Pubblicato il 24/07/2020 10:45:46
Lui è morto e voi ora chiedete per lui parole che lo dicano ne ripetano la vita il carattere, gli elogi.
Ma non vedete come è immobile quella bara? Non udite come è muto quel legno?
A quali carni ora voi volete sia resa voce? Furono gravi e lenti i suoi passi e le sue grida afflitte dalla mutità non ebbero echi da un cielo sordo ai naufragi dell'anima. Tacete allora perché ora non è più questo il tempo delle parole: non sapemmo di lui prima non sappiamo di lui ora. Sfugge l'uomo ai tocchi dei segni nelle mani del dolore. Non v'è pietà per questa vita, perché non v'è parola
per il silenzio dei vinti.
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