Pubblicato il 06/07/2017 12:14:21
L’infelicità è muta. (Simone Weil) Ho pensato: starò muta, nessun suono dalla mia bocca. Relazione interrotta, censurata. Dire non è di precetto. Passo e chiudo. Ma l'uomo è parola, il suo esistere è dalla Parola – Verbo all'origine – soffio, respiro, voce e il taciuto, l’omesso, il negato, è silenzio-inferno. Pesi morti le cose senza chi ne dica il nome, scogli nella nebbia su cui naufragano i pensieri come navi alla deriva. Così, non tace il punto in mezzo al petto, incendiato. Come il grido dell’aquila, chiama a raccolta i venti perché si levi ancora il canto antico e nuovo e l'ultima parola udibile non sia mai "nulla".
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