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Raccolta di poesie di Francesca Mormino
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Senza nome.

Ho voglia di offrire a te
una preghiera
cantata da angeli in cielo.
Sonnecchiando sopra nuvola
occhi chiusi, dormienti avvolgenti
dentro l'infinito.
lo spazio tra noi è solo la terra.
Questa mia spossatezza
si trascina da secoli il corpo pesante,
sopra i miei petali di fiori sterili
e petali di rosa scivolare.
Non darò un nome ai miei versi,
perchè l'unico nome sei Tu!
Mio dolcissimo tormento di frusta spade e sangue.
E se il corpo potesse parlare
griderebbe questa dura insofferenza di Te
e nulla di Me.
Ogni volta mi svuoto l'anima e
sento il mio sangue risucchiato
da Vampiri oltre la Notte.

*

Medea II.

Da una nota canzone le seguenti parole.
Alcuni momenti,
frazioni di secondo,
sentirmi maniaca di paradiso,
inebriarmi d'immenso cielo
affogando dentro lava di un vulcano morto.
Resuscitato ora per me.
Io sogno l'immenso,
nei tuoi occhi radiosi,
nelle tue rosee labbra carnose,
nel tuo petto creatura fruttuosa.
Folle in preda al deliririo,
d'una tua lontana carezza, volata via
come le bianche colombe.
Fuggita da me,
strega notturna
e come vampiro
assetato della tua anima
vago nelle notti più buie e umide,
cercando uno spicchio di Luna
che mi rinsavisca.
Nulla potrà calmare il mio sogno;
il tuo incubo!
Ma un giorno io so
che ti ritroverò
e come farfalla sarai per me
ed io sarò per te
il ragno dalla tela argentea
che ti imprigionerà
e succhiandoti l'anima anche
la vita ti abbandonerà.

*

Angoscia.

Che cosa c'è oltre la musica?
Il silenzio.
E oltre il silenzio?
I pensieri.
E dietro i pensieri?
La purificazione dell'anima.
Cosa c'è intorno alla terra?
Il vuoto.
Cos'è il vuoto?
La paura, che genera l'insicurezza dell'Io.

*

Ricordi d’estate.

E all'alba cantavamo insieme ai grilli
e il Sole musicava dai raggi dorati
e l'aria era tamburo rotondo.
al calar della notte come lucciole
ci accendevamo
dagli occhi brillanti cantavamo.
E l'odore d'estate musicava
con l'aria pesante.
Ed era l'immagine dell'allegria;
giorni avvolgenti ci coprivano d'immenso.

*

Musa.

Improvvisamente,
ho risentito il tuo calore,
parte dell'anima.
Mia Musa dell'ispirazione totale,
che i miei giorni possano bloccarsi
in una clessidra e catturarti!
Hanno ripreso le narici
a fluidificare liquido purpureo,
i capelli muoversi come meduse
ed il mio cuore nutrirsi della follia.
Brividi come saette colpire il mio instabile corpo,
sudore a gocce rotonde bagnare i miei seni,
voce strozzata uscire stridendo dai denti chiusi come un morso
occhi spalancati piangere mia Musa.
Potrei rapirti e nasconderti in una Valle medievale
dove ombrelli fanno d'ombra gli alberi verdi.
Fresco e calmo pensiero massacrato
dalla paura d'una tua
privazione insensata.
Negazione dell'anima sorretta
da alghe appiccicose.
Ti scopro fragile
ma scivolo insieme a te.
Vedo te, nuvola merlata
appoggiato il capo sopra un cuscino e
vedo me baciarti,
mentre ti lasci andare nel delirio
di tutto ciò che è probito.
Ti voglio così.

*

Medea.

Ormai troppo lontana da me.
Forse, la tua immagine che mi sfiora
mi abbandona,
forse mi abbaglia.
E' calore insopportabile;
pensiero nelle membra
stanche di aspettare.
Non ci sei.
Vuoto, afa, sudore delle mani,affannoso respiro.
Ti cerco,
ma nello stesso tempo ti scordo.
Non voglio dimenticare
quando
i tuoi occhi
come laghi
ingoiavano i miei,
lucciole nella notte,
in un immenso abisso di lacrime.
Sgomenta, mi sono sdraiata sopra fiori profumati,
l'odore svanisce nel nulla, come te,
che non ci sei più
sei andata via.
Non troppo lontano lo so, lo sento.

*

Ricordo.

Il ricordo d'un tramonto.
Chiudere un istante gli occhi e
immaginare il cielo.
Guardare il Sole che si nasconde
dietro la montagna.
Avere un'immagine precisa del
tramonto
che non è mai
uguale.
Poi dipingerlo.
I colrori
scivolano sopra
le tele quadrate.
Si mescolano i colori e
nascono accenni di sfumature.
Ed è l'istinto l'emozione che mi guida.

*

Ozio

Com'è dolce rotolarsi nell'ozio.
Dolce ozio di niente.
Ricopre i miei pensieri,
le mie follie.
Sola con me stessa.
Contemplo il nulla
ed è nulla tutto ciò
che mi circonda e
mi svivola addosso.

*

Due luglio.

Le nuvole,
in questa mattina,
sono alti rilievi
sopra il cielo.
Sfocate nuvole
dai raggi del sole.
Leggeri corpi d'aria
si posano delicate
sopra l'agitato mare.

*

Un sonaglio.

M'hanno regalato
un sonaglio.
Dentro c'è
il suono delle campane.
M'hanno donato
un sonaglio.
dentro posso ascoltare
il canto degli angeli.

*

Alba.

I raggi del sole
filtrano dalle nuvole.
Luce divina
penetra
dentro le
merlate nuvole.
Chiare e bianche
nuvole.