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Raccolta di poesie di Laura Turra
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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D’istanti

Non si soffermano i passeri
all’alba, allo sguardo
non sostano, sempre in volo,
distanti, disegnano il cielo.
D’istanti di pane si nutrono.

 


Id: 71719 Data: 14/09/2024 18:16:47

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Oggi il dire

Oggi il dire è acqua smarrita
a perdita d’occhio
parola implume sulla lingua
suono trascurabile.

È grumo di terra da ricomporre
di un giardino muto
che contava sulle dita il desiderio
dove stava all’alba l’albero
e la rosa in un capofitto di luce.

 


Id: 71665 Data: 03/09/2024 06:13:04

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La parola porgimi

La parola porgimi da lontano
tra lasciti di fronde e margini di rose.
Ho mani nuove, lucide di bosco,
per mettere a dimora la tua voce.

Concedimi visioni pallide di sogno,
il nome custodito nella pupilla,
quell’increspatura che è rinascere.
C’è un fondo vivo in me che è respiro.

 


Id: 71594 Data: 08/08/2024 10:48:00

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Istantanea

Guardo il corpo lucente
della libellula
immobile e inafferrabile
sull’acqua, un laggiù
riflesso
che a volte splende
poi profondo scompare.

 


Id: 71502 Data: 11/07/2024 17:59:24

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Fino a quando

Fino a quando scriverti?
Fino al sonno? Fino all’inverno?
Qui rimane a sedurmi il bacio
seminato nel silenzio della terra.

Per questo non smetto
la mia scrittura di pioggia
la lacrima feconda.
Per questo rimangono gli occhi
a decifrare il tempo
a sventare la sera.

E qui io rimango, a leggere
i boschi riscritti dalle tempeste
l’erba rigata da venti maestri
a vergare pagine assenti
e pareti bianche d’attesa.

 


Id: 71413 Data: 30/06/2024 17:39:46

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Unter den Linden

Il profumo che ammanta
i giorni inevitabili
caduti sotto i tigli
dice dell’estate
che spalanca l’occhio
a visioni dentro le pupille.

Il profumo che si fonde
con il grano
in lenta spoliazione,
l’oro che risplende a desiderio,
il filo della voce
effimero sui prati.

 


Id: 71326 Data: 24/06/2024 12:53:14

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Qui è la rosa

Qui è la rosa.
Qui è danza in questi spazi
che sono stanze, corridoi circolari,
deambulatòri dove resta
sacro il nome.

Ha labbra e gola
qui dove muore il buio, canto
e profumo che spande
un’essenza fine,
danza nascosta per api e sogni.

 


Id: 71124 Data: 04/06/2024 18:41:04

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Degli assenti

Degli assenti, di più, mancano le voci.
Tu dimmi dove possa incontrarti
dopo questo inverno di freddo intatto.

Fuori il passaggio dei passeri
è un rumore che si percepisce appena.

 


Id: 71025 Data: 24/05/2024 08:54:28

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Forse ieri pioveva

Forse ieri pioveva
come piove aprile quando piove
o come certe giornate di troppa pioggia
che scolorano gli alberi.

Forse pioveva
come fanno i temporali
ad opera del vento
che solcando porta le nubi
e lo scorrere
dei torrenti lungo la ghiaia dei viali.

Forse non so scrivere che qui piove
e nemmeno guardare le cose
dell’amore come si deve.
Forse non so di quest’acqua
che mi abita senza quiete.

 


Id: 70797 Data: 29/04/2024 17:46:47

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Se canta il passero


A Paolo, mio fratello per sempre

 

Siamo cresciuti febbre dopo febbre
con l’ampiezza del respiro,
bambini addestrati al dolore della madre.

Quando il mondo riapre il sipario,
se ci sono già le margherite,
se canta ancora il passero, siamo guariti.

 


Id: 70526 Data: 12/04/2024 06:00:54

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Quando scrivo

Quando scrivo, dimentico la fame
mangio le parole – aspre-dolci
rosso sangue
come chicchi di melagrana.

Non so altro di me se non questo:
poesia caduta su una pagina,
una manciata di versi
trovati di fortuna.

 

Giornata mondiale della Poesia 2024

 


Id: 70351 Data: 21/03/2024 08:08:53

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Memoria di terra

Le mie ossa meriteranno un’anima
bianca di giglio o come neve,
una casa collocata più in alto,
la corolla di quiete che ha la rosa.

Allora sarà il tuo amore erratico e puro
a vegliare il mio sonno più lungo,
una memoria di terra, lontano da qui.

 


Id: 70196 Data: 29/02/2024 06:22:26

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Il vaso (Still life)

Il vaso coi gigli disegnati
e null’altro sul tavolo

il suo posto esatto – voluto –
come i fiori di primavera
ancora nascosti.

 


Id: 69985 Data: 02/02/2024 07:10:31

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Osservazione

La foglia che cade ha un disegno breve,

volteggia appena, poi si posa, sposa

il fango, il tracollo, il suo destino d’ombra.

 

Ti perdi nel suo diminuire nel palmo

dell’autunno, sul tardi di un tempo

prossimo alla notte che brucia ogni luce.

 


Id: 69436 Data: 08/11/2023 06:09:52