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Raccolta di poesie di Ippolita Luzzo
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

I blogger come i libellisti- Le cose permesse


Blogger- i libellisti del duemila e dodici

da Luciano di Samosasta ad Archiloco nell’antica Grecia
da Orazio e Marziale nella romanità,
dalla satira all’epigramma
da Dante a Pasquino nell’anno del signore
dai libellisti del settecento a Pasolini
da Pasolini a noi, ai blogger, i libellisti del web

(GRC)
« ὦ λιπερνῆτες πολῖται, τἀμὰ δὴ συνίετε
ῥήματ' »
(IT)
« Miserabili cittadini, sforzatevi almeno
di capire le mie parole »


Così diceva Archiloco, suppongo urlasse

Ed io modestamente non dico come lui
Non mi permetterei mai
Adesso siamo civili
Adesso che sono permesse le cose

Le cose permesse

È permesso parlicchiare del tempo
Delle stagioni che…
Non sono più quelle di una volta
Del caldo e del freddo
Della pioggia che batte con troppa violenza
E’permesso domandarsi dei figli
Che crescono, studiano
Danno esami, sono all’università
Poi se proprio si deve
Un come stai
È permesso sempre
Ovviamente senza però rispondere davvero
Basta solo:- Io bene e tu?-
Le cose permesse
Permesse davvero sono le insulsaggini
Le ripetizioni, le banalità, il suono soltanto
Di una chiacchiera chiamata ancora
conversazione




*

Io non sono una donna del sud

Io non sono una donna del sud
Non ho mai fatto la salsa di pomodoro
Le melanzane ripiene,la conserva di peperoni.
Non ho mai insaccato una salsiccia,non l’ho mai bucherellata
Mi fa senso il sanguinaccio,non lo mangerei mai
Non pranzo dalla suocera,però l’ho tanto amata
Non vado a matrimoni,battesimi e prime comunioni
Non vado neppure ai funerali.
Come potrei salutare quelle persone
Affrante
messe lì, in fila indiana
Non conosco il parentado, non ricordo i vari gradi
Mi sfuggono gli intrecci,proprio quelli più succosi
Mi distraggo e poi apro le finestre,tiro giù le tende
Su balconi spalancati.
Non spedisco barattoli a mio figlio,non stiro le camicie
E poi non mi nascondo non dico-ho un impegno-
E non ho mai gente a casa,a volte solo amiche
Non ho mai abitato qui,
non ho mai vissuto qui,ma ora che lo vedo,
ne sono tanto fiera.
Il sud lo porto nel sangue, nel suo colore, nel suo calore
Nella storia,nel presente,nel mio viso da bambina
Nel dolore delle mamme,delle donne
Sempre attente,sempre pronte
Sempre vigili e custodi di una cura sempre eterna
13 agosto 2011
Ippolita ad Ippolita