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Pubblicato il 23/01/2011 07:54:06
Hanno pisciato sopra alla Costituzzione,
alla Legge e puro sulla Religgione.
E lo Statuto de li lavoratori
S’è infracicato tanto
Che ai voja a fa li cori:
Er piscio ha sciorto li colori
E nun se legge manco ‘na parola
Scritta cor sangue de chi da secoli lavora.
Er primo che se arza ‘gni matina
Po’ fa er padrone delli campi de cotone
E ditte “Brutto negro,
Piega la capoccia
Si no te levo puro l’ultima lira
Da drentro alla saccoccia:
Si nun te metti subbito
A pecoroni te taglio li cojoni.
Si nun stai zitto e prono a angolo retto
Te levo er pane, er vino e puro er tetto”.
Er Re disce che se diverte,
che da li giudici ‘n ce va
che sò cospiratori.
E mò abbasta!
Svejete, popolino
Che sta pe’ passà ‘a processione.
Metti li drappi neri a le finestre
E prepara er pitale bello cormo.
Quando che sortirà er corteo
De nani e ballerine
Che, finalmente, comincia a scenne er dosso
Apri gli scuri
E svoteglielo addosso.
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