Pubblicato il 08/11/2020 12:51:33
Nel castano profondo dei tuoi occhi scorgo il riverbero dell'infinito. Non si arresta l'emergenza della bellezza dai percorsi interiori d'un'anima fragile perché avverte in sé il suono dolce dei passi di Dio. Ti guardo io perduto nelle resa alla mia debolezza di occhio che non vede più un altrove oltre l'orizzone eppure mi accoccolo sulla tua voce ache quando muta mi ripete il silenzio dello sguardo di Dio.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Gil, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|