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Raccolta di poesie di Maria Rosa Cugudda
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Nel ripostiglio della’anima

Di notte dorme la luna

galoppano bigie nuvole

verso luoghi stranieri.

Riposa anche

il mio amore.

 

Un soffice manto

ricopre il tempo

silenzioso il vento non bussa alla finestra.

 

Nel ripostiglio

ormai in disuso chiudo il mio spirito.

 

Tenebre sempre più tenebre

assente è la luce

scorgo uno spiraglio lì m’aggrappo

nulla ho nelle mani da portare

a Colui che vita m’ha donato.

 

Da "Anima di corallo 2015"

*

Grazia, vita donata

 

Primavera s’avvicina fra nuvole ti cerco

slega la mente il tepore dai gelidi pensieri

nell’aria distendo il cuore

porgendoti la mano.

 

Non ho parole, il respiro mi tradisce,

devasta la malinconia,

tu sei lontana, indimenticabile sorella,

e io più non sono.

 

Salgo veloce le scale, avanza di te il silenzio

innalzo lo sguardo, sorridi e mi parli.

“Cerca la pace, abito nella luce,

dove tutto è gioia, e Grazia senza fine”.

 

11 marzo 2005

*

Donna per Amore

 

Nel labirinto dell’assenza

si perde il tempo,

corro sul selciato per ritrovare

il senso.

Ostacola il fiato profumo denso di fiori,

nel limpido cerchio invoco la mia anima,

eccedo nella gioia

dal tuo sguardo avvolta.

Più donna non sono

se ai tristi ricordi la vita mi abbandona,

a ogni istante vera

tenera e di te inebriata

dolce Amore e più t’amo

e t’amo sempre più immensamente

d’annegare

nell’Eternità che m’attende.

 

Da “Anima di corallo” 2015

 

A tutte le donne, ma in particolare a chi è nel dolore e nella sofferenza.

*

Al mio amore, sempre

 
Di lui vivere

in ogni istante vorrei

del mio tempo

l’aria che respiro 

innaffi la luce del cuore

 

scaldi anche il gelo

che spegne il calore

mentre spigoloso 

appare il soffio del vento.

 

Solitudine 

sguardo triste sofferenza

assenza

 

fra luci che più non s'accendono

il tempo si è trasformato

 

giorni son divenuti millenni

anni secoli

e i millenni ancora giorni.

 

Due sono gli anni da quando

il nostro sguardo più non s'intreccia

 

ma presenza infinita

ti percepisce

il tempo non diminuisce l'amore

e il dolore si fa sempre più preghiera.

 

 

*

Lettera a Mary

 

Forse non è necessario scriverti,

voglio farlo ugualmente.

Ti ho lasciata all’improvviso e da sola,

il buon Dio mi ha chiamato

all’appello sai, non si può tacere.

Sappi, però, che non ti ho abbandonata,

abito il luogo dove tutto è splendore, armonia e amore.

Tu, piccola stella, fragile minuscola donna,

nello sconforto e nel vuoto,

quando lacrime la sera inondano, nel silenzio, il vuoto nido

e l’esistenza sembra non appartenerti,

sentore di primavera a me riporta e ti è negato stringermi,

quando il mare ti chiede dove mi sono imbarcato

fai emergere, allora, dalla mente e dal cuore il bene

che nel calice della tua essenza ho versato già dal principio.

Nel tuo vascello a salire volti nuovi e teneri cuori ho invitato

e vecchi amici imploro affinché la fiaccola tengano accesa!

Degli altri prima di noi rammentati,

nell’eterno amore siamo noi uniti,

tra discordie alcuni vivono, molti nella miseria piangono

e soffocati nell’indifferenza muoiono..

Tu, adorata mia sposa, non piangere

“ …  i poveri, i veri poveri anche di te hanno bisogno”.

Non privarmi mai del tuo sorriso, Mary.

Con te sempre,  e tu, amor mio, lo percepisci.  

                                                              Lucient

 

Dalla Raccolta “ANIMA DI CORALLO" 2015

*

L’indifferenza e l’amore

Ho incontrato il vento

mi ha chiesto

dove correvo.

 

Ho incontrato la tristezza

mi ha chiesto

perché tanto dolore.

 

Ho incontrato l’uomo

non mi ha chiesto nulla

ma gli ho donato il cuore.

*

Il Volto

Se un tenue sorriso

donerò

quando amarezza

la vita mi regala,

se lo sguardo

leverò

quando il dolore

mi condanna,

se il fratello

amerò

quando più d’amore

non si parla,

allora sì

la coscienza al mio fianco vivrà.

 

*

Vivo nel gelo

Di solitudine lacrime amare

scorrono

da sguardo sofferente

non s’accorge il cuore

che vita la stagione offre.

 

Spenta s’è l’Essenza

notte d’inverno glaciale

allorché

l’Amore adorato

è stato chiamato.

 

Lo sguardo mi ha donato

e a Dio s’è affidato.

Più cammino non distinguo

rinata son io

a vita di Morte.

*

Dall’alba al tramonto

Sempre più non bramo

soggiornare

in mari trasparenti e smeraldini

ove sabbia di fuoco

lambisce la mia pelle

e fiori esotici

incoronano il mio capo.

 

Più non bramo correre

dove sole e luna

giorno e notte si tengono

per mano

danzando nell’aria cristallina

sbirciati da fanciulle

dal canto soave.

 

Con te amor mio sempre

dall’alba rosata

al tramonto cobalto.

 

Nel tuo essere

nella tua mente nella tua anima

vita mi regali

ed io in te eternamente

voglio esistere.

*

Papa Francesco e l’Isola

PAPA FRANCESCO E L’ISOLA 

 

Tu, uomo schietto da Dio prescelto,

col cuore vivi nelle disperse periferie,

gli ultimi accarezzi,

spandi il sorriso con amore puro

tra smarrite colline e mari in tempesta.

Dello Spirito semini l’ardore

con la luce dello sguardo fai nascere speranza

ove odio invade e regna

e la vita da tempo si è spenta.

Prega il Padre dei Cieli,

umile Francesco, affinché a Te conduca

per tenerci per mano nella buia confusa esistenza.

Di sapienza sei faro e di amore colonna,

amico in te incontro,

misera son io purtroppo di Spirito,

ti sento vicino, degna non sono di chiamarti fratello.

Padre, tra le tenebre ti invoco,

all’alba più nulla comprendo,

l’essenza mi sfugge il vuoto mi prende.

O Dio, rafforza la fede, illumina il percorso,

in Te son tutte la mie sorgenti.

Ti imploro, nel tuo cammino vorrei ritrovarmi,

troppo lontana è la mia Sardegna,

perennemente io ti invoco, Terra ambita.

 

(Visita del Papa in Sardegna - settembre 2015)

 

*

Anima di corallo

Dai tuoi occhi

il mare intravedo

non  per l’azzurro delle pupille

ma per il profondo orizzonte

che mi offre.

 

Dalle tue labbra sorseggio

l’acqua cristallina che vita mi dona.

 

Nel tepore del tuo cuore

teneramente distendo i pensieri

che la mente invadono.

 

Ma la dimora più sognata

nella tua anima incontro

dove in unica entità eternamente

ci avvolgiamo e l’amore confine

non intravede

perché l’anima è in noi

e noi siamo anima che brucia d’amore

al par del rosso corallo.

 

     Dal libro "Anima di corallo" 2015

*

Il medico degli umili

Più il mio Sposo non trovo

il suo cuore (ed anche il mio) si è fermato

Col sorriso sollievo ha donato a quanti

da sofferenza e malattia invasi

Ora lui in Cielo è stato condotto

spazia adornato da candidi Angeli

Quaggiù, io son rimasta

sola e desolata

trafitto ho l’animo

mentre il volto inondano salate gelide lacrime

Lo sento mi abbraccia

tendo la mano percepisco l’Amore ma non lo vedo

Non più respiro senso non riscontro

vegetare o morire nello struggente dolore che attanaglia.

Mio Gesù, a Te mi unisco

disperazione solamente posso offrirti

trasformala in dono, Dono vero.

Anche per me hai versato il tuo sangue

debole e povera di Spirito ai tuoi piedi mi abbandono.

 

(Al mio adorato , Luciano,

non più con me, dal 6 febbraio 2014)

*

Gesù

Conservami pura

nel sentimento

profonda nel pentimento

umile nell’io.

 

Rendimi disponibile

al fratello

che rattristato

muore isolato.

 

Erigi nel mio cuore

un macigno d’amore

affinché possa donarlo

a coloro che annegano nel  buio.

 

Donami forza

per spalancare gli occhi

e vedere il marciume

che ricopre il mio Spirito.

Tu puoi, Gesù

*

Alluvione in Sardegna

E DA LONTANO PIANGO

 

Immersa tra monti prealpini

ormai avvolti da gelida veste

innalzo lo sguardo alla ricerca

di te preziosa mia Perla.

 

Ti ho lasciata appena

l’Amore ha invaso il mio cuore

lontana son fuggita

(anche il Signore lo comanda)

 

e col mio Amore

radici in terra straniera

abbian piantato.

 

Solamente un frammento di cuore

ho stipato  in valigia

l’altro l’ho disperso nell’intera mia Terra

 

affinché non un solo cuore

restasse ma infinità

d’Amore cingesse l’Isola.

 

I padri e gli affetti da lì

sempre mi guardano

ed io tendo il filo più tenace.

 

Oggi ai tuoi piedi l’animo mio geme

la pioggia ti ha invasa

distruzione a piene mani ha elargito

 

sofferenza e lutti nel popolo

dal volto indurito e segnato

da continuo sfruttamento

ma dall’interiorità più integra che mai.

 

Sardegna Terra mia

di te vivo di te sogno.

Forse un giorno più non scapperò

dalle tue tenere braccia.

 

*

Sarà chiesto

Quando l’appello si farà

non denari accumulati

beni posseduti

viaggi intorno al mondo

cultura appresa

figli generati.

E neanche  libri divorati

coraggio dimostrato

malinconia ricercata.

Solamente

verrai interrogato

sull’ Amore donato.

*

Il cuore attende

Muta è l’attesa

il silenzio stordisce

coinvolge il mare

latente pensiero

La mente tra urla di onde

si distende

Pace il cuore attende

che l’uomo non sa dare

*

Anima vagante

Di te la nobil parte

nello sconosciuto cosmo

hai celato.

Umiltà ostenti a chi

ad ogni alba nel viaggio incontri.

All’etere affidi

il galleggiante animo

fra le stelle oscure che ausilio cercano

per regalar luce

a chi il legger trascura

e posar l’orma sulla dolce terra

orba di quiete ormai.

*

Dal Cielo

Di nulla manco

se il cuor m’accendi,

Signore Gesù.

 

Salvezza incontro

nel distorto mondo

se Amor concedo

a chi con amarezza

ricambia genuina bontà.

 

Il passo arrestar non posso

breve è la strada

e se il buio mi coglie

più Speranza non ritrovo.

*

Donna, asciuga qualche lacrima

Triste e malinconica

da un minuscolo universo

hai rubato

un barlume di luce.

 

Donna

tu che non abbassi  mai lo sguardo

estendi

il tuo orizzonte

verso più lontani cieli

asciuga qualche lacrima

che in spazi

inadeguati violentemente scorre.

 

E l’universo a te s’affida

dopo che il fratello

ogni via ha ormai smarrito.

*

Ciò che non sai!

E’ un’altalena la mia felicità

quando ero bimba mi rendeva

viva ciò che agli altri annoiava

Oggi odio tutto ciò

e sono esclusa

dalla felicità del semplice.

*

Pianto incompreso

Piccola stilla

dall’occhio stanco dolorante sgorghi

scivoli lentamente

piatta su di un tavolo,

t’assorbe

quasi il tempo che scorre

nulla sei per l’indifferenza

regnante.

Una farfalla ti scorge

nel lago si disseta

ti prende per mano

nel ramo ti conduce

dove il fiore un’altra dimora

non rifiuta,

e il canto della cicala

ti culla mentre nell’occhio

tacitamente vorresti  rientrare.

 

Da "Spirito libero" 2011

*

L’astratto

Sei come ebbrezza

poesia

passa e lascia

libertà di pensiero

d'amore parole

solitudine

regnanti

nel profondo cuore

di ogni uomo.

*

L’Abbraccio

 Carezzare il sole

che vita mi dona

è il pensiero ultimo

nella notte che scivola

nell’esistenza che fu.

 Ma il mio amore

con l’abbraccio a sé mi stringe

e nel sognato mondo

mi conduce.

*

Bimbo al freddo

Carpita da frenesia

del giusto ricercato dono

apparenza nelle vie cullate

da mascherati volti o distratti, no!

 

Visitata dall’apatia

nell’indifferenza calibrata, sì!

 

Poco mi scalda

ancor meno l’evento

sollecito m’appare.

 

Leggero intervento

per sminuire l’esistenza

del povero sul ciglio

che di lacrime tacitamente s’inebria.

 

Forse anche il mio

un cuore di ghiaccio

che sventola le ali su prati di vuote parole.

 

*

Nella mia casa

Mi sentivo piccola

sommersa dalla vita

nella mia prima casa

non pensavo

che a quando sarei stata grande

per essere da sola nella spiaggia.

Tutto era immenso normale

nella mia prima barca

forse perché

dal mio tenero padre guidata.

*

Poesia

Arte

se distendi i tuoi orizzonti

coinvolgendo animi eccelsi

in ambienti di

di luce trasparenti

Poesia divieni

e se i tuoi versi

nelle desolate terre discoste spargi

ancor più

magnanima sarai.

E le due entità Poesia e Arte

mai l’una dall’altra

disgiunta sarà.

*

Donna alla catena

Con la mente cinta

dalla dorata invisibile catena

col corpo disteso

alla nuova alba

coi desideri

nell’attesa del domani

con lo sguardo

a volte pilotato

con la leggerezza

abbandonata nel tempo

con la luce fra le imposte

rinchiusa

col sentimento

coatto all’evidente

col sogno

che mai in realtà

si è tramutato

col timore

che tu sempre piccola eri sei e sarai

con la costante che tu donna folle sei nata.

Così tanto tempo

alla tua vita hai regalato

forse perché prigioniera anche di te.

 

   (Giornata mondiale contro la violenza sulle donne)

*

Bimbo di Haiti

  

Bimbo smarrito

fra gelide acque di lacrima

di madre

in una calda notte d’estate

 

I tuoi occhi son due stelle

spazia il pensiero intorno

la vita elemosini

da chi nell’opulenza sguazza

 

Senza  compenso

lezioni impartisci

sull’esistenza velata

incatenata

nello scrigno dorato

cosparso di nulla.

 

( Giornata Mondiale Dell'Infanzia)

*

Se dovessi

Se dovessi

chiedere alla vita

dov’è la sua dimora

 

mi risponderebbe

una briciola

in terra

l’eternità ben lungi.

*

Eppur tutti

Sento vicina lei genitrice

abbracciando il Cielo

mi ha lasciata in un freddo giorno d’inverno

per unirsi alla schiera degli Angeli.

 

Lui genitore una mattina d’estate

mi ha sussurrato

“tu aspetta”.

 

La sorella tanto amata

per dialogare col suo Gesù

in terra il suo posto mi ha affidato.

 

E intanto ancora con gelide lacrime

presenti li sento

la mano mi tendono 

colgo l’amore

per donarlo a chi in solitudine prosegue nel buio.

*

Corre il gabbiano

Si tinge d’azzurro

fra scorci di luna lontana

il triste pensiero.

 

S’abbraccia il calvario 

più luce non chiede

s’arresta in istrada l’amore cocente

subitaneo vibra il volo di farfalla.

 

S’acquieta il tempo

in solchi scoscesi s’affanna

e corre il gabbiano

acciuffa  dall’alto ambito cibo.

 

Delizia d’amore sbocciata al tramonto.


*

Ad un vecchio poeta

Omaggio silenzioso

a chi nella sofferenza ha sempre detto no

al patimento senza valore.

Doveroso rispetto

a chi l’estro poetico ha donato

per incoraggiare

gli sconfitti già prima di esserlo.

Dono semplice

a chi l’uomo ha scrutato 

nel profondo dell’animo

per amarlo

e gli autentici valori fargli scoprire.

Sentimento profondo

a chi cultura con modestia ha armonizzato.


*

Oltre il deserto

Fermati   

assetato spirito

la fonte

oltre il deserto

non troverai

ma se lo sguardo

incateni

tra insignificanti realtà

nella tua mente

rinverdir

tosto può

l’ingiallito sentiero.


*

Aurora marina

Perde i confini

lo sguardo,

mentre il buio della notte

spalanca

all’aurora le porte,

distesa

sul placido mare. 

Al più profondo Amore,

per gli esseri

che la dorata terra ospita,

ogni colore

invita.

L'alba e le mani si congiungono

l'isola mia lontana

il dolorante cuore invade.

Ma il miracolo sempre m'illumina.


*

Esiliato cuore

Melodie insignificanti
giungono dal mondo
all'essere
incapace d'unirsi
al soave concerto

Il cuore sconfinato
soggiorna
ove posare lo sguardo
mai nessuno potrà

E il sogno ancora rivive

*

Angelo azzurro

Il mondo è già giù

tendi la mano a chi respiro non ha

 

posa le ali sul cuore straziato

di chi inerme dal giaciglio

il corpo osserva

 

dona luce alla bruma

che inesorabile l’esistenza offusca

 

illumina quest’ anima

dal fuoco bagnata.


( All'amica inferma)


*

Padre

Oggi è la tua festa

sono davanti a te per dirti

quello che forse non hai mai sentito

dalle mie labbra

Se mi guardi


esse non dicono parola alcuna

nel mio volto

vedi perle d’argento

che si offrono a te

per dirti grazie

di tutto ciò che mi hai donato

Da lassù sono certa mi ami ancora di più


*

L’incontro

Talvolta il mio amor tradisco

per ritrovato amante

il primo mi bacia mi ama

mi cinge il secondo

nell’universo con trasparenti ali

mi trascina

Senza il primo vivere non posso

a lui mi dono 

lieta l’esistenza rende

Al secondo mestizie confido

con chiare increspature

l’onda mi tende

All’amore mi aggrappo

un’essenza diveniamo

All’amante grazie

per la vita quasi rubata rendo


una ventosa mattina

ma al disperato grido rilasciata

All’Amore e al  Mare appartengo

l’uno dall’altro

separar giammai potrò


*

Una rosa, per mia sorella

Immenso

come l’universo

il tuo cuore

Espanso

come il sole

il tuo intelletto

Libero

come l’acqua del mare

il tuo sorriso

Eccelso

come la vita di un eremita

il tuo animo

Radiosa

come la luce

la tua parola

Solamente una rosa posso offrirti

ed un’accorata preghiera

Grazia, indimenticabile sorella.


( A Gazia, nel 7 anniversario della sua nascita in Cielo)


*

Dolce madre

La tua vecchiezza

fragile e nobile

allo sguardo m’appare

 

la stringe il tempo

e si respira nell’aria

d’amore l’assenza


*

Notti informi

Sprazzi di luce
si rincorrono

Ondeggianti
per mari distanti.

*

Retrocedere nel tempo

Passeggero  distratto

retrocedi  nel tempo

il tuo sguardo posa

su queste magiche

 secolari mura
 

Spazio concedi

sulle pietre dolenti

ai tuoi piedi leggeri

 
Inoltra la tua vista

ai ricoveri che furono

e se puoi allieta

l’animo tuo stanco

con le tenui pennellate
 

Ai  versi che sparsi scorrono

per postulare ausilio

a chi tanta grandezza

ci tramanda

dai possente voce


*

Ho incontrato un sorriso

L’ho cercato

per solitari sentieri

l’ho intravisto

spazio non ha concesso

L’ho invocato

uno sguardo freddo

mi ha donato

Gli ho regalato

nel buio più pesto

il mio desiderio

Ed ecco senza

farsi scorgere

l’uomo più indurito

immerso

nella perenne sofferenza

il profondo sorriso

nella mia vita

ha dolcemente seminato


*

Foglia

Come

un’adusta foglia

smarrita al vento

nel mare del tormento

Anch’io

mi affanno

e nel profondo

con  iniquità mi scontro

Come

un’adusta foglia


*

L’incontro

Talvolta il mio amore tradisco

per ritrovato amante

il primo mi bacia mi ama

il secondo mi cinge

nell’universo con trasparenti ali

mi trascina.

Senza il primo vivere non posso

a lui mi dono 

lieta l’esistenza rende.

Al secondo mestizie confido

con chiare increspature

l’onda mi tende.

All’amore mi aggrappo

un’essenza diveniamo.

All’amante grazie

per la vita quasi rubata rendo

ma al disperato grido rilasciata.

All’Amore e al  Mare appartengo

l’uno dall’altro

separare giammai potrò.


*

Questo grande amore

L’infanzia era l’ iniziazione

guardavate con gioia

alla vostra unione

Dio ha benedetto l’amore

del frutto l’avete ringraziato.

 

Insieme avete camminato

siete caduti e vi siete rialzati

sicuri della missione

pronti al Padre vi siete mostrati.

 

Il più stanco Egli ha scelto

al momento del commiato

l’unione ha rinsaldato.

 

L’infanzia è ritornata

nell’attesa del grande incontro

nella casa del Signore.

 

(dedica ai miei genitori)


*

Albero indifeso

Betulla era il tuo nome

notte e giorno a stendere le fronde

t’adoperavi.

L’usignolo su un flebile ramo

la reggia avea costruito

per non turbare la quiete tua.

Nella calura estiva

al ritmo del danzante vento l’ombra spargevi.

Maestosità palesavi

il bimbo gaudente al sorriso esortavi.

Che resta

d’intarsiate fronde negli avviluppati rami?

Poco! L’uomo t’ha preso

una mattina di marzo

e con ardore storpio ti ha reso.

Povera mia voce

combattuto ha la battaglia.

Dopo essersi annoiato

l’uomo ti ha lasciato.

E ora la tua forza ammiro

pur nello strazio fresca esistenza offri

a ciuffi di foglie dei mutilati ceppi.


*

RESPIRO

Si scioglie la nebbia
come piuma
divien leggera
il volto traspare
gli occhi mi regali.

All'angolo una lacrima
asciuga il ferito gabbiano
e fra le increspate acque
silenzioso il cibo trafuga!

*

ATOMO

Sono
un piccolo atomo
che corre
fra gli immensi
raggi solari
mi fermo
ascolto me stessa
percepisco
di non esistere.


*

A Lei

A Lei che fu ed è Madre
di tempi stretti e lunghi
dolce tesoro di solitari cuori
dell'esistenza timida amante

Al vento quesiti mai poneva
col sorriso acceso scaldava il sole
e dagli occhi la luna luce le rapiva

Affranta non si è mostrata
dalla dura sorte si è rialzata
e agli altri teneramente si è donata

Lei era questa mia Madre era Lei
Oggi un canto di gaudio vorrei gridare
per celebrare anche in terra la festa
che lontano per Lei si vive.

*

Progetto

Attesa pazienza rabbia
per ciò che non è tangibile

Vai oltre

Lo sguardo e il cuore
si fermeranno
nell'irripetibile progetto

*

Certezza dell’infinito

Cosa manca
all'interno dell'umano cuore?
La gaiezza dell'essere
e la certezza dell'eternità!


*

A CHE GIOVA?

Se  un raggio di  sole

imbiondisce il grano

e il mio corpo

impallidisce in carcere?

se la pioggia

l’aria purifica

e il mio respiro

luce non scorge?

se  il fiore

inonda  col suo profumo

e  divieto  mi  è  fatto

di  cogliere  l’essenza?

Vita  ristretta

e  normalmente  Valutata!


*

Ciò che non sai

E' un'altalena la mia felicità
quando ero bimba
mi rendeva viva
ciò che agli altri annoiava,

oggi odio tutto ciò
e sono esclusa dalla felicità del semplice.


*

Silenzio

Scorgi la luce
che dai tuoi occhi scorga.
La via intraprendi
per beltà ammirare
ove natura
è tua dimora!


*

Classe multietnica

Sarah perla d'oriente
Michael diamante nello stagno
Anna uragano travolgente
Costanzo disco incantato
Alison stella che illumina
Valerio sentiero scosceso
Fairouz fiore del deserto
Bruno fiume ostacolato
Elisa sole che splende
Zhou porcellana dipinta
Betty rondine di primavera
Celeste luna che rasserena
tutti diversi
ma ognuno per sempre presente
nel mio cuore!


*

Fiumi di lacrime

Di cielo
frammento
sulle onde del vento
varchi
di ignoti mondi
le sponde

Lieti cuori innanzi
amore ostentano
e dalle polle
di lacrime fiumi scorrono
per donare vita
alla natura che silenziosamente
muore


*

Un rosa, per mia sorella

                                              Immenso                                             

come l’universo

il tuo cuore,

Espanso

come il sole

il tuo intelletto,

Libero

come l’acqua del mare

il tuo sorriso,

Eccelso

come la vita di un eremita

il tuo animo,

Radiosa

come la luce

la tua parola,

solo una rosa posso offrirti

Grazia, indimenticabile sorella!

 

 

 

 

 

  


*

Sensazione

Valida
non è più l'essenza
se allacciata
alla brutale indifferenza
che ondeggia
negli assolati percorsi
solitari.


*

ATTESA DI SCELTA

Tutto lascio
all'esistenza che
m'assorbe
nel vento che spargo.
Sarà stimolo
o
torpore?


*

GRIDAR VORREI

In punta di piedi
sono giunta
su questa ardente terra
ove tutto mi parla
di chi non parla.

Gridar vorrei
invano esprimo azione
la flebile voce
nell'etere già spazia
dove il cuore
in silenzio riposa. 


*

PREGHIERA

Ti cerco in ogni immensità
Ti trovo serenità provo
Ti trascuro per far partecipe chi amo
Ti invoco con tono ardente riprendo
Ti riperdo più smarrita che mai
Ti difendo sconfiggendo il nulla
Ti chiedo consola chi soffre
Perdona chi ti ama
Aspetta la sua Luce!


*

FIGLIA DEL MARE

Son stata e
                                     
son tua figlia

o inquieta

potente distesa

d’azzurra acqua.

Ti ho amato

nelle tue dolci acque

sempre mi sono

lasciata cullare.

Non stanotte, oh mio  Mare,

sei duro e violento

troppo sicuro di te,

per questa fragile notte per me!

Il mio spirito

fatto dal tuo fragore,

invoca, sai tu chi,

per calmarti

e lasciare che

le mie ossa stanche

tra le tue ormai rilassate braccia

s’assopiscano, finalmente!