I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Tempi sospesi
Lecco le mie pene Lingua scivola nel fondo di un bicchiere E tu chi sei? Arrivi sempre con la pioggia Hai sorrisi per me? Ché non è vero che un caffè ti salva la giornata È l’amore…è l’amore! - Quale amore…? - Lui dice che sono tutta la sua vita e così mi tiene prigioniero il cuore Non ho voglia di pensare Solo… Consegnami le chiavi dei giardini di Babilonia, la mezzaluna d’oro e… un altro bicchiere.
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Diafana è la sera
Quando il mondo si chiude ripongo le parole nel mio scrigno verde Posato è il sorriso accanto al letto L’afa arida di giugno è vestita di insonnia e la sera è diafana: ha zigomi smagriti e orbite cave ma labbra mai sazie Non si spegne l’attesa Di là dalla finestra cicale tramano
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Sulla panchina
Vado Vengo Lascio che il vento e le stagioni mi ingialliscano nei fogli
- La poesia è musica libera Niente può trattenerla così tanto! -
Vieni e siediti solo un momento Ti racconterò del tempo oltre il crinale a scivolare Del mio sanguinante cuore Del grido di dolore del mattino, quando esce dall'imbuto del sogno
e della notte, di quando mi si sdraia accanto Che i temporali sono sempre in agguato eppure, sulla panchina, in un giorno di luce irreale, ho visto il Poeta e la sua Musa mano nella mano tornare dal crepuscolo.
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Dai cordoni ombelicali
Ecco, all’improvviso qualcuno bisbiglia: - Lascia andare le mani. Lasciati andare! - Lo senti?
Nasciamo con sede provvisoria. L’origine, l’obiettivo del viaggio.
Da quale tempo questa volta tornerai a coltivare i miei campi?
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Parte_nopea
Voli di bambini e corse. L’ultimo paga. La felicità nella terra stretta nei pugni. Ho fatto una promessa ad un Signore con il tamburo tonante: - Resto bambina! - Sono pioggia crepitante sulle tegole ma conservo ancora le voci nelle tasche.
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D’amore d’oppio
Grandi luci la stazione La notte disfa architetture Inganna e deforma nature oscure in curva È diluvio di parole Accesi brusii albergano il fondo della corteccia Lenti risalgono in superficie Agiscono sotto pelle Potessi sfuggire al pensiero! Ma sono solo corsa e inciampi mentre svanisco L’alba è un incendio.
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Rimmel
Sono stufa dei vostri sguardi dietro ciglia posticce.
- Colpevole o innocente? -
Meglio una mantide a far brandelli della sua preda con estro poetico.
Penzolate pure dall’indecisione, masse di io assassine.
Vi inchinerete al passaggio del folle!
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Piccoli segreti
Il sussurro del vento I nostri sospiri Una foglia vibra Il tuo alabastro sul mio ventre ancora mi seduce e il tuo sperma sulla mia carne mi accusa della colpa Sono un campo di transito queste nostre stanze.
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L’indisciplina della temperanza
- E che mi dici poi di una sorella fanatica religiosa? - - La prudenza non è mai troppa! - disse l’uomo d’ingegno professionale ed incertezze personali. … La mia ombra ha i denti di un piccolo ratto. Non ha scarsi appetiti, inghiotte anche la nebbia.
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Mi astengo dal lamento
Ferma come acqua di lago fisso orizzonti creativi. Delirante era la tua religione! Mostro avido e tiranno, hai scoperto la mia residenza digitale. Ora che il mio mondo non è più perfetto viaggio da sola. Colpo di grancassa… Ecco la partenza! Con l’anima affamata di libertà.
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Film
Bambini al passaggio Il più grande progetto Il contratto strappato La fiducia in accordo Contaminazione… Contaminazione! La pellicola indaga, scruta l’animo dei suoi soggetti. Quella che mi contorna attutisce i colpi, non così il dolore del mio stanco abbaiare.
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Étouffé
Le luci della città si allontanano, lente. La notte mi inghiotte. Ha labbra aride come la terra di questi giorni. Provo a pensarti. Ogni tanto appari negli spazi interstiziali ma non mi manchi. Adesso sosto in spazi aperti. Sono un vaso cinese non più sicuro del suo bianco e azzurro composto. Unica certezza… nevica ovatta a Maggio.
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Piccoli boicottaggi
- Alla vostra sinistra c’è il mare - ma io son figlia di roccia calcarea. L’autobus mi riporta alla vita. Verde come la terra brulla verde nell’unica stagione. Ti chiederanno - Che ci fai qui? - - Sono venuta a dare una mano! E nell’incertezza, salutare -
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Marzo
Nuda, la muta terra aspetta goccia. Resta guardiano, Poeta!
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Il Groppaio
Facile all'ammuschiamento, il groppaio tra riposti postigli strida. Breghidante aspetta la sua friga.
Si rattrippa e rumpa ma, quando la querella trocca, s'aggroppa,
bisrlacca, a tratti e, intorantola alla vista, sbacchia, la ingarbia tra le sue strinfie e nel gorgorgione la spirantizza.
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On the road
Ehi signore che cammini insieme a me… Dove stiamo andando? Li senti gli uomini dei tamburi? Arriverà la pioggia! Ehi signore che cammini insieme a me… A cosa stai pensando? Gli echi delle mie tribù si confondono nella mente. Ehi signore che cammini insieme a me… Che cosa stai cercando? Ho lasciato tutto quello che non mi era dovuto. Ho trattenuto solo le chiavi. C’è una dolce casa in Alabama. La salvezza ha il blues dell’autostrada.
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Golfi sepolti
Lo sciamano, il tamburo, il sogno lucido… Lentamente avanzo. Le cortecce, la resina, le braccia protese degli alberi mi invitano alla casa. L’antica memoria si fa seme. Nel volo del gufo i canti tribali. La rabbia delle onde in lontananza. Siamo in transito, ritorneremo ancora …alla fine delle foglie.
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Maison rouge
Sfilami il vestito stasera. Dolce il supplizio del tuo glande sulle mie perle. Mentre infierisci -Nulla da dichiarare- Bacia i miei sospiri mentre rovisti il tuo bordello preferito.
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