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Raccolta di poesie di Francesco Bergamasco
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Se manchi tu

sciapi colori
sotto un cielo
dove il sole
è intrappolato
in un fitto grigiore
E la luna
è tutto un complotto
un'invenzione
costruita ad arte
Se Manchi Tu
il suono del mio cuore
è
come un ramo
senza foglie
come un bimbo
che non sorride
e tutto muore
di malinconia…
Se Manchi Tu
non ci sono luoghi
dove andare
né posti per dimenticare
Sono allo scoperto
senza difesa
Alla mercé
di chi mi ha tolto tutto:
l'amore…
Se Manchi Tu
… ….

*

E Sono


una stella
sotto un lampione
a mezzanotte…
Spicchi di luci
offro
a chi non ha
a chi prega
a chi è stanco
e vuole amore...
E sono
un’immagine
dentro al tuo sogno
e ti sospingo
sotto un cielo…
dove è l’acqua
ad asciugar lacrime…
Ed il sorriso
limpida luce di colori
E sono
una pietra
aggrumito silenzio
che urla di vita...
Storie consumate
che non s’arrendono
E sono
dono
opera d’arte
E c’è l’infinito nei miei occhi
E sono
una stella
sotto un lampione
a mezzanotte…
Spicchi di luci
offro
a chi non ha
a chi prega
a chi è stanco
e vuole amore...

*

Quando la vita si fa respiro

non c’è buio che possa spegnerla
io e te
Solo noi
nel mondo
come bambini:
mani da accarezzare
corpi da esplorare
occhi da varcare
Quando la vita si fa respiro
tra i fluttui dei nostri anni
l’amor si fa sentire
e solo il nostro cuore
come stelle intrise d’infinito
tra impulsi e carezze
ballar di balli antichi
io e te
Quando la vita si fa respiro
non c’è buio che possa spegnerla
io e te
vibranti di passione
Solo noi
come bambini:
mani da accarezzare
corpi da esplorare
occhi da varcare

in fondo al cielo
io e te
trapuntati di stelle
a ballar di balli antichi
Sinfonia d’immenso
brillar di baci e sospiri…
Solo noi
Quando la vita si fa respiro…

*

Vecchio Barbone


Vecchio Barbone
Con occhi trasognanti
e una panca per amico
fissando il vuoto del nostro tempo
come in uno specchio infranto,
come i tuoi ricordi ...
su mille schegge
riecheggia il tuo nome
tradito
come la tua speranza!
e
come vecchio cartello pubblicitario
dimenticato!

Vecchio Barbone
Solo il tuo cuore
fregandosene del futuro
prenderti per mano e vagabondare.
Dalle intemperie del tempo
vi lasciate trasportare …
assaporando del presente
quel che resta!

Vecchio Barbone
del glorioso Dante:
“non ti curar di loro ma guarda e passa”...
ne hai fatto Vangelo!







*

In balia d’Immenso!

In balia d’Immenso!

Quand’ero solo impulso
senza coscienza

battito
senza cuore

corpo
senza carne

Io!
ero l’unico
l’invincibile

Quando tutto il mio essere
scintillava di luce propria …
Io!
ero l’Immenso

E adesso
quando il tempo s’è fatto adulto
la notte pesante
la pioggia tempesta
la solitudine tradente …

Solo adesso
sento nei miei pensieri
l’urlo della coscienza
smuovere
con impeto!
sangue e nervi
nella carne …
la mia!
che duole
eccome!

Solo adesso
Io!
presuntuoso granello …
in balia d’Immenso!