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I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Colpo di reni
nell’incedere deforme assetata del mio sangue ti vidi alle prime luci con la t-shirt celtica che stringeva e straripava nelle distese oltre le tombe allora ricordai quando dietro i vetri opachi lasciasti i pipistrelli invece delle note e azzerando le distanze ti affannavi sui miei occhi accecandomi nel buio.
Id: 73740 Data: 29/09/2025 18:58:24
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Freddezza e crudeltà
nella dilatazione delle dita i capelli nutrono le torri di grano tra le tue lenzuola nere l’ombra del metallo spodesta l’origine incantata ai lati della stanza la mutilazione deforma le pareti.
Id: 73700 Data: 22/09/2025 09:58:26
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Asfalto squarciato
sembri un uomo nato vecchio mi diceva la mia donna quando umidi di pioggia varcavamo il ponte sopra cumuli di spaccati fortilizi ferma nella mente mai identica negli echi e una pace a bastoncini che deflagra nell'orecchio circoscrivere l'attuale impero! questo le dicevo mentre nuda si specchiava nelle lampade a petrolio.
Id: 73357 Data: 04/07/2025 12:57:24
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Sagome
questa insana carestia si addestra a cedere alla nudità del pasto aspira a ritornare si finge luce nella trachea di umori.
Id: 73259 Data: 13/06/2025 17:05:45
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Pasta di latte
nelle insegne vittoriose delle finestre di una chiesa raccogli le ancore che rantolano ai tuoi piedi il suono delle campane è l’unico che regna tra le mattonelle rivestite di un incesto metropolitano i guardiani dell’arenile sorvegliano i vivai oggi ho dimenticato i miei appunti sono sull’orlo di un’infelicità programmata i cani corrono affamati e mia sorella mi abbandonerà in una sera d’estate guardati intorno, oltre i petali di neve nulla lascia l’azzurro comprare cucchiai d’argento coprirsi con sudice sciarpe eseguire prove di velocità notturna io, però, quando tutto è così chiaro non so più cosa dire.
Id: 72905 Data: 12/04/2025 12:57:15
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È primavera
in scatti repentini di un giorno stabilito gli anziani si affannavano sulle tavole imbandite accolti ad ogni invito scartavano la merce dietro un antro di velluto portami tra i silenzi dei tuoi versi meridiani, pensavo mentre bevevo da coppe umide e ammuffite, ho un asse terrestre resistente alla torsione membrane e nuove nevi prosciugate dalle vene e cento corvi morti che strisciano sui muri tra spigoli di ossa e lapidi di vele.
Id: 72830 Data: 31/03/2025 13:29:52
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Spire
sottratta alle mie ossa lotta per nutrirsi e farsi ombra questa creazione è così violenta da restituire i nomi.
Id: 72778 Data: 21/03/2025 17:47:26
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Lance arrugginite
fu solo il freddo il bisogno di calore che ti avvolse tra luci a neon e ritagli di giornali niente di niente nessuna fedeltà rancidi sapori e tagli sottopelle
sbattendo le coperte, ripulisci tutti gli angoli di ventricoli e magneti e non distingui impronte mentre affondi alzando gli occhi verso lapidi e uniformi
logore intese, bocche contratte gli aviatori calpestano la calce un asceta conta i soldi tra le maschere di cera.
Id: 72622 Data: 19/02/2025 17:00:02
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Passaggio di consegne
c'era una voglia di ascelle depilate nelle stanze del santo crocifisso quando il monaco rubò il pasto dicendo ai fedeli di dar pane alle galline e non venirmi a chiedere dov'ero quando presero la Madonna al concerto sadomaso quell'olio che ti unge me l'ha dato il vecchio Charlie mentre imprecava sui guadagni e restituiva i soldi a Ginevra ed Astianatte.
Id: 71606 Data: 12/08/2024 18:32:50
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Semi
caverne arabe ti esplorano lo sguardo lungo le pareti simulano digiuni colle di zingari, una città perduta.
Id: 71571 Data: 01/08/2024 12:08:14
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Avverse soluzioni
chissà che sapore avrà il tuo sesso a pentimento mentre mastichi amarene sul tuo ventre denutrito come un plastico sudario ti esibisci senza sole ed i fianchi aggrovigliati sopra un filo di alluminio ti prego, non tagliare i tuoi capelli nell'anonima incisione resta ancora quell'estate io pensavo a curve, cupole e tempi di cattura ma un giorno andasti via senza neanche salutare.
Id: 71538 Data: 17/07/2024 10:23:00
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Vanità degli opposti
nel sospetto dello sguardo annaspi nelle stanze di liquide cadenze sangue freddo, nulla di santo regolarmente la moquette si strofina sulle dita sui riflessi della terra non ti sembra un peso l'ombra del tatuaggio tra sopesi porticati oh, la tua legge vegetale suoni di latte e porti di Spagna poi, senza terra, alcool, occhiaie e una saliva da ingoiare.
Id: 71221 Data: 13/06/2024 11:52:01
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Futili congiunzioni
sfumano vaghe le tue inutili armature nel silenzio dell'argento nessun cammello corda o dromedario l'umanità che fu rumore è un vecciho film di lingue verticali e tra i sorrisi calibrati degli acrobati a bersaglio randgai e predatori srotolano le tele piccole strofe il grasso scorre un giocoliere sbriciola i metalli fuori del perimetro, un'ancora di creta.
Id: 71149 Data: 07/06/2024 13:52:25
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Tristezza
non farti prendere dall'ansia non riusciresti a trasformare questi occhi vitrei e stanchi della notte quando sono alla finestra aspettando albe migliori guardo il mio passato dipinto sul tuo viso e questi scritti fuori stagione che rinascono nel tempo lo so, il sole non splende da lunghi inverni i giorni sono freddi e pallidi oratori soffocano l'aria e il vento che ci circonda ma mentre ogni cosa svanisce e sembra spegnersi lontano lentamente le tende si alzano e tra i microfoni marini della grande confusione c'è ancora quella goccia del nostro vino, quella danza di orfani e marinai, quell'anima distesa e nuda sui raggi isolati del sole.
Id: 70967 Data: 18/05/2024 13:06:06
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Teatro all’aperto
la spiaggia ammutolita assale la marea la paura avanza nel silenzio dei ciottoli le bocche dei leoni sfamano i seguaci e qualcosa rientra scrutando tra i miei passi sangue, un veloce voltafaccia il corifeo si accinge ad afferrare il palco è una stoffa intrisa di sudore.
Id: 70924 Data: 14/05/2024 12:27:37
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Dentro la parete
la sveglia mi trafigge dopo solo tre ore Sara e Nada dormono abbracciate l'acqua mi risveglia non rieso a vedere quello che vedo pulisco i miei occhiali una maglietta con un numero Sandro è aperto e mi saluta un'ucraina tira un cane una ragazza seminuda innaffia le piantine nel cortile del notaio corridori, venti di metro i senegalesi caricano i vetri un rigurgito acido nella notte di alcol Surang è all'entrata col solito cappello non l'ho mai visto in un posto diverso dentro fa caldo i colleghi si aggirano isolati ma c'è Antonella e per un istante scivolo e il direttore mi afferra e lo odio come sempre sto per chiedergli dei turni ma mi indica le buste verdi reggiseni mi giro appena e un cliente m i sommerge latte, uova - puzza di morte pane, galletti - salvami terra! finto vino, pesce in plastica sono trenta e venti, ha venti centesimi?
Id: 70885 Data: 09/05/2024 09:28:11
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Un risveglio poco ambito
no, te l'ho detto non ero io l'uomo alla finestra quelle immagini tremanti erano un rogo di complotti di quelle prime donne note che mi inseguivano e ripetevano il mio nome io ero sul sedile posteriore quando entrammo in autostada ed ero su tra le montagne quando il pastore salvò il gregge dagli elefanti dai lunghi peli eh, ad avercela una terra trasformerei i poligoni in bungalow per gay le nebbie in lampi della fronte e lo sfondo polveroso delle basi di atterraggio in un Cristo che ride e vola dappertutto.
Id: 70623 Data: 23/04/2024 18:33:32
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Vicoli ombrosi
minuscoli insetti si addensano tra gli ormeggi della gola per arte puttane e ladri mi guariscono la schiena il mio corpo annienta le tue sagome di umori girando le maniglie, passi silenziosa tra i digiuni della foglia.
Id: 70461 Data: 04/04/2024 16:52:41
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