A Unomattina hanno dato una notizia sensazionale,
a forza di WhatsApp e dei disservizi del telegiornale,
nella flebile speranza che non si estingua
l’homo sapiens sapiens sta perdendo la lingua.
Tutto iniziò, nel ‘900, dalla caduta dei muri del congiuntivo,
e continuò, a cavaliere del secolo, con l’ipertrofia dell’aggettivo,
tutto bellissimo, splendidissimo, iper-mega-conveniente
a noi Sanremi costretti a romolar controcorrente.
Consumatori disciplinati a sproloquiare cockney
acquistando vocaboli usurati su eBay,
brevettano neologismi, da una lira, al Gr
alla ricerca del gradimento di un qualsiasi parterre.
Casca il mondo, Casca la terra, in scappatelle pìcare
Bruti intenti a intinger pugi nella lingua di Cesare
seppelliscono lessici senza usufruire di condizionale
accusati di crimen incesti con una ex-vergine Vestale.
Giornalisti, fotografi, scrittori freelance,
leccaculi contagiati dal delirium tremens,
I.v.a.n. Project freelancia missili atomici da Pyongyang
nella speranza che li attendiate, in vacanza, a Guam.
[inedito, 2018]
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