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Raccolta di poesie di Margherita Rimi
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Lezione n. 1-2

Lezione n. 1-2

La première erreur des parents, c’est l’oubli de leur
propre enfance.
Sándor Ferenczi, L’enfant dans l’adulte

Non sanno parlare
quando parlano ai bambini:

– non trovano la lingua –

Pensano di mettere: una virgola
di sistemare con precisione
il punto

di regolare tre “diminutivi”
al posto del
ragionamento

Pensano in più
di non
sbagliare.

Ma i bambini mirano. Là.
La prossima parola è al bersaglio

Pensano: «non c’è una scuola
per parlare con i grandi»

Nomi di cosa-Nomi di persona (Marsilio, 2015)

*

Lo zero

Lo zero

Dallo zero guardo lo zero
ci sarà un intreccio

Se ci sono due zeri:
dallo zero si può parlare allo zero

Poi

Se lo zero si somma allo zero
resta uno zero

I matematici dicono: «non è un numero»
È un caso a parte

I maestri dicono che vale un bambino.

Nomi di cosa-Nomi di persona (Marsilio,2015)

*

Su due rotelle

SU DUE ROTELLE

 

ai bambini che devono guarire

 

Siamo rimasti in pochi

a ricalcare gli occhi sulla foto

a non giudicare per quella

discordanza

 

E quell’incoerenza sulla bocca ha

la sua stratigrafia:

Ancora penso a quanti anni hai

se mai faremo in tempo

a quel mancare il primo posto

a quel mancare il primo banco

Se mai faremo in tempo

 

a farti camminare sui tuoi piedi.

 

– Se puoi guarire –

 

Dicono che puoi guarire.

 

Era farsi Autoantologia 1974-2011 (Marsilio, 2012)

*

La Bambina

LA BAMBINA La bambina non sapeva di essere

bambina


La storia dentro a un pugno 

scambiata tutta per errore. Così
Come poteva essere da capo. Come
per aggirare il mondo.

Dice – Da dove finisce –
Da dove. Sempre con l’ultima parola
sempre senza nome

– Prima del mondo che c’era. Prima –
– E prima della terra che c’era. Prima –
– E prima di prima che c’era. Prima –

Era farsi (Marsilio, 2012)

*

Era farsi

ERA FARSI                                                                    

                                                       a Ignazio mio gemello

 

Ai piedi del letto il tempo non passava

Era farsi grande raccontare una storia

E la storia non era più una storia 

era farsi padre

 

Il suo disegno non era farsi grande 

non era orizzonte la sua mano

 

Il dolore era farsi carta 

farsi carta i troppi desideri

Il suo mondo era grande ed impreciso

la forma del suo cranio 

una farfalla.

 

Era farsi (Marsilio 2012)

 

*

Sono spoglia anche di me

Sono spoglia anche di me
di questo calibro banale
dei miei chiodi
dei contrassegni sovrapposti
dalle parole

Non costruisco più su
cancellature avverse
Sono il grafico
bendato delle mie ginocchia.

*

quello

Quello
che non poteva
essere

lasciato

solo
e di nessuno
Impensato
Sconsiderato.