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La Donna del lago ..............

di Luciana Mulassano
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Pubblicato il 23/06/2008 14:14:56

La donna del lago.

Camminava vestita di bianco …
Scalza come amava fare all’imbrunire …
Non era bella, ma camminava così ondeggiando e chiunque la incontrasse sui propri passi, non poteva che guardarla..
I suoi occhi azzurri e il suo perenne sorriso…

Salutava le persone sconosciute con un fare d’intimo come se anche il più lontano degli esseri , non importa fosse esso un principe o un barbone, in quel preciso istante era il più importante del mondo

Sembrava quasi che camminasse sollevata dal suolo… una creatura di altro mondo…

Quel giorno… il lago era di un colore particolare .. e lei decise di prendere il traghetto

voleva andare sull’altra sponda del lago, non fosse altro che per osservare Salò da un altro punto di vista ..

Soggiornava nell’albergo delle Vigne , la stessa meta da qualche tempo ormai, la sua camera era sempre la stessa …

La numero cinquantasette …

Aveva due finestre da una potevi osservare il lago nella sua straordinari bellezza, per l’altra la vista era ancora più coinvolgente … i tetti delle case vicine … dove ci si dissetava e acquietava la mente ..

Sembrava di stare a Parigi..

Dove si trovava l’armonia per divenire uno .. come arrivare a Dio

Quello scorcio di vita passata Lei viveva … senza curarsi del tempo che passava.

Nell’armonia delle cose e come spesso accade, la vita invece ha altro percorso, quel giorno prese il traghetto.. attraversando il lago diretti alle Torri di Bendo.

Guardava come la prua dell’imbarcazione ferisse l’acqua nell’attraversare ,a discreta velocità, immaginava un momento d’amore tra esseri.

Che con grande passione per la vita si concedevano il passo prima l’uno poi l’altro.

Non aveva mai fame … ma gli piaceva assaporare il cibo in silenzio , quasi a voler dimostrare il massimo rispetto.. riteneva che i momenti dedicati al cibo, alla musica, alla lettura, fossero momenti di grande spiritualità e quindi non andavano mescolati con sentimenti di altro genere … per questo motivo non amava guardare la tv mentre cenava benché fosse spesso sola.

Fu così che decise che quel giorno avrebbe pranzato nel ristorante dell’imbarcadero delle Torri di Benaco , quel ristorante che sembrava sospeso sul lago.

Si sedette .. e chiese al cameriere un po’ d’acqua , si raccomandava sempre che fosse a temperatura ambiente, diceva che il frigorifero snaturava l’essenza dell’acqua,

Nonostante fosse estate ordino una zuppa di verdure di stagione con i crostini abbrustoliti e con un filo d’olio extra vergine, una insalatina mista … e come sempre un bicchiere di Vino rosso questa volta la sua scelta cadde sul Bardolino.

Bene ora che tutto intorno era deciso e stabilito poteva concentrarsi sul panorama e sulla cosa che amava fare di osservare .. l’ambiente intorno ad essa.

Sulla sua sinistra vi era una famigliola di tedeschi .. i genitori con 4 bimbetti .. dai 3 ai 6/7 anni .. tutti composti , mangiavano con pace e tranquillità …

Si trovo a pensare “si vede che sono tedeschi .. i bimbi sono silenziosi e rispettano le regole , spesso nei ristoranti la confusione generata da bambini che corrono tra i tavoli e genitori che si innervosiscono … è solo una questione di regole di rispetto verso gli altri” corrono i pensieri ai suoi figli .. anche loro rispettavano le regole .
Sulla sua destra una coppia di ragazzi … felici .. ammiccanti e teneri tra loro , pensò “forse sono sposini in viaggio di nozze” così si ritrovò a percorrere stralci della sua vita .. spesso solo immaginata … perché anch’essa aveva vissuto momenti simili.
Bene si disse sono felice d’essere qui a godere di questa magia di vita quotidiana.
Al suo ritorno .. nel tardo pomeriggio , Filippo il proprietario dell’albergo gli disse che un uomo l’aveva cercata nella tarda mattinata.

Lei si stupì ed un po’ agitata disse nessuno sa che sono qui … forse lei ha capito male .
andò in camera e si rilasso … la sua amata camera la stessa ormai da anni .. era all’ultimo piano mansardata con il soffitto in legno, si sentiva coccolata, il bagno era sui toni del giallo .. inusuale e allegro Il letto gigantesco aveva un drappeggio azzurro … il colore che più amava… Si sentiva amata li ma soprattutto rispettata nei suoi sentimenti e nella sua intimità.

Non pensò all’uomo che l’aveva cercata, convinta che si fosse trattato di un banale errore.

La sera, era ormai tardissimo per andare a cena , d’altro canto non ne aveva nessuna voglia.

Decise di fare una passeggiata per arrivare sino al giardino , davanti al lago in disparte , li ci si poteva beare dell’armonia che si percepiva … tra i colori della natura.

Nell’ascoltare l’universo .. improvvisamente si senti chiamare … Lucy.. Lucy.. Lucy.. finalmente… ti trovo
Si giro nella direzione della voce … e rimase senza respiro..
Si senti scuotere le membra e riuscì a dire … come fai ad essere qui…
Lui le prese la mano e comincio ad accarezzarle il viso incurante delle persone che guardavano e delle lacrime che impetuose scendevano sulla guancia di lei.
Cominciò a raccontarle .. che aveva fatto un sogno … aveva sognato lei che scalza e vestita di bianco camminava sulla sponda del lago … la vedeva che sorrideva ma nel cuor suo la tristezza era profonda.
Erano giorni e giorni che faceva quel sogno … aveva provato a chiamarla ma non aveva ricevuto risposte
come se fosse scomparsa nel nulla , ma una voce dentro gli diceva vai al lago vai al lago.
La mattina era arrivato ed era andato nel loro posto Albergo le Vigne aveva chiesto a Filippo
ma lei non c’era. Girovagò nei posti che in passato li aveva visti partecipi della vita la biblioteca
come sempre era il posto principale … ma di lei nessuna traccia.
Tornando sui suoi passi decise che avrebbe preso una camera in albergo poiché era stanco , ed in effetti si era addormentato .. era stato svegliato da una sorta di strano venticello , strano perché non vi erano finestre aperte in camera .. solo una fielvole aria condizionata .
Si fece una doccia … energizzante , e poi scese nella hall dell’albergo .. ma di lei nemmeno l’ombra …
ammicco a Filippo, con una faccia disperata di chi non sa più che fare , che gli sussurro che lei era appena uscita dall’albergo … vestita di bianco e scalza..
Si rammentò in quel momento del giardino dove erano soliti andare dopo ore d’amore, a rilassarsi a godere della natura così armoniosa del lago … e fu li che la trovò..
Quanto tempo era passato … forse secoli o forse solo secondi dall’ultima volta che si erano donati a vicenda dall’ultima volta che si erano persi nei respiri …

La prese per mano e si incamminarono verso la loro strada .. la loro vita .

Ly

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