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Raccolta di poesie di Maurizio Spano
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Ciao fratello

Ciao fratello,

sono ritornato e ti ho visto

al tuo confine.

E mai avrei pensato

che il confine dell’uomo

fosse così profondo.

Ti ho riconosciuto,

perché ancora sei parola,

tra le ombre della tua stanza;

perché ancora respiri il mondo

che quasi si dirada

oltre il velo della finestra.

 

Ciao amico,

senza gloria e giustizia,

senza catene e bugie;

rimani immobile come l’aria

che adesso ci separa

e non dà speranza.

Ma io ti conosco

perché ancora e sempre

sarai memoria dei nostri tempi,

e mai avrei pensato

di salutarti e uscire

senza un arrivederci.

 

Ciao fratello,

lo so, noi siamo gente strana

e non abbiamo promesse da fare;

nessun appuntamento da rispettare,

nessuna pietra da innalzare,

solo un saluto, e uno sguardo,

per ricordare.

*

Le mie illusioni

Mi piace pensare che oltre questa nebbia

l’orizzonte scivoli via, avvolgendo il mondo,

e più in là i nostri sogni vivano in scatole di stelle

e la nostra vita si addormenti ogni sera

distesa su prati e tappeti di fiori senza confini.

Questo mi piace pensare quando guardo i tuoi occhi,

mentre cerco di trovare un senso

nell’incessante scorrere delle mie illusioni.

*

Che cosa rimane...

 

 

Oltre lo spazio che mi è dato

Piove il tempo

E cosa rimane? Che cosa?

Se non il dubbio

La verità che si consuma

E diventa altra verità

 

Rimane il silenzio che non ha ragione

Il calore della tua mano

Il profumo che attraversa l’aria

Solo il silenzio rimane

e il ritmo del cuore

e la musica delle tue parole

*

Vorrei incontrarti...

Ti vorrei incontrare prima di nascere,

prima che la coscienza m’insegni la paura.

Prima che il respiro diventi affanno

e parole e vento sulla strada.

Prima d’imparare a sognare,

prendere una valigia e partire,

senza capire.

 

Ti vorrei incontrare nell’eterno stupore,

nella pioggia, prima di ogni avventura,

prima che il sole scenda lontano

e venga notte e vento sull’onda.

Prima del silenzio e il suo rumore,

provare gioia e ansia d’aspettare,

senza capire.

 

Ti vorrei incontrare prima di morire,

nel ritmo del cuore e della sua musica.

Prima che il tempo mi abbandoni

e il tuo sguardo mi porti sangue al cuore

e brividi sulla pelle e un po’ di dolore.

Prima dell’attimo in cui ti chiamo amore

senza capire.

*

Eccomi...

 

 

Eccomi, ancora in equilibrio

sul filo di un tempo astratto.

Entro nel bosco sconosciuto

desiderando la pietra più rara.

Incapace di scegliere avanzo

oltre il punto di non ritorno.

Non ho imparato la saggezza,

il tempo non mi ha guarito.

Ancora malato d’emozione

guardo tra i rami, nelle grotte oscure.

Nelle fenditure di un’altra vita,

cercando la verità che non conosco.

Per placare la mia sete di eterno

inseguo l’immagine oltre lo specchio.

Nascosta nei colori che ho dipinto,

lei mi osserva,

ed io

mi sento perso.

*

Lontani... insieme.

 

Lontano è il tuo viaggio

come vento che mi scorre sulla pelle

e fugge via sul mare calmo d'autunno.

In questa barca che non ha remi

e scivola sul tempo dell'ignoto destino

tu siedi accanto e non parli.

Mi guardi e non parli.

E lontani ma insieme... viaggiamo

*

Deserto di fiori...

Oltre il bosco c’è un albero

 e un deserto di fiori e luce.

 M’improvviso il danzatore che non sono

 e ti porgo la mano

 A te che sei fuoco, poesia

 e pioggia di lucciole sulla pelle.

 Per salire sulla carovana,

 sulla giostra immortale del sogno.

 Sui cavalli a dondolo che girano

 al ritmo estremo del cuore.