I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Quinto Elemento
le poesie brevi lasciano al bianco l'incanto delle nevi l'attesa al tuo fianco le nostre orme lievi.
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Essere
L'essere trasparente e lucida lente e ludico lento il bel sentimento tra le rughe del parlare tra le righe del sognare.
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Polline giallo
L'alba fra gli alberi riduce i pensieri a soffi fra i rami e polline sulle mani.
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La luce sul grigio
A volte le mille parole s'addensano nelle nuvole scolorando il sole col grigio donando alla luce un prestigio.
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L’ eleganza di Venere
Appare una coccinella livrea gialla di stella coi tanti puntini neri sui versi futuri forieri l'eleganza della cenere sulla pelle di Venere.
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foglie
foglie di rame sul nero catrame vorticano musicali sui viali autunnali.
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Sacra Follia
Meglio folle che folla in una bolla un poco molle e trasparente avere niente.
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Veliero
Sulla spiaggia il vento vira la pagina come un lamento che lo immagina nero sul bianco vaga veliero stanco la tenebra per la luce che l'anima ricuce.
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Farfalle
Le farfalle forse erano fiori che hanno preso il volo senza più uno stelo portano il nettare la fuori il nettare della tenerezza ad un'altra altezza.
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Il Vecchio Sciamano
Sentiva sulla pelle alcuni insetti le loro antenne rivolte al perenne ascolto dei versetti col vecchio sciamano coloro che amano.
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Allineamenti
Colleziona i francobolli ritagli di momenti folli in uno scatto fotografico un battito di ciglia serafico.
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Foglia Dorata
L'oro impresso in quella foglia nella sua ombra si convoglia posandosi su un grigio sparso indimenticato intento mai arso.
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Attese Arrese
Ricordo l'autunno un vortice di foglie svelava alcune soglie accogliendo l'allunno dentro un albero cavo l'attesa che amavo.
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Corazon espinado
Quelle spine nel Cuore sprofondati lenti nel dolore ora sono le radici di variopinti fiori acquatici.
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Finestra notturna
La finestra notturna assorbe il riflesso dell' altro me stesso sulla strada taciturna questa luce ambivalente lascia senza niente.
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Natura Morta
Rotola la foglia bronzea sul nero asfalto che voglia risalir sull'albero.
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Rosa dei venti
Al cielo ceruleo almeno un petalo ascende violaceo dentro un dedalo del pensiero infranto il tuo starmi accanto.
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Zavorre
Scomporle e ricomporle
zavorre in perle che siano incastonate sulle vie dimenticate dei tuoi passi antichi il cielo che rivendichi.
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Stoffe pregiate
Un tramonto dipinto marca l'abito succinto scolorandosi si ripone su una bolla di sapone che sussurri lieta l'orizzonte di seta.
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Banditrice Cuor
Riaffiorano i petali acquerelli ondeggiano fra i tuoi capelli beati al vento che li invola eresia immaginifica aureola radica nel cielo lapislazzuli troni di demoni esuli armonica ermetica amorosa suona la tua voce ode elementale al rosa nel mio cuore giace omnia praeclara rara c'è una lacrima amara occhi lontani ed echi vicini nient'altro che attesa tra un sogno che illumini e una candela accesa.
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Note di foglia
Le note basse delle foglie con l'impeto del vento il bel cristallo che si scioglie goccia a goccia a rilento componendo sulla strada il mio ascolto di risonanza mentre la nebbia si dirada sulla mia strada romanza.
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Romantica gioia
Ricordo di nuvole tremanti accese.
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Eleǵa elementale
L'orologio del vento segna un altro tempo l'oro del sentimento assunto nel lampo nelle perpetue onde e le delicate fronde.
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Amante
L'udito sulla valle apre le sue finestre ai campi di ginestre e mille farfalle propiziatrici di pioggia il ritmo incalzante in cui il Cuore alloggia mia selvatica Amante.
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Cos’è una finestra?
La finestra è quadro vivente dipinta dal fanciullo innocente in lui veglia una sfera trasparente l'aver tutto senza avere niente.
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Delirio
Dentro l'armatura di una stereotipia vivevo in gabbia le inesorabili mura dell' Anima mia.
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Corrispondenze
Come vive così scrive come respira così si libera come muore suo pudore.
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Un Ordine Raffinato
Ritornare al corpo alla sua arpa Merlino anacronistico sommmerge vette montuose negli abissi insondabili nei posti decaduti solenni perduti per lo più invisibili.
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Stanze d’edera
In alcune ore della sera riprendono a vivere entro diroccate pareti d'edera le inespresse stanze tornando ad essere decadenti sotterranei custodi di rimembranze di demoni dolcemente estranei.
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Vascello fantasma
Solcando il mar quieto lo spazio fiabesco riempiva il cervello le sinapsi ignote di un sonoro arabesco e molte camere vuote di un diafano vascello celavano il folle impeto.
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Sete di seta
Una specie di sete resta interiore di seta vasta ardore ardore elegante del me artista del me stravagante me sognante o niente migliorando il niente.
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Camminavo sulle perle
Ho visto le pulsioni alate delle illusioni la necessità di viverle per perderle riponendo perle in scrigni d'intuizioni.
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Banalità
Tocco con le dita l'ombra di una foglia e raccolgo sulla pelle l'alba in pineta passerella stesa per meravigliose banalità.
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Ma
Mi piacciono i diversi e i pazzi dicevano i suoi occhi chiari e i suoi capelli dorati dettavano ritmo al mio stupore radicandosi in una zolla sospesa.
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Origini
Sinfonia di moscerini rossi si dispiega attorno ad una mela danzando le origini dell'atomo.
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Pelle
La poesia deve alla pelle una rete finissima di miracoli senza nessuna storia e solo voli senza identità eppur sorelle.
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Un Ricamatore
Ad un qualsiasi ricamatore di parole non spetta conoscerle egli ricava dalla sua trama quel che lo ama e lo emana.
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Giaciglio
I venti emotivi si indossano in abiti bucherellati di parole o si adagiano nel giaciglio dell'evanescenza.
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Strani Flashback
Ricorda strani flashback in passato suscitavano l'adesso indossa maschera multicolore a rughe sovrapposte stessi occhi di ieri ora sentivano stesse emozioni chissà cosa ha voluto essere spargendo semi di sentimenti qui all'ombra di una quercia sa solo sentirsi chiamare e amare sin dal fondo del mare.
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Luna nei sentieri
Sovente in quei sentieri ritornavo ad amare giocavo col ieri tu eri me siamo diventati pareti rocciose in posa prospettica del mare un' esclamazione gialla lungo le onde la luna percorrevo.
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Perle Nere
Vivere di notte schiude ventagli di perle nere amo varcare strade strette lastricate di ossidiana e sinfonie classiche si popolano di dame rare dalle porte del tramonto alla calda quiete lunare.
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Brividi
Traghettato negli spazi aperti se vuoi d'espressione vivo i volti delle persone posandoli leggeri sugli erti brividi della pelle in cui tremo e amo.
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Moriamo di riscontro
Non ho via d'uscita
e chi può averla?
negli sguardi nascosti restiamo
nelle parole arrugginite moriamo
moriamo di riscontro
quel che avete di me
quel che ho di voi
sembriamo nati per appesantirci
ma da queste macerie si erge alto il cuore.
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