donare...

affiorano sorrisi e lietezza

al rinnovo d'ogni stagione.

Mille e più volte

ti fa sentire amato

nel piccolo, grande mondo

del segreto incontro...

magnanima alleata

si diletta nel farmi lottare.

Continuare a credere

alla speranza

dopo avere ceduto

al naturale sconforto

d'ogni imposta stagione:

è l'unico modo per duellare.

Ora, allenato sono

nel mischiare qualsiasi colore...

sempre s'alternano

nel tempo la gioia ed il dolore.

*

Voce di un albero

Indossi

un nido di pettirossi

tra i capelli…

ad ogni stagione

muta il colore. 

 

Innalzi

al cielo i rami

in preghiera…

per ringraziarlo

del suo favore.

 

Lui

ti dona acqua

con la pioggia…

per rinfrescare

il grande fusto.

 

Accarezza

il placido vento

le vermiglie foglie…

farle vuol divertire

senza trambusto.

 

Taciturno

consigli il bene

che dalla terra nasce…

facendoti ascoltare

dall’impavido cuore.

 

Chiedi

di vivere felice

sulla pendice natia…

arrestando frane

e morti senza amore.

*

Dopo il temporale

Nel dolce frinire

di fronde al vento

paiono ravvivarsi

verdeggianti foglie

compagne di gemme

baciate dall'improvvisa

estiva pioggia.

Appesantiti dal carico

di fresche gocce

fili d'erba inclinati

in un tempo indefinito

indugiano nel scivolare

sino al rinnovarsi

di ore senza foggia.

Improvviso stupore

dagli occhi

tacitamente accolto

si specchia in un sole

da scrosci smarrito

incolore nei raggi

deboli e tiepidi.

Romantico chiarore

accompagna

l'anima palpitante

divenuta nostalgica

per la languida

siffatta atmosfera

di vaga crepuscolare

inclinazione.

Già quell'istante

ricamato dal fotografico

pensiero

diviene reperto

consumato dal susseguirsi

d'attimi fuggenti...

cose che paiono finire

per poi riprendersi

nell'inedito rinnovamento.

Mi accorgo

che quell'emozione

indubbiamente discende

accattivante...

è la sua voce.

*

Fantastico viaggio

A cavallo

di fiabeschi sogni

galoppo per obliare

la mestizia d'una realtà

mai cercata...

m'assale impietosa

con la prepotenza

di chi mi viene

a far visita

da lunga data.

Odo il rumore

degli zoccoli

del nero destriero

alla cui lucente

folta chioma

resto aggrappato.

Eccitanti brividi

percorrono il corpo

ad ogni passo

che conduce

alla perduta via

da raggiungere senza fiato.

Piccolo principe

mi sento fiero

nel viaggio che avanza

spinto dai desideri

di indescrivibile piacere.

Un tenero vento

fa da invisibile mantello

che m'avvolge

toccandomi le spalle

senza farsi mai vedere.

Un ridente sole

si specchia

nei miei occhi

divenuti ormai

sempre più scuri.

Galoppo più veloce

per allontanare

fastidiosi ricordi

che impediscono di gustare

posti più sicuri.

Giunto in quel luogo

che solo il cuor conosce

ardenti lacrime

di gioia smisurata

come cera di candela

bagnano il viso.

Mi illumino

per il godimento

provato...

il dolore si trasforma

in mesto

dolcissimo sorriso.

*

Cielo

Silente cielo,

al di sopra

di mari ruggenti

mi sovrasti

come cupola di stelle. 

Non proferisci parola

così mi tuffo

nella tua profondità.

Fremo di desideri divini

nel contemplarti.

Il tuo amore parla

all'anima inquieta.

Da me sei venuto,

splendido e ammantato

dalla tua bellezza.

Comprendi il dolore

senza parole

rivelandoti attraverso

il tuo mistero.

*

Cioccolato

Pietà chiedo

se fino ad ora

mai l'ho lodato.

Peccato di gola

che delizia

sempre soddisfa

il mio palato.

Alla mente

porta piacere

come amabile segreto

di una fata.

Dal sapore dolce

amaro o variegato

il pensiero allieta

di ogni

triste giornata.

Particolare aroma

rilascia il gusto

che trascina ricordi

dell'ultimo assaggio.

Gioia

ed energia dona

quel peccato capitale

tutto da provare

quasi fosse miraggio!

*

Getsemani

Vestito

d'affranto silenzio

l'atmosfera

tutta induce...

la mano

al cuore porge

oppresso

dal profetico

dolore.

Sperando

l'anima prega

tra ansiosi sospiri

ed umana paura

su se stessa

raggomitolata...

s'apre alfine

in croce

per affrontare

il terribile calvario

dell'altrui

indifferenza.

Un mesto pensiero

a forma di stella

illumina la mente

sconfortata

per la realtà

d'un mondo

sprofondato

nell'egoismo

dalla notte

dei tempi.

Il volto

del senso perduto

della vita

trasuda sangue...

pietosa espressione

di santi amati

ma dimenticati

nel buio

d'ogni cattiveria.

Solingo...

accarezza fronde

di nodosi ulivi

ove l'usignoli intonano

un melodioso canto

per incoraggiare

a credere nuovamente

in una possibile

pace universale.

*

La povertà delle anime

Pargoli morti

lacrime incessanti

di madri disperate...

indesiderate guerre.

 

Un eterno conflitto

lentamente si spegne...

cerino consumato

nell'incendiare terre.

 

Nuovi territori

privi d'umanità...

immane tragedia

ovunque mostrata.

 

Padri afflitti

divengono soldati...

difendono un'anima

in cielo già volata.

 

Chiamano i bimbi...

urlano dalle tombe

sparse nel mondo

grida di pena o dolore.

 

Trasportano nomi

bombardamenti infiniti

ronzii di aeroplani...

insensibili laceri scenari.

 

Nessuno fa nulla...

a chi importa

ciò che la carne dilania?

forse solo ai mercenari.

 

Li assillerà la coscienza

quando altri demoni

come venti mortali

la loro inceneriranno.

 

Tutti saremo allora

figli caduti e dispersi...

nell'altra dimensione

in eterno, senza tiranno.

*

Miracolo

S’infrange, su neri scogli,

acqua salata… schiumosa

diviene, nel violento impatto.

 

Soffia lo zefiro furioso

spingendo l’altissime onde

verso un veliero già disfatto. 

 

L’oceano della vita

sprona il navigante a orientar,

dell’anima, il freddo timone.

 

Cerca una salvezza, l’alma,

pressata da mesti pensieri,

ma il cuor freme d’emozione.

 

Diradatasi ogni speranza

di sopravvivere al destino,

il miracolo s’avvera.

 

Raggi indorati, tenue luci,

squarciano un impaurito cielo, 

fugge il vento e giunge la sera.

 

Lentamente, mesto si acquieta,

l’oceano, quasi in preda

ad un sonno ristoratore.

 

Sul viso, stupore di incanto: 

so che la vita mi ha baciato,

con miracoloso calore.

 

*

Lanterna

Di pietra
scolpita
e traforata
ricami di luce
riflette.

Accesa
su quel tavolo
di ciliegio
antiche memorie
trasmette.

Timida
calda luce
diffonde
radiosa
fiammella.

Simbolo
di amicizie
perfette
fulgide
come stella.

Preziosa
illumina
notti solitarie
con accesa
scintilla dorata.

Fedele compagna
vive come
il ricordo
di colui
da cui venne
donata.

*

Raccoglierò di te

Su di me, sguardi si posano,

come magnetiche carezze.

Labbra rubino, colorano

il desiderio d’amore,

che riveste senza incertezze.

 

Scarlatta emozione, stampata

in viso, come screziate ali

d’una splendida farfalla, 

l’accattivante sorriso

cattura le essenze speciali.

 

Occhi sensuali sprigionano

un accattivante sorriso

che simile al dardo veloce

di Cupido, già mi ferisce

d’amor vero e condiviso.

 

Di te raccoglierò dolcezza

delle espressioni celate,

preziose passioni nel cuore 

custodite in aperto scrigno

di riflessioni rivelate.

 

*

Nato per sbaglio

Segni incisi

d'un volere indesiderato

- ingiustamente assegnati -

scaturiti da un amplesso

che per sbaglio

nascere m'ha fatto.

L'amore non sceglie...

sempre

non giustifica

le aspettative:

è un dato di fatto.

Inspiegabile

è il suo apparire

usando direzioni

che conducono

alla meta

sacrificando

anime innocenti.

Tracciato

da ingrati istanti

d'artefatta passione

seguire ho dovuto

l'inesorabile rotta

del solitario cammino...

tra mille e più tormenti.

Impietoso

il tempo

più non guarirà

cicatrice alcuna.

Sigillo

d'eterna sofferenza

impresso sull'anima

di chi nato

è per sbaglio

come ago senza cruna!

*

Destino mio

Mi ha reso

profugo e fuggiasco

tra impenetrabili

incomprese solitudini

rassegnato a viaggiare

con un carico gravoso

di fardelli e povertà.

Mi ha vestito

di abiti increspati

presi a prestito

da una luna

spoglia di pensieri

i più profondi.

Porto con me

un libro consumato

da incompiute verità

sull'esistenza umana.

Cammino con scarpe

dalle suole usurate.

Nella mano un'ampolla

colma di gocce

dal pianto versate

per le ingiustizie subite.

Drappi di patchwork

mi proteggono dal firmamento

delle stagioni dell'oblio.

Nella tasca

un pettine consunto

da dolcezze ingarbugliate

smarrite tra le chiome

del mio essere fanciullo

e un biglietto senza ritorno

che giammai verrà usato.

Nell'anima

conservo un grido mortale

per liberarmi di un cuore

temprato dal trascorrere

degli anni.

Non sento più mio

il mondo che mi circonda.

Nel petto

il desiderio di vedere

luoghi già tracciati

prima che il destino

li cancelli agli occhi

di chi mi ha illuso.

*

San Giorgio

Prode condottiero...

galoppando

sull'ardito destriero

giungi in soccorso

dei tuoi protetti.

 

Indossi l'armatura

della divina potenza

impugnando la virtù

di un'incrollabile fede

per i tuoi Eletti.

 

Sconfiggi il male

d'un temibile drago

che l'anime vuol gettare

nei profondi abissi

dello sconforto.

 

Oh San Giorgio!

la Tua esistenza

in questo mondo

manifesta opere

di terrena salvezza.

 

Donaci un futuro

d'eterna lode

a Colui che amore

e bontà infinita

concesse senza tristezza.

*

Insolito marzo

Assonnati colori

tinteggiano

un cielo tenue

d'una primavera

ancor lontana

da quell'inverno

che a Lei si oppone.

 

Preparo

lo sguardo

ché tuffarsi possa

in un Marzo

non ancora definito

come usuale

regolare stagione.

 

Semi ibernati

sospesi nel disgelo,

in cerca d'equilibrio,

paiono i pensieri

dell'anima...

sbiadita dal calore

di screziate emozioni.

 

Tra celati binari

d'un percorso da seguire

sospirano le attese

del mascherato evento:

un'esplosione di pollini

fuori e dentro

una vita senza aloni.

*

Memoria

Memoria riempie

vuoto incancellabile...

impressa ad alleato pensiero

continuamente vivo.

 

Conobbi l'anima

nel breve tempo promesso...

regalatomi dal destino

l'affettuoso gesto capivo.

 

Saperti lontano

dal familiare dovere...

bastare non poteva al cuore

d'abbracci spontanei desideroso.

 

Neppure l'assenza

scolpiva l'aurea immagine...

m'accompagnava nel cammino

senza alcun fare cerimonioso.

 

Odo a tratti intenso

rumore sognante di passi...

percorso di vita fatto

sapendoti invisibile presenza.

 

Mestizia e solitudine

eternamente sconfitte...

indefinito spazio ove riunirsi

sereni con grande coscienza.

 

(In memoria di mio padre)

*

Giardino d’amore

Doni profumo

all'antiche melodie

del vento...

accendendo

nel soffio della vita

ogni sentimento.

 

Ispiri

fulgida speranza

inebrianti desideri...

regalando

l'ali delle stelle

a teneri pensieri.

 

Dal cielo dell'amore

la serenità afferri

serbata nell'azzurro...

dall'erba

dei suoi prati

il magico sussurro.

 

Da petali di seta

raccogli fresca rugiada

ricolorando il mondo...

nel suadente abbraccio

rendi il sogno mio

ancor più fecondo.

*

Torquemada (Acrostico)

Terrore diffuse, apparendo sul carro della morte,
Operando col benestare del Santo Uffizio inquisitore.
Regole mise per non sfuggire alla macabra sorte,
Quando l’odio pareva voler essere un vero vincitore.
Urla strazianti emettevano le vittime designate,
Eliminando atei, falsi convertiti, ebrei e mori.
Marrani, Moriscos e streghe, dal vizio conclamate,
Abiuravano il demonio, per avere, a suo dire, dei favori.
Dannazione eterna rivestirà quella tonaca, sudicia e austera,
Annunciando al mondo la fine della lugubre "leggenda nera".

*

Inspiegabile memoria

Seduti al telaio

operai occulti

lavorano al destino

tessendo la tela

d'ogni umana sorte.

Nel loro laboratorio

si celano ad occhi

pregni di terrificanti

sconvolgimenti

sfidando la morte.

Laboriose

instancabili menti

lampanti senza sosta

scuotono le coscienze

dell'universale volere.

Fanno cadere

briciole inutili

al sofferente

sempre affamato

terrestre sapere.

Granelli inaspettati

al suolo si posano

per esser veicolati

dai soffi d'un tempo

inesorabile.

Si mescolano al raccolto

del quotidiano vivere

creando dissapori

nel cuore d'un mondo

impenetrabile.

Diverranno

inspiegabile memoria

d'una stirpe regale...

progenie d'un futuro

che non avrà

il suo eguale.

*

Lo sguardo su Marzo

Cielo inconsueto

inneva la giornata...

flebile e disgiunto

accenno di primavera.

 

Vi affondo lo sguardo

vagando col pensiero...

tutto insolito m’appare 

quasi fosse già la sera.

 

Rintraccio l’equilibrio

nelle vaste attese...

tra binari nascosti

d’una vecchia stazione.

 

Pollini camuffati

divengono fragili e lievi...

ogni evento possibile

ne afferra la stagione.

 

Contempla l’anima

un sentirsi ibernato seme...

sparpagliato ciclo

nell’attesa del disgelo.

 

Palpita il cuore

dolce miele del tempo...

naturale diletto d’uno sguardo

verso l’inconsueto cielo.

*

Troppo velocemente

Dell’anima, pigmenti d'amore

tingono tessuti, ma quelle ore 

sembra non vogliano trascorrere. 

 

Troppo velocemente naviga

l'onda d'un suono, che da lontano

mi raggiunge, nel suo insorgere. 

 

Dell'esistenza tange i contorni,

sotto forma d'aria, che rinfresca

la tela di una fragile essenza.

 

Mi percepisco araba fenice,

sol raggiungendo lesto, la cima

dell’indesiderata presenza.

 

Or, sull’insistenza, mi interrogo

di una paura che, muta, freme

nell’inatteso suo fluttuare.

 

Già s’affaccia un’altra giornata:

affrettati... prima che gli sforzi,

in ciclopi possano mutare!

 

*

La speranza della verità

Inchiodato al cuore
il pensiero
non desidera librarsi
con la verità dell'anima...

solinga sul crepuscolo
alita la ragione
per bandire l'inevitabile
giunger della sera...

quando l'impietoso
scorrere delle ore
muterà alfine
in profonda notte...

soffio sugli origami
di sfavillanti sentimenti
delicati per sopravvivere
ad un'unica luce...

sempre raggiante
sboccerà oltre
l'impercettibile barriera
del mio umano sentire...

ascolto il vuoto
imperante nella stanza:
attendo che il giorno
porti suoni e visioni reali...

consegnerò la speranza
dell'evoluzione
dissolvendo certezze
sulla fine del viaggio...

una raffinata conoscenza
correggerà il credo
e l'innata speranza...
sempre poco ascoltata.

*

Incantevole mattino

Dipingono il cielo

con tenui toni

rosei e dorati

le prime luci

di un'alba vera.

 

Al mattino

s'affacciano

nel melodico canto

ch'allieta all'istante

sublime atmosfera.

 

Il risveglio dell'anima

paion destare...

note inaspettate

d'una gioiosa

dolce visione.

 

L'incanto t'accoglie

in serafica luce...

bacio inatteso

scosso nella notte

d'assopita emozione.

 

Meraviglioso...

lasciarsi andare

a sensi divenuti

ormai sospiri...

afflato d'amore.

 

T'afferra

della vita il richiamo...

nel regalarti

un nuovo giorno...

ha riscaldato il cuore.

*

I volti di Venezia

Tavola acquea

è la sconfinata laguna

ove Venezia s'appoggia

da tempo indefinito.

 

Marmi e vetrate

statue ed oro zecchino

affrescano l'aria

d'un fascino mai svanito.

 

Palazzi e antiche chiese

campanili e gondole

serpeggiano ogni luce

nascosti nella nebbia fitta.

 

In tempi più sfarzosi

nobili, mercanti e danari

risalivano il Rialto colmi

d'una presa circoscritta.

 

Poeti, pittori e scultori,

sognavano l'eterna gloria

oggi caduta nell'oblio

di nuovi stranieri colori.

 

Hanno elevato la bellezza

d'un luogo assai importante

come preziosa gemma

da riportare ai suoi albori.

*

Danza cosmica

Danzano atomi

nell'invisibile.

Sorge il giorno

magico agli occhi.

Perduti

nell'estasi

di fulgida luce

come anime

vaganti

nell'etere fluttuiamo.

Porgimi l'orecchio

per sussurrarti

ove ci condurrà

questo continuo

danzare.

Gli atomi

nelle loro dimore

come noi

sono invaghiti.

Ciascuno di essi

contento o infelice

dell'unica

anima universale

rimane affascinato:

il cosmico sole!

*

Continua guerra

Vuoti contenitori

d'umano spirito

esseri senza

credo alcuno

burattini

privi di coscienza

soldati appartenenti

a nessuna bandiera...

uccidono innocenti

nel nome d'una antica

storica vendetta.

 

Mai l'amore

han conosciuto...

nati in rocciosa

aspra crudeltà

al cuore sostituita

nel battesimo

del copioso profitto

di battaglia maledetta.

 

Il sogno congelano

d'una difficile

pace terrena

assassinando il miracolo

d'una sconfinata libertà

che alla morte conduce.

 

Rovente illusione

di caritatevoli sentimenti

e riscatto d'amore

si neutralizzano col vento...

nel continuo pugnare

d'un universo senza luce.

 

Tutto s'allontana

nel lancinante lamento

inseguendo l'immagine

di persone sbiadite

nella sabbia agghiacciante

di ricordi passati.

 

Notti senza fine

d'una storia già moderna

inceneriscono la resa

al dilagante male...

guerra di potere

tra corpi ormai straziati.

*

Inspiegabile richiamo

Mi svegliava

quand'era ancora buio

quasi volesse da lontano

preannunciarmi

il giungere del sole

dietro le braccia

della notte.

Correva la luna

a salutarmi

invitandomi a scrivere

come fossi preda

di potenti incantesimi

trasportati da stelle

che arrivavano a frotte.

Parlare

e raccontarsi...

era tutto ciò

che mi invogliava a fare.

Scrivendo

il tempo scandiva

sino a volermi

tutta l'anima spogliare.

Nudo e scalzo

in quell'istante magico

percorsi le linee

d'ogni variopinta emozione

ascoltandone il mutamento.

Raccolsi lettere

per vestirle di poesia

attendendo l'arrivo

dell'inaspettato

vibrante sentimento.

A me scelse

di donarsi in gran completo

scomponendosi

in vocali e consonanti

ricamando versi

di luminosa ispirazione.

Nella mia essenza

venne inciso

all'unisono

ed all'infinito

il vestito della poetica

accettazione.

Scrivere...

era tutto ciò

che sognavo di svolgere

quale compito misterioso

dentro all'umano cuore.

Inesorabilmente

lievitava la voglia di comporre

ancor non sapendo

d'essere predestinato

nel far rifulgere

la medesima luce dell'amore.

*

Missing

Silenzioso era
il suo planare…
un mondo virtuale
in cui scrivere e volare…

Versi intrecciati
d’autentico sentire…
un ponte di cancelli
aperto a chi voleva udire…

Luoghi d’incanto
ricchi di emozioni…
racconti del vissuto
che raccolgono opinioni…

Ai numerosi passanti
illuminava la via…
donando il proprio tempo
senza saluti o così sia…

Raro spirito arpeggiava
nello spazio sconfinato…
dagli invidiosi ambito
e con scorrettezza scavalcato…

Eppure, va,
a sì tal gentile cuore…
tutta l’ammirazione mia
e di chi ne ha il vero sentore…

Un astro caduto nell’oblio
e nel nulla scomparso…
scolpito nelle menti
d’un terreno ormai riarso…

Stupida è l’indifferenza
- the job is now processing -
cercarlo ormai è inutile
- the poet now is missing -

*

La maschera della vita

Da molti corteggiata

indossata dai potenti…

stagioni non conosce

neppure mutamenti.

 

Efficace strumento

opportunista e adulatore…

certezza del buon vivere

dona tanto clamore.

 

Esser se stessi

fuori moda conduce…

ché ogni differenza

crea sol buio e luce.

 

Il mondo più non premia

chi la dignità difende…

convien la falsità

che punti sempre prende.

 

Eppure, presto o tardi,

puntuale la vita arriverà…

espressioni e volti di cera

inesorabilmente deformerà.

 

Nell’immenso mistero

lei stessa a nessuno

trasformismi dell’anima

permettere potrà:

 

la celata essenza

nel continuo scorrere

d’indistruttibile maschera

sempre la rivestirà.

*

Quel pensiero t’accarezza

Stuzzica la distanza

aumenta il mistero ardente…

inafferrato pensiero.

 

Galoppa la fantasia

la mente ode la tua voce…

più non è utopia.

 

Quando il desio t’incontra

miraggio tu non sei…

realtà d’un amore vero.

 

Affronto la guerra dei sensi

redini ha messo al cuore…

emozioni fattesi poesia.

 

Sol il sorriso tuo

stampato è negli occhi…

segno d’un tacito accordo.

 

Slegherà imbrigliate parole

scritte nel segreto libro…

teneri gesti da ricordare.

 

Lievi si sfiorano le mani

con alchemica immagine…

acqua pura del fiordo.

 

Alleanza di pensieri

tutta l’anima avvolge…

romanticismo da accarezzare.

*

Morta è l’amicizia

Le menzogne bacia...

la chiesa riempie

con preghiere

sul perdono.

Il falso amico

disdegna

chi lo ama...

ammirazione nutre

verso chi

lo disprezza.

Subdolamente,

rovescia tini

d'affetto ricolmi

gustando gocce

d'amara privazione.

Sostituisce

la letizia

dell'essere sincero

con la sofferenza

dell'inganno.

Arma la mente

contro il cuore

convincendosi

di non avere

colpe da scontare.

Il mondo intero

questa moda

vuol seguire:

premiare

l'usa e getta

ch'ogni sentimento

possa far fiorire.

Neppure si dibatte

consegnando l'anima

ai carnefici

dell'opportunismo...

seguaci assoluti

d'un bieco egoismo.

Mosca cieca

nella sociale ragnatela

ingoia la bellezza

d'ogni cuore

per sentirsi superiore

alla vista di ciò

che scomodo è.

Non teme

di rimediare alle ferite

inferte a chi, fedele,

ha donato

ogni pensiero.

Seppellisce

l'essenza d'una vita

privata dalla fratellanza...

scolpendone l'epitaffio

quale inno felice

d'un valore ormai

morto...

R. I. P.

*

Mare d’inverno

Ondeggia l'acqua
dalla solare luce
poco illuminata.
L'inverno tenta
di baciarla
soffiando adagio
su quella superficie
frastagliata.
Osservo
il mare d'inverno:
all'imprevedibilità
della vita
m'aiuta a pensare.
S'alza improvvisa
come alta marea
s'ingrossa e si ritrae
scaraventandoti
in situazioni inaspettate
difficili da arenare.
Cristallinità e lucentezza
non si specchiano
nel cielo facilmente.
Mostrano ombre
lunghe e corte
da un faro illuminate:
paiono voler scrutare
gli abissi...
diligentemente.
Così io, nuoto
nelle burrasche
e nella quiete dell'anima
cercando il riverbero
d'una serena immagine
che possa liberarsi
dalle reti dei fondali.
Viaggiare la lascio
in cieli più azzurri
come gabbiani
che planano
allontanandosi dalle furie
d'un insopportabile
salato sapore
deglutito dagli ideali.

*

La smorfia

+1... è un plus!
vai di penna
a tutto gas.

+24 son le ore!
ma non sai
parlar d'amore.

-1... è più bello!
ora piove
ed ho l'ombrello.

+48... ed è filotto!
me li gioco
tutti al lotto.

0... è il prezzo!
non ti penso
e ti disprezzo.

=72... lo stupore!
non mi spezzi
manco il cuore.

*

Scrivimi

Quelle rose hanno

per poco ancora

boccioli

da mostrare al cielo

perciò scrivimi qualcosa.

Presto il vento

si acquieterà

e questo per me

sarà un presagio.

Scrivimi qualcosa

sulle nostre lenzuola

prima che si spenga

quel fuoco che

facendomi arrossire

mi spoglia piano piano.

Scrivimi perché

non si perdano le parole

di quell'amore importante

che ci sussurravamo

timorosi di pronunciarle.

Ti prego

scrivimi perché

questo volerci bene

non anneghi nell'oblio

dell'ingiusto mondo

in cui viviamo.

Scrivimi

perché questo

prenderci per mano

non svanisca

nell'intreccio caldo

delle nostre dita.

Tu, scrivimi...

*

Quando ti guardo

Soffice corona di fragranti rose,

delicatamente avvolge il tuo capo,

benedetto dalla grazia divina.

 

Serenità ed angelica dolcezza

avvolgono quel dolce volto mariano,

donan paradisiaca mitezza al cuore,

afflitto dalle tempeste della vita.

 

Trasportata dalla pura benignità,

emanata dal palmo di quelle mani,

l'anima accoglie l'abbraccio invisibile,

donato con un grande, materno amore.

 

Nel mirar felice, mi nutre la gioia,

trasportata dalla misteriosa essenza

che risiede in quella figura di gesso,

appoggiata su di un ligneo mobile,

nella stanza, dove, in preghiera, mi prostro.

 

*

Il nome

T’assorbe

il silenzio…

lento t’inghiotte

senza remora

alcuna.

Definisce l’essere

quel titolo

che un varco

apre nel mondo

a cui t’affacci

senza neppure

aver chiesto

d’essere nato.

Avara la società

t’etichetta

ove camminano

sillabe

maschili e femminili

pur se il corpo

contiene fragile anima

in fuga

da sciocche realtà

dipinte dai pregiudizi.

Rinchiusa

nel bozzolo

forse la crisalide

non risorge

in meravigliosa

farfalla

per amore

di madre natura?

Eh si:

importante

è il nome…

ci distingue

ci indica

ci definisce

malgrado

chi lo indossi

non sia radiosa stella

da seguire

ma gravida forza

nel lembo

d’un silente dolore

ricamato dai disegni

d’una vita destinata

a farsi schiaffeggiare.

La nobiltà di cuore

è spesso

maestra d’assenza

per i benestanti

che san dimenticare

ogni mestizia

col denaro.

Eppure…

fortunato e principe

mi percepisco,

ricolmo

di rosei pensieri

baciati

da elettivi spiriti

che m’accompagnano

nel valore

d’una rara essenza.

*

Roma: città dimenticata

Mosaico di storia

teatro di arti antiche

sei tu Roma.

Un destino doloroso

si accanisce

come fardello inspiegabile

che s'abbatte su di Te

in tempi così difficili.

Città meravigliosa

umiliata dall'indifferenza

con ogni mezzo

cerchi di riportare

alla ribalta

quel tuo splendore

eclissato da tristi eventi.

Avvinghiata

dal menefreghismo

attendi di liberarti

da una prigionia

che disorienta.

Piangono

gli splendenti monumenti

che ti decorano.

Paiono quasi esser

divenuti semplici

cartelli pubblicitari

di una modernità

che ha scordato

civiltà e valore.

Soffre il cuore

nel vederti gettata

nel dimenticatoio

di chi dovrebbe amarti

come prezioso reperto

di uno scavo archeologico.

Orsù, dunque...

Riprendi il coraggio

di rialzarti

dalle storiche cadute

e resta in piedi

comandante di un'Italia

che non ha dato fedeltà

alla sua capitale!

*

Opachi vetri del tempo

Fatto di nebbia

l’egoismo appannava

la vista al cuore.

Sentimenti ghiacciati

non bagnavano

l’anima

inaridita

senza l’acqua

dell’amore.

Appese ad invisibili

fili dell’esistenza

stavano le speranze

ad asciugare.

Priva d’umanità

l’arsura dell’uomo

non faceva fiorire

sensibilità né gioia

oscurando

con le tenebre

luci di un radioso mattino

che illuminare poteva

il mondo intero.

Che peccato...

Se solamente

la mano dell’intelligenza

armata dal solvente

della bontà

avesse pulito

quegli opachi vetri del tempo

avrebbe scorto

che oltre...

v’era un giardino

d’amore incantato.

*

Credere sperando

Credo nell'amore

che nasce e muore

come fiori di campo

variopinti.

È un bisogno

che m'appare

come quadri

mai dipinti.

 

Credo nell'amicizia

perché la vita

senza non è bella.

La tengo come un sogno

stretto dentro al petto

quasi fosse

un'anima gemella.

Ha il dono di farci

toccare con mano

anche una stella.

 

Si potrebbe

forse contestare:

il sogno è fantasia

non è reale.

Ma se ti senti

perso in un oceano

sognare può salvarti

da ogni male.

Chi sogna

appare un po' speciale:

giovane resta

e la sua età

più non sale.

 

Della vita

prende ciò che vale

e d'ogni amore

e d'amicizia

ne gode in libertà.

 

Credere sperando

è la realtà.

*

Rugiada

Sprazzi inattesi

di fredda rugiada

l'anima han dipinto

del verde campo

figlio prediletto

dell'amata natura.

L'estate si spegne

con dolcezza

mentre

un furtivo sole

ruba le gocce

dal viso delle foglie.

Con argentei ricami

presto l'inverno

busserà alle finestre

di prati

che l'autunno

già han salutato.

Nel focolare

dei miei pensieri

turbate fiamme

si affannano

a riscaldarmi

il cuore.

*

Giochi di luce

Dove nasce

lo spazio

l'alba ci riveste

di concentrica luce.

Il sommo cielo

le nubi dilegua

e dolcemente

ad essa ci conduce.

Il Sole

padre delle stelle

la chioma

ai nostri piedi

distende.

Il vento ci riempie

di bagliori

soffiando con forza

il calore

da cui tutto discende.

Fiori

belli e sgargianti

dispiegano

colori e profumi

baciati

da fulgido albore.

Ad ogni aurora

quasi fosse meteora

si incendia di gioia

il nostro cuore.

*

Amarezza

Strappa il sorriso

quando...

improvvisa giunge.

 

Alla vita

divora energia...

confonde emozioni...

altera pensieri...

e punge!

 

Fioriscono

gli interrogativi

nel variegato giardino

della giornata...

donare conforto

non possono...

ad un cuore

d'amarezza intriso.

 

E pur in silenzio

rimanendo

dentro l'anima

sopravvive...

in acqua

tramutando

ogni propizia parola

d'allontanamento

giammai indiviso.

 

Allor...

medito assai

una preghiera

che luminosità

possa donare

all'io mesto.

 

Di lacrime

non mi nutro...

addosso le soffio...

l'offendo

con gioie e certezze:

lontana la spingo...

dal mondo mi ridesto.

*

L’illusionista

Delle tante illusioni

io sono il mercante.

I sogni e le speranze

regalo in gran quantità.

 

Ascolto il mio cuore

e mi sento importante.

Pei ciechi d’amore

questo, proprio non gli va.

 

Quando disfo ogni letto

si, creo un dispiacere.

Ma se cerchi consiglio

lesto, da me ti verrà.

 

Sono notti infuocate

a cui soggiacere.

Allontano il ricordo

che mai m’apparterrà.

 

Scambio le anime belle

con i sogni e falsità.

Gran mercante io sono

di illusioni e verità.

 

*

Mariana preghiera

Nemica di stupido

vanto luciferino,

colma di vero amore, 

possiedi immensa forza,

nel Tuo umile cuore.

 

Le mie mani unisco

in preghiera, dinanzi

alla fulgida luce

che abbaglia le pupille, 

e, a Te, già mi conduce.

 

Lavi via, il peccato,

con la mite dolcezza

che lesta Ti accompagna,

cullandomi il tormento

se il dolore ristagna.

 

Accogli lo spirito

buono ch’io possiedo,

radendo debolezza

con la benevolenza

che, pronta, mi accarezza.

 

Compagna di viaggio,

sempre Tu mi sosterrai

nel tortuoso cammino,

che, alla fine, condurrà

al Celeste destino.

 

*

L’uccellino abbandonato

Argentea gabbia

era la sua vita.

Canto melodioso

doveva intonare

per nascondere

un destino

dalla natura

già tracciato.

Stava al centro

della stanza

su di un tavolino

intarsiato

di lignei fiori

ove poggiare

qualunque cosa:

un telefono

un block-notes

un suppellettile decorativo

un fardello

da parcheggiare

un'alta candela

da spegnere ed accendere

all'occorrenza.

Ammirato

come oggetto prezioso

era spettacolo

preferito dagli ospiti

di casa.

Nella gabbia

d'argento consumato

solo la luce

accarezzava l'anima

quando le verdi tende

della stanza

sipario d'una

vecchia finestra

della vita

si schiudevano

per celare

agli occhi indiscreti

dei passanti

quella strada confinante

le possenti mura.

Udiva il pianto

del suo consumarsi

gocciolare e solidificarsi

per il gelo

che il posto

aveva preso

di quel tiepido

sole d'amore

che lo avrebbe in vita

conservato.

Sperava che qualcuno

volesse cambiare

l'arredamento...

ma così non fu!

Dopo anni di solitudine

e dolori mai rivelati

il piccolo mondo

ove abitava

più non udì

cinguettio alcuno.

*

Il tuo viso

Dolce, tenero e forte

è quel ridente sguardo!

Quando alfin l’osservo,

fresca brezza marina

m’accarezza il viso.

 

Occhi grandi brillano

su magnetica luna,

affacciata alle calde

sere di quella estate,

trascorsa sul Monviso.

 

Gli appartiene il fascino

di una rara bellezza

che sempre mi stupisce:

bontà e grande cuore,

ne esaltano il sorriso.

 

*

Nickname_V4 (Acrostico)

Nessuno osi pensare alla mancanza di rispetto,

Infrangendo regole d’una buona convivenza.
Chiaramente, solo è, una forma di dispetto,
Kyrie Eleison, nella liturgia del viver senza.
Non basta rammentare divini insegnamenti,
Applicando ciò che si ritiene, senza sapere.
Manovre, trame e oscuri convincimenti,
Esalano respiri di chi non vuol vedere.

*

Nickname_V3 (Acrostico)

Nessuno il proprio nome può mutare,
Il travestimento è un ballo mascherato.
Credendo di nascondere il proprio fare,
Karma è scontare, nella vita, ogni passato.
Non ha ragione alcuna il mentimento,
Altro non è che un subdolo segreto.
Miriadi sono i casi, oggettivi, al momento,
Estremismi inaccettabili, persino per decreto.

*

A volte non riesco a crederci

…Ai mali
che non perdonano
la fragilità di nessuno.

…Agli inevitabili dolori
cui è impossibile sottrarsi
con impetuosa energia.

…Ai destini preconfezionati
elargiti per mettere alla prova
anime sensibili.

Versi alquanto inutili
per confortare ingiuste perdite
a coloro che neppure
deciso di nascere… hanno.

L'universo pare premi il male
offrendogli costante potere…
nefasto all'evoluzione dell'anima.

Illusoria è l’attesa
che possa giammai
tornare tutto come prima?

Eppure…
la gente adora un Dio silenzioso
spettatore di vane strade da perseguire
al fine di giungere alla salvezza umana.

Chi deciderà cosa sarà di noi mortali?
Si, talvolta, non credo possa guardarci
Qualcuno, che, impassibile, assiste
al disarmante grido di aiuto!

Rispondimi tu,
o mio lettore passeggero…

*

Sotterfugio

Giunse

l'inganno

alla porta della bontà

intarsiata di preghiere

intrecciate con pali

di legno d'olivo.

 

Cardini di ferrea fede

saldati nella roccia

da infrangibili

pietre d'amore

sigillavano il portico

lungo il declivo.

 

Non potendosi

infilare prontamente

l'insidia

divenne acqua

per poter con forza

un solco scavare.

 

Rigagnolo

nero e sporco

si insinuò

ai piedi delle assi

creando sottile passaggio

ove facilmente

poter entrare.

 

Trovò l'accesso

ma subito

l'attendeva un dirupo

che in un afflato

la sommerse.

 

Sfociò a fatica

nella vastità

d'un mare infinito

che, fatalmente,

la disperse.

*

Dolce fine

Di rose candita
quella morbida torta
decora la lignea bara
ove s’appoggia
dagli zuccheri
addolcita.
Tutta intorno
con meste riflessioni
sul timore del dopo
assorta la gente
sta, gremita.
Dinanzi
a simile leccornia
un fievole pensiero
s’affaccia
per schiudere
un’inaspettata gioia
senza alcun fine.
Trepidante
la folla s’avvicina
a cotanta bellezza
ricca di amabili
praline.
Gli occhi delizia
spolverando
dal cuore
la paura del poi.
Il rito del taglio
abbia inizio...
ci siamo anche noi!
Assaggiandola
con lentezza
il sapore
penetra la mente...
senza timore
il cuor conforta
del desiderio
di oltrepassare
felicemente la soglia
per entrare nel tempo
ove si dimora...
eternamente.

*

Il tempo dell’amore

Eterea tela sbiadita, racconta

di ingiallite foglie, danzanti nel vento,

distaccate dall'albero dell'anima

e dei suoi umani sentimenti più cari.

 

Tra riccioli d'ebano, solo un bagliore

dorato si riverbera dolcemente.

Forse è la pallida falce di luna

che gioca a nascondino tra le nuvole.

 

Mai potrai dirmi che già è terminato 

il tempo dell'amore, quando le mani

a tutti svelano le aride ferite,

simili ai campi bruciati dall'estate.

 

Risveglieranno le torride giornate

per invocare una nuova dorata alba:

ascolteremo sussurri d’addio

guardando gli occhi, di luce risplendenti.

 

Se anche una nuvola triste li attraversa,

saranno i mesti pensieri, a volteggiare

verso l’orizzonte di albe dorate,

assaporandone il tocco più leggero.

 

Ora, come cera, vedo le lacrime

scivolare sul tuo viso sereno:

presto diverranno le preziose gemme,

ricco tesoro della dolce Selene.

 

*

Sereno mattino

Un fievole
accenno di luce
dall'oscurità
ancora trattenuto
bacia la finestra
che dorme
sui giardini
attorno alla casa.
L'accompagna
un melodioso
canto d'uccello
e tutta l'aria
ne è pervasa.
Mentre gli altri
riposano
il mio cuore
è già desto.
Nel silenzio
occhi scrutano
al di là del vetro
profili di case
in lontananza.
Le ricopre
ancora l'ombra
di quella tenera
fragile alba.
L'anima s'allieta
e quel poco basta
per sentirmi
circondato
da una quiete gioiosa
ricca di sostanza.

*

Sguardi congiunti

Fuggi via
trotterellando
non sapendo che
quando le mie giornate
diverranno le tue
più non udrai
l'angoscioso
scorrere del tempo
alitare sulle spalle
o su pensieri
intimi e preziosi.
Non sentirai
quell'eco assordante
di un dolore antico
o della solitudine
che ti alberga
dentro l'anima.
Passeggeremo assieme
nelle praterie
di fioriti desideri
cullati da arcobaleni
tinti di luce d'amore.
I nostri sguardi
si incroceranno
per vagare
in spazi infiniti
colmi di piacere
nell'essersi ritrovati.
Apparirà
nei tuoi occhi
il riverbero d'un mare
non più in burrasca
ma specchio
di indomite passioni.
Mano nella mano
intrecciati da cuori
che battono all'unisono
leggeri e arrossati
indirizzeremo gli sguardi
verso un'unica meta.

*

L’aperitivo

Col dito in bocca
offri l'aperitivo
a chi guardarti sta.
Coda di cavallo, legati
sono i neri tuoi capelli.
Languido sguardo
mostri la voglia
e pura maliziosità.
Leggermente ti incurvi
come arco sinuoso
al bancone del bar
mostrando fattezze
di un corpo scoperto
al punto giusto.
Ammaliato
dalla provocante
disinibizione
ti guardo
gusto la scena
vado via...
e grido oscenità!

*

Fragranze

Pollini danzano nel vento frizzante,

vestono fiori con ricami di luce,

rare cornici a sospiri d’amore.

 

Scorre il ruscello con un fare danzante,

ché, a quel verde prato, lesto conduce,

l’acqua montana ritempra già il cuore.

 

Screziate farfalle librano nell’aria,

per corteggiare gardenie immacolate,

fiorite fragranze di rubate stelle.

 

Nel loro essere recise in solitaria,

coroneranno meraviglie anelate, 

in solido vaso di forge novelle.

 

*

Nickname_V2 (Acrostico)

Nascondersi impunemente, tra frasche e foglie,
Imitando identità sepolte, con le loro spoglie,
Cattura certamente, l’altrui attenzione:
Kalashnikov puntati, in ogni situazione.
Navi e sommergibili, pronti ad attaccare,
Assaltando, solamente, chi sordo vuol restare.
Miserrimi si resta, colpiti da sventura
Espugnando fortezze, ma non l’onestà pura!

*

Nuovo sogno

Cavalco smeraldine onde della vita

e lievemente sento l’accostarsi

di placide navi, alla riva del mondo.

 

Da incerte voci di ammalianti sirene,

presto rimango frastornato e incantato

d’una superba bellezza, ove affondo.

 

Resister non posso, ché, il sol vederle,

l’anima scuote, divenendo preda

d’un incantesimo, atto ad incontrarle.

 

Ammiro la loro lignea grandezza,

ancor mi spaventa un’indubbia potenza:

nel porto approdate, corro a rimirarle.

 

L’arrivo delle onde già s’infrange

nel più intimo profondo della mente…

ritorno a sognare, ma il sogno non tange.

 

*

Sirena

Rosso corallo 

le stelle marine

ricoprono

i tuoi capezzoli.

Bianchissime

perle salate

annidate nei folti

capelli d'ebano

li decorano.

Distesa

sul grande scoglio

levigato dalle smeraldine

acque del mare

mi aspetti.

Appena la solitudine

mi viene a trovare

in segreto ti raggiungo.

Chinato è il mio capo.

Amabili carezze

mi toccano le guance.

Bagnate dalle tue mani

alle mie lacrime

si mescola l'acqua

e le nasconde.

Appoggi le tue labbra

alla mia fronte.

Il tuo bacio

imprime

un sacro sigillo.

Indecifrabile

a tutti sconosciuto 

solo io ne conosco

il significato.

Con la mano

mi saluti.

Gli occhi miei seguono

il tuo allontanarsi

fino a quando la coda

si immerge

per raggiungere

le profondità

degli abissi marini

che solo tu conosci.

*

Il cammino dell’anima

Lastroni di affilata pietra grezza,

sbeccata negli angoli di giuntura,

del viandante, levigano il cammino,

sull’irta strada verso la salvezza.

 

Ciottoli e piante spinose presenti,

decorano, con superba alternanza,

luoghi dove, instabile, il piede resta,

solo fatica, procura ai patenti.

 

Scoraggia e stanca, la ripida via,

che sul monte mestamente conduce,

aleggia di contro un vento furioso, 

occhi provati velano la scia.

 

Raggiungere la vetta fiduciato,

spianata e d’un verde ricoperta

da chi già apprezzata l’avea,

anima il cuore all’uomo tribolato.

 

Miglior arma è Buona Volontà,

il desiderio spinge della cima,

ove spirito e corpo or riposano,

nella lor più completa serenità.

 

*

L’anello

Quante emozioni

fai tornare alla mente

prezioso anello

corroso dalle stagioni.

Vi porti inciso un nome

fatto di caratteri

ormai sbiaditi.

Lo stesso nome

che io porto inciso

nelle mie memorie.

Fatte di ricordi

di pianti e di risate.

Dalle sue generose mani

mi fosti donato

quando comprese

l'arida vita

che in tutto ormai

lo aveva segnato.

Anello caro

amico mio

simbolo di un sentimento

sbocciato

nel profondo del cuore.

Sei prova intensa

del vero amore.

Non mi sottrarrò

all'impegno preso!

Ti custodisco

come preziosa gioia

tra ricordi di vita

divenuti ormai storia.

Sei più

di un semplice pezzo

forgiato in oro...

sei simbolo

di amore eterno

nato fuori dal coro!

*

Cometa

Vorticosamente

caddi

dall'alto monte

dei desideri

come cometa

infranta

nella sua vicinanza

al disco solare.

Ardente

infiammato

mi bruciai

al primitivo fuoco

dell'amore

al suo accostarmi.

Accecati

occhi si chiusero

per sempre

alla luce.

Sprofondai

nel buio

di una debole

conoscenza umana.

Meglio forse

restare vedenti

che scoprire

il cocente dolore

d'un tacito rifiuto.

*

Dispettoso Cupido

Accidenti a te

Cupido dispettoso.

Scaglia

quel tuo dardo

fiammeggiante.

Colpisci il cuore

di chi amo

senza riposo.

Trafiggi

l'anima sua

col fuoco della passione.

Accendila

affinché diventi

un ardente falò

che brucia

senza ribellione.

Non burlarti

di me...

Donami

una tua freccia.

Diverrò il miglior

arciere del creato

per ottenere

tutto quell'amore

che nei secoli

mai venne donato.

Piazzeremo

accampamenti

in ogni luogo

per scoccare saette

preziose e veloci.

Agli innamorati

un vibrante destino

doneremo

al suono di miriadi

di voci.

Se ciò

non ti sarà gradito

ad un mago

fattucchiere

o altro dio

mi rivolgerò

perché questo desiderio

venga esaudito.

E a te

dio dell'amore

mi rivolgerò

con tono imperioso

altro non sei che un

Cupido dispettoso!

*

Camomilla (Acrostico)

Calmaci, o dolce infuso

Aiutando le stanche membra…

Matricaria Recutita t’han chiamata!

Ottimo rilassante, col tuo uso

Mela nana il buon sapore, sembra…

Integratore di virtù innegata!

La pianta ha un habitat ben diffuso

La trovi persino in Val di Cembra…

Abitante d’una Terra incantata!

*

Malafede

Indossa

la criniera del leone...

ovunque ruggisce.

I buoni e gli ingenui

batte incessante...

mai sparisce.

Sprovvista

d'umanità e sensibilità

racchiuse nello scrigno

dell'animo di chi

le virtù coltiva

giudica tutto e tutti...

nel desiderio

di imbrattare

la bianca veste

della sincerità

d'ognun de' suoi putti.

T'osserva con sguardo ferino

ammorbidendolo

per comodo istante

con stilla di miele

in occhi di beneamata

accoglienza.

Penetra i segreti

luoghi della mente

con neri pensieri

sino a rasentare

l'asfalto con veemenza.

Son di fanciullo

d'una giovine donna

d'un essere immaturo

d'un folle o d'una meretrice?

Spicca il balzo

oltre la creduloneria

conoscendo la giusta mossa

per progredire

sull'umana mediocrità

sempre infelice.

Nessuno fa nulla

tutto tace...

regnando sovrana

la piaga della compassione.

Un pensiero mi sovviene:

trasformarmi feroce animale

in difesa dell'integrità

del sensibile cuore

rimanendo colomba

quando l'altro

nel seno della fratellanza

accolgo senza avversione.

*

Nickname (Acrostico)

Nascondersi

Impunemente

Comune

Kasbah

Nutrito

Ammasso

Multipli

Eteronimi

*

Ora afferra il Carnevale

Carnevale, qual prodigio

fanciullesca ilarità... 

per adulti e pei piccini,

nell’inverno freddo e grigio.

 

Non lo so quando sei nato 

entri allegro, certamente...

in un dì, di vita breve,

improvviso o dissennato. 

 

Tanti scherzi, frizzi e lazzi

nel silenzio, sempre irrompi...

trombe squillan nelle strade

tra la gente, tutti pazzi.

 

Un frastuono mascherato

da coriandoli filanti...

ti raggiunge, sempre in volo,

ché tristezza ha abbandonato.

 

L’affamato di apparenza

si presenta ed autoincensa...

della maschera burlona,

non può farne proprio senza.

 

Balanzone e il buon Brighella,

con Gianduia ed Arlecchino...

Colombina e Pantalone,

fanno il verso a Pulcinella.

 

Diavoletti cattivelli

marinai senza una nave...

tutti corron per le vie,

diventando birbantelli.

 

Ognun scherza, mal non fanno

sol bugie, frittelle e krapfen...

dolci, risa e sorrisetti,

la tristezza non fa danno.

 

Ironizzi ogni durezza

urli, urli, e poi vai via...

fate pure, se volete:

è un’effimera gaiezza!

*

Falsità

Apprezzata e gentile

fantastico mondo seduce

protetta dallo stesso male

che verso di lei conduce.

 

Non la vedi in apparenza

è cercare un gatto nero

in una buia stanza

senza iridescenza.

 

Ovunque mette radici

attecchisce su aride terre

ricerca proseliti

prolifera nuovi amici.

 

Con parole insidiose

subentra alla noia

adesca gli ignari

nel cavallo di Troia.

 

Appaga il suo cuore

facendo soffrire

chi vuole conforto

e libero amore.

 

Ripaga l’affetto

con roventi pugnali

nella schiena piantati

o in pieno petto.

 

È come Grimilde

la strega di Biancaneve

tutto le è dovuto

e lei a nessuno deve.

 

Nemica gelosa

s’accoppia al vile uomo

partorendo serpentelli

d’aspide velenosa.

 

Non è gradita ai puri

sarebbe a disagio

in cuori desiderosi

di pace e amici sicuri.

 

*

Dimensione inaspettata

Viaggio

nel tempo

dal vuoto

dell'uomo

fuggendo.

Vago

nell'ignoto

del cosmo

infinito

tempestoso.

Ricerco

l'istante

assorbito

da un immenso

maestoso.

Gusto

la gioia

della scoperta.

Inseguo

percorsi

tracciati

da una rotta

mai aperta.

Disperdo

parola

essenza

ed ego.

Anacronistici

pensieri

donano

al supplizio

ebbrezza

e conforto...

allora, prego.

*

Uomini

Puliranno le gabbie

dalla ruggine

dei pregiudizi

che imprigionano.

Coloreranno

le inferriate

d'amore fraterno

con pennellate

che solo cuori puri

sprigionano.

 

Chiederanno scusa

ai propri simili

per gli errori

commessi.

Non tarperanno ali

a coloro

che pensano

diversamente

da se stessi.

 

Senza volo

non potranno cercare

orizzonti nuovi

per il genere umano.

Non useranno violenza

per conquistare spazi

in cui scegliere

dove vivere

dai monti al piano.

 

La terra sarà

dono prezioso

per tutti

non prevaricando

con la fede

colui che non crede.

Anche gli atei

avranno un dogma

che li guida

non uccidendo

altri uomini di fede.

 

Doneranno

fiumi di speranze

e cascate di aiuti

a nuove generazioni

per non essere puniti

dalla vita

nel suo eterno mistero.

Il futuro

potrebbero non vederlo

anche loro...

ma sarà poi così vero?

 

*

Meravigliosa immagine

Sospesa

nel blu cobalto

silenzioso

ti osservo

lattea luna

mentre incontri

l'assonnato sole...

di rosso e d’ambra

dipingere vuole

volti di nuvole

all'orizzonte.

 

Sguardi

congiunti

alla meta

d'un amore

sì distante

m'appare

il vostro

vedervi sfiorare...

oceano d'aria

fa da cornice

alle vostre impronte.

 

Delizioso

intenso rosseggiare

ricama

l'estiva alba

in una meravigliosa

immagine

che già m'accarezza

l’intero cuore...

allietarlo vuole

nuovamente

al suo nascere...

 

con tutto il fuoco

dell’ardore.

 

*

Perdono divino

Col rosario

tra le mani

recita orazioni...

credendo

nel divino perdono

senza dispiacere

nel cuore.

 

Il pentimento

non veste l'anima...

implora dimenticanze

d'errori umani

senza biasimo alcuno

per il male esercitato

senza pudore.

 

Fonte d'amore

irriga le strade

degli emarginati...

poveri di soldi

ma ricchi di virtù

e d'umanità:

fievole luce

per l'indifferente mondo

che impassibile

alle altrui sofferenze

assiste senza dare.

 

Perdono divino?

Per rimedio

all'indigenza dello spirito

non v'è prezzo...

somma alcuna

che giustifichi o cancelli

con false preghiere

neri disagi

se al credo professato

un bene nuovo

non ci s'appresta a fare.

*

Razzismo

Ti nascondi nell'ombra

di una notte stellata,

sfuggendo alla paura

ed evitar la mareggiata.

 

In un giorno meschino

per un’anima intollerante,

non s’accetta alcun colore,

men che meno, in un istante.

 

Nel buio di mesti pensieri,

ne soffri, silenziosamente,

di rimproveri forse ingiusti,

mal insinuatisi, lestamente.

 

Nato qui, il destino, un peso

avea già preparato la via,

senza darti una spiegazione,

usato da feroce compagnia.

 

Mancanza d'aiuto, un disagio,

nelle pupille, un po' d'umanità,

percorri il cammino della vita,

a piene mani, cercando libertà.

 

Sogni un angolo di paradiso,

dove il razzismo non è vergogna,

macchia indelebile nel tuo cuore,

spezzato e già messo alla gogna.

 

Possa incedere su un sentiero

verso la più umana comprensione,

nel quale l'amore è incondizionato,

senza alcuna terrena restrizione.

 

Un giardino dove la spiritualità

dell’Universo cresce e fiorisce,

ove l’alma, senza distinzione,

viaggia serena, non si smarrisce.

 

*

Centro

Inspiegabile pensiero

m’avvolge…

creando il vuoto

attorno alla vertigine

d’ogni spiegazione.

 

Si propaga la vita

in un oceano

senza sponde…

ove indefinite immagini

sgorgate da criptiche

umane percezioni

si riflettono nell’istante

in cui l’esperienza

emerge dal fondo

d’ogni tentazione.

 

M’avverto

come il centro

di un tutto…

intorno ad una verità

all’io tangente.

 

In un cerchio

dimoro…

che solo

per pura geometria

riesce a quadrare

forse almeno

nell’abisso…

spiegare non so:

triangolazione

della mente!

*

Tempo indefinito

Fosche nubi, intrise

di linfa vitale,

nel cielo macchiato

sembrano sospese.

 

Un pallido sole,

guardingo e severo,

pare stuzzicarle

tra inutili attese.

 

Sboccia primavera

con grande dolcezza,

fendendo la volta

trafitta dai raggi.

 

Riscalda la vita

dalle vette al piano,

disegna natura

e i suoi paesaggi.

 

Alita, leggera 

brezza, sulle gemme

ed api celate

nel centro dei fiori.

 

Il tempo rotea,

improvvisamente,

con fare armonioso,

risvegliando cuori.

 

Così rinascono

quei vetusti affetti,

mutati nel tempo,

già arrugginiti.

 

Sazi di rugiada

e aria profumata,

spazi divengon, che

paiono infiniti.

 

*

Mediatica ingiustizia

Molesta, parlando dal seggio dorato,

a svantaggio di chi, nulla può ribadire,

in vece di quelli cui il senno ha rubato,

eventi penosi che non debbon guarire.

 

Tronfia si propone con superbo artificio,

perenne guardiana dei precetti di vita,

emana proclami per proprio beneficio,

risale i gradini, ancor più indispettita.

 

Se l’esser buono richiesta fa di grazia,

per amore d’un sentimento già appassito,

ricerca le risposte e l’animo si strazia,

e prova grande pena, pel cuore or sfiorito.

 

L’abuso di potere dal denaro è coltivato,

il giovane, corretto, non deve intervenire,

l’impulso dominante il rancore ha covato,

il sensibile ha natura che può solo zittire.

*

Sorriso

Arcobaleno

di fulgidi pensieri

gaiezza all'anima

mano d'incoraggiamento

crea il sorriso.

Invito manifesto

d'un sentimento

or nascosto...

al suo apparire

chi lo riceve

vede aumentar

quel fremito

che lievitare

il cuore fa.

Falce stampata

gondole d'emozioni

navigano

nell'oceano

del tempo...

labbra di chi

ti vuol bene

che in un sorriso

te lo dimostra già.

*

La stanza

Ritorno

in quella stanza

per respirare

la seduzione

rimasta intrappolata

tra le mura

rapita dal tempo

ormai andato.

Sopraffatto

da ammassi di ricordi

inverosimili distrazioni

irripetibili istanti

ascolto quel silenzio

agghiacciante.

Mi sento solo

abbandonato

dimenticato.

Fossile

defraudato dall'incalzare

di un tempo inesorabile.

Senza protestare

sopraggiungono

impietosi interrogativi

compatti come pietre

marmoree

voragini profonde

fardelli opprimenti.

Sono trascorse ore

ma il tempo si è fermato.

Giunta è la sera

d'inverno

e tutto si avvolge

nel gelo.

*

Per vivere meglio

Fuggono via

ricordi spinosi

che talvolta

s'affacciano

al terrazzo

dell'anima...

non sempre

allestito

da emozionanti

pensieri

fioriti

fuori stagione.

Sospinti

dal desio

di sorridere

gioiosi

ritornano

i lieti pensieri...

creduti divorati

dall'impietoso

tempo

ch'appare geloso

nel concedere

continua serenità.

Mentre

i timori

sospesi

in un'alba

incerta

e capricciosa

pare volerli

nuovamente

strappare...

per dispetto

dagli occhi

del cuore.

Mai s'annullano

né si scordano

quei fremiti...

liquide carezze

ch'eternamente

avvolgono

l'esistenza

di chi custodisce

l'inestimabile valore:

prezioso sentimento

d'un attimo

alfin compreso.

*

Cambiamento

Spunta il sogno
dal desio...
nella realtà
si infrange...
crea sprazzi
di scoramento:
con muta
prepotenza
cerca di soffocare
ogni speranza.
Celare
non riesco
all'anima
ansia e sofferenza...
voglia
di non spegnermi
nell'infelicità
abbandonandomi
ai sussurri
del cuore.
Ascolto
prolifici pensieri
in balia del mare
d'emozioni...
mai più sarò
barca
quando avverto
d'affogare...
ma gabbiano
che sull'onde plana.
Essere
un incolto prato
nel vivere
quotidiano
in preda
d'afflizioni
e di rimorsi
per me non fa...
nell'età
in cui mi trovo.
Esplodono
al meglio
sentimenti
a lungo tenuti
sotto la cenere
di pavide
routine obbligate...
ardenti tizzoni
dall'acqua smorzati.
Ribelli non sono

gli ardori giovanili

frutto della loro

naturale stagione...

ma spiriti buoni

assopiti

nella silente

quotidiana crescita

del buon vivere.

Ribelli sono

le piacevolezze

interrate

che baldanzosamente

ripeschi

abbracciandole

a pensieri consapevoli

illudendoti

di poterle serrare

nel palmo delle mani.

*

Non è vita

Si programma il futuro

senza il presente godere

desiderosi di sogni

spenti dalla virtualità

che, in faccia, te li schiaffa.

 

Frenetici pensieri

aumentano battute pulsanti

emozioni all’istante bruciate

in momenti assaporati

non perdendo mai la staffa.

 

La bellezza quotidiana

non si riesce più a notare

sfumature delle ore

in apparenza forse eguali

ora scuotono anche il tempo.

 

Cambiamento già avvenuto

come l’aria che si inala

digitando una tastiera

che preclude le parole:

non è vita... è passatempo!

*

Pensare voglio

Pensare voglio

che le nuvole

non provino dolore

quando il sole

le trafigge

con le frecce

dei suoi raggi.

Pensare voglio

che la terra gioisca

quando rivoli di pioggia

la dissetano

nei loro passaggi.

Pensare voglio

che non soffra

quando un fiore

la trapassa

nascendo a nuova vita.

Pensare voglio

che la luna

non si infastidisca

se chiudere deve

le finestre del balcone

cui s'affaccia la notte

per far luce infinita.

Pensare voglio

che le stelle

non debbano chiedere

il permesso per spuntare

e abbellire il nero manto

che il cielo riveste.

Pensare voglio

che le montagne

nel loro frantumarsi

non soffrano

per lasciare spazio

a nuove case

o gioiose feste.

Pensare voglio

che ogni animale

spontaneamente salga

sull'ara sacrificale

per far nutrir di se

gli affamati.

Credere voglio

che tutto l'insieme

sia in gioioso accordo

per alternarsi

ai cicli dell'uomo

persi e ritrovati.

*

Scherzi mattutini

I mattini

han l'oro

in bocca

raccontavano

i più saggi.

Non si vedon

ma a te tocca

quasi fossero

miraggi.

 

Guardo il sole

appena sorto

sulla rena

luccicante.

Calda luce

crea conforto

al buon passo

del viandante.

 

Batte il cuore

al suo calore

conta i passi

senza fine.

Buon risveglio

dolce amore

canta il gallo

alle galline.

 

Un'altra notte

è ormai appassita

nel buon giorno

al mondo nuovo.

Sorge incanto

a nuova vita...

or ti cerco

e mai ti trovo.

*

Preghiera nel vento

Nel fitto bosco

osservo alberi:

rami intrecciati

giochi tortuosi

rovi spinati.

 

Mani protese

volano in aria:

caduche foglie

che sol paiono

il cielo orare.

 

Scavati tronchi

danno riparo a

nidi di uccelli:

intorno, qua e là,

si rincorrono

sottil fuscelli.

 

Or mi sorprendo

all’udir suoni

di inquiete fronde:

soffia, su di esse,

un fil di vento…

lesto raccolgo

silenti preghiere

che, il fitto bosco,

più non nasconde.

 

*

Musica

Dondola

meravigliose sensazioni

sull'altalena

dell'anima...

nutre

cuore e mente...

risveglia

emozioni sopite.

L'ascolto

lasciandomi trasportare

da parole

che fanno sognare

fatte di suoni

e note infinite.

Avverto elettricità

brividi

passione travolgente.

Viaggio

col pensiero

respiro

ogni vibrazione...

rimango sospeso

in una realtà

dall'effetto dirompente.

Immagino

momenti di vita felice

ed entusiasmante.

Rinasco

in un nuovo attimo

da assaporare

in ogni istante.

Non demordo

e non m'arrendo...

continuo ad ascoltarla

per viver pienamente

in perfetta simbiosi

col messaggio

racchiuso nella melodia.

L'assaporo

la gusto

dentro la vivo

istante per istante

sognando

quel mondo fantastico

trascinato

dalla sua mano 

che oscilla e palpita

in tutto il mio sentire

e più non va via.

*

Libera scrittura

Spolvero idee

nella stanza

della ragione…

arresto il fiume

dei sentimenti

che dentro avanza…

per darmi dolore.

 

Ogni porta

dell’umano sentire

la voce dell’anima

dischiude

con favore.

 

Camminare

su un fiorito giardino

di variopinte parole

m’accingo

a realizzare.

 

Incontro

la libertà dei sensi

che il mondo

più non sa donare.

 

Risveglio

il canto della vita

fuggito

dalla vuota cella

di sospese emozioni.

 

L’inaspettato

mi coglie

con leggero

pensiero

e dolci sensazioni.

 

Trasporto

la volontà

nello sconfinato

mare di qualunque

posso.

 

Eccomi

libero di danzare

ripetendo il rito

della mia scrittura…

sono commosso.

*

L’apparenza

Sarà l'avidità

a renderti schiavo

non appagandoti

per ciò che possiedi già.

 

Oggetti che includono

apparenze lusinghiere

poggiate su coscienze

di terrene oscenità.

 

Ingoi e digerisci

meschinità ed opulenza

annebbiato dai fumi

di verità solo apparenti.

 

Ti istigano ad avanzare

per non esser da meno

verso chi possiede cose

e materialità differenti.

 

Un leggero confronto

volgendo lo sguardo

al di fuori del tuo mondo...

subito, un lampo di vanità.

 

Tutto ricomincia

tra aridi oggetti

ed avida apparenza...

ma, per tua sfortuna,

alla morte non importerà.

*

Rivoluzione

La maiuscola ingoio

non mi fermo mentre scrivo

virgole e punteggiatura

conosco a memoria.

 

Disperse nell’uso quotidiano

giammai le fisso

in ogni frase, saluto, commento,

o nel racconto d’una storia.

 

Comunico a modo mio

per sentirmi libero

alla moda uguale

e, comunque, pari agli altri.

 

Chi se ne frega

di grammatica ed italiano

la mia lingua è seguire l’orme

d’una felice associazione di scaltri.

 

E’ la moltitudine dei non pensanti:

al diavolo chi si distingue

il giusto ed il corretto insegnamento,

l’anima non mi tinge.

 

Evviva il mare del menefreghismo

di istruzione, scuola e società

senza impegno promossi saremo

da chi la cultura male dipinge.

 

Chi, con acuta intelligenza,

le regole alla lettera segue

il vero elaborare conosce

- peggio per lui! - isolato dovrà restare.

 

Allietato dalla vita

appieno ne godrà oneri ed onori

grato a tutto ciò ch’ella gli ha saputo

- saggiamente - insegnare.

*

Ricompensa all’ammalato

Affranto giace...

inconsolabile

talvolta si mostra:

il destino proprio

non sempre

facilmente si rivela.

Solo il tempo…

nell’inesorabile scorrere

potrà dire se guarigione

o continua sofferenza

impietoso donerà.
Compagno è il dolore…

lo imprigiona quello

all’altrui occhi più celato:
viene dagli abissi

d’uno speranzoso cuore.

Ritornare agogna…

repentinamente sano:
in tal difficile frangente

tutt’appare fragile

come fosse miraggio lontano.

In un giorno, forse ignoto…

s’avvererà un tale desio

d’immensa felicità:
insperata ripresa che giammai

più sarà aspra illusione.

Dolce realtà…

quell’umano essere

tangere può fino all'eternità:
corpo in buona salute

e tranquilla la mente.

Alla famiglia tanto amata…

ivi giungerà allietato:
ricompensa distribuita
come giusto premio

di ripetitiva sopportazione.
Accolto supplizio…
simile all’ubbidienza del Signore
che già accettato l’aveva

per amore e volere

del nostro unico Creatore.

*

L’amore non scritto

Inconfessato amore…

sei polvere da sparo.

Un sol battito

di cuore

è il tuono

mentre il lampo

illumina il desiderio

della congiunzione

senza alcun rumore.

Nuda carta bianca

è la mia pelle…

assorbe il racconto

dei tuoi intensi

sentimenti.

Vibra l’anima…

un’inaspettata fine

scriver vuole:

comincia pure

ch’io già son pronto

e l’anima

più non duole.

*

La Papessa - Arcano -

Nero sole

oscura l’intuizione

- ignoranza conservata

illumina l’errata

percezione verbale -

 

Costruita è 

sull’acque della presunzione

- mosse dall’invidia

celata nel Tempio

da passività temporale -

 

Superficialità 

riveste l’anima

- giammai la modestia

parlerà al mondo

d’una verità negata -

 

Rifiuto sempre

presente è sulla Terra

- ove la tracotanza

siede sul trono

di saccenza foderata -

 

Occulti inganni

benevolmente mostrati

- cuore ingenuo

del giovane Bagatto

baciato dal Mistero -

 

Già t’ha allontanato

per eccelsa ingratitudine

- forse per entrambi

il karma s’è compiuto

e ciò non pare vero -

 

 

NdA: Il testo ricalca, poeticamente, il simbolismo dell’Arcano n. 2 dei Tarocchi, che racchiude, in sé, una duplice valenza, nel caso specifico, quella negativa.

Buona interpretazione a tutti.

*

Spiegare non so

Spiegare non so
quel che neppure io
comprendo.
Avrei desiderato
appartenere
a questa vita
almeno una volta
sentirmi unito ad altri…
così non è.
Pulsa il cuore:
condensa
emozioni e palpiti
nel loro apparire.
Le ali son tarpate…
volare via
proprio, non potrei.
Se usassi tutta la forza
per respingere la gravità
che mi trattiene
a questa terra
un inutile sforzo
compierei.
Definire non so
come vivo…
l’inspiegabile
spesso assale
ogni momento
di un’esistenza
vissuta nell’opposto.
Dimora
nelle molecole
quella serenità
che libero mi fa sentire
in una dimensione
ove solo i pensieri
si muovono.
Il corpo porta incisi
i segni del vissuto:
tristezza, incomprensione
irragionevole rifiuto.
Avverto dentro me
un eretico antico
sapendo
che presto o tardi
andrò al rogo
attizzato dalle menti
degli stolti.
Mi cerco
nel riflesso dei miei occhi…
profondi come abissi
donano l’immagine
che dissolta appare
come tristezza malcelata.
Mi penso sbagliato
segnato d’un fatale destino…
marchiato e dimenticato
non saprei
cos’altro aspettarmi:
un insolito essere
in me dimora…
cacciarlo
dai piaceri dell’anima
non posso:
nero carbone
e grigia cenere
rimarrebbero
in un mondo
ove tutto si ignora.

*

A Ugo

Taciturno amico

rivesti con discreta sensibilità
quel prezioso tempo
che pensieri t’accarezza,
gonfiando l’anima
di antichi aneliti
fonte d’umano sentire.

Chi non ti conosce,
la lietezza non assapora
del saggio cuore,
custode di ricordi di vita
cesellati in altisonanti versi,
corredo ricamato
da luminosa gentilezza.

Sei esempio
di rara educazione
ed amorevole buon senso.
A te il dovuto elogio,
scritto in un semplice e breve grazie,
impresso nel racconto
costruito dal nostro incontro.

 

- dedicata all'amico poeta Ugo Mastrogiovanni -

*

Bar di periferia

Mai avrei immaginato
di incontrarli
in quel luogo...
un piccolo spazio angusto
ove la luce del sole
a tratti fa capolino
riflessa nello specchio
del bancone.
Di loro
ho un sol ricordo...
rannicchiati su comode
poltrone d'epoca
nell'atto di sorseggiare
tazze di bollenti caffè
con una sorta
di autocommiserazione.
Nessuno stile
od incertezza alcuna...
dal marchio sei bollato
e difenderti non puoi
dalla potente casta.
Guarda avanti...
ti dicono gli amici
a lor non t'affidare
ché, nel giudizio,
la platea è più vasta.
Che t'aspettavi:
una visita guidata
in una città perbene
o i dolcetti
di una caffetteria?
Vola basso...
scendi al tuo livello
puoi frequentare
solo uno squallido
bar di periferia!

*

Del tempo

Del tempo
è la colpa.
Inietta negli uomini
l'impazienza
di conoscere il futuro
il desiderio
di voler scoprire
ad ogni costo
il mistero
che ci gira attorno.
Instilla la bramosia
di possedere
ricchezza e denaro
per sfuggire alla paura
di una vecchiaia
che inesorabilmente
porterà con sé.
Cancella
la fanciullesca
bellezza dei sogni.
Ti fa crescere
costringendoti
ad avere occhi nuovi
per farti vedere
cose che amavi
che, presto o tardi,
ti porterà via.
Arrugginisce
l'animo con le fatiche
dell'avanzare degli anni
rendendo
debole il corpo
e stanca la mente
assillandola con pensieri
sempre più crescenti
su di una fine
sconosciuta.
Tarpa
le ali alla fantasia
rendendo razionali
sentimenti
che in diffidenza
si tramutano
al cambiamento
che la vita
porta con sé.
Del tempo
è la colpa.
Crediamo troppo
per amare ma poco
se la passione
svanisce
ed il cuore s'ammala
per ogni effimera
emozione
mal goduta.
Non ha pietà
alcuna
il tempo.
È nato
per compiere il destino
di far vedere
cosa diventeremmo
se ci arrendessimo
nel volerlo respingere
ritardando i suoi
effetti malefici.
Del tempo
è la colpa.
Non è mai
troppo generoso
nell'aiutarci a capire
ciò che vogliamo.

*

Non solo chi resta è amico

Liberi di volersi bene

confrontandosi idee

ed i più assurdi pensieri.

Appassionate confidenze

e discussioni mai cercate

insopportabile lo rendono

a volte e più di ieri.

Soffri la mancanza

che avverti in un vuoto

urlante il nome di colui

che sempre non c'è.

Non importa

se il cammino non conduce

al simile sentiero...

nelle vicissitudini dell'esistenza

il pensiero rende forti

sicuri di ritrovarsi

nel cuore nonostante

la distanza...

mai smarriti nel fraterno legame 

di un indissolubile incontro

che come sigillo regale

nella testa è impresso

in ogni circostanza.

L'amico vero

ritorna nuovamente

nel luogo atteso

per rammentarti che c'è stato

invisibilmente accanto.

Come un'ombra

che ti vedi seguire

solo quando è illuminata

dai nobili sentimenti

del legame affettivo

di tanto in tanto...

così lui t'appare

all'improvviso nella vita

per dire che...

amico non è solo chi resta.

*

Isolamento

Segregati

nelle piazze

sentinelle

d'un marciume

ormai strisciante

stavano gli armigeri

con fare disarmante.

La folla inferocita

ordiva le sue trame

erigendo barricate

a protezione

degli insorti.

Urla e schiamazzi

correvano per l'aere

spade sguainate

intrise del sangue

d'impavidi morti.

Quale lo scopo

e quale la ragione

d'un similare

avverso evento?

Nessun motivo

in apparenza

se non l'inizio

di un brutale

isolamento.

*

Fino a dieci

Di passi assai frequenti

risuona la tromba delle scale…

ove gente sconosciuta

ti guarda sempre male.

 

Molti sono pronti

l’ore più liete a rovinare…

per una volta nella vita

il dominio giusto d’ogni numero

hai osato contrastare.

 

Il disordine è un palazzo

ove il preciso diventa odioso

quasi fosse il diavolo in persona…

ma è così che va il mondo:

forse per sempre così andrà

se quel luogo non s’abbandona.

 

Litighi per il posto a te migliore

nelle fondamenta della società…

qualunque cosa sia tra chi se la spassa

e chi, scocciato, se ne va.

 

Soluzione unica resta la pazienza

con la speranza di non perder

mai il conteggio della vita…

in tanti perdono le staffe

e si mettono a dare i numeri

con una serenità pressoché infinita.

 

Contare fino a dieci

e ignorare l'ignoranza:

dieci è perfezione…

un eterno ricominciare

con assoluta verità e costanza.

*

Messaggi dall’universo

Ti sovrasta

un cielo silente.

 

Tacitamente

attendi... per udire

messaggi dall’Universo

benevolente.

 

Tendi mani

ad un vento impetuoso 

che pare con forza

schiaffeggiarti il cuore.

 

Immerso nel vuoto

smarrito oltre l'infinito

d'un tempo indefinito...

allo spazio circostante

incessanti domande

offri senza clamore.

 

Vestito

di paradisiache speranze 

credevi d'aver tutto

ben compreso...

su questo pianeta. 

 

Arrenderti

non desideri:

d'ogni molecola

che anima il terrestre corpo

sei consapevole...

come scia di cometa.

 

Scorgerai

al di là di quel buio spaziale

una nuova

stellare aurora.

 

Con carezze di luce

piacevoli segnali

ti offrirà...

scoperchiando

il vaso di Pandora.

*

Artemisia (Acrostico)

Antica sovrana greca, moglie del Principe di Caria,

 

Rembrandt ti ritrasse in tutta la tua augusta bellezza.

 

Tra le braccia di Ecatomno, venisti alla luce,

 

Esplodendo come sovrana, in tutta la tua scaltrezza.

 

Mausolo ti ebbe come fidata e preziosa consorte,

 

Il suo monumentale sepolcro, Pitide eresse ad Alicarnasso.

 

Settima meraviglia del mondo antico, celebre resta,

 

Inossidabili i suoi resti, pur rimasti dopo violento squasso.

 

Assenzio distillato lascia traccia di tutte le tue gesta.

*

Beata ignoranza

Beata è l'ignoranza:

a viver bene t'aiuta!

Il successo è assicurato

ché preziosa è la costanza.

 

L'incapace ad imparare

a insegnare or s'è messo!

Poco e male v’è chi crea

e gioisce nel dettare.

 

Scriver bene e poi parlare?

Anatema! È fuori moda!

Relegata stare deve

la beltà del bel narrare.

 

Eleggiamola sovrana!

Sempre il popolo la segue

con scaltrezza e malafede:

la saggezza si allontana.

 

Cavalieri senza macchia

con l'inchiostro mal usato:

Principesse a chiare lettere

frenesia che solo gracchia.

 

Che babele e confusione!

Tutto il mondo or vi ruota:

per i dotti non c'è scampo!

L'ignoranza è contusione!

*

Insensibile anima

Glaciale sguardo

terrorizza il cuore

che a fatica pulsa

all'improvvisa gelata

d'un tuo abbandono.

 

Sei dolore immenso

per chi ti ha amato

incondizionatamente

senza alcun

perdono.

 

L'anima aspetta

la dolce primavera

affinché il tepore

d'un pallido sole

possa nuovamente

illuminare la speranza

d'un tuo pentimento.

 

Ti veste un forte egoismo

coronato da sterili sentimenti...

lascio al tempo

e ad un'inesorabile attesa

l'implacabile giudizio

di vendicare le ferite

che m'hai inflitto

con spinoso tormento.

*

Accoglimi nel cuore

Accoglimi nel morbido

sentimento che ospita

l’innocente speranza

d’un candido cuore…

florida amicizia

far fiorire vuole

nello sconfinato

campo dell’amore.

 

Per chi rimembra

la piacevolezza

della disponibilità

l’atmosfera non muore…

profumerà di spezie

e cangianti colori

risorgendo dalle ceneri

d’un antico splendore.

 

Leggiadra diverrà

la pioggia di sole

ritmata da suoni perduti

di campane danzanti…

esploderà nei petali

di sfarzosi desideri

accogliendo sodalizi

sempre più festanti.

*

Il bene spaventa

Assale del bene

il timore...

ritenuto

fragile e inutile

da chi vendetta

adula con fervore.

Dall’anonimato

il vigliacco

è celato...

un forte desio

di farla pagare

ad ogni costo

al nemico

tanto invidiato.

La convinzione

che tutti gli altri

siano in errore...

forza dona

alla malvagità

nata sorda

e che dell’anima

non sente

neppure il fragore.

Forte è colui

che tentato

non viene

da sentimenti

d’odio o di vendetta...

leale è al suo

buon cuore

che non spaventa

mentre aspetta.

Conosce

della verità

ogni istante

senza attimi

di esitazione...

di perdere

ogni volta

la partita

lascia con gioia

la convinzione.

Mai più sorgerà

il sole dell’amore

agli occhi

avvelenati...

giacerà in un futuro

di pace...

senza fuggire

dalle vittorie

contro i dannati.

*

Il corteggiamento

Combini pensieri d'amore

sfornando romantiche parole

che il corteggiamento

possano in vero rivestire.

 

Spezzi l'incanto del sogno

per l'impossibile sposalizio...

anime distanti da un Cielo

che non le poteva unire.

 

T'ho goduto appieno

serafico amore

per tutto il tempo dovuto...

ricordi che alla fine

mai si demoliranno.

 

Nella misteriosa dimensione

l'attesa ci premierà

per l'agognato addio...

a nessuna meta

le strade condurranno.

 

Solamente

cuori innamorati

brilleranno nei ricordi...

gemme preziose e rare.

 

Allorquando la notte

ti spoglierà dai baci ricevuti

il fantasma del passato

svanirà senza farci entrare.

 

Null'altro esisterà

all'infuori di noi...

 

tutto sopravvivrà

all'interno di noi!

*

Il marinaio

Quel cielo

dalle fosche tinte

stanotte è meno cupo

incastonato

di luminose stelle.

Sul molo

immobile

immagino di stringere

la riva adamantina.

Una brezza improvvisa

accarezza i capelli

baciando lacrime

che, come cera lenta,

fluiscono sul volto

lasciandosi mescolare

alle onde

che lambiscono la sponda.

Quelle lacrime

preziose e delicate

raggiungeranno

porti lontani e sicuri

in silenzio...

dai flutti sussurrate.

Con un veliero

che naviga

in acque straniere

colme di riflessi stellati

e irte di pericoli

questo tesoro vi giunga

trasportato dal vento...

Altri preziosi bagagli

d'ora in poi

aggiungerò a nuovi viaggi!

*

Il sorriso di un amico sincero

Trasparente

acqua di sorgente

sempre mi disseti

nell'arido deserto

della mestizia.

Radiosa

luce avvolgente

spegni

poco a poco

tremiti

di gelide notti

in solitudine

quando il freddo

ricopre di ghiaccio

sentimenti dormienti

nel giardino 

dell'anima.

Enormi tesori

mi doni

senza saperlo

ogni qualvolta

la vita

lentamente svuota

uno ad uno

tutti i cassetti

delle speranze

rubandomi d'impeto

segreti bagagli

di sogni

inaccessibili.

Questo

è per me

il sorriso

di un amico sincero.

*

Monopoly (Acrostico)

Manteniamo le distanze

 

Ordinando strade e case.

 

Non sappiamo quale dado

 

Ora è uscito in questa fase.

 

Picchia duro il giocatore:

 

O la posta o torni al via!

 

La signora s’è svelata:

 

Yes! Torniamo... e così sia!

*

Lanterna

Di pietra

scolpita

e traforata

ricami di luce

riflette.

Accesa

su quel tavolo

di ciliegio

antiche memorie

trasmette.

Timida

calda luce

diffonde

radiosa

fiammella.

Simbolo

di amicizie

perfette.

Preziosa

illumina

notti solitarie

con accesa

fiamma dorata.

Compagna fedele

vive come

il ricordo

di colui

da cui venne

donata.

*

Pietra di torrente

Anonimo sasso

giaci sul fondo

di limpide acque

sorgenti di vita.

Ti scopro

al mio fianco

immerso nel fulgido

sgorgare

del tuo mondo.

Levighi

la corteccia

del mio essere

sfiorandomi

goccia a goccia.

Mi trasporti

verso incontaminate

carezze d'acqua

limpida e fresca

rivestendomi

di luce accogliente.

Appaio ora

preziosa per chi

da lontano

mi osserva.

Ero grezza

pietra di torrente.

*

Carta e penna

Carta e penna 

per colorare il grigio

di giornate uggiose.

Carta e penna

per scrivere desideri

sogni di antichi amori

e promesse smisurate.

Finito è l'inchiostro

e con la carta

resto solo.

Corro a riempir

la sacca di idee

pazienza e parole

a volontà.

Vi metto poesie

racconti e fiabe

che di carta e penna

ne fanno un trofeo

da sfoggiare

nel mio museo.

Senza carta e penna

io non resto qua!

*

Carezze d’acqua

Goccia a goccia

sposandosi tra loro

si uniscono in uno

scroscio d'acqua

da cui nascono carezze.

Paiono mani

che piacevolmente

l'anima fanno arrossire

nel loro scorrere

tra mille tenerezze.

Gioiosa sensazione

la pelle bacia

per accogliere

a braccia aperte

freschezza trepidante.

Languidamente scivola

per insinuarsi

negli angoli più bui

d'un pensiero sfociato

nell'intimità provocante.

S'avverte

improvvisa libidine

che il cuore fa palpitare

all'impazzata

senza compromessi.

Tornano a galla

nella mente stuzzicata

da goduriose percezioni

vibrazioni e ricordi

di felici amplessi.

Carezze d'acqua

mai scordate

rivivono quell'amore

dispensate nell'attesa

d'un ansimante incontro.

Si ritraggono i pensieri

al tocco d'ogni passione

per essere rivelati

a sembianze d'un ardore

non privo di riscontro.

*

Il dono

Sei ghirlanda

dai bianchi fulgori

che la nube

della mente cattura

cercando ispirazione.

Ornamento

dell'anima

nutri i miei versi.

Sorridente pensiero

dei musici celesti

vieni a me

con affetto.

Tu

il cui volto

assomiglia a quello

di un cherubino

occhi magnetici

chioma lucente

ali variopinte

della poesia

concedimi il dono.

Oh scintilla

dello spirito dei poeti

che mai si spegne

tu

dal fascino impareggiabile

rendi la mia lirica

pari al tuo dono.

La tua beltà

supera in incanto

quella di chiunque altro.

Il tuo risveglio

supera quello

che la feconda primavera

fa fiorire.

Più vasto

e più profondo

tu sei

più dell'immenso

e insondabile oceano.

Dinanzi alla tua figura

al tuo verbo

e al tuo spirito

letterario

io mi prostro.

*

L’urlo dei deboli

Appare ribelle

assetato di ascolti

mancanti...

bisogni inestinti.

Debole per fame

grasso di privazioni

sacrificate...

grande voglia

di attingere l'acqua

d'un mondo carente.

Per lui esiste

solo il deserto

assolato...

nelle gole assetate.

Chi regna

lo stato

capire non vuole

di non sentire finge...

deve obbedire

solo al potente.

Sussulta

il cuore dei sofferenti...

arma lo scudo

della pazienza

affilando la lancia

d'audace combattente.

Tenace si piazza

fronteggiando

cattive visiere

d'una ingiusta legge

che i poveri non tutela

né protegge.

Avanti, avanti...

sussulta il potere

degli afflitti:

ma il diritto

non ci crede

alzando la guardia

di fronte

ad ogni istanza.

Non rinuncia

il disperato...

ruggisce e proferisce

il sussulto che avanza!

Ricchi spaventati

trovansi a difendersi...

si batte l'innocente

debole cade

con grande onore

dignità or calpestata.

Si gloriano i vincitori

del facile trionfo

ottenuto col vantaggio

di comodi decreti.

L'abuso di potere

altre vittime mieterà

nell'eterno silenzio

del destino...

stabilito da coloro

che mal governano

persino le pareti.

*

Agognato perdono

Mai proferito

fu quell'agognato perdono

per l'eccessivo orgoglio

protetto da solide

inespugnabili mura.

Indefinito tempo

ti ha attraversato

ma dondola in te

la sicurezza d'incontrarlo

senza alcuna paura.

Il senso d'una colpa

or velata or costante

ti vestì...

per coprir le nudità

dell'accaduto.

Serenità non giunse

a sostituir quel peso

sempre desto

nella coscienza

ove era appoggiato

non sperduto.

Si risveglia

d'un passato

che credevi

nell'oblio

ormai caduto.

Ancora ti tormenta

bussando a quella porta

in cerca d'un qualcosa

con favore.

Soffri

ma purtroppo

l'hai vissuto.

Inutile ormai piangere

se nulla avrai ceduto

per rimediare

a quell'errore.

*

Silenzioso bene

Leverò

ogni spinoso pensiero

che t'assilla

la tranquillità

della mente.

 

Ti rimarrò

accanto

nei giorni uggiosi

che la vista offuscano

implacabilmente.

 

Impedirò all'anima

di guardare

la radiosa bellezza

rivestita dal malumore

di nuvole quotidiane.

 

Calpesterò

in silenzio le tue orme

quando salirai al monte

per scoprire i motivi

di parole non vane.

 

Inventerò

nuove storie

per raccontarle

all'infelice abbandono

di chi t'ha invero amato.

 

Rimirerò in disparte

come invisibile angelo

i tuoi segreti sorrisi

stampati nelle fantasie

ch'ivi ti han portato.

 

Non svelerò

al fato tutte le mosse

d'un audace gioco

in cui sconfiggere

i suoi colpi avversi.

 

Riporrò

nel cassetto della vita

il diritto nel vederti

per sempre felice

in desideri mai dispersi.

*

Senza colpa

Accorate orazioni

inseguono

il peccato

che l'anima

riveste.

Chi le ascolterà

se ciascun uomo

sordo e ammutolito

fedele resta

all'indifferenza

d'ogni peste?

Trema

la terra

nel desiderio

di spaccarsi.

Plumbeo

il cielo appare

mentre tenta

di squarciarsi.

Ritrarsi

l'acqua vuole

per non dissetare

egoistiche anime

dalla cupidigia

insaziate.

Esplodere

vorrebbero

le stelle

del firmamento.

L'universo

già piange

dinanzi alla vista

di siffatta inezia

e ne rimane sgomento.

Si vergogni

il male

per averlo

perseguitato.

Demone

Lui non era...

bevendo

dal calice

del tradimento

per la salvezza

dell'intero mondo

la sua divina natura

ha solo ascoltato.

*

Ecco cosa resta

Rimpianti e tormenti

scrollerò dal corpo.

Scorderò ricordi

e feroci lamenti.

Nudi saremo

io e la vita

in circolo virtuoso.

L'amore faremo

sino alla nascita

di un giorno radioso.

Spenderò le ore

di un tempo ormai lesto

regalando sorrisi e speranze

ad un futuro migliore

senza chiederne il resto.

Non diverrò schiavo

di sogni e illusioni.

Vivere ti fanno

per poche stagioni.

E quando solo

sarò rimasto

mi cingerò di colori

dipinti da ogni

umana sensazione.

Simboli dell'uomo

e di ogni sua

contrastante emozione.

*

Non piangere la falsità del mondo

Sorrisi strappati, lacrime immeritate.

Non piangere, quando occhi vedranno 

cose più belle, nel loro intenso candore.

 

Rifiuta la mestizia, se solo indifferenza

avrai ricevuto, nell’offrire il sentimento.

Primavera giungerà, a riempire il tuo cuore.

 

Mali ben peggiori esistono, nel viaggio,

per coloro che giammai apprezzeranno 

la bellezza di un tenero fiore, già reciso.

 

Piccole vittorie, guadagnate dopo anni

di afflizione, vissuti in piena solitudine,

gioia apporteranno, come fossi in paradiso.

 

Asciuga all’istante quel volto bagnato,

soffrire non devi, per chi sempre ignora 

la beltà dell’abbracciarsi a nuova vita.

 

Del nulla, il valore, troverai in ogni dove,

ma se dal mondo, apprendi la reale falsità,

stai sicuro che avrai vinta l’ultima partita.

 

*

Facebook (Acrostico)

Forse perché il tuo sollazzo sta nel parlare alle spalle della gente,

 

A me per nulla cara è l’immagine tua, pur se, virtualmente, brilla.

 

Corteggiamenti a raffica piovono, le nubi offuscano la mente,

 

E se, il pollice, il numerino più non valorizza, la notorietà vacilla.

 

Buoi e mandrie senza guida alpeggiano, inerti, su valli inquiete,

 

Orme lasciate a libere interpretazioni, senza direzione di pensiero.

 

Onde degli affanni contemplano una guerra che non porta a mete,

 

Kolossal spettacolari d’un tempo malvagio, tutto falso, seppur vero.

 

Dedicato:

- a chi si diverte a sbeffeggiarti sui social, sapendo che non hai alcuna possibilità di difenderti;

- a chi ti dice che sei un’invenzione, quando invece è il primo a nascondersi dietro falso nome;

- a chi ti intimidisce, cercando di cacciarti da un luogo virtuale;

- a chi ti tende la mano, per poi ritrarla, dando peso a voci inconsistenti;

- a chi ricorre a continui sotterfugi, al solo scopo di punzecchiarti;

- a chi copia il tuo modo di “essere”, solo per continuare a prenderti in giro.

*

La raffica

Osservare da una specola

esaminando monotonie

circadiane.

 

Dissonnie alterano

il ciclico sonno

di persone strane.

 

Privare soggetti

dall’identità

che li distingue.

 

Realtà virtuale

nell’essere amorfo

sempre più pingue.

 

Turbolenti correnti aeree

ascendono le ineguaglianze

del suolo.

 

Raffica

in rapida successione

… e intanto, volo.

*

Fiori secchi

Ovunque gettati

mostrano l'orgoglio

d'un vissuto...

breve, ma speciale,

per gli eterni colori.

 

Sbiaditi dalla fugacità

d'un tempo lor destinato

ostentano indifferenza

ad impietose mani...

li rifiutano nei cuori.

 

Serbano nobiltà

d'una vita eccezionale

per aver regalato

letizia e bellezza

ad ogni stagione.

 

L'odor dei loro resti

ricopre il profumo

ancor vivo

nell'anima di chi

se ne servì, a ragione.

 

In sincrono

si dirigono verso

nuove vita di beltà...

fatte d'invisibile essenza

che nel futuro

prontamente rinascerà.

*

Dov’è finito?

Frizzante era l'aria:

nella distanza dei cuori

l'amore alto librava.

 

Miracoloso fertilizzante

nel cielo degli incontri

la libera terra sfamava.

 

Nessuno, l’altro odiava!

per riscaldare l'anima

parole alate sorseggia.

 

Ricordo meraviglioso

impresso negli anni

su fotogrammi veleggia.

 

Reciproche intenzioni

d'un bene universale

nella mesta apparenza.

 

Dove è finito

quell'amore terreno

sigillo di pura essenza?

 

Semplicità di gesti

vissuti con naturalezza

mutuale convivenza.

 

Forse - ahimè - stancati

ci siamo di colmare

il vuoto dell'esistenza.

 

La via della felicità

riempita è d'egoismo:

futile, i sentimenti udrà.

 

Meglio allor tacere:

la sofferenza dell'errore

dissotterrata mai sarà!

 

*

Idolatria

Luce ed oscurità

incipriano il viso.

Maschera di fango

lo trucca.

L'anima recita

il suo fascino

con un sorriso.

Son divenuto simulacro

d'emozioni variegate

dinanzi alla vita

che mi stucca.

Ed ora

siffatto monumento

vive in cuor di pietra

intriso dal pianto

e suppliche accorate.

Ardua a scalfirsi

è la roccia

che lo compone

protetto da solide

inferriate.

Racchiude

l'arcigno sguardo

d'una sfinge

ogni granello di pietra

col suo decoro.

Urlo:

idolatria!

ché di me stesso

è il dio

che adoro.

Tutti

ci prostriamo...

a quell'immagine

alla quale

devoti siamo.

*

Il nuovo anno arriva in un istante

Prima del suo avvento

tutti si preparano

decorando l'ultime ore

con sorrisi gentili

amorevoli carezze

tavole imbandite.

Regali del cuore

giungono inattesi

come l'ansia

che s'appresta

ad arrivare

su facce impallidite.

L'agognato istante

scandisce

gli ultimi minuti...

l'anno trascorso

verrà celebrato

dai colori del cielo.

I botti

di fuochi artificiali

irromperanno

nella magica notte

per battezzarlo

sollevandone il velo.

L'allegria dell'istante

ravviverà tutti

illuminando l'anime...

appariranno splendenti

più dell'intero

stellato firmamento.

Trotterellando

il vecchio anno

fuggirà lontano...

un battito di tempo

da trascorrere

in totale isolamento.

Trepidante

nella festante notte

il nuovo pargolo

sgambettando

senza indugi

mestamente avanza.

Tutto accoglierà

tra le sue braccia...

Il suo arrivo

alfin mi fa capire

perché esisto e vivo

con sempre più speranza.

 

 

Il nuovo anno arriva in un istante, dappertutto, festeggiando la notte di San Silvestro.

Pur se, assieme ai colleghi di poesia e ad alcuni lettori, non la trascorrerò, farò un brindisi sotto le stelle, esprimendo un sincero augurio affinchè tutti possano trovare serenità, amore e pace, dentro se stessi e nel mondo intorno.

Felice 2018 dal profondo del cuore ed un grazie particolare al sito de La Recherche nonchè alla sua stoica militanza nel web.

*

Arcane percezioni

Arcano pensiero

attornia la mente...

taciturno si infiltra

scavando l’irreale

nell’umano sentire.

 

Solamente ciò

che l’occhio vede

non esiste!

Sterile e vano

appare il tentativo

di sedurre il Verbo.

 

Intendere non si può

senza immagine...

somiglianze di carne

sofferenza e cuore

di Colui che infiammò

la terra intera

con scintille divine.

 

La giusta ora

giammai si rivelerà...

per svelare ai conoscitori

ignari e profani

l’istante in cui...

granello di sabbia

presto si ritornerà.

*

Straniero

Al ricordo

del luogo natio

si mescolano

fervido amore

e odio leggero

per non aver

raccolto

le speranze

di chi costretto

è a partire

senza indietro

potersi voltare.

L'imprevedibile

vento dell'umana

esistenza

spinge lo straniero

in mezzo alla foschia.

Il viaggio inizia

per un dove

non definito

dagli eventi.

In un rotolo

di documenti

diviene anello

d'una catena

creando ingranaggi

del motore

d'una mista società.

Cela

in volto smarrito

risentimento

e mansueta speranza

d'un mutare migliore.

Dinanzi ai suoi occhi

rondini

son divenute falchi

ed assolati deserti

i frutteti.

Plumbea

appare l'alba...

fatica a impallidire

nell'aria

di smog profumata.

Nulla si ferma

se non la voglia

d'andare via

che lo tira

come un filo

nella vecchia casa

agognata.

*

Misteriosa serenità

Un alone

di magiche visioni

mandorla

di sgargianti colori

avvolge il primordiale

spirito ardente.

Crescente libertà

misteriosa pace

ogni molecola

dell'umano essere

coinvolge

interamente.

Lontani dolori

spariscono

per far spazio

ad un'allegria

sorgente di bontà

d'animo innata.

D'una fatua esistenza

che il mondo

frenetico e transitorio

senza consistenza rende

la mente imperante

ogni ragione conosce.

Ogni cosa

è racchiusa nella voce

d'un cosmico silenzio

ove il nulla sprofonda

nel vuoto infinito

tra mille angosce.

Sensazioni

assurde e vane

rivestono i sensi

in un'esplosione

cosmica

di gioia e felicità.

Nulla più conta...

appagano

ed allietano

sane percezioni

d'una continua

misteriosa serenità.

*

Sospeso nel nulla

Quel cuscino, dalle lacrime impregnato,

segna un tempo d’inascoltati pianti.

Perenne giace, nel segreto rifugio,

celato agli occhi, bendati di freddezza.

 

L'anima, crocifissa dalle ingiustizie

esala povertà giammai meritata.

Lì, trova pace, sfinita da un supplizio

mai cercato nella brutale crudezza.

 

Un sentiero, dalla nascita tracciato,

colmo di ricordi, al tempo ricevuti.

Intenso divien l’invito a seguirlo,

pur se l’istante mostrasi inclemente.

 

Paion sorrisi, d'amore incorniciato,

gesti da tenerezza confezionati.

Affabili sentimenti mai affiorati,

senza coscienza, sfiorati dalla mente.

 

Con gran malinconia, il pensier si adagia,

esser nato per errore, ombra fugace.

Figlio di un sentire tacito, inespresso,

nell'abisso della vita, già smarrito.

 

Or navigando sull'onda di un tormento,

lascio battiti e sospiri prigionieri,

in attesa d’un angelo, un viandante,

che mi tenda la sua mano, all’infinito.

 

*

Eloquente_mente

La elogia l'arte

ed a tutti

lo insegna:

la mente

è impalpabile

bellezza.

 

Crea illusioni

sogni e speranze

felicità ed amore

ricco di umani

sentimenti

e di fierezza.

 

Un costante

porsi domande

rispondendosi...

da sola.

 

Soluzioni

ad ogni male

d'anima e corpo...

alla parola.

 

Anneghiamo

al suono

del suo logico

proferire...

 

Annegare?

Ah, si...

a saperlo fare!

Meglio fuggire.

*

Urlino le città

Mosaici di storia

teatri di arti antiche

son le città

dal doloroso fato

abbandonate.

Uno spietato destino

si accanisce...

fardello inspiegabile

che su di esse

s'abbatte

in tempi difficili

di memorie inalterate.

Centri meravigliosi

umiliati dall'indifferenza

con ogni mezzo

cercano di riportare

alla ribalta

splendori eclissati

da tristi eventi.

Avvinghiati

dal menefreghismo

attendon di liberarsi

da una prigionia

che disorienta animi

sempre più scontenti.

Piangono

i ridenti monumenti

che li decorano...

paiono esser divenuti

simboli di una modernità

che ha scordato

civiltà e valore.

Soffre l'occhio

nel vederli gettati

in quel dimenticatoio

di chi amarli dovrebbe

come preziosi reperti

da conservare

dentro il proprio cuore.

Orsù, dunque...

riprendete il coraggio

e rialzatevi

dalle storiche cadute.

Urlate dal silenzio

quel degrado per chi

la vostra morte vuole...

risorte sarete

sempre più imbattute!

*

Paura

Dell'esser buoni

si ha paura.

Il mondo

più non premia

alcun candore.

Cercan tutti

menzogne

in quantità

lasciandosi rapire

con gran rumore.

Nell'esser crudeli

v'è più gioia.

Si han sempre

più mattini

da vivere

in superficialità

e senza noia.

Il buono

s'allontana

verso sera

per non trovarsi

di malelingue

e insincerità

in quella bufera.

Il nostro cuore

sempre splendente

la bontà conserverà

come un diamante.

Inseguendo

la solitaria via

troverà tracce

che mai han visto

gli occhi

del viandante.

Le parole paiono

foglie al vento

che viaggiano sole.

È il premio

di chi non è malvisto

e sa quello

che vuole.

Il coraggio cancella

paura ed offese.

L'ombra della bontà

sempre ci insegue

e felici saremo

senza pretese.

*

Inutile guerra

Avvolti da chimiche

nebbie misteriose

prigionieri d'una battaglia

mai voluta.

Ombre sono

i corpi dei feriti

immersi in una notte

infinita e risoluta.

 

Attendono

un'agognata alba

fatta di morbida

luce di vita.

Soldati

stanchi ed afflitti

in se stessi rinchiusi

assieme

ad un irreale silenzio

d'una natura ormai sfinita.

 

Sfigurati dalle bombe

s'intravedono fantasmi

che vagano nella mente

in quella sinistra atmosfera

d'angoscia e di dolore. 

Flebile speranza

s'affaccia

sui volti degli umani

nel buio di un sanguigno

oscuro terrore.

 

Nel cupo grembo

il tempo culla

l'attesa del domani

affinché s'irradi

quell'unanime pensiero

sull'intero mondo.

Terminare

in un batter d'ali

un'inutile guerra

da sempre

assassina di pace

nel suo profondo.

*

Indifferenza

Non fa nulla

per mettersi in mostra

ma la trovi in ogni dove.

È un gatto

che con abile maestria

rimbalza dai salotti

alle grondaie

sino a salire in alto

dove nulla più si muove.

Scoraggia e disarma

senza riguardo alcuno

anime coraggiose e buone.

Graffia nel profondo

lo spirito ed il cuore

offende i pensieri

calpesta e deride l'amore.

Mai si arrende

o smette di esser felice

trascinando lacrime

sui volti già segnati

da ciò che lei non dice.

Troppi i drammi

ed oltremodo i dispiaceri

fan chiudere gli occhi

annebbiano vista e pensieri.

Davanti solo un muro

ed un silenzio lacerante

ma solo la speranza

può alleggerire il cuore.

Del domani non puoi sapere

ma se il destino sa ascoltare

sogni e speranze

della sua distruzione

si possono avverare.

Pur se stanchi e inesauditi

con la vittoria

un nuovo inizio

non tarderà ad arrivare.

*

Il premio

Gioie e riconoscimenti

avrebbe meritato

da un fato rigoroso...

un compito impietoso

verso un'anima

assai sensibile e delicata.

 

Occasioni e fortuna

per sollevare disgrazie

ereditate dal passato...

ha designato col nascere

un'irta via da seguire

nel percorso già tracciata.

 

Offrire lacrime

da regalare all'inutilità

di indesiderati pensieri...

spreco di continue domande

assassinate da solitudine

e latenza d'altrui solidarietà.

 

Tutto il fardello

insegue le ore del presente

senza volersi annientare...

giammai posto sul picco

di un'altissima vetta

in un baleno di tranquillità.

 

Il tempo tende la mano

al cuore indifeso da promesse

con pallide albe ingannevoli...

baci che alleviano il peso

d'un importuno abito luttuoso

sulla pelle dello spirito indossato.

 

Altra scelta non può osare

ch'attendere un agognato aiuto

non per impietosire...

per far comprendere agli egoisti

quanta comodità e benevolenza

dalla vita, senza fatica, han ricevuto.

 

Il dolore non piange se stesso:

è nato per concedersi a coloro

che sono in grado d'accettarlo...

raramente o sempre più spesso.

*

Tradimento

Tagliente coltello

sempre affilato

brilla di gelosia

ovunque presente.

Gentile o comprensivo

sensibile ed umano...

vane qualità

d'un essere paziente.

 

Non scoraggiano

il falso amico

nell'adoprar la lama

del tradimento.

Piangi e soffri...

rimpiangi della fiducia

largamente donata

con gesto di cedimento.

 

Speri inutilmente

che amichevoli confidenze

nello scrigno dell'oblio

possano rimaner sigillate.

L'incomprensione fa il resto

ed il silenzio

nel tempo

rivela verità or celate.

 

Dalla massa

ti sei distinto

e d'ogni sensazione

non puoi parlare.

La vergogna

di chi stupido

ti fa sentire

per forza devi accettare.

 

Credere non puoi

alla vigliaccata

d'una simile serpe

lanciata ostilmente.

La promessa di starti vicino

nel difficile momento

aveva proferito

troppo facilmente.

 

Lo accetti

amaramente

sapendo che agghiacciante

esperienza proverà.

Un prezzo e una vendetta

che la vita agli invidiosi

ed ai cattivi di cuore

donerà.

*

Gioventù sprecata

Non lotta per progetti

né incontra giuste emozioni:

senza passione tutto mette

per realizzare un futile sogno

per molti improbabile

per alcuni senza valore.

 

Nell'altrui indifferenza

indisturbata si muove

senza reali modelli

che possan guidarla

alla comprensione

del bene migliore.

 

Gioventù sprecata diviene

se nessuno spezza argomenti

di violenza e derisione

con parole alate ed impressioni

consigli e sagge opinioni

del prezioso civile educare.

 

Giudica un vestito...

modelli di futilità

porta sempre indosso

per uguale a tutti apparire

da simboli di gruppo etichettata:

l'identità non vuole conservare.

 

Tutto le appare facile

leggero e lontano

accogliendo ogni irriverenza

per far meno fatica

a confrontarsi con ciò che pensa

non la possa riguardare.

 

Muore la giuventù

quando non si ribella

ai contorni di una società

che illude con finte parvenze

consumismo e fugacità

ogni modo di pensare.

 

La vera essenza

è la nostra sentita dignità

che degna ci rende

nel definirci ragazzi

ricchi "d'umanità"!

*

Il Natale dei poveri

Nella lucente notte

religioso silenzio

fascia la terra...

calpestata dal divino bambino.

I segni d'amore

nell'oblio son caduti...

scanditi dal tempo

che dell'umano cuore

i palpiti accende.

Ai poveri di spirito

il calore manca

d'un quotidiano gesto

che nel dì di festa

straordinario appare.

Il miracolo accadrebbe

se l'egoismo fosse distrutto

dal caritatevole pensiero

di chi tanto possiede

ma nell'anima il vuoto ha.

Paiono tutti grandi e felici:

piccoli re d'un presepe

costruito attorno a sé...

dinanzi alla povertà 

uguali sono in tanti. 

I preziosi tesori

custodire vogliono

nelle loro agiatezze...

rivestite dal timore

di smarrire tali ricchezze.

La storia lo insegna:

Lui tuonava ai popoli

per far udire il pianto

d'un grande messaggio

che benessere al mondo

avrebbe donato.

Persino i Magi

al natio Pastore

gioielli aurei e preziosi aromi

mai avrebbero consegnato...

se saputo avessero

che quei materiali doni

più alcun uomo

ai clochard non avrebbe

risparmiato.

Il desio immenso

è che tutti abbiano

l'ugual sorriso...

e nemmeno uno

mai più piangere possa

il Natale dei poveri.

*

Il canto della notte di Natale

Giunge sempre

da lontano

dolce e soave canto

mistico accordo

di cori leggeri.

 

Giunge sempre

lieve sospiro

di delicati sorrisi

sciolti nella notte

di Natale.

 

Giunge sempre

lieta melodia

nata nella capanna

di un luogo

al tempo sconosciuto.

 

Giunge sempre

la voce celestiale

armoniosa

incantevole

degli angeli tutti.

 

Non ascoltiamo oltre

non avviciniamoci.

Tutto languirebbe

nei rumori di sempre.

 

Restiamo in famiglia.

Quel religioso canto

giungerà sempre

ai nostri cuori.

*

Mano tesa

Ore indefinite

sgusciano

la cruda realtà.

Il nocciolo

d'una affilata mestizia

mostrano con avidità.

 

Passi taciturni

di meditate riflessioni

calpestano impronte.

Un mondo sconsolato

che orecchi non possiede...

sono acqua senza fonte.

 

Ciechi tutti sono

nel pasto dell'indifferenza

condito da frivolezza mai assente.

Sbottono l'anima

scucendone la fodera...

fulgido cuore di luce presente.

 

Sentimenti cristallini

di prezioso amore

abbisognano di migrare lontano.

Arguta saggezza ricama

difficoltà contingenti

nel luccicante riflesso montano.

 

Brillantezza e chiarore

non indugiano

nel dipingere l'esperienza.

Ovunque mi trovi

fermo resto...

sospeso nell'essenza.

 

L'attimo afferrato

attende la rottura

dell'agognato risveglio.

Annegare non può

nel vuoto di sterili congetture...

sopravvivere è meglio.

 

Fili invisibili scuotono il capo

assorto nell'irrealtà

d'un profetico pensare.

La vita mi richiama a sé

con accorate promesse...

dona preziosità senza lesinare.

 

Una meritata felicità

antecedentemente sottratta

miscelata a crescente letizia

dalla quotidianità infedelmente rubata.

*

Malvagio sentimento

Solco doloroso

celato con maestria

all'occhi altrui

pregni di bontà

forza devastante

trattiene...

dinamite

pronta a deflagrare

nell'anima astiosa

di chi lo nutre.

 

Apparente difesa

sostegno roccioso

intensa protezione

da chi il cuore

fa soffrire

è la cenere...

sempre accesa

nel camino

della rivalsa

d'un sentire putre.

 

Assai pericoloso

per chi

dalla mente

allontanarlo

non sa...

giorni

divenuti amari

alimentati

solo d'un flebile

alito d'amore.

 

Il malvagio

sentimento

è forzata

prigionia...

effimera esistenza

nella palude immersa

ove, senza ritegno,

dilaniato

aveva già

il tuo cuore.

*

Ti amai

Ti amai

con fede ardente,

come un devoto

ai piè dell’altar.

 

Ti amai

radiante luce,

come una stella

che brilla sul mar.

 

Ti amai

in mille rime,

scritte in un libro

fatto col cuore.

 

Ti amai

nel freddo verno,

riscaldandoti

col mio ardore.

 

Ti amai

in lunghe attese,

con la speranza

di folli notti…

 

giammai scordate 

fino a che l'alba

non ha annunciato

il nostro addio.

 

Ti amai,

ancora ti amo,

ma il segreto è

per sempre mio.

 

*

Pollicino

Stava il pollice dritto e duro...

sempre verde, come un pero,

ma lottava contro un muro...

ché quel sordo era sincero.

 

Ma dove sei stato?

Chiese l'affranto padre

che, dopo lungo peregrinare,

il figlio ebbe ritrovato.

 

"Ah, babbo, sono stato

in una tana di sorcio,

nella pancia di una mucca

e nel ventre di un lupo...".

 

Qualcosa avrò imparato...

ed è tutto ciò che mi resta:

pochi amici ed un gran cuore

che non fugge alla tempesta!

 

liberamente ispirata all'omonima fiaba dei Fratelli Grimm

*

Smarrito a Venezia

Viandante d’amore

sul ponte dei Sospiri

appartato cammino...

niuno di me ha memoria.

 

Nella dolce Venezia

d’arte cesellata 

solo non mi lasciare...

col cuore senza gloria.

 

Anche una sola parte

d’amor è creata,

in vicoli nascosta…

da felice eredità.

 

Sono attimi felici

assai preziose perle

di incantevoli baci…

or profusi a volontà.

 

Persi nel labirinto

della dolce laguna

anneghiamo subito…

profonde infatuazioni.

 

Ritroviam felicità

nell’incontro magico

d’un tempo smarrito…

da ricongiunte azioni.

 

*

Bacio

Cornice d'un quadro

nel tempo dipinto

da fremiti ed emozioni

incolla sulla bocca

variopinti sentimenti

ardente di ricevere

siffatto amore.

 

Sigillo che imprime

coraggio e ardimento

voglia e lietezza

donata da un effuso

sempre agognato

mai domandato

per pudore di un'anima

timida nel cuore.

 

Trasporta

sapore e gusto

piacere e incanto

delicatezza di magici

inebrianti istanti

quell'incontro di labbra

morbide e vellutate.

 

Nel loro simbolo

d'affetto incendiano

ogni molecola

per donare

indefinite vibrazioni

catturate dai corpi

in ore... da quel bacio

immortalate.

*

Sesto senso

Un sesto senso

m'occorre

per comprendere

i silenzi della gente...

vederli

attraverso il buio

di parole

non proferite.

 

Molecole

altamente percettive

compongono

l'anima mia

nel profondo

d'immagini improvvise...

invisibili

agli occhi altrui.

 

Vedere

in una pellicola

d'intense sensazioni

emergere

nudi avvenimenti

d'un futuro...

coperto

da un inspiegabile

mistero.

*

Gente strana

Taciti silenzi

s’inchiodano al trasognato

pensare della gente

 

si erigono castelli

immantinente.

 

In antiche segrete

di anime sensibili

ricchezze mai donate

 

sepolte in bauli di parole 

figlie di emozioni celate. 

 

Sorridendo

alle apparenze loro

lietamente mi distacco

 

lascerò interpretazioni

su cui non v’è bivacco.

 

Mi volgo per udire

il sibilo del vento

che altrove conduce

 

rassicurante suono

nell’aere si riduce.

 

Carezze di mani e voci

riaccendono il giorno

in occhi stanchi

 

gente strana

seduta dietro ai banchi.

*

Stella stellina

Dolcissima nenia

al crepuscolo

s'ode:

"stella stellina

la notte s'avvicina"

 

Cantano grilli

qualcun'altro

si rode:

"la fiamma traballa

la mucca è nella stalla"

 

Nell'aria

l'essenza

di variopinti fiori:

"la mucca e il vitello

la pecora e l'agnello"

 

Tutti

son spariti

anche lorsignori:

"la chioccia e il pulcino

la mamma e il suo bambino"

 

Nessuno

alfin

s'azzanna:

"ognuno ha il suo piccino

ognuno ha la sua mamma

e tutti fan la nanna"

 

- liberamente ispirata all'omonima filastrocca -

*

Il senso della vita

Preziosa vita.

Misteriosa

impalpabile

fatale

amica maestosa.

Attraversi

le aspre vallate

della sorte

lasciando il passo

al giorno

col suo agognato

sorriso.

Fai spazio

alla speranza

che frantuma

le tenebre

della disperazione.

Accogli

il volteggiare

di chi non assapora

ogni momento

lasciando cascare

imprudentemente

il suo tempo.

Silenziosa

spettatrice

protagonista

dei gesti umani

incontri il cammino

di ogni uomo.

Accogli tra le braccia

il fermentare

delle idee.

Distendi

il tuo velo

su ogni cosa.

Mitighi la sete

di ogni era

mentre nascono

ineguali destini

tra gioghi

burrascosi.

Vegli

su fuggevoli

amori e passioni

allo spegnersi

delle luci

nell'anima.

*

A mio padre

M'insegue

il dolore assassino

per non essere giunto

al finale saluto.

 

Improvvisa, inaspettata,

la nera signora

ha spezzato l'affetto

nelle radici irresoluto.

 

Inutile piangere, ormai...

troppe lacrime versate

agognando un'evoluzione

felice del suo stato.

 

Chissà chi ha scelto

le ragioni d'un addio

senza curarsi di ciò

che non m'hai lasciato?

 

Questa esperienza

il cuore ha dovuto masticare...

per tale forza d'animo

di me ne saresti fiero.

 

T'illude la vita

con flebili miracoli...

per qualche istante

aliena il dolore del pensiero.

 

Chiunque in loro spera

all'aldilà credendo...

ritrovare i propri cari

non potendo farne senza.

 

Quanto bene

m'avrebbe fatto

godere un solo istante

della tua affabile presenza.

 

Giacerà in eterno

il dna del tuo affetto...

scorre nel sangue mio

e di te, che m'hai preceduto.

 

Un insegnamento

ad amare la morte...

tappa obbligatoria, non finale,

di un incontro or dovuto.

*

Agosto (Acrostico)

Alleggerisce

Giornalmente 

Ogni

Sospiro

Tornando

Opportuno.

*

Arcangelo (Acrostico)

Alto

Regna

Con

Amore...

Non

Giudica

E

Libera

Ovunque...

 

*

Attonito

Sudari sacri
son divenuti
profani pensieri
stesi
come lenzuola
sulla corda
dell'infinito
sentire.


Li osservo
nascere
modificarsi
correre lontano
d'ogni
raziocinante
spiegazione.


Al vento
della vita
che semplice appare
dinanzi agli occhi
di chi buon cuore
possiede
si asciugano
si increspano
in un tacito
mistero.


Ed io
li contemplo...
attonito!

*

Se potessi

Ha nuotato l'anima

in mari di sofferenza e di dolore

per giungere in quell'oceano

di un'agognata speranza

che più non è solo fantasia.

 

Ha lasciato impronte indelebili

camminando in praterie d'amore

colme di fiori variopinti...

buoni ed intensi sentimenti

calpestati dall'altrui gelosia.

 

Ho solcato colline

di disperazione e solitudine

accompagnato solo dai miei sogni...

sostenuto dall'inarrestabile forza

d'un cuore messo alla prova

da chi aiuto mai ha donato

ai miei umani e naturali bisogni.

 

Tabula rasa farei

se potessi indietro tornare.

Inclemente uragano diverrei

se potessi

arroganza, invidia, egoismo,

indifferenza e malignità,

via spazzare.

 

Un sole, essere desidererei

se potessi

magicamente scaldare

il glaciale cuore

di chi capace non è

d'offrire il calore

del vero amore.

 

E se potessi...

dispiegherei le ali

spiccando il grande volo 

per fuggir via e lontano

da questa società

che tutto cerca

ma nulla d'autentico

e sensibile ha.

*

Dal passato

Ambrata busta

ricevuta nel meriggio

d'un primaverile giorno

quasi profetizza

la speciale notizia...

un segno assai gradito.

 

Lettera avvizzita

destinata a scaldare

graditi pensieri

ove un timbro

di luogo e data

appare ormai sbiadito.

 

Adamantine

candide definizioni

d'un amico di viaggio

grato e allietato

nell’avermi incontrato

in un tempo che fu.

 

Sigilla il nome

l'intero ricordo...

riaffiora la compagnia

di sguardi parlanti...

espliciti sorrisi

d’un affetto che non è più.

 

Potere dell'amore

e della grazia

il fato clemente

accarezzare ha voluto

con parole alate

custodite nel cassetto.

 

Migrano al crepuscolo

preziosi sogni

incorniciati con cura

nel variegato dipinto

d'un legame profondo...

nato già perfetto.

*

Infanzia perduta

Voli d'aquilone

si specchiano

in occhi di fanciulli.

Sguardi felici

corrono in allegria

nel parco assolato.

 

Par l'aria afferrare

sciolti capelli

tra alberi brulli.

Disteso sul cielo

ricordo il loro

sorriso spensierato.

 

Giochi consumati

sino all'imbrunire

dietro mura

ancora tiepide di sole.

Sassi che segnavano

un percorso a saltelli

tra la conta di numeri

e filastrocca di parole.

 

Disegno infinito

sembrava il tempo

tondo e grande

come globo terrestre.

Intrappolati

nel libro sbiadito

altri buffi giochi

e ricordi di maestre.

 

Negli istanti

spezzati del giorno

odo talvolta le voci

birichine di quei bimbi.

Risate incandescenti

di folletti, compagni

del vivere gioioso,

tra luci e nimbi.

 

Sospeso è l'attimo

se il capo volto:

tutto fugge come faville,

polvere di stella caduta.

Mi abbandono

alla solitudine di un'eco

irradiata dalla mestizia

dell'ingiusta infanzia perduta.

*

Rinchiusi nell’attesa

Appare improvviso

il desio di ripescare

quel senso perduto

nel ripostiglio

di umani sentimenti.

 

S’avverte nell’anima

un tremolio

che il moderno disagio

vorace imprigiona

senza pentimenti.

 

S’ode dal cuore

l’innocente voce:

con tenero tono

chiama il lamento

che udir non si vuole.

 

Gli occhi del mondo

divengono specchio

d’un quotidiano soffrire

ove la scena ci abbaglia

d’illusioni e parole.

 

Proferisce

lemmi adamantini

una coscienza

posta nel groviglio

di pensieri inespressi.

 

Effimero è rimandare

il rovescio del non vedere

un frammentarsi quotidiano

che dilaga l’esistenza

di valori repressi.

 

Con indomabile forza

la vita esige amore

e rispetto sovrano…

mentre s’attende

il ripristino

di seppelliti affetti

in silenzio,

tutti, moriamo.

*

Santa promessa

Bussa all'usci
un piccino...
povero
ma ricco d'amore:
viene
ogni anno
per dormire
accanto al cuore.
Entra ovunque...
tra l'addobbi
del presepe
con radiosa beltà:
un sorriso
stampato
a tutti elargisce
con intensa bontà.
T'abbaglia
la luce
dell'anima santa
senza posa:
la stanza
ornata di festose
decorazioni
rende più luminosa.
In quel magico dì
dall'universo atteso
bambini si torna
col proprio cuore:
si ripescano
allegre memorie
sulla storica nascita
dell'eterno Redentore.
Si rinnova
il miracolo per tutti
scordando problemi
dinanzi a tale bellezza:
un tenero
piccolo fanciullo
che porta con se
l'umana salvezza.
Lo Spirito Divino
s'è incarnato
in tempi assai difficili
di povertà e guerra:
nel mistero Lui ci appare
per benedire
una buia notte
illuminando tutta la terra.

*

Festosa gioia

S'accendono le giornate
di adamantine luci
sgorgate da cuori gioiosi
per le festività agognate.
Addobbi variopinti
vestono strade e case
per renderle più brillanti
con la magia delle Fate.


Si gusta l'accoglienza
di romantici ed affettuosi
incontri tra la gente.
Al momento giusto
ognuno ha in serbo
il suo regalo da donare
con gioia, segretamente.


Nelle anime
si stampano sorrisi
che solo il tempo
trasformare potrà.
Gentilezze e ricordi
indelebili e possenti
conservati nella memoria
di un'effimera felicità.


Feste natalizie
da custodire nel tempo
per raccontarsi
ad ogni novella ricorrenza.
Meraviglia
nel donarsi totalmente
con l'amore di chi non può
più farne senza.

*

Cattivi giudizi

Indesiderate parole
proferite da indegni pensieri
ti incorniciano
come foto inaspettate...
scatti da imprevedibili gesti
d'una superficiale società.
Tessono impressioni
che racchiudono momenti
di spontanea gestualità.
Ti rinchiudono in preconcetti
duri a sconfiggere...
come fossero sempiterna giovinezza 
da mostrare con enfasi
al maldicente mondo. 
Taciturno... soffri
nella splendida stanza dell'anima
che accoglie sepolcri
d'indicibile solitudine.
Superba... regna
una marmorea statua
dell'umana comprensione
nel giardino della speranza... 
ma nessuno l'ammira! 
Non aggravano
le pene del cuore
coloro che colpa non hanno
d'essere nati differenti
da ogni frivolezza
ed apparente visibilità.
L'esser naturali
mostra il sorriso
della propria autenticità
escludendo ombre di tristezza
grettezza e malvagità.
Pur se chi ignora non cessa
di irrigidirsi dinanzi alla verità...
i cattivi giudizi non smettono
di gongolarsi nel lindo completino
sul cavallo imbizzarrito
che alla follia li condurrà.
Una vita vissuta sul giudizio altrui?
Giammai... il saggio scalfirà
poiché nelle pene
d'una inutile guerra
i soldati con degno rispetto
funeree missioni
ciascuno affronterà.
Ascoltare parole adamantine
è il desio di chi possiede
un pacifico dolce cuore.
Richiami alla nostalgia
del tempo che fu...
d'un momento viziato e prepotente
che nutresi del dolore dei sofferenti
emarginati ed impregnati
d'immensa sensibilità.
Senza sapere
che da quel tormento spinoso
invisibile... rinasce
un essere superiore
che le spalle volge
all'insana caparbietà
di non accettare altri colori
nel tessuto d'intrecciati pensieri
ricolmi di vera umanità.

*

Squilibrio

Dedicato a te

che adori fregartene

un po' più di tanto...

impunemente.

Resistere non sai

alla piacevole tentazione

d'ogni preziosità terrestre

rovinare facilmente.

 

Sentirti infallibile

padrone del pianeta

convinto di fare ogni cosa

con umani poteri.

Disinteresse

e disamore per la natura

sono leggi d'una filosofia

senza doveri.

 

T'avverte la vita

con segnali improvvisi

di catastrofi dolorose

e climatiche sciagure.

L'esagerare storpia

qualunque bellezza

non sol dell'anima

ma di tutte le paure.

 

La verità è che

l'abusare d'ogni bene

sempre appare errato:

per cui: attento!

Evitare non potrai

lancinanti conseguenze

ché il vitale meccanismo

si troncherà in un momento.

 

È questione di buon senso:

l'armonia ed il rispetto

per madre natura

contan più dell'agiatezza.

Rispetta più che puoi

l'equilibrio che il Dio

dell'universo t'ha donato...

godine con saggezza.

 

Non sfamare sempre

la negligenza

l'indifferenza

e l'inciviltà.

Segni evidenti

d'un incosciente esistere

nella squallida

lampante meschinità.

*

Uguaglianza

Decidere
di andare in guerra
credere
di uscirne immacolati
non è possibile.
Conviviamo
in un mondo
senza anime innocenti
con gli errori disegnati
dall'umano ripetibile.
Del male proprio
e di quello altrui
ciascuno ne è la causa
ignota come il mistero
che tesse il suo futuro.
Ci trasformiamo
in complici civili
per l'assenza di coraggio
nell'opporsi a violenze
sociali ed ingiustizie.
Ingeriamo
lo stesso veleno
che distingue
vittime e carnefici
alla ricerca di notizie.
Ci affanniamo
ad ottenere la certezza
d'un vivere più sano
col denaro seminato
senza regole.
Disposti
al sacrificio della vita
per raggiungere
il tetto di una casa
senza tegole.
Un volto austero
ignobile e intollerante
ai suoi seguaci
con odiosa falsità
promette la letizia.
L'anima si rattrista
nel pensare a queste cose
ché un tempo addietro
parevano scenari
d'un film senza notizia.
Una domanda martellante
bussa all'anima mia
desiderosa di vivere
accomunata dai principi
di rispetto e fratellanza.
Chi mi seguirà
al di fuori d'ogni schema
che giusta rende
ma proprio a tutti
quest'uguaglianza?

*

Un dicembre di nebbia

Senza permesso alcuno
nell'anima è entrata
la fitta nebbia decembrina
dopo che un innocente sole
dei monti aveva baciato
le innevate guance.

M'ha assorbito il sorriso
come ha fatto con le nubi
immacolate e lucenti
che libravano nel cielo
sul mio assonnato paese
come piatti di bilance.

Arduo e assai difficile
è descrivere quest'oggi
l'intenso malore
che all'istante mi consuma
sperando fosse lampante
all'altrui invisibili occhi.

Colui che il sentimento
non detiene, mai è vivo,
né può riconoscere la sofferenza
celata nell'indimenticabile giorno
bagnato da mesta solitudine
e taciturni pianti senza sbocchi.

Il cuore mi si è stretto
nell'allontanare il desiderio
d'essere alfine un tempo ricordato
sino al dissolversi dell'atmosfera
di un'umida coltre che tutto copre
per naturale esistenza.

Pur se, al mio rincasare,
parrà di guardarmi allo specchio
dinanzi alla sfioritura d'invisibili fiori
che avrei voluto mi fossero regalati
da qualcuno che ha dedicato
un gentile pensiero alla mia essenza.

*

Profetico pensare

Scruta con sapienza
l'effimero frammento d'estasi
come fosse sentinella
d'emozioni ricorrenti.
Assapora l'essenza
ch'ogni sfaccettatura
di celate nuove idee
l'io contraddistingue.
Plana oltre la condanna
della coscienza e, taciturno,
apprezza la ribelle voce:
inascoltata restar non vuole.
Custodisci con cura
il seme del dissimile pensare
nella teca di cristallo
di un'anima convessa.
Afferra le incomprese
argomentazioni del presente
risvegliando la struggente visione
dell'ultimo fatale attimo.
Lascia dormiente il cuore
come piccolo e fragile respiro
dissolto nel bruciare del tempo
se comprendere desideri.
Fondi senza vergogna alcuna
le ragioni dello scopo
come prova tangibile
d'una ontologica esistenza.
Da incompreso vivrai
ma nella solitudine
una forte compagnia
s'affaccia all'orizzonte.
Nei suoi occhi
la futura sofferenza
di chi saputo non ha
vivere diversamente.
Nudo di pregiudizi
danzerai liberamente
nello spazio costruito.
Dal carnale accoppiamento
col mistero della vita
infinita letizia otterrai.

*

Femminilità

Essenza principale
nell'anima misteriosamente
intrappolata...
inspiegabile agli occhi
di chi non sa vederti...
illumini il cuore
dell'amato spettatore.
Insolito dettaglio
riveste il viso
di colorate emozioni...
inutile nasconderti
o soffocarti
se innata vivi
d'un corpo le dimore.
Forma
che sol madre natura
t'ha assegnato
per volere d'una scelta
complementare
ad ogni tacita spiegazione.
Come lampo improvviso
illumini gli sguardi
nel vuoto sospesi...
irretiti e incantati
d'un momentaneo sogno
di cui catturi l'attenzione.
T'adoro
femminilità
ché d'innegabile romanticismo
rivesti con dolcezza
il cuore indurito
di chi sa
e non t'apprezza.

*

Vigoria

Giovane puledro, nella tua possanza,

cresce in te la forza, in abbondanza.

Futuro destriero, dai vigorosi pensieri,

manifesti virilità, cavalcando sentieri.

 

Nel feroce trottare, terra ostile ti sfida,

ma tu non cedi, la ragione sol ti guida.

Inculcate convinzioni, false moralità,

nella resistenza, mostri ferrea integrità.

 

Hai allontanato chi ti voleva schiavo,

senza dir menzogne, per nulla ignavo.

Libero dalle redini dell’oppressione,

cammini fiero, con intensa passione.

 

Simbolo di prove che ti hanno temprato,

obbedire non puoi a un destino segnato.

Senza il giogo di una frusta crudele,

fiero avanzi, galoppando a gonfie vele.

 

*

Finestra

Stoffa

d'azzurro colorata

entra nella casa

ogni qualvolta

apro la finestra

dai tendaggi

finemente ornata.

 

Coi suoi tenui

raggi rossastri

il sole mi saluta

al calare

dietro i monti

che allargano

il suo sorriso

nella rocciosa culla

che li forma

a sua insaputa.

 

S'affaccia

la luna

per vegliare

sul mio sonno

e su veglie

ininterrotte

facendo da sentinella

a quella finestra

lasciata d'estate

sempre aperta

come ponte

sul mondo

che m'accoglie...

giorno e notte.

*

Girasole

S'alza
al primo tiepido
raggio di sole 
che la corolla
bacia. 

S'erge
lo stelo
seguendo l'alba
che il mattino
indora con sagacia. 

S'affianca
soavemente
al cammino
da un invisibile incontro
nell'aria tratteggiato.

Sfoggia
radiosa bellezza
raggiungendo l'altitudine
d'una fiammeggiante stella
dal volto illuminato.

Sposa
il congiungersi impossibile
d'una felice bramosia
che alto mantiene
l'ingiallito capo.

Si china
lentamente
agli abbracci d'oro
divenuti rossastri
nell'infiammato tramonto.

Culla
l'ardente amore
inducendo la mano
a raccoglier dal campo
un simbolo di splendore.

*

Donna nel tempo

Alla vita fedele
tenera e fragile
forte e coraggiosa.
Accompagni l'uomo
nell'intera esistenza
sorreggendolo
con l'amore immortale
di luce radiosa.
Faro perenne
per chi cammina
nell'oscurità
dell'egoismo
e dell'assenza.
Moto perpetuo
che si rinnova
nel mistero
della tua presenza.
Muovi i fili
di pensieri
a volte inaccessibili
o smarriti
nell'ignoto.
Tessi le trame
ai destini
di chi
per amore
a te è devoto.
Soffri in silenzio
quando il gelo
dell'umanità
ti pugnala il cuore
come un stolto.
Donna e madre
creatrice e femmina
tu, sei la vita
e la storia lo insegna...
talvolta appari
come fossi senza volto.

*

Terra

Trema con forza il suolo sotto i piedi
si sgretolano anime e cose
monta la rabbia, non la vedi
punge come spine delle rose.


Onde si innalzano nella tempesta
tutto è sommerso, non il fato
spenta è la rabbia giammai desta
complice di uno schema collaudato.


Si è aggravato il pianeta, lentamente
segno non v'è di miglioramento alcuno
stanno tutti al capezzale del paziente
tutti stanno? No, nessuno!


Veniamo al mondo come segno d'amore
cresciamo gioendo di piccoli gesti
rispettiamo la terra così come il cuore
ad essa torniamo sempre più mesti.

*

Sentirsi come

Come giunco

mi fletto

al vento della vita

piegandomi

senza infranto.

Come stella

affissa

alla cupola del cielo

quando amo splendo

ma dopo

aver bruciato

la forza luminosa

debolmente

mi spengo.

Come goccia

di rugiada

scivolo

nel cuore degli amici

per rinfrescarlo

da scottanti delusioni.

Come lancetta

d'orologio

attendo

pazientemente

il tempo per parlare

seguendo

battiti di anime

e cicli di stagioni.

Come pesce

fuor d'acqua

provo disagio

se attorno a me

il clima

non è affine.

Come uragano

impietoso

spazzo via

il male ricevuto

cancellandone ogni

ricordo fastidioso.

Come luna

che segue i propri

cicli naturali

scompaio nell'oscurità

a chi non desidera

comprendere.

Giunta è l'ora

del meritato riposo!

*

Déjà vu

Prestigioso tempo
ruota alla mente
accusando le lancette
d'un correr vorticoso.
Riaccende stoppini
di oscure tracce
dal buio dell'emozione
occultata nel riposo.
Ricordi scoloriti
ritrovano l'imbocco
come anime afflitte
da un permesso ingiusto.
Appaion come funghi
riemersi dalle piogge
sfoderando il capo
avvizziti nel gusto.
Riavverti l'essenza
di quel ch'è passato
risvegliando memorie
nel dimenticatoio sopite.
Luoghi e odori
sentimenti assaporati
come colpi di frusta
scuotono anime rapite.
Osservi l'intorno
e ciò ch'avevi rivisto...
quel sapore ritrovato
rigusti con mente e cuore.
Talvolta quel tempo
evidenzia il ripasso
di dubbi o certezze...
ferite d'un vecchio amore.
Ristagna e persiste...
il momento d'aver visto
ogni cosa con la mente
d'uno sguardo posseduto.
Per logica giustifichi...
tutto semplice e naturale
se il pensiero cade
sul passato già vissuto.

*

Strega

Chiedono incantesimi

pozioni magiche

e vaticini d'amore

ad ogni loro passaggio.

Conosco erbe

e preparati

assai potenti

per risvegliare

l'ardore dei sensi

all'intero villaggio.

L'amata persona

far ritornare posso

accanto al tuo cuore.

Se lo domandi 

aiuto t'offro

per un semplice

pegno d'amore.

Otterrai consigli

inaspettate soluzioni

e sogni gioiosi

non bugia...

trasformeranno

la fantasia

in una splendida realtà

con autentica

semplice magia.

*

Buongiorno

Ha sapore

quel profumo

che ti dono

nel silente mattino

strappato

ad una rosea alba

delicatamente.

Con romanticismo

svesto quel sonno

ad occhi incollato

nell'ancor velato buio

che sbiadisce pensieri

rubati al sogno

prima della mente.

Rimane intagliato

nell'amorevole realtà

d'un cuore amico

levigando il passato

di affettive dimenticanze

per ignorare

futuri sentimenti.

Al giusto momento

magicamente

t'abbracceranno...

carezze riceverai

dalla mia anima

sfiorando la guancia

con baci possenti.

Guiderò lo sguardo

d'un benevolo

dolce risveglio

spalancandolo

dinanzi allo scenario

di festose rondini

tutte a te intorno.

Danzeranno

all'unisono

nel cielo festose

disegnando

il grande cuore

dell'eterno

mio buongiorno.

*

Versi sulla tela

Pochi versi rigano,

dello spazio, la tela,

Pennellate dissolte

sfumate con cautela.

 

Ricordi misteriosi

catturati nell’istante,

colmano vuote cavità

con parole a sé stante.

 

Annientare quell'arazzo

non cancella le emozioni,

nel cuore d’ogni artista

son celate sensazioni.

 

Già nella sua lontananza

la prospettiva non varia,

volgi un rapido sguardo,

i versi fluttuano nell’aria.

 

Riflessi di pura dimensione

si specchiano nella stanza,

pronta, la tela or li accoglie,

superando ogni distanza.

 

Al suo interno racchiude

ogni umana sfumatura,

che i capricci del tempo

renderanno più sicura.

 

Puoi ignorarla, come ombra,

sino al suo novizio verso,

ogni secolo ha un trascorso,

tutto il foglio sarà cosperso.

 

*

Ascolta

Ascolta,
luna spiona!
Seppur vero che udisti
il gemito di piacere
di quella notte,
non dirlo alle stelle.
Ascolta,
vento maldestro!
Sibilando alimentavi
il cigolio di quel letto
divenuto nido d'amore.
Non dirlo ai campi
né alle foglie...
Non raccontare
ciò che udisti.
Se devi soffiare,
vai lontano.
Ascolta,
alba insperata!
Giungendo nella stanza
con dorati
rigagnoli di luce,
entrasti nel sogno proibito
senza protestare.
Ascolta,
luce adamantina!
Non raccontare
ciò che vedesti...
Non esiste racconto
più caro del silenzio
che ora chiedo!

*

Libera scrittura

Spolvero idee

nella stanza

della ragione…

arresto il fiume

dei sentimenti

che dentro avanza…

per darmi dolore.

Ogni porta

dell’umano sentire

la voce dell’anima

dischiude

con favore.

Camminare

su un fiorito giardino

di variopinte parole

m’accingo

a realizzare.

Incontro

la libertà dei sensi

che il mondo

più non sa donare.

Risveglio

il canto della vita

fuggito

dalla vuota cella

di sospese emozioni.

L’inaspettato

mi coglie

con leggero

pensiero

e dolci sensazioni.

Trasporto

la volontà

nello sconfinato

mare di qualunque

posso.

Eccomi

libero di danzare

ripetendo il rito

della mia scrittura…

sono commosso.

*

Sereno augurio

Radiosa sia

quell'oasi

ove l'anima tua

ora soggiorna.

Nessuno spirito

prezioso e sconosciuto

abbandonò

la dimora dei mortali

per fulgere in luoghi

di Celeste serenità.

Su questo pianeta

fosti amorevole

buono e compassionevole...

così meraviglioso

come sarà il ricordo

della tua umana essenza.

Accanto al sepolcro

ove giace il corpo

sia soffice e leggera

l'erba su cui

variopinte farfalle

si dondoleranno

nel rallegrarsi

dell'ospitalità

che ad esse concede

quel recinto fazzoletto.

Sia verde

come smeraldo

cosicché alcun velo

di tristezza

si posi

sulle impronte affettuose

che ho di te

scolpite nell'anima mia.

Possano fiorire

giovani fiori

profumatissimi e colorati

insieme a quell'abete

sempre verdeggiante.

Mai cipressi o tassi...

Per quale ragione

piangerti

se hai raggiunto

la meritata ricompensa

della felicità eterna?

 

- dedicata ad un amico scomparso -

*

Bocca

Languido desiderio

sull'umido letto

vestito di saliva

sdraiato...

attende.

 

Trattiene il sapore

d'una libido

inconfessata

rinchiusa nel pudore

senza prebende.

 

Eccitanti parole

non proferite

custodisce...

serrate

nel solitario ardore.

 

Viola il consenso

avvicinando il dito

alla scarlatta bocca

ansiosa d'accogliere

tutto il tuo splendore.

 

Scuote

la vibrante voglia

ad altrui occhi celata

afferrando i battiti

nel corale piacere.

 

Rotta è l'inibizione:

lietamente parla

con gemiti accaldati

e fievoli sospiri...

farti vuol godere.

*

Al suono della pioggia

Ammassi tondeggianti
avanzano minacciosi
trasportati dal vento...
li rende più furiosi.
Il sole coi suoi raggi
gli altostrati riflette
arricchiti da cristalli...
si preannunciano saette!
Gonfi sono i nembi
l'aria è più frizzante
rotti sono i lembi...
la pioggia è più scrosciante.
Corro a cercar riparo
nei pressi di una stazione...
binari affollati
altoparlanti che ripetono
in continuazione:
... passengers go up
on the train!...
Aspetto con calma
che passi la bufera...
la radio or trasmette:
... I'm singing
in the rain!...
e già si fa sera.

*

Meraviglioso augurio

Sia amichevole
complice e gradito
il mattino...
l'anima spoglia
di provocanti sogni
da dimenticare. 

Svaniscano ansie
e preoccupazioni 
distrutte
dal tenero pensiero
nutrito pel cuore tuo
da gustare. 

Divengano
le emozioni
saltellanti e gioiose...
inaspettate farfalle
giunte da lontano
per farti sorridere. 

Fecondo ti sia
il meriggio...
accattivante profumo
di leccornie
appena sfornate...
sogni da condividere.

Doni lietezza
il crepuscolo
al sensibile animo...
con nobiltà ricorda
la fugacità
d'ogni giornata.

Possa giammai
la notte
sorprenderti angosciato...
ogni luce, al suo calare,
dall'affamato buio
sarà risucchiata.

*

Preghiera d’amicizia

Nemico di stupido
orgoglio luciferino
possiedo la forza
nell'umile cuore...
ove regna
il desiderio
d'avere profonda amicizia
ricca d'amore.
Le mani dell'anima
unisco in preghiera
dinanzi alla radiosa luce
del bisogno
che m'avvolge...
abbagliando gli occhi
ad ogni suo apparire.
Lavo il dispiacere
con la dolcezza
che accompagna
la speranza
d'essere esaudito
e che mai potrà finire.
Cullo il tormento
dell'anima mia
facendolo nell'oblio
cadere.
Accolgo lo spirito buono
di chiunque
voglia essere
a me vicino.
Cancello con il sorriso
della benevolenza
ogni umana debolezza
che cerca d'allontanarmi
in ogni mio cammino.
Ombra
compagno di viaggio
resto al fianco
di chi mi sostiene
nella tortuosa via.
Mi condurrà
alla patria e nel cuore
di chi m'auguro
amico voglia diventar
della vita mia.

*

Icaro

Ali sul mondo

planano...

dall'agognata vetta

un'ambizione

assai pericolosa

gustano...

per chi

l'eccessiva fama

cerca.

Lo insegna

il mito:

anche

il leggendario

Icaro

troppo in alto

volò...

sogni bruciati

caduti

vorticosamente

a terra...

comprensione

tardiva

del dolore

d'un fuoco

scaturito

da bollenti raggi

confinati

in accessibili

zone di vanità.

Ascoltare dovette

l'interiore

saggezza...

volare

senza mirare

né suolo

né cielo

distraendosi

giammai

dal circoscritto

percorso

dell'umana

limitatezza.

*

Il riflesso di Narciso

Riconosceva

nel viso

limpida beltà

d'un puro sentire...

quando si specchiava

senza velo.

Osservava

foglie e riflessi

ombre e barbagli

ingannatori...

proiettati nel capovolto

acqueo cielo.

Lo rapì lo spavento

nel rimirare

l'immagine sua

rovesciata

all'interno

d'un cerchio serrato.

Volto deformato

smangiato

dalla putredine

s'unì ad uno sguardo

pietrificato e pallido...

alla morte votato.

La plumbea freccia

della disperata

incomprensione

a fondo lo penetrò...

spingendolo

all'annegamento.

Giunta l'anima

dinanzi alla signora

delle tenebre

apparve tanto bella

interessante e viva

come sempre

lo era stata

nel terreno mondo.

Come nei sogni

così nelle fiabe

la totalità delle cose

un senso duplice

nasconde:

la morte

può significare vita...

a tutto tondo!

*

Inutile invidia

Dell'invidia tua

ti nutri...

ampliando un male

che nell'anima

presente è già.

 

Potente

ed apprezzata

come leccornia

d'un pensiero malsano

ti divorerà.

 

Credi di non sfuggire

al filtro velenoso...

s'insinua

nel fluttuante sangue

facendoti ammalare.

 

Incapace di comprendere

che ognuno

ha il suo destino

fatto di pregi e difetti...

pace non puoi trovare.

 

Saggio poco è

ascoltarla di continuo...

soffocarla devi

con saggezza, pazienza

e immenso vigore.

 

Sempre più giorni felici

s'avranno

da affrontare...

con cristallina serenità

insita nel semplice cuore.

*

Miei cari defunti

Crucciato

è il tempo

mentre il cielo

versa lacrime

inaspettate.

 

Assenti,

i sorrisi del passato

odono le orazioni...

eterne parole

oltremodo ovattate.

 

Il dì, assume

pallore da infante...

letizia si esprime

varcando quelle porte.

 

Epitaffi variegati

conservano

momenti di nascita...

ricordi di morte.

 

Osservandoli

sgorgano nostalgie

sulle labbra...

i loro nomi

pronunciando.

 

Ed è lì,

immortalato

sulla pietra

ch'io apro il cuore...

il passato visitando.

 

Sale un pensiero

pei miei cari defunti...

 

sempre vivi

nell'eterno...

 

sempre accanto

ai loro congiunti.

*

Poeti

Dannati

folli

solitari

amorevoli

antipatici.

Li cerchi

in anonimi

ritratti.

Orsi

conigli

gatti

a volte leoni

come animali

fan sentire

al mondo

ogni tipo

di emozione.

Catturano

preziosi

pensieri

mutanti

al mutare

del vento

che voracemente

fa cambiare loro

direzione.

Perdura

nel tempo

il valore

di ciò che resta...

dei loro scritti

e del come

sanno affrontare

nella vita

ogni tempesta.

*

Halloween

Giorno fatidico

scandito da ore

governanti

l'attesa scadenza...

danzare fa

gli spiriti

liberi dalle catene

di tale credenza.

 

Divengono

ospiti inattesi

in notti senza cielo

e stelle senza porti...

vagano in cerca

d'una perduta oasi

rivestendo di mistero

spazi tra vivi e morti.

 

Silenzio religioso

Halloween battezza

come rito profano

di ludici sollazzi...

gioco goliardico

per l'anime di tutti

ivi compresi

i sani ed i pazzi.

*

Umana fragilità

Sommerso

da ciò ch'è accaduto

inutile è il giunger

della consolazione

se nulla ho ottenuto

dal coraggio

d'aver combattuto

lealmente

ogni battaglia.

 

Certo...

persa per altrui

vendetta e avidità

di chi la povertà

contro me stesso

usava, come taglia.

 

Fragilità cucita

da sincerità

e stracci d'amore

bagnati dall'acqua

di pianti immeritati

ripetono il bisogno

di ricostruire nuovi sogni

quando smettono

d'esalare il respiro.

 

Disperata

dall'alto si getta...

non riesce ad affogare:

il primitivo istinto

la divora, plasmandola

col misterioso papiro.

*

Nefasta profezia

Religioso silenzio
accompagna presentimenti
via via incalzanti.
Circonda l'anima
sbigottita da mutamenti
fame e povertà
nel mondo dilaganti.
Plumbeo il cielo
a pianger si prepara
sulle misere disgrazie.
Più non spira il vento
speranzoso
di vedere un nuovo suolo
illuminato da luci
giammai sazie.
L'acqua
già non scorre come prima
ché del suo ritmo
il tempo ne ha spezzate
le nevrosi.
Mesto il cuor s'appresta
ad affrontar pericoli
improvvisi
striscianti e tenebrosi.
S'annuncia la rovina
del policromo sentimento
decaduto nell'oblio
di passate guerre
scordate in superficialità.
Disperarsi ormai non serve...
l'inutilità assume sembianze
d'impietosa morte
che senza indugio
ogni generazione colpirà.
Una struggente invocazione
l'Onnipotente attende
rintanato nell'universo
d'un celato
inaccessibile mistero
dalla troppa crudeltà
ai Suoi occhi or mostrata.
Eppure
una flebile speranza
come affannoso respiro
in me s'è condensata.
Terminar non può
l'amor divino
ed ogni ardua sua sentenza.
V'è un mondo intero
da salvare...
ai posteri il narrare
ciò di cui
non vorranno fare senza.

*

Simboli

Del tutto ignaro

dell’origine, lui era...

senza alcun spavento.

 

Maturando l’esistenza,

il tempo compì la magia

del lavoro profuso

facendo udire la voce

d’un forte mutamento.

 

Il senno scosse la coscienza

e, turbando l’emozione,

scatenò vaganti dubbi,

dalla gabbia dell’anima

sempre più fuggiaschi.

 

Tuonarono i pensieri,

nel silente cielo del mistero,

simili a luminose stelle

scoppiettavano nella cupola

sovrastante il capo della terra…

scrosciarono piovaschi.

 

Allorché luci ed ombre

incipriarono il viso dell’uomo,

gli occhi chiuse

ad una storica saggezza

foderata da artificiosa verità.

 

Pietre, statue, stella,

mano, croce e suono,

anch’oggi si dibattono

per far spadroneggiare

la loro unica divinità.

 

Si, questo è certo:

dall’inizio di qualsivoglia credo

la guerra dei simboli

mai cesserà.

 

Chi decise di dissetare

il desio della conoscenza…

ancora, di preciso, non si sa.

*

Divino silenzio

Rintonano

tra sacre mura

accorate preghiere

inascoltate...

fumo d'incenso

paiono pie parole

proferite in cantilene

mai scordate.

Colano

miriadi di gocce

su candele bianche

accese con fervore...

adornano altari

di atavici santi

che sanno marmoreo

dell'uomo... il cuore.

Costruisce

il danaro certezze:

aride ed agiate vite

da colpe lavate...

povertà d'anime

nel mondo diffusa:

indifferenza per guerre

dal potere aizzate.

Distrugge

l'egoismo

idee di pace

e preziosi sentimenti...

chi si salverà?

nella speranza

che Iddio risponda

all'ingiusti tormenti.

Eppur, misteriosamente,

Lui, tra i cieli, s'è chiuso...

mentre qualcuno

la risposta attende...

sarà solo l'Amore

librando sulla terra

che ci terrà lontani

dall'odio e dalla guerra.

 

Nessuno pare

averlo ancor compreso...

avanza la modernità

cui a nulla più dà peso!

*

Amata poesia

Nutre l'anima
con la sua essenza!
Incomprensibile
impalpabile
non si può percepire.
Neppure cogliere
su anonimi fogli
di autore sconosciuto.
È un appunto
che alberga nel cuore
dalle emozioni
or felice or combattuto.
Parola scritta
per accendere l'amore
la gioia di esistere
raccontare il dolore.
È la gente
che trova affinità
in una frase
buttata di getto
su foglio colorato
di un vecchio libro
ormai dimenticato.
È il tempo che passa
con ritmo assai spedito
tra albe e tramonti
sfiorate con un dito.
È colore
che veste e fa sognare
riscoprendo tesori
e sentimenti
perduti in fondo al mare.
Magia che brucia
pesantezza di parole...
le ammorbidisce
esaltandone la bellezza
per nutrire gli animi
con emozioni sempre nuove...
alla ricerca di buona prole.

*

L’amico che vorrei

Da un incontro col fato
fulminante e improvviso
inaspettata amicizia nasce
da raccogliere al volo
senza maldicenza o gelosia.
L'amico che vorrei
pensieri ed emozioni condivide
con pari intensità
ricambiando il sentimento
di ricchezze e d'allegria.
Liberi nel lasciarsi
su percorsi differenti
legati ad una tacita promessa
da incastri mentali
sigillata.
Comete che illuminano
il buio di un'anima
nello sconforto caduta
sempre preziose nell'oceano
d'una solitudine disperata.
Non temono l'attrazione
d'un intimo coinvolgimento
trasformandosi in scrigno
di reciproci affetti
dai propri cuori rivelati.
Al pari d'una divina
statua greca che dell'amore
mai dubita la concessione
ragione e sentimento
li rendono pregiati.
Non obliano risplendere
la gemma della riconoscenza
durante l'invisibile percorso
segnato da impronte consumate.
Un passaggio mai scordato
tutt'insieme vissuto
con parole adamantine
oggi non più usate.

*

San Giovanni Paolo II

Nel cuor tuo

l'intera umanità

pulsava...

sin dal giorno

in cui al trono

salivi...

per divino volere.

Amorevole

e pietoso...

vestivi la grazia

dello spirito celeste...

su fertile terreno

guidare volevi

l'anime umane

come un dovere.

Tenace

alle promesse...

forte nella sofferenza

orazioni raccoglievi

nella coppa di luce

che celava preziosità

ancora ignote a coloro

che non conoscevano

la tua santa beltà.

Separavi

il bene dal male

incoraggiando i fedeli

a non temere

di schiudere i cuori

al Cristo tanto amato

dall'intera umanità.

Esempio

d'eroica virtù

persino la morte

non cancellò mai

la speranzosa gioia

di sentire accanto

l'invisibile presenza.

Or sei entrato

nel mistero

del silente Cielo

che tutt'ora sovrasta

quel cammino di fede

da scoprire assieme

in una prossima

esistenza.

*

Prima del temporale

Neri fuochi

adiacenti

l’ultimi sprazzi

di colorati

arcobaleni

nuotano

nel plumbeo

cielo.

 

Nuvole

nell’aereo

spazio

sospese

paiono

effimere

isole rosate

d’un velo.

 

Piccoli

temerari

uccellini

nel difficoltoso

planare

ricamano

cerchi

delicati.

 

Con graffi

veloci

sfuggiranno

al prodigio

d’una pioggia

carica

di lampi

già infuocati.

*

Unico pensiero

Pure certezze, al destino sottratte,

in silenzio, sotto i passi, sprofondano,

si dileguano come insicurezze disfatte,

fra le sparse brume, or si diffondono.

 

Imprigionato, il tempo della mutazione,

sospeso all'orlo d'un ponte cangiante,

tra luci danzanti, come ombre in azione,

tutto sovrasta il cielo, mistero rivelante.

 

Nell’atavico terreno, lestamente celate,

si abbracciano, in secoli di vita incerta,

le logiche divengono stupidità rivelate,

forma oscura già perduta e riscoperta.

 

Nemica del sogno, l’eresia della ragione,

stringe cuori nella morsa assai spietata,

indagando nel presente, senza cagione,

un solido verbo accomuna ogni casata.

 

Non tutto è finto, nell'esperienza aerea,

corpo e anima in un abbraccio sincero,

siamo unici anelli di una catena eterea,

sospesi al rosso filo dell'Unico pensiero.

 

*

Emozioni in vendita

Rotocalchi e periodici

raccontano al volgo

aneddoti sentimentali.

Scrivono di passioni

commedie e tragedie…

frasi al più banali.

 

Per poche monete

entrano nelle case

uffici e sale d’attesa.

Distrattamente posti

su tavoli e divani…

senza tempo né pretesa.

 

A colori o in bianco e nero

quasi tridimensionali…

proclamano brividi o emozioni.

Riparazioni già promesse

con chiave a brugola

di necessarie sensazioni.

 

Hanno buoni committenti

e lettori potenziali…

ammiccano referenze.

Prendon forma sui palazzi

all’occorrenza illuminati…

cercan pesci senza lenze.

 

Suggestioni sempre pronte

nelle edicole trovan spazio

per la vendita all’incanto.

 

Stuzzicano con delicatezza

incitando e sostenendo

sospiri mai accennati.

Fremiti trasmessi

divenuti parte di ascolti

sottovoce e mai vibrati.

*

A nessuno importa nulla

Mantelli di neve 

coltre di indifferenza

imbiancano anime

divenute infranti tombe. 

Il cuore si chiude

in morsa di dolore

inesplicabile

trasformandomi in profeta.

L'anima rifugge...

con santa pazienza 

s'adagia a quella croce

fardello da portare

preghiera che soccombe.

Piango tristi

lacrime di solitudine

inascoltata da chi

rivelazioni udir non vuole

nel percorrere la meta.

Isolato

misterioso destino

accompagna nel viaggio

continue domande 

sciocche agli aridi

di sensibilità.

Nonostante

la fugace e temporanea

adesione al mondo

mi ribello a meschinità

superficiali delle invidie

ricercando il vero

nel profondo delle cose.

Rivelo la più intima vocazione

al di fuori degli schemi

percependo

l'esistenza umana

stimolo e messaggio

di emozioni e prose.

Intensa sostanza

imperfetta forma

schematica e banale

senza via di scampo

appiattisce e annulla.

Cerco solo di capire

... a nessuno importa nulla!

*

Do ut des

Cala il sipario

su di un tempo

che non è più.

Attori e comparse

d'un mondo surreale

protagonisti

di una tragedia

che non fu.

Molta acqua

è passata sotto i ponti

- ci raccontano i più saggi -

il bisogno era la norma

soddisfarlo la sostanza

ché l'aiuto ti arrivava

nel momento

più impensato.

Era un gesto

assai gradito

fatto senza fine alcuno

ne apprezzavi la coerenza

pronto a render

quel che è dato.

Pura storia

o sol leggenda?

- ci chiediamo al giorno d'oggi -

son cambiati

tempi e cuori:

nulla più ti vien donato

senza alcun

preciso scopo.

E non v'è rimedio alcuno

quando vuoi farlo notare

il favore paga dazio

semmai prima...

non più dopo!

*

Paesaggio del cuore

Dalla vecchia stradina

che porta al mare

allo scurir dell'imbrunire

un piccolo golfo mi appare

prima che la nebbia

inizi a salire.

Spinge le onde un furioso vento

su neri scogli si abbattono

con schiuma violenta

tale da far spavento

finché vinte e stanche

si infrangono nella tormenta.

Scuro e silenzioso

l'austero monte

si oppone indifferente

a cupe nubi già a lui di fronte

ché già ne è ricco il cielo rasente.

Pian piano la luce si attenua

l'aria minacciosa si fa trascinante

il freddo presto si accentua.

Una voce sembra

dall'interno sussurrare:

corri al riparo incauto viandante!

Addio giorno

la notte ormai appare.

Ti ho consumato

per ciò che ho dovuto!

Un gelido brivido

mi afferra e poi scompare.

Ti ho consumato

giorno caro

per il non voluto!

Mi volto:

che sorpresa vederti o mio amato!

L'anima mia non è più mesta

perché immensa è la gioia di averti

in questa irosa notte di tempesta.

*

Vigliacca nemica

Agiatezze variopinte

superflui pensieri

nella sua anima

dimorano.

 

Si reputa migliore

ancorata

a falsi principi

che per intero la divorano.

 

Domina persone

con prepotenza

celata

in subdola battaglia.

 

Serra nel cuore

eterna gelosia...

un fuoco acceso

senza paglia.

 

Maschera dispetti

ipocriti disegni

sfogo d'una cattiveria

programmata.

 

Nella fragilità

ogni azione

prevista

fuori è gettata.

 

Medita

disprezzo ed orgoglio

per una vendetta

agognata da tempo.

 

S'arresta alle spalle

di chi le tombe scava...

meschina e vigliacca

nel contempo.

*

Nuova solitudine

Nuova solitudine

veste la realtà dell’oggi…

un attraversamento

d’anime deserte

percorrenti aride strade

di speranzosi ideali

che urbanizzano

le città del cuore.

 

L’uomo più non cerca

consolazione in niente…

solo, si ritrova dentro se,

ove l’unica realtà

per sopravvivere

al cambiamento

è in bilico fra menzogna,

apparenza e timore.

 

Il pomeriggio

d’ogni recondita stagione

ingurgita l’egoismo

sposato all’indifferenza

legittimata dalla modernità

facendo scordare il piacere

dell’esser, col prossimo,

buoni e gentili, non a rate.

 

Chissà, se il corpo risorgerà

in notti di rimpianti senza tregua…

nei luoghi ove le finestre

della comprensione

restano tuttora serrate

alla vista di occhi

nascosti dietro candelabri

di ragioni oscurate.

 

A cosa servirà vedere

la tremenda situazione

che ci lega a questo mondo

se le dita delle mani

divengono artigli affilati

graffianti l’inutile pensiero

di giorni in progressione

senza un lieto alternarsi?

 

Raccontano che la speranza

sia l’ultima a morire…

iniziamo a piantarla

per un domani che, forse,

non più ci saluterà

una volta germogliato

in attimi plasmati da un tempo

non gradito nel suo formarsi.

*

Umiltà

Migliore

degli altri

si reputa...

rinchiusa

nell'inespugnabile torre

sovrasta lo scenario...

quesiti

a nessuno

domandare deve.

 

Il confronto

non cerca

avvertendo debolezza...

nell'accingersi

a scendere

dall'alta posizione...

alla fonte

ormai secca

s'avvicina e beve.

 

Sciocchi e ingenui

gli umili

le appaiono...

vestiti

di semplicità

e genuino sapere...

vera conoscenza

spunta, come rosa

sulla neve.

 

L'intelligenza

tranquilli e mansueti

rende...

coloro che da mostrare

incertezze

non hanno...

verso chi saccente

continua 

ad imperare nel breve.

*

Il poverello d’Assisi

Turbato
dal divino amore
chiamato fu...
per seguire
cristiana vita
ricolma d'umanità
e sincera dedizione
al prossimo suo.
Possedimenti
e ricchezze
abbandonò...
sol per praticare
gli insegnamenti
del pio Gesù.
Mansuetudine
umiltà e dolcezza...
lo accompagnarono
nel suo peregrinare
per insegnare
la parola del Signore.
Irto di difficoltà
già in quei tempi
era il percorso...
d'un francescano
radioso nella carità
che nel volto
gli splendea.
Pace e consolazione...
spirituali propositi
di soccorso ai poveri
desiderò elargire
con palpitante
quanto affannosa
gioia del cuore.
Incompreso...
a volte inascoltato
dai ricchi potenti
ostacoli incontrò
sulle intenzioni
d'una eterna
fratellanza.
Quanta riverenza
e ammirazione
vestono la sacralità
del poverello d'Assisi
che mai negò sostegno
di pane e spirito:
chi potrà emularlo?
O Francesco,
Santo dal Cielo
benedetto...
assistici benevolmente
scuotendo l'anime
di coloro che potrebbero
asciugare pianti disperati
d'una miseria
fin troppo diffusa
sullo stesso suolo
dai piedi tuoi
calpestato con forza
nel lontano passato.

*

Angeli

Leggeri come piume
impalpabili come l'aria
che ci avvolge
volano gli angeli
spostandosi nelle regioni aeree.
Sono spiriti gentili
liberi dai legami
del bisogno e dai fatti
contingenti dalla materia.
Non si vedono
eppure puoi ascoltare
la loro misteriosa presenza
solo con il cuore.
Invisibili
vegliano sull'anima nostra.
Guardiani
spettatori
raramente protagonisti
della quotidiana realtà.
Sfiorano la nostra
esistenza terrena
rinnovando tutto ciò
che ci circonda
e s'involano
all'improvviso
felici di avere assaporato
per poco tempo
e di nuovo ancora
il nostro umano amore.

*

San Michele Arcangelo

Altissimo
tra gli Arcangeli
senza pari
è la tua forza
o San Michele.
Molteplici
sono le vittorie
delle tue imprese
e indimenticabile
ogni combattimento.
Le Tue azioni
meravigliose
non si possono
descrivere.
Sottomesso
alla Tua
divina potenza
è ogni demonio.
Lo splendore
di Dio
in Te prende forma.
Fama
magnificenza e gloria
appartengono a Te
per volere
dell'Onnipotente
che a difesa
delle anime
tormentate
dagli spiriti maligni
Ti ha scelto.
O Arcangelo Michele...
superi tutte le potenze
e ovunque
sei visibile
quando nel pericolo
sei invocato.
Fedele sempre a Te
io rivolgo
la mia supplica
di protezione.

*

Virtual place

Dal fascino, ammiccanti,
sgargianti o in bianco e nero
la grafica li dipinge.
Dalla porta del login
entrare tu ci puoi…
nessuno ti respinge.

Bella casa virtuale:
un salotto letterario
non da tutti visitato.
Navigando, con prudenza,
immediata è la lettura
del pensiero pubblicato.

Che sia scritto, bene o male,
tutto scorre nel Menu:
“o risotto o minestra”.
Segni o scomode parole?
La lusinga, imbellettata,
or s'affaccia alla finestra.

Per uscire, v’è il logout:
una porta ch’è al servizio
d’una rotta senza fiato.
Via di fuga assai spiccia
per chi l’identità
mai hai dimostrato.

Se l’esser come sei
la convinzione t’arride
i nickname metti al bando.
A qualcuno può piacere:
solo un tratto disegnato…
già si trovano allo sbando.

S'assomiglian tanti siti,
ma non tutti uguali sono,
ti conviene sol viaggiare.
L’apparenza è ormai sovrana!
Scavalcata è già l’essenza,
se, il tuo volto, vuoi mostrare.

*

Idiozie

Sciocchezze raccoglie
come fossero foglie...
voce dare alle stupidità
in grande e congrua quantità...
giovamento pei cretini...
scritte sempre nei mattini.

Ironico e divertente
appare al lettore clemente...
l'esser considerato stolto
pubblicando alfine molto...
immensa pubblicità
ricevon tutte le idiozie...
gente alquanto strana
ricca fonte di smancerie.

Nessun s'avvede della verità
dall'ignoranza dettata...
per quanti non la sanno
né l'hanno mai accettata...
godere assai è bello
nell'esser superficiali...
i migliori stan lontani
ché, tarpato han, le loro ali.

Lusinghiamole dunque
ora e sempre più...
affinché chiunque legga
riderà fin da lassù...
un mondo colto, non distorto,
ove non entra chi avrà torto.

*

Sbagliando s’impara

Crimine vero

è il pessimismo…

nella vita

certe anime

non credono.

 

Porta all'errore

la diffidenza…

la sfiducia guida

verso sbagli

che non si vedono.

 

Sul letto della pigrizia

giace il rancore…

alleato all'invidia

in cui molti cadono

senza esitare.

 

Saggio diventa

chi è stato tentato…

debolezze che sulla via

non sempre retta

l'han fatto camminare.

 

Col tempo

sbagliando s'impara…

per chi apprendere

vuole la lezione:

repetita iuvant?

 

Inutili espedienti

e sotterfugi…

alle menti sfibrate

le parole non servono:

verba volant!

 

La buona volontà

s’ha da indossare…

ché lo spirito

apprende dal passato

con grande voluttà!