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Raccolta di poesie di Silvana Sonno
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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le stagioni

Le stagioni

 

Un temporale all'improvviso ha rotto l'estate.

 

So che i giorni del pigro calore non torneranno

ritornerà invece un altro inverno

a far da sfondo alla livida danza

della vita che rincorre la luce e il suo tepore.

 

Di questo han bisogno i pulcini che la chioccia non cova

di questo han bisogno i bambini e le bimbe di tutte le età.

 

Cercare riparo nei corpi profondi di madri

carnose e accoglienti, nel seno e nei fianchi opulenti

nella morbida chioma che il collo accarezza

nelle mani che sfiorano di tenerezza il viso

e i capelli, e le labbra dischiuse al sorriso.

 

Cercare nei corpi l'odore del mare

di terra assolata, di fieno e di ruvido

afrore, di pelle gelata per troppo sudore

di liquidi assaggi tra i varchi protesi

e i passaggi poi gonfi di tiepido umore.

 

E' questo l'estate per me che nacqui d'inverno

e ne rifuggo il gelo, e cerco da allora,

per me, un patto con lo spirito eterno

che consenta al mio fragile cuore il riposo

 

nell'intimo cerchio della matrice antica

dove la vita si rincorre e avanza

e godere ancora e poi sempre la sua arsa pietà.

 

°°°

 

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le more

Le more



Le more che il sole ha prosciugato

tra le foglie accartocciate del rovo

si protendono dai cigli del sentiero

polveroso, come ricordi sbiaditi

dalla memoria brulla di passati

di ben altro turgore.



Se le raccogli lasciano sui palmi

un arido umore, e la spina

è in agguato a punire l'impudente

carezza dell'ultima viandante

nell'estate che muore.

 

(slvana sonno)



 

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le more

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