Una notte pungente
quando la Luna
si addormentò sul fianco nero
del monte brullo
Tutte le stelle guardavano
perplesse parlavano
la falce scarna invece
era zitta, tacita
Un brutto presentimento si leggeva nel suo silenzio
gli alberi che ondeggiavano
ne dicevano bisbigliando fruscianti
non aveva cuscino quella notte
la bianca figura
solo i rami la sporcavano di grigio
Ai miei occhi
Trai confini dei Monti e il cielo
solo il riflesso cristallino
della bianca nebbia
Si sentiva la crepitante tensione
Ma scorsi orione, figura cara, lontano
impugnava l'arco possente,
lo tendeva, mirava. Capito
seguii con gli occhi
il sentiero di fari
E lì, alla fine,
la luna piangeva,
scomparendo.
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