Frenesia, concitazione, delirio
il ballo milanese di Sant’Ambrogio
danzato tra un briefing e un ufficio marketing
nell’ex capitale morale dell’ex nazione,
ballato da operai, impiegati, dirigenti
di ogni azienda, entro o extra articolo 18,
ondeggiato senza tregua tra le maree d’un traffico
anestetizzato dall’area C, zona demilitarizzata,
nell’arco di tutti i lunedì mattina e i venerdì sera,
altalenato nelle fauci della metropolitana,
zigzagando le carcasse dei barboni in Piazza della Borsa,
frenesia, concitazione, delirio.
Le tarantole non mordono a Milano,
città di nere vedove allegre,
mordono i bancomat a getto continuo
nelle strade inondate dalla nebbia azzurra dei lampioni,
mordono i negozi di Louis Vuitton in Montenapoleone
le modelle grattacielo sperdute nelle settimane della moda,
i Mc Donald’s cittadini saturi di formiche umane mordono,
costruiti sull’anima delle antiche osterie meneghine a u.s.a.izzare ogni orizzonte,
mentre il Principe di Savoia è una fortezza che rinchiude i nuovi nomadi,
trattenendo, in strada, indigeni stanziali.
Frenesia, agitazione, delirio
il ballo milanese di Sant’Ambrogio
oscillato tra una ribalta di magazzino e la ribalta della Scala,
ballato da precari, cassintegrati, disoccupati,
di ogni genere e nazionalità,
volteggiato senza respiro tra i treni in ritardo della Stazione Centrale
assaltati dai nuovi bagaudae pendolanti
con borsa da lavoro in una mano, Pc nell’altra, biglietto in bocca,
fremuto dall’angoscia della busta a fine mese,
farneticando di trattenute, addizionali, contingenze,
frenesia, concitazione, delirio.
L’infattibilità dello star fermi
nella Milano da bere (con un goccio d’En),
il veleno neurotonico della vita da Navigli,
in una città dove rilassamento è movida,
cocainizzano uomini-dinamo in moto perpetuo,
trasformando il tempo in un febbricitante formicaio.
Frenesia, eccitazione, delirio
il ballo milanese di Sant’Ambrogio.
[Il Guastatore, 2012]
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Ivan Pozzoni, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.