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Raccolta di poesie di Roberto Milanese
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Statue di cera

Statue di cera 

Statue di gesso 

Storie impossibili

Amore riflesso

 

Delle luci festive

I riverberi accesi

 

Rifrangono lacrime

di mute paresi

 

E dita gelose e tremanti, 

baciate da sale marino, 

affondano in gole di amanti, 

spontaneo diviene l'inchino. 

*

Incastrato

E mi hai incastrato ancora in mezzo al letto,

Mi hai letto i tuoi pensieri tutto di un fiato, 

Lasciato in tasca un cuore e un fazzoletto, 

Delle gomme e un sorriso dimenticato. 

 

Hai parlato di passato, di futuro,

Di amori promiscui poi di un muro. 

 

Credevo di farcela io, peccato. 

No, alla fine mi sono staccato. 

 

Dalle tue luci, dal tuo silenzio oscuro. 

Da te da me da noi, lo giuro. 

 

 

 

*

Illusione miope

Credevo di amarti.

Ora non più: ne sono certo.

*

7r45h

Un letto sfatto,

il tuo petto aperto 

discorso già fatto.

 

Ne sono certo:

sarò distratto 

sono Roberto,

 

lo stesso di ieri 

dell’anno scorso 

dell’altro ieri,

 

il collo ti ho morso 

troppi pensieri 

non provo rimorso 

 

si, lo rifarei 

baciarti da capo

ti renderei 

 

Regina o mio capo

schiava pantarei 

predisposta al mio capo.

 

Amami, scopami,

poca importanza 

si, ma ascoltami

 

inizia la danza.

perdimi, trovami

adorabile stronza.

 

 

*

Parole sbagliate

Sono condannato ad amarti

a perdermi 

nelle parole sbagliate 

altisonanti 

sgraziate.

Come da te promesso,

come le mie illusioni.

Le mie notti di sesso 

e le tue intrusioni.

 

Mi sveglio con mani vuote 

nudo,

sudato.

 

I tuoi vestiti:

altrove.

 

Il tuo corpo 

ore nove.

 

Colletti sgualciti 

di camicie nuove.

 

Mi penserai 

anche tu

mio malgrado.

 

Ma troverai 

anche tu

solo degrado.

 

*

Fantasmi

Nella mia ombra 

si asciugano gli ultimi rimorsi,

pingui mostri paonazzi.

 

Pochi fantasmi, ormai,

rimangono a boccheggiare 

in oasi agresti.

 

Eccoti, 

tu che hai frastagliato

il mio presente, 

bucato il mio futuro 

e ingoiato 

il mio passato.

*

Narciso

Ti ho dato tutto me stesso 

In cambio di mezzo sorriso;

 

la mia ombra, il mio riflesso 

e il profumo del narciso.

 

Ho parlato alle rane nello stagno 

alle cavallette, ai grilli, a un ragno;

 

per descrivere quanto sei bella,

suadente valchiria, graziosa ancella,

 

ho dipinto il tuo viso nel cielo,

con iridi vitrei e zucchero a velo.

 

 

*

Estatebbra

Ti ricordi quando sprovveduti 

ci baciavamo, la luna alle spalle,

la scultura Omaggio ai Caduti,

Quel Libro e le Pagine Gialle?

 

La sera non era abbastanza:

piccola come questa stanza.

 

Bevo vino dalla bottiglia,

apro porte senza maniglia,

 bevo acqua ma con le bolle:

molle il tuo corpo, ancora molle.

 Il tramonto taglia l’orizzonte,

la tua frangia, la tua fronte.

 

 

 

*

Milioni

Innumerevoli volte

il mio sguardo

si spacca

dinanzi 

alle tue esitazioni

 

timide, raccolte.

Il tuo sguardo 

mi cerca,

ma danzi,

danzate, milioni.

 

 

 

*

Fantasmi

Nella mia ombra

si asciugano gli ultimi rimorsi

pingui mostri paonazzi.

 

Pochi fantasmi, ormai,

rimangono a boccheggiare

in  oasi agresti.

 

Eccoti, 

tu che hai frastagliato

il mio presente

bucato il mio futuro, 

e ingoiato

il mio passato.

*

Trasversale

Un sorriso,

Una pallida guancia,

Un sordo sparo.

 

Ho deciso:

Anatra all'arancia

E il vino più caro.

 

Scaravento un pianoforte

Contro i miei jeans strappati.

 

Note che piangono

Memorie ubriache.

 

Piove,

Sopra monete ruggini.

Rossi capelli, ricci,

persi nelle tue lentiggini.

*

Dov’eri?

Frange di pensieri

arrotolati sul dorso

di animali di oggi,

uomini di ieri..

Dov'eri?

Mentre annaspavo

tra ricordi liquidi

e infiniti cimiteri?

Dov'eri,

Quando spogliavo

la tua figura,

da scomode incertezze

ed inutili pudori?

 

E ringraziandomi 

dicevi "Ti amo"

 

accarezzando

mostruosi errori,

figli di Isacco,

figli di Abramo?

 

Dov'eri,

dove sei?

 

Dove ero ieri.

 

Dove sono tutti

gli errori miei.

 

*

Le donne i cavalier l’arme gli amori... I selfie, le chat i

No a me non interessa

il colore dei tuoi occhi:

tu sei la mia principessa

che ritorna ai tre rintocchi.

 

A me, proprio non importa

se non hai capelli biondi,

autoreggenti e gonna corta,

seni prosperosi e rotondi.

 

Voglio solo stare qui con te,

sdraiato in un campo di grano,

sorseggiando avidamente tè,

stringendoti forte la mano.

*

Random (rnd)

Conici corpi

spazi siderali

patetici storpi 

punti vettoriali

 

frammentatemi 

in tenebre 

e polvere di stelle.

 

*

Dolore

Dolore.

Soltanto dolore.

Le mie mani.

Le tue mani

Che percorrono la mia schiena

e si soffermano

sulle mie debolezze,

sui tuoi sorrisi.

Dolore,

che svanisce,

come un tramonto,

al mare,

con te.

*

Sprofondo

Sprofondo 

nel tuo respiro 

che diventa mio.

 

Il mio desiderio

si inietta

in quello sguardo

 

che parla di paure

 

che parla di sospiri.

*

Danzi

Perché danzi ancora nella mia testa?

 

Una moto che sfreccia nella notte,

 

trasformi sempre il mio cielo 

 

in un cumulo di nuvole rotte.

 

Perché di te nulla mi resta?

 

Perché il tuo riso adesso?

 

Ed ora, il tuo pianto?

 

Non ci rimane che il sesso,

 

riflesso

 

in uno specchio infranto.

 

*

Quante, quanti

Quante parole ancora

sopravvivono in fondo

alla tristezza dei sorrisi.

 

Quanti sorrisi

inciampano invano

nel buio dell'amore.

*

Voglio morire così

Voglio morire così

Con i fiumi

dei tuoi silenzi

che si infrangono

sulle tenebre

del mio cervello

*

Porta Venezia

Ciao vestita di rosso

con le scarpe sportive 

e i coriandoli addosso.

 

Le occhiate furtive 

ed il trucco leggero. 

Le altre? Cattive.

 

Mi sfiora un pensiero:

e se tu fossi vera?

se lo fossi davvero?

 

E poi scende la sera,

a Milano, una spezia 

ha sporcato la cera.

 

Taci .. infinita grazia 

da Porta Romana 

.. fino a Porta Venezia.

 

 

*

Alle volte

Alle volte,

il sonno ha la tua forma,

invade il mio corpo,

staziona senza sosta:

mi comprime,

mi dilata.

Fiera sublime,

belva affamata.

 

Volevo te:

il tuo respiro,

la mia angoscia.

 

Volevo te:

Anima lucente.

 

Ho te, 

mentre sospiro

tra macchie di memoria.

 

Avrò te:

Per sempre.

Senza tempo,

senza storia.

*

Odalisca

Odalisca con uno sguardo assente,

precipitata sei tra mie attenzioni,

psicotici momenti di presente,

deviazioni teatrali delle fiere

che occupano i posti migliori.

 

Regredisco ad essere non pensante,

con piccioni in varie competizioni,

con i dementi in crisi permanente.

Cieli tagliati, invisibili sere

raccolgono in cucchiai sudici cuori.

*

E LEi

E adagiata sulla mia memoria

adori isolarti, umida carezza.

 

Tra essenze di cedro ed incenso,

intravedo il tuo ego distorto,

 

allori di fasti incipriati di polvere

si iniettano in celati sospiri.

 

Brucia

Giace

  Timidamente tace

*

Plasma

Plasma il tuo pensiero, 

non resistere.

Lo sai,

non può

non assumere la mia forma:

continuo 

ad esplodere

in te.

*

Esisti

Slacciati la ragione che tieni

legata in vita, lanciarla lontano,

dove sorde parole non possono

raggiungere angoli di intima passione.

 

Esisti ancora eccome, insisti

per sovrapporti in strati di essere.

 

Mi avveleni e poi mi curi, spietata, 

sotto sporche coperte e cieli scuri.

*

Sono stanco

Sono stanco.

Ogni giorno.

Di arrendermi

ad un letto

di paglia e cenere.

 

Sentirmi diverso

da ombre informi

incollate ad un muro.

 

Guardarti attraverso 

una gabbia

di sorrisi spastici.

*

Resterai

Lettori scanner bombardano

i due plotoni di umanoidi,

prigionieri delle consuetudini,

con suoni quantomai irreali.

 

Ci sono anche io, arreso,

in mezzo a questa tragedia,

che punge ed accarezza,

con stimoli paradossali.

 

Fuori, all'aperto, cornamuse

echeggiano in lontananza.

Il tuo volto mai svanirà.

Sempre resterai nel mio cuore.

 

*

Ddd

Profanavi i miei pensieri

nuda Dea disperata di dolore.

 

Sfacciatamente perversa.

 

Mi hai amato,

fino alla dissolutezza.

 

Ti ho amato?

 

Raccolgo i miei vestiti,

da questa pozzanghera

di sangue.

*

Velluto

Mi sono arrampicato

fino al tuo cuore...

Solo ora 

mi rendo conto

di essere rimasto

impigliato

nel tuo corpo di velluto. 

*

Ho messo

Ho messo

Tutto

Me stesso

 

Nell'abisso

della tua mancanza

 

La mia

*

Karma?

Adiacente il mio asse

al tuo busto:

ironica parallasse

al  mio corpo vetusto.

 

Ossimoro di forma,

metonimia di sostanza,

ne’ ori ne’ Karma

fino al prossimo giro di danza.

*

Spleen

Nascondimi i tuoi pensieri

In questa nuvola di peccati

*

Resisterò

Trascino i miei pensieri

lasciando solchi nella sabbia

del tuo essere.

Una luce,

un gioco.

Canaglia,

Un fuoco.

 

Resisterò

ancora per poco.

*

Pioggia di novembre

La felicità gattona ridente,

sotto le calde coperte,

ad ogni rumore,

un sussulto:

il timore che il tutto finisca.

Soffocato dal mio stesso respiro.

*

Parole ritmate sulla canzone che conosciamo io e te (1996)

Non trovo un senso

a parole che dici,

alle volte ti penso

e a noi, come amici.

Ti cerco, tra tante,

ma resti, ciononostante,

infinitamente distante:

io nano, tu gigante;

io sasso, tu diamante.

*

Zoo

Squarcia i miei pensieri,

mescolati tra i precipitati

di una folle vergogna,

 sedotto mi hai con inganno, esclusivo,

avrei dovuto turbarti,

con menzogne meschine,

renderti carogna in uno zoo semiumano.

Ma non ci riesco.

 

Ma non ci sono riuscito.

*

Redenzione?

Ad un passo dall'inferno

mi hai lasciato col mio corpo,

eviscerato,

ed una manciata di capelli.

Forse tuoi.

 

Poi ritorni,

danzando aritmicamente,

dove la mia ombra 

non c'è.

 

Scuoti, con vibrazioni,

la tua figura affilata.

 

Potevi essere mia.

 

Posso avanzare...

Nel baratro

che mi separa da te.

 

E se tu non fossi,

Soltanto,

Un peccato carnale?

 

E se fosse questa 

La redenzione?

*

Addio

Con parole speciali

avevi destato un artista

che a stento ricordavo,

Ma ora,

con un ghigno d'acciaio

ed una risata che non ti appartiene

 seppellisci anche il mio io

più sensibile.

*

15 Km

Quindici chilometri

di stress

musica Punk

e ricordi

 

ecletticità

in uniforme,

divisa?

 

poi

 

finalmente la gioia:

dedicarmi al tuo sorriso.

*

Infiniti cocci

Infiniti cocci 

diventa la tua

 vita perfetta.

Abbandono,

Tristezza,

Rabbia,

Disillusione.

 

Gioia

 

Il tuo corpo nudo

che si dimena 

sul mio.

 

Follia

 

Riannodo 

con un gesto

la mia patetica cravatta.

 

Sei 

Già

Oltre.

 

*

Oblio

Ridisegno il mio cammino

verso di te:

un soave oblio

senza confine.

 

Parole misurate

a contenere

eccitazioni incontenibili.

 

Il sesso una parentesi

necessaria ad entrambi.

 

La tua nuca 

di spalle

mentre ti leghi 

i capelli.

 

Perché non ardere

nel fuoco della Geenna?

*

Ombra

La tua ombra

nel mio specchio.

 

Peccato,

quello sguardo

è solo

il mio.

*

L’orizzonte

Scoppiato dietro un applauso 

Di cartapesta

Ed una risata sguaiata.

 

Immondo

L'orizzonte mortifica

Il mio sguardo.

 

Ma ci sei tu

Avvolta dai miei occhi

Mentre immagino di toccarti.

*

Sentieri

Percorriamo sentieri,

Viviamo paure reali

Evitando ostacoli invisibili,

Inciampiamo continuamente

In corpi irriconoscibili,

Noti,

Scivoliamo da colline bugiarde

Lungo prati geometricamente perfetti,

Ci perdiamo nelle nostre debolezze

Distratti da perverse alchimie,

Desideriamo

Con inspiegabile convinzione

Ritratti di noi stessi

Che mai

Ci assomiglieranno.

*

Muro di vetro

Dietro questo muro

Di vetro

 nessuno osa

Sentire parole

 

Giaci su di me

Ancora

 

Ci inebrieremo di sguardi

 

A noi basterà sentire

Il respiro dell'anima

Attraverso i nostri corpi

*

Le tue sopracciglia

Le tue sopracciglia

Si inarcano asimmetriche

Al suono di flauti lontani

Le fusa di un gatto qualunque

Stemperano il coraggio

Di un attimo già passato.

Troppo stanco

Per desiderarti un'altra volta.

Il tuo odore

Mi assopisce.

*

Fuliggine e Ardesia

Piacevolmente acre

Il sapore della tua pelle

Stupefatta e candida.

Fuliggine e Ardesia

Penso

Sul mio piedistallo

Di incertezze

Imbarazzanti

Ed al tuo sguardo

Autentico

Che brama

Al mio basso

Per te alto.

 

Posso abbandonare

Il mio corpo

Al Maligno

Vestito da sera

Che con irresistibile vergogna

Percuote il mio cuore soggiogato..

 

Posso barattare la mia anima

Con schiavitù blasfeme

Di lussuria orgogliose

 

Posso amarti

 

Devo amarti

*

Fluidi

Fluidi

Vitali

Nel mio torace

Alimentano tuttavia

Il processo naturale

Di decomposizione.

E il truce pensiero

Dei suoi occhi

Prova a sfamare

L'astuto demone

Che nel mio corpo alberga.

*

Crateri lunari

Delle floride speranze

Arditi pionieri

I tuoi gesti

Miei pensieri.

Sacralità svanite

In un incantesimo

Che sa di cenere.

Crateri lunari rimasti

Indelebili.

Se solo non fosse già oggi

Ma ancora ieri.

Scortica la mia apparenza

Troverai il più sublime 

Degli errori.

*

Foschia

Nebbia

Foschia

 

La tua anima 

Non è più la mia

 

Risonanza

Anestesia

 

Assonanza

Sinestesia

 

Dissonanza

Tautologia

 

Il tuo corpo mi risponde

Mi travolge

Mi confonde

 

La tua mente

Mio oblio

 

Mai mente

 

Nemmeno io

 

*

Amavi

Amavi i miei difetti

Li ho persi tutti

Per meritare i tuoi capricci

 

Ora che ho smarrito me stesso

Mi ergo invisibile

Sull'altare della vostra indifferenza

*

Dopo

Dopo frantumi di cristallo

E puerili giochi nevrotici

Si dissolve la tua intimità

 

Fragile e perfetta riproduzione

Di mimici atti orali

Alienati da essenze inconsapevoli

 

Parafrasi del tatto cosmico

Rinvigorisce l'innato re

Gioioso di frazioni di secondo

 

Schiava coperta e ripugnante

Dietro a livide lenti ettagonali

Infrangi con infiniti baci

 

Il mio scudo teatrale facciale

Aderisce e si schiaccia

Contro pareti impossibili

 

E mi scopro semidivinità

Avvolta e avvolgente

Di lunatiche voluttà indecise

 

Molle il tuo corpo di sabbia

Svanisce nelle mie orbite 

Implose e fotografate 

 

Da falsi dei di ghiaccio e aria

In divisa impestata di moda

In debito è Dio?

*

Mi sveglio

Mi sveglio dal divano

Ci sei tu

Mi guardi da lontano

 

Di giorno sovrano

Occhi blu

Piacere mondano

 

Di notte profano 

Mai più

Mano nella mano.

 

Scivolano innocenti

Tra seni delicati

E costole sporgenti

 

Mano acute, sapienti

In meandri incantati

In curve dormienti 

 

Occhi malati, attenti

Rimirano accecati

Sinuose curve che ostenti

 

*

E l’estate sta morendo

Precipitato

 

in soggiorno

 

Fragranze

 

Assorbite da televisori miopi

 

Hai evitato con cura

il mio sorriso

una smorfia 

ricamata dal dolore

 

E l'estate sta morendo

Dietro una carezza

Che a te era assegnata

*

Le mie mani buie

Le mie mani buie

pizzicano corde purpuree

di insane menti

incapaci di amare

incapaci di amore

avide di voglia di essere

 

gloriose su troni impossibili

di luci esplose

 

carezzando villose cloache

e tiepidi miasmi

 

Nessun'eco risponde

ai miei pietosi suoni

*

Ti ho perso

Ti ho perso

 

tra le mura

di una casa trasparente

 

..mi regalo ogni giorno

un sorriso di ghiaccio

ogni giorno differente

 

un triste contorno

un naso da pagliaccio

e poi più niente

 

Gravito

tra passioni inaudite

e compromessi

travestiti da realtà

*

Scivolo

Scivolo nei silenzi delle tue parole

irradiato nella tua voglia

di avermi.

 

Un'altra parola

 

un altro sorriso

 

contorte le membra mie

 

nascoste da lenzuola sudicie

 

contaminate da pensieri esausti.

 

Solo il furore del disappunto

 

Crudele

 

rimane affisso ale pareti de tuo cuore

 

Infinito

*

Sirena

Le tue mani sinistre

sul mio corpo

bagnato

 

Credevo di averti posseduta

sirena impalpabile

Credevo di esserti entrato

nelle viscere in estasi

nei muscoli arresi

 

Sbagliavo

 

Solo tu possiedi me

un virus che corrompe

la mia carne

tutta

 

Il tuo ironico canto

echeggia ancora

in gemiti, spasmi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*

Il ritratto

Scoperchiando infami pensieri

In quell'antro del mio cervello

 

Torturo le mie membra

e massacro il mio viso allo specchio

 

La caricatura di un ricordo

Spalmata come fango, addosso

 

Nemmeno lacrime notturne

Deturperanno l'orrendo ritratto

*

Asimmetria

Voluttuosa ed arcana asimmetria

 

Trascende il reale

 

Si ferma

 

Se ne va via

 

È derma 

 

Suono gutturale

 

Epidermide di persona pia

*

Parole

 

 

 

 

 

Le parole che hai smesso di cercarmi

 

Divorano insaziabili

 

Con le fauci dei miei dubbi

 

Gli orgasmi di luce

 

Nei miei occhi

 

Ormai spenti

 

 

*

Odiami

Odiami

 

 

Ora che mi hai privato di me stesso

 

non puoi privarmi di te

 

Odiami

 

e sarai mia

 

per sempre