Lontano da conflitti toscani,
e da ogni Muda,
nella confortevole abitazione
che una modernità diversamente abile
ha convinto tutti ad acquistare,
sennò s’è fuori moda,
s’atteatra una storia, da Ugolino
post-moderno, chiusa tra muri di cemento
dove chi muore, muore d’infarto
e chi resta, muore di stento.
Generazione inversa
rispetto ad ogni medioevo,
senza assistenza o regola sociale,
viveva cieco e sordo,
e orfano di madre,
nel vano di una casa comunale,
insieme a un uomo troppo vecchio e troppo stanco,
senza sentirlo, senza vederlo,
chiamato padre.
Padre, muori d’infarto
e non me ne sono neanche accorto,
non sentendo i tuoi rumori di dolore,
non vedendo le smorfie di terrore
di abbandonarmi a me stesso,
non appena tu sia morto
condannandomi a chiamarti tutti i giorni,
ad alta voce, fuor d’ascolto,
e a morire d’inedia,
d’un inedia senza volto.
[Scarti di magazzino, 2013]
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Ivan Pozzoni, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.