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Raccolta di poesie di Carla de Falco
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

lacrime e campane #controviolenzadonne

lacrime pesanti come campane

su guance di bambina imbronciata,

tanto più volo di altri sulla carta

ma nessun miraggio del futuro.

è lei, la ragazza che non balla,

la sola che da tempo l’ha capito

che s’invecchia presto e che non c’è più festa

lì fuori nella vita che ristagna,

nelle parole livide come edemi. 

lacrime e silenzi incidono

mordono la sua cera morbida

creata apposta per essere violata

mentre avanza cupo il rumore delle porte 

quasi inafferrabili farfalle

un battito prima della penombra.

 

Da Rime d’amore e di frontiera, Temperino Rosso Edizioni, 2015.

 

*

il dono #poesiapoeti

e quando i poeti ancora avevano 
la forza della tigre nell’atto della caccia
con il soffio della speranza tra le vele
abbagliavano di luce l’orizzonte.
le parole erano rivoli d’eterno.

oggi nulla di questo è più possibile:
resta la gloria di un sorriso compatente
e la verità della poesia fatta di istanti.

sarà di poco conto, ma è il mio dono. 

 

Da la voce delle cose, Carla de Falco, Copyright Montag edizioni, 2013 

*

il posto delle cose

 


mi piace guardare nelle case
scoprire il costo delle storie
scrutare il dettaglio oltre le cose
sentire l’odore che le infetta.
e penso gli oggetti abbiano un senso
un gusto, un orientamento
a volte stanno dentro un posto giusto
a volte sono altrove, come lontane.
le cose raccontano le mani
un ordine, la polvere, la cura
gli oggetti hanno dentro pezzi d’uomo
e sussurrano l’abbraccio del ricordo.

da "La voce delle cose", Carla de Falco, Montag, 2013.

*

per incompiuta voce

 

incanta la parola,

sirena al servizio del potente.

punita la parola,

bersaglio alle ire dell’amante.

 

 

rimasta senza me, io m’imbattei

nel più arcigno fiore che ci fosse.

l’amai come la roccia anela l’acqua

quando lacrima sinuosa la corteccia.

consumai la mia ombra nell’anelito

e divenni a poco a poco amaro pianto

senza più compiuta voce

solo riflesso frivolo

e incapace.

 

 

da Il soffio delle radici

©Laura Capone Editore, Milano 2012