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Il Tredicesimo Metro: La nascita di un Impero

di Alberto di Pede
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Pubblicato il 14/04/2023 08:40:11

La nascita di un Impero

 

“Sai, questo è un luogo bellissimo. È sempre pieno di gente, con mercanti e venditori d’ogni genere. Le navi che arrivano dall’oriente portano spezie profumate e cibi sconosciuti. I ceci, per esempio. Arrivano dalla Siria, e questo è il luogo dove sono giunti per la prima volta. È così che è nata la Cecina, quella cosa buona, tonda, gialla, che si mangia. Ci sono tante donne in giro, e uomini che cercano l’imbarco o un lavoro. Ma passano anche cavalli e cavalieri, agghindati nelle loro splendide vesti. La Tersanaia è un grande porto, dove si costruiscono e sono ormeggiate le navi. Si affaccia sull’Arno, il grande fiume che porta in mare aperto, ma sul lato di ponente è aperta anche all’Auser, un suo affluente, cosicché sembra che i due fiumi si abbraccino. Il sole sorge dai monti e tramonta sul mare, attraversando tutta la città e percorrendo l’Arno, come se volesse camminarci sopra. E in questo pellegrinaggio quotidiano irradia i suoi raggi sulle acque di tutti i canali che scorrono tra le case, facendole scintillare come stelle. Quando tramonta, il cielo si tinge di un arancio vivace, che pare dirti “a domani”. La notte è un manto di stelle che si specchiano sui flutti cheti. Puoi camminare dalla Porta a Mare fino a Porta San Marco senza perderne di vista una sola. Il silenzio è amichevole e ti avvolge come una coperta, rassicurante e  tiepida. Poi, come d’incanto, arriva il mattino. Ti avvisa con il canto di qualche gallo, il muggito di una coppia di buoi che trainano con fatica un pesante carro. E tu percepisci le voci, quelle dei mercanti del quartiere di Kinsica. Si sono svegliati presto per mostrare le stoffe pregiate, ancora impregnate dei loro profumi d’oriente. Ti affacci e vedi le navi muoversi agili, e la pace ti abbraccia. Non hai niente da temere, sei a Pisa.


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