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tu disteso io in piedi

di Anita Napolitano
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Pubblicato il 28/02/2013 00:25:22

 

Reparto di oncologia

 

è già tutto compiuto, ma

il cuore è vivo e batte

batte e sbatte contro l' agonia

dei fiori, bracca, aggroviglia

chiome nere e chiome canute

ma non arresta il passo

e tra le pareti vuote

acide di verde, tu disteso e io in piedi

come quadri appesi

a guinzaglio teniamo il male,

che lucido ruggisce e ci strattona

come bestia inferocita

E noi soldati dignitosi di trincea

porgiamo il nostro petto

senza esporci troppo,

camminiamo quatti quatti

Tu disteso e io in piedi “

 

Ho temuto l' arancio

così come ora temo il verde,

il drappo retto

che separa i vivi e i morti

E con le bende agli occhi

proseguo il mio cammino,

tu disteso e io in piedi attenti sulle mine,

aspettando ogni giorno un piccolo

raggio di speranza e congiungiamo in ieratico

silenzio le nostre mani che s' abbracciano

Tu disteso e io in piedi non sospiriamo

doloranti e non ci importa

del domani ogni giorno è santo

ogni ora, ogni minuto e se ci

sarà da ridere rideremo ancora

Il cielo oscuro non tappezzerà di ombre

il nostro volto, con il macigno in groppa

spezzeremo il pollice verso della morte


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