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Raccolta di poesie di Pasko Simone
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

E’ come se

 

E' come se tu fossi fatta

di terra e di cielo

 

foglia d'autunno contesa

dai venti

acqua di lago confusa

nella notte

 

Talvolta ti guardo

e vedo con gelo la terra

altra volta ti tocco

e son certo

 

d'aver toccato il cielo...

*

Diceva parlami

Diceva parlami -

chi vive senza follia è già rigettato indietro:

vacilla già in un fondo di vuoto profondo

escluso completamente

dal mondo...

 

Parlami diceva -

e vedrai che la tenue tua speranza

che un po' geme e un po' s'accampa

nell'affanno che mai s'estingue

pure scalpitando

                   sopravviverà...

 

Diceva parlami -

parlami ancora

                    del crudo e del cotto...

*

Questa metafora dura e crudele

 

Questa metafora dura e crudele

Mi riporta a voi Signora di Solitudini

 

Penso alle lane che vi ricoprono 

Al giro della seta intorno al collo

All'abile ondeggiare delle anche

Al gioco inesauribile della lingua

 

Penso alla serietà del vostro sguardo

Quando fantastica di vita umana

E taglia con mano sicura la corda del fato

Rivoltando in uno il seme del rimpianto

 

Ma oggi la vostra severa metafora

Signora d'Inquietudini

Sembra volteggiare più libera e mite

Nel chiaro cielo del mattino

 

(da Corpo a corpo, Manni Editori, 2013) 

*

Beau geste

BEAU GESTE

 

una tempesta di neve e vento

scenderà danzando

su queste manifatture

a buon mercato

 

nell’ingorgo delle voci

i libri voleranno via salmodiando

e le risate dei folli toccheranno ferro

 

l’aurora se n’è andata altrove

col suo dolore in piena

con tutte le sue sublimi promesse

arca dai drappeggi d’oro in forma d'indivisibile azzurro

 

eco di glorie nazionali

che tratteggiano e dissolvono

le ultime speranze

di resurrezione

 

confondendo i pianeti più lontani coi più vicini

dischiodando abitazioni anatomiche

il tempo che un tempo guariva ogni male

         con le sue mani di cera e di sabbia

         confermerà nei secoli l’inaudito beau geste

                         d’una impossibile

                                              ripresa

*

A reculons

 

Un passo indietro (lo farai? non lo farai?)

- ma no che non lo farai,

altrimenti è il fare passato:

l'irrealtà degli usi sacri e profani

la post politica la post critica

la post famiglia e la post fazione

 

Le solite anomalie

- le profanate dottrine:

un passo avanti e un passo indietro

senza contare il passo dell'oca

non ultimo quel tuo ossessivo:

- facciamo due passi in centro?

- ah...il centro del potere!

 

Due passi avanti ed uno indietro

sarà così quando ti ci porterò

a ritroso e controvoglia, lo so

e pure contromano

ma ti ci porterò un giorno

                              à reculons

 

pure alla cieca ti porterò dalla cricca

cieca quella ciccia vile che fa cilecca

e ciuccetta coi suoi miti virili

di alta velocità e d'inappuntate cravatte

inamidate infregolate

di carriere prepagate

di febbri minorili

di convegni bisestili

e di trastulli vili

in ruminanti alcove

 

da Pasko Simone, Piantate tutto, interlinea edizioni, Novara 2011

 

 

*

Sirene

 

Sirene

 

Tu stringi le labbra

E sembri quasiunaltra

Io mi spavento e quasi piango

Vorrei venirti incontro

Come il vento per un nuovo miraggio

Ma tu mi blocchi

Coi tuoi baci fecondi

Umida distesa di carne

Che si gira e rigira

Su se stessa

Intima 

Fiamma che scopre decisa

La sua viola del pensiero

Sgusciante sirena degli abissi

Che emana col canto

Un vitale sentore

Di sesso

*

Epitaffio per se stesso

 

Avrebbe voluto fare
delle proposte,
ma non le fece.

Si limitò ad accogliere
quelle
degli altri...


dimenticandosi completamente
delle sue.

da Piantate tutto, Interlinea edizioni, Novara, 2011

*

Una antica melodia

 

Un'antica melodia

 

Temiamo l'acre pulsazione del mondo

e la sua vivida effervescenza:

questi treni urlanti nella notte

l'abbaiare cieco dei cani

il vociare dell'incenso

sui mari tempestosi della notte...

 

e quel sillabare cauto d'un rombo celeste

che si dilegua senza un perché

       negli ingorghi sonori

              d'una antica melodia

*

Piantate tutto

PIANTATE TUTTO

Piantate tutto
Piantate tutti
Piantate la moglie piantate l’amante
Piantate le speranze e le paure
Piantatela con le gioie e i dolori
Con le fughe e le nevi d’un tempo
Sbarazzatevi dei figli in aperta campagna
Piantatela col cavallo a dondolo
Piantate il lavoro piantate il non-lavoro
Piantatela col ghigno omicida d’un mondo in decadenza
Piantatela col sogno di una cosa
Piantatela col common sense e la par condicio
Piantate letto e poltrona
Piantate patria e sacra famiglia
Liberatevi della contabilità e della patria potestà
Piantatela con la teoria e con la pratica
Piantatela con la vita activa
Con le forze produttive e le catene reali e spirituali
Sbarazzatevi del fervore di recare aiuto a chicchessia
Piantatela col tremore del cuore e con l’immortalità dell’anima
Piantate jogging footing e tai chi
Liberatevi dall’utopia concreta di trasformazione del mondo
Piantate rimandi e memorie
Dite basta con la ricerca di giustizia e libertà
Piantatela con le strutture e le sovrastrutture
Col tutto che riluce in tutte le cose
Con gli assiomi geometrici e la vita agiata
Col tutto che scorre all’infinito
Piantatela col finito
Piantate tutto
Piantate tutti
Partite sulle strade