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Raccolta di poesie di Hania
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Reyhaneh

Si nascose il respiro 

dentro un'orazione,

mentre la soglia del

labbro vibrava, scansava

il ricordo dentro una

ciocca, serpe di seta,

dei neri capelli. 

Lavò il viso nella

polvere grigia,

smettesse di apparire

sulla fronte rialzata

la macchia carminia,

lei disse.

In mano teneva

avanzando un frammento 

di luce dorata e profumo 

d'oriente,  sandalo e

noce moscata tutto

avvolgeva.

Unica fede l'amore,

verso calvario voci,

il silenzio  non protegge 

nessuno.

Reyhaneh dietro il velo

sfilò guanti, occhi dolci

divennero chiari,

dammi al vento che

prima di adesso

possa portarmi lontano.

 

In memoria di R. Jabbari

Iran

 

 


Id: 73139 Data: 18/05/2025 15:07:58

*

Una rete dentro le ombre

In riva allo stagno butto

una rete dentro le ombre,

scritte su foglie a pelo

dell'acqua, pesco le

pietre che son pugni

dentro il mio ventre,

le coloro di bianco dal

rosso che non voglio

vedere dentro il mio

grido scomposto. 

Raro sentire fischiare,

eppure io fischio per

spostare i pensieri 

e non farli tremare

perché l'acqua è nervosa

e si sbuccia come

un'arancia.

Sento sapore di brina

se chiudo la bocca e

il fischio si gela.

Lo sguardo mi parla,

è riflesso solo da finta

allegria. 

Non è così che vorrei

si fosse e da come

si era, chissà se si torna.


Id: 73086 Data: 09/05/2025 08:38:01

*

Un senso di incanto

Quando le vidi passare

nel cielo muovendosi

in fretta, le oche dal

volo arrogante indietro 

non le vidi tornare.

Hanno del mondo e

del tempo solo un' idea,

come avessero tra 

le ali, nuvole bianche

pure ondate di calma.

Mi parve sentire 

trambusto nel cuore,

tra la visione e il loro

canto come un colore

di tenue acquerello.

Accadde che mi sentii

così, si inchinò di colpo

sulla mia spalla un

senso greve di incanto.

 


Id: 73077 Data: 06/05/2025 14:42:31

*

Sibilla

Forse è questa l'ora

di non vedere se tutto

sia chiaro, lo sguardo 

si insinua dentro le cose

e mi chiedo ciò  che

ancora non so.

Mi alterano di notte

le stelle nel canto

sconnesso di tanti

usignoli, si infiammano 

i capelli alla luce mentre

mi cerco. 

Consulto Sibilla tessendo 

una tela,  e sussurri di

linee così prendono 

forma.

Invento domande e

la interrogo  su quando 

il tempo finirà  in un

velo sul viso.

Mi strega come viaggia 

il pensiero su tenere

foglie in germogli 

ancora dischiusi, 

mentre ancora ritorna 

il mattino. 


Id: 73045 Data: 02/05/2025 07:46:24

*

Giorno qualsiasi

Sono un giorno qualsiasi

ma

vorrei essere notte

una notte qualunque

vorrei nascondere

i miei dubbi

i miei deliri

nella notte oscura

invece

son giorno 

dove tutto si vede

dove

su strade

fatte a ritroso

trovo

anime sparse

vorrei essere notte

per celarle al male

con cappa scura

trapunta di sogni

invece son giorno

e mi tormento

sui loro destini

e a nulla posso

poi però

mi addormento 

notte divento.


Id: 73021 Data: 28/04/2025 18:15:57

*

Eclettica

L'aria d'un tratto prende

una forma, ellittica

eclettica lascia una

scia, dorato fardello

tinto da tanto sollecito. 

Forma di un niente, che

trafigge anche il cielo 

e soffia sulla terra

mentre lascia vedere

la sua scorribanda 

mietere il grano, spighe

dello stesso colore.

Sulle dita batte una

parola muta e mi

fa più lieve il cuore.

Un cuore in assenza 

un vuoto che scia

trascina con sè.

Si trema insieme 

giunco di stagno,

spuma gialla di campo,

paura al mattino quando,

di chiarore dal buio

si muore.

 

 


Id: 73001 Data: 25/04/2025 11:01:10

*

Enigma

Segreti dal gambo sottile 

son quelli che ieri raccolsi

ed ora in un abside, fan

mostra in vasi argentati 

del loro profumo

muschiato. 

Mi attrae l'arcano che

celo seduta su panca

di legno in chiesa

già sconsacrata. 

Con gli occhi saliti allo

sguardo  di Lui sulla

croce, mistero di sangue 

rappreso sceso ai miei

piedi  come un colpo

d'ala lo avesse ferito. 

Appena l'acqua fu muta

nell'acquasantiera 

mi frantumai in ginocchio, 

enigma di altare dissolto.

 


Id: 72970 Data: 21/04/2025 08:45:36

*

Fatta di vento

Fu divino il momento 

in cui vidi sorvolare 

sopra il suo capo

la mia ombra.

Ebano il viso, eppure

luccicava, muoveva

la passione, spingeva 

l'emozione, cercava

il sole figura altera,

aprendo la mano come

fosse un ingombro.

Abbozzando un sorriso 

passai come brezza

calda soffiandole

sopra, e allora mi parve

sembianza, fatta di vento. 


Id: 72948 Data: 18/04/2025 08:26:06

*

Come ombra

Ho infranto specchi 

non volevo più riflessi, 

cantavo canzoni ma

non nella mia lingua

così a me oscura,

sedevo fuori senza

accorgermi che stavo

sempre dentro,

finché ho imparato 

come si balla bevendo

l'alba dalla notte, quando

chino il sole sul vento,

muta note scritte su

righi e corde musicali,

cambiando loro il verso

offuscandomi la mente.

Canto te come ombra

mia, avanzi e sei marea

che sempre;

sale.


Id: 72923 Data: 14/04/2025 18:54:49

*

Palestina Gaza

Non è rimasta speranza 

tra macerie di genti.

Vedo un disastro nelle

bocche che tremano 

nei corpi scarniti  

accerchiati da muto

spavento. 

Polvere nera di carte

bruciate per coprire 

le spalle di chi non

ha braccia e si tiene 

la fronte per sentire 

i pensieri e se sa,

ancora pensare.

Strascica i piedi umanità 

senza più niente  e

nel delirio cerca l'oblio.

Eppure si nasce ancora

a Betlemme,  ma 

le gemme di ulivo

ora sono  proiettili 

neri.

L'angoscia assale

la lingua si arrota

in stoffe di kefiah

ultimo sogno di un'era.

 


Id: 72890 Data: 09/04/2025 08:32:12

*

Confondimi

Sono volate in lontananza 

le disgrazie, alla fontana 

l'acqua silenziosa cantava,

parole in successione

che portai alla bocca

per dissetare i ricordi

di te sopravvissuti. 

Confondimi adesso con

ciò che hai nelle tasche,

possa io essere presa

nella tua mano, piegata 

rigirata, al riparo non

più cosa percossa dai

venti.

Spesso nella gola ti sento 

come lacrime annodate

e non versate, ed è musica

che sgorga.

Respiro con le palpebre 

affinché il ritmo diventi 

eco, suono di vita.


Id: 72871 Data: 06/04/2025 14:01:00

*

Papaveri rossi

Distendo la mano

mi tocco la tempia 

ascolto un violino

che vibra tra i crini,

volano a tempo 

papaveri rossi

a coprire le ciglia

e in penombra 

son sfumature.

Sfumano i giorni

lasciati appesi sui

fili, pelle già scorticata.

Si fa di luce l'oblio,

sudario che scende 

come neve e l'impronta 

non lascia.

Per un secondo appena 

potrei arrestare il

respiro e provare 

a vedere come

sarebbe a sparire. 

 


Id: 72863 Data: 04/04/2025 20:19:50