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Raccolta di poesie di Ramona Anamaria Secrieru
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Untitled

 

 

C'è un tempo in cui si tenta inutilmente

di riempire le crepe con un soffio.

Quando sorridi disperatamente,

è inevitabile -

senti

che dentro di esse c'è già

 

un castello di sabbia,

 

una chiesa con angeli piccoli e di nessuno ancora

 

e la patria di tutte le preghiere

calligrafiate per tre quarti

e sospirate

per l'ultimo

iconico passo tra la polvere e la neve:

 

“Pietà di me, Signore, abbi pietà di me”

 

sono così

vicini

e separati

gli attimi sepolti nell'alto degli sguardi

 

toccati da una sola parola

*

Silenzio

 

Direi che tutto si conclude e ricomincia

strappando un pezzo di carta.

 

Fischiando “Là, dans le ciel “

ti dai le solite amichevoli pacche

sulla spalla sinistra.

Sì, proprio quelle che poco alla volta

ti fanno tremare

quando capisci

che per le tue mezzenotti

c'è solo una candela.

E per ogni mistero

un arco di pensiero.

Sì, proprio quello che in un batter d'occhio

ti smonta i tratti del viso.

Così, già sai

che non guarderai da nessuna parte

e che non parlerai con nessuno.

Perché ti trovi dove non sei

fischiando “Là, dans le ciel “

...e stai.

 

Lontano dalle tempie,

nessun pezzo di carta potrà mai accadere

e,già lo sai.

 

*

Contemplazione IV

Racchiudimi dentro di Te

e fammi sentire

il dolore guarente

quando il pane dei giorni lo spezzi

con carezze fatte ad occhi chiusi

nutrimi…

un tempo di acque, pietre

miscugli di voci, volti,

e briciole di cuore

io sono  Tua

dissetami…

con i silenzi colmi di cielo

pellegrino in Te, pellegrino con Te,

con una lacrima

accoglimi...

 

*

Contemplazione III

Ti seguo.
I passi sono fluidi, bollenti.
Oggi
questa città 
ha solo questa strada
del calice nel quale 
scorre il cielo
trasformato in sangue.
Cammino 
sulle tue tracce
e incontro
Il Tuo sangue 
accarezzandomi l'ombra
 
Ti prego, 
oggi non guardarmi
prima di perdonarmi.
Non guardarmi
oggi, quando
i piedi calpesteranno 
 la  polvere
 la  cenere
  e le cadute.
 E quando l'orizzonte
 si dissolverà 
 sull'altra guancia -
 nel cuore
 sull'altra guancia -
 sulla fronte
 sull'altra guancia -
 nel calice 
  delle spine, 
  dei chiodi, 
  della lancia.  
 

*

Contemplazione (II)

Accogli, Signore,
qui e ora,
lungo il mare
questo fruscio
 soffocato dal vento:

 

Cosa so fare?

Amare...

 

Cosa Ti posso dare?

 

Vedi,

nella rete
porto questi fiori di campo
da quando,

 

Agnello di Dio,

 

tra scogli affioranti
Ti stavo cercando...

 

Vieni,

accogli,qui
e ora,
in questa dimora
gli spazzi abissali
del mare che inonda,
che sovente addolora
pescatori
e ali

 

*

Eccomi

Eccomi, Padre,

ai piedi del Monte...

 

Il canto che Ti offro

è un disertore

dall'attimo di gioia che trascino

cercandoTi

tra  poveri

e beati.

 

Il verso che Ti porgo

è un malato

che nell'agonia

ritrova il Tuo sguardo

e  rinasce.

 

I mio passo - il  Cammino

è solo ombra nel inchino

di Ramo - franto che sfuggì

all'ascia del maligno.

  ***

Ai piedi del Monte

rieccomi

so che ci sei ancora lassù,

Gesù,

rispondimi...

*

Contemplazione

Sono io, l'anima del Legno

risorto nella porta

davanti alla quale,

ti ritrovo.

Tu,

aspetti.

Nel ogni mio pensiero -Tuoi richiami; 

cambiandomi il senso,

mischiandolo con il dolore

e con il sangue.

 

Sono io l'imperfezione

davanti alla quale aspetti ancora.

Ad ogni mio gesto,

sussurri di preghiera;

sciogliendomi,

disperdendomi,

raccogliendomi nel nome della Madre.

 

Sono io,

l'anima dell'attesa

davanti alla quale

Ti commuovi.

Mi abbracci. 

Perdonandomi.

Salvandomi.

Amandomi.

...Nel nome del Padre.

*

Notturna

Dadi persi.

Occhi chiari, occhi caldi,

i occhi Tuoi...

e poi,

il tuono della tazza: il caffè

stordendo il buio fino all'ultima goccia...

Non c'è scritto da nessuna parte che sono la donna perfetta

o Tu come ogni uomo.

Chissà se un domani

le lampade di adesso - appese sotto le tempie

non ombreggieranno i ritardi?...

 

Sulle porte troveremmo in maiuscole:

"QUI, ABBIAMO RISO E ABBIAMO PIANTO IERI.

OGGI E PROIBITO PASSARE!"

Eppure in qualche modo Tu,

scappando ti sei perso dentro di me

e stai zitto..

Forse per questo imito

il monotono disincanto degli orologi

fino all'alba...

*

Alchimica

 

 

Bollisco ancora nel piombo dell' attesa

 

fiutando nelle parole il battito di pioggia:

 

un fruscio mi porta dalla mano sulla fronte

 

disegni di farfalle disperse sulla neve

 

E poi questo vapore  che mi riscalda nel liquido- specchio

 

le notti quando sognavo di aver dormito

 

attaccata al pianto che  -vedi- volgarmente mi sposa

 

nelle mattine in cui  il silenzio sta risorgendo...

 

*

Agonica

Perchè mi fischi la caduta?
Le ali che mi sono rimaste

sapranno ancora di essere impiastri
per il bacio sbiadito
sempre sfuggito all' ultimo ramo.
  Agonizzando,
sotto mantelli aspri di nebbia crepuscolare
 mi sciaccerò tra le parole
spontaneamente lanciate dai epigrafi graffiati
 di storie ripetute...
Assente? Sei nella memoria
ed io, volto storto,
straniero...

*

...untitled

Il Domani
 potrebbe inscriverci alla crocevia dei tempi
come ultima novità  sulla strada dei gru...
Mi diresti che ho gli occhi rosa,
ti direi che l'autunno è stato tempo fa,
 molto prima di chiamarci per nome

*

untitled

Ti amo ancora -
lo dico ogni volta che piove
normale o sopra del gelo
dentro il quale mi seppelisco dalle mani agli occhi...
prendendo forma di un precipizio -
ti amo ancora:
è un tiro di sasso nel mare
fischio di onda;
gli alberi insegnano lo striscio attraverso i sogni,
è silenzio:
a malapena vedo di notte -
ti amo ancora!
***
Tu non pensare a niente,
con le palme distese sulle mie tempie
sentirai nevicate
forse perche negli orologi
passano oggi solo fantasme di cera
brandendo l'attessa.
Apri una porta e chiuditi - parola in una canzone,
inginocchiato piangi mordendo una mela,
e giura che hai nostalgia solo di te,
trova la pace e non solo freddo nel vuoto -
e un gioco
di ruga inutilmente tirata dalle lotte di bianca palpebra...
Sto zitta
Tu non pensare a niente;                  ti amo ancora...              

*

Terra senza sogni

Disperdimi...

Là, dove la solitudine ti è stata appesantita con l'ala malata del ritardo con il quale ti si offriva:

Lì, nella mattina abbastanza piovosa per lavarti di me e di tutte le mie parole, slegati dall'amara maledizione di esserci ritrovati quando la lontananza mordeva questo " NOI"

Corri, quindi, senza guardare indietro: senza sogni, sarò'l momento indurito, d'avanti a una terra strana.

*

Destino

Indosso il passato e grido:

Karenina!

La piattaforma si coagula da ovunque

scroscio nero

disperso

tra i pensieri bianchi, tra i passi...

mi indica l'ombra, ci si aspetta e ora quel treno-

sempre l'ultimo-

sempre congelando il confort

scivolato sull'ultimo pensiero: frammento su cui una ruota

con un stridore

farà tropo presto il suo dovere.

Grido o piango?

Rispondo appena

quando il silenzio gocciola sul bianco di neve
 
sepellendo l'attesa fin'quando

solo una lacrima persa mi riconosce le tracce.