Pubblicato il 13/05/2018 10:28:32
Madre, ci ha resi stranieri Una stessa lingua, una teoria di parole Che ognuno di noi ascoltava Da luoghi d'anima distanti tra loro.
Madre, non ti sia imputata a colpa Né a peccato sul mio dorso Un'innocenza di vita Che ci ha lasciati su margini opposti Di uno stesso silenzio.
Madre, non dissimile da due libri mai aperti La nostra reciproca estraneità, mai priva Di pagine appena sfogliate in cui ho letto L'amore del dovere e del sacrificio Fino alla morte di sé, quotidiana O perenne, qualora vi fosse stata Necessaria urgenza. Resteranno Sullo scaffale i passi mai tradotti Di un'inespressa, sconosciuta, tenerezza.
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