I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Lezione n. 1-2
Lezione n. 1-2
La première erreur des parents, c’est l’oubli de leur propre enfance. Sándor Ferenczi, L’enfant dans l’adulte
Non sanno parlare quando parlano ai bambini:
– non trovano la lingua –
Pensano di mettere: una virgola di sistemare con precisione il punto
di regolare tre “diminutivi” al posto del ragionamento
Pensano in più di non sbagliare.
Ma i bambini mirano. Là. La prossima parola è al bersaglio
Pensano: «non c’è una scuola per parlare con i grandi»
Nomi di cosa-Nomi di persona (Marsilio, 2015)
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Lo zero
Lo zero
Dallo zero guardo lo zero ci sarà un intreccio
Se ci sono due zeri: dallo zero si può parlare allo zero
Poi
Se lo zero si somma allo zero resta uno zero
I matematici dicono: «non è un numero» È un caso a parte
I maestri dicono che vale un bambino.
Nomi di cosa-Nomi di persona (Marsilio,2015)
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Su due rotelle
SU DUE ROTELLE ai bambini che devono guarire Siamo rimasti in pochi a ricalcare gli occhi sulla foto a non giudicare per quella discordanza E quell’incoerenza sulla bocca ha la sua stratigrafia: Ancora penso a quanti anni hai se mai faremo in tempo a quel mancare il primo posto a quel mancare il primo banco Se mai faremo in tempo a farti camminare sui tuoi piedi. – Se puoi guarire – Dicono che puoi guarire. Era farsi Autoantologia 1974-2011 (Marsilio, 2012)
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La Bambina
LA BAMBINA La bambina non sapeva di essere bambina La storia dentro a un pugno
scambiata tutta per errore. Così Come poteva essere da capo. Come per aggirare il mondo.
Dice – Da dove finisce – Da dove. Sempre con l’ultima parola sempre senza nome
– Prima del mondo che c’era. Prima – – E prima della terra che c’era. Prima – – E prima di prima che c’era. Prima –
Era farsi (Marsilio, 2012)
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Era farsi
ERA FARSI a Ignazio mio gemello Ai piedi del letto il tempo non passava Era farsi grande raccontare una storia E la storia non era più una storia era farsi padre Il suo disegno non era farsi grande non era orizzonte la sua mano Il dolore era farsi carta farsi carta i troppi desideri Il suo mondo era grande ed impreciso la forma del suo cranio una farfalla. Era farsi (Marsilio 2012)
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Sono spoglia anche di me
Sono spoglia anche di me di questo calibro banale dei miei chiodi dei contrassegni sovrapposti dalle parole
Non costruisco più su cancellature avverse Sono il grafico bendato delle mie ginocchia.
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quello
Quello che non poteva essere
lasciato lì solo e di nessuno Impensato Sconsiderato.
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