chiudi | stampa

Raccolta di poesie di Alessandro Corigliano
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Separata_mente

Prati assolati

Urla di bimbi

Giochi senza tempo

Lacrime di capriccio


Approccio.

Genitori attorno ai figli

Come facce opposte della stessa luna

Amorevoli contrapposizioni

Distanti convergenze


E poi noi

Separate menti

Separati corpi

I nostri figli

più attenti

più sensibili

più timidi

più felici


Noi li guardiamo tra gli altri

Riconoscendoci tra gli altri

Artisti di strumenti

con la metà delle note

Attenti a sfumature

Invisibili ai più


Separata mente presenti

Con la sensazione

di esser sempre mancanti

*

Ramingo

Randagio

Annusa

Scava

Schiva


Emaciato

Guarda

Cerca

Prova


I fasti di un tempo

Il fiero portamento

L'incoscienza degli anni

La forza dell'idea

Stinti

Appesi

Lisi

Come una veste altrui


Malfidato

dai troppi calci

Rallentato

Dai lunghi digiuni

Stenta


Stenta nel caldo giaciglio

Stenta il pasto caldo

Stenta la mano amorevole

Stenta lo sguardo


Stenta la vita

Corazza di ramingo

In attesa

Piu di una fine

Che di un inizio

*

Nel rovo

Nel folto

In fondo

Al buio


È vermiglio

È intenso

È velluto


La pelle lacera

Tra spine contorte

Insiste


Sfiora

Carezza

Cura


Bocciuolo celato

Con ferocia protetto

Nel palmo


Il sangue

È seme

Nella terra

Umida


È vita

Ancora

*

Sogno di-amante

Disegno il tuo corpo

Una volta ancora

Il pensiero si fa tratto

Arabeschi disegnano

le tue mani nell'aria

mentre ti dipingo

E la malinconia

si fa colore

La pelle candore

Gli occhi feroci e tristi

Le labbra si serrano

I seni si protendono

La schiena si arcua

La pancia si tende

E la mia mano

che prova ad afferrarti...

Svanisce

Sogno il tuo corpo

Caldo del corpo vicino


Ma non sono io...

*

Storia di un minuto

Una lama affilata

Sulla retta del cuore

A mischiare

Sangue all'anima

Per darti un tutto

Che non abbia più nome

*

Sera di festa

Ciottoli ambrati

di Pietra bianca

Lunghi solchi

scavati dal tempo

Luminarie

che sanno di festa

Vicoli colorati

da lampade potenti

Silenti budelli

di pietra lucida

Portoncini,

scalette,

corrimano,

garofani,

fioriere,

vasi,

finestrelle,

decorazioni.


Un paio di scarpe e un martello

davanti ad una porta,

ritagli di vita,

panni stesi,

odore di pane...


Il cielo manda in onda la corsa delle nuvole,

ed io,

qui sotto

rubo

le immagini e le emozioni

di un posto che chiamo casa.

*

La Luna

Galleggia

Pallida

Enorme

Lattea


Tutto ammanta

Di argento e latte

Infittisce le ombre

Disegna contorni

Crea mostri

Nasconde orrori


Assiste ad amori fugaci

A passioni notturne

A letti agitati


Immutabile

ci osserva affannarci

Pronta a svanire

Al primo raggio di sole

*

Visione spettrale

Frequenze

Onde

Spettri

Noi siamo luce

Ognuno diverso

Ognuno un colore

Portanti

Sinusoidi

Picchi

Ci incrociamo e fondiamo

Diffraiamo noi stessi e gli altri

Non riusciamo a vederci


Come la luce

Divisi

Come gli spettri

Raggruppati

Come le onde


In cerca della nostra portante negli altri

*

Ho imparato

Che cambiare è possibile

Che volersi bene anche

Che riflettere sul domani parte da oggi

Che la rabbia è come il fuoco amico

Che il proprio corpo va assecondato

Che bisogna restare comunque se stessi

Che si può dire, ho sbagliato

Che si può sbagliare senza colpa

Che non serve la colpa per porre una fine

Che star bene non è volare ma a volte somiglia

Che nulla va cancellato e perso


Ho imparato molte cose, pur restando me stesso.

*

La febbre

Pulsa e batte

La fronte calda

Non un suono

Non una presenza

Non un'attesa

Sfianca

Annoia

Indolenzisce

Logora i pensieri

Distorce la realtà

Scalda Malsana

Disturba Il sonno

Spossa in spirali inutili il pensiero

E mentre la mano ti cerca al fianco

Il vuoto e il freddo si prendono gioco di me

*

Dal letto, le nuvole

Le guardo scorrere

Lente

Assenti

Multiformi

La finestra aperta fa da cornice

Azzurro

Limpido

Compatto

Il cielo lissù fa da sfondo di cartone al loro passaggio


Ed io in questo letto le lascio correre via con i miei pensieri.

*

Corsie

L'odore di minestra

Di alcool e medicine

Urla e lamenti

Varia e dolente umanità


Corsie vuote

Piene di rumori e odori di dolore

I passi veloci

Di chi quasi a paura di tutto quel dolore


Uscire di qui,

nel grigio umido del dopo temporale,

l'odore ancora addosso di morte vicina...


Fa sembrare ogni cosa fuori,

bella,

viva,

colorata...


Fa sembrare la fine ancora lontana.

*

Vagando

Mi aggiravo tra piccoli vicoli

Uno stretto reticolato di case e botteghe e cantine e negozi

Tutto aveva il colore del deserto

Della terra

Della vita

Vagavo senza meta tra piccoli stabili pentagonali

Tessere di un enorme mosaico vivo

In cima ad una delle due monumentali colline,

due immense fontane di marmo rosa scuro,

circolari,

zampillanti,

immense...

Un declivio,

aspra la salita verso la vetta successiva...

Nel sogno, inizio a vedermi sempre più piccolo,

da sempre più in alto.

Il mosaico assume la sua forma

Ed io microbo invisibile mi perdo

nelle sottili pieghe della tua pelle

per arrampicarmi fino alle tue labbra..

*

In attesa del nuovo

Restano

Come appese ad un ramo

Foglie di speranza

Ingiallite dal tempo e dal gelo

In attesa di un vento che le spazzi via

O di un sole che le porti a nuova vita

Restano

Emozioni mai sopite

Squarci di famiglia

Colori di notti bianche

Calori assonnati e calmi

Restano

Ma non tornano, non devono.


Serve vita nuova...

*

Spirali

Lente spirali di fumo

Salgono

Danzano

Si fondono

Svaniscono

Li dove iniziano i miei pensieri