Pubblicato il 25/01/2013 18:15:10
per ogni verso sollevato, carta segnata cose che tornano nella fila del tempo smosso è tutto un movimento, doglie che credevi superate ad esempio da storie misurabili a spanne non fluire, non avanzare nell'eroina nemica muta esistenza in vena chiacchierare da vecchi, pochi i sorrisi infastiditi la bambina senza vergogna incastrata nella madre Vagina! Vagina! un grido sordo come preghiera soffiata nei nuovi teatrini a far figura tra i vestiti colorati (a me non interessa) si tenga lei, le parole abortite sbavi di femmina in prestito nessun condono, più infiliamo tutto nel sacco nero tutto ciò che è / che è stato : dolore,quel pianto da dentro,l'urna del sepolcro,le modalità provvisorie e ogni delirio di notti e di viaggi elaborati e poi in ogni alba per guarire, anche pagando.
Il tuo Io, senza morale deve andarsene da ogni superficie così da poter piangere ancora.
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