I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Come non si vive
non si vive aspettando
ne' evitando il piacere
ne' scansando il dolore
si vive cercando
Non si vive causando malore
preferendo l'ignavia a scapito dell'amicizia
si vive preferendo la risata
a pianti di assoluto errore
suscitando rispetto e amore
Non si vive scimmiottando un ismo
ed avendo paura
si vive volando tra gli orrori del Mondo
sognando migliorie e progresso
come fosse uno spartito di garnde successo
Comincio così che mi rassicura sempre
la scanzione temporale
che mi riporta dalle nuvole alla terra
Sono sempre stato un po'..., pensando ad altro
i piani terreni spesso & voluntiers
me resamblano luoghi di intrattenimento materiale
e vantaggio o sfortuna che sia
non avere una famiglia
mi lascia andare nei miei pensieri altri
.. Per questo la Poesia
che ultimamente sento sempre più
come luogo della mente presente
trasporta il mio piano materiale
si osserva, ondeggia sulle peculiarità personali
e attende l'evolversi della mia propria intimità
.. Per questo motivo il corpo che è materiale e poetico
non è il mio sentire. Chi si occupa di questo linguaggio
del suo "toccare & ascoltare" senza alcuna bisogna
faccia la sua interpretatio della realtà apparente
Ma scrivo oggi tanto per dire pensieri soffocati
e allora...la Poesia che dice quanto sentiamo dentro e attorno
al punto che si mischiano le sensazioni interne
è del Poeta forse non solo del Pasquino di turno
Ma l'editto del regnante supremo
la ricetta del medico superno
l'acqua per la dissetante voglia
il fuoco del calore eterno
del Poeta come controversa canzone
è del suo dire
.. Chi tace sa, chi non dice parola
è muto nello sguardo
Chi mai contesta l'editto o la regola
non ha gesti nelle mani verso gli altri
Chi mai canta la canzone della propria libertà
non conosce il vento
Chi soggiace al silenzio
mai partecipa ai motti feroci dei contadini
agli scherzosi ritornelli degli operai
ai giochi delle donne ai salti dei fanciulli.
Così chiudo questa pagina domenicale di gesto
come il giorno chiude il suo peregrinare
tra le cose materiali del Mondo
sorridendo senza gaiezza
alle tentazioni interiori del sempre
Inviando accanto alle parole di spesso
il mio abbraccio colorato d'occasione.
.
Mentre saliva faticosamente
cercando di giungere in cima
Si ricordò stupito
di ciò che portava:
Era una croce
una stupida croce
.