Pubblicato il 24/09/2022 07:54:49
Resteranno asciutte le mie dita e il silenzio delle tue labbra non donerà le stille dell'ebbrezza la bianca corsa dello stupore negli attimi di tempo senza ragione.
Ma il mio corpo ostinato ti trattiene nel rammentarsi delle tue carezze persino la tua gola un tempo straniera ora è una ferita sanguinante sulla pelle come una fistola senza più guarigione.
Tornami pioggia ed io tornanti tu discesa dove l'infero avvampa io ancora dinnanzi a te l'abisso tu abisso della mia perdizione.
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