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Raccolta di poesie di Stefano Marziali
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Madame

Scrivo

per chi non sa leggere

Madame.

L'Amore 

non ha parole.

Ma si vive

fra le stagioni e la fortuna.

E' il poter scegliere

tra la pioggia o il sole

in una giornata di Marzo.

Provate anche Voi

Madame.

 

 

*

Déjà vu

E correndo portavo il pensiero all' infinito

 

nessuna preghiera

 

ma gomito e colore.

 

 

 

Tutti pensano al domani non sapendo se.

 

 

 

Continuamente assoli di tromba e velocità

 

fotografie di un vuoto intimista e banale.

 

 

 

La vita ha durata di fiore e morso d'asino.

 

 

 

*

Foehn

Ho strappato carta e tagliato la luce

immaginato la tua voce

di un giorno qualsiasi.

Ormai comunico nei respiri

che viaggiano nell’aria.

Mentre osservo la mia gioia

passeggiare nel pomeriggio di un giardino

senza paura.

Di tutto questo mondo

non ho bisogno che del movimento

costante e assassino.

Che scioglie le bende al tempo

e riempie i bicchieri d’estate.

Un punto d’ arrivo, un filo d’aria

il cuore di un discorso a Se.

Che  chiude parole e sguardi

in uno dei tanti ombrelli che aspetta

di essere rubato.

*

Quattro mani

Ti ho respirato

fino a sciupare il ricordo.

Come chi  coglie unfiore

per stupire la morte

con l’amore.

Il mio tempo sul tuo

come carte mescolate

e servite.

Si giocava alla vita

godendo al caldo

della passione.

In quelle notti d’avorio

illuminate e sveglie

sono morto in un sogno

per risvegliarmi vivo

e assetato.

La mia pelle si asciugava

nell’evanescenza

di un ricordo sorridente.

Un bel romanzo

una grande fine

senza parole.

*

Saper sorridere

Se potessi

mangerei le nuvole

e le lontananze.

Quegli attimi morbidi

di Maggio

pieni di caldo e menzogne.

E lo farei

con la Tua bocca

dove nascono

stanchezze e sogni

miei.

Perché sei parole

fra brevi pause

respirando la sera.

Morte e vita

Amore.

*

Tra me e me

Un altro passaggio

un nuovo

mescolarsi di correnti.

E’ fatica

come lo è

nel fiore, prima di sbocciare.

Così ritrovai il silenzio

nascosto nel blu

del cielo e del mare.

Fabbricava tempo

intrecciando seta

in nodi stretti.

Mi sentivo nessuno

e mi tolsi le scarpe

liberandomi di  unvizio.

Tutto andava

con e senza amore

giri di roulette

battiti del cuore

semplici verità.

La magia

non ha profumo ne forma

ma brucia fra le labbra

in silenzio.

*

Post It

Tirare i capelli al vento

renderlo fermo

e guardare i suoi occhi.

Occhi veloci e chiari

immagino.

Di chi non ha mai ombra

e scrive a macchina

la sua armonia.

Dando risposte

di silenziosa passione

ad un pensiero

che viaggia nel tempo.

Tutto questo

è un paesaggio senza numeri

una scia di buon profumo

un modo di camminare.

Scrivo così

una canzone senza titolo

dove Tu riprendi la corsa

e io respiro

come fanno tutti

ma sapendo il perché.

 

 

 

*

Molly

C’è tempo fra gli attimi.

Sguardi d’avorio
incastrati fra loro
in preziose forme
rubate alla volontà.
Bianche necessità
come essenza di un bacio
desideri muti e continui
legati stretti.
C’est la vie, mon cher
ha il suo verso
il mio pensiero, il tuo cuore.
E quello giusto
per potersi amare.

*

Sunset

Il sapore del legno
masticato
ha l’odore di un racconto
sulla mia giacca blu.
Geometria della passione
che è lontananza
nella stretta del rivale.
Un fantastico fuoco
di anime cobalto
che si sciolgono lente
nel sonno.
E lo fanno danzando
leggere
come battiti in discesa.
Ignare del tempo e della sua direzione
che non cambia
come non cambierà la noia
nella saggezza.
Imperativo del buio
incastro perfetto e senza riflesso
svestito da un sorriso.

*

Chanson

Il rotolare dell’aria
come saliva di seta
nella mia bocca.
Scegli un respiro
e bevi la mia acqua.
Null’altro ho da offrirti
in questa notte
di silenziosa e brillante
follia.
Da continuare a parlare
a me di te
scegliendo il punto
più lontano
per essere vero.

*

Parole


L’aria soffiava
sul sudore di quella notte
senza vetri.
Mostri di carta
contro l’amore
sciolti nella passione
delle menzogne
tinte di bianco senza invecchiare.
Ho guardato le nuvole
come parole pensate
e mai dette.
È sul loro dorso
l’andarsene di un sogno
il gusto matto della corsa
la felicità di una sposa.
In un respiro profondo
come sorso di cielo
provando a prendere il vento
potresti capirmi.

*

n°9

Nel buio
il pensiero crea
la sua forma più vera.
In quella sola nota
il soffiare del vento
l’amore dei cani
il controsenso
la mia poesia.
Fra quei due punti
il silenzio del desiderio
l’immaginazione.
Io,
ci camminavo dentro
raccogliendo pezzi di luce
per creare il giorno
e rivederti.

*

Evanescenza

A quest’ora
scrive la mia ombra
per me.
In questa strana volontà
il vibrare perpetuo, costante
della luce d’inverno
che nasce e muore
senza invecchiare.
Nelle parole bianche
immaginate ferme
poi dissolte nella nebbia.
Pensavo al nord
nei piedi freddi
di un passante.
A qual è la speranza
di una lacrima
prima di finire fra le altre.

*

Meridiana

Ho visto
il ballo dell’anima
un passo dopo l’altro.
La mia mente è sola
come un idea
un foglio bianco
con una penna nella mano.
Emozione viva
fatta di linee tese
in quei disegni
che volevo fossero miei.
Io allora, cercavo
la forma nelle nuvole
di notte.
L’oriente in un sorso
ad occhi chiusi
guardando la musica.
Mentre si dimenava
la volontà di un sorriso
la spregiudicatezza
della fantasia dietro un vetro
e il fascino della distanza
di soli tre passi
da qualunque volontà.



*

Bluette

Contrario al senso
cancellato
da un semplice soffio.
Ho accarezzato lo spazio
il passaggio del tempo
la polvere.
La mia immagine
che riflessa
svanisce.
In questa voglia
che nasce dal silenzio
allo sparire delle ombre.

Ha il tuo respiro.

Nel guardare i miei occhi
mi innamorai
di Te.



*

Nuovo concetto

Quest’aria spezzata
da forti raggi
di luce pomeridiana
e questa vita
che beve vento
e ti apre gli occhi
solo dopo il dolore.
Ma tu
toccami ancora
con le tue mani
di semplice sapone.
E fallo mentre
rileggo il giorno
in questo tramonto
che da forma al tempo
solo con il silenzio.

Ho immaginato
il volo dell’uomo
desiderato
la conoscenza dell’anima
affascinato da sempre
dai numeri dispari
camminando
sospeso come fa il pensiero
su castelli di carta.

Per queste lunghe notti
e mattini aritmici
è al lunedì
la mia eterna promessa.

Ma in fondo
credetemi
c’era solo da saltare
in un altro cerchio
e continuare a girare.




*

Foglie gialle

Ti sto cercando
in una stanza buia.
Occhi e distanze
si riconoscono
in avventure già vissute
nelle canzoni.
Ma forse
nessuno mai
troverà il vero significato.
Perché
è sacrificio.
Così il mio desiderio
diventa finzione
favole belle
anime sciolte
da un giorno di pioggia.
Aprendo le braccia
in un lungo respiro
ho riconosciuto il tuo odore
dal silenzio.
In queste notti passate
solo
con Te.

*

Fermo posta

Capitavano
davanti ai mie occhi
oggetti persone
treni in partenza
militari chiassosi.
È da un po’
che continuo
a salutarti.
Ma chissà
perché
le stagioni per me
non cambiano
mai.
Volevo una stella
e mi presero
per matto.
La rubai
e nessuno
se ne accorse.

*

n°20

L’aria
ha il colore del talco
il suo corpo
nelle lunghe ombre sottili
d’ottobre.
Qui tempo
respiri piano
ti sento.
Ma il mondo continua
a girarci sulla pelle
non una sosta
per il destino.
Conosco la pazzia
come la più acuta
delle fantasie
e la logica come strada
della vita
ma è poco per Te.
Il nostro toccare l’ignoto
solo con la paura
soffrendo innamorati
a guardare
la tua schiena andare.
Lasci a quest’ora
e a me
quello che non si ha
per continuarti a seguire.
E c’è sulle mie spalle
l’infinito
nel gesto comune
della comprensione.




*

Lettere

Fra inizio e fine
nei momenti vissuti
ad ogni spostamento
nel leggere meravigliato
c’è
quel calore della sera
ed un mio momento.
Scrivo a matita
come fa il tempo.
Utilizzo le parole
come un gioco
fuori dalla scatola.
Quello che vorrei
sarò
un orologio di bocca
sulla tua pelle
l’inchino delle onde
sotto gli sguardi.
Due lembi uniti
dalla saliva
e spediti via.

*

Ti bacio

Guardo il cielo
come fosse una scatola
colma di sogni.
Ognuno ne ha una parte
che sguardo e cuore
ordinano.
Lì si ama e si odia
ci si rifugia, si spera
c’è Dio.
L’umore della luna
il libero movimento
la fantasia visibile
bianca.
Così richiudevo cassetti
rassettavo costumi
aspettavo l’amore
truccandomi il viso.
Continuavo a guardarti
e sognarti nell’assenza.
In quella distanza
dentro quel silenzio
non conoscerai mai
fine.

*

Io

Oggi io sono
la poesia.
Il significato contratto
il mio mistero.
L’ombra che corre
le parole assenti
l’amore sognato.
Sono la luce
dentro i mie occhi
il vento del mare
un treno in partenza.
Sono uno dei miei tanti
Io
che va verso il fuoco.
Sarò il passato
l’odore del tempo
l’unione difficile e perfetta
del mio essere.
La magia della vita
l’inaspettato atteso.
Il pensiero
che lega le due dimensioni
la dolce morte
sapendo di rinascere.

*

Ore diverse

Alla fine
di ogni stagione
il tempo è giusto
che cambi.
Morirà una stella
che di notti
sola e in compagnia
ne ha viste tante.
Ma si aprirà
un nuovo spazio
per un passo in più
di questo meraviglioso
ballo
e per uno sguardo
ancora
su di me.
Decidi a che ora
devo esser lì
sarò questa volta
puntuale.

*

Tagli

Volevo togliere
la mia pelle
all’anima
e correre, fuggire
o forse di più
perché la libertà
è acqua.
Ammirando del giorno
l’eleganza
nel suo andarsene
diverso
ogni volta che lo si guarda.
Nel sonno che perdo
dalla realtà che scappo.
Ma datemi
vi prego ora una matita
e ancora un tramonto
un pensiero in blu
sottane e puttane.
Datemi poesia
gioia cruda da masticare
occhi per cui piangere
e scrivere.
Io vi renderò l’amore
il significato della vita
e le sue distanze.

*

Carillon

Nell’eterno
muoiono tutti
anche il tempo.
Con ritmo disordinato
delle gocce di pioggia
come negli occhi smarriti
dei ritratti estemporanei.
La mia forma sta cambiando
anche senza luce.
E godo
della confusione e del pensiero
che al tocco allontana
le due metà.
Un attimo che passa come tanti
silenzioso e unico
come l’essenza d’arancio che brilla
nella calda stagione.
Ho bisogno e cerco
che qualcosa mi avvolga più forte
come il buio nelle preghiere.
Sono
soluzione di me
fuga immaginaria e bizzarra
piacere nel morire per rinascere
l’unico possibile inganno
alla Vita.

*

Leggero d’inizio

Cosa c’è
nella luce di giugno
nel suo lento respirare
in quell’andare delle navi
nel blu del blu.
In quella rotta che immagino
nelle scie che inseguo cosi
per gioco.
Io, ci vedevo la vita
il suo mistero inaspettato
il gioco degli uomini
di speranza e sofferenza
lunghe e taglienti intenzioni
fotografie all’aria
con dentro di tutto.
In quel momento in me
c’era il tempo
i suoi travestimenti bizzarri
il guardare avanti senza sapere
un saluto al tramonto
la forza di lasciarti il mio mondo
per crearne un altro.