15 giugno 2024
Oggi alle 10.30, alla Sala di Lettura della Biblioteca Nazionale Braidense, avrà luogo un convegno dal titolo “Rivoluzione e innovazione attraverso il nuovo movimento artistico letterario della modernità: l’empatismo”, promosso appunto dal Movimento Empatico. Interverranno Menotti Lerro, poeta e scrittore, Antonello Pelliccia, architetto e artista visuale, Mauro Afro Borella, architetto e designer e Giacomo Maria Prati della Biblioteca Braidense stessa.
Va ricordato che questo particolare movimento è sorto in Italia nel 2020, e ha un suo documento di auto presentazione, e cioè il “Nuovo Manifesto sulle Arti” - a opera di Menotti Lerro e Antonello Pelliccia - lanciato alle "Giubbe Rosse” di Firenze nel 2019. Ho chiesto allora allo stesso Lerro, animatore dell’iniziativa e di cui ricordiamo varie opere, tra le quali il testo per il teatro La solitudine dei miti, o i versi di Gli Occhi sul Tempo, di illustrarci principi e intenti dell’empatismo:
“Alla base c’è l’osservazione critica di un mondo che mi sembrava e sembra avere bisogno di riorganizzarsi anche nel campo delle arti e degli artisti, nell’intento di rimettere al centro un "Noi" in un tempo in cui l'"Io" tende a nutrirsi quasi esclusivamente delle proprie convinzioni, del proprio narcisismo.”
Un Manifesto come in tempi in cui la vitalità delle arti si esprimeva spesso in nette prese di posizione che animavano il confronto: “Il Manifesto devo dire che era nato come semplice discorso orale, mio e di Antonello Pelliccia, in occasione della creazione di un Centro Contemporaneo delle Arti (2019). Fu un discorso subito percepito da alcuni critici proprio come Manifesto. E il primo a definirlo tale fu il compianto filosofo Remo Bodei.”
L’azione culturale del movimento si concretizza a partire dal Centro Contemporaneo delle Arti, che ha sedi a Milano e nel Cilento. “Il movimento ha dato vita nel tempo a innumerevoli eventi, che ritengo di alto spessore artistico-culturale, fino alla creazione ufficiale del Movimento Empatico. Tra l’altro si è dato voce a una realtà territoriale importante quella del cilentano: mettendo al centro luoghi ai quali è stata data la possibilità di accogliere gli interpreti della contemporaneità”. È stato anche istituito un premio: il Premio Internazionale Cilento Poesia che “rappresenta il fiore all'occhiello del Movimento Empatico poiché individua e premia i protagonisti delle arti Italiani e Stranieri. E faccio solo alcuni nomi di premiati italiani: da Omar Galliani a Dacia Maraini da Maria Rita Parsi a Diego De Silva da Franco Loi e Giampiero Neri. Tutti loro sono stati riconosciuti come “Maestri Empatici” al fine di continuare un'azione culturale che vuole porsi come stimolo e invito ad un'unione tra i popoli, così come tra le arti e gli artisti di ogni disciplina.”
Un tempo, aggiungo io, il rapporto tra artisti praticanti arti diverse era quotidiano e decisivo nel panorama culturale. Oggi questa condizione è venuta meno, separando i campi dei diversi linguaggi. Speriamo che questo movimento, nel segno dell’empatia, possa riportarci allo scambio profondo tra chi si esprime nei linguaggi delle diverse arti.
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