Pubblicato il 03/06/2013 00:39:39
E nel mio passo lento all’improvviso accade: una visione capovolta dove l’angolo giro si dilata esplodendo i suoi radianti. Tra un piede e l’altro mille altri uguali corrono intrepidi o malfermi leggeri o pesanti, senza mai incontrarsi. Dovrei inciampare ancora su quel fiore per costringermi a una sosta ed ascoltare tra i suoi petali il suono di altri respiri, nelle infinite vibrazioni. Durerebbe un battito d’ali e tutto tornerebbe nella categoria visibile di una sola dimensione. Se troppo indugio c’è un’altra me che parte e non mi aspetta ma se mi affanno a prenderle la coda aumenta la distanza tra quel che sono ora e quella che sarò un attimo dopo.
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