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Pubblicato il 22/11/2018 06:32:51
Oh, se tu potessi vedere oltre la distanza di spazio e di tempo – questo mio non essere lì e qui la tua infinita assenza – sapresti della mia malinconia così affine all’autunno, ormai tarda nostra stagione. Io, foglia gialla aggrappata a te come al ramo che ancora la nutre, temo, lo sai, lo sgarbo del vento, l’incombente possibilità d’un morire altrove da noi. Eppure, se non avessi amato nessuna estate avrebbe illuminato la verdezza dei giorni né le chiare notti d’agosto. Se non avessi ceduto al cuore, mai alba sarebbe sorta più a dire una bellezza che mi dà vita ancora, dentro le ossa, nella carne. E se non sapessi più amare il cielo che muta di tempo in tempo, come potrei dire di luce e nuvole e rossi tramonti e luminose stelle?
Nota: la musica di sottofondo alla lettura è tratta dal web - Gnosienne n. 3 di Erik Satie
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