Pubblicato il 06/06/2018 05:39:31
Mi dicevi con le parole, Scavando così solchi bagnati tra le pieghe Agli angoli degli occhi. Quante volte Ci siamo fermati dove nessuno sentiva Il rumore dei passi che diventava canto.
La fame dei corpi è fame selvaggia, Ma peggio è la fame delle voci Che non lascia mai tempo ai respiri E spinge dai ventri le carni all'amore.
L'acqua della nostalgia cancella il presente, Non concede appelli alle ore, domina L' assenza il desiderio del ritorno;
Il guaio del cuore è innamorarsi per errore Ed esserne felici anche quando Ti divora la gola il lamento della lingua.
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