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Raccolta di poesie di Giovanni Aniello
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Nel traffico

Provi a pensare a cieli di campagna

se un traffico assordante ti consegna

ad albe incolonnate. Già s'indigna

l'animo e il viso avvampa alla vergogna

di un nero che al semaforo mugugna

e tende il palmo mentre il cielo ingrugna.

La vita è sopportare questa gogna,

è la messe infestata di gramigna:

la mente queste immagini disegna

nel grigio di un vapore che ristagna.

*

Rivivo

Rivivo ogni estate al calore

del sole e m'illudo che plachi

la fuga impietosa del tempo.

Mi tenta il migrare d'uccelli

nei rossi tramonti d'autunno

ma forte mi serra l'amore

per questa mia parte di terra

che muta colori e stagioni.

*

Assenza

L'orto che tu curavi con amore

oggi è intrico di ortiche e di gramigna

sotto un selvaggio incrocio di ramaglia.

S'impigliano i pensieri alla tua assenza

in un viluppo sterile di giorni

che mi rende la vita una sterpaglia.

*

Bici e vita

Amo l'andare lieve della bici

e l'ipnotico moto delle ruote

quasi fosse improvviso frullo d'ali

in campi iridescenti di rugiada.

Pedalo nelle fredde mattinate

tra resti di recenti mareggiate

e sbadigli assonnati delle case

scrostate, scolorite, decadenti

in faccia la mare e al rosa dell'aurora

e ripenso all'essenza della vita:

penoso andare per stagioni morte

tra l'attesa e il rimpianto

di estati colorate.

*

Amore e abiti da sposa

Ho difeso e accudito

come un fiore di serra

questo amore improvviso

che ci illumina i giorni.

Ma tra sguardi e silenzi

già appassisce nel cuore

refrattario alle attese

di te persa nei sogni

di velati ricami

ed abiti da sposa.

*

Migranti

Migranti

Sgranata su percorsi di speranza

un'umanità dolente s'addensa

su fragili barche - aggallano neri

compagni e ricordi tra albe e tramonti -

teso lo sguardo a orizzonti lontani

dove altra gente si crogiola al sole

dubbiosa o morde feroce la vita

attendendo un nemico.

*

Gli anni addosso

Il tempo mi rovescia gli anni addosso

come onde sulla riva e si fa lento

il passo. Nel vacuo silenzio

di notti senza stelle assurdi

pensieri - ultime sirene di un mare

avverso - tarlano la mente:

quasi potessi ancora

riscrivere la trama, rimontare

sequenze, imbattermi in tangenti

per mondi paralleli. Resta

qualche bracciata ed è già l'altra riva.

*

Amore buio

Il nostro amore era stare nel buio

a raccontarci i nostri sogni,

i nostri pianti,

i nostri silenzi di disperati.

Il nostro amore

era il terrore della solitudine

che ci attendeva al varco

calmo e paziente come un cacciatore,

l'aggrapparci ai nostri corpi nudi

per non affondare

nell'acqua stagnante della noia.

Ma ansante, distrutta

hai acceso la luce

sulla verità del nostro amore.

 

*

Portanova

Chiusa la scuola sciamano i bambini

per salite, l'estate in mente e il viso

acceso se un varco s'apre l'azzurro

tra le case. Svoltati sulla piazza

è un tuffo al cuore tra chiesa e castello

l'abisso sulla piana: il mare è un cielo,

resiste il verde e sana le ferite.

Mi accendo come i bimbi alla speranza

e mi sorprende un'ombra di futuro.

*

Terra di mezzo

Emersi improvvisi dal nulla

nella terra di mezzo

m'invadono i ricordi: soffi

colorati nel grigio

del tempo che testardo

difendo dal cupo presente,

appiattito a un lembo di sabbia

tra la scogliera e il mare.

*

La bottega del poeta

Ho ritagliato e ricucito versi

fatti di sogni e di pensieri persi

come abiti dal taglio un po' datato

ammucchiati sul banco del mercato.

E' stato un gioco amaro e irriverente

violare i labirinti della mente

e sondare atterrito i sentimenti

che mutano veloci come i venti.

Frammenti raccattati di ricordi

ho riproposto sugli antichi accordi

donando sprazzi di emozione a lampi

come in estate lucciole nei campi.

*

Come un giullare

Come un giullare pencolo nel vuoto

e perdo i giorni a colorare il cielo

sul filo teso della fantasia.

Seguendo sogni e fragili equilibri

smarrisco le ragioni della vita

e mentre provo l'ultima virata

contro il sole accecante del tramonto

mi ferisce la sensazione amara

di chi tardi presenta il rendiconto.

*

Attesa

Oggi non è venuta

a farmi compagnia

e solo sulla via

resto a giocar con un raggio di sole.

*

Tu sei viva.

C'è un tempo per vivere

e un tempo per morire.

Volata via nel cielo dell'estate

tu sei viva.

Nei pianti soffocati,

negli abbracci sconsolati delle amiche

tu sei viva.

Nei volti tristi,

nei silenzi penetranti dei presenti

tu sei viva.

Nelle angosce,

nelle veglie palpitanti delle madri

tu sei viva.

C'è un tempo per vivere

e un tempo per morire.

Tu sei viva.

*

Legame

Ho spezzato ogni ponte con il mondo:

mi lego a quest'amore inaridito

come vibrando teso sull'abisso

sta un pino abbarbicato sulla roccia.

*

Miraggi

Quattro case velate di nebbia,

quattro chiacchiere inutili al bar:

consumiamo la vita d'inverno

inseguendo i miraggi del mar.

*

Il poeta umano

Chiedesti - mi ricordo - nel soffio d’un sorriso

se anche un poeta soffre del vivere comune

le pene e gli abbandoni: tu lo credevi immune.

Non basta una barriera di vivide parole

a esorcizzar la morte né a vincere il dolore.

Ch'è una sentenza amara lo mostra questa stanza:

da quando sei partita s'è fatta cupa e fredda

né vale a ravvivarla una rima o un'assonanza.

 

*

Non chiedermi

Non chiedermi artifici di parole

che brillino su carta patinata

o una scelta formale mai tentata.

So trarre da ammuffite cineteche

soltanto qualche immagine corrosa

che stendo in fila come panni al sole.

Di questi tempi avari è già qualcosa.

*

Scorrono gli anni

Scorrono gli anni

veloci nella mente

gelidi e gonfi

come acqua di torrente:

gli anni in castigo

fuori la tua porta,

gli anni a sperare

forse di me le importa,

gli anni frullati

dispersi in qualche verso,

gli anni intricati

come alberi contorti,

gli anni che il tempo

ingoia come morti,

gli anni risorti;

gli anni melmosi

indifferenti e vuoti,

gli anni radiosi

senza più giorni idioti,

gli anni improvvisi

come nel buio un lampo

e gli anni senza scampo.

Scorrono gli anni

veloci nella mente

gelidi e gonfi

come acqua di torrente.

 

*

Preghiera

Quante volte nel silenzio

delle notti senza stelle

rivoltando mente e cuore

ho cercato le ragioni

d’un amore rifiutato

che m’ha disperato e perso.

Ma se è vero che tu scendi

su quest'angolo di terra

e ti chini su chi soffre

dammi un animo diverso.

*

Quando passi...

Quando passi per strada indifferente

o mi rivolgi sguardi di trionfo

provo nel cuore ancora forte un tonfo

né più cancello acuta nella mente

la ricerca dolente d'un affetto.

Galleggio tra la gente con disagio

solo e rabbioso come un can randagio

e rosicchio la vita con sospetto.

Sconfitto e messo con le spalle al muro,

impantanato in questa vecchia storia

imputridita ormai nella memoria,

corrodo sogni e fette di futuro.

*

Amore nemico

La vita che vedevi scivolare

come un veliero solido nel vento

la senti all'improvviso naufragare

sbattuta sulle secche a tradimento:

scoppiato come estivo temporale

non provi quest'amore più a celare

e se a volte lo giudichi nemico

volgi la faccia contro il maestrale

illuso che si possa cancellare

che ami la donna del migliore amico.

*

Immaginosa musa

Immaginosa musa ispiratrice

di questi versi che a fatica adatto

tu li modelli come una matrice:

stordito e perso in avvolgenti abbracci

respiravo da te la giovinezza

mentre oggi inganno i giorni e m'arrabatto

in qualche tentativo che ricacci

dal cuore e dalla vita la tristezza

e illumini quest'universo piatto.

*

Spesso la gente...

Spesso la gente prova nostalgia

di versi antichi semplici e curati

sognando di trovare la magia

di mondi amabilmente strutturati

aperti a naviganti d’ogni risma

dove hanno le parole sensi certi

non le mille possibili letture

tentate da cultori di carisma

con risonanze vagamente oscure

e segni indecifrabili agli esperti.

*

Se ascolti ...

Se ascolti dal cortile del vicino

versi di galli acuti e gutturali

che rimandano a un mondo contadino

li senti ostili e quasi innaturali:

vi cogli un vago senso di ferino,

di gesti e tempi eternamente uguali.

Ma taglia le radici col passato

o rimuovile in fondo alla memoria

e fiero d'un orecchio raffinato

resti senza futuro e senza storia.

*

Cos’è l’aldilà

Cos'è l'aldilà se il cuore vi tende

come dovesse placare un tormento?

È l'ansia del nulla che mi sorprende

come improvvisa folata di vento

o il freddo raggio che filtra fugace

nell’ imbronciato mattino d'inverno?

È la preghiera di donna tenace

che vince il tempo sfidando l'eterno.

*

Festa di parole...

Festa di parole è la poesia:

suoni e ritmi di tempi differenti

a diffondere attorno l'armonia

riprodotta con metodi sapienti.

Non ama né le luci né i riflessi

che trovi in assordanti discoteche,

ma i complici silenzi e i toni bassi

di cultori che parlano a se stessi

rinchiusi in polverose biblioteche

o all’ombra profumata sopra i massi.

*

Se d’incanto

Se d'incanto tu a casa ritornassi

mi troveresti di sereno umore

perché forse ho trovato i giusti passi

per trarmi dalle secche del dolore.

Potresti srotolare i tuoi pensieri

come i fili quando eri una bambina

e lasciarli nel cielo veleggiare;

ma il tempo passa e porta impegni veri,

non più aquiloni lievi alla marina.

E resto inutilmente ad aspettare.

*

Sono stanco...

Sono stanco di spendere la vita

in attesa di eventi fortunati:

mi scorre come sabbia tra le dita

lasciando sogni e dubbi inalterati.

Sepolta dal sospetto e dal rancore

sotto un velo di polvere sottile

è svanita col tempo la passione

 più provi a svegliarla dal torpore

come scossa da un tremito febbrile

o a darmi per restare una ragione.

*

Arriveranno...

Arriveranno le piogge di novembre

a battere insistenti alle finestre,

a ricordarmi in notti di tempesta

lontani abbracci e tenere carezze.

Arriveranno sibilando i venti

a tormentar con languidi lamenti

i sonni brevi e le penose veglie.

L'annunciano le sere di settembre

e i cumuli che avanzano pesanti

come gendarmi dal ruvido cipiglio.

 

*

Come in osteria

A volte vivo come in osteria

tra il fumo e le bestemmie a far scommesse.

Rintanato in quest'angolo di via

guardo le trame che il destino tesse

e segue ognuno in lucida follia.

Cercando d'esser cinico e campare

oggi affogo il disgusto in fondo al vino

e annuso da che parte tira il vento;

ma preso dalla voglia di barare

con te rilancio i dadi un bel mattino:

t'ho vinto amore, e perso, in un momento.

 

*

Come un treno

Come un treno che sfida l'inclemenza

di nubi nere tra soffiar di venti

così da tempo affronto l'esistenza:

corazzato a parole e sentimenti

nego a volte perfino la certezza

per vivere questi anni più sereno.

So ch'è vile passare a fari spenti

nel buio del dolore che ci spezza,

ma avanzo sordo come questo treno.

*

Storia di quartiere

Vivi tra vecchie mura di quartiere

una storia d'amore che ti prende,

ma attento alle parole menzognere

perché forse l'ignori, ma si vende!

Sussurri “come te non c'è nessuna”

mentre dolce e romantica le sere

tra gli archi antichi e i vicoletti scuri

ti lega il cuore a magiche atmosfere;

ma più tardi al chiarore della luna

soddisfa brame d'uomini maturi.

*

Barche e vita

M'imbarco a volte in qualche strano affare

per mettere alla prova i miei poteri

e nella vita annaspo come in mare

se m'affondano debiti e pensieri.

In un mondo di maschere crudele

dove ciascuno recita una parte

quando il vento non gonfia più le vele

la ciurma scellerata gioca a carte

e m’abbandona solo qui a remare.

*

Improvvisa mareggiata

E quando l'improvvisa mareggiata

porta a riva relitti d'ogni sorta

trasformando un'estate colorata

nello squallore di stagione morta

così cancellerà la lontananza

promesse batticuore amore eterno

ogni  attimo vissuto in questa stanza

mentre addosso ci piomba già l'inverno.

Ma prepotente l'onda del ricordo

strapperà qualche traccia alla memoria

gettandola sul vuoto d'ogni giorno.

Sarò felice solo se non scordo

di questi dolci incontri qualche scoria

e se tu pensi al tempo del ritorno. 

*

Bordo strada

In bilico sul bordo della strada

offerta ai naviganti della notte

porto il tuo viso impresso ovunque vada.

Per sfuggire alla fame e a eterne lotte

partisti da una povera contrada

col sogno di un futuro da modella

o di una vita appena più serena

e ti trovasti uno straccetto addosso,

un viso triste e la figura snella:

trascinata da un fiume d'auto in piena,

stasera, con i sogni, dentro un fosso.

 

*

Insonnia

Ho il capo sui tuoi seni vellutati

ma immagini arrossate di ribelli,

bimbi violati e passi di soldati

m’affollano la mente; urla di donne

mentre serena armeggi tra i gioielli.

Perché m'angoscia nella notte insonne

la sorte di ragazze musulmane

che velano le atroci sofferenze

se preghiere e proteste sono vane

quando i potenti emettono sentenze?

*

Amore cerebrale

Ti penso e t'amo al punto da star male

seppur con te ho già smesso di sperare

momenti insieme a  vivere e sognare.

Mi resta quest'amore cerebrale

a rubarmi l'anelito vitale

e il tempo che oggi passo a ricordare

m'angoscia come i pomeriggi al mare

o l'uguale frinire di cicale.

*

Confinato

Passo i giorni confinato

in quest'angolo di costa

e tormenti senza sosta

il mio cuore innamorato.

Se ti chiedo di restare

dilazioni la risposta

e feroce o maldisposta

mi respingi in alto mare.

Ti diverti a far la dea

affamata d'attenzioni

e ti cullan le canzoni

come l'onda o la marea.

Umiliato e messo ai bordi

m'inabisso nei ricordi.

*

Un’altra estate

Ci ritroviamo un'altra estate al mare

e testardo rigioco la partita,

ma se ti osservo splendida e solare

parlare con le amiche divertita

penso non possa il tempo ritornare

e giudico sepolto questo amore:

se avanzo una proposta che ti tenti

o ripropongo antichi sentimenti

tu con lo sguardo già mi geli il cuore.

 

*

Si baciano i ragazzi

Si baciano i ragazzi

su ruvidi sedili

lungo gli angusti spiazzi

di torridi arenili.

Tra i taciti discorsi

s'incantano a mirarsi

gustando a freschi sorsi

il dolce innamorarsi

né curano i passanti

che guardano perplessi

negli occhi luccicanti

di questi baby amanti

accendersi riflessi.

*

Attesa

T'aspetto e resto solo.

Con le ali mutilate

non so librarmi in volo

nel cielo dell'estate.

Combatto la calura

nel buio d'una stanza.

Tra quattro spesse mura

ascolto una canzone.

Anche l'ispirazione

s'è presa una vacanza.

*

All’ombra mi difendo

All'ombra mi difendo già sfinito

dal caldo sole che la sabbia accende

e alla marina orribilmente splende.

Corre leggera incontro all'infinito

gonfiando la gran vela azzurra e verde

l'esile barca e quasi vi si perde.

Rinchiusi in quel minuscolo veliero

potessi dubbi e affanni allontanare

sviandoli dagli antri del pensiero

e affogarli dove finisce il mare!

*

Traffico e chimere

In gusci colorati di lamiere

navighiamo nel traffico irritante

incontro a minacciose nubi nere

sotto un cielo già fradicio, grondante.

Al mare nella brezza profumata

le promesse sembravano sincere

mentre mi trascinavi chissà dove;

ma in questa lenta marcia tormentata

si rivelano pallide chimere

adesso che respiro nebbia e piove.

 

*

Inconciliabilità

Amica passi le sere in baldoria

e in buie bettole un po’ malfamate

vivi ogni notte di certo una storia.

A stento io raccatto nella memoria

vicende concluse in liete bravate:

allergico e sordo a vani richiami

inganno il tempo con dotte letture,

ma tu non ritrovi in queste chiusure

l'uomo che in mente da sempre ricami.

*

Mi dicevi...

Mi dicevi: “Sarebbe troppo bello

sfuggire a questo mondo di prigione

sotto la pioggia, insieme, con l'ombrello:

amore se sapessi che emozione!”.

Ma riflettesti e non ti sembrò saggio

pensando di sicuro in che scompigli

avresti abbandonato la famiglia

o forse non trovasti più il coraggio.

Se a volte ci ripensi e guardi i figli

ti chiedi trasognata:”Che mi piglia?”

*

Come barca...

Come barca con falle alla carena

che l'improvvisa mareggiata inghiotte

svanisti amore e non ti ho più trovato:

m'abbandonasti per le strade in pena

come anima dannata nella notte

solo e smarrito ai banchi del mercato.

*

La vita si frantuma...

La vita si frantuma in gesti uguali

a trapassare un'esistenza inquieta

nè conta più se produciamo mali

e ciascuno dimentica la meta;

ma se giunge il momento di partire

s'affollano i pensieri come storni

nelle sere di ottobre all'imbrunire

e lenti trascolorano i contorni.

*

Invito

Già sciamano i bambini per le strade

e giocano tra gli alberi dei parchi

rincorrendo la gioia che li invade.

Se cogli l'occasione che ti sbarchi

in queste nostre splendide contrade

riscopri ch'è tornata primavera.

Respinti là in città fuor delle mura

non giungono i profumi alla tua stanza

nè per le strade uscendo nella sera.

Qui sulla costa vivi la natura

e insegui come i bimbi la speranza.

*

Passa la vita...

Passa la vita come una canzone

svoltando l'angolo del tempo e vola:

così di tanta musica e passione

resta stonata qualche nota sola.

Si è persa tutta in orizzonti angusti

volando bassa tra meandri e anfratti

la mia, come allergica agli spazi,

e questi sensi pieni di disgusti

che s'agitano sempre insoddisfatti

saranno forse finalmente sazi.

*

Albe e tramonti...

Albe e tramonti, inverni e primavere

si son rincorsi e son passati gli anni:

ci penso a volte in quelle strane sere

quando i ricordi affogano gli affanni.

Come un nocchiero colto da bufere

sogna la terra e lotta contro il vento

così sconvolto da giornate nere

pensarti mi conforta il cuore spento.

*

Resti di naufragi

Oggi annoto brandelli di coscienza

che emergono da putridi fondali

come dal gorgogliar dell'esistenza

immagini terribili e spettrali.

Sbattuti senza meta o una ragione

siam resti di naufragi alla deriva

nel mare burrascoso della vita:

ognuno come un vecchio galeone

portando i sogni chiusi nella stiva

fin quando ci accorgiamo ch'è finita.

*

Tu che getti uno sguardo

Tu che getti uno sguardo a queste carte

non sperar di trovare una risposta

o rotte certe e disegnate ad arte:

la vita ci trascina senza sosta,

ci sbatte come gusci da ogni parte.

Su fragili parole fatte a versi

tu ritrovi frammenti di una storia:

vuoto peregrinare in aque morte,

pulviscolo vagante in cieli tersi.

Se qualche appunto resterà in memoria

certo è segno che identica è la sorte.

*

L’essenza della vita

Il vento che ci sferza ci sospinge

in chiusi luoghi a tregue di tepore

ma l'ansia ci corrode

e ci riporta in strada, aghi di pioggia

tormentano il cammino. E' questo andare

l'essenza della vita.

*

Già davamo l’inverno per finito

Già davamo l'inverno per finito.

S'è risvegliato in questo strano aprile

portando un vento gelido stizzito

che allontana il tepor primaverile

e spazza i nostri sogni d'infinito.

Sfidando il veleggiar di nubi nere

s'ingolfano i gitanti verso il mare

con sogni di più dolci primavere,

di estati calde e corpi ad abbronzare.

*

Solitudini

Siamo grida scagliate nella notte

che attendono parole, almeno un'eco,

ma affogati nel buio del dolore

non c'è voce né sguardo che ci tocchi.

Siamo vite amputate di futuro,

scambi di solitudini, presenze

in coni d'ombra, mute.

Siamo foglie che un brivido improvviso

stacca dal ramo e ammucchia

in angoli di prato.

*

Nel silenzio

Nel silenzio che avvolge

come pace di tenebre la stanza

stralci di memoria, fragili trame

di giorni senza eventi.

Nemmeno la passione

che ci brucia annulla il tempo: tu fumo

azzurro, io cenere nel vento.

*

Tonfo d’azzurro

E' un gatto neghittoso che sonnecchia

il tempo che ci scruta

lacerando il facile inganno

d'indolente indifferenza e ci sgrana

come la salsedine e il vento

le sagome informi di roccia

all'ultimo tonfo d'azzurro.

*

Musa avara

Il mio poetare è breve.

La musa che mi ispira è avara

di parole, quasi le cela

in angoli remoti di pensiero.

La pena e la gioia è stanarle

come un bimbo che gioa a moscacieca.

*

Inverno

La pena che mi segna

è un cuore che tu ammanti di nitore

come cime innevate,

corazza di cristallo

che il battere insistente non incrina,

eco di passi in grigie lontananza,

barbaglio d'amore eclissato.

*

Acqua e tempo

Rabdomanti in cerca di vene

profonde viviamo d'acqua e di tempo.

E' scavo ossessivo già persi

a sondare dove porti la trama

di rivoli sparsi, di giorni

affastellati. Affogati di attese

ci coglie improvvisa la meta

evaporati come l'acqua e il tempo.

*

Calma piatta

Gli eventi addosso come onde in tempesta

e tu faro di speranza, respiro

d'aria pura in momenti di asfissia.

Madre ho sepolto gli anni del tremore

e in questo porto è solo calma piatta.

*

In bilico

Tra passato e futuro - allucinate

espansioni di presente - s'impigliano

emozioni e pensieri come a tele

di ragno. Proteso sul nulla

già pencolo da strisce moschicide.

*

Crittogramma

Relitto incagliato al presente

mi affido alla marea e il vento

mi sbarchi su ignoti orizzonti,

crittogramma disperso

sulle onde perenni del tempo.

*

Ostaggi

Nei cuori scardinati

macerie di ricordi, melma.

Tarlati dal lento fluire

dei giorni oscilliamo già marci

a rami di presente,

ostaggi del tempo in attesa.

*

Futuro

Non sono più le voci dei ragazzi

a scandire incolori mattinate

ma i silenzi ingombranti

che precorrono il nulla.

Attendo a sostegno del cuore

un riso argentino di bimbo,

presagio di futuro.

*

Inganni

Da isobare stranite perplessi

vaticini: sta barando l'inverno

quest'anno giocando alle stagioni.

Riconosco gli inganni del tempo:

urticanti ferite sul cuore.

 

*

Bataclan e Torri Gemelle

Come vi spiegherò, ragazzi,

queste immagini di morte?

Hanno infiammato i cuori

e incenerito la ragione

come allora nel cielo di settembre

le Torri sventrate dalla follia,

orgoglio affumicato

che denso e sottile ottenebra le menti.

Attoniti e sgomenti,

sospesi ad un punto del tempo,

ci spezzano sogni e speranze.

*

31 dicembre.

Nelle nostre comode case

riscaldate, mentre uno scoppio

annuncia il nuovo anno che viene

e vomita voci di morte

lo schermo, brindiamo alla pace

del mondo: parola - sospiro

al gelido cielo di stelle

che alla finestra si fa aguzzo

geroglifico di cristallo.

*

Giorni

Vociare di vecchi le sere

al caffè - nenie biascicate

su innesti e raccolti - e più amari

risvegli: già l'alba colora

gli affanni del giorno e trafitta

dal sole non spera il tramonto

la gemma che occhieggia sul tronco.

*

Vivo

Il mondo fuori e gli anni crocifissi

a scalare domani uguali,

deserti. A svelarmi che vivo

è all'angolo di casa il vento

e questa luna in faccia.

*

Bivio di paese.

Ancora cerchi a un bivio di paese

amici spenti e sogni infreddoliti?

Meglio assopirsi in quest'ala di cuore,

sfrangiato ritaglio tra onde e libeccio,

finchè sferza di traverso la vita.

*

Solitudine

Solitudine è la nebbia che vela

i pensieri impiccati,

il vento che spazza la mente.

E' fiera che ronfa nel cuore,

il vizio che smaglia ogni rete

di affetti, di appartenenza che salva.

*

Luna degli amanti

Ho brividi al cuore se tessi

emozioni spente a parole

accartocciate e brilla fredda

in questa sera di novembre

la luna degli amanti.

*

Nel limbo dei pensieri

Nel limbo dei pensieri attendo un segno

che trascolori i giorni,

rinnovi gli stupori di bambino

quando issata dagli inferi del pozzo

brillava l'acqua al sole

in dolenti riflessi di catene.

 

*

Vita

Ogni vita è catena

di giorni inclinati sul buio

mistero: li ammanta l'oblio

come un giallo tappeto

brinato l'autunno che passa.

*

Iride

Il cielo senza più misteri

fugge la terra gonfia di misfatti

e infranto il patto antico

l'iride resta un gioco di colori

se sbuca il sole dopo il temporale.

*

Ricordi

Dolci come sere di maggio

ci assalgono i ricordi

al sole polveroso del tramonto:

domeniche distratte

assaporate tra sorrisi e sguardi,

mattini luminosi spesi al parco

in fragili discorsi,

bambini trasognati intenti al gioco

e distanti, su rustiche panchine,

abbracci di ragazzi in controluce.

*

Fiore di serra

Ti stringi radiosa sul cuore

un fiore di serra sbocciato

alla vita - luce degli occhi,

progetto d'amore - ma un'ombra

ti vela il sorriso se corre

la mente al domani che spezza

o rapina gli affetti, lama

nel cuore che sanguina già.

*

Crepe

I giorni felici e il dolore

che scava: ho la vita scolpita

sul viso. Assolata e scrostata

con gli anni la faccia ha le crepe

del muro di fronte; ma quelle

profonde nessuno le sa.

*

I colli dell’infanzia

Oggi il cuore ha una vena di colore:

ho risalito i colli dell'infanzia

dove il mare è un'immagine serena

né rode l'ossa come in questa piana

dove marcisco in brividi e ricordi,

quasi lontani lampi di malaria.

*

Srotolo giorni

Srotolo giorni illuso

che un battito senile incenerisca

il tempo e tu che mi consumi

tra sigarette all'ombra di una stanza

non giocare col cuore

come con gli ultimi anelli di fumo

da schiuse imposte il sole.

*

Strano amore

Strano amore il nostro se accende

il desiderio la tua assenza

e presente l'affondi nei silenzi

brucianti di ferita infetta

che incancrenisce l'anima.

 

*

Livore

Grigio metallo è il mare - unto riflrsso

di lividi mattini - e la risacca

un rantolo di vecchio

contro il cielo: livore dopo i giorni

dell'incanto che il tempo muta

o vela di liquami

se non lo schiuma l'onda del ricordo.

*

Preda

Da ogni pensiero libero la mente

e scendo a passi lenti verso il mare

nel tepore del sole in agonia:

così passa la vita senza appigli

preda del tempo dagli artigli adunchi.

*

Il guado

Eccomi al guado: tempi

scoloriti e orizzonti brevi

dove se un suono vibra

o guizza un viso è lampo

sanguigno, annuncio di tempesta.

*

Ricordo di te

A volte riemerge dal buio

dov'era sepolto il ricordo

di te: basta un suono, un oggetto.

Dà brividi caldi il silenzio

come da un grigio  velo

di cenere la brace.

*

Compagni di viaggio

Compagni di viaggio sbattuti

dal tempo - chissà quanto ancora

ne resta - torniamo smarriti

ai silenzi del cuore, agli anni

solcati d'un fiato, felici

che amarsi fosse iride e lampi.

*

Lontananza

Il cuore che di te viveva

oggi è morta radice

d'albero spezzato. Sussulta

ancora se torni e al sentore

dell'acqua rigermoglia.

*

Percorsi obliqui

In quasi divini consessi

parole di sangue a segnare

i destini del mondo;

in recinti più umani

ore srotolate in percorsi

obliqui, aridi tratti, vano

sognare immensità di cieli.

*

Non è più tempo...

Non è più tempo di svernare

al tepore dei sogni. E' tempo

che la vita ci ingoi

come la luce un battito di ciglia

o il cielo rosato dell'alba

i primi voli infreddoliti.

*

Memoria ferita

Mi danno a scrutare nel fondo

la memoria ferita e afferro,

se aggalla, un ricordo; ma sfugge

la trama sepolta che sveli

un senso al passato: è la resa

se il tempo corrode la mente.

*

Incanto

Ci sveglia un mattino imbronciato

ma un raggio di sole disvela

più tardi sul mare sorrisi

di scaglie di luce riflessi

da sguardi che incantano il cuore.

*

Baratro del tempo

Bianchi i capelli e mano nella mano

che vi raccontate addossati

alla balaustra del mare?

Sgranate forse ricordi, segnati

da silenzi, come rosari

a confortare il passo

sul baratro nero del tempo.

*

Il silenzio di notte

Velati rumori ha il silenzio

di notte: sospiri, vagiti

o rantoli di morte. Ha calde

fragranze o effluvi di miasmi:

alitare affannato di terra

alla putrida serra del cielo.

*

Quotidianità

Se minato dal tempo

si sgretola un mondo di affetti

e l'animo annaspa compresso

di macerie, ci salva

la quotidianità di gesti

uguali, solida certezza

nel vuoto nebbioso dei giorni.

*

Non chiedeteci...

Se sapete librare i cuori

oltre questi anni incerti

non chiedeteci conferme.

Se abbiamo smarrito nel tempo

fragili verità da offrirvi

e se voliamo troppo basso

non chiedeteci conferme.

Se già tentate, padroni

del destino, le prove

generali della vita

non chiedeteci conferme.

*

Elezioni

Già dragano timori tra la gente

e speranze dal tempo inaridite

politici accattoni e irriverenti

come in mare pattuglie

di gabbiani contro il cielo assonnato

del mattino s'ingozzano

lottando per la vita.

*

E’ questo un tempo...

E' questo un tempo di speranze morte

se regnano sovrani Gatto e Volpe

e Mangiafuoco terrorizza ancora

uno stranito mondo di balocchi.

E' questo un tempo da vivere nascosti

se a incompetenti affidano le sorti

di un paese stravolto e sotterrato

e c'è chi crede ancora nelle Fate.

*

Come voli di falene

Ti ho avvolta di palpiti e abbracci

come fili sottili, calda

trama a difenderti dal mondo.

Ti ho avvolta di gesti e sorrisi

fulminati da lampi di occhi

chiari come voli accecati di falene.

*

Le trame giocose

Invadono spazi e pensieri

gli inviti sottesi, i velati

sorrisi: si fanno le trame

giocose di donna fantasmi

irridenti e schiantano il cuore.

*

Tenerezza

Dietro pensieri più vaghi del mare

gioca un bambino a riva.

Tu lo guardi furtiva

come ferma a un'invisibile soglia

e negli occhi di cielo ti scintilla

l'eterna tenerezza delle madri.

*

Madri

Le madri stanno ritte al vento

del dolore o chine sulle culle

a vigilare i sonni. Le madri

stanno alte, come aquile artigliate

sulle valli, a presagire i capricci

della sorte. Stelle fisse, guide

di conforto: fino all'ultimo approdo.

*

Anticipo d’estate

Sono un anticipo d'estate

i bimbi che di fantasia

in questo sabato di maggio

ricamano l'umida riva

con neri gessetti di legno

e vibra colorato

di voci il mattino che avanza.

*

Luce e pena

Squarciò la folla il tuo viso e fu luce

alla mente intristita

come valli d'autunno;

ma oggi è croce confitta nel cuore,

la pena segreta che macera i giorni.

*

La vita a spicchi

I giorni piluccati

come acini maturi

e le emozioni a sorsi:

spicchi di vita macerati in cuore.

*

Dubbio e pena

Un gesto d'amore a un ignoto

fratello che soffre a che vale

se svendono a brani la vita

e svela il giornale le piste

di sempre, i mercanti di schiavi?

Tra i dubbi, i rimpianti, le attese

segnate da croci, s'addensa

nel cuore più acuta la pena.

*

Maturano altri tempi...

Maturano altri tempi, altri segnali

indicano la meta

dove approdiamo a stormi

noi che fidiamo al cielo e alle stagioni

come sparuti a fine primavera

stanchi voli di rondini stranite.

*

Illusione

Già m'illudo - lontano da orizzonti

quotidiani - di averti cancellato

dal cuore e dalla vita.

Tu beffarda ti vendichi e sogghigni

giocando a rimpiattino con la mente.

 

 

*

Aprile

L'ultima neve spolvera le cime

ma sulla costa è un volo di gabbiani

nel tepore di aprile.

Anche il cuore è risorto dal torpore

e insegue la tua immagine fuggiasca

per strade e labirinti di pensieri.

*

Pausa

Questa sera non rimesto ricordi

imputriditi. Contorni di monti

rosati come occhi di donna

annunciano un cielo sereno

sulla palude dell'anima.

*

Cieli e acquitrini

Cieli ridenti di occhi innamorati

specchiava un tempo il cuore

e fiorivano i sogni come prati.

Nell'asfittica serra della mente

oggi coltivo qualche

speranza opaca e affogo

in melmosi acquitrini di coscienza

i sorrisi solari

delle ragazze in fiore.

*

Pendolo a parete

Contratto in orizzonti soffocanti

oscillo come un pendolo a parete

tra il nulla del presente e ciò che è stato;

anelo come i pesci boccheggianti

al suono dolce amaro di risacca

se mi lambisce l'onda del ricordo.

*

Mare

Colora i pensieri, incupisce

la mente: ci scandisce

la vita questo mare irato

e suadente. Ingoia ansimante,

travolge, assottiglia: sogghigna

sul nostro destino datato,

impietoso alleato del tempo.

*

Nostalgia.

Sugli impervi sentieri

dei ricordi - abissi su vuoti

di memoria - la nostalgia

batte i tempi del cuore

e stilla veleni: emozioni

sepolte di immagini stinte

e insondabili crucci

malati di afasia.

*

Funamboli

Funamboli senza futuro

mastichiamo pensieri

come tele di ragno.

Narcisi in nidi di ovatta

specchiati alle fobie

ci distrugge intentata

la vita.

*

Odore di mare

L'odore sonoro del mare

dilata alla mente i confini,

rimuove da abissi profondi

frammenti d'amari ricordi

che schiantano l'onde alla riva

dell'arido tempo presente.

Sto come corroso dal tempo

un tronco sull'umida spiaggia.

 

*

Risveglio

La notte di pioggia ha spazzato

i cupi presagi dal cuore,

meduse alle rive del nulla

che marce agonizzano al sole.

Dal vuoto del nuovo mattino

s'affacciano puri i pensieri

e verde schiumoso m'abbraccia

il sordo fragore del mare.

*

Incontro

Sulla strada dove inseguimmo

amori senza tempo

fragile come il silenzio e il timore

di spezzarlo si rinnava l'incanto:

stupore consumato

come foglie d'autunno.

Con gli occhi sgranati al tramonto

coltiviamo speranze

di tenere magie.

*

Passasti

Passasti come estivo temporale:

sbattono ancora

al vento dei ricordi

le imposte del cuore sbrindellate.

Passasti come acuta malattia:

ne porto i segni

nell'animo scrostato

come terra scavata alla calura.

Sono rimasto come da bambino

fiacco di febbre

seduto sulle scale

al sole del meriggio che stordiva.

*

Rotte senza ritorno.

Rotte senza ritorno in queste notti brave:

psichedeliche luci

pasticche al fior di loto

brevi cabotaggi tra il nulla e la follia

conclusi sulle strade

a un angolo di piazza.

Nel cuore desolato che attracco a un angiporto

mi parlano gli amici smarriti nel cammino

stregati da malìe

contorti in qualche vico

svaniti come i sogni al limite del giorno.

 

*

Primavera

E' giunta la stagione del risveglio

e ti colora l'animo

e il giardino.

Già bussano sommessi alle vetrate

il sole e il pigolare

degli ucelli.

Torni a volare coe una farfalla!

*

Sentimenti evasi.

Sono evasi feroci i sentimenti

frantumando prigioni razionali:

m'avviluppano in spire dolorose

come oscuri tentacoli di nubi

che minacciosi salgono dal mare

dove giace -mostro marino emerso

dagli abissi - Gaeta addormentata.

*

Mattino di marzo

Stempera il cuore

questo sole di marzo

che trafigge i vetri al mattino

e se profondi echi risveglia

la tua calda voce sto all'erta

come drizza l'orecchio il cane

al passo del padrone.

*

Se dovesse...

Se dovesse colpirmi la sentenza

di morte cerebrale

non fate che vi colga la clemenza:

spezzate questo corpo ai sofferenti

come ostia consacrata.

Se dovesse colpirmi la sentenza

di morte cerebrale

cercatemi in un corpo sconosciuto,

negli occhi di chi torna alla speranza,

nel respiro affannato di un atleta,

nel battito di un cuore innamorato:

cercatemi, risorto, tra la gente.

*

Oggi

Oggi che tornerei a raccattare

passi perduti lungo l'esistenza

mi fermo stranamente a progettare

vuoti momenti di sopravvivenza.

Quanto sarebbe dolce stare al mare

oggi che inseguo flussi di coscienza

impastati di sensazioni amare,

oggi che di certezze faccio senza

e guardo verso un cielo blu malato

pesante come cappa di dolore,

oggi che venderei a buon mercato

la vita per un attimo d'amore.

 

*

Il vento del dolore

Soffia gelido il vento del dolore

che ci coglie smarriti a decifrare

le trame aggrovigliate dell'Eterno.

Sompiglia i nostri piani razionali

rubandoci momenti non vissuti,

c'inchioda contro cieli di cobalto

come vele di pietra dispiegate

nel tempo che ci sfrangia e ci disperde.

*

Inverno

Le braccia scheletrite

di rami contro il cielo

dove battaglia il vento

in gelidi mattini:

rieccoci in inverno!

*

Pioggia

Un'acida pioggia corrode

emozioni e pensieri,

sfigura sogni come eterni

monumenti di pietra.

Non germoglia più un sentimento

nell'arido cuore slavato.

*

Sera

Sera.

Inghiotte il tempo

un altro giorno opaco

e nella nebbia fredda della notte

si perde tra gli affanni

un'insensata nenia d'ubriaco.

M'incanta dietro un angolo di buio

la giostra sofferente della vita.

*

Alba

Alba

Ritrovato e già perso nella sera

tra silenzi e parole alla deriva

è un viso affiorato dal sonno

il ricordo di te che mi sorprende

tra la moka e l'acquaio:

aroma di caffè nel gelo

del mattino, mentre fuori già albeggia.

*

Carnevale

Carnevale.

Trepidi amanti o padri premurosi

sul palco degli inganni

si recita una vita;

ma l'altra che pulsa profonda

e sbatte come onda sul molo

cercando uno spicchio di luce

la cela una maschera cruda.

Solo un'ombra che offusca

lo sguardo o un gesto svagato la svela.

 

*

L’amore che bruciava...

L'amore che bruciava...

L'amore che bruciava i nostri giorni

s'è ridotto a contatti intermittenti,

incrociarsi di vite parallele

come treni affogati nella notte:

un pensiero, uno sguardo che s'accende

già persi contro il tempo che ci ingoia.

*

Se arriverò...

Se arriverò...

Se arriverò come dal mare un folle

e ti starò dinanzi

avrò sul viso quel che porto in cuore.

Se arriverò dal nulla

e invaderò i tuoi sogni

non scacciarmi atterrita

sulle mille strade delle onde.