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Raccolta di poesie di Laura Turra
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Gli occhi non sanno tutto

Perché dovrei pensare
che non sia vero tutto questo,
ora che piove e si appresta
una notte di burrasca
e tu entri in me come un silenzio,
sostanza d’acqua fino al canto,
nel mio corpo d’aria e terra.

Si piegherà il profilo dell’erba
e l’amaro odore del biancospino
si scioglierà in una danza.
Gli occhi non sanno tutto:
è reale anche il sogno obliquo
rimasto tra le ciglia
e il mistero che ci fonda.

 


Id: 73172 Data: 24/05/2025 11:33:40

*

Con la tua voce

Con la tua voce disarmi la siepe

e i ricordi, togli spine agli steli.

Infrangi l’asperità della distanza

con suoni di semi in apertura d’ali.

Viene alle labbra un miele di corolle,

l’eccellente fioritura del gelsomino.

 


Id: 73004 Data: 25/04/2025 13:40:18

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Bella stagione

Qui gli alberi precoci mettono fiori,

piovono umori di giacinti verso l’aria.

 

Quotidiana la ricerca d’un diointerra,

bellezza esibita oltremodo.

 

Tornano gli uccelli della bella stagione.

Alla rondine il nero dona.

 


Id: 72769 Data: 20/03/2025 06:49:55

*

Del tuo occhio nudo

Del tuo occhio nudo amavo
il desiderio consono, la visione
imperfetta tenuta in vita.

Raccontavi il mio corpo a me
ignoto, lingua corrente
nel circondario più prossimo.

Ero vista. Distesa, alba, fiore.
Come cielo venivi universo.
Camminavo sollevata da terra.

 


Id: 72740 Data: 15/03/2025 11:40:51

*

In parte assieme

La tua assenza è per me un maltempo,
un grigio di nuvole la tua lontananza.
Peggio sarebbe apprendere il disamore,
la rovina della grazia, l’indifferenza.

Lo sai, ho sempre amato la memoria,
la rievocazione, la lallazione dei nomi,
il continuare a essere, in parte, assieme.

 


Id: 72621 Data: 19/02/2025 15:00:07

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Vivaio

Vasi allineati, cartellini appesi 
secondo la specie
– ancora sbiaditi segni.
Le talee digiune di fiori
hanno radici. 
Innesti. La gioia del coltivare.

Sotto la terra ci sono poesie
– sementi messe a dimora.
Silenziosa crescita – a tempo
debito.
Dalla gola sale il bisbiglio 
rampicando fino al cielo.

 


Id: 72531 Data: 06/02/2025 11:10:36

*

Giardino invernale con merli

Io e i merli abitiamo
lo stesso giardino
una porzione d’inverno
spoglia
tra rami e attese

un restare all’erta
in cicli continui
di luci e ombre
nel breve rinascere
che accade

ancora e ancora
il tempo viene
a magnificare aurore
con il bianco della neve
e un segreto sole.

 

 


Id: 72325 Data: 01/01/2025 01:50:43

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Sono la volpe

Io sono la volpe che si intana
silvestre chioma intrisa di vento
sfuggita alla congiura dei cani.

Vivo tra sterpi e doni di radici
dove la luce viene come un favore
a smaltire le ombre dei sogni.

Ho nascosto con me l’amore
ho salvato la ferita, il morso.
Covo un canto d’uccelli in fuga.

 


Id: 72297 Data: 29/12/2024 06:34:14

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Il legame con il cielo

Il legame con il cielo è nella distanza.

La luna resta appesa e non la toccherai.

 

Pesa a volte quella parte d’universo

una canopia di nuvole e costellazioni

un tetto più alto d’ogni nostro desiderio.

 


Id: 72220 Data: 20/12/2024 07:23:44

*

Come Emily Dickinson

Come lei mi sto recludendo

dentro stanze sempre più piccole,

in spazi che sono tane e giardini.

 

Alla sera mi esercito a ricordare

le parole interdette alle labbra,

la felicità di averle avute in bocca.

 

Mi assilla la vanità della poesia

veste chiara d’orizzonti perduti.

Ci saranno fiori bianchi per me?

 


Id: 72139 Data: 01/12/2024 11:01:01

*

Chi ci verrà a dire

Chi ci verrà a dire delle rose
sciupate nell’autunno lungo i fili

spinati, degli uccelli
spariti, volati oltremare
i nomi

sommersi dove il mare giunge
e il muto piangere del vento.
D’ogni specie i nomi
nominati, chiamati, amati, gridati
pianti.

Chi ci verrà a dire la ferita
la fine del viaggio, di tutti i viaggi
fermi ai confini
dove solo si immagina una terra
promessa.

 


Id: 72056 Data: 16/11/2024 09:37:13

*

Quanti resti

Quanti resti,
foglie ovunque sparse
e gusci vuoti, fitte siepi
recintano luoghi comuni
e cieli esausti
nel rosso di sera,
si spera
la luna sugli orti, sopra
le tane dei ghiri.

Spetta a noi rimediare
al vuoto sui rami,
alle stelle cadenti
o cadute,
con lacrime
e lettere d’addio,
coi respiri
prossimi alla vita,
con la cura dello sguardo.

 


Id: 72045 Data: 14/11/2024 08:33:43

*

Il cielo sta dietro

Il cielo sta dietro
i viali battuti dalle poiane
invecchiando come le guance
e i nostri corpi affievoliti.

Il cielo sta sopra
la stessa terra che d’autunno
arde nel rosso
bruciando a mano a mano
il tempo come un lume
o i nostri respiri
che crediamo eterni.

 


Id: 72044 Data: 14/11/2024 08:31:44

*

D’istanti

Non si soffermano i passeri
all’alba, allo sguardo
non sostano, sempre in volo,
distanti, disegnano il cielo.
D’istanti di pane si nutrono.

 


Id: 71719 Data: 14/09/2024 18:16:47

*

Oggi il dire

Oggi il dire è acqua smarrita
a perdita d’occhio
parola implume sulla lingua
suono trascurabile.

È grumo di terra da ricomporre
di un giardino muto
che contava sulle dita il desiderio
dove stava all’alba l’albero
e la rosa in un capofitto di luce.

 


Id: 71665 Data: 03/09/2024 06:13:04

*

La parola porgimi

La parola porgimi da lontano
tra lasciti di fronde e margini di rose.
Ho mani nuove, lucide di bosco,
per mettere a dimora la tua voce.

Concedimi visioni pallide di sogno,
il nome custodito nella pupilla,
quell’increspatura che è rinascere.
C’è un fondo vivo in me che è respiro.

 


Id: 71594 Data: 08/08/2024 10:48:00

*

Istantanea

Guardo il corpo lucente
della libellula
immobile e inafferrabile
sull’acqua, un laggiù
riflesso
che a volte splende
poi profondo scompare.

 


Id: 71502 Data: 11/07/2024 17:59:24

*

Fino a quando

Fino a quando scriverti?
Fino al sonno? Fino all’inverno?
Qui rimane a sedurmi il bacio
seminato nel silenzio della terra.

Per questo non smetto
la mia scrittura di pioggia
la lacrima feconda.
Per questo rimangono gli occhi
a decifrare il tempo
a sventare la sera.

E qui io rimango, a leggere
i boschi riscritti dalle tempeste
l’erba rigata da venti maestri
a vergare pagine assenti
e pareti bianche d’attesa.

 


Id: 71413 Data: 30/06/2024 17:39:46

*

Unter den Linden

Il profumo che ammanta
i giorni inevitabili
caduti sotto i tigli
dice dell’estate
che spalanca l’occhio
a visioni dentro le pupille.

Il profumo che si fonde
con il grano
in lenta spoliazione,
l’oro che risplende a desiderio,
il filo della voce
effimero sui prati.

 


Id: 71326 Data: 24/06/2024 12:53:14

*

Qui è la rosa

Qui è la rosa.
Qui è danza in questi spazi
che sono stanze, corridoi circolari,
deambulatòri dove resta
sacro il nome.

Ha labbra e gola
qui dove muore il buio, canto
e profumo che spande
un’essenza fine,
danza nascosta per api e sogni.

 


Id: 71124 Data: 04/06/2024 18:41:04

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Degli assenti

Degli assenti, di più, mancano le voci.
Tu dimmi dove possa incontrarti
dopo questo inverno di freddo intatto.

Fuori il passaggio dei passeri
è un rumore che si percepisce appena.

 


Id: 71025 Data: 24/05/2024 08:54:28

*

Forse ieri pioveva

Forse ieri pioveva
come piove aprile quando piove
o come certe giornate di troppa pioggia
che scolorano gli alberi.

Forse pioveva
come fanno i temporali
ad opera del vento
che solcando porta le nubi
e lo scorrere
dei torrenti lungo la ghiaia dei viali.

Forse non so scrivere che qui piove
e nemmeno guardare le cose
dell’amore come si deve.
Forse non so di quest’acqua
che mi abita senza quiete.

 


Id: 70797 Data: 29/04/2024 17:46:47

*

Se canta il passero


A Paolo, mio fratello per sempre

 

Siamo cresciuti febbre dopo febbre
con l’ampiezza del respiro,
bambini addestrati al dolore della madre.

Quando il mondo riapre il sipario,
se ci sono già le margherite,
se canta ancora il passero, siamo guariti.

 


Id: 70526 Data: 12/04/2024 06:00:54

*

Quando scrivo

Quando scrivo, dimentico la fame
mangio le parole – aspre-dolci
rosso sangue
come chicchi di melagrana.

Non so altro di me se non questo:
poesia caduta su una pagina,
una manciata di versi
trovati di fortuna.

 

Giornata mondiale della Poesia 2024

 


Id: 70351 Data: 21/03/2024 08:08:53

*

Memoria di terra

Le mie ossa meriteranno un’anima
bianca di giglio o come neve,
una casa collocata più in alto,
la corolla di quiete che ha la rosa.

Allora sarà il tuo amore erratico e puro
a vegliare il mio sonno più lungo,
una memoria di terra, lontano da qui.

 


Id: 70196 Data: 29/02/2024 06:22:26

*

Il vaso (Still life)

Il vaso coi gigli disegnati
e null’altro sul tavolo

il suo posto esatto – voluto –
come i fiori di primavera
ancora nascosti.

 


Id: 69985 Data: 02/02/2024 07:10:31

*

Osservazione

La foglia che cade ha un disegno breve,

volteggia appena, poi si posa, sposa

il fango, il tracollo, il suo destino d’ombra.

 

Ti perdi nel suo diminuire nel palmo

dell’autunno, sul tardi di un tempo

prossimo alla notte che brucia ogni luce.

 


Id: 69436 Data: 08/11/2023 06:09:52