Ti racconterò di me
delle inconfessate solitudini
di ciò che è mancato
per essere felice.
Ti dirò del tempo
delle stagioni del cuore
pieno di ombre cupe
e di sfavillanti luci.
Di quel che avrei voluto fare
e non son riuscito a realizzare.
Ti dirò cose
a nessuno rivelate
scavando in fondo all’anima
per poterti lasciare ricordi
da conservare tra le pagine della vita.
Ti regalerò un libro di poesie
mai pubblicate scritto solo per te
mettendoci dentro un sorriso
strappato con fatica al cuore stanco
provato da ingiustizie subite.
Ti racconterò di amici che ho amato
egoisticamente mi hanno usato
conoscendo la debolezza della bontà.
Di un padre assente, ti racconterò…
del perdono a lui dovuto
troppo tardi per poter ricominciare.
Dell’amore di una madre
che come cometa impazzita
ha sorvolato il mio cielo
abbandonandomi per sempre
ad un destino doloroso.
Ti narrerò di battaglie perse
di quelle mai iniziate
credendo di averne il tempo
sbiadito come le pagine
di quel calendario ormai ingiallito.
Se vorrai
ti racconterò di ciò che sono oggi
dell’insieme e del tutto
che compongono dannatamente il mio io.
Con gli occhi ti parlerò
guardandoti ascoltare solo te
che mi trascini morbidamente nell’anima
senza fare alcun rumore.
Pubbl. Scrivere - 11/05/2012
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