:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Poesia
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 781 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Mon Apr 15 15:53:40 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

.13 odi per Lei.

di Benny Nonasky
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutte le poesie dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 3 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 18/02/2017 16:19:14

(Dall'ebook "Un pezzo di me per dire noi")

 

I

Sarà l’infrangere del moto continuo. Niente più

alba e la sua divinazione. La luna ha solo

destreggiato il sogno di riscatto promesso.

 

Ho lasciato un po’ della mia ombra

nei tuoi capelli nudi.

 

II

Sarei dovuto nascere mare; sentire

il tuo richiamo. Andare,

ricoprendo il mondo – andandoti

incontro. Senza via di fuga.

 

III

Nel tradimento del corpo rovinato,

unguento il tuo vivere.

 

Dappertutto vita che strattona.

 

Cosa sei per me e gl’alberi per noi?

 

IV

È stata la pioggia. Ieri il freddo, oggi

pozzanghere nelle quali

assenza.

 

Bastardo sguardo pesca ricordi.

 

Io l’esca. Io il pesce. Io mi mangio.

 

V

Nel tuo inverno, presso di esso,

la deriva del ghiaccio;

tutto ciò che posseggo.

 

Soffermati:

in nessuna bufera si esibisce l’eternità.

 

Strozzami il corpo.

Stringimi.

Carezze da rondine.

 

VI

Sono cicatrici i passi tra gli oggetti

che non dimenticano.

I tuoi piedi calpestano.

Voglio comunque provarci.

Per sotterrare. Dirtelo ancora –

rosso minerale generalizzato.

Apprendere il volo –

le rose: piccoli canti monocolore.

Sconvolto. Dirtelo ancora.

Grido.

 

VII

Non ho retorica: ho grandi capacità tecniche.

 

(Costruisco un campo sulla tua pelle.

Costruisco un’orchestra nell’intreccio

delle nostre lingue. Sospiro.)

 

Scoprirti ossigeno ogni volta che arranco.

 

VIII

Forse perdiamo troppo tempo nei nostri perché.

Annaffiamo i contorni di rovi e deserto.

Siamo fermi.

Nel nostro recinto.

Soli.

E ti cerco.

 

IX

Se la notte mi sazia di sogni,

il giorno pulisce ogni speranza.

 

Cosa pervade oltre?

 

Sale apnea dal cuore, sinapsi cieche.

Intraprendo errori nel timore del comando.

Come un’idiota rigo il tempo.

Avanza, avanza, avanza.

 

Ci sarà, da qualche parte, un linguaggio

che spazzerà l’ingegneria dell’abbandono?

 

Cercando di sconfiggerlo,

cercando d’acchiappare il vento,

stai lì a miscelare i colori

del mondo.

 

Vengo lì a colorare un po’ anch’io.

 

Riusciremo, senza rimpianti?

 

X

Dovrei svegliarmi, perso nella tua nebbia,

così sempre, barricato nel tuo aprirti sole,

ad un medesimo punto a punto, ogni momento,

modellare l’aurora, leggendo l’ultimo libro

di Séamus Heaney, trovando ancora altro

spazio per contare stelle e matite e

grandezze, the skin peel drawing down

like silk

at a practised touch,

la natura dei tuoi occhi che sbocciano.

 

XI

Al di là di ogni comparsa,

c’è un distacco che non posso coprire;

c’è un distacco che non puoi coprire.

 

Ma c’è un treno che percorre le arterie:

sali tu ad ogni ripida fermata.

 

XII
Guardarti persa, lacrime dentro, un

fiume che s’arrampica.

Nascere vita, fuggire dalla ferita.

Guardami:

ricompormi e aspettare l’incendio.

 

XIII

Così placido Plutone.

Così ancestrale il suono.

 

Ora silenzio nelle nostre membra cellulari.

Arriva un vento triste

a scoprire il buio nascente.


Solo Cristo può permettersi di rinascere.


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 3 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Benny Nonasky, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Benny Nonasky, nella sezione Poesia, ha pubblicato anche:

:: .Quattordici eterno. (Pubblicato il 18/02/2017 16:17:20 - visite: 710) »

:: .Mama. (Pubblicato il 18/02/2017 16:15:57 - visite: 579) »

:: .1948 forever. (Pubblicato il 18/02/2017 16:13:50 - visite: 639) »

:: .La ballata di Michelle. (Pubblicato il 18/02/2017 16:12:19 - visite: 509) »

:: .Plutone. (Pubblicato il 18/02/2017 16:11:12 - visite: 705) »

:: .Meraviglia della luna. (Pubblicato il 18/02/2017 16:08:45 - visite: 519) »

:: .Il volo delle promesse. (Pubblicato il 18/02/2017 16:06:08 - visite: 522) »

:: .La litania. (Pubblicato il 18/02/2017 16:04:57 - visite: 487) »

:: .La lenza di Davide. (Pubblicato il 18/02/2017 16:01:48 - visite: 580) »

:: .Gramo a largo di una notte speciale. (Pubblicato il 18/02/2017 16:00:57 - visite: 657) »